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Rol vero sensitivo o abile mistificatore?, thread nato dalla scissione di progetto Rol

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poldos
view post Posted on 23/1/2008, 07:44




Dal sito http://alessiaguidi.provocation.net/ciarlatani/rol.htm , un vecchio (ma attuale) ed esaustivo articolo riassuntivo:


Rol, processo a una leggenda

A Torino la demolizione del mito: "Faceva trucchi, non magie"

La Repubblica, Domenica 8 giugno 2003 - Di Laura Laurenzi

Torino - Come ti demolisco il mito. È toccato a un prestigiatore laureato in informatica di anni 26, anche lui torinese, smontare il teorema Rol. Dimostrare come dietro a ognuno dei suoi inauditi prodigi ci fosse il trucco. Quello di Mariano Tomatis [1] era l'intervento più atteso al convegno nazionale del Cicap, il Comitato per iI controllo delle affermazioni sul paranormale nell'austera aula magna del Politecnico. Camicia bianca senza giacca, cravatta scura, capelli neri e corti irti di gommina e occhio un po' spiritato, Tomatis è un prestidigitatore ma anche un mentalista, il mentalismo essendo - ci viene spiegato - quella branca dell'illusionismo che cerca di riprodurre con dei trucchi i fenomeni del paranormale.

Parla veloce, eloquio nervoso, perché venti minuti non sono molti per raccontare un'indagine così complessa, fatta mettendo a confronto centinaia di testimonianze. Parte dai rifiuti sistematici di Rol di sottoporsi a qualunque controllo scientifico: "La scienza non può fotografare l'anima", ripeteva Rol. Poi, implacabilmente, Tomatis passa in rassegna uno dopo l'altro i vari giochi - ma Rol li chiamava esperimenti - , che fanno tutti parte, spiega, del più classico dei repertori di un mago. Da Silvan a Davide Copperfield. Alcuni li realizza sul palcoscenico. La scrittura aerea Ars est celare artem (Ovidio) che si materializza su un quattro di fiori. Il numero cosiddetto della "carta ambiziosa", che stregò Fellini, raccontato da Buzzati nei Misteri d'Italia, ma anche quello del martello che lievita, con cui Rol si divertì a sbalordire un povero operaio capitato a casa sua, e che Tomatis ha mostrato anche l'altra sera a "Porta a porta": "Questo è facilissimo, addirittura puerile. E' spiegato persino nel manuale di magia di Paperinik".

Possibile? La platea ascolta in un silenzio irreale. E i misteriosi "apporti"? E le bandiere napoleoniche che si materializzavano da sole? E i quadri autodipinti alla maniera di El Greco, Goya, Picasso, Braque, Kandinsky, Klee? Tomatis ha una spiegazione per tutto: dal mazzo di carte che si gonfia da solo (guardate, non ci vuole niente!) agli oggetti che attraversano le pareti, dai biglietti spiritici alla lettura dei libri chiusi, dalla visione dell'aura alla bilocazione, "frutto di una leggenda incontrollata". Possibile che ci siano cascati in tanti? Personaggi come De Gaulle, come Einstein, come Gianni Agnelli? "Il selezionatissimo pubblico ammesso nel salotto di Rol non era certo attrezzato allo smascheramento - spiega Steno Ferluga, docente universitario di fisica ambientale e presidente del Cicap - Al contrario, era un pubblico ansioso di essere complice e devoto. Non è un caso che Rol non abbia voluto aprire le porte a Silvan. Chi cercava una spiegazione veniva tenuto a distanza". Ne sa qualcosa Alberto Angela. E anche Tullio Regge: "Esibì nei miei confronti una violenta antipatia. Mi trattò con estrema scortesia - racconta - Mi esiliò all'estremità opposta del tavolo". Nonostante tutto Regge conserva di Rol il ricordo di "un eccezionale carisma, una personalità inimitabile, un vero erede di Cagliostro".

Quello contro Rol è un attacco a tenaglia: "Un'operazione culturale, che era nostro dovere fare. Troppo grande è ancora il credito di cui Rol gode nei convegni di omeopatia e di medicina alternativa - punta il dito il presidente del Cicap Ferluga - Si rischiava di farne un caso perennemente sospeso nel dubbio e nell'ambiguità". La rivista "Scienza & paranormale" ha dedicato un intero numero al caso Rol e uno degli interventi più interessanti è quello di un altro prestigiatore (anche se dilettante), Massimo Manca, professore di lettere e ricercatore di letteratura cristiana antica: "Ai miei occhi il mistero più grande è come Rol sia riuscito a giungere a tali livelli di professionismo da autodidatta, restando completamente isolato dall'ambiente magico professionale torinese, il che costituisce un ulteriore argomento a favore del suo genio magico". All'obiezione "Rol non si è mai esibito per denaro" risponde Massimo Polidoro, che del Cicap è il segretario generale: "Si esibiva per qualcosa di ben più raro e gratificante, che nessuno può comprare, l'ammirazione incondizionata di persone di enorme fama, valore, potere". Perché lo faceva? Rol, profondamente religioso, amava definirsi "la grondaia che convoglia l'acqua che cade sul tetto" e invitava gli altri ad analizzare l'acqua, le ragioni per cui l'acqua cade, più che la grondaia: "Soltanto che la grondaia era truccata", sostiene Tomatis, e allargale braccia. Quella di Rol era quanto di più vicino alla cosiddetta gospel magic, spiega, utilizzata negli Stati Uniti da tanti pastori protestanti, diaconi, ministri di culto: "Durante l'omelia stupiscono la platea facendo un piccolo gioco di prestigio, per esempio la corda che si spezza e poi si ricompone, e lo spiegano in chiave metaforica. La corda che si rompe rappresenta la vostra separazione da Dio, dicono per esempio. Ma non soffermatevi sul fenomeno, guardate il messaggio. Anche per Rol il messaggio è l'esistenza di Dio".


