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Preghiera e Sincronicità Junghiana

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rere
view post Posted on 8/1/2007, 12:51




l'informazione è uno dei 'prodotti' delle possibilità del pensiero.

se si pensa al motto alchemico 'come in alto, così in basso',
e l'energia, come dici tu, è una forma di informazione...
se l'informazione è, in fondo in fondo, pensiero,

la realtà dovrebbe essere un... pensiero(?)
di conseguenza, anche noi... :rolleyes:

 
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Fausto Intilla
view post Posted on 8/1/2007, 19:01




CITAZIONE (rere @ 8/1/2007, 12:51)
l'informazione è uno dei 'prodotti' delle possibilità del pensiero.

se si pensa al motto alchemico 'come in alto, così in basso',
e l'energia, come dici tu, è una forma di informazione...
se l'informazione è, in fondo in fondo, pensiero,

la realtà dovrebbe essere un... pensiero(?)
di conseguenza, anche noi... :rolleyes:

Condivido pienamente.
Ed è ciò che ha cercato di "spiegare" Frank Tipler ne: "La fisica dell'immortalità"...il cui risultato è stato quello di venir considerato,dalla maggior parte dei fisici più ortodossi,un ..."malato di mente".

Tratto da: http://www.vialattea.net/odifreddi/antro.htm
La sua personale temporanea salvezza Tipler se la guadagna in extremis, come ogni peccatore che si rispetti: per guadagnarsi quella eterna dovrà in qualche modo espiare la colpa di aver scritto un libro con uno stile e degli argomenti che possono soltanto far dubitare della sua sanità mentale. 13 Il tardivo (e, viste le premesse, inatteso) riscatto arriva nel finale del libro, quand'egli confessa di essere comunque un ateo (immaginiamo il sospiro di sollievo di dio), di non pregare, e di vedere la teoria del Punto Omega soltanto come una proposta scientifica in attesa di verifica sperimentale: egli rimane in speranzosa attesa di quel radioso attimo, per le celebrazioni del quale avrebbe forse potuto riservare la pubblicazione della sua ampiamente prematura cantata sul tema del Veni Terminator Spiritus.

...tanto per intenderci,Tipler,insieme a John D.Barrow,è il coautore de:"Il Principio antropico cosmologico"...sicuramente uno dei saggi scientifici più importanti della storia della fisica contemporanea.

Fausto Intilla
 
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ilcontegabo
view post Posted on 26/1/2007, 03:41




Vi dico come mi sono immaginato il rapporto esistente tra Realtà fisica e Psiche che nei fenomeni sincronici oppure premonitori si evidenzia in tutta la sua potenza.

Un modello che potrebbe descrivere la Realtà fisica potrebbe essere benissimo basato sulla fisica quantistica, in cui esistono vari livelli di attivazione energetica e ad ogni livello corrisponde una determinata "densità" media di particelle (in soldoni dei "Quanti astrali").

Cruciale diventa il ruolo della nostra Intenzione. Già a questo livello di materia la nostra Intenzione si estrinseca attraverso la forza di volontà nel tempo.Se io decido di compiere un atto (se ho la possibilità di farlo), esso si può definire in un tempo t.
Nei "quanti astrali" di materia più sottile il rapporto tra Intenzione, Atto e Tempo è ancora più immediato e la nostra Psiche (chiamatela come vi pare) è in grado di tirare a sè una sorta di "tappeto del tempo" (ne parlava anche Nostradamus) in maniera più efficace di quanto siamo in grado di fare nel nostro quanto abituale. I fenomeni di premonizione e di sincronicità sarebbero da interpretarsi come degli "strattoni" a questo tappeto del tempo che vengono compiuti nell'altra dimensione ma che ha effetti su quella in cui ci troviamo. (E sul tappeto sono dipinti degli archetipi, per rimanere in metafora).

