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Antico Egitto: tra mito e storia, capovolgimento

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Holmes Sherlock
view post Posted on 18/10/2006, 00:16




Penso di aver capito cosa vuoi intendere.

Perchè uno studioso come Erodoto ignora completamente la Sfinge, quando parla delle piramidi di Cheope, Micerino e Chefren? Forse in quel periodo la scultura è già coperta dalla sabbia. O forse non sta parlando di Giza.

Correggimi se sbaglio,eh.

Fosse vera la seconda, bisognerebbe capire di quali edifici parlava Erodoto.

Link

CITAZIONE
Nella principale piramide di Giza gli archeologi trovarono una famosa iscrizione

Chiaramente ti riferisci alle scoperte fatte da Howard Vyse nella piramide di Khufu.

Link

"La scoperta fu fatta da Howard-Vyse nel 1837. Dopo aver esaminato una crepa nella sala di Davison assieme all'ingegnere John Perring,decisero di aprirsi un varco nella speranza di scoprire una nuova sala. Fu provocata una piccola esplosione che permise di allargare la crepa in modo da creare un passaggio abbastanza largo. Fu lo stesso Howard-Vyse ad attraversarlo per primo giungendo ad una nuova sala purtroppo vuota. La sala fu denominata sala di Wellington. Furono rinvenute delle scritte su un muro tra cui un cartiglio di forma allungata con il nome di un faraone [...] I cartigli vennero inviati al British Museum dove furono letti da un esperto di geroglifici come Samuel Birch che evidenziò il nome di Khufu (Cheope). Fu quindi possibile attribuire la Grande Piramide a Cheope".

Fonte: Link

Sitchin, Bauval ed altri accusano Vyse di aver falsificato le iscrizioni.

"Richard William Howard Vyse (1784-1853) fu l'uomo che disse di aver scoperto nella piramide detta di Menkara (di Micerino, la terza piramide di Giza),la tomba e i resti mummificati di quel faraone. Tuttavia nè la bara di legno,nè i resti dello scheletro sono risultati autentici. Qualcuno - senza dubbio lo stesso colonnello Vyse e i suoi assistenti - avevano portato dentro la piramide una bara che risaliva a circa 2000 anni dopo l'epoca di Menkara (non prima del 660 a.C. secondo K. Michalowsky,Art of Ancient Egypt) e ossa ancora più recenti,di epoca cristiana,mettendo in piedi una colossale frode archeologica [attenzione, si tratta di una ipotesi formulata dall'autore dell'articolo] .Inoltre,fu lo stesso Vyse e John Perring che nel 1837 scoprirono nella piramide di Kufu (di Cheope,la prima piramide di Giza),in camere sigillate sopra la cosidetta "camera del re",delle iscrizioni non scalpellate nella pietra ma dipinte con pittura rossa e con caratteri tremolanti. E' utile fare qui notare che,mentre in tutti i templi egizi (anche minori) tutte le pareti sono sempre coperte di geroglifici incisi nella roccia,la prima e la seconda delle piramidi di Giza (di Cheope e di Chefren) sono completamente prive di geroglifici,eccetto quelli scoperti da Vyse. Già un traduttore contemporaneo di Vyse e mandato dal British Museum di Londra,Samuel Birch,mostrò il suo disappunto facendo notare che le scritte scoperte da Vyse erano in caratteri semi-ieratici o lineari geroglifici,che non appartenevano all'inizio della Quarta Dinastia ma a vari periodi e tutti posteriori (un titolo usato era stato trovato anche nel sarcofago della regina Amasis,periodo di Sais,del VI secolo,cioè più di 2000 anni dopo Cheope). Tutto questo perchè Erodoto aveva scritto che la Grande Piramide era stata costruita dal faraone Cheope e bisognava trovare a tutti i costi una conferma a questa tradizione;infatti tra le scritte in pittura rossa di Vyse c'era anche il cartiglio di Khufu (Cheope)".

Fonte: Link

Link

"Gli studi sulla piramide di Micerino confermano che fu costruita in modo non omogeneo,terminata solo dopo la morte dal figlio Shepsekhet e già in tempi remoti sparì la memoria dell'ingresso. L'ufficiale britannico Richard William Wyse e lo studioso John Shea Perring lo cercarono nel 1837,riuscendo a penetrare attraverso la breccia aperta dal figlio del Saladino ma senza poter raggiungere la camera funeraria. Alla fine, liberarono il lato nord ed il 29 luglio 1837 a 4 metri dal suolo trovarono l'entrata. Raggiunta la prima camera funeraria rinvennero un sarcofago ligneo di epoca saitica,forse dovuto ad un restauro della tomba,su cui vi erano il nome di Menkaure ed i resti mummificati di un uomo,forse ladro di tombe. Nella seconda camera,gli scopritori trovarono un meraviglioso sarcofago di basalto decorato a "Facciata di palazzo" e con modanatura a gola egizia purtroppo vuoto,con il coperchio spezzato e di cui,fortunatamente,ci è pervenuto il disegno e la descrizione. Poi,nel 1838,il prezioso reperto prese la via del British Museum ma affondò in mare a largo di Cartagena,insieme alla nave Beatrice che lo trasportava".

Fonte: Link

Link

"Il 29 luglio 1837 a 4 metri dal suolo gli archeologi trovarono finalmente l'entrata ufficiale della piramide - già nel 1196 a.C. il figlio del Saladino,Malek Ab al Aziz Otmanben Yussuf,nel tentativo di espugnare la piramide fece una breccia nel muro senza però alcun risultato. Una volta trovato l'ingresso,si è raggiunta la prima camera funeraria dove è stato trovato un sarcofago di legno. Nella seconda camera sotterranea è stato invece ritrovato un bellissimo sarcofago in basalto che purtroppo era vuoto e con il coperchio spezzato. Nel 1838,però,durante il tentativo si spostare il prezioso reperto egiziano al British Museum di Londra,la nave Beatrice che lo trasportava naufragò al largo di Cartagena".

Fonte: Link

Link - Link

menkaurep1

Link

Qui sopra c'è un disegno d'epoca che ritrae il sarcofago di basalto finito in fondo al mare con la "Beatrice" (c'è chi parlò di maledizioni faraoniche!). Il sarcofago di legno invece si trova al British Museum.

Link - Link - Link - Link - Link - Link - Link - Link - Link

Per ciò che riguarda l'iscrizione rinvenuta da Vyse nella piramide di Cheope, di contro alle critiche formulate da Bauval e Sitchin, diversi egittologi hanno ribadito l'autenticità dell'epigrafe.

Link - Link - Link - Link - Link - Link

Edited by Holmes Sherlock - 15/3/2013, 17:34
 
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onussen
view post Posted on 18/10/2006, 01:30




CITAZIONE (Bororo @ 17/10/2006, 15:14)
Altro fatto è che i sacerdoti che narrano ad Erodoto pongono il trio Cheope/Chefren/Micerino dopo Proteo e Rampsinito e Proteo era ai tempi della guerra di Troia.
Stessa cosa dicono a Diodoro, aggiungendo che Cheope era anche chiamato Chemmi.
Ora, tali nomi sono riscontrabili nelle liste, esattamente negli anni intorno al 1° milennio. Sono nella 21a dinastia. Eccoli (il primo nome è quello adottato da Manetone, gli altri il nome comleto):
Psusennes I Akheperra-setpenamun Psibkhaemne-meramun
il Cheope/Chemmi

Nephercheres Neferkara-hekawise Amenemnesu-meramun
Qui si fa un po' più fatica... ma sembra come l'esempio che ho portato nei post sopra, quello delle sillabe invertite.

Micerino sarebbe Psusannes II

Ovviamente non ne sono affatto certo, ma coincidono con i tempi. Solo che pare che in certi casi i sacerdoti contino come un re intere dinastie! Prima di Cheope c'è Rampsinito e nelle liste ci sono i Ramessidi, e prima Proteo, in egizio Ceten, che mi pare sia Seti.
Nelle storie dei Ramessidi ci sono fatti similari a quelli del singolo Rampsinito. Altro caso è quello precedente a Proteo, il Ferone che divenne cieco e che mi pare proprio (amenophi IV) Akenathon e il suo predecessore Sesoosi, le cui vicende sono del tutto simili a Dhutmoses III, quindi coincide.

Molto interessante,Bororo.

Nella "Storia Naturale" del romano Gaio Plinio Secondo ( link) si trova un interessantissimo riferimento ad una cometa (o qualcosa del genere) che avrebbe portato gravissimi danni all'Egitto e all'Etiopia durante il regno di Tifone :

"Una (cometa), tremenda, fu sperimentata dai popoli d'Etiopia e d'Egitto, e le diede il suo nome Tifone, re di quei tempi: aveva un aspetto infuocato ed era ritorta a forma di spirale, truce già a vedersi, più un nodo di fiamme, per così dire, che una stella".

www.sullacrestadellonda.it/mitologia/tifone.htm

www.aton-ra.com/portale/content/view/117/124/

http://it.wikipedia.org/wiki/Seth

www.spiritualsearch.it/pbAreaCode/v..._teotable=10139

www.centrostudilaruna.it/misteridiiside2.html

Tifone,re d'Egitto,è la versione greca del dio Seth,fratello di Osiride,che uccise quest'ultimo per invidia e per ottenere il trono.

Come altri miti nati in terra egiziana (vedasi per es.Toth),anche Seth fu sottoposto ad un processo di "ellenizzazione".

Ecco la versione greca del mito di Tifone:
"Quando gli dei ebbero vinto i Giganti, Gea, ancora più adirata, si unisce al Tartaro e, in Cilicia, partorisce Tifone che aveva natura mista,di uomo e di bestia.
Per la statura e la forza, Tifone era superiore a tutti i figli di Gea; fino alle cosce la sua forma era di un uomo, ma di tale altezza da superare tutte le montagne; con la testa sfiorava spesso le stelle; se stendeva le braccia, con una toccava l'Occidente, con l'altra l'Oriente; dalle braccia stesse emergevano le teste di cento serpenti, dalle cosce si dipartivano le spire di vipere enormi che si estendevano fino alla testa, emettendo sibili acuti.
Aveva ali su tutto il corpo, dei capelli sudici ondeggiavano sulla testa e sulle guance, gli occhi lanciavano fiamme.
Così spaventoso e così enorme era Tifone quando sferrò il suo attacco contro lo stesso cielo gridando e sibilando e scagliando pietre incandescenti; dalla bocca esalava grandi vampe di fuoco.
Quando gli dei videro che assaliva il cielo, andarono a rifugiarsi in Egitto, e poichè lui li inseguiva, si trasformarono in animali.
Mentre Tifone era ancora lontano, Zeus gli scagliò contro i fulmini, quando fu più vicino, lo colpì con la falce d'acciaio, quando si diede alla fuga lo inseguì fino al monte Casio che domina la Siria.
Qui, vedendolo coperto di ferite, lo aggredì.
Ma Tifone lo avvolse nelle sue spire e lo tenne fermo, gli strappò la falce e gli recise i tendini delle mani e dei piedi; poi se lo caricò sulle spalle e attraverso il mare lo trasportò fino in Cilicia, giunse all'antro Coricio e ve lo depose.
Mise là anche i tendini, che nascose in una pelle d'orso, e vi pose a guardia Delfine, che era per metà serpente e per metà fanciulla.
Ma Ermes ed Egipan sottrassero i tendini di nascosto e li riattaccarono a Zeus.
Recuperato il suo vigore, subito Zeus si mosse dal cielo sopra un carro trainato da cavalli alati e, scagliando fulmini, inseguì Tifone fino al monte chiamato Nisa, dove le Moire lo trassero in inganno dicendogli che avrebbe acquistato forza se avesse assaggiato i frutti effimeri.
Inseguito di nuovo, egli giunse in Tracia e, nella lotta che si scatenò presso l'Emo, scagliò intere montagne.
Ma il fulmine di Zeus le respingeva contro di lui, e, sul monte, il suo sangue sgorgò a fiumi: per questo, dicono, il monte fu chiamato Emo.
Mentre si lanciava in fuga attraverso il mare di Sicilia, Zeus gli scaglio' contro l'Etna, un monte che è in Sicilia, un monte altissimo dal quale ancor oggi erompono fiamme che hanno origine, si dice, dai fulmini scagliati da Zeus".


La lotta fra Zeus e Tifone,secondo alcuni studiosi,può essere interpretata come la versione greca delle lotte fra Horus,il figlio di Osiride,e Seth per la successione al trono d'Egitto dopo l'uccisione di Osiride.

Inoltre,nella figura veramente gigantesca di Tifone può nascondersi la vicenda del corpo celeste di cui stavo parlando un attimo fa.

CITAZIONE
Sitchin [...] accusano Vyse di aver falsificato le iscrizioni

Sitchin porta avanti le proprie teorie basandosi su delle traduzioni palesemente errate o fin troppo libere di certe iscrizioni sumere.