Tra le pareti del suo salotto un secolo di prodigi e misteri
La Repubblica, 8 giugno 2003, di Gabriele Romagnoli

Il centenario enigma chiamato Gustavo Adolfo Rol (20 giugno 1903 - 22 settembre 1994) riposa, insoluto, nel cimitero di San Secondo, tra le colline piemontesi. La lapide lo ricorda "capitano degli alpini" e sposato con Elna, "norvegese, grande signora, 17 regnanti nella sua famiglia". Il cortese uomo del posto che mi condusse a visitarla aveva avuto una onorificenza da Giuliano Amato e la pena di un figlio morto d'amore. Raccontò che il 3 maggio del 1945 il sindaco del paese, a nome del Comitato di liberazione nazionale, aveva consegnato a Rol un attestato "per il coraggio da lui dimostrato in circostanze difficilissime valse a salvare la vita e i beni dei singoli e di intere comunità". In che modo? Usando quei "poteri" che tanti testimoniarono e altrettanti, in nome della scienza, negarono? O semplicemente facendo giochi di prestigio, partite a carte truccate di cui gli invasori pagarono la posta? L'uomo di San Secondo scrollò le spalle: che importava? Aveva o no "salvato la vita e i beni dei singoli e di intere comunità"? Non contava, questo effetto, più del modo in cui era stato ottenuto?

Per decenni si è cercata la chiave dell'enigma di Rol, ma la porta era aperta. Eppure, i più sono rimasti sulla soglia e discutere la natura del fenomeno che aveva spalancato l'uscio. Questa disputa ha provocato al "capitano" un iniziale divertimento e una finale amarezza. Le stesse sensazioni prova chi, laicamente ma senza pregiudizi, segna le tracce del suo percorso, ascoltando tutte le voci: alte e basse, religiose e scientifiche. Nel palazzo dove viveva, in via Silvio Pellico 31, affacciato sul parco del Valentino, tutti gli inquilini lo ricordano come una soave leggenda. I suoi inviti alle cene e successivi "esperimenti" erano elevazioni di rango. A ogni piano una signora, oggi anziana, pronuncia la stessa frase: "Qui erano tutte invaghite di lui, tranne me". Persone con occupazione usuale, famiglia e nessuna propensione per l'esoterismo, dicono, con la stessa naturalezza con cui racconterebbero un temporale: "Ogni tanto, per stupire i bambini, cresceva di statura. Venti centimetri in un colpo: i pantaloni gli diventavano alla zuava". Scriveva, nei suoi diari, di aver scoperto le leggi nascoste della materia. Fece apparire, si narra, una rosa tra le mani di Einstein, che si mise a ridere per la sorpresa. Federico Fellini racconta che, per sparigliare la sua malinconia, mentre erano al ristorante, scriveva a distanza sul tovagliolo di un altro commensale e godevano insieme del suo stupore. Usava, per farlo, una speciale matita che portava sempre con sé. Che fosse orpello di scena o strumento canalizzatore di energie, fatto sta che il regista tornava a casa più sereno.

Organizzava, in una sala di quella sua immensa casa, oggi abitata da un analista per l'alta società (qualcosa del fluido che attirava dev'essere rimasto), serate esclusive in cui esibiva le sue capacità. Non sempre gli riusciva, non possedeva interruttori per azionare quelle doti: sorprendevano anche lui, sosteneva. Leggeva in libri chiusi, evocava spiriti. Chi ha partecipato conserva gelosamente ricordi e reperti. Le cronache più dettagliate di quegli "esperimenti", le ha raccolte nel libro "Rol", (Edizioni Mediterranee) Remo Lugli, all'epoca giornalista e tuttora gentiluomo, che, nella miglior tradizione professionale, offre onesta testimonianza ed evita interessata interpretazione. Nel suo percorso accanto a Rol si rintracciano scetticismo, perplessità e stupore. Più, come per tutti quanti mostrarono disponibilità al "capitano", ricambiato affetto.

Ricostruendo i cicli dei gruppi presenti alle serate in casa Rol si nota che a scandirli è l'apparizione e successiva scomparsa di una signora che fa da fulcro: di tutti i possibili secondi fini dell'esibizione di quei poteri o effetti che fossero, questo è il più naturale e accettabile. Lugli racconta che andarono insieme al casinò, ma Rol, seduto al tavolo, non vinceva mai. Solo quando si alzava era in grado di prevedere il numero che sarebbe uscito alla roulette: "Se lucrassi dalle mie capacità, le perderei". I suoi antagonisti sono in grado di dimostrare che alcuni dei suoi "esperimenti" possono essere ripetuti da altri, ma non che lui ne abbia tratto vantaggio economico.

Frequentò le persone più ricche di Torino, inclusa la famiglia Agnelli e Cesare Romiti, ma si mantenne con le rendite familiari e i quadri che dipingeva (rose in disfacimento). De Gaulle lo considerava una specie di arma da tenere dalla propria parte. Reagan gli scrisse una lettera di ringraziamento per non meglio precisati servizi resi nella soluzione del sequestro Dozier. Nel rapimento del marito della sua giovane amica e ora biografa Maria Luisa Giordano, nulla invece poté. Non possedeva interruttori, ripeteva. Per questo non accettò mai di farsi esaminare dalla scienza. Molti trassero da quel rifiuto la convinzione che "barava". Qualcuno lo scrisse. Rol si sentì, più ancora che offeso, avvilito. Portò quella delusione fino in fondo alla sua esistenza. Voleva, nel testamento, replicare alle accuse e assicurarsi l'ultima parola: aspirazione umana, troppo umana. Lo dissuasero gli amici.