La preghiera sarebbe fondamentale per sintonizzarsi a livello degli altri quanti astrali e poter tirare a noi questo "tappeto archetipico" con maggiore forza e con maggiore lucidità. Nella mia vita ho notato che i fenomeni di sincronicità e di premonizione aumentano vistosamente nei periodi di preghiera e meditazione, sebbene avvengano anche nei periodi in cui ho litigato con Dio :lol:

Edited by ilcontegabo - 27/1/2007, 12:49
 
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ilcontegabo
view post Posted on 26/1/2007, 18:17




Ci sono due lievissimi problemi :D per il modello da me precedentemente esposto:

a) Bisogna dimostrare la reale esistenza di questi quanti astrali :rolleyes:

b) Bisogna dimostrare cosa accade fisicamente realmente durante la preghiera
e non intendo la mera attivazione di aree neurali :rolleyes:



 
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odisseo
view post Posted on 31/1/2007, 11:34




c'è un problema ancora più grosso, cioè il fatto che non si può riportare così facilmente ed in maniera indolore la fisica quantistica al mondo macroscopico

Noi siamo bravissimi a notare le coincidenze e a scordarci tutto il resto, è un meccanismo di sopravvivenza evolutosi nelle savane

Un giorno c'è un fruscio nell'erba e 10" dopo compare il leone (che non ha prodotto quel fruscio), da quel momento scapperemo sugli alberi ad ogni fruscio nell'erba

Uno prega per mesi e poi, quando capita l'occasione, è lesto ad afferrarla, ciò non significa che la preghiera abbia fatto qualche cosa

Odisseo
 
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utente 89
view post Posted on 31/1/2007, 18:05




CITAZIONE (odisseo @ 31/1/2007, 11:34)
Uno prega per mesi e poi, quando capita l'occasione, è lesto ad afferrarla, ciò non significa che la preghiera abbia fatto qualche cosa

Odisseo

Se lavori con volontà sopra le cose è diverso che se te ne stai a prendere il sole in spiaggia.
 
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Morghain
view post Posted on 31/1/2007, 20:00




CITAZIONE (odisseo @ 31/1/2007, 11:34)
Uno prega per mesi e poi, quando capita l'occasione, è lesto ad afferrarla, ciò non significa che la preghiera abbia fatto qualche cosa

giusto, anche se devi considerare l'incoscio nella quantistica.
Perché per 100 che fai il tuo coscio a desiderare e creare una cosa, 1000 ne fa il tuo inconscio per non averla.
Noi non siamo il nostro conscio, e dobbiamo lavorare come osservatore e non come essere sulla quantistica.
In secondo, faccio anche notare che il procedimento della preghiera è deludente, visto che è basato come richiesta (un po come se uno si rivolgi a Dio e chiede una cosa, ma sa che è Dio ha decidere, quindi potrebbe anche rifiutare), e non nel creare, nell'ordinare.
C'è una bella differenza fra chiedere (o quemendare secondo i casi) e ordinare.
Ovviamente, passi da giganti sono stati fatti (ma putroppo mai presentati: chi ci crederebbe?) e altri ancora da fare.
 
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xenorian
view post Posted on 31/1/2007, 20:22




ma vedi morgain non è un caso la frequente comparazione a dio come padre e quato in quanto una richiesta sincera al proprio padre non viene mai respinta da esso... certamente io sono più per "l'ordine" che per la richiesta ma come in ogni cosa non è tanto la forma ma il "buon cuore" che fa la differenza... ovvero la preghiera è deludente a causa della persona, allo stesso modo io posso passare una vita a urlare i miei "ordini" al vento che non cambiera nulla...
 
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Morghain
view post Posted on 31/1/2007, 20:34




CITAZIONE (xenorian @ 31/1/2007, 20:22)
ma vedi morgain non è un caso la frequente comparazione a dio come padre e quato in quanto una richiesta sincera al proprio padre non viene mai respinta da esso... certamente io sono più per "l'ordine" che per la richiesta ma come in ogni cosa non è tanto la forma ma il "buon cuore" che fa la differenza... ovvero la preghiera è deludente a causa della persona, allo stesso modo io posso passare una vita a urlare i miei "ordini" al vento che non cambiera nulla...

nella richiesta c'è sempre una minima pobabilità affinché non sia preso in considerazione.
Nel ordinare, no.
Ordinare non ha il significato di imporre, ma come il latino lo indica: di fare procedere secondo i piani. Vuole dire "maniera di andare".
Ordinare indica dunque una determinata maniera di andare che è definita.
Pregare no. Non è definito visto che ha piu possibilità di maniera di andare. Secondo il tuo volere, o secondo il volere di dio.
In poche parole, gli lasci la scelta....(a Dio o al caso, poco importa).

