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Tai Chi Chuan

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AliceIsCrazy
view post Posted on 23/11/2005, 18:56




CITAZIONE (odisseo @ 23/11/2005, 12:29)
Anni fà insegnavo, solo passione, niente remunerazione

Però erano più scocciature che altro:
- assicurazione per danni a terzi
- stipendio (simbolico) della palestra e rimborsi per gare e manifestazioni da far figurare sui redditi
- scassacaz@#i che vengono in palestra una volta ogni morte di papa e, poi, hanno il fegato di parlarti dietro perchè non imparano o non li porti in gara etc etc etc....
- gente che scambia una palestra di AM per un posto dove socializzare
- poveri sciroccati da film che vogliono a tutti i costi che gli insegni "il colpo segreto che sbriciola le ossa dei mammut senza lasciargli segni sulla pelle" perchè loro devono ripulire il mondo/paese/citta/quartiere dalla feccia
- signore e signorine che sognano l'arte marziale che gli consenta di neutralizzare il maniaco sessuale alto 2 metri, inpasticcato e fuori di testa come un caimano, senza fargli male (poverino) e senza rovinarsi i tacchi alti, le unghie laccate, il make-up e la micro minigonna inguinale da urlo

etc etc etc

Insomma, troppo sbattimento

Odisseo

laugh.gif laugh.gif laugh.gif
 
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Caribbean
view post Posted on 24/11/2005, 16:30




Visto che siete appassionati di Tai Chi Chuan,mi permetto di consigliarvi questo libro:

"L'arte del vantaggio" autore:Roberto Calcagnile;Edizoni Angolo Manzoni ,io dopo anni di maestri che mi dicevano "non sei ancora pronto" mad.gif l'ho

trovato illuminante

Ciao wink.gif

Edited by Caribbean - 24/11/2005, 16:31
 
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pippotao
view post Posted on 25/11/2005, 07:45




Si, l'ho letto anch'io e confermo; interessante e assolutamente non pesante da digerire. Inoltre contiene alcuni principi espressi anche da Odisseo
Ciao
Pippo
 
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odisseo
view post Posted on 25/11/2005, 23:40




Non l'ho letto

Odisseo
 
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odisseo
view post Posted on 26/11/2005, 00:21




Bene gente, ci si vede lunedì, questo fine settimana è dedicato al Tai Chi

Se non mi rivedete lunedì, è sicuramente per colpa mia (lividi, contusioni, ematomi e cigolii vari).......

Facciamo le corna e palpiamo le parti anatomicamente più appropriate......

Odisseo
 
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pippotao
view post Posted on 26/11/2005, 18:25




Odisseo..Anche se mi sembra di capire di si, ti chiedo: sei soddisfatto del tuo tipo di allenamento marziale ?
Lo consiglieresti ?
Ma fai Tai chi anche il sabato e domenica ?
Ciao
Pippo
 
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odisseo
view post Posted on 28/11/2005, 08:25




Si, il tipo di allenamento che conduco, mi soddisfa

No, non lo consiglierei, a meno che non si abbiano i miei stessi obbiettivi (arrivare ai 70 anni di età in grado di uscire più o meno interi da una rissa da strada)

Non posso dirti se quello che faccio può essere adatto a tè, l'unico consiglio che mi sento di darti è il seguente....

Fai il giro delle palestre dove insegnano/praticano la disciplina che ti interessa, vedi come è l'ambiente, come si svolgono le lezioni, prova a partecipare alla classica lezione gratuita che tuti o quasi offrono, poi scegli.

Faccio tai chi 2 volte la settimana, 2 ore di lezione per volta, una volta il sabato mattina e, una il martedì sera.

