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La malattia di Crohn..., ...una malattia poco conosciuta

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flipperina
view post Posted on 9/12/2006, 00:10







....infatti il dubbio sulla boswellia è come assumerla...cioè se preferire il preparato gastroprotetto.

Mi sono consultata con una persona che la sta prendendo da diverso tempo ed il fitoterapeuta gliela prescrive da prepararsi in farmacia cioè come preparazione galenica e non già confezionata...però mi ha riferito che le capsule sono di gelatina ed alcune volte sente venir su il sapore di incenso...perchè quello è la boswellia giusto? :huh:



;)
 
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oro
view post Posted on 10/12/2006, 16:00




Le capsule possono essere aperte e la polvere messa in acqua o altro liquido idoneo, non Grappa o Vodka, diciamo. :lol:
Andrà bene quindi anche così.

Inizia con il dosaggio minimo previsto.
 
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flipperina
view post Posted on 13/1/2007, 22:58




CITAZIONE (oro @ 10/12/2006, 16:00)
Le capsule possono essere aperte e la polvere messa in acqua o altro liquido idoneo, non Grappa o Vodka, diciamo. :lol:
Andrà bene quindi anche così.

Inizia con il dosaggio minimo previsto.




anche se non mi risponderai più qua mi accorgo solo adesso di aver lasciato troppo indietro questa discussione...le indicazioni che abbiamo dato sulla boswellia non sono esatte...bisogna approfondire per non fornire indicazioni sbagliate.

Per agire sul tratto successivo alla mucosa dello stomaco sarebbe meglio che le compresse o capsule fossero gastroresistenti ed ancora meglio che si aprissero direttamente dopo la valvola iliaca come le compresse di Asacol.



Sempre parlando di malattia di Crohn e di vicende collegate ai medicinali utilizzati...proprio a distanza di pochi giorni ho saputo che due pazienti (l'ultima è Paola che saluto e sostengo a distanza anche se non ci legge direttemente - Paoletta cara tieni duro per favore-)...con la malattia e trattate con immunosoppressori hanno purtroppo avuto pancreatite acuta...io mi chiedo: "perchè ancora questi terribili farmaci??" :huh: :angry:
 
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flipperina
view post Posted on 16/2/2007, 16:05




Malattie infiammatorie croniche dell'intestino.


Le malattie infiammatorie croniche dell’intestino costituiscono un importante capitolo nell’ambito delle affezioni del colon-retto.
Si tratta di forme caratterizzate da un andamento periodico e disturbi intestinali che spesso possono confondersi con problemi anche estremamente banali quali le infezioni intestinali, ma che si ripetono piu’ volte senza apparente nesso di causalità specie in alcuni periodi dell’anno e/o in momenti di particolare stress del soggetto ( ansia, problemi lavorativi,affaticamento, matrimoni, gravidanze,dolori e lutti, etc.).



Nella definizione di IBD (non-specific inflammatory bowel disease) vengono accomunate le due forme piu’ comuni da causa sconosciuta : la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Esse hanno caratteristiche comuni ed in alcuni casi possono addirittura coesistere. Il concetto di malattie autoimmuni in cui esiste una quota di anticorpi contro le cellule della mucosa intestinale è accettato come teoria ragionevole per spiegarle.

E’ definitivamente sfatata la correlazione con forme infettive, anzi l’incidenza di colite ulcerosa è inversamente proporzionale a quella delle dissenterie da germi.

La colite ulcerosa insorge prevalentemente al di sotto dei 30 anni, ma esiste un secondo picco di incidenza intorno ai 60 anni. E’ caratterizzata da esacerbazioni e remissioni con sanguinamento quasi sempre presente nelle scariche diarroiche.

Il dolore addominale è raro così come le manifestazioni perianali e le fistole. Sono presenti invece alcune manifestazioni extraintestinali ,quali dolori articolari, infiammazioni oculari e, nei bambini , ritardi di crescita e stati cronici di malattia dovuti alla costante disidratazione ed anemizzazione.