 
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discovery48
view post Posted on 1/2/2007, 14:36




CITAZIONE (Morghain @ 31/1/2007, 20:34)
CITAZIONE (xenorian @ 31/1/2007, 20:22)
ma vedi morgain non è un caso la frequente comparazione a dio come padre e quato in quanto una richiesta sincera al proprio padre non viene mai respinta da esso... certamente io sono più per "l'ordine" che per la richiesta ma come in ogni cosa non è tanto la forma ma il "buon cuore" che fa la differenza... ovvero la preghiera è deludente a causa della persona, allo stesso modo io posso passare una vita a urlare i miei "ordini" al vento che non cambiera nulla...

nella richiesta c'è sempre una minima pobabilità affinché non sia preso in considerazione.
Nel ordinare, no.
Ordinare non ha il significato di imporre, ma come il latino lo indica: di fare procedere secondo i piani. Vuole dire "maniera di andare".
Ordinare indica dunque una determinata maniera di andare che è definita.
Pregare no. Non è definito visto che ha piu possibilità di maniera di andare. Secondo il tuo volere, o secondo il volere di dio.
In poche parole, gli lasci la scelta....(a Dio o al caso, poco importa).

Certamente nella preghiera si può chiedere qualunque cosa a Dio, ma Egli non esaudirà mai ciò che non serve od ostacola la propria evoluzione. Mentre Dio aiuta sempre coloro che lo invocano al fine di evolvere. Dovremmo ricordarci che lo scopo della vita terrena è proprio l’evoluzione, cioè la crescita spirituale. Per evolvere occorre anzitutto purificare i propri pensieri (crescita interiore) e i propri comportamenti (crescita esteriore). Purificare i propri pensieri equivale a rilasciare il karma negativo, che è costituito da forme-pensiero con relative cariche emotive, inciso nel proprio DNA.
Come si rilasciano i pensieri negativi? Vivendo consciamente, nel qui ed ora, le esperienze di vita quotidiane ed analizzando i propri pensieri ed emozioni che accompagnano tali esperienze. Questo ci consente di riconoscere chi siamo, cioè come sono i nostri pensieri. Infine rilasciamo tramite l’intento i pensieri negativi con relative cariche emotive che abbiamo riconosciuto. L’intento è il potere creativo dello Spirito che agisce sul presente e sul futuro per manifestare sul piano fisico quello che noi intendiamo.
Se per esempio dico con ferma volontà e con perseveranza: "intendo ascendere" , allora tutto il mondo spirituale (Dio, gli Angeli, l'Anima, ecc) si attiva per farmi vivere quelle esperienze che mi fanno riconoscere i pensieri limitanti (negativi) che devo rilasciare. E, inoltre, lo Spirito mi dà tutta l'energia necessaria a superare gli ostacoli che incontro.
Una volta che ho riconosciuto i pensieri negativi (sottostanti all'esperienza vissuta), con un altro intento li rilascio (intendo rilasciare le forme-pensiero X con relative cariche emotive). Ad esempio: ho incontrato una persona antipatica che ho giudicato negativamente. Allora posso recitare un intento di questo tipo : "Intendo rilasciare pregiudizi, giudizi, sensi di colpa, paure ed illusioni" che hanno accompagnato la mia esperienza odierna.
Con il tempo noteremo che tanti pensieri negativi sono spariti e che conseguentemente il nostro atteggiamento verso noi stessi e verso gli altri è migliorato.
Come si vede in fondo evolvere è semplice. Basta volerlo!
 
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Blacksheep
view post Posted on 1/2/2007, 15:01




CITAZIONE (Fausto Intilla @ 1/1/2007, 18:39)
Sul tema della preghiera,mi viene in mente un aneddoto che lessi un po' di tempo fa in un libro (di cui non ricordo più ne il titolo e ne l'autore).La cosa comunque che mi impressionò maggiormente di questa storiella-aneddoto,furono le potenziali correlazioni che trapelavano da essa,tra la preghiera e il concetto Junghiano di Sincronicità.
Vi espongo molto concisamente quanto veniva esposto in tale aneddotto,o "storiella",che dir si voglia:

