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Il vangelo secondo la storia

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view post Posted on 8/10/2009, 14:27
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veritas, volevo farti una domanda. In che modo misuravano le distanze ai tempi dei vangeli (ufficiali)?
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 9/10/2009, 12:06




Carissimo Veritas
Leggendo attentamente questo tuo sotto descritto(**)
(**) - il fatto che nel Corano non sia citato il nome del personaggio che venne crocifisso al posto di Gesù, è molto importante, in quanto è altamente probabile che gli autori facessero riferimento al fatto che la figura fittizia di 'Gesù Cristo' fu, in realtà, ottenuta sincreticamente dalla fusione letteraria di DUE distinti personaggi: Gesù di Nazareth, giustiziato mediante lapidazione, e Giovanni di Gamala, un capo irredentista giudaico discendente dalla famiglia degli Asmonei, il quale, quasi sicuramente, venne fatto crocifiggere dai romani contestualmente ai gravi disordini scoppiati sia in Giudea che in Samaria a seguito della folle e criminale condotta di Ponzio Pilato: una figura di antisemita quasi hitleriana! Per sedare tale rivolta, Vitellio, all'epoca governatore della Siria-Fenicia-Palestina, fu costretto a scendere con il suo esercito a Gerusalemme. Dagli scontri che ne seguirono, sicuramente molti giudei perirono ed altri vennero catturati: tra questi Giovanni di Gamala! Come ben si sa, i romani, per dare una punizione esemplare, con alti contenuti deterrenti, usavano crocifiggere tutti coloro che si ribellavano al potere di Roma ed ai padroni di schiavi. Sicuramente Giuseppe Flavio scrisse diffusamente di tutto ciò (come avrebbe potuto non scriverne!), tuttavia dal momento che il protagonista di quella ribellione fu Giovanni di Gamala (un personaggio di cui i padri falsari avvertivano la pressante necessità di farne scomparire le tracce dalla storia), il tutto venne espunto da 'pie' mani scribali, ed in suo luogo venne 'depositato' l'ignobile quanto insulso 'testimonium flavianum'!
(**) mi vengono spontanee diverse domande:
Al clero, cosa gliene poteva !fregare! di Giovanni di Gamala,
se è personaggio tutto esterno al culto catto-cristiano, come dici tu,
1) perche lo ha occultato?
2) perche il delitto viene sempre occultato-nascosto?
3) perche Gamla sita su quel monte senza nome, è occultata dalle pseudo-sacre scritture?
4) Vitellio riconsegnò nel 36 e.v. le vestigia sacre, chi se ne era appropriato?
5) Fu purificato il tempio, istituito il calendario solare di 364 giorni e soprattutto fu istituita la pasqua Essenica, da Chi?

Gli scritti di Flavio sono serviti al clero catto-cris…, onde prendere i vari tasselli qua e la per storicizzare e costruire il loro falso PUZZLE.
Questa è stata la scaltrezza dei pater cattocris…
Tutti i ricercatori corrono dietro i vari personaggi, dove trovano sempre qualcosa di interesse. Qualcuno dice che Giuda era Gesù,
MOLTI altri dicono che era su figlio primogenito, Giovanni, tu dici che era l’Egiziano.
La cosa migliore è pensare a questo famoso detto, IL DELITTO SI NASCONDE NON SI PALESA,
e questo nei libri storici è avvenuto dalla morte sconosciuta di Giuda fino al 41 in Caligola.
Saluti con stima Cecco D’Ascoli