Edited by onussen - 25/4/2013, 15:51
 
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view post Posted on 18/10/2006, 08:03
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mmm.. possono essere anche una somma di cose. E' chiaro che la storia mitica usa un linguaggio metaforico, ma solo a tratti riesco a scovarne un chiaro senso:
CITAZIONE
"Quando gli dei ebbero vinto i Giganti,Gea,ancora piu' adirata,si unisce al Tartaro e,in Cilicia,partorisce Tifone che aveva natura mista,di uomo e di bestia.Per la statura e la forza,Tifone era superiore a tutti i figli di Gea;fino alle cosce la sua forma era di un uomo,ma di tale altezza da superare tutte le montagne;con la testa sfiorava spesso le stelle;se stendeva le braccia,con una toccava l'Occidente,con l'altra l'Oriente;dalle braccia stesse emergevano le teste di cento serpenti,dalle cosce si dipartivano le spire di vipere enormi che si estendevano fino alla testa,emettendo sibili acuti.Aveva ali su tutto il corpo,dei capelli sudici ondeggiavano sulla testa e sulle guance,gli occhi lanciavano fiamme.Cosi' spaventoso e cosi' enorme era Tifone quando sferro' il suo attacco contro lo stesso cielo gridando e sibilando e scagliando pietre incandescenti;dalla bocca esalava grandi vampe di fuoco.Quando gli dei videro che assaliva il cielo,andarono a rifugiarsi in Egitto,e poiche' lui li inseguiva,si trasformarono in animali.

Qui ad esempio può sembrare anche un eruzione, cmq una catastrofe. Ma anche al limite l'invasione di un grande popolo dominante che scagliava frecce incendiarie ecc ecc. La cosa evidente è che è un insieme di metafore rappresentanti il male e l'aggressione, eppure è ben chiara l'origine, i luoghi in cui avvennero tali scontri fra le forze dell'antico bene "gli dei" e il male "tifone" (è sempre la stessa storia...).
Chiunque fosse tifone, quando gli dei (gli antenati mitici) lo videro fuggirono in Egitto, unendosi agli egiziani. In genere, sia nel mito greco che in quello di altri popoli compreso l'egitto, lo straniero è considerato di un'altra razza. Un animale, anche. Diodoro ad esempio riferisce che Eretteo uno dei primi re di atene era per metà uomo e per metà bestia in quanto metà greco e metà egiziano.
Quindi catastrofe, fuga verso l'egitto in cui divennero forse anche re se non divinità (del resto le divinità egizie hanno le sembianze per metà animali). Per tutti fu il tempo di seth o tifone, che sconfisse osiride o zeus che rappressenta l'ordine naturale che esisteva, a seconda di chi narra la storia. Quindi per i greci fu una fuga da Tifone, ma per gli egizi fu un invasione, un'usurpazione da parte di questi a causa di Seth.
Ed io vedo questo episodio agli inizi del III millennio ac, con l'arrivo degli Hyksos, che pare appurato venissero dal nord e portarono il carro a ruote, l'arco e il ferro e altre innovazioni senza le quali, subito dopo la loro partenza (quando seth fu sconfitto, e tornò l'ordine) thutmosi (il sesoosi, a mio avviso) non sarebbe mai riuscito a vincere tanti popoli fino agli sciiti e i traci.
 
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Giovanni C2
view post Posted on 21/10/2006, 18:29




Un'articolo interessante:
www.misteria.org/index_file/Copia%2...a%20segreta.htm

" La Piramide di Cheope - per motivi,religiosi,spirituali ed energetici - fu usata anche come tempio,per le speciali funzioni "magiche" a essa correlate.

Credo inoltre fermamente che fosse un distaccamento "molto particolare" della Casa della Vita,di cui gli Egizi hanno sempre parlato come del luogo di apprendimento e di formazione.

Era l'Università di Alchimia,Occultismo e Teoretica cui pochissimi eletti potevano accedere per accrescere la propria elevazione intellettuale e spirituale.

Quanto "spazio calpestabile" c'e' all'interno della Piramide?

Ci sono sicuramente altre stanze,oltre alle tre scoperte,che crediamo uniche (così non se ne cercano altre).

Devono essercene per forza altre (oltre a quelle - non si sa quante - sotto la Camera del Re,nella torre interna),vista la funzione della Piramide,e vista anche la sua dimensione.

E ci devono essere almeno due passaggi di accesso (ne sarebbe bastato uno,ma di certo ce n'era anche uno di emergenza),dato che la Grande Galleria,i corridoi ascendenti,quelli discendenti (cioè la strada percorsa da ogni turista),non sono stati concepiti per farci passare l'uomo.

Se la superficie della Piramide era rivestita,come è assodato,da lastre bianche e levigate che conferivano all'edificio un aspetto esterno lucido e riflettente,è logico pensare che l'ingresso fosse altrove e sottoterra,raggiungibile dopo aver attraversato una serie di corridoi,che probabilmente mettevano in collegamento la Piramide anche con altre strutture sotterranee.

Erodoto racconta che alcuni sacerdoti,di notte,venivano visti navigare su misteriose barche,con le quali passavano sotto le sabbie di Giza,percorrendo un canale sotterraneo del Nilo.

Nessuno sapeva dove andavano,perchè stavano attenti a non farsi seguire.Andavano e venivano misteriosamente e silenziosamente,come dei fantasmi.

Forse si recavano nella Piramide?

Una volta dentro,attraverso scale e corridoi,avrebbero potuto raggiungere i vari locali.Sempre Erodoto riferisce però anche di una pietra "girevole",cioè un passaggio segreto all'esterno della Piramide.

In primo luogo,se era segreto,di certo i sacerdoti non l'avevano mostrato a Erodoto,ma tutt'al più ne avevano parlato,senza farglielo vedere;inoltre,ammesso che esista davvero tale passaggio,questo dovrebbe essere alla base,visto che la superficie,all'epoca della visita di Erodoto,era ancora ricoperta da lastroni che la rendevano lucida e impossibile da scalare.

Infine,sembra poco probabile che il passaggio non sia stato scoperto durante la rimozione dei lastroni (utilizzati per ricostruire citta' del Cairo).

A questo punto,se la pietra girevole esisteva davvero,ci doveva essere una doppia sicurezza:lo strato sottostante ne doveva avere un'altra,prevista per scongiurare un'intrusione [...]

Infatti,Erodoto non fu l'unico a parlare di una porta segreta ...

Bisogna sapere che Kinnaman e Petrie (ndr,due studiosi dell'antico Egitto) erano massoni.

Durante una riunione massonica del 1955,Kinnaman tenne una conferenza e dichiarò che negli anni Venti lui e Petrie scoprirono un passaggio segreto sul lato sud della Grande Piramide,e di lì entrarono in numerose camere piene di reperti inquietanti.

Sembra che i due archeologi avessero trovato un vero e proprio "tesoro nascosto",comprese le prove dell'antica saggezza egizia e di quella atlantidea.

Videro anche oggetti incredibilmente "moderni",alcuni eseguiti con metallo inossidabile e altri con un materiale che oggi potremmo associare idealmente al plexigas [...] oltre ai documenti che svelavano "a cosa servisse l'edificio",che non era per niente una tomba!

Tra le varie cose,i due videro anche l'elenco completo di tutti i re egizi a partire dall'inizio vero [...] dal numero 1.

Erano forse le leggendarie 30 stanze "allestite" dal Re-antidiluviano Surid,di cui parlava lo storico arabo Al Makrizi?

Ritenendo che la collettività non fosse pronta per queste rivelazioni,decisero di comune accordo di non svelare a nessuno l'ingresso segreto della Piramide,così che nessuno potesse mettere gli occhi (e soprattutto le mani) sul prezioso contenuto.

E siccome William Flinders Petrie non parlò mai di questa esperienza,nell'ambiente ortodosso si preferì sospettare che le 30 stanze fossero frutto della fantasia dello stimato Dr. John Ora Kinnaman.

A distanza di tutto questo tempo,si sta ancora investigando sulla sensazionale scoperta.

Alla Kinnaman Foundation for Biblical and Archeological Research,che l'archeologo e biblista istituì nel 1960,Steven Mehler (Direttore di Ricerca della Fondazione) da anni sta cercando di ricostruire la vicenda,attraverso gli scritti e le documentazioni lasciate da Kinnaman,tra cui anche molte audio-cassette,compresa quella con la registrazione della famosa conferenza,in occasione della riunione massonica del 1955.

Purtroppo,l'autobiografia di Flinders Petrie non cita mai Kinnaman,e nemmeno gli altri libri scritti su di lui.

Nessun documento attesta che i due si fossero conosciuti;tuttavia esistono circostanze che fanno inequivocabilmente pensare che dovessero per forza conoscersi,avendo frequentato entrambi,negli stessi anni,certi personaggi di spicco nell'ambiente archeologico,e alcuni circoli culturali.

Tra l'altro,erano entrambi membri del Palestine Exploration Found of Great Britain.

Recentemente,il dr. Steven Mehler ha trovato un documento dattiloscritto scritto dall' ottantaquattrenne dr.Kinnaman,5 mesi prima di morire [...] che riporta in modo accurato come individuare e aprire la porta!

Finalmente!

Kinnaman e Petrie,infatti,decisero di mantenere segreta fino alla loro morte l'ubicazione della porta;non solo [...] lo fecero davanti alle massime autorità egiziane dell'epoca (che quindi hanno sempre taciuto la notizia),informandole della scoperta e della decisione presa.

Ma,evidentemente,il dr.John Ora Kinnaman non seppe resistere alla tentazione di parlarne (senza tuttavia rivelarne l'ubicazione) e di rompere il giuramento,prima di morire.

Infatti credo che la frustrazione più grande per uno scienziato,sia quella di dover mantenere nascosta la sua più grande scoperta.

Prima di morire,Kinnaman ruppe (almeno per iscritto) il giuramento e scrisse a macchina come trovare la porta;poi infilò il foglio tra
le montagne di carte e libri.

Forse lasciò al caso di scegliere il momento della rivelazione [...]

A me sembra che il nome del leggendario re Surid assomigli foneticamente a quello di Osiride [...] e forse non si tratta di una mera coincidenza.

E credo possibile che almeno alcune delle 30 stanze siano all'interno della torre Djed,perpendicolarmente sotto la Camera del Re,e che lì si trovino anche i "Libri di Toth".

Penso che altri locali,a uso di laboratorio scientifico,siano ubicati nella parte superiore della Piramide,oltre lo Djed [...] .e che "qualcos'altro" di assolutamente inimmaginabile si trovi in un ambiente più in alto ancora,vicino al vertice.

E che i due egittologi,dopo lo sbigottimento iniziale,per aver visto "cio' che hanno visto" all'interno delle camere,abbiano deciso di non rivelare dov'erano.

I Libri di Toth sono ancora nella Grande Piramide,nella Camera della Conoscenza? ".

petrie

Flinders Petrie
http://images.google.it/images?hl=it&q=fli...rca&sa=N&tab=wi
http://en.wikipedia.org/wiki/Flinders_Petrie
www.anticoegitto.net/petrie.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Flinders_Petrie
www.touregypt.net/featurestories/flinders.htm
www.petrie.ucl.ac.uk/
http://books.google.it/books?hl=it&q=flind...F-8&sa=N&tab=wp

John Ora Kinnaman
http://ascendingpassage.com/giza.htm
www.atlantisrising.com/backissues/issue14/ar14search.html
www.bibliotecapleyades.net/esp_orionzone_8e.htm
www.bibliotecapleyades.net/atlantida_mu/esp_atlantida_16.htm
http://books.google.it/books?lr=&um=1&q=john+ora+kinnaman
http://paranormal.about.com/od/ancientegyp...iernt_Egypt.htm

Alcune considerazioni.
L'autore dell'articolo parte dal presupposto che la piramide di Cheope (descritta da Erodoto) sia quella di Khufu a Giza,cosa che qui abbiamo messo in dubbio.Kinnaman ha detto la verità o no?Si trattava del solito mitomane cialtrone oppure ...

Santo cielo,troppe domande!
Del resto non è sicura neppure la sua relazione o conoscenza o amicizia con il grande archeologo Flinders Petrie.

Edited by Giovanni C2 - 23/7/2012, 10:41
 
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Giovanni C2
view post Posted on 21/10/2006, 19:25




Sto pensando alla fulgida e lucente costellazione di Orione,particolarmente evidente e riconoscibile nel cielo notturno.

CITAZIONE
Orione,una delle costellazioni più belle e conosciute del nostro cielo,contraddistinta dalla figura del cacciatore con lo scudo e il bastone pronto a colpire il Toro,la cintura (la parte più riconoscibile della costellazione,formata da tre stelle allineate) e la spada,ben visibile in inverno.

Proprio grazie alla sua visibilità,conosciuto fin dai tempi antichi e diverse culture hanno associato un mito a questa costellazione.

Per i Sumeri raffigurava l'eroe Gilgamesh che combatteva contro il Toro (la costellazione vicina).

Probabilmente nell'antico Egitto rappresentava il dio Osiride.

La figura di Orione è presente anche nella mitologia greca,con una varietà di leggende.Secondo la più famosa,Orione era un cacciatore molto bravo e superbo che osava sfidare Artemide,la dea della caccia.Lei lo fece uccidere da uno scorpione.

Estratto dal link: www.pd.astro.it/othersites/newslett...ioni/orione.txt

http://it.wikipedia.org/wiki/Orione_(costellazione)

Com'è noto,a parere di Robert Bauval,la disposizione delle tre piramidi maggiori di Giza segue le linee celesti della costellazione suddetta,riproducendo in terra la cintura di Orione.

Sì,sì,lo so,è una teoria molto criticata.

www.edicolaweb.net/cheop28g.htm

www.edicolaweb.net/cheop33g.htm

www.edicolaweb.net/cheop05g.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Robert_Bauval

La più grande delle tre piramidi di Giza sarebbe stata costruita per ordine di Khufu.

Khufu può essere Surid,come si è visto in un altro thread.

Surid può derivare da Osiride.

Khufu = Surid-Osiride?

CITAZIONE
Nella religione degli antichi Egizi [...] lo Zed (o Djed) è la rappresentazione della spina dorsale del dio Osiride,re dell'Oltretomba.