Negli altri giorni mi alleno per conto mio, ba duan jin tutti i giorni e forma tutti i giorni, magari al mattino presto, verso le 06.00, mentre sono al lavoro

Odisseo

 
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profumilla
view post Posted on 29/11/2005, 22:06




Ciao Odisseo.
Ho fatto tai chi stile yang, del tipo che tu definisci salutistico, per un anno. Ci tengo a dire che non ho fatto parte di nessuna delle categorie da te citate w00t.gif tongue.gif biggrin.gif
Frequentavo regolarmente e con serietà, ma credo di non essere stata pronta per affrontare quel tipo di disciplina. Il maestro era buono, so che aveva fatto gare in Cina e anche vinte.
Solo che io facevo degli sforzi sovrumani e ancora oggi mi chiedo il perchè... blink.gif

Ma questo post non te lo scrivo per avere consolazione di quanto sopra laugh.gif

Volevo un tuo parere su un confronto tra arti marziali.
Considerando l'arte marziale da un punto di vista formativo, pedagogico, psicologico, secondo te in che cosa differisce il tai chi dal judo? Oppure, in che cosa sono simili le due discipline?
Ovviamente consideriamo lo stile di combattimento e i suoi mezzi/fini (e non gli obiettivi salutistici).

Grazie.
 
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odisseo
view post Posted on 30/11/2005, 10:51




CITAZIONE (profumilla @ 29/11/2005, 22:06)
Frequentavo regolarmente e con serietà, ma credo di non essere stata pronta per affrontare quel tipo di disciplina. Il maestro era buono, so che aveva fatto gare in Cina e anche vinte.
Solo che io facevo degli sforzi sovrumani e ancora oggi mi chiedo il perchè...  blink.gif

Ma questo post non te lo scrivo per avere consolazione di quanto sopra  laugh.gif

Volevo un tuo parere su un confronto tra arti marziali.
Considerando l'arte marziale da un punto di vista formativo, pedagogico, psicologico, secondo te in che cosa differisce il tai chi dal judo? Oppure, in che cosa sono simili le due discipline?
Ovviamente consideriamo lo stile di combattimento e i suoi mezzi/fini  (e non gli obiettivi salutistici).

Grazie.

Cominciamo col dire che il Taiji è stato concepito inizialmente per persone che facevano un certo tipo di mestiere da un bel pò di tempo, penso a guardie del corpo, sicari, mercenari etc etc, persone cioè gia temprate e abituate ad allenamenti fisicamente e mentalmente gravosi
Quindi, non mi meraviglia affatto che tu abbia fatto una fatica improba.......
Il concetto di rilassamento non implica "non fare fatica", significa solo "fare lo sforzo strettamene necessario".

La tua domanda l'avrò sentita qualche centinaio di volte, fare confronti tra stili o sistemi differenti è una delle cose più difficili che esistano.....

Vediamo:
- il Taiji Yang nasce come metodo di combattimento, nella prima metà del 1900 viene sfrondato dalle applicazioni da Yang Chen Fu e, reso più semplice per poterlo portare al grande pubblico
Il judo nasce dal Ju-Jutsu quando Jgoro Kano decide di eliminare le parti più pericolose del sistema per poterlo diffondere tra il grande pubblico

- il taiji è relativamente più completo del Judo, comprende praticamente tutto, con l'eccezione delle tecniche volanti, il judo è specializzato in proiezioni e lotta a terra, rigorosamente a mani nude

- il taiji manipola direttamente il corpo dell'avversario per sottomettere/incapacitare/uccidere, il judo si applica indirettamente all'organismo dell'avversario (le prese e strangolamenti vengono applicate utilizzando i vestiti) per indurlo alla resa in seguito a incapacità o sottomissione

- entrambi insegnano disciplina, capacità di sacrificio, rispetto per il prossimo (non fosse altro che per il fatto che può farti molto male)

- il taiji presenta livelli di apprendimento molto differenziati, nel senso che la stessa tecnica può essere utilizzata in molte applicazioni differenti, applicazioni che non sono immediatamente chiare, il judo al confronto è semplicissimo e diretto

- il taiji richiede molto tempo per essere utilizzato in combattimento, anche da persone già abituate a combattere, il judo richiede tempi molto più brevi

- il taiji può essere praticato anche da persone molto anziane e con massa muscolare ridotta (sempre che siano riuscite a sviluppare una jin decente), il judo richiede comunque una forma fisica piuttosto buona

- il praticante medio di judo ha maggiori probabilità di uscire sano da una rissa rispetto al praticante medio di taiji, infatti il praticante di judo è maggiomente abituato al contatto fisico, al divincolarsi e, eventualmente può fare ricorso alla migliore forma fisica per scappare......

