Ormai è un po' di tempo, direi un paio d'anni, che fantastico su un avveniristico progetto che potrebbe finalmente trovare un compromesso tra sviluppo edilizio e rispetto per l'ambiente, un'idea ben precisa che trae spunto dall'architettura di frontiera e che, nonostante non sia ancora per ovvi motivi realizzabile potrebbe però già da adesso preparare il terreno per una futura realizzazione, alchè quando i tempi fossero maturi troverebbe già pronte le condizioni e soprattutto materiali, conoscenze e progetti utili alla costruzione fisica dell'idea.
Poche volte mi sono ritrovato nella mente immagini così chiare, precise e intense come questa, tali da farmi sospettare che qualcun'altro nel mondo sia preso con lo stesso tema.
Quello a cui mi riferisco sono le "città fluttuanti", ovvero comunità di persone che in un futuro, spero non troppo lontano, potrebbero abitare in complessi edilizi in grado di galleggiare letteralmente ad una certa altezza nell'atmosfera, senza la necessità di impalcature fisiche di sostegno, insomma una vera a propria "città volante". Sembra ridicola l'idea di una struttura abitativa in grado di galleggiare nell'atmosfera come se galleggiasse sull'acqua, eppure per qualche misteriosa ragione quest'idea s'è radicata abbastanza solidamente nella mia mente, tanto che comincio a pensare che qualcosa si muova, sotto questo aspetto.
Vi descrivo brevemente la mia idea.
L'ho chiamata "Nimbus", essa come dicevo, prima ancora di essere una città è una vera a propria "atmonave", ovvero una struttura portante che incorpora in sè un impianto antigravità che le permette non tanto di muoversi, quanto invece di restarsene sospesa nel cielo ad una certa altezza, diciamo svariate centinaia di metri, anche un paio di kilometri. Ha una forma approssimativamente sferica ma con la base e la cima tronche. La sua nervatura si ispira a quella di alcuni organismi unicellulari marini che formano il plancton, le
diatomee.
Una particolarità di Nimbus è che la comunità vera a propria è costituita da migliaia di cellule abitative del tutto indipendenti, ma che possono incastonarsi alla struttura così da formare un insieme completo. Ogni cellula abitativa è un vero e proprio appartamentocostituito da due camere (una matrimoniale e una più piccola), un bagno, due balconi (uno posteriore e uno frontale che una volta collegato alla struttura principale di Nimbus costituisce l'antro di accesso alla casa) e una sala con da un lato un salotto e dall'altro la sala da pranzo e un cucinotto.
La cosa particolare è che ogni appartamento possiede un suo impianto antigravità del tutto simile a quello principale della struttura portante di Nimbus e che, provvedendo al sostegno dell'appartamento, evita così di gravare col suo peso il resto della struttura.
Infine ogni appartamento può letteralmente spostarsi, allontanandosi da Nimbus e viaggiando per conto suo esattamente come fosse una specie di grosso "camper" volante, con la possibilità di atterrare ovunque sulla terraferma e tornare a suo piacimento agganciato a Nimbus.
La struttura principale, quella a cui sono inseriti gli appartamenti, comprende una grande piazza centrale ove si trovano esercizi pubblici, magazzini, uffici, sedi speciali per la gestione e manutenzione della struttura principale e centri ricreativi e di ritrovo per rendere più accogliente possibile la città.
Che dite, qualcuno di voi ha mai immaginato qualcosa di simile in questi ultimi tempi?