Per gli Egizi,la spina dorsale era sede del fluido vitale,e simboleggiava la stabilità [...] e la vita eterna.

Il geroglifico che lo rappresenta somiglia a un pilastro [...]

Era un simbolo sacro importante per il popolo del Nilo (tanto che nei dipinti parietali è colorato col prezioso turchese),ed era già presente prima di venire associato ad Osiride:nel neoltico era rappresentato come una sorta di feticcio o amuleto [...]

Estratto dal seguente link: http://it.wikipedia.org/wiki/Djed

CITAZIONE
Il dio Ptah

Diorite
Nuovo Regno, XVIII dinastia, regno di Amenofi III (1388-1351 a.C.)
Provenienza: in origine Tebe, in seguito Collezione Drovetti, 1824
N. Inv. C. 86

Divinità della creazione e patrono degli artigiani, Ptah era rappresentato avvolto in un sudario da mummia con una calotta aderente e la barba liscia di artigiani e fabbri. Si credeva che la creazione avvenisse attraverso la parola di Ptah, il cui centro di culto era la città di Menfi. Ptah e la sua consorte Sekhmet erano i genitori di Nefertum, il dio dei profumi. Anche associato a Sokar e a Osiride, divinità della vita ultraterrena, Ptah venne in seguito considerato il padre del toro Apis, che conduceva i morti e del leggendario architetto Imothep, che progettò la piramide di Djoser. Stilisticamente, il volto si può paragonare con quello della dea Hathor, anch'esso databile al re Amenofi III. Il dio regge i suoi due attributi distintivi: lo scettro del potere uas e la colonna djed, derivata dalla spina dorsale del dio Osiride e la cui parola significa durare, ma simbolizza anche i sostegni del cielo. L'iscrizione afferma che Amenofi III venerava il dio Ptah "prescelto da Ra, signore della giustizia e dei giubilei che risiede nella Sala degli Annali".

Estratto dal seguente link: www.museoegizio.it/pages/dio_ptah.jsp

Secondo l'ng. Mario Pincherle,la piramide di Cheope nasconde lo Zed e lo Zed è collegato a Osiride.

www.edicolaweb.net/cheop11g.htm
www.edicolaweb.net/giza_13g.htm
www.lapiramidedicheope.it/teorie.html
www.edicolaweb.net/cheop12g.htm
www.edicolaweb.net/cheop05g.htm
www.edicolaweb.net/cheop10g.htm
www.edicolaweb.net/cheop16g.htm
www.edicolaweb.net/cheop18g.htm
www.edicolaweb.net/cheop02g.htm
www.edicolaweb.net/cheop01g.htm
www.edicolaweb.net/cheop09g.htm
www.edicolaweb.net/giza_15g.htm
www.edicolaweb.net/giza_05g.htm

Provo a riassumere.

Bauval ipotizza che le piramidi di Cheope,Chefren e Micerino siano disposte sul terreno secondo l'allineamento delle tre stelle della cintura di Orione,una costellazione che per gli Egizi raffigurava probabilmente Osiride.
Alcuni scrittori arabi sostengono che la Grande Piramide fu costruita dal re Surid,un nome che ha una certa assonanza con Osiride.
Secondo l' ipotesi di un famoso ingegnere italiano,la Grande Piramide di Giza fu eretta dagli Egizi per racchiudere la torre Zed.Lo Zed (o Djed) nella religione egiziana rappresenta la spina dorsale di Osiride.

Bene.Tutto ciò dove ci porta?

Non lo so.

CITAZIONE
Si segnala,peraltro,una tradizione dotta secondo la quale Cheope era un erudito esperto di alchimia,un argomento sul quale avrebbe lasciato un trattato.

http://books.google.it/books?id=_MCm8knvA8QC&dq=

Edited by Giovanni C2 - 20/12/2013, 16:04
 
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Giovanni C2
view post Posted on 21/10/2006, 23:44




CITAZIONE
Ora secondo una versione araba,la Grande Piramide non è affatto la tomba del faraone Cheope bensì quella del PROFETA HENOCH (Seyidna Idris),PADRE DI MATUSALEMME,figura che si identifica in ERMETE e THOT,i personaggi mitici,o,meglio,il principio da cui traevano origine le scienze [...]

Per cercare di stabilire quale sia la vera epoca di costruzione delle piramidi,è necessario ritornare sulla versione araba,che identifica nella Grande Piramide la tomba di Henoch;nella seconda piramide,quella di Chefren,la tomba del Maestro di Henoch e,nella terza piramide,quella di Micerino,la tomba del Maestro di questi.

Inoltre,questa Tradizione narra che la costruzione delle tre Piramidi avvenne PRIMA DEL DILUVIO,per salvare ciò che poteva essere PERDUTO,OSSIA L'ANTICA SAPIENZA.

Books google

CITAZIONE
Arabian sources are the first choice for mysterious legends around the pyramids [...]

1 THE PYRAMIDS COME FROM A TIME BEFORE THE BIBLICAL FLOOD
2 THE BUILDER IS AN ANCIENT KING CALLED SAURID OR HERMES
3 SAURID AND HERMES ARE IDENTICAL WITH HENOCH,THE BIBLICAL PROPHET

http://doernenburg.alien.de/alternativ/pyramide/pyr08_e.php

Nel link si trova un'interessante lista di antichi scrittori e studiosi arabi che citano nelle loro opere alcune storie e leggende sulle piramidi egiziane,dove si parla talvolta di un grande diluvio,di Surid (Saurid) e di Enoch.

www.edicolaweb.net/edic162a.htm

Diluvio universale (secondo la cronologia biblica): 2518 a.C.

Khufu:+/- 2595-2570 a.C. (incoronazione e morte).
Snefru:+/- 2620-2595 a.C.
Kheper (Dedefra):+/- 2570-2560 a.C.
Userib:+/- 2560-2540 a.C.
Djedefhor: intorno al 2540 a.C.
Baka: intorno al 2530 a.C.
Kakhet:+/- 2530-2510 a.C.
Shepseskaf:+/- 2472-2467 a.C.
Djedefptah: intorno al 2500 a.C.
Irmaat:+/- 2500-2490 a.C.
Nebkhau:+/- 2490-2475 a.C.

CITAZIONE
Il secondo a portare questo nome è,in Genesi [...],il settimo discendente di Adamo lungo la linea di Set (la cosidetta "grande genealogia dei Setiti" nel capitolo 5 della Genesi).Figlio di Iared,genera a sua volta Matusalemme,il nonno di Noè.Particolare la sua fine:"Enoch visse in tutto 365 anni,e camminò con Dio,poi non fu più veduto,perchè Iddio lo prese".Questo enigmatico versetto ha fatto nascere la tradizione secondo cui egli sarebbe stato rapito in Cielo come il profeta Elia."Enoch piacque al Signore e fu rapito,esempio istruttivo per tutte le generazioni",dice infatti di lui Siracide 44,16.Così lo si ritrova anche nel Nuovo Testamento:"Per fede Enoch fu trasportato via,in modo da non vedere la morte;e non lo si trovò più,perchè Dio lo aveva portato via.Prima infatti di essere trasportato via,ricevette la testimonianza di essere stato gradito a Dio (Ebrei 11,5).

http://it.wikipedia.org/wiki/Enoch
http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_di_Enoch
http://it.wikipedia.org/wiki/Thot
http://it.wikipedia.org/wiki/Libri_di_Thot
http://it.wikipedia.org/wiki/Ermete_Trismegisto

CITAZIONE
Il profeta Enoch,ben conosciuto grazie alla Genesi,fu come Elia elevato al Cielo senza subire la morte corporea (cosa che spiega il loro ruolo di testimoni nel capitolo XI dell'Apocalisse di Giovanni).Figlio di Jared,cioè della settima generazione dopo Adamo,Enoch,afferma la Tradizione,era nell'intima conoscenza di Dio,iniziato al sapere più profondo.Identificato con Ermete,o col Toth egizio,Enoch è di fatto l'origine prima della tradizione sacerdotale di queste due tradizioni e delle loro rispettive conoscenze.

Si dice infatti che Enoch scrisse numerosi libri i quali furono- riferisce Guénon - "i prototipi dei libri sacri degli Egizi,e i libri ermetici più recenti ne esprimono in qualche modo solo un "riadattamento",come pure i diversi libri di Enoch pervenuti fino a noi sotto quel nome".Se il deposito della scienza,riporta la tradizione,è stato messo in salvo nelle piramidi,si parla anche di due colonne erette da Enoch,oppure da Seth,su cui sarebbe stato scolpito l'essenziale del sapere."La connessione particolare così stabilita tra Seth ed Enoch è ancora molto notevole - scrive Guénon - tanto più che entrambi vengono pure posti in relazione,d'altra parte,con certe tradizioni concernenti un ritorno al Paradiso Terrestre,vale a dire allo "stato primordiale" e quindi con un simbolismo "polare" ...".Del resto,secondo Sant'Agostino e diversi Padri della Chiesa,il diluvio non ha potuto raggiungere il Paradiso terrestre,poichè questo è la dimotra di Enoch quanto la "Terra dei Santi",giacchè la tradizione ci spiega che all'atto del rapimento (Gn,V,24) Enoch fu traslato nel Paradiso terrestre,la "Terra dei Santi" o "Terra dei Viventi" [...] René Guénon ci ricorda che non è ben noto quale fosse l'utilizzo reale della "Grande Piramide",e nemmeno delle Piramidi in genere.

Risulta assai chiaro che paiono essere state,nella maggioranza,sepolture destinate ai faraoni egizi,ma ciò non toglie che non sia mai stata trovata una tomba nella Grande Piramide e questo lascia pensare che non furono edificate tutte per uno stesso uso;taluni addirittura ritengono siano state utilizzate solo molto più tardi per quel fine.Una cosa è certa:la Grande Piramide non contiene nè geroglifici,nè iscrizioni simboliche di alcun genere,mentre la tradizione orale dice che avrebbe potuto essere la tomba di Seyidna Idris,ossia del profeta Enoch.Ma costui,stando sempre alla tradizione,fu elevato ancora vivente in Cielo,il che rende difficile,se ne converrà,la sua inumazione in una tomba.

Quindi Guénon è indotto a pensare che non fu nascosto il corpo di Idris nella Grande Piramide,ma il suo sapere,la sua scienza,cosa che non si deve intendere coi suoi libri,né con l'iscrizione in "geroglifici" dei suoi insegnamenti segreti,poichè sappiamo che l'edificio non ne comporta nessuno,e questo d'altronde fa dire a Guénon che rimane un'unica ipotesi:"la scienza di Idris è celata per davvero nella Piramide,ma perchè essa si trova inclusa nella sua stessa struttura,nella sua disposizionew esteriore e interiore e nelle sue proporzioni;e tutto quel che può esserci di valido nelle "scoperte" che i moderni hanno creduto di fare al riguardo - aggiunge - non rappresenta insomma che qualche frammento infimo di quella scienza antica tradizionale".
Siamo qui,lo si costata,molto distanti dalle elucubrazioni più o meno fantasiose di alcuni "pretesi" egittologi,e perveniamo al significato profondo dell'architettura di tali costruzioni misteriose,che erano destinate ad assicurare la conservazione delle conoscenze tradizionali in previsione della imminenza di cataclismi,e non hanno ancora sciolto,e a ragione,i loro segreti appassionanti.

Books google

René Jean-Marie Guénon (1886-1951),scrittore,matematetico,esoterista francese.

CITAZIONE
Pittagora riferisce che Trimegisto fece elevare questo primo monumento,che sfidando le rivoluzioni della natura e della politica col mezzo di un attestato muto ed ardito dei progressi dello spirito umano,apprendesse alle future generazioni la prodigiosa antichità dell'Egitto.Ed altrove ci narra che questi sono monumenti astronomici e religiosi,poichè davanti a ciascuno di essi eravi un tempio quadrato volto ad Oriente;e siccome i primi studi dell'astronomia dovettero necessariamente condurre all'idea d'un culto:così riguardavansi le piramidi come altrettanti altari elevati agli astri;dall'ammirazione delle quali ne muoveva un principio di pietà.

Manetone appropria la prima delle piramidi a Suphis secondo re della quarta dinastia.Le tradizioni Copte vogliono che Saurid molti secoli avanti Abramo facesse innalzare la più grande delle piramidi,nelle quali venisse sepolto co' suoi tesori [...] Gli arabi racconti pretendono,che le piramidi fossero state le tombe di Seth e di Enoch:narrandoci similmente che queste servirono di sepoltura ad Agadeimune e ad Ermete,ambi profeti [...] Cheops ottavo re dopo Nileo fu iniquo a tanto di far chiudere tutti i templi [...] Chephren suo figlio seguì l'esempio del suo antecessore.A questi due Faraoni assegna Erodoto l'edificazione delle prime due piramidi;aggiungendo però che gli Egiziani non vollero nominare questi re che tanto detestavano ma appellarono invece questi monumenti col nome Philites [...] pastore che in allora pasceva le sue greggi in quei dintorni.

E qui Giuseppe Affricano allude ad Abramo,che dalla Caldea venuto in Egitto alimentava i suoi bestiami in quei verdissimi piani.Diodoro scritto ch'ebbe doversi la costruzione delle piramidi ai re Cheops e Chephren,conchiude per confessare che non eravi niente di certo sopra questo punto nè fra gli abitanti del paese,nè fra gl'istorici.Perciocchè una buona parte dei primi sembravano attribuirle ai principi su nominati,e gli altri a varj personaggi,come sarebbe la prima ad Amreus od Armai,la seconda ad Amasis,e la terza ad Inaron o Maron [...]