- il judo non ha (che io sappia) intenti formativi (nel senso di spirituale/esoterico), il taiji al contrario è fortemente impregnato di esoterismo

Queste sono le cose principali, almeno, per quanto ne sò io, poichè non ho praticato molto a lungo il judo, mentre, nel bene o nel male ho a che fare con il taiji da anni, prendi le mie affermazioni sul judo, con il beneficio di inventario.
Tieni inoltre presente che, comunque, mi sono sempre riferito al taiji stile Yang

Odisseo


Jin: la parola può essere tradotta con potenza, in genere si intende quella morbida/interna, la cui generazione richiede una quantità minima di forza muscolare.
Normalmente si può distinguere tra potenza Li (muscolare) e Qi (generata dai tendini) guidata da Yi (intenzione/intento)
 
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profumilla
view post Posted on 30/11/2005, 14:56




Grazie Odisseo. Molto esauriente.
Ho letto qualche tempo fa il libro di Jigoro Kano (Judo Jujutsu), però non ho mai praticato nè assistito ad una lezione. Mi interessa molto il confronto tra discipline anche se capisco che alcune volte può essere inutile se le due discipline proprio non hanno niente da spartire.

In questo caso ho trovato particolarmente illuminante la tua osservazione sul metodo diretto - indiretto di agire-combattere.


Nel tuo caso, la scelta finale è andata sul tai chi per quel discorso di maggiore completezza che facevi? O per altri motivi?

Per quanto riguarda la mia esperienza, quello che mi viene da pensare è che forse (per queste arti) si dovrebbero fare una specie di lezioni pre-paratorie (pre!) per tentare di spiegare il concetto di "sforzo minimo possibile" (=migliore efficenza).
Andando ad intuito credo che sia stato quel concetto a non essermi chiaro nella mente.

Grazie ancora.
 
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odisseo
view post Posted on 30/11/2005, 15:33




A parte la maggiore completezza e ferocia del sistema, quello che mi piace è il concetto di Jin che può essere coltivata a qualsiasi età e, consente anche ad una persona anziana di "stirare" un giovane

In pratica si tratta di utilizzare i muscoli più grandi e potenti del corpo (gambe, addominali, schiena) per caricare i tendini degli arti (il più possibile de-contratti) come elastici e colpire in maniera frustata dei bersagli ben precisi.

In parole povere, le mani divengono come l'estremità di una frusta che, si muove "lentamente" ma, alla sua estremità, raggiunge una tale velocità da scaricare sul bersaglio una quantità di energia cinetica enorme

Odisseo
p.s. il concetto di "rilassamento" non è chiaro nemmeno a tanti "maestri"

Edited by odisseo - 30/11/2005, 15:34
 
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jacopino
view post Posted on 30/11/2005, 16:42




Ciao,

concordo con Odisseo sulla spiegazione del Tai Chi Chuan tradizionale ( Hao Chuan nel passato ) ,aggiungendo che l'elemento chiave spesso sottovalutato e' la formazione del "giusto atteggiamento mentale".

La forma ,le pratiche di supporto devono cambiare la mente del praticante e questo deve avvenire lentamente e con gradualita'.

Con il giusto set up mentale ed un corpo allenato sapremo attivare nel momento del bisogno la giusta reazione,il cervello rettile guidera' a una velocita' impressionante le nostre azioni,senza essere disturbato da quel "ficcanaso" che tutto vuole intellettualizare del cervello razionale.

