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Le dieci piaghe d'Egitto

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AU2
view post Posted on 3/11/2005, 00:57




http://www.labibbia.org/pls/bibbiaol/GestB...sodo&Capitolo=7

Secondo quello che narra la Bibbia,Mose' si avvio' verso l'Egitto,per compiere la difficile missione che Dio gli aveva affidato:liberare il popolo d'Israele dalla schiavitu' egiziana .Lungo il cammino,gli venne incontro suo fratello Aronne,e con lui si presento' al popolo d'Israele per annunciare che il Signore aveva pieta' delle loro tribolazioni,ed era giunto alla decisione di ricondurre il suo popolo nella terra di Canaan(la Palestina),la terra promessa,tanto fertile e ricca che era come se vi scorressero a fiumi il latte e il miele.Ma bisognava convincere il Faraone;egli non voleva lasciar partire gli Ebrei,che gli servivano come schiavi per costruire le sue citta'.Per bocca di Aronne,Mose' annuncio' al Faraone molti,e terribili,castighi,mandati da Dio,per indurlo a liberare il popolo d'Israele.Il Faraone si rifiuto' di credere alle minacce di Mose',e,puntualmente,la punizione divina arrivo',sotto forma delle celebri dieci piaghe d'Egitto:tutta l'acqua,di questo paese,fu cambiata in sangue.l'Egitto subi' l'invasione dalle rane,dalle zanzare e dai mosconi.Ci fu una grande moria del bestiame,gli Egiziani vennero colpiti da ulcere e i campi devastati,prima dalla grandine,poi dalle cavallette.Per tre giorni interi il paese fu immerso nel buio.Ad ogni castigo,il Faraone mandava a chiamare Mose' e gli prometteva che avrebbe lasciato partire il popolo d'Israele;ma,appena il castigo cessava,mutava idea.Allora il Signore annuncio' la piaga piu' grave:la morte di ogni primogenito degli Egiziani,dal figlio del Faraone a quello dell'ultimo servo.
Cosi' accadde:nella notte annunciata,morirono tutti i primogeniti degli Egiziani,mentre nessuno fu colpito nel popolo d'Israele.Il Faraone,disperato,in tutta fretta convoco' Mose' e gli diede l'ordine di andarsene via subito,lui e tutto il suo popolo,comandandogli di lasciare per sempre il paese d'Egitto.
http://web.genie.it/utenti/i/inanna/livell...llo2/mose-1.htm
E' un racconto totalmente inventato,oppure contiene elementi di verita'?
Il problema delle dieci piaghe d'Egitto ha stimolato la creazione di svariate teorie:chi vede solo una favola,e basta,e chi,invece,vede ben altro:
https://digilander.libero.it/catholica/htm/...zie_bibbia1.htm
Secondo una teoria,molto discussa,queste catastrofi bibliche,abbattutesi sull'Egitto,sarebbero da mettersi in relazione con la terribile esplosione del vulcano di THERA(SANTORINI),che provoco' la frantumazione e l'inabissamento di una parte dell'isola greca.In Egitto,il ricordo dell'evento si conservo' a lungo.Il testo redatto da uno scriba egizio,del II millennio a.c.,racconta che un giorno il Sole si oscuro',e dovunque si videro prodigi in cielo.Il mar Egeo e' sempre stato una regione tettonicamente attiva,per via di una micro-placca, sotto di esso,che continua ad interferire con quelle vicine.Ancor oggi la zona e' squassata da eruzioni e terremoti.Se poi date un'occhiata alle isole Cicladi,le piu' vicine a Creta,vi renderete conto che almeno due di esse,Milo e Thera,hanno la forma di mezzaluna,cioe' di mezza caldera vulcanica semisommersa:e' la forma tipica delle isole vulcaniche che hanno subito,in passato,eventi esplosivi.Ora,in base ad accertamenti geologici,si puo' appurare che il vulcano esplose verso il 1500 a.c. circa,facendo sparire quasi tutta l'isola sotto il mare.Gravi danni li riporto' anche la vicina Creta,devastata da terremoti e maremoti,che distrussero i suoi palazzi e le sue flotte.Effetti,probabilmente,si ebbero anche nei paesi che si affacciano sull'Egeo.
http://www.deagostini.it/dea/notizie/vulcani.html
Un'evento molto simile(anche se il "botto" di Santorini fu senz'altro piu' devastante):l'esplosione del Krakatoa nel 1883:
http://it.wikipedia.org/wiki/Krakatoa
http://it.wikipedia.org/wiki/Vulcano_(geologia)
http://www.archeogate.it/print/article.php?id=148
http://volcano.und.nodak.edu/vwdocs/volc_i.../santorini.html
http://ulisse.sissa.it/s7_03set04_7.jsp
http://www.informareonline.it/l'esplos...osionedith.html
http://www.edicolaweb.net/am_1103a.htm
http://www.misteria.org/index_file/Copia%2...nze_di_luce.htm
 
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onussen
view post Posted on 5/11/2005, 01:41




AU2, citazione:"Secondo quello che narra la Bibbia,Mosè si avviò verso l'Egitto,per compiere la difficile missione che Dio gli aveva affidato:liberare il popolo d'Israele dalla schiavitù egiziana.Lungo il cammino,gli venne incontro suo fratello Aronne,e con lui si presentò al popolo d'Israele per annunciare che il Signore aveva pietà delle loro tribolazioni,ed era giunto alla decisione di ricondurre il suo popolo nella terra di Canaan (la Palestina),la terra promessa,tanto fertile e ricca che era come se vi scorressero a fiumi il latte e il miele.Ma bisognava convincere il Faraone;egli non voleva lasciar partire gli Ebrei,che gli servivano come schiavi per costruire le sue città.Per bocca di Aronne,Mosè annunciò al Faraone molti,e terribili,castighi,mandati da Dio per indurlo a liberare il popolo d'Israele.Il Faraone si rifiutò di credere alle minacce di Mosè e,puntualmente,la punizione divina arrivò,sotto forma delle celebri dieci piaghe d'Egitto:tutta l'acqua di questo paese fu cambiata in sangue;l'Egitto subì l'invasione delle rane,delle zanzare e dei mosconi.Ci fu una grande moria di bestiame,gli Egiziani vennero colpiti da ulcere e i campi devastati prima dalla grandine poi dalle cavallette.Per tre giorni interi il paese fu immerso nel buio.Ad ogni castigo il Faraone mandava a chiamare Mosè e gli prometteva che avrebbe lasciato partire il popolo d'Israele,ma appena il castigo cessava,mutava idea.Allora il Signore annunciò la piaga più grave:la morte di ogni primogenito degli Egiziani,dal figlio del Faraone a quello dell'ultimo servo.Così accadde:nella notte annunciata morirono tutti i primogeniti degli Egiziani,mentre nessuno fu colpito nel popolo d'Israele.Il Faraone,disperato,in tutta fretta convocò Mosè e gli diede ordine di andarsene via subito,lui e tutto il suo popolo,comandandogli di lasciare per sempre il paese d'Egitto [...] E' un racconto totalmente inventato,oppure contiene elementi di verità?Il problema delle dieci piaghe d'Egitto ha stimolato la creazione di svariate teorie:chi vede solo una favola e basta,e chi,invece,vede ben altro [...] Secondo una teoria molto discussa,queste catastrofi bibliche abbattutesi sull'Egitto sarebbero da mettersi in relazione con la terribile esplosione del vulcano di THERA (o SANTORINI),che provocò la frantumazione e l'inabissamento di una parte dell'isola greca.In Egitto,il ricordo dell'evento si conservò.Il testo redatto da uno scriba del II millennio a.C. racconta che un giorno il sole si oscurò e dovunque si videro prodigi nel cielo.Il mar Egeo è sempre stata una regione tettonicamente attiva [...] in base ad accertamenti geologici,si può appurare che il vulcano esplose verso il 1500 a.C. circa,facendo sparire quasi tutta l'isola sotto il mare.Gravi danni li riportò anche la vicina Creta,devastata da terremoti e maremoti che distrussero i suoi palazzi e le sue flotte.Effetti,probabilmente,si ebbero anche nei paesi che si affacciano sull'Egeo".

AU2, citazione:
"https://digilander.libero.it/catholica/htm/...zie_bibbia1.htm
www.informareonline.it/l'esplosionedith.html
www.edicolaweb.net/am_1103a.htm".


AU2, citazione:
"Un evento molto simile (anche se il "botto" di Santorini fu senz'altro più devastante):l'esplosione del Krakatoa nel 1883:
http://it.wikipedia.org/wiki/Krakatoa".


Ti ringrazio, AU2, per aver creato questo thread affascinante.

" ... Chi vede solo una favola e basta e chi,invece,vede ben altro".

Esiste inoltre incertezza sulla data dell'uscita degli Ebrei dall'Egitto. La Bibbia, purtroppo, non rivela il nome del faraone dell'Esodo.

"1 Questi sono i nomi dei figli d'Israle entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda. 3 Issacar, Zàbulon e Beniamino. 4 Dan e Nèftali, Gad e Aser. 5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto. 6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno. 8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: "Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese". 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito di Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 13 Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. 14 Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza. 15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: 16 "Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto; se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere". 17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perchè avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?". 19 Le levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!". 20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poichè le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. 22 Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia".
Fonte: www.laparola.net/

"... E così [gli Ebrei] costruirono per il faraone le città-deposito di Pitom e Ramses".

"Pitom [...] è un'antica città egiziana situata nella parte orientale del delta del Nilo, presso la zona dei Laghi Amari. Il nome egiziano significa "casa di Atum" (Pi-Atum). Secondo il biblico Libro dell'Esodo (Es 1,11) la città fu costruita dagli Ebrei ridotti in schiavitù, assieme alla città di Ramses, identificata con Pi-Ramses. In realtà, mentre la città di Pi-Ramses fu fatta costruire dal faraone Ramses II, la città di Pitom fu costruita durante il regno del faraone Horemheb, predecessore di Ramses I, e ebbe pochi ampliamenti sotto il regno di Ramses II.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pitom

- http://it.wikipedia.org/wiki/Pi-Ramses
- http://en.wikipedia.org/wiki/Pithom
- http://en.wikipedia.org/wiki/Pi-Ramesses


Le cose, come spesso capita, sono un po' più complicate: dove si trovi il sito dell'antica Pitom è ancora oggetto di dibattito, e che Pi-Ramses sia la Ramses biblica non è sicuro al 100%.

"Pitom è nominata solo una volta nella Bibbia, come una delle due città-deposito (l'altra essendo Ramesse) ove gli Israeliti lavorarono come schiavi durante la cattività egiziana (Esodo 1:11). Il nome proviene dalla parola egiziana pr - 'Itm, "la casa, il tempio o possesso di Atum" (Redford 1963: 403). Atum era il dio creatore di Eliopoli - città situata presso il moderno Cairo - ed era identificato con il dio del sole Ra, generalmente con l'apetto calante del sole. Il nome pr-'Itim appare ripetutamente nei testi antichi - dal Nuovo Regno all'era Cristiana - alcuni dei quali provenienti dal delta orientale. Questi testi indicano che malgrado il centro della venerazione di Atum si trovasse a Eliopoli, era comunque adorato attraverso tutto il delta orientale, la biblica "Terra di Goshen" dove gli Israeliti vissero e trascorsero il Soggiorno. Nel corso del Periodo Saita (ca. 664-525 a.C.), il determinativo della città fu aggiunto al nome, ad indicare una particolare città del delta orientale. Prima di ciò, il nome sembrava essere attribuito genericamente ai territori del tempio di Atum situati ad Eliopoli e nel delta orientale. Ciò potrebbe suggerire che un autore successivo aggiunse il nome nel testo biblico per sostituire un nome preesistente nel frattempo caduto in disuso. Due siti sono stati indicati per una possibile collocazione di Pitom: Tell el-Maskhuta e Tell el-Retabah, circa otto miglia di distanza nel Wadi Tumilat. Gli studiosi sono divisi circa quale potrebbe essere il sito giusto [...] Essendo i siti tanto vicini tra loro, perchè è importante determinare quale fosse effettivamente Pitom? Ritengo sia importante identificare il sito corretto, per chiarire la nostra comprensione del Soggiorno, un periodo piuttosto confuso e controverso nella storia di Israele. L'area in questione, il Wadi Tumilat, è una valle che corre da est ad ovest a circa mezza via lungo il lato orientale del delta fino al Lago Timsah, nell'Istmo di Suez. Forma la periferia meridionale della Terra di Goshen. In tempi preistorici attraverso questa valle scorreva un ramo del Nilo. Il Wadi Tumilat fu un'importante rotta commerciale che collegava la Penisola del Sinai con il Delta egiziano [...] Malgrado Tell el-Retabah sembri essere il migliore candidato per Pitom, basandosi sulle attuali evidenze, vi saranno sempre elementi di incertezza riguardo questa identificazione dal momento che la storia occupazionale e la natura del sito non sono ben conosciute. Uno scavo scientifico moderno potrebbe rimuovere alcune delle incertezze e getterebbero probabilmente luce sulla storia degli Israeliti nella regione".
Fonte: www.antikitera.net/news.asp?ID=996

- http://it.wikipedia.org/wiki/Eliopoli
- http://it.wikipedia.org/wiki/Atum
- http://en.wikipedia.org/wiki/Heliopolis_(ancient)
- http://it.wikipedia.org/wiki/Delta_del_Nilo
- www.treccani.it/enciclopedia/eliopoli/
- http://de.wikipedia.org/wiki/Wadi_Tumilat
- http://en.wikipedia.org/wiki/Nile_Delta
- www.treccani.it/enciclopedia/tell-e...;-Arte-Antica)/
- www.treccani.it/enciclopedia/goshen_(Enciclopedia_Italiana)/
- http://it.wikipedia.org/wiki/Goscen
- http://en.wikipedia.org/wiki/Land_of_Goshen
- http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_dei_Giubilei
- www.intratext.com/IXT/ITA0410/_P18.HTM


Lo storico ebreo Giuseppe Flavio (37-100 d.C. circa) scrisse che gli "Egiziani costrinsero [gli Ebrei] a scavare numerosi canali artificiali per le acque del loro fiume, e a costruire mura e terrapieni con cui le loro città sarebbero state al riparo dalla piena del Nilo [...] Li obbligarono a lavorare alla costruzione delle piramidi, e con questo immane lavoro li oppressero". Ma che c'entrano gli Ebrei con le piramidi?

"Di questa maniera Giuseppe siccome salì a più grande stima presso gli Egiziani, così accrebbe l'amore de' sudditi verso il re [...] Dopo cento e dieci anni di vita pon termine anch'egli alla sua carriera, ammirato da tutti per gran virtù, in atto sempre di governare ogni cosa colla sua mente, e sempre parco di valersi del suo potere. Le quali cose concorsero anch'esse a levarlo a sì grande stato presso gli Egiziani, tuttochè venuto d'altronde, e con quello sfregio sul viso, che già narrammo. Muojono di mano in mano anche i fratelli di lui dopo una prospera vita in Egitto. I corpi loro trasportati col tempo dai lor discendenti e figliuoli furono sepolti in Ebron. Ma l'ossa di Giuseppe gran tempo appresso, quando gli Ebrei partirono dall'Egitto, le si recaron con loro nella terra di Canaan; che a ciò gli astrinse con saramento Giuseppe. Come pertanto le cose d'ognun di loro andassero, e con quali fatiche s'impadronissero della Cananea, il dirò, se prima lecito mi sia d'esporre il motivo, perchè lasciaron l'Egitto. Gli Egiziani gente deliziosa e tarda al travaglio, e impotente a resistere agli assalti, siccome d'ogni altro piacere, così e molto più ancora dell'interesse, avvenne, che mal sofferivano di vedere gli Ebrei sì felici. Perciocchè veggendo la stirpe israelitica metter sì numerosi germogli, e per la loro virtù e per l'indole loro a sostener le fatiche abilissima divenire omai ragguardevole per abbondanza di averi, e sospettarono che a loro danno aggrandissero, e pel lungo tempo già scorso dimentichi di quanti beni già ebbero da Giuseppe, caduto oltre questo il regno in mano d'altra famiglia, e maltrattavano atrocemente gl'Israeliti, e tramavano di condannarli a varj travagli. Infatti costrinseli a derivare il fiume in molti fossati, fabbricar mura e cittadi, ed argini a ritener l'acqua, che allagandone le vicinanze non vi stagnassero; nell'innalzamento ancora delle piramidi malmenaro i nostri antenati, talchè ed appresero ogni arte e si accostumarono alle fatiche. In queste miserie occuparono il corso di ben quattrocent'anni (15); perciocchè gareggiavano insieme, gli Egizj in volere per via di travagli distruggere gl'Israeliti, e questi in reggere sempre più forti a' loro comandi. Trovandosi in queste faccende gl'Israeliti, la cagione di adoperarsi che fecero gli Egiziani con più calore al distruggimento, fu questa. Un di quelli, che avevano cura de' libri sacri ( che hanno grande abilità (16) nel parlare veracemente dell'avvenire) avvisa il re "che intorno a quel tempo sarebbe nato fra gl'Israeliti cert'uomo, che quando fosse cresciuto recherebbe a distruzione il regno egiziano e leverebbe a grande stato gl'Israeliti: non avrà pari in virtù, e si procaccerà fama eterna". Atterritone il re bandì col consiglio di lui, che tutti i maschi che nasceranno agl'Israeliti si gettino ad affogare nel fiume, e che assistano ai parti dell'ebree donne, e tengano conto de' lor portati levatrici egiziane, poichè comandò, ch'esse solo ne ricogliessero le creature, siccome quelle, ch'essendo di sua nazione avrebbono fatto i voleri di lui". (Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio, Flavius Josephus).
Fonte: http://books.google.it/books?id=NKVQAAAAcAAJ&dq=

