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ionizzatore, autocostruzione

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aternopae
view post Posted on 29/1/2009, 01:14 by: aternopae




CITAZIONE (digir3v @ 29/1/2009, 00:39)
cacchiarola aternopae, mi sa che c'hai proprio ragione :lol: :lol: :lol: che domanda fessa che ho fatto... pardonnez moi! :D :D

Ma figurati, mica siamo tutti esperti di elettronica, nemmeno io sono così esperto, però quello che so lo so molto bene e fino a certe cose ci arrivo con la dovuta certezza. :)

In realtà, visto che uno dei due poli del 220v lo porti alla griglia che innesca il vento ionico, l'ideale sarebbe farci arrivare il neutro. Tuttavia va detto che su n-mila volt del moltiplicatore di tensione se sulla griglia ci arriva 0 o 220 (che poi in realtà è una sinusoide, non sono 220 continui) cambia ben poco. Puoi scegliere tra un'efficacia di n o n-220 volt, direi che ionizza lostesso.

Se giri la spina dal verso ideale cmq il dispositivo risulta meno pericoloso in quanto, sebbene elettricamente sia indifferente, toccare un neutro e toccare una fase è invece molto diverso, e dal momento che la griglia rimane esposta .... non si sa mai.

Per questo stavo pensando che, appena mi arrivano i componenti, gli elettrodi di ionizzazione li colloco dentro a un tubo elettrico (presente quelli grigi di plastica per fare le canalizazioni??) così che abbiano tutta l'aria che vogliono per massimizzare l'effetto di ionizzazione ma non si riesca a toccarli con le dita. Sia mai che la mamma/nonna/donnadellepulizie arriva e rimane fulminata ....
I tubi di PVC si trovano di varie sezioni in commercio, ci sono da 16mm, 20mm, 25mm, 32mm, 40mm (si vede che lavoravo in una ditta di elettricisti? :D e parliamo del diametro interno effettivo) .... una stecca è lunga 2 metri e costa qualcosa tipo 1 euro o giu di li. Quello da 32 o da 40 può contenere anche la fila dei condensatori e dei diodi, così si può realizzare un apparecchio elettricamente sicuro ed esteticamente accettabile. Il tubo è di PVC autoestinguente, rispetta tutte le norme elettriche e garantisce altresì un fattore di isolamento adeguato all'alta tensione che andiamo a mettere in gioco.

Inoltre esistono vari tipi di raccordi per innestarlo sulle scatole, su altri tubi o per fare curve e T, se proprio ci si vuole sbizzarrire, e carteggiato con l'apposita spugnetta abrasiva diventa verniciabile con qualunque bomboletta spray per dare sfogo a tutta la creatività che si vuole.

Io personalmente pensavo di fare un doppio tubo: nel primo metto il moltiplicatore di tensione, in cima si può entrare con del cavo elettrico comune (3x1,5mm FROR nero) anche se della massa facciamo poco in questo caso. Una volta stagnato il cavo sul moltiplicatore si può tagliare il tubo a misura e resinare il tutto per dare solidità.

In un secondo spezzone di tubo (di una stecca di 2 metri ci possiamo fare almeno 2 ionizzatori) si possono collocare gli elettrodi per creare una buona convezione, ovviamente il tubo con gli elettrodi rimane aperto da ambo i lati, e tramite piccoli forellini si può entrare con i due cavi (l'alta tensione e il polo neutro). Poi come unire i due tubi diventa una questione creativa, si può fare una T, una croce, due tubi paralleli, ecc.

Appena mi viene in mente come collocare gli elettrodi dentro faccio un disegno e lo posto (oppure se qualcuno ha qualche idea è invitato a postarla), in ogni caso il principio è che dovrebbero stare almeno 6 o 7 cm dentro al tubo affinché anche il beduino che ci infila il dito dentro non riesca a raggiungerli e quindi a prendere la scossa.


 
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