P.S.:Ho letto anche io "L'arte del vantaggio" e mi e' piaciuto molto,suggerisce concetti dimenticati o piu' spesso in buona fede ignorati da alcuni maestri moderni. wink.gif

Ciao a tutti

Jacopino
 
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profumilla
view post Posted on 30/11/2005, 17:48




CITAZIONE (odisseo @ 30/11/2005, 15:33)
A parte la maggiore completezza e ferocia del sistema, quello che mi piace è il concetto di Jin che può essere coltivata a qualsiasi età e, consente anche ad una persona anziana di "stirare" un giovane

In pratica si tratta di utilizzare i muscoli più grandi e potenti del corpo (gambe, addominali, schiena) per caricare i tendini degli arti (il più possibile de-contratti) come elastici e colpire in maniera frustata dei bersagli ben precisi.

In parole povere, le mani divengono come l'estremità di una frusta che, si muove "lentamente" ma, alla sua estremità, raggiunge una tale velocità da scaricare sul bersaglio una quantità di energia cinetica enorme

Odisseo
p.s. il concetto di "rilassamento" non è chiaro nemmeno a tanti "maestri"

Mi piace come spieghi le cose Odi. Saresti un ottimo maestro. Non ti resta che trovare ottimi allievi w00t.gif wacko.gif blink.gif ohmy.gif


Ciao jacopino. Fai tai chi anche tu o altra disciplina?
...io ora come ora vorrei avere solo il cervello rettile happy.gif ma questo è un altro discorso.
 
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odisseo
view post Posted on 30/11/2005, 18:05




CITAZIONE (jacopino @ 30/11/2005, 16:42)
Ciao,

concordo con Odisseo sulla spiegazione del Tai Chi Chuan tradizionale ( Hao Chuan nel passato ) ,aggiungendo che l'elemento chiave spesso sottovalutato e' la formazione del "giusto atteggiamento mentale".

La forma ,le pratiche di supporto devono cambiare la mente del praticante e questo deve avvenire lentamente e con gradualita'.

Con il giusto set up mentale ed un corpo allenato sapremo attivare nel momento del bisogno la giusta reazione,il cervello rettile guidera' a una velocita' impressionante le nostre azioni,senza essere disturbato da quel "ficcanaso" che tutto vuole intellettualizare del cervello razionale.

P.S.:Ho letto anche io "L'arte del vantaggio" e mi e' piaciuto molto,suggerisce concetti dimenticati o piu' spesso in buona fede ignorati da alcuni maestri moderni. wink.gif

Ciao a tutti

Jacopino

Un modo come un altro per dire che i vari esercizi di tuei shou (mani appiccicose), ben lungi da essere "combattimento", servono semplicemente ad allenare l'istinto (cervello rettiliano) a reagire in maniera automatica al comportamento di un potenziale avversario.

Per ottenere ciò, il tuei shou deve essere fatto con lo spirito di un gioco fisico, in modo da non coinvolgere il cervello razionale

Infatti si passa dal semplice spingere la mano/polso dell'avversario a:
cercare di squilibrare/toccare/colpire il corpo dell'avversario in tutti i modi possibili e immaginabili
poi si incrementa gradualmente la velocità del lavoro di coppia
poi si cambia il maggior numero di avversari possibile

Odisseo
 
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_Dedalo_
view post Posted on 1/12/2005, 01:30




Odisseo, scusa l'ignoranza, ma il Tai Chi Chuan è percaso simile alle tecniche usata nei film da Steven Seagal (che se non vado errato è maestro di Aikido e Ju Jitsu)?
Resto affascinato quando vedo come si muove e soprattutto cosa fa quando si muove.
Spettacolare...

Mi chiedo...
Odisseo il nuovo Seagal nostrano???? ph34r.gif
 
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41 replies since 20/11/2005, 11:34   1237 views
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