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TARTESSO, Riprendiamoci la sua storia

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Barbanera3
view post Posted on 18/10/2006, 23:05 by: Barbanera3




TARSIS (TARSHISH) è il nome di una località citata diverse volte nella Bibbia.

CITAZIONE
TARSIS

1. Una località, probabilmente della discendenza di Tarsis (2), adesso sconosciuta. E' spesso associata con delle navi, per cui un posto al mare è più indicato; Spagna sembra il paese più probabile [Tartesso]. Salomone aveva una flotta di Tarsis [...] come pure Giosafat [...] Giona [1] cercò di fuggire a Tarsis [...] aveva argento e altri metalli, con cui commerciava [...] Un'immagine del giudizio di Dio è la distruzione delle navi di Tarsis [...] Altri riferimenti (spesso come paese lontano) [...]

2. Figlio di Iavan [...] e probabilmente fondatore di Tarsis (1).

3 Figlio di Bilan (2) [...]

4 Uno dei sette principi di Persia e di Media [...]

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CITAZIONE
1 Re 10:22

Infatti il re [Salomone] aveva in mare una flotta di Tarsis insieme con la flotta di Chiram; e la flotta di Tarsis, una volta ogni tre anni, veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni.

2 Cronache 9:21

Infatti il re [Salomone] aveva delle navi che andavano a Tarsis con la gente di Curam; e una volta ogni tre anni venivano le navi da Tarsis, portando oro, argento, avorio, scimmie e pavoni.

1 Re 22:49

Giosafat costruì delle navi di Tarsis per andare a Ofir in cerca d'oro; ma poi non andò, perchè le navi naufragarono a Esion-Gheber.

2 Cronache 20:36-37

36 e se lo associò [Giosafat], per costruire delle navi che andassero a Tarsis; e le costruirono a Esion-Gheber.
37 Allora Eliezer, figlio di Dodava da Maresa, profetizzò contro Giosafat, dicendo:"Perchè ti sei associato con Acazia, il Signore ha disperso le tue opere". E le navi furono sfasciate, e non poterono fare il viaggio di Tarsis.

Giona 1:3

Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore.

Giona 4:2

Allora pregò e disse:"O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato.

Geremia 10:9

argento battuto in lastre portato da Tarsis,
oro venuto da Ufaz,
opera di scultore e di mano d'orefice;
sono vestiti di porpora e di scarlatto,
sono tutti lavoro d'abili artefici.

Ezechiele 27:12

Tarsis commerciava con te,
a causa di tutte le ricchezze che possiedi in abbondanza;
fornisce i tuoi mercanti
d'argento, di ferro, di stagno e di piombo.

Ezechiele 27:25

Le navi di Tarsis sono la tua flotta per il tuo commercio.
Così ti sei riempita, ti sei grandemente arricchita nel cuore dei mari.

Salmi 48:7

come quando il vento orientale
spezza le navi di Tarsis.

Isaia 2:16

contro tutte le navi di Tarsis,
e contro tutto ciò che piace allo sguardo.

Salmi 72:10

I re di Tarsis e delle isole gli pagheranno il tributo,,
i re di Seba e di Saba gli offriranno doni.

Isaia 23:1-14

1 Oracolo contro Tiro.
Urlate, o navi di Tarsis!
Essa infatti è distrutta; non più case! Non c'è più nessuno che entri in essa!
Dalla terra di Chittim è giunta loro la notizia.
2 Siate pieni di stupore, o abitanti della costa, che i mercanti di Sidone, solcando il mare, affollavano!
3 Attraverso le grandi acque, il grano del Nilo, il raccolto del fiume, erano la sua entrata; essa era il mercato delle nazioni.
4 Vergognati o Sidone! Poichè così parla il mare, la fortezza del mare:"Io non sono stata in doglie, e non ho partorito, non ho nutrito giovani, non ho allevato vergini".
5 Quando la notizia giungerà in Egitto, tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro.
6 Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa!
7 E' questa la vostra città sempre gaia, la cui origine data dai giorni antichi? I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi.
8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi, i cui negozianti erano dei nobili della terra?
9 L'ha decretato il Signore degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra.
10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figlia di Tarsis! Non c'è più giogo!
11 Il Signore ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che siano distrutte le sue fortezze,
12 e ha detto:"Tu non continuerai più a far festa, o figlia di Sidone, vergine disonorata! Alzati, passa nel paese di Chittim! Neppure là troverai riposo".
13 Ecco il paese dei Caldei, di questo popolo che già non esisteva, il paese che l'Assiro assegnò a questi abitatori del deserto. Essi innalzarono le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro, ne fanno un monte di rovine.
14 Urlate, o navi di Tarsis, perchè la vostra fortezza è distrutta.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_di_Giona
http://it.wikipedia.org/wiki/Giona_(profeta)
http://en.wikipedia.org/wiki/Jonah
www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Giona