"E' il Ramesse che oppresse con improbe fatiche il popolo santo in Egitto.. Dice diffatti Giuseppe Flavio Ebreo (1), che i Faraoni immemori di quanto aveva fatto per l'Egitto Giuseppe, presero ad opprimere gli Ebrei, e che si facevano dividere il fiume in rivi, edificare le mura alla città, scavar lor d'attorno i fossi acciocchè il fiume non le potesse sommergere e fabbricare piramidi [...] epperciò che una delle città fabbricate portava il nome stesso del Faraone che le faceva costrurre, cioè di Ramesse".
Fonte. http://books.google.it/books?id=_NNLAAAAYAAJ&dq=

"3200 a. C. Nel Sumer viene inventata la scrittura.
1850 Viene scritta l'Epopea di Gilgamesh
Abram/Abramo viaggia verso Canaan
1750 Viene redatto il Codice di Hammurabi
1720 - 1552 Gli Hyksos semitici governano l'Egitto.
1700 I figli d'Israele arrivano in Egitto.
1377 - 1358 Akenaton governa l'Egitto e riafferma il culto esclusivo di Aton, il re sole.
1347 - 1338 Tutankhamon governa l'Egitto.
1304 - 1290 Seti I, che è probabilmente il Faraone che "non conobbe Giuseppe" e rese schiavi i Figli d'Israele, governa l'Egitto.
1290 - 1224 Ramsete II, probabilmente il Faraone di cui parla l'Esodo, governa l'Egitto.
1250 Fuga degli Israeliti sotto Mosè e incontro al Sinai.
1220 - 1200 Giosuè e gli Israeliti invadono Canaan.
1200 - 1025 Periodo dei Giudici e della confederazione delle tribù d'Israele a Canaan.
1030 - 1010 Saul governa la confederazione degli Israeliti.
1010 - 970 Davide governa il Regno Unito di Israele.
1000 Davide conquista Gerusalemme e la fa capitale.
970 - 931 Salomone governa Israele. Si cominciano a raccogliere le storie che diventeranno la Torah.
966 Salomone costruisce il Tempio di Gerusalemme.
931 Il Regno Unito di Israele viene diviso in Israele e Giuda.
874 - 853 Acab governa Israele con Gezabele.
Profezie di Elia.
750 Amos inizia a fare profezie seguito, poco dopo, da Osea.
740 Isaia riceve la vocazione nel Tempio. Inizia a fare profezie seguito, poco dopo, da Michea.
722 o 721 Israele viene invaso dalle forze del re assiro Sargon II e i suoi abitanti vengono deportati: le dieci tribù del nord vengono disperse.
716 - 687 Governa Ezechia, uno degli ultimi re buoni di Giuda.
687 - 642 Manasse governa Giuda, istituisce i culti pagani nel Tempio e (secondo la tradizione tarda) fa giustiziare Isaia.
640 - 609 Giosia, l'ultimo re buono di Giuda, è al governo e tenta una riforma religiosa, e patrocina nuove edizioni dei principali documenti storici, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Samuele e Re.
605 Geremia profetizza i sessant'anni d'esilio di Giuda.
16 marzo 597 Nabucodonosor [re di Babilonia] conquista Gerusalemme e comincia a deportare gli Ebrei a Babilonia.
Luglio - Agosto 587 o 586 Nabucodonosor rade al suolo il Tempio e la città di Gerusalemme: nuove deportazioni vanno avanti per atri cinque anni.
539 Ciro, re dei Persiani, entra a Babilonia e restituisce alle città originarie gli oggetti sacri sequestrati.
538 Viene proclamato l'Editto di Ciro, che consente agli esiliati di ritornare alla Terra Promessa.
Primavera 537 Vengono gettate le fondamenta del Secondo Tempio"

Fonte: http://books.google.it/books?id=S0GduCT2lsgC&vq=

- http://it.wikipedia.org/wiki/Ramses_II
- http://it.wikipedia.org/wiki/Seti_I


"La forma letteraria dell'Esodo è stata definita un'epopea religiosa. L'Esodo contiene fatti realmente accaduti [come già accennava AU2, alcuni studiosi contestano la storicità dell'Esodo] che sono il fondamento della religione d'Israele, ma che sono spesso abbelliti in tono epico. Tale modo di scrivere serviva ad un duplice fine: esaltare la grandezza del Dio d'Israele e mettere in singolare rilievo il popolo eletto.
La composizione. Sono bene evidenti in questo libro le fonti Jahwista, Elohista e Sacerdotale, con qualche tocco anche della tradizione Deuteronomista. La redazione finale del testo, o la sua forma attuale, risale probabilmente al V sec. a.C.
La datazione. Purtroppo le nostre fonti non nominano il Faraone (o i Faraoni) nel cui regno si svolsero gli eventi narrati dall'Esodo. Alcuni studiosi indotti dal riferimento in I Re 6,1, che parlerà di 480 anni intercorrenti fra l'Esodo ed il tempio di Salomone, sostengono che si tratti del XV sec. A.C. Essendo Salomone salito al trono nell'anno 960 a.C. l'Esodo sarebbe avvenuto verso il 1440 a.C. Tuttavia, la notizia biblica che gli Ebrei furono addetti alle costruzioni faraoniche nell'area del Delta del Nilo, contrasta con questa datazione. Infatti, tali opere edilizie furono cospicue nella diciannovesima dinastia, non nella diciottesima (che fiorì nel XV sec.). Dal momento che i reperti archeologici indicano piuttosto una data del XIII sec., sarà forse più sicuro considerare i 480 anni di 1 Re, come una cifra tonda indicante dodici generazioni (12 x 40). Da Esodo 1,11 (gli Israeliti costruiscono le città-magazzino per Faraone), giungiamo a considerare il regno di Seti I (1309-1290 A.C.) come il periodo dell'oppressione, continuata dal suo successore Ramses II (1290-1224 a.C.). L'effettivo esodo dall'Egitto avvenne poco dopo la salita al trono di quest'ultimo. Dopo i 40 anni (ancora una generazione) di peregrinazione nel deserto, incominciò la conquista della Palestina [Canaan] (circa 1250 a.C.). La distruzione di numerose città palestinesi (per es. Hazor, Lakish e Tell Beit Mirsim) nella seconda metà del XIII sec. - fatto attestato dalla moderna archeologia scientifica - conferma questa datazione. Pertanto si ritiene il 1280 a.C. la data approssimativa dell'Esodo dall'Egitto".

Fonte: www.corsobiblico.it/esodo4.htm#_Toc73412593

"1 Alla costruzione del tempio del Signore fu dato inizio l'anno quattrocentottanta [480] dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, l'anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese. 2 Il tempio costruito dal re Salomone per il Signore, era lungo sessanta cubiti, largo venti, alto trenta. 3 Davanti al tempio vi era un atrio lungo venti cubiti, in base alla larghezza del tempio, ed esteso per dieci cubiti secondo la lunghezza del tempio. 4 Fece nel tempio finestre quadrangolari con grate. 5 Intorno al muro del tempio fu costruito un edificio a piani, lungo la navata e la cella".
Fonte: www.laparola.net/

- http://it.wikipedia.org/wiki/Salomone

"L'Esodo, al quale è dedicato il secondo libro della Bibbia, non a caso arreca questo titolo. La data di quest'avvenimento può essere determinata con una certa precisione. Gli esperti egittologi dell'Università Cattolica di Lovanio (Belgio) hanno terminato per sostenere che tutti gli elementi rimandano al Regno del Faraone Ramses II (1301-1234 A.C.) e del suo successore Merneptah, entrambi della XIX dinastia. Determinazioni che inducono a far pensare gli stessi esperti dell'esistenza di un testimone "oculare", in primo luogo lo stesso Mosè! Dal 1896 è in loro possesso anche un documento importante. Quest'ultimo si riferisce alla data dell'Esodo, la stele commemorativa di Merneptah che lo stesso faraone fece erigere [...] e che porta il suo nome! Nel testo della stele è menzionato il nome di Israele (per la prima volta al di fuori della Bibbia), di cui si suppone, sia già avvenuta l'emigrazione verso Canaan. Secondo questo documento, l'Esodo dall'Egitto andrebbe collocato alla metà del XIII secolo A.C. Erano gli anni in cui la sconfitta di Kadesh [in realtà si trattò di un pareggio] aveva portato a una delimitazione delle sfere d'influenza tra gli Egizi e gli Ittiti".
Fonte: www.parrocchiadiformigine.it/gm/l_esodo/esodo_2.pdf

- http://it.wikipedia.org/wiki/Merneptah
- http://it.wikipedia.org/wiki/Stele_di_Merneptah


"Merenptah [...] Nei documenti egiziani di quest'epoca appare per la prima volta il nome di Israele e sembrerebbe che Merenptah abbia condotto anche una campagna in Asia, ma non si hanno notizie precise al riguardo. I principi prosternati gridano pietà! Nessuno alza la testa fra i Nove Archi. Il paese di Tjehnu è distrutto, il Khatti è in pace, Canaan è stata saccheggiata con tutto il male, Ascalona è presa e Gezer catturata, Yenoam è ridotta come se non fosse mai esistita. Israele è desolata e non ha più seme, Khor è rimasta vedova per To-meri. E' questa l'unica volta in cui si fa il nome d'Israele nei testi egizi, e il fatto è imbarazzante per gli studiosi perchè, all'epoca della scoperta nel 1869, la maggior parte di essi riteneva che Merenptah fosse il faraone dell'Esodo. Ora le spiegazioni sono numerose e varie. In realtà questo nome [Israele] non ricorre più nei testi non biblici fino alla metà del secolo IX a.C., quando si dice che il re di Moab, Mesha, combattè contro Israele. Che Merenptah abbia compiuto qualche azione militare in Palestina è confermato dall'epiteto di "conquistatore di Gezer" datogli da un'iscrizione ad Amada".
Fonte: www.egittoanticosito.com/history/merenpth.htm

"La principale fonte documentale relativa all'evento dell'Esodo è il biblico Libro dell'Esodo. Secondo la tradizionale ipotesi documentale il testo è stato definitivamente redatto, al pari degli altri libri della Torah o Pentateuco, all'epoca del ritorno in Giudea dei deportati dell'esilio di Babilonia nel V secolo a.C. La cosidetta fonte sacerdotale (P. Priestercodex) risale all'epoca dela redazione definitiva, circa il V scolo a.C. Le varie fonti, parzialmente armonizzate nell'attuale Libro dell'Esodo, mostrano alcune significative discordanze [...] Dalle fonti storiche extra-bibliche non sono deducibili elementi che possano direttamente verificare o falsificare le informazioni contenute nel Libro dell'Esodo [...]".
Fonte: Wikipedia

Gli accadimenti narrati nel Libro dell'Esodo, per quanto ne sappiamo oggi, non hanno riscontri in fonti extrabibliche (per esempio egiziane) della stessa epoca.

"Per "fonte extrabiblica" si intendono tutti i documenti scritti (papiri, tavolette, iscrizioni ...) provenienti da fonti estranee alla Bibbia e relativi in qualche modo alla storia di Israele. A partire dal IV-V sec. a.C. cominciamo ad avere fonti di questo genere; il grande problema è che prima di tali date Israele è menzionato in soli due testi: la stele del faraone Mernephtah (almeno secondo la lettura corrente) che risale al XIII sec. a.C. e la stele di Mesa, re di Moab, del IX sec. a.C. [...] Al di fuori della Bibbia sappiamo ben poco di Israele, almeno sino all'epoca monarchica [compreso quindi l'Esodo] [...] A lato delle fonti scritte l'archeologia è anch'essa di grande importanza per la storia di Israele; essa ci permette di ricostruire e quindi comprendere meglio l'ambiente nel quale la Bibbia nasce e di cui essa parla. Talvolta l'archeologia non dà i risultati sperati: il caso più noto è quello di Gerico che, allo stato attuale delle ricerche, non sembra affatto essere la città conquistata da Giosuè, ricordata nel libro omonimo".
Fonte: www.corsodireligione.it/

"Circa l'origine, lo sviluppo e la fissazione delle tradizioni gli studiosi cattolici e un numero sempre maggiore di non cattolici convengono nel ritenere che l'origine è unica; che lo sviluppo è avvenuto in ambienti che avevano interessi diversi e si trovavano in condizioni economiche e sociali diverse; che la fissazione scritta fu eseguita in epoche diverse e che tale fissazione non fu l'atto di morte della rispettiva tradizione ma l'inizio di una coesistenza del documento scritto e della tradizione. Si pone in genere nel X-IX secolo la fissazione della tradizione jahvista, nell'VIII sec. quella della tradizione elohista, nel VII-VI sec. quella della tradizione deuteronomista, e più tardi la fissazione della tradizione sacerdotale. Si tratta di date solo approssimative, non di date limiti, che si riferiscono a quanto nelle singole tradizioni c'è di più caratteristico e proprio; ognuna, sebbene in misura diversa, ha materiale antichissimo e più recente della data approssimativa di fissazione. Alla tradizione jahvista si riconosce l'ambiente del regno di Giuda; alle tradizioni elohista e deuteronomista si riconosce una prevalenza, non esclusiva, dell'ambiente del regno di Israele, a quello sacerdotale si riconosce l'assoluta prevalenza del personale profetico e sacerdotale del tempio di Gerusalemme. A un certo periodo relativamente tardivo della storia d'Israele, da queste diverse tradizioni, che parzialmente erano già state unite, è stato composto l'attuale Pentateuco: del materiale primitivo fu conservato quello ritenuto necessario e conveniente per la grande opera [...] Per ora, i documenti archeologici e letterari dell'antico Egitto non offrono alcune conferma diretta alla narrazione biblica; contengono invece importanti elementi particolari e una cornice ambientale che, oltre a costituire una preziosa conferma indiretta, si dimostrano indispensabili per comprendere il testo biblico. Il genere del tutto singolare della storiografia egiziana e il carattere piuttosto episodico e ristretto dei fatti, considerati dal punto di vista della millenaria storia dell'Egitto, sono tali da giustificare abbondantemente questo stato di cose. Con ciò, tuttavia, non si vuole escludere che in certi documenti egiziani si possa vedere anche più di quanto comunemente non si ritiene. Circa la data dell'uscita degli Ebrei dall'Egitto, come sul periodo dell'oppressione, gli studiosi non si accordano ancora. Come d'altronde è ancora incerta l'epoca della discesa in Egitto e la durata della permanenza; mancano, infatti, i nomi dei Faraoni e gli altri dati biblici non bastano per la ricostruzione di una cronologia precisa. Tre sono le sentenze: la prima, basata sui dati della cronologia biblica oggi quasi abbandonata, almeno nella sua formazione classica, vede in Tutmosi III (ca. 1490-1435) della XVIII dinastia il Faraone della oppressione, in Amenofi II (ca. 1435-1421) il Faraone dell'esodo [ovviamente, avanti Cristo]. Secondo Gen 15,13 la dimora in Egitto sarebbe stata 400 anni, secondo Es 14,40 durò 430 anni e secondo 1 Re 6,1 Salomone iniziò la costruzione del tempio 480 anni dopo l'uscita dall'Egitto, nel quarto anno del suo regno: ora questo corrisponde circa all'anno 958. Da questo computo risulta che l'anno 1445 ca. fu l'anno dell'esodo e l'anno 1400 ca. l'anno dell'ingresso in Palestina. Questi dati sarebbero comprovati dalla sentenza di qualche archeologo circa la caduta di Gerico per opera di Giosuè; dalle lettere di el-Amarna (scoperte nel 1887, scritte negli anni ca. 1390-1350 da principi della Siria meridionale, della Fenicia, della Palestina) si avrebbe un'ottima illustrazione del periodo della conquista israelitica, dalle stesse lettere che parlano di invasori e perturbatori denominati Apiru (Habiru), si avrebbe un dato decisivo per la identificazione di costoro con gli Ebrei sotto la guida di Giosuè; infine, la stele di Mernepta, verso l'anno 1230, parla della sconfitta di Israele in Palestina: l'esodo deve quindi porsi circa un secolo prima. Ma la sentenza si basa da una parte su dati troppo incerti, dall'altra trascura altri dati biblici ben più sicuri di quelli offerti dalla storia egiziana e dall'archeologia. Il carattere delle cifre date dalla Bibbia è artificiale e schematico e non si può fondare su di esso una cronologia precisa. La seconda sentenza indica in Sethi I (ca. 1318-1301) della XIX dinastia il Faraone dell'oppressione, in Ramesse II (ca. 1301-1234) il Faraone dell'esodo; oppure in Ramses II il Faraone dell'oppressione e in Mernepta (ca. 1234-1222) il Faraone dell'esodo. E' la sentenza oggi più seguita. La residenza dei Faraoni di cui si parla in Es. si trova nel Delta e tale fu appunto quella dei Faraoni della XIX dinastia, mentre non fu così dei loro predecessori, i Faraoni di cui si parla in Es. si distinsero per costruzioni nel Delta, e tale fu ancora il caso dei primi Faraoni della XIX dinastia; tra le città alla cui costruzione lavorarono gli Ebrei sono nominate Ramses e Pitom e gli scavi compiuti in Egitto in questi ultimi anni portarono alla identificazione delle due città e confermarono l'epoca difesa dalla presente sentenza (Es 1,11); i dati topografici biblici sono perfettamente confermati dalle attuali conoscenze che si hanno sulla situazione in cui si trovava il Delta orientale nel XIII sec.; i primi Faraoni della XIX dinastia fecero campagne militari importantissime nella Palestina, e sarebbe strano - nel caso di un esodo sotto Tutmosi-Amenofi II - che di esse non sia rimasto alcun ricordo nei testi biblici: d'altra parte, il rinnovamento e il potente impulso politico militare sociale interno ed esterno iniziato e condotto con vigore dalla XIX dinastia ben si accorda con Es 1,8ss. La data della distruzione di Gerico è tuttora oggetto di discussione tra gli archeologi, mancando una decisiva evidenza, l'itinerario degli Ebrei nella Transgiordania (Nm 20,22 - 27,13) suppone l'esistenza dei regni di Edom, Moab e Ammon. Ora, la costituzione di questi regni non è anteriore al XIII sec., sebbene esplorazioni archeologiche recentissime abbiano dimostrato che la regione centrale era già anteriormente abitata da una popolazione sedentaria; sebbene dall'esplorazione archeologica della Palestina non si possano esigere al riguardo date decisive, dai luoghi metodicamente esplorati (Lachish, Debir, Bethel, Kiriat-Sefer ecc.) si conclude che l'occupazione degli Ebrei va dal XII a XIII sec. Alle ragioni addotte dalla prima sentenza si osserva: dalle lettere di el-Amarna appare sempre più evidente la mancanza di connessione tra quel periodo e l'invasione israelitica; Apiru è un termine assai più antico e si trova in un'area assai più estesa di quella mai occupata dagli Ebrei nell'antichità, designa in genere un popolo senza patria che in vari gruppi penetra in regioni diverse ed è considerato di classe inferiore, adibito a lavori servili e come truppa mercenaria; si riconosce, però, una relazione non ancora ben definita tra questo termine e il termine Ebreo, e a proposito non si può trascurare il fatto che di questi Apiru si parla anche in testi egiziani della XIX e della XX dinastia e la menzione è specialmente interessante in un documento dell'epoca di Ramses II che li presenta come trasportatori di pietre per la grande fortezza della città di Ramses. La stele di Mernepta può riferirsi al periodo della conquista israelitica sotto Giosuè, alla sconfitta narrata da Nm 14,40ss., agli Ebrei che non erano discesi in Egitto o ne erano già ritornati o allo stesso transito del Mar Rosso (Mare dei Giunchi); si fa notare come in questa unica menzione di Israele negli antichi testi egiziani, il nome non abbia il determinativo di paese straniero ma di popolo: contrasto tanto più valido in quanto la stele osserva questa distinzione tra i popoli sedentari e i nomadi; potrebbe trattarsi di un errore dello scriba, comunque è probabile che Israele fosse tuttora nomade ed è certo che l'interpretazione della prima sentenza è esagerata. Una terza sentenza vede in Mernepta (1234-1222 ca.) il Faraone dell'esodo e in Ramses III il Faraone del periodo della conquista israelitica della Palestina sotto la guida di Giosuè. Questa sentenza concorderebbe meglio della precedente con il quadro biblico della conquista, con la storia egiziana e con l'archeologia. In attesa di maggiori chiarificazioni, in una questione ancora complessa come la presente, preferiamo la seconda sentenza, ritenendo che soddisfi le esigenze della esegesi biblica e delle scienze ausiliarie".
Fonte: www.unionecatechisti.it/testi/Bibbi...Esodo/Esodo.htm