Morì senza "effetti speciali". Ha, tra i cattolici, estimatori e avversari. Don Gallo, il sacerdote di San Salvario che ne celebrò il funerale, ritiene che fosse "un buon cristiano"e che nulla, in quel che faceva e sosteneva, contraddicesse la sua fede. Gli fecero da esecutori testamentari Caterina Ferrari e Aldo Provera. Alla prima, farmacista, Rol era venuto misteriosamente incontro nel momento del lutto, offrendole il conforto della consapevolezza che nessuno è perduto. Il secondo, industriale e uomo pratico, racconta, semplicemente, che il "capitano" gli aveva tolto ogni paura: della vita come della morte. Che poi Rol avesse davvero scoperto, come sosteneva, ma senza spiegarlo, il "segreto della coscienza sublime", è secondario rispetto alle conseguenze delle sue azioni. Esaudì, in molti, il nostro desiderio di meraviglia, il nostro bisogno di consolazione. Se era un trucco, era prodigioso.


Nota di Alessia:

1. A questo proposito si veda l'eccellente sito che Mariano Tomatis ha dedicato alla sua ricerca su Gustavo Rol:


http://www.gustavorol.net/gustavorol.php


N.B. consiglio vivamente una visita al sito di Tomatis segnalato sopra. E' davvero fatto bene, molto documentato e decisamente esauriente. Ci sono ben 11 capitoli da leggere tutti di un fiato. E' il centro studi su Rol: sicuramente chiarirà molte cosette ai nuovi centri di studio... :)

 
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poldos
view post Posted on 23/1/2008, 23:54




CITAZIONE (Signore_delle_Maree @ 23/1/2008, 13:42)
Questa discussione è stata creata appositamente per arivare a capire come Rol ha avuto questa intuizione della terribile legge che egli stesso dice di aver scoperto. Quindi, questa discussione è incentrata sulla continua ricerca, possibilmente seguendo una via spirituale e/o diversa dal solito perchè, è chiaro come il sole, che i fenomeni da lui riprodotti sono sempre stati un mistero, mistero che il CICAP non ha perso occasione di infangare, sia Rol come uomo che i suoi poteri. Quindi, ve lo chiedo gentilmente, se non avete intenzione di scrivere qualcosa di attinente a quello che questa discussione si era proposta di perseguire, non scrivete più nulla. Non ci interessa cosa nel pensate di Rol se secondo voi è un falso imbroglione bugiardo. Perchè è normale: gli scettici non accetterebbero tali fenomeni neanche se gliei sbattessero in faccia. Quindi vi prego di farvi da parte, non vogliamo perdere tempo in inutili liti fra pro e contro, l'eterna lotta vero/falso. Gentilmente, levatevi di torno.

Nessun problema.

Vi ho postato articoli e links per fornirvi la voce dell'altra campana. Se avete paura di informarvi e continuare a credere nelle illusioni siete liberi di farlo.

Ma ad una condizione: piantatela di raccontare storie sui fenomeni di Rol. Non sono alcun mistero o, per meglio dire, il mistero è stato svelato. Eccome.

Noi saremmo felicissimi di ricevere in faccia la prove dell'esistenza di questi fenomeni ma purtroppo, a tutt'oggi, questo non si è mai verificato. Abbiamo offerto anche soldi ma nisba. Il cicap è nato proprio per analizzare queste prove: ma dove sono ?

Più volte abbiamo cercato di analizzare Rol e di presenziare alle sue spettacolari sedute: ha sempre titubato. Piero Angela c'è andato. Ecco come lo descrive:

"Gustavo Adolfo Rol è certamente quello che si dice una "personalità" (e anche un personaggio di stile). Vive in un aristocratico appartamento della vecchia Torino, attorniato da raffinati mobili e quadri d'epoca, e accoglie, per le sue serate paranormali, solo un pubblico selezionatissimo (Federico Fellini, mi dicono, è uno dei suoi devoti frequentatori). Racconti straordinari vengono fatti sul suo conto; si dice che riesca a leggere nei libri senza aprirli, a provocare "apporti" misteriosi, a scrivere a distanza e che addirittura abbia il dono di sdoppiarsi ("Mentre è a Torino lo fotografano a New York" afferma il titolo di un articolo a lui dedicato). Con molta cortesia il dott. Rol mi ha ricevuto due volte. Egli sa che il mio atteggiamento era quello di un osservatore e non di un credente e quindi con molta franchezza dirò quello che penso. Nel corso di queste due sedute ho accuratamente osservato gli esperimenti da lui eseguiti, ne ho preso nota scritta in seguito, e mi sono posto la consueta domanda: si tratta di fenomeni genuini? Un primo gruppo di "esperimenti" consisteva in giochi di carte (carte, per esempio, che apparivano in vari punti del mazzo dove non dovevano essere; carte che, indicate a caso, risultavano uguali a quelle scelte in precedenza, ecc.). Un repertorio certamente sorprendente. E non c'è dubbio che in una atmosfera particolare (dovuta anche alla personalità del dott. Rol) tali fenomeni possano apparire paranormali a uno spettatore emotivo. Ma un osservatore imparziale non deve lasciarsi, naturalmente, influenzare dall'atmosfera, e soprattutto deve cercare di verificare se questi fenomeni si situano davvero al di fuori delle cose possibili. Per questa ragione, assieme all'amico Gigi Marsico che partecipava con me a queste sedute, ci recammo a far visita a un vecchio prestigiatore di Roma, il "mago" Arsenio (che ha al suo attivo un curioso record professionale: per due anni fu stipendiato da Re Faruk, che voleva imparare da lui come riuscire a barare a poker...) e gli spiegammo esattamente le cose che avevamo visto. Man mano che la spiegazione avanzava egli annuiva, come qualcuno che ascoltasse cose a lui ben note. Ad ogni descrizione diceva: "Sì, questo lo faccio anch'io". E ci rifece praticamente gli stessi "esperimenti"... (Tra l'altro il mago Arsenio fece anche una "fotografia del pensiero" a mia moglie; le fece scegliere una carta coperta, le chiese di pensarla intensamente e scattò una fotografia con la Polaroid, in cui si vede, in sovrapposizione il viso, il 5 di picche, che era appunto la carta da lei "scelta"!) In particolare io ero rimasto colpito, durante la seduta da Rol, dal fatto che una carta da me scelta a caso tra 18 che erano disposte (coperte) sul tavolo, era uguale a una carta scelta da Gigi Marsico poco prima e tenuta in evidenza (anch'essa coperta) su un lato del tavolo: io avrei potuto scegliere qualsiasi altra carta, tra le 18 disponibili, quindi il fatto che avessi scelto proprio quella sembrava indubbiamente costituire un fatto inspiegabile. Ebbene, questo stesso tipo di esperimento mi è stato rifatto non solo dal "mago" Arsenio, ma anche da un giovane prestigiatore americano, Lee Fried. Anche James Randi, quando gli spiegai questi esperimenti, si rivolse sorridendo al suo assistente, dicendo: "Ma è il repertorio classico!" Nel secondo incontro con Rol avvennero invece cose diverse: la "lettura" di un libro chiuso e la "materializzazione" di un acquarello. Cioè due classici esperimenti di Rol, che sono stati spesso citati da testimoni che hanno partecipato alle sue sedute. Penso che sia doveroso riferire quello che ho visto, anche se per sommi capi. Prima di passare nella sala degli esperimenti ci fu una lunga conversazione in salotto (come sempre avviene) sugli argomenti più diversi. Il discorso cadde su Pitigrilli, e Rol andò a prendere tre suoi libri in edizione francese, e ci lesse le lunghe e ammirate dediche che Pitigrilli gli aveva scritto. Poi si parlò d'altro. A un certo punto la conversazione portò su Tito, e a metà di una frase Rol si fermò come folgorato dicendo con voce ispirata "Tito n'hésita pas": di fronte al nostro sguardo interrogativo, aggiunse "Tito n'hésita pas... pag.153. Cercate". Due dei presenti cercarono sui libri di Pitigrilli che erano ancora sul tavolo, e a pag. 153 si trovava effettivamente la frase "Tito n'hésita pas". Si trattava di una lettura per chiaroveggenza? Di un flash di percezione extrasensoriale? O di qualcos'altro di più... semplice? Per la verità non è molto difficile, quando si sfoglia un libro (mostrando le dediche) dare un'occhiata a una pagina qualunque e ricordarsi una frase e il numero della pagina, citandola poi mezz'ora dopo, come se "apparisse" nella mente in quel momento. Mi alzai per verificare se questa frase figurava sulla prima riga della pag. 153: effettivamente era sulla prima riga (cioè quella che si "capta" più facilmente sfogliando un libro). Rifeci io stesso questo esperimento in famiglia, con successo. Va detto, a proposito di lettura di libri chiusi, che esistono performances molto più impressionanti (e so che a volte Rol compie cose più complesse). Personalmente conosco tre o quattro altri modi per leggere nei libri chiusi (persino quando si è in casa d'altri e viene sorteggiato un libro a caso e una pagina a caso: c'è un sistema per indovinare una parola o una frase prima ancora che qualcuno vada a prendere il libro nello scaffale... Esistono, per quanto ne so, decine di modi per in un libro chiuso. L'esperimento del libro, quindi, non mi impressionò. Anzi, devo dire che confermò quanto pensavo. Si passò in seguito nella sala delle sedute, e dopo alcune "dimostrazioni" con le carte venne l'esperimento della "materializzazione". Rol ci disse, vedendo il nostro malcelato scetticismo: Ne fummo lieti, perché ciò significava che avremmo assistito a un esperimento vertice, cioè a qualcosa in cui Rol avrebbe mostrato tutte le sue facoltà e i suoi poteri. La difficoltà era che, non sapendo che cosa avrebbe dovuto accadere, non sapevo dove guardare e cosa guardare (e bisogna pur dire che questa di non descrivere prima l'esperimento è una tecnica tipica dei prestigiatori). Rol estrasse da un cassetto di una preziosa