Tarsis non di rado viene identificata con la Tartessos delle fonti greche, però alcuni storici non sono favorevoli a questo abbinamento. Un'iscrizione cuneiforme, risalente all'epoca del re assiro Assurheddon (681-668 a.c.), nomina la località di Tarsis:"Tutti i regni dalle (isole) del mezzo del mare,dal paese di Iadanan e Iaman fino a Tarsis si sono inchinati ai miei piedi".Se questa Tarsis era la Tarsis biblica e stava in Spagna o in Sardegna,appare un po' difficile che si andasse ad inchinare davanti a un re della Mesopotamia!Il sovrano assiro era malato di grandeur?E' una possibilità.Tuttavia,diversi ricercatori sono convinti che Tarsis non fosse la mitica Tartesso.Può trattarsi di Thera,meglio nota come Santorini,nel mare greco?

"Luana Monte, Thera, l'isola dai tanti nomi, è forse la mitica Tarsis? Nel mar Egeo, a nord di Creta, si trova Thera, la più meridionale delle Cicladi, isole così chiamate per il fatto di essere disposte a circolo, in greco kyklos, intorno a Delo, luogo di nascita di Apollo. In epoca minoica la configurazione di Thera è stata sconvolta dal terribile vulcano che la dominava e "l'odierna Thera non è più un'isola, ma un insieme di più isole, formatesi dopo l'eruzione della metà del II millennio a.C. e di quelle successive; Thera, Aspronisi e Therasia intorno alla caldera, Palaea Kameni e Nea Kameni al centro della stessa. Se in origine era rotonda e dominata dalla montagna, ora la sua caratteristica principale è appunto questa caldera, sulle cui pareti, che si innalzano verticalmente sul mare per oltre 200 metri, è praticamente impressa, grazie agli strati che si susseguono, tutta la storia geologica dell'isola" (1). Thera è oggi più nota come Santorini, nome che le deriva dai Veneziani, che avendovi trovata una piccola cappella eretta in onore di Santa Irene, avrebbero dedicato tutta l'isola alla Santa (Santa Irini, appellativo divenuto poi col tempo Santorini). Gli uomini, nel corso dei millenni, chiamarono quest'isola in modi diversi. Nei tempi più antichi era detta Strongyle, cioè "la rotonda", denominazione che ben si addiceva ad un'isola vulcanica, e che fu dato anche all'odierna Stromboli, nelle Eolie, anch'essa un vulcano mediterraneo (2). Un altro nome attribuito all'isola nell'antichità, per la bellezza dei suoi paesaggi, fu Kalliste o Calliste, cioè "la bellissima", come testimoniano Apollonio Rodio e Plinio:"l'isola detta Calliste, o Bellissima, sacra nutrice dei figli di Eufemo"; "Tera, chiamata la Bellissima, allorchè spuntò dal mare" (3). Erodoto narra che, successivamente, essa prese il nome di Thera o Tera da un eroe spartano, discendente di Cadmo, che l'avrebbe colonizzata insieme a dei compagni [...] Questo narrano le fonti, ma le tavolette ritrovate a Cnosso, su cui sono riportati testi a carattere religioso in lineare B, la scrittura dei Micenei (5), smentiscono questa versione: infatti su alcune di esse (Fp 1,6; 5,1; 6,2; 13,2; 14,2; 48,2) risalenti al XV-XIV sec. a.C. circa, tra gli appellativi di divinità destinatarie di offerte, si legge il nome qe-ra-si-ja (nella Fp 16.2 si trova qe-ra-si-jo). Nella tavoletta Fp1, per esempio, sono annotate le offerte di un mese, che consistevano in varie quantità d'olio da assegnare ai santuari di Zeus Ditteo, di Amnisos, al Daidaleion, a tutti gli dei, a Que-ra-si-ja (6). C'è chi associa il nome que-ra-si-ja a Tiresia, il famoso indovino; chi ad una divinità della caccia (7). Invero molti pensano che Qe-ra-si-ja sia una divinità prettamente cretese, passata poi nel pantheon miceneo e che il suo nome sia un etnico connesso a Thera/Therasia, " [...] Che una dea locale dell'isola di Thera fosse adorata anche a Creta è certo possibile dato che i Minoici erano in stretto contatto con l'isola, come è provato dagli scavi ad Akrotiri ... Ripetute eruzioni li hanno resi sensibili al costante incombente pericolo del vulcano" (8) [...] In breve qe-ra-si-ja sarebbe una parola di origine pregreca "connessa con il nome Thera/Therasia e con l'etnico Therasios [...]".