- http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_III
- http://it.wikipedia.org/wiki/Amenofi_II
- http://it.wikipedia.org/wiki/Ramses_III
- www.treccani.it/enciclopedia/letter...rio-di-Storia)/
- www.naiot.it/ArcheologiaFile/LeLettereDiElAmarna.pdf
- http://it.wikipedia.org/wiki/Amarna


Non tutti saranno d'accordo con l'autore dell'articolo precedente ...

- www.laparola.net/bibbia/libro.php?n=2
- http://it.wikipedia.org/wiki/Torah
- www.bibbiaedu.it/bibbia_edu/bibbia_...Pentateuco.html
- www.treccani.it/enciclopedia/tag/pentateuco/
- www.treccani.it/enciclopedia/torah/
- http://en.wikipedia.org/wiki/Mosaic_authorship
- http://en.wikipedia.org/wiki/Torah
- http://it.wikipedia.org/wiki/Piaghe_d'Egitto
- http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo
- http://it.cathopedia.org/wiki/Esodo
- http://it.cathopedia.org/wiki/Esodo_(evento)
- http://en.wikipedia.org/wiki/Stations_of_the_Exodus
- www.treccani.it/enciclopedia/esodo/
- www.treccani.it/enciclopedia/piaghe-d-egitto/


"L'eruzione minoica di Thera [...] fu una vasta e catastrofica eruzione vulcanica [...] che si stima sia accaduta nella seconda metà del secondo millennio a.C. L'eruzione fu uno dei più grandi eventi vulcanici accaduti sulla Terra, documentata storicamente. L'eruzione devastò l'isola di Thera (o Santorini), compreso l'insediamento minoico ad Akrotiri come pure aree comunitarie e agricole sulle isole vicine e sulle coste di Creta. L'eruzione sembra aver ispirato certi miti greci e può aver causato scompiglio in Egitto [...] L'eruzione minoica fornisce un punto fisso per allineare l'intera cronologia del II millennio a.C. nell'Egeo, poichè l'evidenza dell'eruzione viene trovata dovunque nella regione. Nonostante ciò, la data esatta dell'eruzione è stata difficile da determinare".
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_minoica

Eruzione minoica: +/- 1600 a.C.

"1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio: vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: "E' un bambino degli Ebrei". 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: "Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perchè allatti per te il bambino?". 8 "Và", le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario". La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io l'ho salvato dalle acque!". 11 In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 12 Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. 13 Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: "Perchè percuoti il tuo fratello?". 14 Quegli rispose: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?". Allora Mosè ebbe paura e pensò: "Certamente la cosa si è risaputa". 15 Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo. 16 Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. 17 Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame. 18 Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: "Perchè oggi avete fatto ritorno così in fretta?". 19 Risposero: "Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge". 20 Quegli disse alle figlie: "Dov'è? Perchè avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!". 21 Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. 22 Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perchè diceva: "Sono un emigrato in terra straniera!". 23 Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. 24 Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. 25 Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero".
Fonte: www.laparola.net/

- www.edicolaweb.net/am_1901a.htm
- www.edicolaweb.net/am_2001a.htm
- www.edicolaweb.net/lett009a.htm
- http://en.wikipedia.org/wiki/Book_of_Exodus
- http://en.wikipedia.org/wiki/The_Exodus
- http://en.wikipedia.org/wiki/Plagues_of_Egypt
- www.grahamphillips.net/news/plagues.htm


Il fenomeno del Nilo Rosso:
"La piena del Nilo vista dagli antichi Egizi (R. Pierre, 1959, Montagnes de la lune, Paris, Hachette):

Rotolando le sue lente acque arrossate dal limo il fiume-dio, il fiume benedetto, il re dei fiumi, il Nilo in piena, fa il suo ingresso nel Paese dei Faraoni, in quella sera di luglio di migliaia di anni fa. Tebe la radiosa, la città dalle cento porte, grida la sua gioia ed il suo abbandono. Le lacrime di Iside che piange il marito defunto hanno fatto gonfiare il fiume-re e l'Egitto celebra la piena del Nilo. La lunga processione dei preti avanza, portando la barca di milioni di anni, la barca sacra di Amon-Ra, dio supremo: il Sole padrone del cielo e creatore del mondo ... Il silenzio plana sulla folla che è impressionata solo dalle invocazioni rituali: "Salve a te o Nilo, che sorgi dalla terra per nutrire l'Egitto che arriva dalle tenebre misteriose verso il giorno, dove si canta la tua venuta". Dietro ai sacerdoti, annunciati dai loro canti, ecco che appare, su un trono sontuosamente addobbato, un altro dio, il Faraone [...]".

La piena del Nilo descritta da uno scienziato di oggi (J. Besancon, "L'uomo e il Nilo"):

Tradizionalmente, nella notte del 17 al 18 giugno, comincia la crescita delle acque del Nilo ... il Nilo prende una tinta verdastra e un odore nauseabondo, da cui il nome di "flusso verde" o "Nilo verde". Si pensa già da tempo che il fiume trasporti in questo momento delle particelle vegetali strappate lungo il suo viaggio a monte che marciscono man mano e che gli danno questo odore così terribile ... A luglio, il flusso aumenta ancora, la leggera colorazione verde sparisce per essere sostituita da un'altra fangosa e scura, marroncina-rossa, e il Nilo prende il nome di "Nilo Rosso" oppure "acque rosse". Questa colorazione è dovuta a un'importante quantità di materie in sospensione che provengono dai vulcani dell'Abissinia: a quest'epoca i 9/10 delle acque che passano al Cairo provengono da violente piogge su queste montagne, che si riversano nel Nilo Blu e nell'Ateara. Le acque rosse sono accompagnate da uno straordinario aumento del flusso. Il livello resta stazionario, poi si mette a scendere, prima molto velocemente poi più lentamente, in modo che il fiume ritrova il suo letto inferiore verso metà novembre, lasciando sul fondovalle delle pozzanghere più o meno larghe, prosciugate poi dal sole o dall'infiltrazione. Continua a restringersi fino al ritorno dell'estate successiva.
Fonte: www.situationsproblemes.com/italien/Egitto_2.pdf

"Le acque [del Nilo] aumentano ancora nei mesi successivi, trascinando una melma rossastra prodotta dai detriti strappati dalle rocce etiopiche (Nilo Rosso) e che costituisce il famoso limo che andrà a fecondare le terre dell'Egitto [...]"
Fonte: http://books.google.it/books?id=FaZxAAAAIAAJ&q=

"14 Poi il Signore disse a Mosè: "Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo. 15 Và dal faraone al mattino quando uscirà verso le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in serpente. 16 Gli riferirai: Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia partire il mio popolo, perchè possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito. 17 Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. 18 I pesci che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli Egiziani non potranno più bere le acque del Nilo!". 19 Il Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte di acqua; diventino sangue, e ci sia sangue in tutto il paese d'Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!". 20 Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue. 21 I pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non potevano più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese d'Egitto".
Fonte: www.laparola.net

La medicina e le dieci piaghe d'Egitto:
http://books.google.it/books/about/La_medi...mYC&redir_esc=y

Edited by onussen - 23/10/2013, 17:40
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 6/11/2005, 22:05




Interessante questo thread.Io proporrei di soffermare la nostra attenzione su due grandi personaggi dell'antichità:Mosè e Akhenaton (o Ekhnaton).Se vogliamo mettere i puntini sulle i,non vi è alcun dubbio sul fatto che Akhenaton sia realmente esistito,mentre la stessa cosa non si può dire di Mosè.

www.maat.it/livello2/mose-1.htm

Nel 1364 avanti Cristo salì al trono d'Egitto il faraone AMENOPHIS IV.Egli compì un'autentica rivoluzione nella vita di questo paese:introdusse il CULTO DI UN UNICO DIO,ATON,CIOE' IL SOLE.Dall'originario politeismo si passò al monoteismo,e il re volle cambiare il proprio nome in AKHENATON che significa "Aton è soddisfatto" o "Spirito di Aton".La sua riforma religiosa,che ebbe notevoli influssi sull'arte egiziana,non gli sopravvisse e,terminato il suo regno,ritornarono i vecchi dei.

http://it.wikipedia.org/wiki/Religione_egizia

http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...ltro/Akhen.html
www.anticoegitto.net/akhenaton.htm

www.anticoegitto.net/regnoakhenaton.htm

www.geocities.com/Athens/Oracle/416...ry/amenofi4.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Akhenaten

http://it.wikipedia.org/wiki/Akhenaton

Ora,esaminando il nome Mosè,taluni studiosi hanno ipotizzato che non fosse affatto di origine ebrea,come si crede comunemente.

Il nome Mosè deriva,secondo loro,dalla parola egiziana MOSE,che significa fanciullo,e dalla contrazione di forme nominali più complesse,quali,ad esempio,AMON-MOSE (Amon un fanciullo) o PTAH-MOSE (Ptah un fanciullo).

Il padre di Mosè avrebbe messo davanti al nome del figlio quello di un Dio egizio,quale AMON o PTAH,e questo nome divino si perdette gradualmente nell'uso corrente,finche' il fanciullo venne chiamato semplicemente Mose'.

Un nominativo dunque che non verrebbe dall'ebraico (Mosè, "tratto dalle acque"),ma che si originerebbe da nomi egiziani come TUTMOSI o RAMESSE.

Questi ed altri elementi renderebbero difficile pensare,affermano i fautori della suddetta ipotesi,ad un uomo di origine ebraica.Allora Mosè ERA EGIZIANO?

A sentire il parere di alcuni,sarebbe vissuto in Egitto AI TEMPI di Akhenaton,e sarebbe stato un suo funzionario,o meglio un nobile egiziano sostenitore della riforma religiosa attuata del faraone.

"Mosè non era ebreo",scrisse Sigmund Freud,"bensì un nobile egiziano,alto dignitario,sacerdote,forse un principe della dinastia reale,uno zelante seguace della fede monoteistica che il faraone Amenofi IV impose intorno al 1350 a.C. come religione di Stato.Allorchè,alla morte del faraone,questa nuova religione venne abolita e la diciottesima dinastia si estinse,quell'uomo ambizioso mosso da così grandi mire aveva perduto tutte le sue speranze e decise di lasciare la patria per crearsi un nuovo popolo,che egli volle educare alla grandiosa religione del suo maestro [...] Con l'elezione e il dono della nuova religione egli creò l'ebreo".Gira voce che fosse un sacerdote di Amon o addirittura il gran Visir del Faraone.

http://books.google.it/books/about/Mosè_e_...t8C&redir_esc=y

www.mednat.org/religione/mose_corna.htm
www.tanogabo.it/mitologia/egizia/appunti_dio_amon.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Mosè_(Michelangelo)

www.aton-ra.com/egitto/religione-an...ita-egizia.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Amon

I due personaggi sopra citati appaiono,nelle descrizioni che ci sono rimaste,accomunati dalla fede in un unico dio (monoteismo).In base ad alcune teorie,AKHENATON e MOSE' ERANO,IN REALTA',LA STESSA PERSONA!

www.google.it/search?q=Esodo&btnG=C...bks&tbo=1&hl=it
www.google.it/search?q=mosè&btnG=Ce...bks&tbo=1&hl=it

CITAZIONE
Secondo il racconto della Bibbia Mosè era un ebreo nato in Egitto da genitori appartenenti alla tribù di Levi.
Faceva parte dei discendenti di un gruppo di ebrei giunti e stabilitisi sul delta orientale del Nilo su richiesta di Giuseppe (quello venduto dai fratelli come schiavo),dopo la sua nomina a Gran Visir del Faraone.
Questo gruppo di ebrei era divenuto numeroso e forte,ed il nuovo Faraone cominciò a temerne la potenza,al punto di ridurli in schiavitù e ordinare la strage dei loro neonati maschi.
La madre ebrea di Mosè,per salvare il piccolo dalla morte,lo depose in un cesto di vimini,lasciandolo alla deriva sotto sorveglianza della figlia Miriam.
Il cesto fu trovato dalla figlia del Faraone,che tenne il bambino con sè affidandolo ad una balia ebrea.
Quest'ultima su suggerimento di Miriam,fu proprio la madre naturale di Mosè.
Una volta svezzato il bambino fu riportato alla principessa che lo adottò.
Keith Laidler ('Il segreto dell'Ordine del Tempio',2001) ricercatore universitario esperto di occultismo mistico,ampliando le osservazioni già rilevate da Sigmund Freud nel 1937 ('L'uomo Mosè e la religione monoteistica') evidenzia che la figlia di un faraone era la custode della discendenza reale (il faraone era uomo,ma la dinastia passava per linea femminile) ed è poco probabile che potesse essere avvicinata da un'ebrea senza far scattare le maglie della sorveglianza.
Mosè non è un nome ebreo,come è anche logico in considerazione del fatto che il nome fu scelto da una principessa reale egizia.
In egiziano Mosè vuol dire "figlio" ed è molto comune nei nomi,abbinato al nome di una divinità,come ad esempio Tuthmosis 'figlio di Toth'.
E' molto probabile che Mosè fosse un egiziano di sangue reale.

La Bibbia ci dice che Mosè operò con grande determinazione la riconversione degli ebrei al culto dell'unico dio.
Nella storia dell'antico Egitto c'è solo un periodo in cui si riscontra il monoteismo diffuso:il regno del faraone Akhenaton,salito al trono col nome di Amenofi IV.
Nacque nel 1396 a.C. da Amenofi III e dalla regina Tiye,figlia del suo visir ebreo.