La complicanza piu’ temibile è il megacolon tossico,ovvero una diltazione abnorme del colon in uno stato grave di sofferenza, il cui rischio è la perforazione dell’intestino e la diffusione del suo contenuto in addome.


La diagnosi di colite ulcerosa si fa attraverso la l’esame endoscopico con i prelievi bioptici che,unici, danno la certezza di malattia.

E’ bene sapere che una diagnosi istologica di colite aspecifica non ha il significato di colite ulcerosa ma semplicemente di una forma molto accentuata di colon irritabile. VEDI NOTA 1


La colite ulcerosa ha una risposta fortemente positiva ad alcuni farmaci specifici che provocano periodi di benessere anche molto prolungati ma debbono essere prescritti dallo specialista chirurgo o gastroenterologo perché si tratta di terapie molto flessibili ed articolate che non possono ammettere il “fai da te”. (mesalazina, corticosteroidi, immunosoppressori).

Da ultimo, la colite ulcerosa riconosce una relazione con il cancro che è legata alla estensione della malattia ed agli anni di malattia, per cui globalmente non rappresenta un grande rischio per il paziente.

La chirurgia interviene nelle complicanze della malattia ed il suo scopo è di rimuovere l’intero colon ossia tutta il possibile terreno della malattia. La vita normale del paziente è possibile grazie alla ricongiunzione dei due segmenti restanti,ossia l’ileo (la parte che è a monte del colon ) ed il canale anale o un piccolo tratto del retto se quest’ultimo è poco ammalato.

Il Morbo di Crohn è un’altra malattia intestinale , forse piu’ temibile rispetto alla colite ulcerosa per l’andamento piu’ subdolo, il numero di complicanze piu’ elevato ed il coinvolgimento piu’ frequente del chirurgo:

Diversamente dalla colite ulcerosa il Crohn non ha la diarrea con scariche mucosanguinolente ,ma piuttosto coliche addominali dolorose che assumono spesso un carattere di crisi sub-occlusive per il fatto che alcuni tratti intestinali infiammati divengono rigidi e il passaggio si riduce creando una ostruzione.

Sono frequenti inoltre gli episodi febbrili con formazione di ascessi e talvolta di fistole intestinali, che guariscono con grande difficoltà e rispondono male alla terapia medica. Molto piu frequente è la patologia anale, con fistole che diversamente dalle normali hanno una spiccatissima tendenza


La diagnosi è molto complessa per il fatto che i tratti intestinali implicati (raramente il colon) sono difficilmente raggiungibili : radiologia, endoscopia, esame istologico insieme agli esami di laboratorio sono gli strumenti utili.

La correlazione con il cancro è minore che non per la colite ulcerosa, ma il ricorso all’intervento chirurgico è molto piu’ frequente anzi, è prevedibilmente reiterativo.

Nel Crohn molto piu’ che nella colite ulcerosa la terapia medica è molto complessa e piu’ che mai è da bandire qualunque gestione personale.


***NOTA 1: Faccio una precisazione: spesso alcuni medici affermano quanto riportato anche nel documento postato, in realtà le cose sono molto più complesse. L'esame istologico non dà in alcuni casi risposte univoche e sia per la colite ulcerativa che per la malattia di Crohn in alcune risposte bioptiche si legge: inflammato acuto e cronico delle mucosa aspecifico. In realtà dietro questa risposta ci nasconde la malattia.

Edited by flipperina - 16/2/2007, 16:23
 
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flipperina
view post Posted on 16/2/2007, 22:13




...continuo...

In questo periodo della "malattia" di Crohn mi interessa approfondire l'aspetto della dieta.

In genere le linee guida che danno i medici in fase acuta sono quelle di un regime alimentare privo di scorie e quindi di una dieta molto ristretta ed attenta. Quando la malattia è in fase di remissione si indica la possibilità di reintrodurre piano piano anche altri alimenti.