Plinio dopo aver indicato gli Autori che parlano di sì grandi monumenti e di apporre ad Armai duodecimo re della XVIII. dinastia manetoniana la costruzione della prima piramide,finisce col dire che niuno ha del certo ritrovato chi le fece innalzare,soggiungendo che i promotori di una sì vana intrapresa sono stati in profondo oblìo sepolti [...]

Bovet che sembra aver maggiormente messo in chiaro le ambiguità della storia egizia,pare attribuire a Ramses o Rampsinite antecessore di Cheops l'edificazione della prima piramide,onde affidarvi le sue ricchezze,che al dire di Diodoro sommavano a quattrocentomila talenti d'oro eguali a quattrocento milioni di scudi.

Il D.r Clark vuole che la prima piramide servisse di tomba al corpo di Giuseppe;altri che destinata fosse al battesimo degli stranieri.Altri,finalmente,che alcuni re,temendo di vedere qualche giorno l'inondazione del Nilo degenerata in una compiuta sommersione,fabbricarono questi asili per rinchiudervisi colle loro famiglie e coi loro tesori [...] Nonostante tutti questi pareri l'opinione generale concorda che Cheops sotto il nome di Suphis fosse da vero l'autore della prima piramide [...]

Books google , "L'antica Memfi ossia scorsa in Alessandria d'Eggitto al Nilo,al Cairo,Eliopoli ed all'antica Memfi" (1840),Luigi Odescalchi.

CITAZIONE
Dopo Rampsinito sono nominati Cheope Chefren e Micerino,che fecero innalzare le grandi piramidi di Ghisez.Questi re sono posti da Manetone nella 4° Dinastia e Champollion dimostra con argomenti gravissimi che le piramidi furono costrutte assai prima dell'epoca assegnata da Erodoto;tanto che per scrivere il nome di MENFI fondata da MENE [la fondazione di Menfi era attribuita dagli storici greci al primo re d'Egitto,Menes] gli Egiziani alla parola generica,che significa città, [Menfi viene da Men-nefer,"fondata e magnifica"]soleano apporre il segno particolare della piramide.Alcuni vorrebbero scusare il nostro autore di questo disordine di date dicendo ch'ei non volle darci una lista cronologica dei sovrani d'Egitto,e che fece menzione di questi re al paragrafo 122,solo perchè da questo punto voleva descrivere i più celebri monumenti dell'arte egiziana,fra cui tengono il primo luogo le piramidi.Nella misura di queste egli errò di molto asserendo che l'altezza era uguale alla base,mentre ne è assai minore:nel resto la sua descrizione è confermata dalla dissertazione di M. Jomard sulle piramidi d'Egitto.

Giovanni Antonio Terreno (1865), "La storia antica ed Erodoto:dissertazione", Books google.
http://it.wikipedia.org/wiki/Menfi_(Egitto)
www.egittoanticosito.com/history/menes.htm

CITAZIONE
In ogni regione orientale,poco più poco meno,si trovan o di questi settarii,i quali sono conosciuti sotto diversi nomi Sabei,Caldei,Siriaci,Nabatei,Cananei;è soltanto da alcuni viaggiatori occidentali che sono chiamati Cristiani di San Giovanni.Ve ne ha di questa setta anche a Costantinopoli,che esercitano l'astrologia ed altri la medicina;è nel regno di Persia verso il mar Caspio,cioè nel Thaberistan,che se ne trova il maggior numero.I Sabiani tanto antichi che moderni onorarono sempre il tempio della Mekka,ed anche le piramidi d'Egitto,poichè credono che Sabi,figlio di Enoch,sia stato sepolto in una di quelle magnifiche moli.

Books google

CITAZIONE (Bororo @ 17/10/2006, 15:14)
Altro fatto è che i sacerdoti che narrano ad Erodoto pongono il trio Cheope/Chefren/Micerino dopo Proteo e Rampsinito e Proteo era ai tempi della guerra di Troia.
Stessa cosa dicono a Diodoro, aggiungendo che Cheope era anche chiamato Chemmi.
Ora, tali nomi sono riscontrabili nelle liste, esattamente negli anni intorno al 1° milennio. Sono nella 21a dinastia. Eccoli (il primo nome è quello adottato da Manetone, gli altri il nome comleto):
Psusennes I Akheperra-setpenamun Psibkhaemne-meramun
il Cheope/Chemmi

Nephercheres Neferkara-hekawise Amenemnesu-meramun
Qui si fa un po' più fatica... ma sembra come l'esempio che ho portato nei post sopra, quello delle sillabe invertite.

Micerino sarebbe Psusannes II

Ovviamente non ne sono affatto certo, ma coincidono con i tempi. Solo che pare che in certi casi i sacerdoti contino come un re intere dinastie! Prima di Cheope c'è Rampsinito e nelle liste ci sono i Ramessidi, e prima Proteo, in egizio Ceten, che mi pare sia Seti.
Nelle storie dei Ramessidi ci sono fatti similari a quelli del singolo Rampsinito. Altro caso è quello precedente a Proteo, il Ferone che divenne cieco e che mi pare proprio (amenophi IV) Akenathon e il suo predecessore Sesoosi, le cui vicende sono del tutto simili a Dhutmoses III, quindi coincide.

Con tutte queste liste di faraoni mi sono perso...

Proteo,citato da Erodoto,fu re d'Egitto all'epoca della guerra di Troia (all'incirca 1200 avanti Cristo).
Secondo le liste egizie,la XX Dinastia (Dinastia n. 20) ebbe inizio con il faraone SETHNAKHT.
http://it.wikipedia.org/wiki/XX_dinastia_egizia
www.egittoanticosito.com/history/din_20.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Twentieth_Dynasty_of_Egypt
http://it.wikipedia.org/wiki/Sethnakht
La XX Dinastia è situata in un arco di tempo che va dal 1185 a.C. al 1078 a.C. circa.

Dopo Sethnakht abbiamo una barca di Ramses:Ramesse III,Ramesse IV,Ramesse V,Ramesse VI,Ramesse VII,Ramesse VIII,Ramesse IX,Ramesse X,Ramesse XII.

Se ho ben capito la tua affermazione ...

CITAZIONE
Prima di Cheope c'è RAMPSINITO e nelle liste ci sono i RAMESSIDI,e prima PROTEO,in egizio Ceten,che mi pare sia SETI.

CITAZIONE
Solo pare che in certi i sacerdoti contino come un re intere dinastie.

Dunque il Rampsinito di Erodoto è un personaggio che rappresenta i Ramessidi?

Andiamo indietro fino alla XIX Dinastia (Dinastia n.19).
http://it.wikipedia.org/wiki/XIX_dinastia_egizia
www.egittoanticosito.com/history/din_19.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Nineteenth_Dynasty_of_Egypt
La XIX Dinastia è situata in un arco di tempo che va dal 1292 a.C. al 1186 a.C. circa.
Come si vede,nella lista compaiono Seti I e Seti II.
Proteo-Ceten rappresenta l'intera dinastia?

Andiamo in avanti fino alla XXI Dinastia (Dinastia n. 21).
http://it.wikipedia.org/wiki/XXI_dinastia_egizia
www.egittoanticosito.com/history/din_21.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Twenty-first_Dynasty_of_Egypt
CITAZIONE
Altro fatto è che i sacerdoti che narrano ad Erodoto pongono il trio CHEOPE/CHEFREN/MICERINO DOPO Proteo e Rampsinito.

Dopo Proteo (Dinastia n. 19) e Rampsinito (Dinastia n. 20),nella 21esima Dinastia.
La XXI Dinastia è situata in un arco di tempo che va dal 1069 a.C. al 945 a.C. circa.
Qui incontriamo Psusennes I (Cheope?),Nepherkheres (Chefren?) e Psusennes II (Micerino?).
Sto seguendo i tuoi ragionamenti.

Dunque Cheope,Chefren e Micerino,che si trovano nella lista dello storico greco Erodoto,apparterrebbero alla Dinastia n. 21 e non - come si pensa generalmente - alla Dinastia IV (Dinastia n. 4),quella di Khufu:
www.it.wikipedia.org/wiki/IV_dinastia_egizia
La IV Dinastia è situata in un arco di tempo che va dal 2630 a.C. al 2510 a.C. circa.
www.egittoanticosito.com/history/din_4.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Fourth_Dynasty_of_Egypt

Lista di Erodoto:
Min, 330 re, Sesostri, Ferone, Proteo, Rampsinito, Cheope, Chefren, Micerino, Asichi ecc.

Edited by Giovanni C2 - 11/9/2013, 18:39
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/10/2006, 10:56




CITAZIONE (Bororo @ 12/10/2006, 11:26)
CITAZIONE
“…sul paese pelasgo non regnavano gli illustri figli di Deucalione, ma già si dava il nome di Eeria, terra brumosa, al fertilissimo Egitto, origine dei primi uomini, e di Tritone al grande fiume che la bagna tutta: dalle sue acque fiorisce sempre il raccolto…”
Buffo che gli egizi chiamassero il proprio paese “Kemet”, terra brumosa… o buffi noi che non capiamo e ci accontentiamo di constatare che fra tutti i faraoni citati da Erodoto, non ne riconosciamo nessuno nei testi ufficiali? Sono giusto corrette le ultime dinastie, nei secoli globali dell’antichità, degli scambi culturali e dei greci sempre d’appertutto, peggio degli Italiani. Nei secoli in cui gli egiziani sapevano leggere il significato dei geroglifici, ma la pronuncia… Ma chi è Proteus? Mi chiedo e non dormo, mi rode. Ferone? Anisi e Asichi… Chi sono Cheope, Kefren e Micerino, mi vien da dubitare. Ci torneremo. Intanto Giasone ...

... Torneremo ancora al figlio di Esone, probabilmente. Intanto le domande posteci durante il viaggio ancora non mi lasciano dormire. Come mai siamo arrivati a questo punto? Perché i sacerdoti di Tebe Tritonia conocevano assai bene quelle rotte, in un tempo tanto remoto? Dicono le abbia tracciate un uomo che di là percorse tutta l'Europa e tutta l'Asia, fidando nella potenza e nella forza e nel coraggio del proprio esercito; ed infinite città fondò nella marcia, alcune ancora abitate, altre no: ché moltissimo tempo è trascorso. Quanto tempo? Non c'erano tutte le stelle che volgono in cielo il loro corso, nessuno aveva sentito parlare del popolo sacro dei Danai; c'erano solo gli Arcadi Apidani, gli Arcadi che si dice siano ancora più antichi della luna, e mangiavano ghiande sulle montagne; sul paese pelasgo non regnavano gli illustri figli di Deucalione…
L’unico potente re d’egitto che gli antichi affermano avere conquistato tutto l’oriente, fondato città come Eea nel Caucaso dove ancora parlavano una lingua simile all’egizio e tessevano il lino alla medesima e particolare maniera, sconfitto persino i Traci e gli Sciti, che nemmeno Dario riuscì ad eguagliare, che lasciò obelischi ed incisioni persino sulle strade che avrebbero unito Efeso a Focea e Sardi a Smirne, quindi riconducendosi al promontorio da cui tornarono gli eroi, era tal Sesostri. Qualcuno dice Mnemmone, lo stesso che fece costruire i colossi, già allora spezzati dal busto, a Tebe egizia ch’eppur suonavano come una lira se tagliati dal vento, perché una lira vi fu posta all’interno. Altri dicono che il colosso era pure di Sesostris. Mi sovviene il sospetto legittimo che fossero la stessa persona, col nome greco e quello egizio. Mi rammento allora di quel restauro di Settimo Severio che ricompose il colosso “parlante” di Amenofi III a tebe che da allora tacque per sempre.

Nebmaare Hamenopte, il suo regno fu grande e nessuno come lui compì opere tanto imponenti e meravigliose. Ma fu un controllo pacifico e, soprattutto, politico. L’impero non creò, lo mantenne attraverso abili scambi commerciali e matrimoni pilotati a regola d’arte. Qualche insediamento sicuramente lo perdette, non avendo il temperamento del suo predecessore più grande. Il vero Napoleone d’egitto. Che avesse ragione Erodoto riferendosi a quell’incisione sulla pietra, lungo la strade che uniscono Efeso a Focea e Sardi a Smirne? è raffigurato un uomo alto quattro cubiti e mezzo che stringe nella mano destra una lancia e nella sinistra un arco e che porta così ripartito anche il resto dell'abbigliamento, metà egiziano e metà etiopico: una iscrizione in geroglifici egiziani è incisa sul suo petto, da una spalla all'altra, e dice: «Io con queste mie spalle mi sono conquistato questo paese»; chi sia e da dove venga il personaggio in questione l'iscrizione qui non lo spiega, l'ha indicato altrove. Alcuni di quelli che l'hanno vista avanzano l'ipotesi che l'immagine raffiguri Memnone, ma sono molto lontani dalla verità.
Inoltre non possiamo dimenticare che si sta parlando di tempi appena precedenti, prima dell’avvento dei danai al trono di Micene, intorno al 1450 a.c. secondo i miei personalissimi studi che man mano illustrerò. Chi fu il conquistatore d’egitto, colui che per primo conquisto l’etiopia e, per questo, si raffigurava con metà abbigliamento etiope? Niente suspence, è fuori luogo: Menkheperra Dhutmose, altrimenti detto Thutmose III (1479-1424 a.c. secondo le date ufficiali).

Questo è il primo bivio. Memorizzate questo momento, perché esso è fondamentale e ci torneremo una volta ultimato l’arduo recupero dei protagonisti della storia nell’area da cui è partita l’intera ricostruzione.