Amenofi III ordinò alle levatrici di uccidere ogni neonato maschio che fosse nato dalla regina.
In qualche modo il piccolo Amenofi IV-Akhenaton riuscì a sopravvivere,restando nascosto probabilmente a Eliopoli.
Fu in questa città che iniziò a formulare la sua dottrina dell'Aton,il dio unico di tutti gli esseri viventi,la forza invisibile che ha creato l'universo e lo sostiene.
Il dio unico era rappresentato con il nome ed il simbolo dell'antico dio del sole,ma solo come manifestazione dell'energia del creato.
L'Aton aveva scelto il giovane Amenofi per una missione speciale,ricondurre il popolo alla vera religione.
Le analogie con Mosè sono evidenti.
La nuova religione nasce probabilmente dalla fusione del concetto ebreo del dio unico,creatore invisibile,con la religione solare di Eliopoli.
Amenofi lasciò Eliopoli da adolescente e fu portato a Tebe,dove il potere della madre era cresciuto e fu riconosciuto come erede al trono.
Sposò la sorellastra Nefertiti (figlia di suo padre e di Sitamun),portatrice della dinastia,e consolidò così il suo diritto al trono.
Quindi divenne coreggente con il padre e iniziò a erigere grandi templi al nuovo dio a Karnak e Luxor.
Tebe era il centro del potere della casta sacerdotale che vedeva malissimo la piega assunta da Amenofi IV,il quale eresse una nuova città per farne la nuova capitale,Akhetaton,l'orizzonte di Aton,dove si trasferì e mutò il suo nome di faraone in Akhenaton.
Con la morte del padre divenne l'unico faraone ed avviò un piano globale per sradicare tutti gli antichi dei dall'Egitto (chiuse templi,cancellò nomi,soppresse sovvenzioni al clero).
L'opposizione crebbe e raggiunse livelli critici.
Akhenaton associò il fratello Smenkhkare al trono e proseguì la riforma religiosa.
Due anni dopo il faraone fu rovesciato e sparì dalla storia (non si sa che fine abbia fatto e la sua tomba non sembra essere stata usata),il fratello morì poco dopo la scomparsa di Akhenaton.
Il figlio di Akhenaton,Tutankhaton,salì al trono giovanissimo e per allentare la tensione mutò il suo nome in Tuthankhamon,riaprì i vecchi templi,riportò la capitale a Menfi,ripristinò i finanziamenti,però non riuscì a tranquillizzare il clero.
Il faraone bambino morì molto giovane,probabilmente assassinato.
Salì al trono il prozio Aye,fratello di Tye madre di Akhenaton,che era ebrea per metà.
Dopo 4 anni fu deposto dal generale Horemheb,il quale,con il vecchio clero,cancellò ogni traccia del regno,del nome,della famiglia e delle riforme di Akhenaton,di cui fu proibito anche pronunciare il nome.
E' proprio Horemheb il più probabile faraone del periodo dell'oppressione degli ebrei in Egitto descritto dalla Bibbia,ed il suo successore Ramesse I potrebbe essere il testimone dell'Esodo.
L'ipotesi è che Akhenaton sia Mosè,che fugge dall'Egitto,dopo aver abdicato,quando gli eventi precipitano.
Ma non viene ucciso (anche Mosè,ci dice la Bibbia,dovette allontanarsi dall'Egitto per molto tempo) torna dopo circa 10 anni e guida l'esodo.
A sostegno ci sono dei documenti in cui si parla dell'anno 18,19 e 21 del regno di Akhenaton,il quale però regnò solo 17 anni,il che probabilmente significa che il faraone,re e rappresentante delle divinità in terra,anche se in esilio o assente,doveva essere tecnicamente considerato tale finchè in vita.
Akhenaton,dunque,potrebbe essere sopravvissuto,in tal caso avrebbe lasciato l'Egitto puntando verso un rifugio sicuro,il Sinai,dove gli ebrei erano numerosi e forti,proprio come sappiamo che fece Mosè.
Ci sono indizi archeologici della presenza di materiale della famiglia e del culto di Akhenaton nel monte Sinai.
Il faraone Horemheb morì senza figli,a quel punto Akhenaton in esilio era l'unico legittimo pretendente al trono,così come dice la Bibbia,<i>Akhenaton torna in Egitto alla morte del faraone,portando con sè il bastone-scettro simbolo della regalità (lo scettro reale è a forma di bastone sormontato da un serpente,il bastone di Mosè si muta in serpente e viene definito nel secondo libro dei Re un serpente di bronzo).

Lo scontro biblico tra Mosè e il Faraone è probabilmente la distorsione della rivendicazione dei suoi diritti al trono da parte di Akhenaton
,il 'Mos',cioè il figlio legittimo erede citato in una tomba di Saqqara.
Il bastone-scettro di Mosè-Akhenaton mutato in serpente mangia i serpenti originati dai bastoni dei sacerdoti,che si inchinano a lui,dice la Bibbia,il che significa che il suo diritto al trono fu riconosciuto,ma Ramesse I fece valere la forza militare,così Akhenaton-Mosè dovette ritirarsi nel deserto,il che corrisponderebbe all'esodo.
Le analogie non finiscono qui,ma proseguono anche comparando la religione di Mosè e quella di Akhenaton.
La formula "Ascolta Israele,il signore nostro Dio è il solo Dio" usa la parola Adonai,che corrisponde ad Aton per cui sarebbe "Ascolta Israele il nostro dio Aton è l'unico dio".
In entrambi i casi non andavano realizzate immagini dell'unico Dio creatore e invisibile,il cui Tempio doveva essere rivolto ad oriente.
I sacerdoti nel culto della divinità ebrea compaiono solo dopo Mosè-Akhenaton e sono invece presenti in Egitto,come di fattura egiziana sembra essere l'arca dell'alleanza,che ha interessanti paralleli in molte raffigurazioni dell'antico Egitto,dove rappresentava il veicolo in cui trasportare la divinità.
Se Akhenaton e Mosè sono la stessa persona,le origini dell'ebraismo vanno viste sotto una nuova luce ed i figli e le figlie nati da Mosè sono da considerarsi prosecutori ideali della religione e fisici della dinastia amarniana o,in altre parole,i legittimi eredi al trono d'Egitto.

www.informareonline.it/moseilfaraone.html

Ho da fare alcune osservazioni:non è affatto sicuro che Tiye,la madre di Akhenaton,avesse delle origini ebraiche;non mi risulta che Amenofi III abbia ordinato "alle levatrici di uccidere ogni neonato maschio che fosse nato della regina" e che ci siano "indizi archeologici della presenza di materiale della famiglia e del culto di Akhenaton nel monte Sinai";è dubbio inoltre che il faraone monoteista e suo padre Amenofi III abbiano mai regnato insieme.

http://en.wikipedia.org/wiki/Tiye
http://it.wikipedia.org/wiki/Tiy

www.edicolaweb.net/edic024a.htm

www.google.it/search?q=akhenaton&bt...bks&tbo=1&hl=it
http://it.wikipedia.org/wiki/Adonai

http://it.wikipedia.org/wiki/Scettri_egizi

Adonai=Aton?

E' possibile vedere nel Mosè che fugge dall'Egitto,Akhenaton che scappa via dal Paese del Nilo dopo aver abdicato?Oppure,come vogliono altri,Mosè era un seguace del faraone sopracitato?

CITAZIONE
Nel 1998,il grande egittologo tedesco Jan Assmann pubblica Mosè l'egizio,il suo lavoro più radicale e innovativo.
Riprendendo la tesi dell'ultimo libro di Freud - L'uomo Mosè e la religione monoteistica -, Assmann torna su una delle rimozioni più imponenti della cultura occidentale:l'esistenza,dietro il Mosè biblico,del dimenticato Mosè egizio,che aveva (o avrebbe) conosciuto il monoteismo attraverso la rivoluzione teologica di Ekhnaton (Amenofi IV) ad Amarna,nel XIV secolo avantiu Cristo.
In breve tempo il libro di Assmann diventa oggetto di polemiche e controversie che vanno ben al di là della ristretta cerchia degli specialisti:si distingue per violenza la reazione di un ecclesiastico alle Settimane Universitarie di Salisburgo,nel 2000,nela quale l'egittologo viene imputato di aver incrinato il legame indissolubile tra monoteismo e giustizia divina,e quindi di aprire la strada a ogni nefandezza [...]
Al nome di Mosè è legata l'idea stessa del monoteismo.
Tuttavia non fu lui il primo ad affermare la rivoluzione monoteistica,bensì il faraone Akhenaton,che regnò in Egitto nel XIV secolo.
Di Mosè non sappiamo con certezza neppure se sia realmente vissuto,ma la memoria di lui ha accompagnato per secoli la civiltà giudeo-cristiana attraversando innumerevoli metamorfosi:
una delle più significative fu senza dubbio l'ultimo,tormentato libro di Freud,L'uomo Mosè e la religione monoteistica,apparso nel 1939.
Del faraone Ekhnaton sappiamo con certezza quando e come è vissuto,ma subito dopo la sua morte gli oppositori ne condannarono la memoria con tale ferocia e radicalità che soltanto in tempi recenti agli egittologi è stato possibile ricostruire i lineamenti della riforma religiosa da lui promossa.
Ed è ben noto quanto strettamente Mosè sia connesso con l'Egitto,la terra dove nacque e da cui fece fuggire il suo popolo.

www.adelphi.it/

www.google.it/#hl=it&ie=UTF-8&q=jan...wp&tbm=bks&um=1
www.swif.uniba.it/lei/rassegna/010128b.htm

La mummia di Akhenaton non è mai stata trovata.

http://books.google.it/books/about/Mosè_Eg...AAJ&redir_esc=y
www.christianismus.it/modules.php?n...article&sid=124

Rolf Krauss,egittologo tedesco,dice che esistono una serie di parallelismi e somiglianze tra la storia del faraone Amenmesse (Amenmose,XIX dinastia) e la storia biblica di Mosè in Egitto.

http://en.wikipedia.org/wiki/Amenmesse

http://it.wikipedia.org/wiki/Amenmose
www.aldokkan.com/egypt/amenmesse.htm

www.abebooks.it/Moses-Ratsei-Spuren...f/5986120803/bd

Il veterotestamentarista Georg Fischer riafferma la concretezza storica di Mosè,pur ritenendo la sua biografia piena di leggende.
Secondo Eckart Otto,veterotestamentarista tedesco,la storia di Mosè è una leggenda creata da alcuni intellettuali ebrei del VII secolo a.C.
Secondo Manfred Gorg,teologo e storico tedesco,Mosè era un egiziano illustre:forse il cancelliere Bay,forse il faraone Amenmesse,forse qualcun altro.
J. Assmann,egittologo tedesco,nega che Mosè sia il faraone Akhenaton o un personaggio vicino al faraone.

CITAZIONE
A Sethi II successe un figlio che in principio portò il nome di Ramses-Siptah,per poi mutarlo,per un qualche oscuro motivo,in quello di Merenptah-Siptah prima del terzo anno di regno.Nella maggior parte delle sue poche epigrafi egli è associato <i>a un importante dignitario chiamato Bay,che si vanta d'essere stato "gran cancelliere di tutto il paese".Vi sono buoni motivi per pensare che Bay fosse d'origine siriaca,forse uno di quei cortigiani che in quest'epoca assursero ai più alti gradi per il favore regale.In due graffiti gli viene attribuito l'epiteto assai significativo di "colui che pose il re sul trono di suo padre",ed è quasi certo che fu praticamente lui a "fare il re".

www.egittoanticosito.com/history/siptah.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Siptah
http://en.wikipedia.org/wiki/Chancellor_Bay

http://en.wikipedia.org/wiki/Siptah
www.aldokkan.com/egypt/tawosret.htm

C'è chi asserisce che Bay sia il biblico patriarca Giuseppe.

Edited by RAGNOUOMO - 28/9/2013, 16:54
 
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Martin Mistero
view post Posted on 5/10/2006, 21:39




CITAZIONE
AKHENATON E MOSE' ERANO,IN REALTA',LA STESSA PERSONA

:huh: Questa poi ... è un po' difficile da credere ...

CITAZIONE
sarebbero da mettersi in relazione con la terribile esplosione del vulacano di THERA

Ci sono delle novità riguardanti la data in cui esplose il vulcano di Thera/Santorini, un data sempre al centro di controversie.
Uno studio effettuato dai ricercatori della Cornell University,ha permesso di stabilire che il fenomeno avvenne nel 1600 avanti Cristo circa ( link ).
L'esplosione fu davvero imponente (link , link ).

thirasantorini009]

Riallacciandomi al post d'apertura, si vede prender forma un'ipotesi che permette di collegare l'esplosione di Thera/Santorini con l'Esodo degli Ebrei e le Dieci piaghe d'Egitto (non pochi ritengono che il cataclisma provocò o forse accellerò la fine della civiltà minoico-cretese):

CITAZIONE
"Il mondo prese a girare a rovescio come se fosse una ruota del vasaio e la terra si capovolse"(Papiro di Ipuwer,1250 a.c.).

Un biologo italiano,Sirio Trevisanato,ha ricostruito gli eventi che afflissero l'antico Egitto di circa 3600 anni fa,leggendo gli antichi papiri medici e ora da' delle risposte.

Trevisanato sara' a Toronto per parlare dei suoi studi "fatti per hobby"...Ma cos'e' Ipuwer?E' un'antico poema che narra dello sconvolgimento che subi' l'Egitto del 1600 a.c. circa e che gli studiosi hanno interpretato in vari modi....

"Riguardo la presentazione-aggiunge il biologo-il testo di Ipuwer,frainteso in piu' modi dal mondo accademico,e' restituito alla realta' descritta nel testo:un Egitto in preda a divisioni politiche,contrasti sociali molto pronunciati,occupazione straniera e disastri naturali...l'Egitto del 1600 avanti Cristo afflitto dalla ricaduta di ceneri vulcaniche dell'eruzione di Santorini".

L'attuale isola di Santorini e' in realta' l'antica Thera che si trova nel Mare Egeo...

Questa esplosione cambio' la vita sociale ed economica dell'Egitto e di buona parte del Mediterraneo in quanto le ceneri rimasero in sospensione per lunghissimo tempo."La presenza di ceneri era gia' nota dai ritrovamenti sul fondo del Mediterraneo e di laghi egiziani-continua Sirio Trevisanato ...

Ipuwer costituisce un testo storico databile grazie ai papiri medici egizi,che confermano una data all'interno dell'arco determinato in base al radiocarbonio e cio' metterebbe a tacere ogni controversia che storici e archeologi potrebbero sollevare",afferma ancora lo studioso italiano,il quale aggiunge anche che esso "consente pure di scatenare una diversa controversia.

La dinamica dell'eruzione di Santorini (ceneri seguite da una pausa nell'eruzione di 2-24 mesi,a seguito della quale subentro' la fase finale dell'eruzione) e questo spiega-combacia con le cosidette DIECI PIAGHE D'EGITTO,nell'ordine indicato nei testi biblici:ricaduta di ceneri,con conseguente acidificazione delle acque e reazione a catena,da questa,per piaghe;anomalie meteorologiche per via di ceneri rimaste sospese nell'atmosfera;pennacchio della fase finale dell'eruzione;reazione psicologica e culturale"...

Molto e' stato scritto sulla fuga degli Ebrei dall'Egitto e forse ora si e' in grado di affermare qualcosa con una maggiore credibilita' scientifica.

Sia la fine sia l'inizio mancano e le lacune del testo non aiutano a risolvere il problema della datazione.Si suppone che il saggio scriba Ipuwer descrivesse al Faraone l'epoca in cui l'Egitto era piombato nel caos,esortandolo quindi "a distruggere i nemici della residenza augusta ed eseguire i riti religiosi richiesti in modo che gli Dei sostenessero il restauro dell'Egitto".I fatti narrati sono interessanti:"Stanno succedendo i fatti che i nostri saggi hanno predetto-scriveva Ipuwer-i beduini si atteggiano ad Egiziani,il furfante si trova in ogni luogo...i cuori sono violenti,il terrore dilaga e la nobilta' e' costretta a mangiare l'erba dei prati e a bere l'acqua del Nilo".

Molte piaghe affliggono l'Egitto:"Le donne sono diventate sterili,quelli che erano Egiziani sono diventati stranieri e sono stati cacciati via...

Oro,argento,malachite e cornalina ornano il collo delle schiave,l'uomo guarda il figlio come un nemico...i campi non danno piu' grano,il bestiame muore di malattia o e' razziato,l'acqua dei fiumi E' SANGUE".Compare nel testo cosi' un indizio importante:le acque trasformate in sangue,come si legge nelle Sacre Scritture.L'Esodo era un altro effetto della crisi che attanagliava il Medio Oriente?Alcuni studiosi hanno pensato alla caduta di un meteorite che avrebbe sconvolto la regione,ma ora si pensa al vulcano di Santorini.

Tratto da link
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Edited by Martin Mistero - 9/2/2013, 17:13
 
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Martin Mistero
view post Posted on 5/10/2006, 23:56




"Partirono dunque i figli d'Israele da Ramesse...ma fece girare il popolo per la via del deserto che va lungo il Mar Rosso...Procedendo gli Egiziani,sulle orme dei fuggitivi,li raggiunsero cosi' accampati lungo il mare.Tutta la cavalleria e i carri del Faraone,e tutto il suo esercito giunsero in Fiairot di fronte a Beelsefon".

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La prima parte del cammino percorso dagli Ebrei,nella fuga dall'Egitto, si può seguire esattamente sulla carta.Non procede in direzione della via principale,che conduceva dall'Egitto in Asia attraverso la Palestina.Questa via maestra,per carovane e colonne militari,risulta quasi parallela alla costa del Mediterraneo, ed era la più breve e la migliore,ma al tempo stesso la più sorvegliata.Un grande numero di soldati e funzionari esercitava,nei posti di frontiera,un rigoroso controllo su ogni entrata e uscita.Questa via era troppo rischiosa.Perciò il popolo d'Israele deviò verso sud.Da Pi-Ramses,sul braccio orientale del Delta,si diresse prima a Socot,nell'Uadi Tumilat,poi a Etam e Fiairot."Avendo poi Mose' steso la mano verso il mare,il Signore lo asciugò,facendo soffiare per tutta la notte un vento forte caldissimo,e lo ridusse all'asciutto.Le acque poi si erano divise,ed i figli d'Israele entrarono in mezzo all'asciutto mare,formando l'acqua come un muro a destra ed a sinistra di loro (Esodo)".Un reparto di carri egiziani che tentò di raggiungere il popolo d'Israele,venne inghiottito dal mare con tutti i cavalli e i cavalieri.Questo "miracolo del mare" ha tenuto incessantemente occupata l'attenzione degli uomini.Ciò che nè la scienza nè l'indagine hanno potuto chiarire, non è l'evento della fuga in sè, per la quale esistono molte possibilità reali. Contestata e' soltanto la localita' dove si svolse l'avvenimento,dato che non puo' essere precisata con assoluta certezza.

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La prima difficoltà consiste nella traduzione. Il termine ebraico "Yam suph" è stato tradotto una volta per Mar Rosso, un'altra per "mare di canne",dunque canneto.Del "mare di canne" si parla ripetutamente:"Abbiamo inteso che il Signore asciugò le acque del mare di canne al vostro passaggio, quando usciste dall'Egitto "(Giosuè). In molte versioni dell' Antico Testamento si parla, fino al profeta Geremia, di "mare di canne". Il Nuovo Testamento nomina soltanto il Mar Rosso.Sulle rive del Mar Rosso non crescono canne.Il vero mare di canne si trovava più a nord.Secondo i calcoli più verosimili, se la storia dell'Esodo ha un sostrato reale e oggettivo,il cosidetto "miracolo del mare" dev'essersi compiuto nel territorio dove oggi troviamo il canale di Suez. E' un'opinione che hanno diversi studiosi e biblisti. Purtroppo,la costruzione del canale nell'800 ha completamente mutato l'aspetto dell'antico paesaggio. Ai tempi dell'Esodo, probabilmente, il golfo di Suez comunicava con i Laghi Salati. Non è inverosimile che questa comunicazione arrivasse fino al Lago di Timsah,il lago dei coccodrilli.In questo spazio c'era una volta,probabilmente, il mare di canne. Il tratto che congiungeva Suez con i Laghi Salati doveva esser transitabile in molti punti.