L'articolo completo si trova al seguente indirizzo: link

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Oppure Tarsis,in realtà,era Tarso di Cilicia?

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CITAZIONE
Tarso (... Tarsus...sotto la dominazione seleucide chiamata Antiochia al Cidno,sotto la dominazione romana Giuliopoli) è una città della Turchia dall'antica storia,nota soprattutto per essere la città natale di Saulo.Essa sorge vicino alla foce del fiume Tarsus Cay (noto nel passato come Cidno),fa parte della provincia di Icel e si colloca a nord est rispetto a Mersin.Attualmente conta circa 160.000 abitanti ed è sede di attività commerciali e industriali collegate all'agricoltura e di attività petrolchimiche.Nella preistoria Tarso ha visto insediamenti neoltici,calcheolotici e dell'età del bronzo.E' poi stata governata da Ittiti,Assiri,Persiani,Macedoni,Romani,Bizantini,Turchi Selgiuchidi e Turchi Ottomani.Il suo antico nome TARSOS probabilmente deriva dal dio Tarku.La sua importanza nel passato derivava dalla sua posizione tra le rotte commerciali fra regioni dell'Anatolia,regioni del Ponto Eusino e Siria.Nel IX secolo a.C. viene conquistata dagli Assiri;dagli anni intorno al 400 a.C. è la sede di un satrapo dell'Impero Persiano;dal III secolo a.C. fa parte dell'Impero Seleucide con il nome di Antiochia al Cidno.A Tarso vive il filosofo stoico Antipatro.Conquistata dai Romani da Pompeo ne fa la capitale della Cilicia;nella contesa fra Pompeo e Giulio Cesare parteggia per quest'ultimo e assume il nome di Giuliopoli.

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CITAZIONE
Domanda: dove era Tarsis?

In termini biblici il nome di "Tarsis" può riferirsi a uno dei due posti:

a. Tarsis in Cilicia (Turchia sud-est)
b. Tarsis (o Tartesso) in Spagna


Ci sono tuttavia altri candidati:

1) La Septuaginta, la versione greca del Vecchio Testamento, traduce Tarsis come "Cartagine", anche se a quel tempo "Cartagine" (a Tunisi, Nord Africa) governava le ex aree di Tarsis in Spagna.

2) Secondo il pensiero di Giulio Africano, "Tarsis" era un altro nome per le isole di Rodi e di Cipro.

3) Vi è un comune siciliano di nome Tarso.

4) Un'iscrizione fenicia in Sardegna cita Tarsis, ma esattamente in che contesto non è chiaro.

6) Il nome "Tarsis" una volta indicava una "fornace" in accadico e fenicio, e quindi eventualmente è applicabile quasi a tutte le colonie fenicie specializzate nella metallurgia. Analogamente William F. Albright e molti altri con lui hanno suggerito che si riferiva alle miniere di minerali preziosi e che è stato applicato ad alcuni Paesi minerari.

6) Cyrus Gordon [...] vuol identificare Tarsis con l'America.

7) L'espressione biblica "navi di Tarsis" è frequentemente spiegata come termine generale per le navi in partenza per viaggi a lunga percorrenza. Non vi è tuttavia alcuna prova di questa supposizione. A nostro parere "navi di Tarsis" significa "navi da (il luogo) Tarsis". O dalla direzione di Tarsis. Questo è il semplice significato del testo ebraico.

8) Immanuel Velikovsky pensò che Tarsis era Creta, o una delle sue principali città: Cnosso (Age in Chaos, sezione trogloditi o Carii? N.17).