commode una cartellina contenente dei fogli bianchi, del genere di quelli che si usano per la macchina da scrivere, e ne distribuì due a testa (ne prese lui pure due). Ci chiese di piegarli in 8 e di infilarli uno dentro l'altro: poi chiese a me di mescolare i fogli così piegati e di disporli uno sopra l'altro. Poiché mentre piegavo i miei fogli avevo avuto l'impressione che "qualcosa" succedesse dalla parte di Rol (una possibile sostituzione di fogli? Non gli sarebbe stato difficile, mentre tutti eravamo impegnati nell'operazione di piegatura, sostituire il suo foglio interno con un altro che conteneva già scritte o disegni, tanto più che la cartellina era rimasta sulle sue ginocchia) decisi di tener d'occhio il foglio piegato da Rol. E nel disporli uno sopra l'altro misi in cima alla pila quello che con ogni probabilità era il suo (avevo avuto questa idea con una frazione di secondo di ritardo, ed ero rimasto incerto tra due: presi quello che aveva di gran lunga la maggiore probabilità di essere il suo). Fu poi effettivamente quello il foglio scelto per l' esperimento. La pila dei fogli fu messa nel centro del tavolo e tenuta in pressione dal bordo di un vassoio. Nessuna manipolazione avvenne in seguito. Del resto, non ce n'era bisogno perché se effettivamente le cose erano andate come io pensavo, il gioco era già fatto... Cioè l'acquerello preparato in precedenza, si trovava già ripiegato all'interno del foglio. Rol mi chiese che genere di pittura mi piaceva: risposi che ero un amatore dell'arte delle icone russe. Chiese al mio amico Marsico quale pittura preferisse: rispose che apprezzava certi pittori moderni, che lavoravano con nuovi materiali, come sacchi, sabbia, lo interruppe Rol: Tralascio qui tutti i dettagli (la scelta dei colori, la scelta dello "spirito intelligente", che fu quello della signora D.V.S. ecc.). Dopo esser stato più volte sul punto di rinunciare (il nostro scetticismo sembrava aleggiare sulla seduta), finalmente Rol con uno sforzo di concentrazione annunciò che l'acquarello si era materializzato sul foglio scelto. Fui pregato di prendere il primo della pila e porlo per qualche istante in una vaschetta d'acqua appositamente preparata (forse perché un acquarello asciutto può apparire sospetto e quindi occorre bagnarlo?): aprendolo, in uno dei settori del foglio interno ripiegato c'era uno schizzo con tre colori: giallo, blu, nero. Rol assicurò che si trattava di un paesaggio marino, malgrado uno dei presenti sollevasse qualche perplessità sull'interpretazione. Il "paesaggio marino realizzato dallo spirito intelligente della signora D.V.S." venne ritagliato, e mi venne offerto gentilmente da Rol in ricordo della serata. Naturalmente, come sempre, si può obiettare che la possibilità che un certo esperimento possa essere fatto o replicato con un trucco non significa necessariamente che l'esperimento originale sia truccato. Giusto. Ma allora è necessario che ci sia un controllo. Altrimenti si tratta di cose che non hanno alcun valore. Questi esperimenti avvenivano sotto controllo? No. Come dicevo prima, noi non sapevamo neppure cosa dovesse accadere, e quindi non sapevamo dove guardare e quando guardare. Del resto solo un prestigiatore professionista può rendersi veramente conto di cosa sta accadendo e predisporre i controlli necessari. E' mai avvenuto questo? Rol non si è mai lasciato controllare. Recentemente il prof. A.C. Jemolo, proprio in seguito alle polemiche suscitate dal mio libro, chiese pubblicamente a Rol di permettere dei controlli, con un articolo pubblicato in prima pagina su La Stampa di Torino (13 agosto 1978): "Appello al dottor Rol. Convinciamo gli scettici". Il tono di questo appello era quasi patetico: "Se osassi fare una preghiera al dott. Rol, la preghiera sarebbe quella di consentire l'uso di "nastri cinematografici" in modo da convincere gli scettici, che secondo il prof. Jemolo "sono i più infelici" (sic). La risposta di Rol, impareggiabile, venne sullo stesso giornale il 3 settembre con un titolo che è una perla da collezione: "La Scienza non può ancora analizzare lo Spirito". E così caro professore, niente "nastri cinematografici", e soprattutto... niente prestigiatori! Capito? Il nostro bravo Silvan ha cercato invano di farsi ricevere da Rol. Ha persino rifatto in televisione alcuni suoi "esperimenti" (come per esempio una firma tracciata in aria che appare misteriosamente su una carta in un mazzo sigillato). Lo ha anche pubblicamente sfidato, mostrando in una trasmissione televisiva (TG l'una) una straordinaria "lettura di un libro chiuso", ancora più inspiegabile di quelle che fa Rol: questo "esperimento" è stato interamente filmato, e il giornalista Stinchelli ancora oggi si chiede come sia possibile un trucco (e ciò conferma che non basta la cinepresa per capirlo). Allora, perché Rol non vuole permettere che Silvan, o un altro esperto, assista a una sua seduta? Non è certo lo scetticismo che può influire sui fenomeni (infatti Marsico e io eravamo scettici, eppure i fenomeni si sono verificati a getto continuo). Perché allora non lo permette? Da decenni Rol si produce nei salotti torinesi, davanti (come lui stesso afferma) a "scienziati, medici, letterati, artisti, religiosi, atei, filosofi, militari, uomini politici, capi di stato e di governo, gente di ogni classe sociale" ecc.: cioè tutte persone... incompetenti in trucchi! Perché invece non vuole mai fare i suoi "esperimenti" sotto l'occhio di un esperto? Neanche una volta? Non serve rispondere che Rol non fa queste cose per lucro: il problema è di sapere se ciò che produce è autentico oppure no. Ma perché dovrebbe fare trucchi, affermano i suoi sostenitori, se non guadagna una lira? Si potrebbe facilmente rispondere che il prestigio (e il potere) che si ottiene convincendo gli altri di avere certe facoltà è forse ancora maggiore di quello che si può avere col denaro. Come mostra l'ossequio di uomini come Jemolo. Rol fa parte di un'antica e garbata tradizione torinese, che dispiace perdere. Avevo persino pensato di stendere un velo di cortese silenzio sulla vicenda. Ma sarebbe stato onesto? Non credo. Il "caso Rol" viene esaltato come una prova vivente del paranormale e allora bisogna pur porre certi interrogativi. "