Nei primi tempi del Cristianesimo, i pellegrini ritenevano che la fuga d'Israele fosse avvenuta attraverso il Mar Rosso,e precisamente all'estremità settentrionale del golfo, nelle vicinanze della citta' di Es-suwes,l'odierna Suez. Anche qui potrebbe essere avvenuto il passaggio. Forti venti di nord-ovest a volte respingono le acque dalla punta settentrionale del golfo di Suez con tale violenza che si può guadarlo a piedi.In Egitto predomina il vento di ponente.Lo scirocco,citato dalla Bibbia, è invece il tipico vento della Palestina:"Mosè dunque condusse via Israele dal Mar Rosso [in altre versioni è il "mare di canne"] e giunsero al deserto di Sur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. Poi vennero in Mara;ma non potevan bere le acque di Mara,perchè erano amare (Esodo)"."Di poi vennero i figli di Israele in Elim,ov'erano 12 fonti d'acqua,e settanta palme(Esodo)"."Partiti poi da Elim,tutta la moltitudine dei figli d' Israele venne al deserto di Sin,posto fra Elim e Sinai ...(Esodo)". Per gli Ebrei cominciò in quel momento la durissima marcia e la vita nomade nell'arido paesaggio della steppa, che durerà,secondo la Bibbia,40 lunghi anni.

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Recentemente è venuta fuori un'ulteriore ipotesi ...
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Edited by Martin Mistero - 9/2/2013, 17:18
 
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_LaMenteMiSalva_
view post Posted on 9/10/2006, 20:17




CITAZIONE
Secondo una teoria,molto discussa,queste catastrofi bibliche,abbattutesi sull'Egitto,sarebbero da mettersi in relazione con la terribile esplosione del vulcano di THERA(SANTORINI),che provoco' la frantumazione e l'inabissamento di una parte dell'isola greca.In Egitto,il ricordo dell'evento si conservo' a lungo.Il testo redatto da uno scriba egizio,del II millennio a.c.,racconta che un giorno il Sole si oscuro',e dovunque si videro prodigi in cielo.Il mar Egeo e' sempre stato una regione tettonicamente attiva,per via di una micro-placca, sotto di esso,che continua ad interferire con quelle vicine.Ancor oggi la zona e' squassata da eruzioni e terremoti.Se poi date un'occhiata alle isole Cicladi,le piu' vicine a Creta,vi renderete conto che almeno due di esse,Milo e Thera,hanno la forma di mezzaluna,cioe' di mezza caldera vulcanica semisommersa:e' la forma tipica delle isole vulcaniche che hanno subito,in passato,eventi esplosivi.Ora,in base ad accertamenti geologici,si puo' appurare che il vulcano esplose verso il 1500 a.c. circa,facendo sparire quasi tutta l'isola sotto il mare.Gravi danni li riporto' anche la vicina Creta,devastata da terremoti e maremoti,che distrussero i suoi palazzi e le sue flotte.Effetti,probabilmente,si ebbero anche nei paesi che si affacciano sull'Egeo.

sto leggendo un libro che dice che la una votla c'era atlantide. fa una descrizione molto bella. parla di questo popolo che era evolutissimo, a aprtire daglia cquedotti soffisticatissimi, i bagni in ogni casa del popolo muniti di vasca, tanto che appena trovarono queste stanze pensavano fosse il palazzo dei sovrani (amesso che vi fossero sovrani) gli scavi dureranno ancora tantissimo. questo autore non si sofferma sulel fantasticherie e sulle elggende di atlantide. c'è chi dice fossero imparentati con gli alieni che possedessero macchine volanti, che l'isola era hai confini del mondo. chi sa...ci sn reperti di una città evolutissima che si è inabissata per un terremoto e ha causato danni apocalittici probabilmente da legare alla stesura dei vari reperti religiosi e non.
 
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Martin Mistero
view post Posted on 2/11/2006, 11:16




CITAZIONE
c'è chi dice fossero imparentati con gli alieni che possedessero macchine volanti,che l'isola era ai confini del mondo

I Cretesi? Non credo ... Forse ti riferisci a qualche altro popolo?

E' da prendersi con il beneficio d'inventario, ma un gruppo di archeologi ritiene di aver scoperto nel 2003 sui fondali del Mar Rosso qualche piccolo resto dell'esercito egiziano che inseguì gli Ebrei, secondo la descrizione dell'Esodo:

CITAZIONE
L'archeologo dilettante britannico Peter Elmer ha recentemente comunicato di avere individuato,nei fondali del Mar Rosso,nel corso di una prospezione subacquea,la ruota di un caratteristico carro da guerra egizio di oltre 3000 anni fa,ricoperta da concrezioni coralline.Pur con una certa cautela,il ricercatore inglese ha subito parlato di possibili "resti" della colonna dei carri da guerra dell'armata,inviata dal Faraone d'Egitto,all'inseguimento dei fuggiaschi ebrei guidati da Mose' nell'Esodo verso la Terra Promessa,tragicamente travolta dalle acque marine prima miracolosamente(secondo la Bibbia) apertesi e poi improvvisamente richiusesi sugli inseguitori del popolo d'Israele.Va ricordato che gia' negli anni Settanta,un altro ricercatore,Ron Wyatt,aveva dichiarato di avere individuato in fondo al Mar Rosso una ruota ad otto raggi di non facile recupero,che-in base alla sua precisa descrizione- Nasif Mohammed Hassan e cosi' pure la vedova di Wyatt,Mary Nell,ritengono la parte aurea del cerchione di un tipico carro da battaglia egizio risalente al periodo della Diciottesima Dinastia.Quest'ultima scoperta indicherebbe di conseguenza che la narrazione biblica sarebbe storicamente ben piu' corretta ed accurata di quanto non potesse supporsi.

Tratto da link
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Si dice che il pilastro nell'immagine fu eretto da Re Salomone nella zona dove avvenne il passaggio del Mar Rosso:
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Ruota di un carro egiziano:
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Ruota sui fondali del Mar Rosso:
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Sito del presunto passaggio:
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Carro egiziano:
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"L'angelo di Dio,che precedeva l'accampamento d' Israele,cambio' posto e passo' indietro.Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passo' indietro...Allora Mose' stese la mano sul mare.E il Signore durante tutta la notte,risospinse il mare con un forte vento d'oriente,rendendolo asciutto;le acque si divisero.Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto,mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del Faraone,i suoi carri e i suoi cavalieri,entrando dietro di loro in mezzo al mare.Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube getto' uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta.Freno' le ruote dei loro carri,cosi' che a stento riuscivano a spingerle.Allora gli Egiziani dissero:"Fiuggiamo di fronte a Israele,perche' il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!".Il Signore disse a Mose':"Stendi la mano sul mare:le acque si riversino sugli Egiziani,sui loro carri e i loro cavalieri".Mose' stese la mano sul mare e il mare,sul far del mattino,torno' al suo livello consueto,mentre gli Egiziani fuggendo gli dirigevano contro.Il Signore li travolse cosi' in mezzo al mare.Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del Faraone,che erano entrati nel mare dietro a Israele:non ne scampo' neppure uno.Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare,mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.In quel giorno il Signore salvo' Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare".

L'ipotesi alternativa - vedi i post antecedenti - è che gli Israeliti passarono attraverso una palude (il "Mare di Canne") nella zona del Sinai.

Tratto da link

CITAZIONE
Per apprezzare pienamente il racconto biblico dell'Esodo,un serio studioso della Bibbia che accetta la veridicita' del testo,si deve dimenticare del Mar Rosso.Un onesto e accurato studio delle Scritture,degli antichi testi egizi e dell'archeologia,geologia e topografia della regione indica che il Mar Rosso non fu il mare attraversato nell'Esodo.La Bibbia e',in effetti,piuttosto chiara riguardo quali acque gli Israeliti attraversarono-non il Mar Rosso,ma il Mare di Canne(l'ebreo Yam Suph,letteralmente).La frase "Mar Rosso" entro' nel racconto con la tradizione dell'Antico Testamento in greco del III secolo avanti Cristo.Chiamato il Septuaginta(ed identificato come LXX),i suoi traduttori resero Yam Suph("Mare di canne") con Eruthra Thalasse("Mar Rosso").La Volgata Latina ha seguito poi con Mari Rubro("Mar Rosso"),e la maggior parte delle versioni successive ha mantenuto la stessa tradizione.Sfortunatamente,"Mar Rosso" non e' affatto la traduzione corretta,ed i traduttori del LXX lo sapevano.Non conosciamo i loro ragionamenti,ma possiamo supporre che diedero a Yam Suph un'interpretazione storicizzata.Quando la Bibbia narra che gli Israeliti attraversarono un consistente corpo di acque sul confine egiziano orientale,i traduttori sembrano presumere che si trattasse del corpo di acque conosciuto come Mar Rosso.Invece di tradurre la frase ebrea letteralmente,offrirono questa identificazione storica come una comprensione appropriata del testo.Questa piccola distrazione ha confuso gli studiosi della Bibbia per secoli,e ci ha impedito di comprendere la reale accuratezza storica dell'Esodo,e del racconto dell'attraversamento delle acque.Solo nel tardo XX secolo gli studiosi iniziarono ad apprezzare il pieno significato del testo ebreo,e solo ora siamo in grado di collegarlo alle recenti evidenze archeologiche.Il Mar Rosso include una minima porzione di acqua salata dell'Oceano Pacifico,si estende verso nord nel mondo Biblico ed aiuta a separare i due continenti di Africa e Asia.Il ramo piu' orientale del Mar Rosso e' conosciuto come Golfo di Aqaba,ed il ramo occidentale e' conosciuto come Golfo di Suez.In greco classico,"Mar Rosso"(Eruthra Thalasse) era usato per entrambi i golfi come anche per due altre estensioni dell'Oceano Pacifico-il Golfo Persico e l'Oceano Indiano.Sfortunatamente,oggi non conosciamo l'origine del termine "Mar Rosso" per nessuno di questi corpi di acqua.Vi e' un consenso generale tra gli studiosi oggi sul fatto che Yam Suph significhi "Mare di Canne".L'ebreo Suph("canna") si riferisce ad una pianta acquatica e fu probabilmente una parola presa in prestito da twf,il termine egiziano per le piante acquatiche.Cosi' la Bibbia suggerisce che il mare che gli egizi attraversarono nel corso dell'Esodo fu un largo corpo d'acqua sul confine orientale dell'Egitto ed identificato con un grande numero di canne.

Esiste una terza via.

CITAZIONE
Tornando all'Esodo,nella Bibbia ebraica il mar Rosso era denominato mare delle canne per la folta presenza di giunchi lungo i litorali,specie nel golfo di Suez.I giunchi sono erbe palustri che fioriscono sopra molli limi.E' noto che la sottigliezza dei sedimenti,costituenti la spiaggia emersa,indica la bassezza dei fondali prospicienti e la dolcezza del suo profilo batimetrico.Dal momento che i limi,sottili come borotalco,sono i sedimenti più sottili esistenti,ne consegue che i fondali del golfo di Suez,all'epoca dell'esodo,dovevano essere molto bassi,con una pendenza così lieve,che anche un piccolo abbassamento del livello del mare avrebbe portato a secco una vasta striscia di spiaggia sommersa.Studiosi biblici propendono nel ritenere che il mar Rosso si estendesse allora molto più a nord rispetto ad oggi fino all'altezza dei laghi Amari.Le evidenze geologiche ed oceanografiche (Devoy,1980) non confermerebbero una tale ipotesi,anzi queste ultime,come dirò più avanti,mostrano proprio il contrario.Riporto alcuni passi del racconto biblico (Esodo, 15, 21-22) " ... ed il Signore fece con un potente vento orientale ritrarre il mare tutta quella notte e ridusse il mare in asciutto,e i figlioli di Israele entrarono in mezzo al mare per l'asciutto ... gli egiziani li perseguirono ... Mosè adunque stese la sua mano in sul mare e,sul far della mattina,il mare ritornò al suo corso violento.Poi Mosè fece partire gli israeliti dal mar Rosso ed essi procedettero innanzi verso il deserto di Sur e camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua".Sull'epoca della vita di Mosè e dell'Esodo prevale oggi la tesi che essa sia stata il XIII secolo a.C. Il Faraone persecutore Ramses II (1301-1234) e quello dell'Esodo Meneptah (1234-1220 a.C.).Siamo nella fase di inaridimento del clima del Mediterraneo che diede luogo a carestie,al crollo della civiltà hittita e cretese ed all'immigrazione verso l'Italia delle popolazioni provenienti dall'Asia Minore più colpite dalla siccità [...] L'eruzione di Santorino ebbe una violenza almeno pari a quella del Tambora e presumibilmente si mantenne attiva per molto tempo con ripetuti episodi eruttivi.Si possono quindi ben desumere le conseguenze fatali su molte civiltà dell'epoca,molto più vulnerabili e meno resistenti di quella del secolo scorso.Clio racconta ad Urania che la storia degli avvenimenti antichi è piena di errori ed indica come,con qualche correzione,sia possibile correlare gli eventi sismo-tettonici che sconvolsero l'isola di Tera con la descrizione dell'Antico Testamento.Si legge nell'Esodo:"Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nubi,per guidarli sulla via da percorrere e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce ... ed abbattè dense tenebre su tutto il paese d'Egitto per tre giorni".Si può osservare che l'enorme colonna di fuoco,a Nord-Est rispetto all'Egitto,che si elevò da terra fino alla stratosfera,poteva risultare visibile anche a tale distanza,e che ceneri di quella eruzione potevano ben essere trasportate dai venti,che nel Mediterraneo hanno spessissimo una componente di nord-ovest fino al Delta del Nilo,causando ragionevolmente tre giorni di oscurità.Più che dalla torre di cenere,gli Ebrei certamente dovettero essere stati meravigliati dagli stupendi fenomeni luminosi che ebbero luogo nella stratosfera a seguito della immissione delle ceneri vulcaniche del Santorino e dei quali abbiamo testimonianza nelle descrizioni delle osservazioni eseguite dopo la eruzione del Krakatoa [...] Una volta resisi conto della possibilità di fuga e della sua convenienza,gli ebrei dovettero studiare e perlustrare l'itinerario dell'esodo [...] Perciò gli ebrei si diressero verso SE,in direzione del mar Rosso,e gli egiziani ritennero che la loro follia li avrebbe condotti alla morte certa nel deserto.Invece gli esploratori d'Israele,incaricati di sudiare l'itinerario,avevano scoperto,dopo anni di studi,che a cadenza plurimensile si verificava nel golfo di Suez un ritiro delle acque causato da fenomeni mareali e meteomarini.Perciò l'esodo fu programmato e organizzato in modo da garantire all'intero popolo la sua migrazione verso la terra promessa.

Tratto da link

CITAZIONE
Il testo ebraico in Es 13,18 afferma che il popolo ebraico uscendo dall'Egitto si diresse verso il Yam-Suf,letteralmente Mare dei Giunchi.L'identificazione di questo mare non è certa:il giunco è presente in tutte le acque sia interne che esterne all'Egitto.Sono state proposte diverse alternative.

Golfo di Aqaba o Golfo di Elat [...]
Mar Rosso [...]
Laghi Amari [...]
Lago Sirbonico o Lago di Menzaleh [...]
Lago di Tanis [...]

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Edited by Martin Mistero - 9/2/2013, 08:14
 
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view post Posted on 2/11/2006, 20:30
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In realtà le due ipotesi (escludo l'epoca di ramesse II che non c'entra nulla, secondo me) sono separate da appena 150 anni. Se guardiamo a Thera, che coincide con la cacciata degli Hyksos, che coincide con il calcolo puramente numerico della Bibbia, siamo al 1585ac. E coincide pure col ritorno dei Danaidi in Argo.
Punti a favore dunque molti, ma a sfavore il fatto che gli hyksos erano almeno in parte semiti. La bibbia certo non dice che erano loro a regnare, s'eppure il faraone, per quanto cocciuto, ha ricevuto varie volte mosè ed ascoltato le sue richieste e le sue minacce. Ora, non so se era il normale trattamento per un normale suddito.
Gli Hyksos: Salitis, Yaqub-har Meruserra, Khyan Suserenra, Apophis I, II e forse III. I primi sicuramente semiti (si noti il Giacobbe, ovviamente non per forza quello biblico)
Gli Apophis, nomi forse meno semiti...

Invece con Akhenaton siamo nel 1350ac. Non coincide con le date sopraddette, ma a favore c'è quel suo culto monoteista e l'ipotesi plausibile che se anche i semiti dominarono, quando i tebani tornarono al potere quelli che rimasero furono ridotti in schiavitù. Fino alla liberazione da parte di Akhenaton e poi alla fuga con esso alla successiva ribalta del culto di Amon.

Però mi sembra un po' più fragile quest'ultima ipotesi. Se Akhenaton fosse mosè o un convertito ci sarebbe stata come una prima liberazione, poi una nuova sopraffazione, poi la fuga.

A me sembra più plausibile che siano due eventi separati, l'esodo ed Akhenaton, pur collegati da quel culto che doveva esser rimasto in Egitto da una parte di ebrei non fuggiti e che nel secolo successivo (abbiamo visto l'influenza dei Yuya, Tuya ecc) a cui infine il faraone s'è convertito.
 
