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Alcune info per i coltivatori, (da un lavoro dell'Università di Pisa)

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view post Posted on 12/6/2003, 17:19 by: XmX




I semi di Stevia rebaudiana Bertonii hanno una alta percentuale di sterilità: appena raccolti ne germina non più del 15%, e ancor meno dopo un po' dalla raccolta. Pare che i semi dal colore più scuro siano più vitali, mentre i più chiari avrebbero una percentuali di sterilità più elevata.

La Stevia rebaudiana Bertonii è una specie che predilige temperature abbastanza alte: le temperature ottimali di crescita sono di circa 20-26 °C. Ha anche elevate esigenze idriche.

La Stevia rebaudiana Bertonii è sensibile al fotoperiodo, cioè alle ore di illuminazione. Fiorisce quando la durata della luce non supera le 11-12 ore a giorno. Il fotoperiodo influenza non solo la crescita, ma anche la concentrazione di stevioside nelle foglie. Le piante esposte a periodi di illuminazione di 16 ore presentano internodi mediamente più lunghi, foglie più grandi, una maggiore produzione di biomassa, ed un aumento degli steviosidi.

Date le elevate cure necessarie alle piantine in semenzaio e le forti percentuali di germinazioni fallite, è meglio moltiplicare la pianta per talea e per divisione dei cespi. Quest' ultimo sistema si adatta meglio ad impianti di limitate dimensioni.

I migliori risultati nella propagazione per talea si hanno tagliandole all'inizio della stagione vegetativa, da piante opportunamente selezionate. E' importante la parte della pianta da cui si prendono le talee (dall'apice delle branche e delle ramificazioni, o dalle porzioni sottostanti): pare che le talee ottenute da branche mettano radici migliori.

La distanza ottimale fra le piante risulta 20 cm fra pianta e pianta, e 50 cm tra le file, e resta uguale sia per piante nate da seme che per piante ottenute da talea. Con queste distanze è stata ottenuta la migliore crescita, per altezza delle piante, numero di nodi, e produzione di biomassa. Nel caso si ricerchi la produzione di foglie da essiccare, si sono ottenuti risultati migliori dimezzando la distanza tra le piante sulla fila (da 20 a 10 cm). La densità ottimale è di circa 10-16 piante per metro quadro.

La sintesi di proteine fogliari, dunque dello stevioside, è legata all'apporto di carbonio che giunge dalla fotosintesi, e diviene importante solo quando l'area della foglia raggiunge l'80% del suo sviluppo totale.
La raccolta può essere fatta tutta assieme, o ad intervalli di una settimana. I migliori risultati si ottengono all'inizio della fioritura, quando la concentrazione di stevioside è massima.

Nel clima italiano, con le debite correzioni climatiche per zona e altitudine, ci si può regolare così: dal secondo anno di coltura, si possono ottenere fino a due tagli all'anno, all'inizio dell'estate, tra fine giugno e inizio luglio, il secondo all'inizio dell'autunno, da fine settembre a inizio ottobre.
In questi due periodi c'è il massimo sviluppo vegetativo e la massima concentrazione di stevioside nelle foglie. Il prodotto dovrà essere successivamente lavorato al fine di selezionare le foglie. Nelle restanti parti della pianta c'è troppo poco stevioside per estrazioni economicamente convenienti.

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