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cancro

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rubinia
view post Posted on 18/8/2009, 09:23




visto che è qualche mese che per motivi vari mi trovo a riflettere sul cancro e a confrontarmi con una quantità di esperienze, vorrei esprimere qualche dubbio che prima non avevo e che ora invece non riesco a dipanare..
vorrei anche che se ci fosse una discussione a seguire si tenga sul meno polemico possibile, mi piacerebbe non vedere scontri di puntiglio, ma un confronto, se possibile..

stamattina leggo questo articolo sul messaggero on line ( le insidie del panino ) nel quale, sostanzialmente si dice che gli insaccati e le carni rosse siano uno dei cofattori di cancro al colon... ma su questo poi ci torno..

ora, partendo dall'inizio, come a scuola, quando si introduce un argomento se ne da la definizione e la definizione di cancro, in realtà è curiosamente.... vaga.. spiego.. ci si accorge che si ha il cancro perchè, sostanzialmente abbiamo dei sintomi derivati da una modificazione di alcune cellule... il cancro è, esemplificando molto una "cosa" che fa impazzire le cellule. e questa non è una definizione di cosa il cancro sia, ma di cosa il cancro produca, è un effetto (uno dei visibili), ma non una definizione, non se ne scorge la causa..
in effetti l'airc è molto chiara in questo

CITAZIONE
In effetti non si può parlare di un'unica malattia chiamata cancro, ma di diversi tipi di malattie, che hanno cause diverse e distinte, che colpiscono organi e tessuti differenti, che richiedono quindi esami diagnostici e soluzioni terapeutiche particolari. Esistono però alcune proprietà che accomunano tutti i tumori, e che consentono di tentare una risposta valida un pò per tutte le forme della malattia. Per usare una metafora, si può dire che ad un certo punto, una cellula dell'organismo “impazzisce” - perde alcune sue proprietà, ne acquisisce altre - e comincia a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.
da: http://www.airc.it/tumori/cosa-e-il-cancro.asp

ho già dei dubbi, perchè, correggetemi se sbaglio, mi sembra che un sintomo non possa essere scambiato per un "male", sarebbe come dire che l'influenza è una febbre solo perchè nell'influenza si riscontra questo sintomo ricorrente.. ma andiamo oltre, quindi, diciamo che per un motivo o per un'altro ogni tipo di cancro va considerato solo nel contesto della sede. quello che definisce un cancro dall'altro è l'organo primario coinvolto. e questo implica, quindi, che per ogni tipo di tumore esistano cause, protocolli, cure e aspettative di guarigione (per ora passatemi la parola), diverse...

sempre come a scuola, dopo la definizione, seppur vaga, le cause..
per il motivo di cui sopra, penso che la definizione più chiara l'ha data un oncologo di bitonto (bari), uno piuttosto inquadrato direi, molto bravo ma di certo non un innovatore, che diceva qualcosa del tipo "la risposta del nostro corpo all'inquinamento di aria, cibo e acqua è il cancro"
io aggiungerei lo stile di vita, ma direi che come descrizione generale valida per quanti? una cinquantina di tipi di tumori diversi ci sta.. molto vaga anche questa, ma per necessità..

quello che mi chiedo, anzi, quello che mi lascia disorientata è la visione che almeno un 50% delle persone (medici e non) hanno del cancro e delle cure, come se fosse una cosa ormai conosciuta, scontata, una di quelle che sanno maneggiare.. a volte si ha quest'impressione di sicurezza anche se si parla di qualcuno di quei tumori che invece non lasciano scampo..

io vorrei che fosse chiaro che quando si parla di cancro di parla di una malattia che oggi fa centinaia di migliaia di decessi l'anno!! una cittadina di medie dimensioni in italia sparisce ogni anno.. forse non ce ne rendiamo pienamente conto, ma (la ricerca dei dati è la mia):

ANNO 2005:

  1. morti per cancro 130.000 http://www.epicentro.iss.it/temi/tumori/stime70-10.asp

  2. morti per incidenti automobilistici 4.918 http://www.repubblica.it/2006/11/motori/no...denti-acii.html

  3. morti nella seconda guerra mondiale (in totale, per tutto il periodo in italia) 443.000 http://it.wikipedia.org/wiki/Conteggio_del...ale_per_nazione


parliamo di un sacco di gente che muore, e che, in linea di massima, non muore serenamente. sostanzialmente la seconda guerra mondiale e il cancro in italia fanno, all'anno, lo stesso numero di morti. secondo questo dato è come se la seconda guerra mondiale non fosse finita..

io vorrei sentire un po' meno ipocrisia, vorrei sentire qualcuno che dice...scusate, fin'ora non ci abbiamo capito na mazza, ricominciamo da capo che forse è meglio...

