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| il valore della discussione su John Titor credo sia proprio nel fatto che - a prescindere dalla realtà del suo viaggio temporale - ci ha riproposto in un modo nuovo dei grossi problemi. Per esempio, il rischio di gravi disordini sociali (fino ad una vera e propria guerra civile) negli USA non sarebbe affatto una ipotesi molto lontana, secondo molti analisti, se dovesse vincere Bush e se questi proseguisse nella sua politica libertiida, col pretesto della necessità di sicurezza interna. La "profezia" sulla Russia? ...mmm... "finché c'è Putin c'è speranza", si potrebbe dire, perché è un elemento di moderazione e di stabilità. Ma se per qualche motivo decadesse? La Russia nonostante tutto è un gigante militare, e se i militari si facessero avanti (cosa praticamente certa se cadesse Putin in malo modo) l'unico modo per loro di restare in sella e controllare un popolo disilluso e affamato sarebbe il solito: creare un nemico esterno... ...e la follia degli uomini assieme ai meccanismi perversi della politica creerebbe subito un'escalation imprevedibile. Specie se nello stesso momento l'economia mondiale fosse in grave crisi (carenza di petrolio e/o suo prezzo troppo alto, concorrenza di un miliardo di cinesi improvvisamente in affari, carestie e migrazioni di massa dall'Africa, terrorismo impazzante ovunque, spinte indipendentiste o secessioniste un po' ovunque, catastrofi climatiche). E se nello stesso momento gli USA fossero lacerati da disordini civili, il momento sarebbe perfetto, a giudizio dei vecchi falchi e dei militari del Cremlino, per regolare i conti con gli yankees che hanno umiliato la gloriosa USSR. John Titor o no, siamo profondamente nella cacca.  XmX
Edited by XmX - 27/10/2004, 11:46 |
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