| Dato che ho trovato la dinamica da inizio a dove mi pare e piace di mandare l'effetto di forza motrice con solo calamite e meccanica inerte...
Avendo il problema fondamentale come ricerca di questo anno...
Torno allo stallo e ci GIOCO fregandomi davvero di 723 anni in cui l'umanità SCARSA (sempre troppo pochi a giocare con le calamite da adulti) evita di cercare di definire DAVVERO l'impossibile o il possibile di questo MOTO PERPETUO, Magnetic motor, motore primo a calamite, generatore primo a magneti permanenti, o che altra parola si vuole per definire questo GIOCO.
Il GIOCO inizia con lo stall... ponendo in geometria euclidea, ad esempio 16 staori tutti equidistanziati, e poi ponendo in composizione parimenti tutti magneti permanenti dello stesso tipo inteso la forza di calamite che hanno questi componenti, o moduli di ricerca da adulti, che gioco rimane ma si pensa molto cosa sia la realtà che si osserva anche in questa povera e stupida composizione tutta quanta a stallo.
STALLO è chiamato anche "pozzo", cioè è dove il rotore (di solito è lui) con la sua calamita stupida, scarsa, che ora si trova in stallo cioè in EQUILIBRIO nel suo essere calamita, che cerca in primo luogo attrazione, e di sovrapporsi ad un'altra calamita, per via delle polarità (dipolo magnetico permanente).
STALLO su macchina di ricerca è l'errore stupido di scarsissima ricerca personale oppure un GIOCO fine ed elegante di un ricercatore con esperienza da vendere.
STALLO nella mia ricerca è un approccio del rotore, che si presenta sempre minimale, con una sola calamita, appunto insufficiente, poca rispetto a ciò che si dovrebbe mettere in composizione.
Questo "stallo entra nel pozzo", cioè la calamita risente di una relazione ternaria insufficiente, per cui rimane in trappola tra il campo magnetico permanente di due statori.
Dunque il ricercatore per non rifare la parte statore, dove ci si può mettere anche mille calamite e più, in questo modo, CONTROLLANDO LO STALLO, ricerca di uscire dal pozzo, di stare come a fare il surf sul pelo del campo utile di interazione, quello sensibile, di interfaccia, di vicinanza delle parti in gioco.
Questo è ricercare, questa è la mia ricerca di ora, dove per via delle mie esperienze tento di formare delle relazioni più dinamiche costruendole su un qualcosa di fissato ad arbitrio, e non seguendo il passo a passo, proprio perché DENTRO gli errori fondamentali c'è anche la soluzione, ma il ricercatore capace nasce e cresce raramente... forse io sono il prescelto, oppure preparo il gioco per il prescelto che verrà dopo di me.
Ciaoooooo
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