Siamo nel brumoso Egitto, ne abbiamo riconosciuto il primo re del nuovo corso indicato dai sacerdoti del Tempio di Efesto a Erodoto. Prima di lui, dicono, non è successo gran chè. Mentono? Non è possibile non ricordare le prime dinastie, i fondatori del regno… o forse è possibile, certo. Usciamo a forza del passato inteso come “prima” e valutiamolo per quello che è stato: secoli su secoli. Quanti di noi, con i nostri mezzi, saprebbero ricordare cosa accadeva nel 1500, fatti e protagonisti? Si era appena scoperta l’America, quella che oggi è New York, Chicago, Hollywood e Mc Donalds! Cinque secoli valgono oggi come allora e domani. Ma rendiamo onore ai sacerdoti del 500ac, diamogli una chance. Ricordano appena due faraoni importanti antecedenti a Sesostri: una regina, Nitocris, legata a congiure e misteri, e Meride. Secondo logica, cerchiamoli prima del periodo iniziato da Amenofi III fino a… Ecco l’evento che ha, per vergogna o conquista, cancellato la memoria sacerdotile: il dominio degli Hyksos di cui, al solito, troveremo spunti interessanti in seguito e del quale questi curati sembrano non andare troppo fieri, non citando mai tali vicende nei loro spocchiosi resoconti agli storici greci.
Leggiamo il racconto della regina. Di lei mi raccontarono come vendicò il fratello; lui era re d'Egitto quando gli Egiziani lo uccisero e affidarono il potere nelle mani di Nitocri, ma lei per vendicarlo macchinò un inganno e compì una strage di Egiziani. Fece costruire una grande sala sotterranea, poi, ufficialmente per inaugurarla, ma in realtà meditando in animo ben altro, vi invitò a banchetto molte persone, quelle che sapeva maggiormente implicate nell'assassinio; e mentre pranzavano, attraverso una grande conduttura segreta, rovesciò su di loro le acque del fiume. E vediamo se tra il regno degli Hyksos e Amenofi III è mai seduta sul trono una regina. Lo so, questa volta era banale. Tutti conoscono l’affascinante storia di Makara Hashepsowe, Hatshepsut, colei che alla morte del faraone Tuthmose II, fratello e marito, assunse la reggenza in nome di Thutmose III, il re designato in quanto figlio dello stesso Tuthmose e di una sua concubina, tale Iside, dicono usurpandolo. Regnò un ventennio (1479-1457 a.c.), finchè non morì in circostanze misteriose. Non fu sepolta nel grande Tempio di Deir El Bahari che lei stessa fece costruire e, chissà, inagurò… anzi, non si è certi nemmeno che la salma femminile ritrovata nel 1991 sia la sua. Probabilmente no. Di certo la data di inizio regno, coincidente a quella del figliastro Tuthmose III, indica che l’usurpazione c’è stata, magari cammuffata ai sudditi, ai sacerdoti, oppure fu una soluzione adottata di comune accordo da madre e figlio per non perdere il dominio sul regno a causa dei lunghi periodi d’assenza dovuti alle campagne militari. Fatto incontrovertibile è l’abitudine di adottare sembianze maschili utilizzando la barba posticcia e vesti maschili, per fingere forse d’essere figlio di se stessa e del defunto marito, che non potevano essere un mero espediente per farsi accettare. Il faraone era imposto, senza alternative.
Comunque, d’accordo o meno che fossero i due, la regina non si trovò certo a disagio nei panni di faraone, anzi, gestì il regno con grande fermezza e competenza. Decise di non limitarsi ad una reggenza. Decise che era lei, così cammuffata, l’unica sovrana e non dev’esserle stato difficile convicere il potente clero di Amon (sempre che non fossero d’accordo in partenza) che era certamente un successore più degno della corona, di un fratellastro figlio di una concubina, tra l’altro assente da tempo, perso nella sua febbrile foga conquistatrice.
Venti e passa anni riuscì a regnare Nitocris Hashepsut, finchè il faraone non tornò finalmente dalle lontane terre di conquista. Erodoto chiarisce come finì la vicenda:
Come raccontavano i sacerdoti, l'egiziano Sesostri (Thutmose III, quindi), mentre ritornava in Egitto conducendo con sé molti prigionieri appartenenti alle popolazioni da lui sottomesse, si trovò a un certo punto del cammino a Dafne Pelusica, dove suo fratello (era il fratello a cui Sesostri aveva affidato il governo temporaneo dell'Egitto - Hashepsut, quindi) invitò lui e i figli a un banchetto e poi fece ammassare cataste di legna intorno alla casa e vi appiccò il fuoco. Come se ne accorse, Sesostri si consigliò con la moglie (l'aveva infatti con sé) ed essa gli suggerì di gettare due dei loro figli (che erano sei in tutto) sulle cataste incendiate e di mettersi in salvo camminando sui loro corpi come su di un ponte; così fece Sesostri: due figli dunque morirono tra le fiamme, mentre gli altri si salvarono con il padre. Poi ci si chiede perché Tuthmose III si accanì tanto contro le opere della madre, sfregiandone ogni ritratto dipinto, riappropriandosi d’ogni tempio.

L’altro faraone citato prima di Amenofi III, ma dichiarato ultimo di quella serie, quindi dopo Thutmose III, lo dobbiamo identificare tra gli omonimi di questi, ma rispettivamente di II e IV generazione. Di lui Erodoto non svela troppo, se non, appunto, che è l’ultimo (dai testi ufficiali, quindi, Thutmose) e che spostò la sede regale a Menfi. Di entrambi l’archeologia e la decifrazione dei papiri non ha fornito grandi spunti d’interesse, a parte che proprio Thutmose IV, che a me già piace chiamare Meride, è stato allontanato dal padre, Amenofi II, da Tebe a Menfi, per sfuggire il crescente potere e influenza dei sacerdoti di Amon, e lì instaurò la sede del suo potere.

Ad Amenofi III succedette il figlio Ferone, continua lo storico di Alicarnasso. Un nome che tanto ricorda Feronte, quel figlio di Elio che rubò il carro del sole al padre, devastando la terra finchè non precipitò nel fiume Eridano. Ovviamente (prendendo il senso letterale) non è lui il faraone in questione, ma quel nome… Perché lo storico greco traduce in tal modo il nome del figlio di Amenofi III, ovvero Amenofi IV? Ebbene, pare proprio d’aver imboccato il ragionamento giusto, amato Febo che mi guidi. Costui è Akhenaton, l’eretico faraone che impose la religione monoteista del dio sole. Aton, appunto. Di lui Erodoto non dice nulla del genere (in apparenza), ma è utile ricordare che chi racconta a lui queste vicende sono proprio i sacerdoti combattuti tenacemente dal nuovo credo. Tuttavia di lui si racconta una vicenda assolutamente improbabile, alla quale, lo ammetto, non avevo fin ora dato alcun peso o significato se non mera allegoria. Leggiamo con attenzione:
questi non compì alcuna impresa militare: gli capitò anzi di diventare cieco per la ragione che ora esporrò. Una volta il fiume si ingrossò fino a raggiungere una altezza di 18 cubiti, tanto da sommergere le coltivazioni e, levatosi un forte vento improvviso, il fiume divenne agitato; pare allora che il re con un gesto avventato ed esecrando, impugnata una lancia, l'abbia scagliata fra i gorghi del fiume; subito dopo cadde ammalato e diventò cieco. Tale rimase per dieci anni; all'undicesimo gli pervenne un oracolo dalla città di Buto: il tempo della punizione era terminato e avrebbe riavuto la vista lavandosi gli occhi con l'orina di una donna che avesse avuto rapporti soltanto col proprio marito e non avesse mai conosciuto altri uomini. Il re provò prima con sua moglie, poi, dato che restava cieco, con molte altre donne, una dietro l'altra. Quando riebbe la vista, radunò in una sola città, ora chiamata Eritrebolo, le donne con cui aveva fatto la prova, fuorché quella con la cui orina s'era lavato quando aveva recuperato la vista; dopo averle radunate le fece bruciare tutte, insieme con la città. La donna poi con la cui orina s'era lavato riacquistando la vista, se la tenne come moglie. Una volta guarito dalla malattia agli occhi, consacrò vari ex-voto in tutti i principali santuari: il più considerevole è quello dedicato nel santuario di Elio, davvero degno di ammirazione: due obelischi di pietra, monolitici entrambi, alti ciascuno cento cubiti e larghi otto.
Al di là del santuario di Elio, riferimento piuttosto evidente, la vicenda racconta metaforicamente lo sgarbo che il faraone fece al Nilo, il capostipite dell’olimpo classico egizio, e la punizione che lo colpì: la cecità. Verso la verità, il buonsenso. E per dieci anni non potè vedere la giusta via e persegui la nuova religione. E dieci anni Amenofi IV è stato Akhenaton, (Ferone, quindi). Poi fu scalzato dal coreggente (o dalla coreggente?) Semenkhkare e allontanato dalla bella moglie Nefertiti (quella che era rimasta vergine, fedele ad Amon, una delle poche...). Forzatamente redento, morì e con lui il culto del dio sole. Era il 1331 a.c.

Riassumendo, sto ipotizzando che per i sacerdoti del 500ac, ciò che accadde 1000 anni prima potesse essere già mito. A parte che 1000 anni non sono pochi, di mezzo ci sarebbe stata l'invasione e dominio di un popolo straniero e forse un qualche disastro naturale. Del resto, gli storici greci videro coi loro occhi i calendari e gli elenchi che i sacerdoti mostravano loro, c'erano... ma questi sacerdoti ne avevano ancora la conoscenza originale, la chiave di lettura?

CITAZIONE
Sul paese pelasgo non regnavano gli illustri figli di Deucalione,ma gia' si dava il nome di Eeria,terra brumosa,al fertilissimo Egitto,origine dei primi uomini e di Tritone al grande fiume che la bagna tutta.

Dunque,Eeria era l'Egitto,Tritone il Nilo e il "paese pelasgo" la Grecia.

www.sullacrestadellonda.it/mitologia/tritone.htm

I Pelasgi sono considerati nel mito le più antiche popolazioni che abitarono la Grecia e l'Egeo,il cui eroe eponimo era Pelasgo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Pelasgo
http://it.wikipedia.org/wiki/Argo_%28citt%C3%A0%29

Costui era il capostipite dei Pelasgi,figlio di Zeus e Niobe,padre di Licaone.Secondo altre versioni,era figlio di Poseidone e di Larista,oltrechè padre di Emone.

Regnava su ARGO al tempo in cui vi giunse DANAO con le sue figlie.

Pelasgo è conosciuto anche con il nome di Gelanore.

http://it.wikipedia.org/wiki/Danao
http://it.wikipedia.org/wiki/Egitto_%28mitologia%29

Egitto,fratello di Danao,conquistò un proprio regno,dandogli il suo nome.

Danao regnava sulla Libia,che gli era stata offerta dal padre Belo.Ma questa gli venne contesa da Egitto.

Danao (figlio di Belo e Io),era fratello di EGITTO,con il quale litigò per l'eredità del padre.

Egitto propose che i suoi 50 figli sposassero le 50 figlie di Danao (Danaidi).La proposta non piacque nè a Danao nè alle sue figlie.Danao consultò un oracolo,che gli predisse la sua morte,con tutta la sua famiglia,per mano di Egitto.Decise quindi di fuggire,fece costruire una nave(come gli fu consigliato dalla dea Atena) e raggiunse Lema,nell'Argolide (regione della Grecia),dopo uno scalo a Rodi.Danao si rifugiò alla corte di Pelasgo(o Gelanore),re della citta' di Argo.

Pelasgo offri' il proprio trono a Danao a causa di un fatto strano, accadutogli poco tempo prima:un lupo,che scese dai monti,arrivo' presso le mura della citta' ed uccise il toro della mandria del re.Pelasgo diede all'accaduto una valenza simbolica,vide in Danao il lupo che,se avesse voluto,probabilmente sarebbe stato capace di prendersi tutto il suo regno con la forza.

Divenuto re di Argo,Danao fece costruire un tempio ad Apollo (Apollo del Lupo),ritenendo che il lupo fosse opera del dio.Ma il regno di Danao non era al sicuro:Egitto non rinunciava ai propri progetti e mandò i suoi figli ad Argo.Quest'ultimi assediarono la cittadella greca e Danao,privato dell'acqua della sorgente di Lema,dovette arrendersi.I figli di Egitto raggiunto l'obiettivo celebrarono il matrimonio con le figlie di Danao il giorno stesso della vittoria,ma il padre delle spose diede ordine alle proprie figlie di uccidere ognuna il proprio marito.Tutte gli obbedirono,ad esclusione di Ipermnestra,che fu l'unica a venire risparmiata dal castigo inflitto alle sorelle uxoricide.

Da Danao deriva la parola DANAI,uno dei nomi di quei Greci che nei poemi di Omero assediano e distruggono Troia.Gli studiosi li identificano,dal punto di vista storico-archeologico,con i MICENEI (da Micene che assieme ad Argo e Tirinto era una delle loro principali città).

Effettivamente,il mito sembra dire questo:i Danai provenivano dall'Egitto e dall'Africa (Libia).