Da Piero Angela, Viaggio del mondo del paranormale, Garzanti, 1978




Non ha mai voluto incontrare silvan...perchè ?

In finale: occupatevi pure di Rol basta che non parliate di scienza e di prove...
 
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poldos
view post Posted on 24/1/2008, 00:53




ovi, non mistificare la realtà dei fatti.

Nessuno qui ha giudicato l'uomo rol (ne mi interessa farlo).

Qui si parla di fenomeni ed è su quello che mi sono concentrato. Ho riportato, appunto, contributi: un articolo vecchio pubblicato sul quotidiano repubblica, il link ad un sito che studia i fenomeni di rol ed infine l'opinione di piero angela che lo ha conosciuto.

Nessuno ha detto che rol era un bandito: ci si è soffermati sui presunti fenomeni e sui numerosi dubbi che li hanno accompagnati. Se poi la vostra intolleranza è così sconfinata da non permettere a nessuno di avere dubbi, questo è un vostro problema.

Ti assicuro che non nutro alcuna invidia e non ho alcun motivo per ammutolire, anzi.

In quanto ai "grandi" personaggi che ne sarebbero stati colpiti ti ricordo che anche molti scienziati sono stati fuorviati da abili trucchi di medium e sensitivi. Questo non costituisce alcuna prova a favore, tutt'altro.

Come vedi non sono affatto fuoriluogo e inopportuno. Provincialotti lo sono quelli che hanno paura di confrontarsi e caro il mio "anziano" ovi...quelli come te me li mangio a colazione ;)
 
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view post Posted on 24/1/2008, 09:09
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Orso Mannaro

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Qua è potete parlare del fatto che Rol è veramente un sensitivo o un mistificatore
Sono stati eliminati i reply ritenuti da me sopra le righe, ma non è stato preso alcun provvedimento causa il cambio di contesto.
Si prega d'ora in poi di mantenere i toni della discussione moderati, e di attenersi alle regole del forum.
Eventuali infrazioni saranno subito punite, considerato che siete già stati tutti avvisati.
 
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view post Posted on 24/1/2008, 19:01
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CITAZIONE (poldos @ 23/1/2008, 07:44)
1. A questo proposito si veda l'eccellente sito che Mariano Tomatis ha dedicato alla sua ricerca su Gustavo Rol:


http://www.gustavorol.net/gustavorol.php


N.B. consiglio vivamente una visita al sito di Tomatis segnalato sopra. E' davvero fatto bene, molto documentato e decisamente esauriente. Ci sono ben 11 capitoli da leggere tutti di un fiato. E' il centro studi su Rol: sicuramente chiarirà molte cosette ai nuovi centri di studio... :)

Premetto che non so nulla di Rol, se non per quello che ho letto ieri da un libro che riporta brevemente la sua storia e numerose testimonianze.

Come al solito in questi casi prevalgono nettamente le convinzioni personali.
Ritengo che l'unico modo di poter giudicare veramente un fenomeno, sia quello di assistervi direttamente e, eventualmente, sollevare le obiezioni a caldo o eventualmente smascherarlo.
Nulla conta che in separata sede si possano ricreare uno o più fenomeni simili, mediante l'illusionismo o altro.

Perciò se dovessi ritenere più veritiera la versione dei detrattori piuttosto che quella dei sostenitori, dovrei comunque fare lo stesso atto di fede che fanno quelli che lo ritengono essere stato veramente un sensitivo.

Però se dovete portare argomenti in detrazione, almeno portate qualcosa di concreto, non cose come quel sito che ho citato.
Me lo sono letto e per esempio tutta (o quasi) la sezione "contraddizioni" (del personaggio/testimonianze), è semplicemente fuffa. Il tizio praticamente pesca una affermazione qui e un'altra là, ma in realtà non c'è alcun criterio.
Più o meno come fanno a blob ... dài è da bambini.
Oppure la testimonianza di quel tizio che dice lui di aver gabbato Rol, fingendo di trovare al primo colpo la chiave adatta ad uno scrittoio (che era stata perduta)...
Cioè, se volete che la gente creda veramente a Rol, questo mi sembra sia il metodo più veloce.

Parere mio personale.
A suo sfavore c'è da dire che quasi tutti i fantomatici "esperimenti" sono cose umanamente impossibili.
Poi il fatto che non sono mai stati fatte verifiche con prestigiatori etc. ma solo parzialmente. Però P. Angela c'è stato.
A suo favore invece c'è da dire ce da questi "esperimenti" lui non ha mai ricavato alcunché, né fama, né soldi. Non ha scritto libri, non ha mai affermato altro che di fare tutto ciò a scopo non di lucro. motivo fondamentale, secondo lui, per la conservazione dei già detti "poteri".
Tutto si svolgeva nella su abitazione era frequentata da amici e da una certa cerchia di loro conoscenti.

Dovendo valutare le testimonianze, sono più convincenti quelle degli ospiti di Rol. Lo spettacolo pubblico degl illusionisti citato anche nell'articolo di repubblica, non è poi granché rilevante: non sono stati lì nel momento in cui li faceva, né siamo sicuri che fossero corrispondenti in tutto e per tutto a quelli che operava lui.
Anzi... testimoni a favore di Rol asseriscono che quelli presentati pubblicamente erano proprio tutt'altro.
E in ogni caso qualunque manifestazione si deve per forza giudicare nel momento in cui si compie, non a posteriori.
A posteriori, non ho neanche bisogno di pensarci: sono talmente incredibili che o le scarto immediatamente o le accetto per quel che sono. Tutto è opinabile: le posizioni, le fattispecie. tutto.

Tornando a Piero Angela che è stato l'unico che ha avuto accesso al salotto di Rol, gli vorrei chiedere (e magari potreste farlo voi che lo conoscete meglio) ma perchè non ha garbatamente chiesto di chiarire i suoi dubbi subito finché era lì con Rol presente ?
O perchè non ci è tornato subito in seguito, per palesare i suoi dubbi... direttamente da lui... faccia a faccia, piuttosto che pubblicare una specie di dichiarazione personale a posteriori. e senza contraddittorio.
La trovo più una carenza da parte sua, che non da parte di Rol.