9) Alcuni [...] hanno identificato Tarsis con le isole britanniche. Essi hanno sostenuto (senza fornire alcun riferimento, per quanto siamo a conoscenza) che il nome "Tarsis" si trova applicato in Gran Bretagna sulle "vecchie carte". D'Arbois de Jubainville, uno studioso francese [...], riteneva che in una sola volta Tarsis aveva governato su tutta la Spagna e la maggior parte della Gallia [...] Tarsis era un emporio commerciale con pretese imperiali che aveva a che fare con i metalli in Spagna e le isole britanniche [...] Può essere che tutto questo complesso sia stato incluso con il termine di "Tarsis".

10) In termini assiri Tarsis era da qualche parte verso il Mediterraneo occidentale. Gli annali del re assiro Esarhaddon (681-669 a.C.): "Tutti i regni (isole) in mezzo al mare dal paese di Iadanan e Jaman [...] Tarshishi si inchinò ai miei piedi e ho ricevuto un pesante tributo". Iadanan ("Isola di Dan") è Cipro e Iaman è la costa ionica dell'Asia Minore [...] L'impressione è che Tarshishi sia stato descritto come un regno in mezzo al mare, pare un po' più lontano rispetto all'Assiria di Cipro e della Ionia" [...]

11) ... Alcuni credono che Tartesso era un mero residuo di un'entità [...] nota come "Atlantide" [...]

12) Alcuni sostengono che Tarsis era da qualche parte ad est nell'Oceano Indiano o al di là di esso. In alternativa vi è l'idea che esistevano due luoghi chiamati "Tarsis"[...] uno a est, l'altro a ovest.

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CITAZIONE
S. Girolamo stima, che in questo luogo Tarsis significhi il mare, e del medesimo parere è il Ribeira, che diffusamente tratta questa questione, e altri autori ancora [...] Teodoreto, Teofilato, e altri sono d'opinione, che per Tarsis s'intenda Cartagine Città d'Africa [...] Il P. Cornelio [...] e altri moderni stimano, che Tarsis in questo luogo significhi propriamente la Città di Tarso della Provincia di Cilicia [...]

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CITAZIONE
L'evoluzione del valore semantico di Tarsis si iniziò, dunque, con tutta verosimiglianza, nell'ambiente fenicio; di lì la parola passò agli Israeliti al tempo di Salomone, quando questi si affiancò a Hiram di Tiro nell'attività commerciale; e naturalmente la parola passò già con il triplice significato di Tarso, Tartesso e tipo di nave. Gli Israeliti poi estesero il nome di Tarsis anche ad altre regioni, raggiungibili dal Mar Rosso.

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"Comunque la bufera passò", scrive Enrico Acquaro, "e sul mare tornato tranquillo ecco veleggiare lentamente le "navi di Tarsis", battenti bandiera fenicia. Tarsis-Tartesso e le miniere, Tiro e il Mar Rosso, Salomone e il profeta Giona; attorno al nome di Tarsis ruota tutto un mondo, sospeso tra storia e leggenda, tra affari concreti e fascino di terre lontane. Su questo nome, tramandato dalla Bibbia, si discute da lungo tempo; anche perchè stabilire dove si trovasse questa misteriosa località che diede il nome alle navi fenicie che la raggiungevano significa sapere verso quali lidi si volgesse la più antica frequentazione commerciale dei Fenici. Che ad un certo momento Tarsis volesse dire "luogo lontano, raggiungibile per mare" senza avere una definita connotazione geografica, è un punto che trova tutti d'accordo: il problema è di sapere dove stava la prima di quelle Tarsis, che tra gli antichi qualcuno identificava con Cartagine e altri voleva raggiungere imbarcandosi nel golfo di Aqaba e che i moderni si orientano sempre più spesso a identificare con l'ispanica Tartesso. Com'era facile prevedere, essendoci di mezzo la Bibbia, pochi mesi fa è arrivato un grosso e denso volume, tedesco, che fa il punto della situazione mediante un'analisi attenta, condotta purtroppo col metodo usuale, di tutti i passi biblici e un'analisi assai più rapida dei testi extra-biblici (14); pubblicato dalla sezione madrilena dell'Istituto Archeologico Germanico, questo lavoro indica ovviamente in Tartesso l'ubicazione dell'inafferrabile Tarsis" (E. Acquaro, Momenti precoloniali nel Mediterraneo antico, 1988, Google books).