Edited by Giovanni C2 - 24/7/2012, 01:57
 
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view post Posted on 22/10/2006, 11:40
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In effetti le ipotesi sono molteplici. Fatto appurato è che i sacerdoti parlano agli storici greci, vissuti in tempi diversi e per questo nemmeno i sacerdoti erano gli stessi, degli stessi re. Sono concordi. E pare anche che identifichino a volte con un re quello che noi rappresentiamo con intere dinastie. Ma solo a volte... ad esempio Diodoro parla dei Busiride come intere generazioni, da di Rampfis come uno solo...
Il dubbio rimarrà, temo. Ma non è troppo importante secondo me. Nel senso, se ci dicono che il tale re ha regnato prima del tal altro per tot anni e noi riusciamo a rintracciare nel periodo le stesse vicende, in una dinastia anzichè un re solo, ma per quell'ammontare di anni, dovremmo essere soddisfatti.
Del resto, se hai letto le varie liste, parlano di molti regni di pochi anni. Anche regni di discendenza, intendo. Quindi vediamo che il padre ha regnato per 3 anni, poi il figlio per 4 il fratello per 2... Ad un certo punto vien logico considerare il regno alla dinastia, nei racconti.
Non dimentichiamo poi i periodi in cui i regni dell'alto e del basso egitto erano separati e si sovrapponevano.

Detto ciò, torniamo al dopo guerra di troia.
CITAZIONE
Secondo le liste egizie,la XX Dinastia egiziana(Dinastia 20)ebbe inizio con il Faraone SETHNAKHT

Qualcuno suppone pure che fosse questo sethnakht il Ceten/proteo, di conseguenza remfis sarebbe ramesse III, poi mentre erodoto passa a cheope, diodoro dice che ci furono sette generazioni neglittose di questo ramfis. In ogni caso, il discorso fatto poc'anzi farebbe quadrare la cosa ed costruttori delle piiramidi ancora quelli della 21a dinastia.

C'è sempre un però, comunque. Diodoro afferma che alcuni scrivono di altri costruttori più remoti per le piramidi, come ho già detto, ma anche che cheope e chefren erano odiati dai sudditi per le fatiche imposte. Concorda anche Erodoto quando afferma che "Gli Egiziani non amano ricordare il nome di questi due re (cheope e chefren), tanto è l'odio che nutrono verso di loro; persino le piramidi le chiamano dal nome del pastore Filiti, che all'epoca faceva pascolare le sue greggi da quelle parti."
In poche parole, gli egiziani stessi pare non fossero molto sicuri di queste piramidi. Questo rimescola le carte, si direbbe più un problema da riferirsi a cose remote piuttosto che avvenimenti verificatisi "appena" 600 anni prima di Erodoto.
E poi, sono le stesse piramidi? Ma perchè tutti e due i nostri storici non parlano della sfinge, e dicono che la seconda piramide è evidentemente più piccola della prima, quando invece sono praticamente uguali?

Misteri delle piramidi. Ma senza incartocciarci qui su questo tema (abbiamo un'altra discussione apposta sull'età delle piramidi), qui possiamo dire che le fonti ci dicono che siamo o intorno all'anno 1000ac o 1300ac (armeo, prima di ramesse II) o 3500ac come dice la fonte araba, ma anche riferisce diodoro. Oppure 2500ac secondo fonti ufficiali e ragionamenti fatti qui prima.

a 12000 anni, insomma non ci arriveremmo.
 
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view post Posted on 22/10/2006, 13:24
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Unas
V Dinastia

Ebbe un regno lungo una trentina d’anni, durante i quali compì spedizioni in Nubia (si conservano sue iscrizioni a Elefantina) e a Biblo.

Monumenti Principali
La sua piramide ed il complesso funerario a Saqqara furono restaurati da Khaemwaset, figlio di Ramesse II, a dimostrazione di come il culto del re defunto fosse ancora in auge nel Nuovo Regno.
Nella sua piramide è stata trovata la prima attestazione dei Testi delle Piramidi.

Altra ipotesi: Cheope (Chemmis), Chefren e Micerino furono Ramessidi (rintracciabili anche qui nei nomi) o i seguenti che abbiamo detto, e in realtà restaurarono le piramidi già esistenti.

Altra ipotesi: le piramidi sono associate a Thot, il tempio nei pressi a Iside. I costruttori non sono ricordati con piacere...
Esiste una dinastia importante di cui questi sacerdoti non hanno mai riferito e di cui ho detto che le grandi opere furono attribuite ad altri sovrani, sesostri, che pare non fece che cose simili ma in scala ridotta.
Nessuno ricorda Thutmosi e la sua discendenza. Le sue conquiste, il Napoleone d'Egitto, attribuite ad altri. Le sue statue (amenofi III), pure a Sesosi. Il suo nome in onore di Thot. La stele nei pressi della sfinge (E' nota la cosiddetta "Stele del Sogno", fatta erigere da Thutmosi ancora principe, ai piedi della Sfinge di Giza.) la concubina Isis...
E' la stessa dinastia che inizia con amosi (uno di quelli che qualcuno dice aver costruito le piramidi) e finisce con i fattacci di Akenaton e Tuthankamon.
I sacerdoti non ricordano quasta grande dinastia, cancellata insieme ad Akenaton ed il suo culto del sole. Eppure le piramidi sono lì e non si cancellano, ma si può dire che le abbia fatte qualcun altro, magari i restauratori... Stessa cosa per le conquiste.
E' un'ipotesi. Eppure ha un senso cronologico - tolta la parentesi hyksos - con ciò che rimase dell'antico e medio regno e delle sue piramidi.
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/10/2006, 17:42




CITAZIONE
Fatto appurato è che i sacerdoti parlano agli storici greci, vissuti in tempi diversi e per questo nemmeno i sacerdoti erano gli stessi,degli stessi re. Sono concordi. E pare che identifichino a volte con un re quello che noi rappresentiamo con intere dinastie. Ma solo a volte ... ad esempio Diodoro parla dei Busiride come intere generazioni,da di Rampfis come uno solo...

CITAZIONE
Il dubbio rimarrà, temo. Ma non è troppo importante secondo me. Nel senso, se ci dicono che il tale re ha regnato prima del tal altro per tot anni e noi riusciamo a rintracciare nel periodo le stesse vicende, in una dinastia anzichè un re solo, ma per quell'ammontare di anni, dovremmo essere soddisfatti. Del resto, se hai letto le varie liste, parlano di molti regni di pochi anni. Anche regni di discendenza, intendo. Quindi vediamo che il padre ha regnato per 3 anni, poi il figlio per 4 il fratello per 2 ... Ad un certo punto vien logico considerare il regno alla dinastia, nei racconti. Non dimentichiamo poi i periodi in cui i regni dell'alto e del basso egitto erano separati e si sovrapponevano.

CITAZIONE
Qualcuno suppone pure che fosse questo sethnakht il Ceten/proteo, di conseguenza remfis sarebbe ramesse III, poi mentre Erodoto passa a Cheope, diodoro dice che ci furono sette generazioni neglittose di questo ramfis. In ogni caso, il discorso fatto poc'anzi farebbe quadrare la cosa ed costruttori delle piramidi ancora quelli della 21a dinastia

E non i regnanti della quarta (Khufu e compagnia).Ovviamente ti riferisci alle piramidi di Cheope,Chefren e Micerino che furono descritte nelle Storie di Erodoto.

CITAZIONE
C'è sempre un però, comunque. Diodoro afferma che alcuni scrivono di altri costruttori più remoti per le piramidi, come ho già detto, ma anche che cheope e chefren erano odiati dai sudditi per le fatiche imposte. Concorda anche Erodoto quando afferma che "Gli Egiziani non amano ricordare i nomi di questi re (cheope e chefren), tanto è l'odio che nutrono verso di loro; persino le piramidi le chiamano con il nome del pastore Filiti, che all'epoca faceva pascolare le sue greggi da quelle parti". In poche parole, gli egiziani stessi pare non fossero molto sicuri di queste piramidi. Questo rimescola le carte, si direbbe più un problema da riferirsi a cose remote piuttosto che avvenimenti verificatisi "appena" 600 anni prima di Erodoto.

Cioè rimescola le carte per quanto riguarda il problema dell'età di quegli edifici.Piccolo o.t.:i mass media si scordano quasi sempre che esistono la Piramide Romboidale e la Piramide Rossa:

http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_Romboidale
http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_Rossa

Secondo gli archeologi,come ben sai,furono costruite durante la IV Dinastia.

CITAZIONE
E poi, sono le stesse piramidi? Ma perchè tutti e due i nostri storici non parlano della sfinge, e dicono che la seconda piramide è evidentemente più piccola della prima, quando invece sono praticamente uguali?

Erodoto e Diodoro ignorano la Sfinge.La piramide di Cheope al giorno d'oggi è alta 138 metri,quella di Chefren 136.Non c'è una gran differenza in effetti.

CITAZIONE
Il percorso parte dall'analisi della descrizione erodotea delle piramidi dei faraoni Cheope, Chefren e Micerino, situate a Giza.

I brani si collocano nel libro II delle Storie di Erodoto [...]

Dopo aver esaminato la conformazione geografica dell'Egitto, Erodoto passa in rassegna i monumenti più significativi di quest'area, associandoli con i sovrani che li hanno realizzati.

Parlando di Cheope (Storie II 124-126), sovrano della IV dinastia, vissuto intorno al 2500 a.C., lo storiografo dice che governò in modo molto autoritario e, imponendo al popolo di lavorare per lui, realizzò, nell'arco di dieci anni, una strada utile per trascinare le pietre necessarie per la piramide che voleva far costruire, eretta nei vent'anni seguenti [...] "124,5 - Per la costruzione della piramide ci vollero vent'anni: è quadrata, ogni lato è di otto plettri e di uguale altezza, di pietra levigata e connessa perfettamente: nessuna delle pietre è meno di trenta piedi. 125,1 - Questa piramide fu costruita così, con gradoni che alcuni chiamano crossai, altri bomides".

Commentando il passo letto, si segnala che la misura del lato di base (otto plettri, circa 326 metri, 1 plettro = 29,6 metri) non si discosta molto dalla realtà (la base è infatti di 230,3 metri), mentre quella dell'altezza non è esatta.

L'altezza della piramide è di 146,5 metri e gli apotemi, cioè le altezze dei triangoli che costituiscono ogni faccia, sono di 186 metri.

Sia che si interpreti il riferimento all'altezza nel testo greco come connesso con l'altezza della piramide, sia che lo si collochi agli apotemi, il dato non corrisponde al vero.

Analogamente non trova alcuna conferma la notizia fornita da Erodoto in base alla quale nessuna pietra della piramide misurerebbe meno di trenta piedi (ossia circa nove metri, 1 piede = 0,296 metri).

www.loescher.it/mediaclassica/greco/antico/Giza.pdf

Esistono delle notevoli discrepanze tra le misure fornite da Erodoto e quelle rilevabili oggidì.

CITAZIONE
Quando fu costruita,la piramide di Cheope era alta circa 146,6 metri (280 cubiti egiziani) ed era pertanto la costruzione più alta realizzata fino ad allora.La sua altezza attuale è di soli 138 metri e risulta essere pertanto di poco più alta della piramide di Chefren,alta 136 metri.

Causa di questa perdita di altezza è probabilmente la rimozione del rivestimento di pietra calcarea che in passato rivestiva l'intera piramide,dovuto sia a fenomeni di erosione naturale,che alla rimozione delle pietre calcaree da parte degli abitanti del Cairo,che in passato sfruttarono le piramidi come cave di pietre.

La piramide con il suo pyramidion d'oro situato sulla sommità,sotto i raggi del sole doveva risplendere come una gemma gigantesca risultando visibile anche a notevole distanza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_di_Cheope

"Gli Egiziani non amano ricordare il nome di questi due re [Cheope e Chefren] tanto è l'odio che nutrono verso di loro:persino le piramidi [di Cheope e di Chefren,evidentemente] le chiamano dal nome del pastore Filiti,che all'epoca faceva pascolare le sue greggi da quelle parti" (Erodoto,Le Storie).

Domanda:se fosse vero che il signor Filiti portava a pascolare le greggi "da quelle parti",vorrebbe dire che "all'epoca" vi allignava un po' di vegetazione?Le greggi di solito non si nutrono di sabbia e di sassi.