Anzitutto un link relativo all'intervista di un medico che da anni segue i malati di Crohn:

http://72.14.221.104/search?q=cache:KguTUT...clnk&cd=1&gl=it


a proposito...qualcuno ha letto il libro: IL POTERE CURATIVO DEI CIBI di M.T. MURRAY, edizione RED?

Edited by flipperina - 16/2/2007, 22:23
 
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Roby 64
view post Posted on 16/2/2007, 22:41




Complimenti veramente per le tue ricerche! Spero presto di vedere una tua monografia, nella sez dedicata; lo meriti proprio! ^_^ :rolleyes:
 
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Lore29
view post Posted on 22/2/2007, 10:12




Veramente interessante, complimenti!
Lo dico come direttamente interessata da una delle malattie in questione: la rettocolite ulcerosa.
Nel 98 mi diagnosticarono la cronica e dopo un mese l'intolleranza alla mesalazina. Dopo diversi cicli di cortisone (sia in schiuma che in pillole) e antibiotici e non riuscendo in alcun modo a mandare in remissione la malattia, cominciai a guardare verso la medicina alternativa. Questo avvenne grazie ad un medico che "predicava" il metodo Kousmine. Se non lo conosci ti consiglio di fare un giro sul sito http://www.kousmine.eu/
Il metodo è molto diffuso in svizzera (terra in cui ha avuto i natali) ed io abito a pochi km dal confine. La cosa che mi colpì di questo metodo fu il fatto che mi venne richiesto di leggere un paio di libri e di fare tesoro di alcune nozioni alimentari. Essendo all'epoca cuoca fu uno shock: potevo curarmi con il cibo! Ciò che per alcuni risulta impossibile per me fu una vera incredibile avventura e cambiai la mia vita cominciando dalla mia alimentazione.
Altra cosa che successe fu che cominciai a leggere molto e voler conoscere le tecniche alternative. Ma questa è un'altra storia. Vado per ordine.
Il metodo, che non è impostato solo sull'alimentazione, necessitava di una rigida disciplina e mi introdusse ad un nuovo modo di pensare: star bene è anche una questione di volontà. Per la gente comune, gli italiani in particolare, tanto legati alla cucina (per tante nonne un bimbo grassotto è un bimbo sano), scardinare l'alimentazione, vietarsi certi cibi, distruggere le credenze (intese non come mobili del tinello ;-)))) sconsacrare la tradizione culinaria è roba impensabile. Io, poi, venivo da una stirpe di cuochi e cuoche eccellenti, unica erede del nobile mestiere. Non seguo più quel metodo (dopo 5 mesi avevo già customizzato la dieta avendo letto altri libri e su consiglio di un olista che all'epoca mi seguiva) ma di sicuro grazie al Kousmine ho trovato la via per stare bene senza il cortisone. Ovviamente non ho più avuto "ricadute" importanti, c'è chi dice che sono stata semplicemente fortunata, e forse è vero. Ciò che posso dire è che ad ogni riaccendersi dell'infiammazione ho sempre applicato un paio di regole: dieta ferrea e autoanalisi. Eh sì, se ne parla tanto ma pochi fanno qualcosa: il fattore psicologico. Ma qui si va su un terreno minato, quando ne parlo con qualche malato recidivo sembra non volerne sapere. Ma io ho capito dopo aver toccato il fondo che la mente si ciba esattamente come il corpo. Cambiare alimentazione per me fu il modo più facile per arrivare a cambiare la mia vita, scovare i conflitti e cercare di risolverli con atti concreti. Per questo motivo ritengo l'alimentazione di fondamentale importanza in queste malattie, che, interessando parte del sistema digestivo, proprio con gli alimenti devono interagire: la dieta può essere semplicemente la spinta iniziale ad un percorso ben più complesso e profondo.
Altro libro che mi entusiasmò fu quello di P. J D'adamo, "L'alimentazione su misura", il metodo basato sullo studio dei gruppi sanguigni e le varie intolleranze ad essi correlate.
 
