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Antico Egitto: tra mito e storia, capovolgimento

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Bororo
view post Posted on 15/10/2006, 12:54 by: Bororo
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Piccola parentesi: ho parlato di conteggio lunare come esepio di possibile fraintendimento, ma ci possono senz'altro essere altre cause.
CITAZIONE
Passiamo all'ultimo nominato,Setone.Era forse quello che regnava,nella terra del Nilo, quando Erodoto visito' l'Egitto (460-455 avanti Cristo)?E

No, setone era l'ultimo citato dai sacerdoti. Poi Erodoto continua con quelli noti ai greci, i 12 re, i psammetico e necos... Appunto qui è il fatto su cui vorrei porre l'attenzione. Gli ultimi nomi sono rintracciabili in modo esatto nella lista di Manetone:

Psammetico
Nechao II
Psammuthis II
Uaphris
Amosis

(si noti che Erodoto spesso parlando di tempo trascorso si riferisce spesso al regno di Amasi come a quello dell'ultimo faraone)
Mentre quelli precedenti, trascritti dal racconto dei sacerdoti, sono irrintracciabili o quasi. E non stiamo parlando dei primi, ma anche dell'ultimo stesso, il Setone, non c'è traccia. Eppure gli episodi del regno dell'Etiope e altri sono rintracciabili, ma i protagonisti hanno nomi diversi.
E' certo che Erodoto non ha trascritto nulla, ha riportato il racconto, quindi i nomi veri (credendo ovviamente ai sacerdoti) sono i suoi, i nomi si "leggevano" così. Mi pare più probabile che invece, già ai tempi di Manetone (epoca successiva a Erodoto, Tolemaica) si fosse persa la pronuncia originale (il significato, teniamolo per buono per ora) dei geroglifici.
Oppure gli stessi geroglifici avevano più pronunce. Non ricordo dove, ma ho letto qualcosa del genere in un testo storico... Insomma, ad un certo punto - e ricordiamo che tra l'antico regno ed Erodoto sono passati 2500 anni, con guerre invasioni, dominii libici, etiopi, hyksos, persiani e dopo greci e romani, fino Napoleone e la stele di Rosetta - persino ai sacerdoti non è rimasta la conoscenza della pronuncia originale o di quella sacra dei geroglifici, pur conoscendone (?) il significato o un significato.
Un esempio: il faraone Cheres di Manetone, nel Canone di Torino, lista di Saqqara e di Abido viene scritto come: Khaneferra o Neferefra o Raneferef . Al di là di nomi e pronomi in Horo o in Ra, c'è proprio un caos già a livello di ordine di sillabe. Sembrano un'anagramma uno dell'altro!

Un'altra difficoltà nel ricostruire, ricondurre dai vari Erodoto e storici del tempo i nomi a quelli delle liste, è che per diversi periodi non c'è stato un regno unitario, o non c'è ne è stato uno riconosciuto, ecc.. Così abbiamo periodi bui e periodi doppi ed a seconda se si è indagato a Tebe o a Menfi abbiamo faraoni diversi.
 
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47 replies since 12/10/2006, 10:26   11569 views
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