Poi ho trovato guardacaso una testimonianza molto interessante nel suo genere sull'esperienza di Piero Angela... la trovate qui.

In tema di maghi e magie, questa signora qui sembra avvicinarsi + al CICAP che al paranormale.

riporto il passaggio che ci interessa.

"cui ha attribuito una frequenza ed un'amicizia con Rol di pura fantasia. [...]
"Se qualcuno ti annuncia 'sono un mago', certamente non lo è, non lo può essere…!" diceva a ragion veduta [chi parla è G.Rol] e rifiutava sistematicamente di farsi studiare come un topo da laboratorio, affermando: "La scienza non può analizzare lo Spirito! Io sono la grondaia che convoglia l'acqua che cade dal tetto: non è la grondaia che va analizzata, ma l'acqua ed i motivi per cui quella Pioggia si manifesta".
Questa sua celebre affermazione, unitamente al suo modo di fare a volte ruvido (si potrebbe dire 'da torinese') ed ai suoi pochissimi peli sulla lingua, sta alla base delle tante antipatie che si è attirato da parte di coloro che in lui cercavano solo un modo per autogratificarsi o per farsi un po' di pubblicità gratuita. Un giovane Piero Angela uscì una sera del 1978 dalla casa di via Silvio Pellico assolutamente sconvolto da ciò che aveva visto: ma nel libro che scrisse in seguito (una sorta di inchiesta sul mondo del paranormale), disse tutto il male possibile di Rol, concludendo per la ciarlataneria e la truffa,....etc.etc."
 
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poldos
view post Posted on 25/1/2008, 02:35




Tutti i fenomeni di rol sono stati ampiamenti replicati da prestigiatori neanche professionisti. Più volte è stato chiesto direttamente a lui o ai suoi amici se era possibile la presenza di prestigiatori agli incontri: ha sempre rifiutato.

Perchè ?

Se non hai nulla da nascondere perchè temi i prestigiatori ? anzi, la presenza di un prestigiatore professionista non poteva essere l'occasione per dimostrare che non erano trucchi ?

Ma la domanda più importante che tutti dovrebbero farsi è: perchè mai uno che si dichiara essere la "grondaia di dio" , uno che si dice possegga poteri sovrumani si riduce, alla fine, a passare il suo tempo ad allietare i vip con giochini da illusionista ?

Se io ho certi poteri passo tutto il mio tempo, 24 ore su24, a guarire malati, risolvere problemi di ogni natura a tutti, eliminare i mali del mondo ecc. ecc.

Perchè spreco sti presunti doni così ?
 
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view post Posted on 25/1/2008, 09:11
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CITAZIONE (poldos @ 25/1/2008, 02:35)
Ma la domanda più importante che tutti dovrebbero farsi è: perchè mai uno che si dichiara essere la "grondaia di dio" , uno che si dice possegga poteri sovrumani si riduce, alla fine, a passare il suo tempo ad allietare i vip con giochini da illusionista ?

Se io ho certi poteri passo tutto il mio tempo, 24 ore su24, a guarire malati, risolvere problemi di ogni natura a tutti, eliminare i mali del mondo ecc. ecc.

Perchè spreco sti presunti doni così ?

Ma a questo c'è già la risposta, pare che lui impiegasse le sue doti proprio così: cerca tra le testimonianze di gente coinvolta direttamente.

Invece il primo punto è vero.
E' anche vero che Piero Angela è stato invitato nel suo salotto.
Fossi in te proverei a capire anche il perchè della sua reazione anomala.

Edit:
Sulla riproduzione dei "fenomeni" ad opera di prestigiatori, non trovo notizie certe. Le testimonianze dicono che non è così, mentre i prestigiatori dicono di si.

Per replica di un esperimento, io comunque intendo rifarli proprio con le stesse procedure, stesse posizioni delle persone etc. eh.
Ho letto cose molto difficili da credere senza averli visti. ma molto difficili anche da replicare eh?!

Per esempio, sono stati replicati gli esperimenti di pittura?
Ne riporto uno dei tanti:
"Una sera dell'autunno 1974, in casa Lugli, presenti Remo ed Else, Bettina, Giorgio e Nuccia Visca. Alfredo e Severina Gaito.
Si sta parlando di religione, in particolare della figura di Gesù. Rol distribuisce ad ognuno dei fogli presi da una risma. Li pieghiamo, come al solito, li posizioniamo sul tavolo, mischiandoli. poi uno di noi, indicato da un conteggio, è incaricato di prendere uno di questi foli e di metterlo in un recipiente e richiuderlo in un mobile. Else sceglie il foglio, lo mette in una teiera di peltro e la chiude in un cassetto di un bureau che è nella stessa sala.
Non so cosa accadrà, dice Rol, mi viene fatto di agire così. Restiamo ognuno ai nostri posti, con la luce accesa, lui assorto. A un tratto si alz, indica la luce del lampadario: "E' troppo forte, Remo spegnila e accendi quella piccola là in fondo". Ora siamo in penombra, Rol abbassa il capo, si incurva un po', pare chele sue sembianze di appesantiscano, come se fosse un po' invecchiato. Incomincia a parlare presentandosi come il pittore spagnolo di origine cretese El Greco. Dice il suo nome, Domenico Therotocopulos. "In Spagna era troppo difficile pronunciarlo e preferivano chiamarmi con n soprannome corto che ricordasse la mia origine".
Rol si stacca dalla tavola e fa alcuni passi verso il centro della sala, accentuando anche nel muoversi quell'aspetto di vecchio. Dice ancora: "Voi parlate di Cristo e io vi darò un mio disegno, un bozzetto che avevo fatto in preparazione di un quadro che mi era stato commissionato dal parroco di Santo Tomè di Toledo" e indica il bureau. Poi erge il busto, riprende il suo aspetto consueto. "E' già fatto, potete accendere". E torna a sedersi al suo posto.
Else apre il cassetto, tira fuori la teiera ed estrae il foglio piegato. Lo distende sul tavolo davanti a noi. Una testa di Cristo, cinta di spine e circondata da un'aureola, copre tutto il foglio. Il disegno è a matita la quale è stata usata sia di punta per gli elementi grafici, sia di costa per l'ombreggiatura. Restiamo a lungo ad ammirarlo, stupiti ed emozionati, come sempre di fronte a questi eventi che paiono incredibili. Il disegno viene regalato a Nuccia Visca (ora adeguatamente incorniciato è a capoletto di una delle sue figlie).