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Roby 64
view post Posted on 22/2/2007, 10:38




Brava Lore. Della dieta Kousmine, si è parlato qui e la nel forum, ma secondo me sarebbe utile aprire una disc. apposita. Ti va di iniziarla? :) Sicuramente anche la Franumila ha da dire anche la sua, noo!? ;)
 
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flipperina
view post Posted on 10/3/2007, 20:53




@Roby: Allora...non so se sono in grado di scrivere una monografia sull'argomento, per ora mi ritengo all'inizio di queste "ricerche" che per ora si sostanziano soprattutto nella raccolta di materiali su Internet sull'argomento.
Appena posso proseguo con gli aggiornamenti e poi magari vediamo a cosa portano.



@Lore29: Ciao :P ho letto con interesse la tua testimonianza che può essere davvero utile per tutti. Ci sono però dei punti che mi preme precisare. La dieta che dici di seguire l'ho letta con attenzione anche io e ne ho discusso a lungo con persone preparate che la praticano da anni soprattutto per quello che riguarda la prima colazione. ;)

Per fare chiarezza dico subito che consigliare una dieta piuttosto che un'altra può essere davvero pericoloso in caso di malattia infiammatoria intestinale.

Con questo ho capito che tu non la consigli ma che ti premeva riportare la tua esperienza. Detto questo è anche importante ribadire che la diagnosi di malattia di Crohn o di colite ulcerosa è quanto di più difficile possa esserci per un medico, anche il più esperto.
Voglio dire: siamo sicure che le nostre diagnosi sono esattamente quelle di malattia infiammatoria cronica?

Dato per presupposto che la diagnosi sia corretta...la dieta Kousmine come ogni altra che prevede l'utilizzo di molti alimenti a base di fibre non credo sia praticabile soprattutto nei momenti di attività della malattia.
Anche quando la malattia è in remissione fare troppo uso degli alimenti che sono alla base di questa dieta è pericoloso. Questo è quello che ho capito io leggendo finora. Sono però pronta ad imparare e capire oltre.

grazie per ora. :)

Edited by flipperina - 10/3/2007, 21:35
 
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flipperina
icon10  view post Posted on 10/3/2007, 21:41




...in relazione a questo fattore- dieta aggiungo una curiosità-gossip: la cantante Anastacia è affetta dal morbo di Crohn dall'età di 13 anni.

In una intervista molto bella che ho ritrovato solo in parte, Anastacia dichiarava che dopo un lungo periodo di remissione la malattia era tornata in modo violento...

Anastacia : La mia storia (Intervista) image




Il motivo? “Perché avevo fatto una dieta. Un produttore mi disse che ero troppo grossa e per questo non cantavo bene. Non avete idea di quanto fossi cicciona. Avevo dei seni enormi. Così ho fatto una dieta drastica: solo frutta e verdura. E con la mia malattia era come buttare del vetro giù per l’intestino.” Una malattia terribile, per la quale, di recente, la casa discografica ha annunciato un possibile ritiro della cantante dalle scene. “Un attacco del morbo di Crohn può essere davvero doloroso. Molto debilitante e estremamente doloroso. Può ucciderti. Mi sono fatta curare ed è stato come la chemio per i malati di cancro.” Un calvario terribile che Anastacia non rinuncia a raccontare nei suoi dettagli più crudi: “Gli effetti collaterali delle cure sono orribili. Ti gonfi, ti riempi di macchie, ti cadono i capelli. E’ una medicina orribile che ti debilita davvero. Quando la prendevo ero depressa e confusa e passavo attraverso gli stadi che passano tutti gli adolescenti.”



image Anastacia

Edited by flipperina - 10/3/2007, 21:57
 
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Lore29
view post Posted on 11/3/2007, 00:00