CITAZIONE
Altra ipotesi:Cheope (Chemmis),Chefren e Micerino furono Ramessidi (rintracciabili anche qui nei nomi) o i seguenti che abbiamo detto, e in realtà restaurarono le piramidi già esistentiAltra ipotesi:le piramidi sono associate a Thot, il tempio nei pressi di Iside. I costruttori non sono ricordati con piacere ... Esiste una dinastia importante di cui questi sacerdoti non hanno mai riferito e di cui ho detto che le grandi opere furono attribuite ad altri sovrani, sesostri, che pare non fece che cose simili ma su scala ridotta. Nessuno ricorda Thutmosi e la sua discendenza. Le sue conquiste, il Napoleone d'Egitto, attribuite ad altri. Le sue statue (Amenofi III), pure a Sesosi

I sacedoti egizi a cui ti riferisci sono quelli che parlarono con Erodoto e altri eruditi greci."Esiste una dinastia importante di cui questi sacerdoti non hanno mai riferito e di cui ho detto che le grandi opere furono attribuite ad altri sovrani [...] Nessuno ricorda Thutmosi e la sua discendenza.Le sue conquiste,il Napoleone d'Egitto,attribuite ad altri",cioè mi par di capire a Sesostri (Sesosi),se è corretta questa ricostruzione dei fatti.La dinastia da te citata è la XVIII Dinastia.Essa copre un arco di tempo di 250 anni,ed oltre a Thutmosi I, II, III e IV e Amenofi I, II e III comprende i famosissimi Akhenaton e Tutankhamon.

http://it.wikipedia.org/wiki/XVIII_dinastia_egizia
http://en.wikipedia.org/wiki/Eighteenth_Dynasty_of_Egypt

Thutmose (o Thutmosi) III (1457-1424 a.C. circa):
www.anticoegitto.net/thutmosiIII.htm
www.egittoanticosito.com/history/tuthmos3.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_III
http://en.wikipedia.org/wiki/Thutmose_III

Thutmose I (1496-1483 a.C. circa):
http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_I
www.anticoegitto.net/thutmosiI.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Thutmose_I

Thutmose II (1483-1480 a.C. circa):
http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_II
www.anticoegitto.net/thutmosiII.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Thutmose_II

Thutmose IV (1398-1388 a.C. circa):
http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_IV
www.anticoegitto.net/tuthmosiIV.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Thutmose_IV

Akhenaton e Tutankhamon:
http://it.wikipedia.org/wiki/Akhenaton
http://it.wikipedia.org/wiki/Tutankhamon

CITAZIONE
Le sue statue (amenofi III),pure a Sesosi

Amenofi III:
http://it.wikipedia.org/wiki/Amenhotep_III
www.egittoanticosito.com/history/amenofi3.htm
www.anticoegitto.net/amenhotepIII.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Amenhotep_III

CITAZIONE
La stele nei pressi della Sfinge (è nota la cosidetta "Stele del Sogno", fatta erigere da Thutmosi ancora principe, ai piedi della Sfinge di Giza.) la concubina Isis ... E' la stessa dinastia che inizia con amosi (uno di quelli che qualcuno dice aver costruito le piramidi) e finisce con i fattacci di Akenaton e Tuthankamon. I sacerdoti non ricordano questa grande dinastia, cancellata insieme ad Akenaton ed il suo culto del sole. Eppure le piramidi sono lì e non si cancellano, ma si può dire che le abbia fatte qualcun altro, magari i restauratori ... Stessa cosa per le conquiste. E' un'ipotesi. Eppure ha un senso cronologico - tolta la parentesi hyksos - con ciò che rimase dell'antico e medio regno.

Ahmose I è il capostipite di questa grande dinastia,obliata dai sacerdoti a causa dell'odio verso Akhenaton:

http://it.wikipedia.org/wiki/Ahmose
www.anticoegitto.net/ahmosi.htm
www.egittoanticosito.com/history/ahmose.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Ahmose_I

La piramide di Ahmose:

http://it.wikipedia.org/wiki/Piramide_di_Ahmose
http://en.wikipedia.org/wiki/Pyramid_of_Ahmose

Memnone,figura mitologica greca,figlio di Titone ed Eros,re d'Etiopia,partecipò alla guerra di Troia dove fu ucciso da Achille:

http://it.wikipedia.org/wiki/Memnone_(mito...one_(mitologia)

Sesostri:
CITAZIONE
L'unico potente re d'Egitto che gli antichi affermano avere conquistato tutto l'oriente,fondato citta' come Eea nel Caucaso,dove ancora parlavano una lingua simile all'egizio,e tessevano il lino alla medesima e particolare maniera,sconfitto persino i Traci e gli Sciti,che nemmeno Dario riuscì a eguagliare,che lasciò obelischi ed incisioni persino sulle strade che avrebbero unito Efeso a Focea e Sardi a Smirne ... era tal Sesostri.

Qualcuno dice Memnone,lo stesso che fece costruire i colossi,già allora ... altri dicono che il colosso era pure di Sesostris.

Mi sovviene il sospetto legittimo che fossero la stessa persona,col nome greco e quello egizio.

"Io dunque li tralascerò per menzionare invece il re salito al potere dopo di loro,che si chiamava Sesostri.Di Sesostri i sacerdoti mi raccontarono che per primo mosse con una flotta di lunghe navi dal Golfo d'Arabia per soggiogare le popolazioni insediate lungo le coste del Mare Eritreo;avanzò con le sue navi finchè raggiunse un braccio di mare non più navigabile a causa dei bassi fondali.

Se ne tornò allora di là in Egitto,dove,secondo il racconto dei sacerdoti,raccolse un numeroso esercito e marciò attraverso il continente,sottomettendo ogni popolazione che gli si parava sul cammino.Quando si imbatteva in popoli valorosi e particolarmente attaccati alla propria libertà,sul posto lasciava delle stele con iscrizioni che ricordavano il suo nome,la sua patrria e come li avesse soggiogati con il suo esercito;quando si vedeva consegnare la città senza combattere e prontamente,incideva lo stesso discorso riservato ai popoli valorosi,ma vi aggiungeva l'immagine degli organi sessuali femminili;intendeva così rendere chiaro che quelle erano genti imbelli.Così facendo attraversò l'intero continente,poi passò dall'Asia in Europa e assoggettò gli Sciti e i Traci.

Queste mi sembrano le regioni estreme toccate dall'esercito egiziano:in effetti nel Paese degli Sciti e dei Traci si vedono ancora erette delle stele commemorative che spingendosi oltre non si vedono più.Di là ritirandosi tornò indietro e raggiunse il fiume Fasi dove non saprei dire con certezza se fu il re Sesostri personalmente a distaccare una parte del suo esercito e a lasciarlo sul posto per colonizzare la regione,oppure se alcuni soldati decisero di stabilirsi nei dintorni del Fasi,stanchi di girovagare con il loro re.E' chiaro comunque che gli abitanti della Colchide sono di origine egiziana [...] I sacerdoti mi raccontavano che morto Sesostri ricevette il regno suo figlio Ferone [...]" (Erodoto,Le Storie).

Il leggendario faraone Sesostri, descritto da Erodoto e Diodoro Siculo, secondo diversi storici moderni sarebbe nato dalla fusione di sei faraoni:Thutmose III, Seti I, Sesostri I, Sesostri II, Sesostri III e Ramses II.

www.sapere.it/enciclopedia/Sesòstri+III.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Sesostri_III
http://it.wikipedia.org/wiki/XII_dinastia_egizia
www.egittoanticosito.com/history/sesostr3.htm
www.anticoegitto.net/sesostriIII.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Senusret_III
http://en.wikipedia.org/wiki/Twelfth_dynasty_of_Egypt

Edited by Giovanni C2 - 3/3/2013, 17:40
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/10/2006, 18:16




Psusennes I (Cheope?):

http://it.wikipedia.org/wiki/Psusennes_I
http://en.wikipedia.org/wiki/Psusennes_I
www.egittoanticosito.com/history/psusenn1.htm
www.edicolaweb.net/am17f43g.htm
www.edicolaweb.net/am17f42g.htm
www.edicolaweb.net/am17f39g.htm

CITAZIONE
Alla morte di SMENDES il figlio PSUSENNES ne raccolse l'eredità.Il nuovo sovrano sposò la sorellastra Henouttaoui e un'altra figlia di Smendes.Psusennes I dal 1040 al 993 a.C. cercò di attuare una sintesi tra potere faraonico e potere religioso.Il suo nome di Horo era quello di "Toro possente incoronato a Tebe" e indicava la precisa volontà regale di dimostrare che l'Egitto da Tania a Tebe e sino alla Nubia aveva un unico faraone.Non voleva assolutamente rinunciare ai suoi diritti di Signore dell'Alto e del Basso Egitto anche se di fatto non compì mai opere degne di un ruolo di così grande prestigio e responsabilità.Dal punto di vista architettonico il sovrano fece innalzare a Tanis una colossale cinta muraria che andò a formare un recinto sacro con lo scopo di proteggere il grande tempio di Amon.Per quanto riguarda la politica estera abbiamo pochi elementi per individuare una linea d'azione precisa.Sappiamo che Psusennes I ricevette una collana d'oro da un principe asiatico di cui non si conosce il nome.Questo reperto archeologico non è purtroppo sufficiente a rivelarci informazioni relative ai rapporti dell'Egitto in questa fase del Terzo Periodo Intermedio con paesi stranieri.

www.anticoegitto.net/psusennesI.htm

Nel 1939 l'archeologo francese Pierre Montet disotterrò a Tanis una camera sepolcrale intatta,piena di tesori fra cui un sarcofago d'argento e una maschera d'oro.Era la tomba del faraone Psusennes I.

www.treccani.it/enciclopedia/pierre-montet/
http://en.wikipedia.org/wiki/Pierre_Montet

KHUFU=CEFEO?

www.edicolaweb.net/am_1702a.htm
www.edicolaweb.net/am_1732.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Cefeo
http://it.wikipedia.org/wiki/Cefeo_(costellazione)
http://mitologia.dossier.net/celeo.html
www.sullacrestadellonda.it/costellazioni/cefeo.htm

"Gli Egiziani mi dissero che Cheope regnò sull'Egitto per cinquanta anni;alla sua morte il potere passò nelle mani del fratello Chefren.
Chefren si comportò esattamente come il suo predecessore:fra l'altro si fece costruire anche lui una piramide,ma non delle dimensioni di quelle di Cheope (noi l'abbiamo personalmente misurata):non possiede vani sotterranei e non c'è un canale che porti fino ad essa le acque del Nilo come accde per l'altra piramide;il Nilo infatti attraverso un condotto artificiale circonda un isolotto dove pare che Cheope sia seppellito" (Erodoto,Le Storie).

CITAZIONE
Altra ipotesi:Cheope (Chemmis),Chefren e Micerino furono Ramessidi (anche qui rintracciabili nei nomi) o i seguenti che abbiamo detto [cioè Psusennes I eccetera] e in realtà restaurarono le piramidi già esistenti

CITAZIONE
E poi,sono le stesse piramidi?Ma perchè i nostri due storici [Erodoto e Diodoro] non parlano della sfinge e dicono che la seconda è evidentemente più piccola della prima quando invece sono praticamente uguali?

Per ora i misteri si aggiungono ad altri misteri ...

Edited by Giovanni C2 - 3/8/2012, 00:08
 
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Holmes Sherlock
view post Posted on 22/10/2006, 23:08




CITAZIONE (Giovanni C2 @ 22/10/2006, 11:56)
i Danai provenivano dall'Egitto e dall'Africa (Libia)

Eccellente thread.Volevo farvi notare che tracce della cultura egizia sembrano piuttosto evidenti nella civiltà che ebbe modo di svilupparsi a Creta.

Il ritrovamento di quella civiltà è una delle più ragguardevoli conquiste dell'archeologia moderna. Creta è un'isola dal clima mite,ricca dei prodotti dei campi e delle colline un tempo boscose,situata inoltre in posizione privilegiata sia per il commercio sia per la guerra,tra la Fenicia e l'Italia,tra l'Egitto e la Grecia. Ma la storia di Minosse,accettata come un evento storico da tutti gli autori classici,fu definita leggenda dagli studiosi moderni,e fino a poco più di cento anni fa si supponeva che la storia della civilta dell'Egeo fosse cominciata con l'invasione Dorica o con i giochi olimpici.

Poi nel 1878 un mercante cretese,che incredibilmente si chiamava Minos [Minosse] Kalokairinos,trovò alcuni strani frammenti in una collina a sud di Candia.

Il celebre Heinrich Schliemann,che aveva riportato alla luce Troia (in Turchia) e le tombe reali di Micene (in Grecia),si recò nel 1886 sul posto e dopo un attento esame affermò che il terreno ricopriva i ruderi dell'antica Cnosso.Avviò una trattativa col proprietario in vista di futuri scavi,ma il proprietario tentò di truffarlo.Schliemann furibondo se ne tornò a casa,piantando baracca e burattini,perdendo così un'occasione d'oro per scoprire un'altra civiltà. Nel 1893 un archeologo inglese,il dott.Arthur Evans, acquistò ad Atene un certo numero di strani amuleti. Vi erano incisi dei misteriosi geroglifici che non seppe decifrare. In compenso, Evans ne scoprì il luogo d'origine:Creta,vi si recò immediatamente e cominciò ad aggirarsi per l'isola,scovando altri oggetti recanti quegli strani simboli. Erano degli antichi caratteri cretesi? Alla fine comprò il terreno in cui Schliemann e altri studiosi avevano identificato Cnosso,l'antica capitale di Creta,e iniziarono finalmente gli scavi che portarono qualche tempo dopo al disseppellimento della favolosa città.

Immediatamente,altri studiosi,precipitatisi a Creta,iniziarono a loro volta delle campagne di scavo in vari siti dell'isola,facendo riemergere i ruderi di un'antica civiltà scomparsa da millenni.

- Come si potevano classificare questi palazzi,dipinti,statue,sigilli,vasi,metalli,tavolette e rilievi?A quale eta' del passato si dovevano attribuire?Dapprima in modo provvisorio e precario,poi,a mano a mano che il lavoro progrediva,con sempre maggiore sicurezza,Evans assegno' una data ai frammenti basandosi sulla profondita' del loro strato,la successione degli stili delle terrecotte ecc.

Scavando pazientemente sotto Cnosso,si trovo' bloccato,a circa 13 metri di profondita',dalla roccia vergine.La zona inferiore,dell'area scavata,era occupata da frammenti caratteristici dell'eta' neolitica:forme primitive di vasellame manufatto con semplici ornamenti lineari,fusi a spirale per filare e tessere,dee dalle grosse natiche di steatite dipinta o di creta,strumenti e armi di pietra levigata,ma nessun oggetto di rame o bronzo.La prima comparsa del rame negli strati di terreno rappresenta per noi,quasi come un segno di un codice archeologico,il lento sorgere di una nuova civilta',successiva all'eta' neolitica.I Cretesi impararono a mischiare il rame con lo stagno,dando inizio all'Età del Bronzo.