 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 10/10/2009, 11:03




Per Giovanni, Barionu e tutti gli internettauti.
Questo è un articolo della giornalista scrittrice RITA BORRELLO. Sul “Quotidiano”, rivista Sanbenedettese, nelle pag. storia e religione, parla del nuovo libro del prof. Angelo Filipponi, in prossima uscita.
“* Il lavoro dello storico è come quello dell’investigatore (una specie di “Eremita” con una lanterna in mano) che istruisce un’indagine, partendo da ipotesi e si pone sulle tracce, in questo caso fredde di secoli, per trovare, interpretare e collegare “segni” da cui inferire, alla fine, una verità, laddove prima non c’era una certezza. Con questa idea della ricerca storica ho iniziato la lettura della I° parte dell’opera del Prof. Angelo Filipponi “GIUDAISMO ROMANO” ed ho trovato immediatamente una consonanza con la metafora della “torcia nella doppia grotta buia”, sia perche è un’immagine suggestiva che cattura subito il lettore e gli offre la possibilità di porsi lui stesso come compagno di viaggio investigativo insieme all’autore, anche lui con la sua torcia e la sua piccola luce nel buio da esplorare e, dunque, fonda un patto narrativo tra chi ha scritto e chiunque leggerà, sia perche spiega, con un’efficace immagine, tutto il nucleo del testo e, soprattutto, del lavoro che l’ha costituito. In sostanza l’autore dice al lettore; “Cercavo di indagare su una cosa ed ecco che dal buio me ne viene fuori un’altra, ignorata e nascosta dal tempo. Ricostruivo il rapporto fra la Gens Giulio-Claudia e Gens-Erodia e, mentre indagavo sulla pars sacerdotale erodiana, ecco che è emersa, dall’oblio della storia, la pars popolare, piccolo sacerdotale, farisaica, zelotica, essenica ed integralista”. Da qui il moltiplicarsi di tracciati; dal “gomitolo” storico emergono, la visione dei rapporti tra la stirpe di Erode e la politica Giulio-Claudia; il mondo giudico-agricolo di lingua aramaica e quello ellenistico commerciale che parla greco; la belligeranza del giudaismo palestinese con la Romanitas e gli interessi commerciali della Romanitas con il giudaismo ellenistico e molto altro ancora, in una fitta trama di rapporti da cui prendono vita grandi figure storiche, ma anche, richiamata nel testo per passione conativa, la figura dell’autore. Egli dissemina alcuni suoi momenti personali di una storia soggettiva, ben posteriore rispetto a quella di cui ha scritto e che è, comunque, contesta con quella. La storia, almeno per me, di una, “conversione rovesciata” (Dal Logos al logos) che però mi sembra lasciare aperta l’ipotesi di altre “caverne” possibili ed inesplorate, ipotesi suggestiva, su cui seriamente dovrebbe distendersi l’Epovhè(sospensione del giudizio). Giustamente il Prof. A. Filipponi ha parlato di un lavoro storico, non teologico. Ho voluto proporvi questo articolo per farvi sapere che la stampa anche se locale-regionale si interessa ai quesiti in studio qui.

Salutissimi Cecco D’Ascoli
 
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nibiru
view post Posted on 9/11/2009, 01:31




Ahò...ma che fine ha fatto veritas ?

:huh:
 
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fitzchevalier
view post Posted on 9/11/2009, 08:51




probabilmente ora sta marcendo nelle segrete vaticane
 
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cr1cr0
view post Posted on 9/11/2009, 09:05




CITAZIONE (fitzchevalier @ 9/11/2009, 08:51)
probabilmente ora sta marcendo nelle segrete vaticane

vorrei andarci io nelle segrete vaticane...

magari a organizzare un party con le suore....

:lol: :wub: :B): :alienff:
 
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view post Posted on 16/11/2009, 17:23
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Tratto da: http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4727

Il Dio Indiano Krishna era il re di Gerusalemme!
CITAZIONE
Che strano mondo in cui viviamo! La Chiesa cattolica ha sempre saputo che il Cristianesimo non comincia con Gesù Cristo, ma ancora si cerca di farci pensare di sì.

S. Agostino d'Ippona (354-430 d.C.) ha scritto: "Questo, ai nostri giorni, è la religione cristiana, che non era sconosciuta in tempi passati, ma ha recentemente ricevuto quel nome."

Eusebio di Cesarea (ca. 283-371 d.C.), dichiarava: "La religione di Gesù Cristo non è né nuova né strana."

In Anacalypsis, l'orientalista britannico e iconoclasta del sec. XVII Godfrey Higgins ha insistito che il Cristianesimo era già saldamente in atto sia in Occidente, sia in Oriente, molti secoli prima della nascita di Gesù Cristo. Egli dice: "I Crestian o cristiani d'Occidente probabilmente sono derivati direttamente dai buddisti, piuttosto che dai brahmani. (Vol. 2, pp 438, 439.)