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Giovanni C2
view post Posted on 2/11/2006, 22:50




La teoria mi sembra giusta.Non fu Akhenaton(Akhenaten) oppure un seguace a diffondere la religione monoteista presso gli Ebrei(popolazione semita),in realta' fu il contrario,su questo mi trovo d'accordo.Il periodo Hyksos rimane piuttosto difficile da interpretare,tuttavia sembra probabile che al termine di esso buona parte delle popolazioni semite venute in Egitto( associate agli Hyksos),presso cui nacque il culto monoteista,furono cacciate, schiavizzate o costrette alla fuga dai nuovi regnanti della Diciottesima Dinastia (Esodo-Mose').Contemporaneamente a tali avvenimenti esplose il vulcano di Santorini,una delle piu' grandiose esplosioni vulcaniche della storia(conseguenze sull'Egitto:le dieci piaghe,descritte nella Bibbia,e le catastrofi raccontate nel Papiro di Ipuwer).Non tutti questi semiti riuscirono a fuggire verso Canaan(Palestina),alcuni rimasero in Egitto e con loro rimase il culto monoteista,trasmesso al faraone Akhenaton grazie alla potente influenza che ebbe questo Yuya sugli affari di corte ai tempi del padre di Akhenaton,Amenofi(Amenothep) III.Non basta:durante il regno di Akhenaton,ebbe particolare importanza Ay,probabilmente figlio di Yuya,nato in Egitto e forse padre della famosissima Nefertiti,moglie principale di Akhenaton.Link,Ay,Link,Ay.Ay,successivamente,riusci' a diventare un faraone(sia pur brevemente).Comunque,rileggendo la storia di questo Yuya ( Yuya) ,vedo che non esiste alcuna prova sicura al 100% di una sua origine al di fuori dell'Egitto;e' probabile che nacque in terra egiziana,dunque,sia pur appartenendo a quelle popolazioni semite di cui accennavo prima e che si trovavano nel paese da generazioni.Tra i tempi degli Hyksos e quelli di Amenofi/Akhenaton,infatti, era trascorso qualche secolo.Insomma,mi pare la teoria piu' solida,rispetto a quella di Akhenaton o di un seguace del medesimo,e nonostante i punti ancora da chiarire. www.ordineliberale.org/docs/mose_mai_esistito.pdf.

Edited by Giovanni C2 - 2/7/2013, 17:35
 
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Barbanera3
view post Posted on 4/11/2006, 12:25




CITAZIONE (Bororo @ 2/11/2006, 20:30)
In realtà le due ipotesi (escludo l'epoca di ramesse II che non c'entra nulla, secondo me) sono separate da appena 150 anni. Se guardiamo a Thera, che coincide con la cacciata degli Hyksos, che coincide con il calcolo puramente numerico della Bibbia, siamo al 1585ac. E coincide pure col ritorno dei Danaidi in Argo.

Dunque,vediamo:

- 1600 Avanti Cristo circa: catastrofica esplosione di Santorini,così potente da far sentire i suoi effetti a chilometri e chilometri di distanza,probabilmente fino all'Egitto e non solo.
- 1585 Avanti Cristo circa: secondo il calcolo puramente cronologico,ricavato dal testo biblico,è il periodo in cui avvenne l'Esodo di Mosè.


http://it.wikipedia.org/wiki/XV_dinastia_egizia (XV Dinastia, i Grandi Hyksos); http://it.wikipedia.org/wiki/XVI_dinastia_egizia (XVI Dinastia, vassalli dei sovrani hyksos).

www.bibbiaweb.net/lett065b.htm; http://it.wikipedia.org/wiki/Hyksos ; http://en.wikipedia.org/wiki/Hyksos.

http://books.google.it/books?id=8D753azEHFoC&dq=; http://books.google.it/books?id=AC7Z5kY2sdQC&dq=.

Nel 1600 A.C. in Egitto comandavano gli Hyksos,i famosi "re pastori". Tra i sovrani grandi hyksos (XV Dinastia) nel periodo fra il 1640 e il 1600 A.C. circa regnava Meruserra:
http://it.wikipedia.org/wiki/Meruserra

I predecessori di Meruserra:Sekhaenra Sharek (1674-1655 A.C. ca.),Sheshi (1655-1640 A.C. ca.),Seker-her (dopo il 1640 A.C. ca.).

A Meruserra segue il regno di Suserenra (1600-1560 A.C. ca.):
http://it.wikipedia.org/wiki/Suserenra

Il successore di quest'ultimo e' Ipepi (o Apophis.1580-1540 A.C. ca.):
http://it.wikipedia.org/wiki/Ipepi

Arriviamo a Khamudi (1540 A.C.-1530 A.C. ca.):
http://it.wikipedia.org/wiki/Khamudi

Secondo lo studioso Jurgen von Beckerath,i sovrani della XV Dinastia furono i seguenti:Shalik (Sekha'enre,Salitis),Beon (Maaibre Sheshi,Bnon),Apakhnan (Merwoserre Ya'qub-ar,Apacnan),Seweserenre' Chajan (Jannas),Apophis,Aasehre Khamudi (Assis).

Invece,a parere di Kim Ryholt rispondevano ai nomi di Samuqenu,Aper-Anati,Sekir-Har,Khayan Sewoserenre,Apophis,Khamudi Hotepibre.

C'è grande confusione,insomma!

Le datazioni di cui sopra sono conosciute approssimativamente.Dopo Khamudi arriverà la Diciottesima Dinastia - Ahmose,Tuthmose ecc. - originata dai Principi di Tebe,e il dominio Hyksos in Egitto tramonterà per sempre.Due autori antichi,Giuseppe Flavio e Manetone,identificarono gli Ebrei con gli Hyksos.Secondo Flavio,gli Egiziani della sua epoca detestavano gli Ebrei anche perchè provavano fastidio al ricordo dell'antica dominazione ebraica sull'Egitto.

http://books.google.it/books?id=RPnHh-pZXXwC&dq=; http://it.wikipedia.org/wiki/XVIII_dinastia_egizia.

CITAZIONE
Gli Hyksos erano almeno in parte semiti.La Bibbia certo non dice che erano loro a regnare,seppure il faraone,per quanto cocciuto,ha ricevuto varie volte Mosè ed ascoltato le sue richieste e le sue minacce. Ora non so se era il normale trattamento per un normale suddito. Gli Hyksos:Salitis,Yaqub-har Meruserra,Khyan Suserenra,Apohis I,II e forse III. I primi sicuramente semiti (si noti il Giacobbe,ovviamente non per forza quello biblico). Gli Apophis,nomi forse meno semiti...

Yaqub-har,Giacobbe. Gli Hyksos erano semiti come gli Ebrei. Se non mi sbaglio,in un'altra discussione veniva formulata l'ipotesi che l'Esodo è da situarsi durante il regno di Amenhotep II *(1424-1398 A.C. ca.),appartenente alla Diciottesima Dinastia e successore del grande Thutmose III oltrechè della regina Hatshepsut.

www.anticoegitto.net/amenhotepII.htm
www.geocities.com/athens/oracle/416...ry/amenofi2.htm
www.margheritacampaniolo.it/archeo/...izie_parte2.htm

* Amenhotep o Amenofi II, diciottesima dinastia (XVIII).

Il tuo dubbio,mi par di capire,non dando per buone altre ipotesi,è fra queste due opzioni che ho descritto sopra.

CITAZIONE
In realtà le due ipotesi (escludo l'epoca di ramesse II che non c'entra nulla, secondo me) sono separate da appena 150 anni.

"Secondo Clearco,Aristotele considerava gli Ebrei discendenti dei filosofi indiani chiamati Kalanoi. Il paragone tra Ebrei e filosofi indiani fu anche proposto dalla grande autorità in fatto di cose indiane,Megastene (inizio del III secolo a.C.). La fama degli Ebrei come filosofi è ancora presupposta da Ermippo (fine del III secolo),quando afferma che Pitagora era stato discepolo dei pensatori ebrei. Posidonio (intorno al 60 a.C.) è forse l'ultimo a sottolineare il valore filosofico dell'insegnamento di Mosè come capo religioso e politico [...] Anche nel clima di idealizzazione della fine del IV secolo a.C. Ecateo di Abdera* dovette elaborare un quadro più complesso quando decise di introdurre gli Ebrei nella sua descrizione della storia e della società egiziana. Gli Ebrei erano nuovamente una forza con cui bisognava fare i conti nell'Egitto contemporaneo di Tolomeo I.* La loro leggenda nazionale aveva assegnato una posizione centrale all'ascesa al potere di Giuseppe in Egitto e al susseguente esodo dei discendenti di Giacobbe dal paese. Non sappiamo se prima di Ecateo gli Egiziani avessero già reagito a queste tradizioni;nè se fu loro idea ASSOCIARE l'ESODO ALLA CACCIATA DEGLI HYKSOS. Ecateo è a conoscenza dell'esodo,e lo presenta come l'eliminazione degli stranieri dall'Egitto. Egli dimostra simpatia per gli stranieri,tra i quali include DANAO E CADMO: GLI EBREI CONDOTTI DA MOSE' SI FERMARONO IN PALESTINA,MENTRE DANAO E CADMO RAGGIUNSERO LA GRECIA. Fondando il Tempio di Gerusalemme,promulgando le leggi, dividendo la terra in parti uguali e rendendole inalienabili,Mosè si poneva nella grande tradizione dei condottieri-filosofi [...] Flavio Giuseppe* dedica ampie sezioni del suo Contra Arpionem a smascherare la versione ostile dell'Esodo che il sacerdote egiziano Manetone* avrebbe dato alla sua storia dell'Egitto scritta in greco intorno al 270 a.C. QUI L'IDENTIFICAZIONE DEGLI EBREI CON GLI HYKSOS era stata resa più sgradevole da un'ulteriore identificazione degli Ebrei con i lebbrosi. Nessun'altra fonte antica attribuisce cose de genere a Manetone, e ci sono varie difficoltà interne nel resoconto di Giuseppe. Ci si domanda se egli non abbia fatto uso di un testo di Manetone interpolato (così come egli stesso ed altri apologeti ebrei usavano un testo interpolato di Ecateo di Abdera); quel che è certo è che esistevano versioni ostili dell'Esodo provenienti da fonti egiziane. Fino a quando gli Ebrei andarono sufficientemente d'accordo con la popolazione greca di Alessandria ed ebbero l'appoggio dei Tolomei,l'ostilità egiziana non ebbe un'importanza decisiva. Per gli Ebrei egiziani i pericoli vennero piuttosto dal trovarsi troppo coinvolti nelle fazioni che lacerarono la monarchia macedone in Egitto nel secondo e primo secolo a.C. La documentazione sembra indicare, nel suo insieme, che gli Ebrei d'Egitto conservarono prestigio, acquistarono proprietà e svilupparono una peculiare fisionomia intellettuale almeno fino al 50 d.c. Nel terzo secolo a.C. uno storico ebreo, Demetrio, preparò per i lettori greci uno di quei resoconti che si riteneva i non-Greci dovessero dare ai Greci intorno al loro passato. Più tardi, nel secondo secolo (?) a.C., Artapano scrisse una biografia di Mosè in cui questi appariva come maestro di Orfeo e legislatore degli Egiziani prima di diventare il condottiero dell'Esodo. Egli avrebbe introdotto il culto degli animali a vantaggio degli Egiziani. Vi sarebbe stata rivalità tra il Re d'Egitto e Mosè, ma naturalmente Mosè aveva il favore delle masse popolari egiziane ed etiopi [...] Aristobulo credeva che Pitagora, Platone e alcuni poeti "antichi" - come Omero, Esiodo, Orfeo e Arato - avessero imparato dai libri di Mosè". Link: http://books.google.it/books?id=6s2JXFsuXF8C&dq=.

* Ecateo di Abdera, storico e filosofo greco antico (IV - III secolo a.C.).
* Tolomeo I Sotere (367-283 a.C.), diadoco di Alessandro Magno, fondatore della dinastia tolemaica e primo re dell'Egitto ellenistico.
* Flavio Giuseppe, scrittore, storico, politico e militare romano di origine ebraica (37-100 d.C. circa).
* Manetone, sacerdote e scrittore egiziano dei tempi di Tolomeo I Sotere e Tolomeo II Filadelfo.

"Manetone offrì a Tolomeo II Filadelfo (283-246 a.C.) la Storia dell'Egitto,che come quella di Berosso comincia dall'epoca degli dei e dei semidei e si conclude anch'essa con l'epoca del nuovo semidio Alessandro. In generale,per il suo obiettivo fondamentale,l'impresa del "sacro erudito" di Sebennytos è perfettamente analoga a quella di Beroso. Ecco la testimonianza di Giuseppe Flavio:

Manetone era egiziano ed era chiaramente un conoscitore della cultura greca;scrisse infatti in greco la storia del suo paese traducendola,come dice lui stesso,da tavolette sacre,e confuta molte affermazioni di Erodoto relative agli Egiziani,accusandolo di aver detto molte falsità per ignoranza.

Già da quasi due secoli i greci soddisfano la propria curiosità con le narrazioni del viaggiatore Erodoto: che ascoltino dunque un vero egizio,che offre loro notizie sulla propria terra di prima mano,ma nella loro lingua! [...] Manetone si trova già di fronte alla necessità di rispondere alla narrazione biblica su Mosè e il faraone,e di fornire una propria versione di questo avvenimento del Libro dell'Esodo da un punto di vista nazionale egizio: così Mosè,orgoglio dei giudei,diventa un sacerdote apostata di Eliopoli di nome Osarsif. Vale la pena di prestare particolare attenzione a come la situazione dell'ellenismo accostasse l'uno all'altro non solo il mondo della Grecia e del Vicino Oriente,ma anche i singoli popoli del Vicino Oriente che si conoscevano da sempre,ma che ora rinnovavano tale conoscenza. Sotto Tolomeo II Filadelfo i giudei si erano già stabiliti numerosi nella parte della città di Alessandria a loro assegnata,tra le porte orientali e il palazzo imperiale,godevano di una posizione privilegiata e,si deve supporre,irritavano non poco gli egizi,già offesi dal dover ricordare ad ogni Pasqua il disonore del faraone e l'esodo dalla "terra di Misraim, la casa della schiavitù". Proprio sotto il regno di Tolomeo e,secondo la versione tradizionale,per iniziativa reale,venne loro affidata un'impresa tanto grandiosa quale la traduzione in greco della Bibbia (la cosidetta traduzione dei settanta saggi,o Septuaginta)". Link: http://books.google.it/books?id=5fgpWuQiDaEC&dq=; http://it.wikipedia.org/wiki/Osarseph ; http://en.wikipedia.org/wiki/Osarseph."E finchè durò la dominazione dei pastori,ebbero gli Ebrei asilo sicuro e tranquillo nella terra di Gessen,e vissero liberi ed intenti a pascolare le proprie greggie. Ma non sì tosto gli usurpatori furono cacciati per le armi dei Faraoni legittimi,che la fortuna degli Israeliti mutossi in rea,e come amici ai pastori ed agli antichi re sconosciuti,dovettero sperimentare tutte le asprezze di una vita servile,e sottomettersi al giogo del nuovo padrone,che dalla stessa loro prosperità e moltitudine pigliava incitamento ad opprimergli. Intanto i pastori,sebbene avessero abbandonato l'Egitto,non erano ancora sì lontani,da poter rendere i Faraoni in tutto sicuri dal timore di nuove invasioni. Perciò in Egitto si stava con sospetto;e ad ogni nuova scorreria dei barbari,erano da temersi grandissimamente gli Ebrei come nemici interni ed occulti,che uniti agli esterni nemici,già con essi loro collegati per antica amicizia,sarebbero divenuti palesemente ribelli. Quindi ebbero cagione l'oppressione usata dai Faraoni per infiacchire il popolo d'Israele,e le barbare leggi per diminuirne il numero. Nel capitolo primo dell'Esodo leggesi che,morto Giuseppe ed i suoi fratelli e tutta intera quella generazione,i figli d'Israele continuarono a crescere di numero nell'Egitto,e si moltiplicarono in immenso,e si fecero forti ed empirono la terra che abitavano. Ma ascese poi sul trono dell'Egitto un nuovo re,che non era amico a Giuseppe (Exod 1,8): le quali parole manifestamente significano la restaurazione della legittima potenza dei Faraoni per la dinastia XVIII,i quali cacciarono dal paese gli Hyksos,o pastori usurpatori. Così ristabilito l'antico ordine di cose,parve prudente consiglio ai faraoni della XVIII dinastia di aggravare la mano sul popolo d'Israele e diminuirne la moltitudine. I motivi di questo consiglio nell'Esodo stesso vengono dichiarati: "E disse il nuovo re al suo popolo: ecco che il popolo dei figli d'Israele vale più di noi in numero ed in forza. Orsù facciamo senno intorno ad esso,che di troppo non cresca e non avvenga,se la guerra ci colga,che pur egli si aggiunga ai nemici nostri e contro noi combatta e dal paese poi si sottragga" (Exod. 1,9). E chi erano mai questi nemici coi quali potevano far lega gli Ebrei e contro gli Egiziani combattere,se non i pastori,allontanati,ma non distrutti e minaccianti sempre di fare irruzione sulle ridenti terre del Delta,dove appunto gli Ebrei avevano stanza?". Link:http://books.google.it/books?id=wgpNAAAAcAAJ&dq=. "... Il libro della Genesi si chiude con la storia di Giuseppe,venduto dai fratelli,che diventa Visir d'Egitto e chiama poi a sè,durante una terribile carestia,l'intero clan di Giacobbe. Dal punto di vista storico sappiamo che,proprio in quel periodo,l'Egitto del nord è dominato da re stranieri di origine semita (gli Hyksos),situazione che rende non impossibile sia l'ascesa politica di un ebreo,sia il passaggio,nella zona del delta del Nilo,di un intero clan di pastori semiti che vi si stabiliscono e vi prosperano. Così l'Egitto divenne,in quei primi anni,la terra in cui i discendenti di Abramo si consolidarono e si svilupparono: "i figli di Israele - è scritto nel terzo libro dell'Esodo - divennero numerosi e molto potenti,e il paese ne fu ripieno". La storia, così bene incominciata, subì una battuta d'arresto verso il 1250 a.C., quando "sorse sull'Egitto un nuovo Re che non aveva conosciuto Giuseppe". Questa semplice annotazione della Scrittura rimanda a grandi sconvolgimenti politici: gli Hyksos invasori sono stati cacciati, i Faraoni che si erano rifugiati a sud hanno riconquistato il Delta,riunificando i due regni. Per qualche tempo ancora i semiti,insediati ai confini del regno,non impensieriscono più di tanto. Ma questo finchè non sale al trono uno dei più celebri e potenti Faraoni della XIX Dinastia: Ramses II, che regnerà per sessantasette anni (1290-1224 a.C.)". Link: http://books.google.it/books?id=MC4tyjUqrtYC&dq=. "Per il soggiorno di Giacobbe in Egitto il Peet pensa al tardo periodo intermedio tra la 12° e la 18° dinastia. Entrati con gli Hyksos,i Benè Israel non furono tutti cacciati con loro (1580). Una parte rimase in Egitto in posizione subordinata. Il Peet è piuttosto propenso a porre la data dell'esodo verso il 1400,in connessione con i Chabiru delle lettere di Tell-el-Amarna e non sotto Merneptah verso il 1225-1215;ma dichiara che si è ben lungi dall'avere sulla data non solo una certezza ma anche una notevole probabilità". Link: http://books.google.it/books?id=YcwSAAAAIAAJ&q=."Giuseppe Flavio identifica l'Esodo con la cacciata degli Hyksos (1580 a.C.). Attualmente due tesi si contrappongono. Alcuni identificano il Faraone oppressore con Tutmosi III (1501-1447) e con Amenophis II (1447-1420) il Faraone che mandò le sue truppe a inseguire gli Ebrei nel Mar Rosso,altri vi sostituiscono Ramses II (1300-1233?) e Merneptah". Link: http://books.google.it/books?id=vQ4TAQAAMAAJ&q=. "I numerosi studiosi che ammettono due esodi (l'esodo-cacciata nel secolo XV in connessione con gli Hyksos,che riguarderebbe le sei tribù di Lia,e l'esodo-fuga nel secolo XIII con le sole tribù di Rachele sotto laguida di Mosè) [...]". Link: http://books.google.it/books?id=GSjjAAAAMAAJ&q=."Cronologia lunga: Mosè nel XV secolo avanti Cristo. Cronologia breve: Mosè nel XIII. Cronologia lunga. La storia di Giuseppe e l'insediamento degli Ebrei in Egitto corrisponde a un'ospitalità nel Delta,concessa a tribù semitiche venute da Est dell'istmo ai tempi in cui il paese era governato dai semiti Hyksos. Cacciati costoro,l'odio passò per transfet sugli Ebrei,quando salì sul trono un nuovo faraone "che nulla sapeva di Giuseppe". La principessa che salvò Mosè dalle acque,o che ne fu madre,sarebbe Hatschepsut,la figlia di Thutmosis I,la quale regnò come faraone maschio,portando la finta barba,e costruì quel tempio di cui ammirerò le architetture a Deir el-Bahari. Ella fu sposa di Thutmosis II e poi del nipote Thutmosis III,relegato a funzioni di principe consorte. Questi,che le successe,la odiava e ne perseguitò la memoria e i suoi protetti. Minacciato di morte Mosè trovò riparo presso Ietro,il sacerdote di Madian. L'Esodo sarebbe avvenuto sotto Amenophis II;la presa di Gerico e la conquista di Canaan da parte degli Ebrei identificabili con gli Habiri,corrisponderebbe ai regni di Amenophis III e di Akh-en-aton. Degli Habiri,che assediarono Gerusalemme,c'è riferimento sulle tavolette d'archivio trovate a Tell el-Amarnah". Link: http://books.google.it/books?id=I2kQAQAAIAAJ&q=; http://it.wikipedia.org/wiki/Hatshepsut.