fine.

Come si vede, si era in casa d'altri.
I fogli erano bianchi.
Rol non li ha toccati se no per distribuirli all'inizio.
I convenuti li avevano piegati.
Un altro a caso ha scelto il foglio bianco.
Lo ha rinchiuso e messo in un altro posto.
La luce c'è sempre stata accesa anche se soffusa.
Non vi è menzione che Rol si sia avvicinato al mobile, ma si è semplicemente mosso nella stanza.
Tutto è avvenuto in pochi istanti.

A casa propria avrebbe potuto già posizionare il disegno prima della messinscena.
Un prestigiatore nell'oscurità si può anche muovere agilmente e sostituire il foglio nel nascondiglio.
Ma così non ci sono molte possibilità.

Perciò probabilmente si può dubitare della buona fede del narratore. Ma c'erano anche altri testimoni. tutti imbroglioni?
Con un complice si potrebbe anche fare, ok. Ma e questo cambia ogni volta?
E che dire dei disegni apparsi mentre uno degli ospiti immerge il foglio in una vaschetta d'acqua davanti agli altri?....
Più semplice dire che sono tutti d'accordo.

E ce ne sono molti così. Per non parlare poi di disegni fatti periziare da esperti, i quali se non avessero saputo della loro provenienza avrebbero valutato le opere come autentiche, secondo loro ammissione.
Che dire poi di quanto asseriscono altri di giochi fatti a distanza: quadri in cui affiorano disegni che prima non c'erano.

Oppure oggetti ....
Oh se sono stati capaci di replicare anche quelli, beh...complimenti.

Edited by Ayni - 25/1/2008, 11:23
 
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Gelidus_inferi
view post Posted on 6/2/2008, 01:09




Posso dire su Rol da dove ho letto, qualcuno lo definisce così: "certamente è un soggetto che aveva di suo solo dei doni dati da Dio, come esso diceva, ma erano ben poca cosa a confronto di quanto andava dicendo, il resto era un astuzia, ben fatta e per organizzata".
 
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Fabri450
view post Posted on 20/2/2008, 18:12




Francamente io mi schiero dalla parte di quelli che credono.
Certi esperimenti non avrebbe potuto condurli in maniera "furbesca", né lui né il più abile dei prestigiatori o illusionisti.

A chi interessa segnalo un sito da dove si può acquistare la biografia di Gustavo Rol in DVD, è interessante e lo consiglio a tutti, credenti e scettici.

Ovviamente non voglio convincere nessuno; come detto in apertura del post io mi schiero dalla parte dei credenti :D

Nell'episodio del giornalista milanese come poteva sapere che era arrivato un giorno prima e telefonargli direttametne in camera? Non credo facesse parte dei servizi segreti:)

Ciaooo
 
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odisseo
view post Posted on 20/2/2008, 21:03




CITAZIONE (Fabri450 @ 20/2/2008, 18:12)
Nell'episodio del giornalista milanese come poteva sapere che era arrivato un giorno prima e telefonargli direttametne in camera? Non credo facesse parte dei servizi segreti:)

Tu come faresti ? :B):

Odisseo
 
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Fabri450
view post Posted on 21/2/2008, 08:41




In che senso?
 
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odisseo
view post Posted on 21/2/2008, 20:59




nel senso in cui è scritto, tu come faresti a sapere quelle cose ?

Odisseo
 
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view post Posted on 21/2/2008, 22:10
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--- Quando mi presentai a casa sua... avevo con me una delle solite cartelle di cuoio con vari incartamenti... Rol mi apostrofò con queste parole: "Vedo che la sua cartella contiene due articoli sulla telepatia, già pronti ma non ancora pubblicati. Argomento interessante". "Era vero, ma come faceva a saperlo? ---

Questo episodio accadde successivamente alla telefonata con il giornalista.
Se la stanza d'albergo è abbastanza facile da trovare per un comune mortale (insomma....neanche tanto),come si puo' spiegare la conoscenza del contenuto di una cartella di cuoio ancora chiusa?
Rol ha tirato ad indovinare? azz,checculo,che aveva :lol:
 
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odisseo
view post Posted on 22/2/2008, 01:27




tu come faresti ? :woot:


Odisseo
 
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view post Posted on 22/2/2008, 23:44
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Come farei? :lol:
Penso che accenderei 3 candele rosse,poi mi infilerei dell'orgonite in tasca,e per finire ,invocando una scia chimica,riuscirei ad attingere notizie dal piano akasico.



P.S. O forse le candele da accendere sono 4,ora non rammento bene....
 
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28 replies since 23/1/2008, 07:44   2600 views
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