Città fluttuanti, Un sogno, per adesso...

Meno di quanta ne pensi.

BANG!!!

Ahahaha!, Scusa ma m'è venuta proprio spontanea!

Non conosco il consumo esatto ma posso dirti, come già ho specificato qualche post addietro, che se la massa viene quasi annullata anche la potenza spesa per mantenerlo il volo è minima. Un corpo solido può pesare anche 10000 tonnellate ma se viene impiegato un dispositivo in grado di ridurre la massa dell'oggetto questo peso può ridursi anche solo a 1000 Kg, sia come peso che come inerzia, quindi...

Nel progetto attuale non è possibile variare la metratura degli appartamenti, questo per due motivi principali, il primo è che l'uguaglianza di forma e dimensioni tra tutti i moduli abitativi di Nimbus rende possibile sistemare il maggior numero possibile di abitazioni senza complicare troppo il disegno della struttura principale che deve accoglierli, il secondo motivo è che la metratura stessa serve a garantire tutto lo spazio necessario tanto alla vivibilità della casa quanto alla funzonalità dei sistemi di supporto vitale, di galleggiamento, di volo e di governo (tramite computer) degli impianti della casa stessa. Questo tipo di alloggio infatti deve garantire spazio sufficiente per lo stoccaggio delle provviste, degli imballaggi, dei mobili, delle suppellettili e di tutto quello che serve a una lunga permanenza non solo su Nimbus ma in qualunque altro luogo del pianeta.
Come forse ho già detto in un altro post, comunque, sebbene lo spazio sia lo stesso per tutti, la pianta dell'appartamento può essere disegnata a piacimento di chi la deve abitare, le pareti interne infatti sono anch'esse modulari e possono essere smontate e rimontate in altre configurazioni, senza tuttavia che questa modificabilità sia avvertibile da chi vi abita. Solo le pareti perimetrali sono fisse e immodificabili.
Comunque non è escluso che la struttura delle future aeropoli costruite dopo Nimbus I possano presentare forme e organizzazioni logistiche più complesse di quella originaria.

Edited by yareol - 15/2/2014, 16:20

Prego!

Le idee che hai proposto non sono affatto male... per una casa fissa! Il problema è che spostandosi non sono sottoposte alle stesse condizioni ambientali in ogni momento, pertanto devono poter contare sulla massima indipendenza energetica, che non può essere raggiunta sottostanto all'incostanza delle condizioni di illuminazione solare. Quella fotovoltaica è una ottima risorsa energetica, ma non per alimentare impianti il cui funzionamento oltre ad essere relativamente dispendioso in termini energetici deve anche essere il più affidabile possibile. Le fluttuazioni di potenza possono non essere un problema troppo gravoso per l'illuminazione interna o per il riscaldamento, ad esempio, ma come puoi ben immaginare possono avere conseguenze disastrose sull'impianto di volo/galleggiamento. Immagina se gli eventuali accumulatori collegati all'impianto fotovoltaico dovessero scaricarsi all'improvviso mentre la casa è a qualche Km da terra oppure sta viaggiando a 300 Km/h, oppure entrambe le cose. Non stiamo parlando di un aereo, il quale può tentare un atterraggio di fortuna facendo affidamento sulla sola portanza delle ali, qui le ali non ci stanno proprio e, se non c'è qualcosa che la tiene su, l'abitazione si schianta dov'è.
Serve una fonte di energia potente, affidabile e che non dipenda dalle codizioni esterne.
La levitazione magnetica non è proponibile, almeno come la conosciamo oggi, per farti un esempio tratto dall'osservazione diretta, ho in casa un globo levitante stabilizzato del peso di soli 150 grammi, che fluttua a mezz'aria tramite un elettromagnete collegato a un circuito di controllo, ebbene, questo gingillo solo per stabilizzare il campo magnetico repulsivo esistente tra i due magneti permanenti (uno posto nella base e uno sisemato dentro il globo) mi ciuccia 12 volt * 1 Ampère = 12 Watt di corrente (!) e la maggior parte della fatica la fa la semplice repulsione tra i due magneti, figurati se con lo stesso sistema dovessi anche solo stabilizzare a mezz'aria un oggetto del peso complessivo di 100 tonnellate circa!
Per finire, non è un problema di costi in effetti, se qualcuno riuscisse a creare un sistema di galleggiamento che riesca a creare la vera antigravità senza bisogno di magneti qualunque nazione del mondo spenderebbe anche i soldi che non ha pur di averlo per prima, vuoi mettere il ritorno economico che avrebbe di lì a poco e il prestigio di esserci arrivata per prima? Il vero problema è che ci sono troppi ballisti che millantano grandi invenzioni riguardo questo argomento, mentre invece indagando un poco sulla verosimiglianza delle loro affermazioni o chiedendo le prove omologate dell'effettivo funzionamento della loro creazione cadono tutti come fichi marcescenti. Un po' come quell'iraniano che affermava di aver inventato un dispositivo che generava una gravità artificiale e che addirittura produceva energia dal nulla, a parte la teoria piuttosto nebulosa e schemi tecnici poco chiari nonchè poco convincenti, non mi risulta se ne sia saputo più nulla. Il fatto è che c'è troppa gente che non trova null'altro di meglio da fare che prendere in giro chi li ascolta e gli accorda fiducia.

Cristallina, tutto quello che hai elencato è non solo possibile, ma anche fattibile. Anzi, ti dirò di più, molti scienziati del mondo se ne stanno tutt'ora occupando perchè sull'autosufficienza energetica e alimentare poggeranno tutte le future missioni spaziali aventi per obiettivo la colonizzazione di altri pianeti, come Marte, ad esempio, che non solo è il più vicino a noi, ma anche quello meno difficile da adattare a condizioni di vita accettabili. Qui però il problema primario non è come sopravvivere lassù fra le nuvole, ma proprio il come arrivarci lassù. Scoprire o inventare macchine che permettano, con poco dispendio energetico, di far levitare oggetti pesanti è sempre stato uno dei più grandi sogni dell'umanità, abbiamo si costruito macchine volanti, ma che consumano fiumi di combustibile anche solo per sollevarsi a qualche metro da terra e che, quindi, inquinano anche parecchio, non è pertanto pensabile sollevare una struttura che, già da vuota, pesa migliaia di tonnellate. La soluzione sarebbe quella di sottrarre massa inerziale alla medesima, in modo che tenerla in aria sia meno gravoso, ma anche in questo caso rimane il problema di quale sistema usare per portarla in quota e mentenercela senza consumare un mare di energia in qualsivoglia forma.
Le nazioni di oggi lo hanno risolto in parte costruendo stazioni spaziali orbitanti, cosicchè in assenza dell'attrito dell'aria queste possano viaggiare alla bellezza di 30 mila Km/h controbilanciando così l'attrazione gravitazionale della Terra, tuttavia come potrai ben immaginare il rifornimento di viveri e materiali vari a quell'altezza non è affatto semplice nè frequente e inoltre è molto costoso da attuare.

Per finire, la bioingegneria genetica può essere utile per creare colonie di batteri "lavoratori" che producano in fretta e a basso costo sostanze utili trasformando quelle inerti, pericolose o comunque inutilizzabili direttamente, ma personalmente non accetterei MAI di alimentarmi con cibi geneticamente modificati, già mi rode parecchio che la legislazione sia ancora così blanda e lacunosa a questo riguardo, figurati quanto posso volere la loro legalizzazione...

Edited by yareol - 15/2/2014, 19:04