Ciao Flipperina :)
In effetti non voglio in alcun modo consigliare un metodo piuttosto che un altro. Condivido la tua opinione sulla correttezza delle diagnosi e siccome è dal 99 che frequento forums e mailing list sulle ibd posso affermare che, quando di mezzo c'è l'apparato digerente, le regole di alimentazione variano da persona a persona al punto da far credere che l'alimentazione stessa non conti un bel niente.
Il Kousmine l'ho nominato perchè per me è stato l'inizio di un nuovo modo di concepire la malattia e la guarigione. Dal punto di vista pratico non mi diede molto sollievo. Come tu fai notare, troppe fibre, principalmente, e poi l'eliminazione della carne rossa fu per me abbastanza disastrosa. L'emorragia non si arrestava nonostante il cortisone e cominciavo a perdere fiducia. Dopo la sospensione del cortisone orale ho cambiato alimenti seguendo quest'altro metodo dei gruppi sanguigni :abolito i cereali, specialmente il grano, diminuito la verdura e reintrodotto le carni rosse in abbondanza. Il risultato fu stupefacente, in un mese ero in forma perfetta e l'emorragia si era arrestata... Con questo non voglio dire che basta una dieta letta su di un libro a fare andare in remissione una ibd (allo stesso tempo ho iniziato una cura omeo) ma solo spiegare come il metodo K, anche se mi assegnava cibi non corretti per la mia patologia, mi abbia istruito alla qualità degli alimenti ed alle loro proprietà e indicato che esiste un modo per curarsi anche col cibo. Questo "modo", purtroppo, è talmente mio, personale, che non mi sento di consigliarlo ad alcuno. Ciò che mi sento di consigliare è una cultura del cibo, che dev'essere biologico, per quanto possibile, e cucinato in modo sano, evitando l'industra alimentare, sempre per quanto possibile. In pratica sfruttare il gesto quotidiano e obbligatorio del cibarsi anche per curarsi, farlo diventare un potente mezzo di comunicazione con il nostro interno...
Come hai già spiegato la terapia per le ibd è una costante somministrazione di antinfiammatori che variano nei dosaggi in base allo stato della malattia. Definiscono il basso dosaggio "di mantenimento" in remissione per poi aumentare in fase attiva... Ma che succede a chi come me è allergico alla mesalazina? L'unico rimedio continua ad essere il cortisone che però ha effetti colaterali che potrebbero essere ben peggio della cronica. Quando ho ottenuto la remissione con omeopatia ed alimentazione ho abolito prima il cortisone (che per mantenimento avrei dovuto comunque assumere in forma di schiuma rettale) e poi anche l'omeo. Il mio "mantenimento" è così divenuta l'alimentazione insieme all'evitare o limitare stress, rapporti conflittuali e quant'altro potesse influire negativamente sul mio intestino. In questo modo ho ottenuto lunghi periodi di remissione e, ai primi sintomi di infiammazione, ho potuto porre subito rimedio con omeo o fitofarmaci (come boswellia) ed al max qualche applicazione di cortisone topico...
Qui, oltre al già lungo discorso che si dovrebbe fare sugli alimenti, si aggiunge quello immenso sul fattore psicologico, su come trovare rimedi atti ad allontanare o scaricare stress, cercare di autoanalizzarsi e affrontare i conflitti per risolverli... purtroppo è molto più facile prendere una pastigliadi asacol :sick:
 
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franumilla
view post Posted on 11/3/2007, 02:35




CITAZIONE (Roby 64 @ 22/2/2007, 10:38)
Brava Lore. Della dieta Kousmine, si è parlato qui e la nel forum, ma secondo me sarebbe utile aprire una disc. apposita. Ti va di iniziarla? :) Sicuramente anche la Franumila ha da dire anche la sua, noo!? ;)

Ciao Roby, ciao a tutti.
Mi sono accorta solo ora di essere stata "nominata"....
Ti riferivi a Peter D'Adamo, Roby?