L'esistenza dei cristiani, in Europa e in India, è di gran lunga anteriore all'era cristiana ... (Vol. 2, p. 202.) Penso che la maggior parte dei devoti accecati e creduloni debba acconsentire che abbiamo l'esistenza del Cristna dei bramini in Tracia, molte centinaia di anni prima dell'era cristiana e della nascita di Gesù Cristo. (Libro X, p. 593.)

"Melito (un vescovo cristiano di Sardi), nell'anno 170, chiede il patrocinio dell'imperatore per l'ora cosiddetta religione cristiana, che egli chiama "la nostra filosofia", a causa della sua alta antichità, poiché è stata importata da paesi che si trovano oltre i limiti dell'impero romano, nella regione del suo antenato Augusto, che vi ha trovato un importazione auspicio di buona fortuna per il suo governo". Questa è una dimostrazione assoluta che il Cristianesimo non ha avuto origine in Giudea, che era una provincia romana, ma in realtà era una favola esotica orientale, importata dall'India, e che Paolo faceva, come egli stesso sosteneva, la predicazione di un Dio manifestato in carne, che era stato "creduto nel mondo" secoli prima del suo tempo, e una dottrina che era già stata predicata «ad ogni creatura sotto il cielo". (Bible Myths and Their Parallels in Other Religions; T. W. Doane, p. 409.)

Storici religiosi hanno per centinaia di anni ha lottato per scoprire come e perché le storie di Gesù e Krishna, che sono nati a 2000 anni di distanza, siano così quasi identiche.

• Sia Cristo sia Krishna discesero da Noah.

• La futura nascita di entrambi i messia era stata prevista prima del tempo.

• Cristo discendeva da Abramo.

• Krishna era il padre di Abramo (Brahma).

• Cristo è al tempo stesso un Koresh, un ebraico e uno Yehudi.

• Krishna era al tempo stesso un Kuru, un Abhira e un Yadava.

• Cristo è l'incarnazione di Yah-Veh.

• Krishna era al tempo stesso una incarnazione di Vishnu e Shiva.

• Il nome di Cristo, Gesù, è Yeshua.

• Un titolo di Krishna, che significa "amore, la devozione, " è stato Yesu. Ancora oggi, molti genitori indù danno ai loro figli il nome Yesu Krishna.

• Entrambi gli uomini sono nati da vergini e in una stalla.

• La madre di Krishna si chiamava Devaki.

• La madre di Gesù si chiamava Maria.

• Krishna non ha avuto un padre terreno in quanto tale, ma un protettore, di nome Vasudeva.

• Gesù non ha avuto un padre terreno in quanto tale, ma un protettore mortale di nome Giuseppe.

• Un empio re cercò di uccidere Cristo e Krishna, quando entrambi erano bambini.

• Per proteggere il bambino Gesù, Giuseppe e Maria lo portarono a Maturai, in Egitto.

• Per proteggere il bambino Krishna, i suoi genitori, Vasudeva e Devaki, lo portarono a Mathura, India.

• Era previsto che entrambi gli uomini sarebbero morti per espiare i peccati del loro popolo.

• Come avrete probabilmente notato, si rifugiarono in luoghi che hanno nomi quasi identici.

• Entrambi gli uomini predicavano al loro popolo.

• Cristo è stato crocifisso e risorto. Krishna è stato ucciso da una freccia di un cacciatore e impalato su un albero. Più tardi, è tornato alla vita.

• Cristo fu crocifisso a Gerusalemme.

• Alcuni studiosi pensano che l'indù Krishna sia morto a Gerusalemme, dove era andato quando la sua città costiera di Dwarka sprofondò sotto il mare. Altri dicono che andasse in Iraq.

• Cristo apparve dopo la sua "morte". Krishna apparve dopo la sua "morte".

• Entrambi hanno una festa importante dedicata loro il 25 dicembre.

• Cristo aveva un'ammiratrice femmina di nome Maria Maddalena. Krishna aveva un'ammiratrice femmina di nome Marya Maghadalena.

etc.etc.

Nota finale.
Questo articolo è un capitolo dal libro Searching for God -- Now a Valid Science!

di Gene D. Matlock
(9 Ottobre 2009)


link: http://www.mondovista.com/davidkoresh.html
 
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