Interessante la seconda parte di questo articolo postato da Onussen: www.antikitera.net/news.asp?ID=996.

"Sembra che l'Esodo 1:8-12 potrebbe essere riferito al periodo Hyksos. Il termine "Hyksos" significa "regnanti stranieri". Erano Canaaniti ("Asiatici") che presero con forza l'Egitto alla metà del XVII secolo a.C.,e regnarono per 108 anni [...] Il brano dell'Esodo 1:8 dovrebbe essere meglio tradotto: "Allora sorse contro l'Egitto un nuovo re,che non aveva conosciuto Giuseppe",piuttosto che "Allora sorse sull'Egitto un nuovo re,che non aveva conosciuto Giuseppe". Il nuovo sovrano Hyksos temeva che gli Israeliti avrebbero potuto unire le forze con gli Egiziani ("i nostri nemici") e "combattere contro di noi" (10).Ramses,chiamata "Avaris"* a quei tempi,era la capitale degli Hyksos. Sia Tell el-Retabah che Tell el-Maskhuta recano evidenze di occupazione Hyksos,più probabilmente collegate al commercio nel Wadi Tumilat. Così,è possibile che gli Hyksos usarono gli Israeliti come operai schiavi per costruire Pitom e Ramses,due centri importanti per il regno Hyksos. Sotto la guida di Ahmosis,gli Egiziani cacciarono gli Hyksos nel medio XVI secolo a.C. e ristabilirono il controllo egiziano sul delta. Ahmosis quindi fondò la potente XVIII dinastia. Esodo 1:13 e seguenti,descrivendo gli eventi che condussero all'Esodo nel 1446 ca. a.C.,lo collocano all'inizio della XVIII dinastia,a seguito dell'espulsione degli Hyksos".

*Avaris fu la capitale dei sovrani hyksos della XV dinastia, http://it.wikipedia.org/wiki/Avaris.

Edited by Barbanera3 - 30/9/2013, 17:50
 
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view post Posted on 4/11/2006, 13:21
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Se non mi sbaglio,nell'altra discussione(spero di aver letto bene), l'ipotesi formulata e' che l'Esodo,tolte di mezzo le teorie che riguardano Akhenaton,e' da situarsi durante il regno di Amenhotep II (1424-1398 a.c.),appartenente alla Diciottesima Dinastia e successore del grande Thutmose III oltreche' della regina Hatshepsut.
http://it.wikipedia.org/wiki/Amenhotep_II
http://www.anticoegitto.net/amenhotepII.htm
http://www.geocities.com/athens/oracle/416...ry/amenofi2.htm
http://www.margheritacampaniolo.it/archeo/...izie_parte2.htm
Il dubbio, mi par di capire(non dando per buona la tesi-Akhenaton), e' fra queste due opzioni che ho descritto sopra.

P.S.Noto che,al contrario di varie cronologie in circolazione,si e' ipotizzata l'esistenza di un Apophis II o addirittura III(periodo Hyksos).

Nell'altra discussione si è riportata la teoria che vede l'esodo nel periodo di Amenhotep II ritrovata in rete e proposta da altri studiosi, a titolo conoscitivo.
Anche questa cmq si ricondurrebbe al precedente periodo hyksos con la differenza di qualche anno in più di schiavitù del popolo vinto (o convivente di questo).
Nel dubbio, personalmente tendo a dar fiducia al conteggio numerico biblico, anche perchè se fosse un invenzione non avrebbe alcun senso. Forse è l'unica cosa oggettiva dell'antico testamento, mentre il resto è la descrizioni dei fatti dal solo punto di vista ebraico, quindi soggettivo.

La dinastia Hyksos non è molto chiara e alcuni faraoni paiono essere forse effimeri. Di fatto, è una dinastia non riconosciuta dagli egizi seguenti - che mai la riportano agli storici prima greci e poi latini - che non ne hanno tramandato l'esistenza, e a cui era estranea la costruzione di grandi templi, statue ecc a differenza degli egizi. Di loro praticamente ci sono solo piccoli manufatti, sigilli, scarabei incisi, così anche l'archeologia, come la storia, non riesce a far luce su quel periodo.
Paiono sicuri 6 faraoni Hyksos tra cui Khyan, Apophi I che conclusero il periodo di convivenza pacifica con l'Alto Egitto - ci sono arrivate fonti che raccontano anche di patti matrimoniali (mi sovviene il mito delle Danaidi) - per poi finire in guerra ed essere sconfitti pare sotto i regni di Apophi II e forse III.
Quando le cose si fanno così confuse è in genere per la sovrapposizione di regni nello stesso periodo o di anarchia o vere e proprie città stato autogestite.
 
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Giovanni C2
view post Posted on 4/11/2006, 14:28




CITAZIONE
CITAZIONE
AKHENATON E MOSE' ERANO,IN REALTA',LA STESSA PERSONA

:huh: Questa poi ... è un po' difficile da credere ...

Hai ragione.

Bisognerebbe ricordare che il cosidetto Monoteismo di Akhenaton era piuttosto sui generis, infatti molti studiosi parlano di Enoteismo: Link,Enoteismo. Aton, in realtà, non era l'UNICO DIO (Javhè minacciò gli Ebrei:"Non avrai altro Dio all'infuori di me") ma il DIO SUPREMO. Akhenaton non rinnegò il titolo di "Horo vivente" e " figlio di Ra", nè provò a cancellare la galassia dei culti locali o le divinità egizie di maggior rilievo. Per altro, diversi ricercatori ritengono la figura di Mosè e l'Esodo biblico privi di concretezza storica, semplici leggende inventate con ogni probabilità dai sacerdoti ebrei.

From Wikipedia: "L'Atonismo fu una religione dell'Antico Egitto che prosperò durante il regno del Faraone Akhenaton della diciottesima dinastia egizia. Akhenaton salì al trono succedendo al padre Amenhotep III intorno al 1400 a.C. con il nome di Amenhotep IV, ma ben presto mutò il proprio nome ed instaurò una religione basata esclusivamente sul culto di Aton, il disco solare, in netto contrasto con la precedente religione che vedeva il pantheon egiziano costituito da innumerevoli divinità". "E' controverso se la religione atoniana sia di tipo monoteistico o [...] di tipo enoteistico". Link,Atonismo, LINK,Monoteismo

Edited by Italico 80 - 19/5/2018, 13:08
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 6/11/2006, 20:59




A quanto vedo,è un argomento piuttosto complesso.

https://digilander.libero.it/maximusmagnus/Gnosi/Aton.htm, www.disinformazione.it/Bibbia.htm, www.antikitera.net/download/Akhenaton.pdf, http://books.google.it/books?id=Jw1fh29I_YoC&dq=, www.google.it/search?hl=it&tbo=p&tbm=bks&q=Akhenaton+Mose

CITAZIONE
Mosè e l'Esodo privi di concretezza storica...leggende...

Mah,io non ne sarei tanto sicuro. <_<

A raccontarla tutta,c'è pure chi mette in dubbio l'esistenza di Davide e Salomone.

CITAZIONE
La figura di Salomone, per le sue caratteristiche di persona di grande saggezza, capacità e contatti internazionali, ha affascinato nel corso dei tre millenni passati dalla sua esistenza. La lettura del testo biblico pone seri problemi relativi alla storicità di Salomone ed alla portata dei suoi contributi, fatto che, anche per altre ragioni, ha portato molti studiosi a dubitarne addirittura l'esistenza storica.

In questo contributo, utilizzando informazioni da varie altre fonti, in particolare da Giuseppe Flavio, mostriamo come sia possibile ottenere un quadro coerente con le affermazioni relative alla saggezza, gloria e scienza di Salomone.

Uomo che appare nel nostro scenario veramente ai vertici delle qualità a lui attribuite [...]

www.unibg.it/dati/persone/636/1993.pdf

Secondo alcuni, la Bibbia riporta degli eventi realmente accaduti solo a partire dal periodo dell'esilio babilonese (600 a.C.).Il resto sarebbe leggenda:l'Esodo, il Tempio di Salomone,il grande regno unificato da Davide e Salomone eccetera.Non conosciamo,sostengono gli scettici,fonti extrabibliche contemporanee o reperti archeologici che certifichino la storicità di questi eventi e personaggi.Il rabbino De Benedetti, che insegna al Seminario Teologico di Milano,e alcuni biblisti italiani sono d'accordo con loro.Diversi sacerdoti pensano che il Vecchio Testamento sia in gran parte un'antologia di favole inventate nel periodo postesilico (cattività di Babilonia),interessanti solo per il contenuto morale.

http://it.wikipedia.org/wiki/Torah
www.treccani.it/enciclopedia/pentateuco/
http://it.cathopedia.org/wiki/Pentateuco
http://it.wikipedia.org/wiki/Esilio_babilonese
http://it.wikipedia.org/wiki/Levitico
www.treccani.it/enciclopedia/levitico/
http://books.google.it/books/about/Oltre_l...AAJ&redir_esc=y
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...-la-bibbia.html
www.cartesio-episteme.net/ep8/ep8-liveran.htm
www.homolaicus.com/at/bugie-bibbia.htm

Non tutti i ricercatori condividono la posizione di Liverani e di altri autori con idee simili.

CITAZIONE
La datazione degli avvenimenti riguardanti Mosè e gli Israeliti è tuttora motivo di dibattito fra gli studiosi.

Unico riferimento storico nei testi biblici è infatti il brano dell'Esodo 1,11, secondo cui il faraone, schiavizzato il popolo d'Israele, lo costrinse a costruire le città deposito di Pitom e Ramses.

La loro edificazione è databile ai tempi del faraone Ramesse I, benchè esse furono ampliate e ricostruite anche dal nipote di quest'ultimo, Ramesse II (1290-1224 a.C.).

Parecchi studiosi da ciò pongono Ramesse II come il faraone oppressore e Merenptah (1224-1222 a.C.), suo successore, come il faraone dell'Esodo, ritenendo inoltre come prova d'eccezione la stele di Merenptah che elenca, fra i popoli conquistati, anche gli Israeliti.

C'è invece chi preferisce datare gli episodi dell'Esodo con la cacciata degli Hyksos, i faraoni semiti scacciati dall'Egitto da Ahmose (circa 1550-1525 a.C.).

La storia di Mosè è narrata anzitutto nel Pentateuco.

Il libro dell'Esodo copre la vita di Mosè fino alla stipulazione dell'alleanza al Sinai e a molte leggi lì collocate [...]

Vari brani successivi, in particolare nei Salmi, ricordano al popolo d'Israele i prodigi accaduti al tempo di Mosè (cfr. 105 (104), 26-27).

Oltre che nella Bibbia, si parla di Mosè anche nel Midrash, nel De Vita Mosis di Filone d'Alessandria e nei testi di Giuseppe Flavio.

http://it.cathopedia.org/wiki/Mosè

CITAZIONE
Se, come oggi si ritiene, la redazione del Levitico [uno dei libri del Pentateuco] si deve collocare al periodo postesilico, si può pacificamente ritenere che sia stato assemblato materiale giuridico preesilico di carattere tradizionale.

http://books.google.it/books?id=ESD1YKotOfgC&dq=

Qualcuno sostiene ancora che l'autore del Pentateuco fu Mosè.

CITAZIONE
"Chi ha scritto i cinque libri di Mosè?". Autore: Alfredo Terino [...] Dopo più di duecento anni di critica scientifica, la spiegazione più credibile è che sia stato proprio Mosè l'autore umano del Pentateuco. Ricostruzione storica delle vicende del popolo di Israele, lettura approfondita delle fonti, appoggio degli studi archeologici [...] Una ricerca attenta e ben documentata che ha l'intento di aiutare a superare rifiuti e critiche [...] nei confronti dei primi libri della Bibbia [...]

www.misteria.org/
http://books.google.it/books/about/Chi_ha_...AAJ&redir_esc=y
http://books.google.it/books?id=6MbvBdO7eowC&dq=

CITAZIONE
Alcuni negano l'esistenza di Mosè; altri, concessa l'esistenza di questo Legislatore, impugnano essere opera sua i libri, che se gli attribuiscono; in fine una terza classe di critici sostiene, che i libri Mosaici sono stati corrotti. Sentiamo le precipue loro ragioni, e rispondiamo. Queste si riducono in sostanza, 1.° Al silenzio degli Storici Egizj, e Greci, i quali non avrebbero dovuto, come essi suppongono, passare sotto silenzio l'esistenza di un tanto Uomo, quale ci viene rappresentato Mosè, nè gli scritti suoi se fossero stati a loro notizia; e come potevano ignorarsi essendo realmente quali si spacciano dai Cristiani, e dagli Ebrei?

2.° Mostrano d'avere ragioni per credere finiti da Esdra dopo la cattività di Babilonia i libri attribuiti a Mosè.

3.° Adducono l'autorità di scrittori stranieri, che parlano delle cose Ebraiche diversamente dai libri, che difendiamo.

Ma relativamente all'esistenza di Mosè vi prego a notare, che 1.° Se la nazione Ebrea antichissima aveva leggi, e sistema civile religioso, come è innegabile, ebbe dunque un Legislatore.

2.° Per sapere chi sia codesto Legislatore è stoltezza ricorrere alle altre genti, e rifiutare le notizie che dessa conservò, e trasmise.

3.° Gli scrittori Egizj, che rimangono sono rimoti di varj secoli dai tempi di Mosè [Champollion presentò nel 1824 il suo Resoconto del sistema geroglifico degli antichi Egizi,in cui mostrò per la prima volta come era possibile decifrare l'antica scrittura egiziana]

4.° I Greci all'epoca della Mosaica legislazione erano sommamente barbari, ed i posteriori loro storici non solo ignorano le cose Ebree, ma le proprie eziandio.

5.° Finalmente se i nostri filosofi conoscono autori stranieri, che non fanno parola di Mosè, e delle cose Giudaiche; da Giuseppe Ebreo nel libro I contro Appione, da Eusebio nella preparazione Evangelica, e dall'Uezio nella sua dimostrazione Evangelica si citano moltissimi scrittori Latini, Greci, Egizj, Fenici, e Caldei, che di Mosè fanno menzione. Pochissime riflessioni, che verrò accennando basteranno a far conoscere l'impossibilità, che Esdra abbia finito i libri Mosaici.