Una donna (poco religiosa),preoccupata del fatto che avesse ormai raggiunto una certa età,e non avesse ancora trovato marito,alfine di non restare zitella a vita,cercò di trovare un rimedio alla sua situazione sentimentale,chiedendo consiglio al parroco del paese in cui viveva,cercando quindi una soluzione al problema,in termini religiosi e di fede.
Il parrocco,le diede in mano una statuetta di San Pietro e le disse che doveva,stringendo quella statuetta tra le mani,pregare tutte le sere per mezz'ora,chiedendo a San Pietro appunto,di farle trovare presto un marito.La donna iniziò a pregare tutte le sere,come il parroco le aveva detto di fare; ma dopo sei mesi di preghiere,lei continuava a ritrovarsi sempre sola,poichè non aveva mai modo di conoscere nessuno (e quindi mai modo di potersi innamorare).
Alchè un giorno,mentre stava pregando,infuriata perchè non accadeva mai nulla nella sua vita,prese la statuetta che aveva tra le mani e la scaraventò fuori dalla finestra;bè,la statuetta non toccò,dopo qualche secondo,direttamente l'asfalto del marciapiede che fiancheggiava la sua abitazione,poichè andò prima a cozzare contro la testa di un passante.La cosa più interessante comunque con cui si conclude questa storiella,è che quel passante che si trovava li "per caso",alla fine ...diventò suo marito.

Fausto Intilla

DAl racconto non mi sembre che sia stata tanto la preghiera ad attivare la sincronicità, quanto la reazione della donna. Ha pregato per mesi senza esito, quando si è arrabbiata ha ottenuto quello che cercava. Magari ha funzionato in altri casi, ma la sincronicità è legata alla forza di volontà interiore e (purtroppo) abbastanza indifferente al desiderio cosciente.
 
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Fausto Intilla
view post Posted on 3/2/2007, 13:06




"(...)la sincronicità è legata alla forza di volontà interiore e (purtroppo) abbastanza indifferente al desiderio cosciente(...)".

...ecco il vero nocciolo del problema.

Una parentesi:

Negli ultimi anni un numero crescente di ricerche ha dimostrato l’esistenza della retrocausalità: situazioni nelle quali le cause sono collocate nel futuro e l’informazione si muove a ritroso nel tempo. In questo lavoro si suggerisce di inserire queste informazioni nei processi decisionali al fine di governare in modo più efficace ed efficiente il presente. Le dimostrazioni più famose di retrocausalità sono state prodotte da:

• PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) che, studiando l’interazione mente/macchina, ha dimostrato la possibilità di modificare l’andamento di generatori di numeri causali con la semplice intenzionalità (Jahn e Dunne 2005). In questi esperimenti l’interazione anomala mente-macchina risulta essere più marcata nella modalità retrocausale PRP (Precognitive Remote Perception), raggiungendo una significatività (rischio di errore) di p=0,000002 (Nelson 1988).

•Cognitive ScienceLaboratori che, studiando stimoli fortemente emotivi, ha scoperto l’esistenza di una riposta cutanea anticipata di 3 secondi (James 2003), con significatività statistica (rischio di errore) di p=0,00054.

• Radin e Bierman (1997) i quali dimostrano che la risposta anticipata del sistema nervoso autonomo e la conduzione cutanea possono essere utilizzati come predittori di esperienze future.

• Parkhomtchouck (2002) che utilizza la fMRI (functional magnetic resonance imaging) per studiare la retrocausalità.

Tutte queste ricerche hanno mostrato che le emozioni costituiscono il veicolo principe della retrocausalità e delle informazioni che provengono dal futuro. Alle stesse conclusioni era giunto Luigi Fantappiè quando, nel 1942, trovò il collegamento tra soluzione negativa dell’equazione di Dirac, sintropia ed emozioni (Fantappiè 1993).Chris King (1989) lega la retrocausalità al libero arbitrio e afferma che in ogni momento la vita deve scegliere tra le informazioni che provengono dal passato e le informazioni che provengono dal futuro. Secondo King, da questa attività costante di scelta, da questo indeterminismo di base, nasce l’apprendimento e la coscienza. King sottolinea che la coscienza soggettiva è una necessaria conseguenza della supercausalità che nasce dall’unione della casualità ordinaria con la retrocausalità. (King 2003).

Fausto Intilla
 
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discovery48
view post Posted on 3/2/2007, 14:37




CITAZIONE (Fausto Intilla @ 3/2/2007, 13:06)
"(...)la sincronicità è legata alla forza di volontà interiore e (purtroppo) abbastanza indifferente al desiderio cosciente(...)".

...ecco il vero nocciolo del problema.

Una parentesi:

Negli ultimi anni un numero crescente di ricerche ha dimostrato l’esistenza della retrocausalità: situazioni nelle quali le cause sono collocate nel futuro e l’informazione si muove a ritroso nel tempo. In questo lavoro si suggerisce di inserire queste informazioni nei processi decisionali al fine di governare in modo più efficace ed efficiente il presente. Le dimostrazioni più famose di retrocausalità sono state prodotte da:

• PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) che, studiando l’interazione mente/macchina, ha dimostrato la possibilità di modificare l’andamento di generatori di numeri causali con la semplice intenzionalità (Jahn e Dunne 2005). In questi esperimenti l’interazione anomala mente-macchina risulta essere più marcata nella modalità retrocausale PRP (Precognitive Remote Perception), raggiungendo una significatività (rischio di errore) di p=0,000002 (Nelson 1988).