Poi sorsero i primi palazzi:i principi di Cnosso,Festo e Mallia si fanno costruire lussuose dimore di innumerevoli stanze,con spaziosi magazzini,laboratori specializzati,altari e templi,e grandiose condutture che sorprendono gli archeologi.

Il vasellame comincia a brillare di mille colori,i muri sono rallegrati da piacevoli affreschi,e un tipo di scrittura lineare sorge a districare i geroglifici dell'eta' precedente.Purtroppo, degli avvenimenti storici di Creta e della civilta' Micenea, nella vicina Grecia, poco si conosce nel dettaglio,vista la penuria di documentazione scritta(in parte ancora non decifrata),ragion per cui gli archeologi sono costretti a spremersi le meningi sui ruderi,il vasellame,le pitture,i miti ecc., nel tentativo di ricostruire un po' di storia.I palazzi di Festo,Gurnia,Palaiokastron,Cnosso mostrano di esser stati piu' volte danneggiati(non sempre,probabilmente,per cause naturali)e ricostruiti, nel corso della storia.Se tentiamo di ricercare l'origine di questa meravigliosa civilta',in molti puntano il dito verso l'Asia.

Notevoli sembrano le affinita' tra i Cretesi e certe antiche popolazioni della vicina Asia Minore:in Frigia(per esempio) c'era la Grande Cibele,tanto simile alla Dea-Madre di Creta;gli uomini adoravano la colomba,il toro e la colonna;in Caria esisteva il culto per Giove Labradeo,cioe' Giove dalla Doppia Ascia(labrys);in Asia troviamo le tavolette d'argilla per scrivere ecc. .Potremmo continuare nell'elenco delle similitudini.

Però ... però ... i segni dell'influenza egizia abbondano in ogni età di Creta.

All'inizio le due culture,secondo certuni ,appaiono talmente simili da indurre alcuni studiosi ad immaginarsi una grande migrazione egizia,a Creta,nei "difficili giorni" del faraone Menes.I vasi di pietra di Mokhos e le armi di rame del primo periodo della prima era minoica stupiscono per la loro somiglianza con gli analoghi reperti scovati nelle tombe "proto-dinastiche" egizie;la doppia ascia appare in Egitto come amuleto,ed esiste qui - a Creta - perfino un "Sacerdote della Doppia Ascia";i pesi e le misure,quantunque uguali per valore agli asiatici,sono di forma egizia;i metodi usati nell'arte glittica,nella terracotta e nella pittura sono tanto simili nei due paesi che uno studioso (Spengler) volle considerare la civiltà cretese come un semplice ramo di quella egizia.

Scrive lo storico Will Durant (1885-1981): "... Vogliamo ammettere che per quanto riguarda le sue origini razziali la cultura cretese sia stata asiatica, e, in molte delle sue arti, egizia. Forse appartenne a un complesso di civiltà comuni a tutto il Mediterraneo orientale, in cui ogni nazione ereditò arti, fedi, e costumi affini da un'estesa cultura neolitica madre comune a tutte. Creta si valse, durante la sua giovinezza, di quella civiltà comune, e l'arricchì negli anni della maturità. La sua legge portò l'ordine sulle isole, ai suoi mercanti si aprirono tutti i porti. Le sue mercanzie e le sue arti invasero le Cicladi, investirono Cipro, raggiunsero la Caria e la Palestina, si avviarono verso nord, attraverso l'Asia Minore e le sue isole fino a Troia; a ovest raggiunsero, attraverso l'Italia e la Sicilia, la Spagna; penetrarono nel continente greco, perfino in Tessaglia, e, attraversando Micene e Tirinto, nel cuore della Grecia".

"Nel II millennio a.C.", afferma lo storico Martin Bernal (1937 -), "il Mediterraneo orientale non era analfabeta: gli Egizi e i Levantini scrivevano già da secoli; Creta già usava i propri geroglifici e la lineare A, che era impiegata anche nelle Cicladi. E' per di più grandissima la probabilità che la lineare B si sviluppasse nella Grecia orientale durante la prima metà del millennio. Io inoltre sostengo che gran parte del Mediterraneo orientale usava alfabeti già nel XV secolo a.C. [...] Detto ciò, i documenti sulle relazioni tra le diverse regioni culturali del Mediterraneo orientale rimangono assai scarsi. L'iscrizione di Mit Rahineh, scoperta di recente su un blocco posto sotto una colossale statua, fornisce dettagli su spedizioni egizie di vasto raggio per terra e per mare nel corso del XX secolo a.C. Si sa da tempo che agli inizi del XVI secolo a.C. la regina Ahhotpe, madre del primo faraone della XVIII dinastia, era ritenuta originaria di H[...]w Nbw, regione straniera, che è stata plausibilmente identificata con l'Egeo. La tradizione sembra confermata dal disegno egeo di alcuni dei suoi gioielli. Sebbene sembri che il figlio Amosis avesse proclamato una qualche forma di sovranità su H[...]w Nbw, null'altro si saprà di ciò per più di un secolo. Qualunque fosse la natura del rapporto tra Amosis e H[...]w Nbw, è chiaro che alla fine del periodo degli Hyksos e all'inizio della XVIII dinastia, ci fu un certo interscambio di popolazioni. Il nome P[...]Kftiwy, "il cretese", ricorre a quest'epoca in Egitto, ed Egizi e Levantini compaiono sulla lista di nomi cretesi rinvenuta in un papiro egizio dell'epoca. Questo quadro di una popolazione radicalmente mescolata nell'Egeo meridionale del XVII secolo a.C. è confermato dagli affreschi di Tera e da nomi di persona d'epoca posteriore ritrovati in iscrizioni in lineare A e B. La documentazione egizia sui contatti con l'Egeo è molto più abbondante per i secoli XV e XIV a.C. Iscrizioni e pitture tombali chiariscono che dopo le conquiste di Tuthmosis III in Siria, alla metà del XV secolo, gli Egizi si sentirono autorizzati a esercitare una forma di sovranità su Creta e oltre, e che tale diritto fu rinnovato molte volte nei cent'anni seguenti. Poco dopo la costituzione di tale rapporto, i documenti e i dipinti egizi indicano un cambiamento di potere a Creta e, in ciò concordando con i ritrovamenti archeologici di Cnosso, offrono indizi di una conquista micenea dei Minoici avvenuta a quest'epoca. I testi egizi smettono a questo punto di far riferimento a Kftiw nell'Egeo e lo sostituiscono con Tin[...] o Ta-na-yu. L'identificazione con i Danai e la Grecia è quasi certa in base a un'iscrizione del XIV secolo che fornisce toponimi di Ta-na-yu molti dei quali sono stati plausibilmente identificati con toponimi a Creta e in Grecia. Dello stesso periodo c'è inoltre una lettera inviata dal re della città fenicia di Tiro al faraone in cui si fa riferimento a un re di Da-nu-na, paese che ben potrebbe essere in Grecia. Ci sono riferimenti a contatti tra il Levante e l'Egeo nel XIV secolo, sia in ugaritico che in lineare B. Mercanti ugaritici commerciavano con Creta, e io ritengo che il nome di persona Dnn ritrovato a Ugarit sia "Danao" e sia indizio della presenza di Greci in quel porto".

Link, Link,

Edited by Holmes Sherlock - 25/4/2013, 18:09
 
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Giovanni C2
view post Posted on 23/10/2006, 00:55




CITAZIONE (Bororo @ 15/10/2006, 22:21)
Eppure quel Dan... e quel Manes.. Danai e Minosse, ma anche due tribù bibliche. Stesso sangue, comunque la si prenda...

Sì, Holmes, mi sembra che coincida con quanto ipotizzato da Bororo a proposito delle parantele fra i seguenti popoli:

- Danai, Micenei (vi ricordo Danao)
- Cretesi (vi ricordo Minosse)
- le tribù di Dan e Manasse, due delle tribù di Israele

www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Manasse
www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Dan
http://wikipedia.sapere.alice.it/wikipedia...3%B9_di_Israele
www.bibbiaedu.it/bibbia/seed/GestBi...meri&Capitolo=1

"Il Signore parlo' a Mose',nel desero del Sinai,nella tenda del convegno,il primo giorno del secondo mese,il secondo anno dell'uscita dal paese d'Egitto,e disse:"Fate il censimento di tutte le comunità degli Israeliti [...]". Come il Signore gli aveva ordinato,Mosè ne fece il censimento nel deserto del Sinai. Figli di Ruben,primogenito d'Israele,loro discendenti [...] Figli di Simeone [...] Figli di Gad [...] Figli di Giuda [...] Figli di Issacar [...] Figli di Zabulon [...] Figli di Giuseppe [...] Figli di Efraim [...] Figli di Manasse,loro discendenti secondo le loro famiglie,secondo i loro casati paterni,contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,quanti potevano andare in guerra:della tribù di Manasse i registrati risultarono 32.200 [...] Figli di Beniamino [...] Figli di Dan,loro discendenti secondo le loro famiglie,secondo i loro casati paterni,contando i nomi di quelli dall'età di vent'anni in su,quanti potevano andare in guerra:i registrati della tribù di Dan risultarono 62.700 [...] Figli di Aser [...] Figli di Neftali [...] Il Signore disse a Mose':"Della tribu' di Levi non farai il censimento e non unirai la somma a quella degli Israeliti [...] ".

Edited by Giovanni C2 - 22/10/2012, 17:30
 
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onussen
view post Posted on 23/10/2006, 08:24




Allora parliamo degli Hyksos,il popolo che invase l'Egitto ...

www.egittologia.net/Speciali/MappeS...26/Default.aspx

http://it.wikipedia.org/wiki/Hyksos

www.anticoegitto.net/hyksos.htm

www.geocities.com/athens/oracle/416...tory/din_15.htm

www.geocities.com/Athens/Oracle/416...ry/end_hyks.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Secondo_perio...dell'Egitto

www.aton-ra.com/portale/content/view/201/138/

http://images.google.it/images?q=hyksos&nd...it&start=0&sa=N

Sulle origini di questa gente troviamo svariate ipotesi:popolazioni semite della Palestina (è quella prevalente),i misteriosi Hurriti,Indoeuropei,una confederazione di queste popolazioni ...

Oltre al carro da guerra e all'uso del cavallo,con gli invasori furono introdotte in Egitto nuove divinità - per es.,Teshup,ritenuta di origine hurrita - che si fusero con quelle locali.

Un'altra ipotesi identifica gli Hyksos con i Fenici:
www.edicolaweb.net/am_1226.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Habiru

Famosi per l'addestramento dei cavalli erano gli Hurriti-Mitanni.
Forse l'ipotesi di una coalizione mista è la piu' verosimile?

Edited by onussen - 11/9/2013, 18:46
 
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view post Posted on 23/10/2006, 14:03
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x Creta: sarebbe utile aprire un 3d apposito. Gli storici antichi ci narrano che rimase più volte spopolata, quindi ha anch'essa vari periodi diversi. Sappiamo che restò spopolata dopo i fatti di Troia e che certo non fu la prima volta. Inevitabile pensare al disastro di santorini (Calliste, la più bella), 1600ac circa, in cui vedo un punto di collegamento fra tutti questi popoli citati: fenici, protogreci, cretesi, egiziani, anatolici.
LA data stessa coincide con l'inizio di molteplici cambiamenti, non ultimi la disfatta degli Hyksos, il viaggio di Danao, la ricerca di Europa da parte di Cadmo con conseguente nuovo insediamento in Creta ecc..
Questa data rappresenta un passaggio, un cambiamento.

x faraoni: non io, ma gli storici greci affermano che le statue sono di sesoosi, come pure i viaggi. Ma dall'archeologia e ricerca storica moderna ci dicono che le prime sono di Amenophi III, ed il conquistatore in asia era Thutmosi III. Stessa dinastia, forse la più potente, di cui i sacerdoti non riferiscono mezza riga, mentre ci parlano di Asichi, Anisi e altri piccoli personaggi.
Il fatto che nella stessa dinastia ci fosse anche Akenathon e che si sa che provarono a cancellare le tracce del suo passaggio, Hatshepsut, che pure - addirittura suo figlio - volle cancellarne la memoria; e poi tutankamon... Insomma mi sorge il dubbio che l'abbiano volutamente cancellata dalla storia, salvo aver voluto e dovuto mantenere memoria delle loro opere e conquiste abbinandole ad altri faraoni.
Del resto, la successione che loro indicano, da Sesoosi a Ferone e poi Proteo, salterebbe qualcosa come 1000 anni di storia o giù di lì. Eppure prima e dopo coincide. Sembra proprio un Cut&Past storico. Censura.
CITAZIONE
Forse l'ipotesi di una coalizione mista e' la piu' verosimile?

Si e non da intendere nel modo attuale, tipo NATO. Ai tempi io vedo più un mondo fatto di Città-stato, indipendenti, anche se con un'identità razziale. Quello che fu poi il modello greco fino alla guerra di Troia. Uguale, i fenici che ne sono l'esempio perfetto con i loro empori. Cartagine, Tiro, Tharros... e che furono il vero canale di collegamento fra tutti questi poli di civiltà.

Un luogo importante di cui sappiamo poco invece è la libia, intesa strettamente come quella che l'oracolo disse a Thera di ri-conquistare. La cirenaica. Quella divisa dall'egitto dal "lago tritonide", se è giusta la nosta intuizione, e che deve aver subito uno sconvolgimento quando il nilo smise di alimentarlo. Momento che forse coincide con l'inizio della storia egizia, con le opere di ricanalizzazione del fiume da parte di certi importanti faraoni.
 
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47 replies since 12/10/2006, 10:26   11569 views
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