"Quando si stava affermando una certa communis opinio", scrive Giovanni Garbini, "che vedeva in Tarsis l'iberica Tartesso, è venuto l'Albright a rimettere tutto in discussione: riprendendo una vecchia tesi dello Haupt, lo studioso americano ha voluto vedere in Tarsis un semplice nome comune (semitico), formato dalla radice rss, col significato di "miniera". Come tale esso sarebbe suscettibile di diverse localizzazioni [...] verrebbe perciò a cadere l'identificazione di Tarsis con Tartesso, almeno dal punto dell'accostamento linguistico tra i due nomi" (G. Garbini, I Fenici: storia e religione, 1980, Google Books).

"Io ho creduto necessario", scrive Giuseppe Flavio nelle Antichità Giudaiche, "mercè la parola, ch'io diedi di narrar fedelmente ogni cosa, esporre, quanto di questo profeta ho trovato scritto ne' libri ebraici. Questi adunque obbligato da Dio ad entrare nel regno di Nino, e giunto quivi per tutta la città predicare, che Dio distruggerebbe quel regno, per timore che n'ebbe, non che v'andasse, anzi s'involò al cospetto di Dio fuggendo in Gioppe; dove trovata una nave fe' vela, e tirò verso Tarso di Cilicia [...]".

CITAZIONE
Una manciata di versetti sparsi per l'Antico Testamento ricorda le misteriose "navi di Tarsis". Salomone, si racconta, aveva, accanto alla flotta normale, anche una flotta di "navi di Tarsis", e così i fenici di Tiro. Forse gliela hanno attribuita scrittori di un'epoca posteriore (V sec.?), poi queste navi sono citate anche alla epoca di Giosafat, di Isaia, di Ezechiele, di Giona. Si tratta di un termine tecnico con cui gli antichi scrittori d'Israele indicavano un bastimento commerciale equipaggiato per lunghi viaggi, e quindi particolarmente robusto, capace, più di altri, di affrontare il mare aperto: "navi d'alto mare" traduce una versione moderna. Navi grandi, superbe, simbolo di un orgoglio che provocò perfino l'ira dei profeti. Eppure sarà esistita una località da cui queste navi hanno tratto in origine il loro nome: una potenza marinara che ha creato un tipo particolare di nave. Dove era dunque Tarsis? I traduttori e gli studiosi della Bibbia non sono concordi: le vecchie ipotesi della Septuaginta e della Vulgata che l'identificavano con Cartagine sono state abbandonate dalla critica moderna e così quella di Giuseppe Flavio che propone Tarso in Cilicia. Nel nostro secolo si è parlato delle colonie fenicie di Tarros in Sardegna o di Tartesso in Spagna, ma il noto prof. Sabatino Moscati ha demolito queste ipotesi. Si tratta di una località quasi mitica che per gli ebrei era "in capo al mondo". In una conferenza tenuta il 16 settembre al neocostituito Centro Culturale Protestante di Rio Marina ha sostenuto l'ipotesi che le navi fossero in origine toscane, forse addirittura elbane. Da Tarsis infatti (Ezechiele 27:12) provenivano i metalli (ferro, stagno, argento) presenti all'Elba e nelle vicine Colline Metallifere. In queste località si trovano le miniere più grandi e più facili da scavare, nonchè più sfruttate dall'antichità, dell'intero bacino Mediterraneo, come attestano tutti gli scrittori classici e provano le scoperte archeologiche. La zona alle spalle di Piombino è considerata addirittura unica per quanto riguarda lo stagno, indispensabile alla formazione del bronzo. L'ebraico Tarsis, inoltre, secondo questa ipotesi confortata da alcuni dizionari, come indica la radice TRS, corrisponderebbe al latino Etruschi, al greco Tyrsenoi/Tirrenoi, allo antico egizio Tursa. Le navi di Tarsis sarebbero quindi navi etrusche, appositamente attrezzate, che trasportavano i metalli dell'Elba e della Toscana per il Mediterraneo fino ai porti palestinesi e fenici. Non vi è nulla di strano che una talassocrazia (potenza marinara) come quella etrusca, che ha lasciato il suo nome al mar Tirreno e traccia della sua presenza negli scrittori classici greci, che si è espansa fino alle Baleari e perfino - pare - oltre Gibilterra, abbia raggiunto le coste palestinesi. Lo confermerebbero anche la presenza di vasellame etrusco negli scavi compiuti in Turchia, Egitto e Siria. Elbani nella Bibbia, dunque?

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Edited by Barbanera3 - 6/9/2013, 16:27
 
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