•Cognitive ScienceLaboratori che, studiando stimoli fortemente emotivi, ha scoperto l’esistenza di una riposta cutanea anticipata di 3 secondi (James 2003), con significatività statistica (rischio di errore) di p=0,00054.

• Radin e Bierman (1997) i quali dimostrano che la risposta anticipata del sistema nervoso autonomo e la conduzione cutanea possono essere utilizzati come predittori di esperienze future.

• Parkhomtchouck (2002) che utilizza la fMRI (functional magnetic resonance imaging) per studiare la retrocausalità.

Tutte queste ricerche hanno mostrato che le emozioni costituiscono il veicolo principe della retrocausalità e delle informazioni che provengono dal futuro. Alle stesse conclusioni era giunto Luigi Fantappiè quando, nel 1942, trovò il collegamento tra soluzione negativa dell’equazione di Dirac, sintropia ed emozioni (Fantappiè 1993).Chris King (1989) lega la retrocausalità al libero arbitrio e afferma che in ogni momento la vita deve scegliere tra le informazioni che provengono dal passato e le informazioni che provengono dal futuro. Secondo King, da questa attività costante di scelta, da questo indeterminismo di base, nasce l’apprendimento e la coscienza. King sottolinea che la coscienza soggettiva è una necessaria conseguenza della supercausalità che nasce dall’unione della casualità ordinaria con la retrocausalità. (King 2003).

Fausto Intilla

Sono d'accordo che la sincronicità è legata alla forza di volontà interiore. La volontà attiene all'anima. A mio avviso, quella che noi pensiamo sia la volonta personale (egoica) è concessa dall'anima solo per tenere in vita la forma ma non crea nulla. Solo la Volontà dell'anima è in grado di creare, che però è vincolata al karma della forma ed è orientata all'evoluzione.

Vorrei chiederti Fausto di spiegare con parole semplici la retrocausalità. Mi sembra di capire che sia legata all'intento. E' così?
 
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Fausto Intilla
view post Posted on 3/2/2007, 23:20




Per retrocausalità, si intende semplicemente "informazione che si muove a ritroso nel tempo".

Fonte: http://www.sintropia.it/italiano/2006-it-3-07.pdf :

"(...)la retrocausalità, ossia l’informazione che si muove a ritroso nel tempo, agisce sul sistema
neurovegetativo, ad esempio aumentando la frequenza cardiaca, la conduttanza cutanea
e, più in generale, i vissuti di angoscia o di calore; la causalità, cioè l’informazione che si
muove dal passato verso il futuro, agirebbe invece tramite la memoria e, in generale,
tramite i processi razionali. Nella nostra quotidianità le biforcazioni passato/futuro
assumerebbero perciò la forma della contrapposizione razionalità/emozioni. Si ipotizza
perciò che l’essere umano si trova costantemente di fronte a queste biforcazioni
razionalità/emozioni che lo obbligano ad operare scelte (anche inconsciamente).
- La capacità inversa, invece, cioè la capacità del cervello di agire sulla mente, è
comunemente chiamata coscienza e parte dalle proprietà caotiche e frattali del cervello
che selezionano e amplificano le percezioni sensoriali, portandole così al livello della
mente(...)"

 
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Wechselstrom
icon9  view post Posted on 5/2/2007, 03:53




CITAZIONE (Fausto Intilla @ 6/1/2007, 10:20)
Ho lavorato per quattro anni in qualità di ricercatore/prof. di ruolo (...sono un fisico teorico) alla Rutgers University,negli Stati Uniti
[...] da circa tre anni collaboro anche con il PEAR (Princeton Engineering Anomalies Research) dell'Università di Princeton

Come mai, facendo ricerche sul sito della Rutgers University in tutti i campi e con tutte le permutazioni possibili del suo cognome e nome, non ho ottenuto nemmeno un risultato?

Come mai scrivendo in Google "Intilla site:www.princeton.edu" non ottengo alcun risultato né quindi tantomeno scrivendo "Intilla site:www.princeton.edu/~pear" ?
 
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30 replies since 1/1/2007, 18:39   1084 views
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