1.° Gl'Ebrei prima della schiavitù Babilonica od avevano un corpo di leggi religiose, e civili, o ne erano privi. Sì nell'una, che nell'altra ipotesi era impossibile l'impostura attribuita ad Esdra, perchè era troppo breve lo spazio di settant'anni per portare negli Ebrei l'oblivione assoluta del loro stato anteriore a quell'epoca, onde far loro accettare come vera qualunque favola venisse avanzata a quello relativa.

Tanto più si manifesta l'impossibilità della dimenticanza dello stato precedente, e della accettazione dell'impostura, riflettendo 1.° che molti Ebrei rimasero nella Giudea con Geremia, i quali sicuramente ritennero i libri antichi, se ne avevano, o non avrebbero accettato i finti, continuando in loro la notizia delle antiche cose.

2.° Che anche nella schiavitù i padri dovevano parlare ai loro figli, e frequentemente, come suole accadere in simili circostanze, dello stato, e prerogative di loro nazione prima della fatale sciagura. Come adunque far comparire antica un'opera essenzialmente legata colle leggi, e pratiche nazionali ad un popolo, che non sentì mai antecedentemente a fare parola?

2.° Il Pantateuco dei Samaritani è uguale a quello dei Giudei; come mai poteva Esdra supposto inventore farlo adottare come vero a quelle Tribù Scismatiche, colle quali si aveva irreconciabile inimicizia?

3.° Per fingere il Pentateuco conveniva coniare allo stesso getto anche tutti gli altri libri Ebraici anteriori ad Esdra, che lo suppongono, ed apertamente lo citano. Era forse questa impresa eseguibile nella diversità specialmente dei caratteri, e degli stili? Converrebbe ignorare perfettamente cosa sia l'Uomo.

[...] E passo a isventare l'accusa di corruzione apposta ai Libri Mosaici. Trattandosi di libri legati colle pratiche quotidiane della Religione, o del civile Governo, o che contengono la storia degli eventi di un Popolo sommamente geloso di sue prerogative, e segregato per tante ragioni da tutti gli altri, riesce palese, che qualsivoglia alterazione introdottavi sarebbe riescita cospicua a tutta la nazione, e tutti gli individui l'avrebbero tosto rigettata, e smentita.

E' notissima la somma gelosia, colla quale gli Ebrei custodirono sempre i loro Libri, che ebbero in ogni tempo come Divinamente rivelati, per cui ogni alterazione doveva riguardarsi come prevaricazione sacrilega; e ben lungi dall'accettarsi ripudiare si doveva con somma energia. La rivalità inoltre delle Tribù Scismatiche aventi esse pure gli stessi Libri uguali perfettamente fornisce prova contro la supposta corruzione.

Prelezioni sulla religione (1820) di Luigi Stazzi: http://books.google.it/books?id=e3hVAAAAcAAJ&dq=

Proseguiamo con le ipotesi riguardanti la figura di Mosè.

CITAZIONE
Secondo un nuovo libro,un antico bastone conservato nel Museo di Birmingham sarebbe collegato alla figura biblica di Mosè.

Lo scrittore Graham Philips ritiene che il bastone in mostra al museo di Birmingham potrebbe essere appartenuto allo storico ufficiale egiziano Tuthmosis,la cui vita avrebbe forti parallelismi con il Mosè della Bibbia (Tuth-mosis,Mosè)."Sono sicuro che sia il vero bastone che la Bibbia sostiene sia stato usato da Mosè per mettere in atto i miracoli dell'Esodo" - ha riferito al BBC News Online.

Ma la sua teoria è fortemente avversata dal curatore del Museo di Birmingham,Phil Watson.

La Bibbia riporta che Mosè fu allevato dalla figlia del Faraone,che condusse gli Israeliti in schiavitù fuori dell'Egitto,e divise le acque del Mar Rosso usando il suo bastone.Il signor Philips sostiene che il personaggio storico Mosè si basi su su due figure vissute realmente,ma in differenti periodi di tempo,a distanza di 100 anni.

Il primo,che visse attorno al 1460 a.C.,era un ufficiale di corte egiziano chiamato Thutmosis,che come il biblico Mosè fu allevato dalla figlia del re d'Egitto.

Come Mosè,Thutmosis fu espulso dalla corte del Faraone e simpatizzava per i lavoratori schiavi israeliti.
Il signor Philips assicura che il bastone aveva il nome di Thutmosis inciso e lo descrive come un ufficiale di corte.La sua ricerca ha rivelato che il bastone fu trovato in una tomba nel Giordano meridionale nell'800 prima di essere preso da un collezionista inglese e successivamente acquistato dal Museo di Birmingham.

Il signor Watson,il principale curatore di storia umana al Museo di Birmingham,ha riferito di non avere avuto ancora la possibilità di leggere il libro del signor Philips,l' "Eredita' di Mosè ",ma ha riferito che alcuni presunti collegamenti del bastone a Mosè sarebbero tenui.

"Thutmosis era un nome molto comune nell'Antico Egitto.Il bastone fu acquisito dal Museo nel 1952 e la sua storia precedente è in qualche modo problematica".Il signor Watson ha riferito che piu' probabilmente il bastone proveniva originariamente da una tomba in Egitto piuttosto che dal Giordano.

www.edicolaweb.net/nw04_06a.htm

http://news.bbc.co.uk/2/hi/uk_news/england/1924067.stm
www.grahamphillips.net/Books/Moses.htm

www.grahamphillips.net/Books/Staff_large.jpg

http://books.google.it/books?id=b-F_PQAACAAJ&dq=
http://books.google.it/books?id=yECaemzMbREC&dq=

http://books.google.it/books?id=pVGsQgAACAAJ&dq=

http://en.wikipedia.org/wiki/Graham_Phillips_(author)
http://books.google.it/books?hl=it&q=graham+phillips+mose

In altre parole,Graham Phillips accarezza l'idea che Mosè sia nato dall'unione di due figure storiche separate,le quali in seguito furono confuse in una.Il secondo personaggio,dice Phillips,l'uomo che affrontò il faraone e condusse gli Israeliti fuori dall'Egitto verso la Terra Promessa,fu un principe egiziano in esilio,chiamato anche lui Tuthmosis,vissuto circa un secolo più tardi rispetto al suo omonimo.

Il Papiro di Ipuwer è un documento controverso.

http://es.wikipedia.org/wiki/Papiro_de_Ipuur
http://it.wikipedia.org/wiki/Papiro_di_Ipuwer

Alcuni negano che vi sia un collegamento fra le Dieci Piaghe d'Egitto (Bibbia) e gli eventi descritti nel Papiro di Ipuwer.

CITAZIONE
Le catastrofi descritte nel papiro di Ipuwer non possono essere collegabili con l'esplosione del vulcano di Thera,ma devono intendersi come un'allegoria dell'anarchia del I Periodo Intermedio o meglio la descrizione di eventi naturali connessi forse con la caduta di un grosso meteorite o cometa.

Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Primo_periodo...dell'Egitto

Sarà ... eppure non è possibile non vedere le impressionanti analogie fra i due testi.Semplici coincidenze?

http://ohr.edu/special/pesach/ipuwer.jpg

http://images.google.it/images?svnum=10&hl...gypt&btnG=Cerca
http://henryzecher.com/papyrus_ipuwer.htm

http://xenohistorian.faithweb.com/africa/Ipuwer.html
www.evangelici.net/notizie/1156785416.html

http://en.wikipedia.org/wiki/Ipuwer_Papyrus

Rimane poi quella frase misteriosa contenuta nel papiro:"IL MONDO PRESE A GIRARE A ROVESCIO COME SE FOSSE UNA RUOTA DEL VASAIO E LA TERRA SI CAPOVOLSE".Potrebbe trattarsi di una metafora o di fantasie miste a esagerazioni :ph34r:,chi lo sa.

Edited by RAGNOUOMO - 19/5/2018, 13:05
 
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Barbanera3
view post Posted on 7/11/2006, 12:29




CITAZIONE
1585 ... Esodo di Mosè

Bororo,ho trovato questa interessante tabella:

"Cronologia dell'età mosaica (da Mosè a Saul):

[...]

Nascita di Mosè [...] 1571 1705
Fuga di Mosè [...] 1531 1665
L'Esodo di Israele [....] 1491 1625 1648".


LINK 1

L'esplosione di Thera avvenne,più o meno,intorno al 1600 a.C.

Le date della tabella furono proposte da Usserio,da Clinton e dal dott. Hales.

Mmm ... Ragnouomo,bisognerebbe tenere presente cosa intendevano gli Egiziani parlando di "terra",sennò rischiamo di confonderci le idee.

I popoli antichi non concepivano il mondo come lo vediamo adesso,nell'era dei satelliti artificiali,dei computer,degli aerei e dei telescopi.

"Argomento tra i piu' complessi,vero campo minato per chi,incautamente,si appresti ad entrarvi,la cosmologia egiziana(e la cosmologia in genere) riveste comunque un'importanza non certo di poco conto specie se vista come terreno fertile da cui puo' trarre nutrimento la pianta dell'Astrologia. Le limitate conoscenze sia in materia geografica che astronomica costringevano i popoli dell'antichita' a sviluppare una concezione cosmologica basandosi piu' che altro su cio' che avevano a portata di mano [....] Ovviamente ogni popolo aveva la sua concezione cosmologica.Per quanto riguarda gli Egiziani,sappiamo che essi(contrariamente al nostro modo di vedere)si orientavano verso sud,cosicche' l'ovest era a destra e l'est a sinistra [...]:in tal senso,alle spalle avevano il Mediterraneo,mentre davanti si trovavano la pianura alluvionale del Delta del Nilo,larga 290 Km e lunga 180,solcata nell'antichita' da 12 diramazioni;di qua e di la' dal Nilo vi era uno stretto corridoio di terra coltivabile largo circa 30 Km e che si estendeva per 1006 Km verso sud fino alla prima cateratta di Assuan (Siene);in questo punto si aveva quella che era la delimitazione storica dell'Egitto,la cosidetta Porta del Sud(una barriera fluviale naturale di granito in affioramento),oltre la quale si estendevano i territori della Nubia e del Sudan [....] Gli Egiziani furono sempre consapevoli che per uscire dall'Egitto bisognava letteralmente risalire a piedi la Valle del Nilo e addentrarsi nelle colline che la delimitavano.Non sorprende quindi che,con una cosi' scarsa conoscenza dei territori diversi dai loro,gli Egiziani [...] traessero ispirazione,per la loro visione del mondo,unicamente dalle condizioni fisiche e geografiche della Valle del Nilo.Di conseguenza [...],per gli antichi abitatori della Valle,il mondo altri non era che un ammasso di terra diviso nel mezzo dal Nilo e circondato dalle acque,cioe' dal grande Oceano Circolare,opera di Nun,il primo degli Dei [...];sopra tale ammasso di terra,o isola pianeggiante,era sospesa la volta celeste,sorretta da quattro pilastri agli angoli della Terra(talvolta questi pilastri venivano identificati con dei pali,o rami biforcuti,o ancora con delle montagne)".
LINK 2
LINK 3
LINK 4
LINK 5

CITAZIONE
Coloro che vivevano all'epoca della stesura dei primi libri delle Sacre Scritture Ebraiche avevano idee fantasiosissime sulla forma della Terra e su dove poggiasse.Stando all'antica cosmologia egizia,l'Universo era una scatola rettangolare,disposta in senso nord-sud,come l'Egitto.

La superficie solida si trovava sul fondo,come una pianura leggermente concava.Ai quattro punti cardinali,vette altissime reggevano il cielo,che era immaginato come un coperchio metallico,piatto o convesso,bucherellato,da cui pendevano le stelle,come tante lampade sospese come da funi.

"L'esodo degli Ebrei. Questa marcia durò quaranta anni e fu durissima sia per Mosè, che per il popolo di Israele che si lamentava continuamente per il cibo, per l'acqua e per il freddo notturno. Quando in Egitto lavoravano come bestie a far mattoni, sembra che alla sera si consolassero con bistecche di carne, che nei vari deserti potevano solo sognarsi. La notte poi gli Ebrei si lamentavano per il freddo che pativano nelle tende di pelle di capra, perchè è noto che con il tramonto la temperatura si abbassa molto. La prima sosta la fecero nell'oasi di Elim, dove si riposarono per vari giorni lamentandosi per la poca acqua che trovarono. Fossero morti in Egitto, dove mangiavano pane e carne a volontà, era quello che continuavano a dire, facendo innervosire Mosè che li accusava di avere poca fede, e Geova fece piovere dal cielo la manna che li calmò un po' di tempo. Quando furono vicini al deserto del Sinai si scontrarono con gli Amaleciti, un popolo feroce che non voleva che gli Ebrei occupassero le loro strade e Mosè radunò i suoi uomini più robusti e scelse Giosuè per guidarli. Mosè anche questa volta scelse gli uomini giusti, perchè gli Ebrei vinsero decisamente la battaglia, e quella sera vi fu grande esultanza nell'accampamento israelita, sacrificando un agnello in onore del Signore. Poi la marcia riprese fino al monte Horeb, che Mosè chiamava Sinai,sul quale salì e Dio gli parlò a lungo, mentre lui ascoltava con timore reverenziale che Dio gli rivelasse tutti i comandamenti e le leggi che erano le condizioni per la sua alleanza con Israele. Al mattino dopo Mosè costruì un altare ai piedi del monte e i giovani sacrificarono dei giovenchi in onore di Geova, che chiamò Mosè e gli disse che gli avrebbe dato delle tavole di pietra con le leggi ed i comandamenti e fu allora che Mosè ritornò sul Sinai dove rimase quaranta giorni e quaranta notti".
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LINK 9
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A proposito di cose dubbie, è il Jebel-Musa il monte Horeb-Sinai di cui parlano le Sacre Scritture? E da cui Mosè discese con le tavole delle legge, secondo la narrazione biblica?

Qualcuno lo vuole situare in Arabia, riportando in auge l'ipotesi di un Esodo attraverso la Penisola Araba:
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Oppure si trova a nord della penisola del Sinai, nel deserto del Negev, in Israele?
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LINK 22A
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Numerose coincidenze e indizi sembrano puntare in quest'ultima direzione: il monte Har Karkom. Impressionanti le antiche raffigurazioni trovate in zona che paiono mostrare addirittura le tavole della legge e il bastone di Mosè.
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"Il Monte Sinai solitamente identificato col monte Oreb è il luogo in cui, secondo il Libro dell'Esodo, Mosè fu chiamato da Dio attraverso il roveto ardente (Es 3,1 seguenti) e molti anni dopo ricevette le tavole della legge del decalogo (Es 19,10 seguenti). Mentre le fonti jahvista (J) e sacerdotale (P) usano il nome Sinai, quelle elohista (E) e deuteronomista (D) usano il nome Oreb. Anche per il monte Sinai-Oreb, come per molte altre delle località descritte nell'Esodo, si è persa memoria toponomastica delle località descritte. Sono state proposte diverse identificazioni.
° Gebul Musa (letteralmente montagna di Mosè in arabo), nel sud della penisola del Sinai. Questa identificazione risale ai primi secoli dell'era cristiana ed è attualmente l'ipotesi più accreditata. Secondo un'antica tradizione che risale al 330 a.C., Elena, madre dell'imperatore Costantino, identificò il Monte Oreb citato nella Bibbia con un'altura a sud della penisola del Sinai, rinominata Monte di Mosè, in arabo Gebel Musa. L'imperatore Giustiniano nel 527 d.C. fece edificare in una valle sulle pendici, nel luogo identificato del roveto ardente, la Basilica della Trasfigurazione, che includeva la primitiva chiesa di Sant'Elena imperatrice, e che nel IX secolo fu dedicata a Santa Caterina d'Alessandria, l'odierno Monastero di S.Caterina.
° Har Karkom (Montagna di zafferano in ebraico) o Gebel Ided (arabo) nel Negev. Nel 1983 l'archeologo Emmanuel Anati trovò un santuario all'aperto risalente al paleolitico e usato ininterrottamente fino all'Età del Bronzo. Dalle raffigurazioni presenti sul posto è stato dedotto che il santuario fosse dedicato al dio Luna semitico Sin, il cui nome avrebbe originato quello del Sinai. Sulla vetta di Har Karkom è inoltre presente una piccola grotta che ricorderebbe quella citata nell'Antico Testamento in cui trovarono riparo Mosè (Es 33,22) ed Elia (1Re 19,9) quando comparve loro Dio"
.
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Edited by Barbanera3 - 19/5/2018, 16:04
 
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HXH
view post Posted on 26/11/2006, 05:17




Vi informo che Douglas Myers ha tentato di collegare le piaghe bibliche all'eruzione di Thera. Egli scrive che le acque mutate in sangue potrebbero essere piogge torrenziali con un alto contenuto di ossido ferrico; le rane potrebbero essere state sollevate in aria da un tornado generato dal calore intenso dell'eruzione; "mosche e tafani" si riproducono più facilmente quando l'acqua ristagna; la carestia conseguente ai pessimi raccolti avrebbe causato "ulcere e pustole" negli esseri umani e la moria del bestiame. Si conciliano molto bene con gli effetti di un'eruzione vulcanica il tuono, il fuoco , la grandine (Esodo 9,23-25) e le "tenebre ... tali che si possono palpare" (Esodo 10,21-22). Un po' difficoltosa risulta di contro la spiegazione della morte dei primogeniti, della piaga delle rane e della polvere trasformata in mosche velenose. Sentiamo un altro ricercatore, Galanopulos: " Benchè questa spiegazione non sia risolutiva, è tuttavia notevole. Gli eventi hanno luogo nella stessa sequenza dei fenomeni naturali che li propiziano. Le piaghe precedono l'Esodo. L'onda del mare che favorì l'Esodo degli israeliti fu prodotta dal collasso di Santorini; e questo occorse dopo i fenomeni eruttivi che causarono le piaghe".

Edited by HXH - 9/2/2013, 13:55
 
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23 replies since 3/11/2005, 00:57   30381 views
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