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| Il risonatore di Rife, per poter essere definito tale deve essere costituito da alcune parti basilari, alle quali può eventualmente essere applicata qualche migliorìa, ma comunque la costituzione di base rimane la stessa, ovvero: - generatore di funzione d'onda, che nella fatispecie di questa applicazione deve essere a forma quadra - generatore di RF portante e relativo modulatore collegato al generatore di funzione - tubo al plasma, che consiste in un tubo di materiale isolante (tipicamente vetro) riempito con un gas a bassa pressione. In questo tubo possono trovarsi o meno degli elettrodi per facilitare l'accensione dello stesso
Inoltre l'accensione del tubo viene operata dall'RF stessa che modula elettricamente il potenziale del plasma. E' infatti il plasma stesso il vero generatore dell'onda, una speciale onda che andrà poi a interagire col tessuto o il germe da trattare. Un'onda che NON E' di natura elettromagnetica e che ha peculiari caratteristiche, come il fatto di poter attraversare gabbie di faraday e spessi strati di materiale senza venirne minimamente affievolita e men che meno bloccata.
Inoltre l'apparato di Rife agisce per irraggiamento e non per contatto, anzi per riceverne la massima efficacia il paziente deve restare a una distanza minima dal tubo, un confine oltrepassato il quale il campo elettromagnetico è minimo e quello risonante è massimo.
Tutte caratteristiche che un semplice zapper non possiede, inoltre l'efficacia dell'apparato Rife è completamente indipendente dalla volontà o dalla fiducia del paziente nei confronti della cura, in quanto se la frequenza di risonanza viene trovata le cellule o i microrganismi assorbono comunque l'energia irradiata dalla macchina, e bastano soli 140 Watt per distruggere e dissolvere completamente ad esempio un tumore, e con una tale rapidità che può creare problemi ai reni per smaltire le scorie dei tessuti distrutti, tanto che bisogna prestare particolare cautela nell'uso in questo senso.
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