Bororo |
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| CITAZIONE La terra d'Egitto fu gettata alla deriva, e ognuno aveva una propria legge, e per molti anni non vi fu nessuno a governare, finché venne un tempo in cui lo stato egizio era formato da principi e capi di villaggio, e in alto e in basso gli uomini si uccidevano fra di loro. Poi venne un altro tempo fatto di anni vuoti, quando Arsu, un siriaco, si eresse a loro principe e rese tutto il paese tributario sotto il suo dominio.
Il testo va avanti a parlare delle stragi che seguirono e della negligenza verso il culto degli dei, fino a che questi non ristabilirono la pace eleggendo re Setnakhte. In questo singolare brano sono completamente ignorate le gesta della XVIII e della XIX dinastia, ed esso riporta alle condizioni dei tempi che precedettero la dominazione degli Hyksos. Di preciso non c'è che un fatto: la comparsa di un condottiero siriaco che conquistò la supremazia su tutto il paese; la sua identità è stata oggetto di molte controversie, e l'ipotesi più interessante è che si tratti di un velato accenno a "colui che aveva fatto il re" Bay, vissuto alla fine della precedente dinastia. Ma l'unico scopo dello scrittore era quello di esaltare il nuovo re dell'Egitto. Questo pezzo è esplicativo di ciò che dev'essere avvenuto in generale, ovvero la sopressione di tutto quel periodo "infelice" per cui si pass dagli antichi re ai Ramses in tutti i testi storici.
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