Per quanto riguarda gli ultimi post della cartella, pur non soffrendo di questa terribile malattia, mi sento molto vicina all'esperienza e alle opinioni di Lore. Giusto per non dire che ... praticamente combaciano con le mie.
Ho avuto e ho anch'io le mie "malore", alcune descritte in forum, e altre no.
Riconosco e ho provato su me stessa l'importanza dell'alimentazione... eppure come dice Lore, succedono sia a me che ad altri che osservo, dei fatti che porterebbero a dire "l'alimentazione non è poi così importante, allora!".
Inoltre, mi riconosco nell'esperienza di Lore sui gruppi sanguigni.... non sapete con quanta me stessa ho voluto negare quella teoria, soprattutto quando ho scoperto che la carne rossa secondo D'Adamo mi avrebbe fatto molto bene (gruppo O) ....eppure qualche volta, quando ho dei problemini digestivi o bruciori o gonfiori, comincio ad entrare in dieta ferrea soprattutto vegetariana, anzi vegana, e devo dire che dopo pochi giorni il sollievo avviene.... ma mi capita anche (per vari motivi contingenti e anche psicologici) di mangiare della buona carne rossa e... il giorno dopo i miei problemi sono tutti risolti, finiti !
D'Adamo afferma che il gruppo 0 ha un reale bisogno di carne rossa, anche per "rispondere" ad una caratteristica dello stomaco del gruppo 0 appunto e cioè secerne acido abbondantemente.

Poi, magari per lunghi periodi, sto benissimo da vegana.... con aggiunta saltuaria di pesce, quindi forse sarei una specie di macrobiotica....

Per lo stesso motivo di Lore, non mi sono mai sentita di consigliare i miei percorsi a nessuno: mi sembrano talmente personali e personalizzati che non credo ci sia utilità per altri.... Magari se un giorno arriverò a qualcosa di più concreto, lo farò, nel senso che diffonderò in qualche modo la mia esperienza. Ma... sto ancora a studiare :)

Notte
 
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utente 89
view post Posted on 11/3/2007, 11:06




questa è una delle tante patologie croniche causate da infezioni virali o fungine:la cura come per le altre deve mirare ad annullare la divisione cellulare e rendere il ph basico.
 
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Lore29
view post Posted on 11/3/2007, 13:00




CITAZIONE (utente 89 @ 11/3/2007, 11:06)
questa è una delle tante patologie croniche causate da infezioni virali o fungine:la cura come per le altre deve mirare ad annullare la divisione cellulare e rendere il ph basico.

beh, seguendo il filo di questa tua affermazione il metodo Kousmine sarebbe allora perfetto. Specifico che il suddetto metodo non lo si può ridurre ad una semplice dieta, anche se la dieta ne è parte integrante, ma comprende anche "irrigazione del colon", "cura dei vaccini" ed "equilibrio del ph urinario"... sono sicura che per alcuni funzioni benissimo, purtroppo non siamo tutti uguali!
Il dott D'Adamo mi ha aperto gli occhi su un fatto molto semplice e naturale: partendo dai gruppi sanguigni si possono già individuare quattro linee nutrizionali in base al tipo di sangue. Se poi al tipo di sangue ci aggiungiamo età, struttura fisica, tipo di carattere, ambiente, abitudini, mi sembra ovvio che la cura non si possa generalizzare. Non è forse questo che dicono in medicina cinese da centinaia di anni?


 
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kybernetes
view post Posted on 13/3/2007, 14:43




da tempo non riesco, purtroppo, più a seguire questo forum

negli ultimi anni sono stato direttamente interessato dalla tematica in topic in questo thread e ho ricercato abbastanza in questa direzione e, anche grazie alla medicina tradizionale cinese, alla medicina antroposofica, alla meta-medicina, alla terapia energo-vibrazionale, alla terapia egizio-essena, alla psicologia energetica, sono riuscito personalmente a risolvere il MdC.

chi fosse interessato a comunicare con me può contattarmi in privato: [email protected]
 
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82 replies since 16/7/2006, 21:01   25545 views
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