il tumore viene studiato in modo sempre più approfondito da almeno una cinquantina d'anni, e non credo che abbiamo fatto passi in avanti significativi nella cura e nella prevenzione vera e propria, magari abbiamo imparato ad accorgerci un po' prima della malattia, questo si, ed è una bella vittoria sicuramente...
per passi avanti significativi intendo una scoperta "rivoluzionaria", una "svolta", qualcosa che curi veramente. e un passo indietro.. di che tumori si sta parlando?
parliamo di quelli operabili (non tutti lo sono), per alcuni di questi le operazioni riescono meglio (ma si tratta di una guarigione?), per altri sono ancora inutili. tanto per capirci la definizione di tumore operabile comprende sia quello alla mammella che quello al cervello.. e c''è una bella differenza no?
peri tumori non operabili, e come "terapia" pre e/o post operaria e terapia di mantenimento, rimane chemio, radio, e poco altro.. cioè la stessa "cura"di 20 anni fa!!! e andrebbe anche bene se funzionasse, perchè, sebbene spacciata come terapia, di fatto quasi nessuno è convinto che funzioni davvero.. di fatto, per molti tumori, la chemio ha lo stesso effetto di un corno rosso in quanto a guarigione, ma il corno rosso vince perchè almeno non fa male.
io non vorrei iniziare una polemica su una cura per il cancro a base di sostanze cancerose, anche se lo sto facendo :lol:
e spezzo una lancia riconoscente del fatto che la chemio è molto migliorata in quanto a sintomi collaterali rispetto 20 anni fa..
uno dei link di nib riportava un'intervista a nacci, e se non sbaglio dovrebbe essere quella in cui si parla dell'inefficienza della chemio in molti dei casi...

ecco tutto questo è una premessa :B): :lol: che serve a dire che di cancro ne sappiamo ben poco, anche se, molto probabilmente ognuno di noi, in modo più o meno diretto, ha esperienza di questa malattia (non so quanta gente ci sia che non ha o ha avuto in famiglia o tra le amicizie un caso più o meno grave di cancro)

ed è proprio questa sensazione di non saperne nulla che mi porta a pensare che, invece, sia importante dare risalto ad articoli come quello iniziale, degli affettati..
perchè se ogni tumore va pensato a sè, va pensata anche una prevenzione a parte.
ho letto con interesse di uno studio di due ricercatori che hanno associato al tumore alla mammella un uso sconsiderato del reggiseno, se lo ritrovo lo posto volentieri, visto che il tumore al seno è uno di quelli che hanno un'incidenza maggiore.

anche perchè, l''unico strumento che abbiamo è quello di prevenire, di preservarci le ciapèt, di tenere la pellaccia...
e non è nemmeno impossibile, visto che questo impazzimento, queste mutazioni cellulari sono dovute ai dei fattori inquinanti di vario tipo che assumiamo, in parte, anche volontariamente.
non ci vuole niente ad esempio a considerare il cibo che si mangia e come lo si mangia, sembrerebbe un atto talmente scontato... invece no, continuiamo a mettere la testa sotto la sabbia e dire che comunque l'aria e inquinata... e va bene.... sono scelte... come al superenalotto, per avere più possibilità si prendono più biglietti... (cinic-rubi mode on)
 
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view post Posted on 18/8/2009, 13:57
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Salterà fuori una cura e magari piu semplice di quanto pensiamo, vedi l'ulcera quanti pazienti affetti da questa malattia si sono ritrovati negli ultimi 50 anni con lo stomaco ridotto come pugno a forza di sottoporsi a operazioni chirurgiche, pratica diffusissima fino a poco tempo fa.
Un giorno 2 tizi hanno scoperto che si poteva curare con semplici antibiotici.
Non puo essere lo stesso per il cancro magari la cura ce l'abbiamo sotto il naso, è solo questione di tempo io sarò gia schiattato di cancro forse (tie), e forse anche voi ma sono sicuro che la cura la troveranno.

Edited by gigio^ne - 18/8/2009, 15:00
 
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view post Posted on 18/8/2009, 13:58
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Orso Mannaro

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Posso dire la mia rubi?
Da grande ignorante quale sono sulla medicina, probabilmente diro un mare di cavolate comunque vabbe sopportatemi.
Io il cancro lo ho sempre visto come una sorta di ribellione del corpo, non sono cellule "impazzite" ma è una sorta di rivolta organizzata contro l'ordine costituito e dato che l'ordine è mantenere la vita, rivoltarsi significa non mantenere la vita. Il cancro non è che vuole farci morire, ma semplicemente prolifera in modo organizzato per ucciderci e scusate se non è molto chiara la differenza, ma se ci si riflette sopra è forse il nocciolo della questione.
Il cancro è organizzato, crea vasi sanguigni ( scusate ma ditemi come fanno delle cellule impazzite ad organizzarsi in un tessuto ed a creare nuovi vasi per alimentarsi? ), necrotizza i tessuti circostanti perchè ruba spazio ed alimenti, lancia i propri figli in altre parti del corpo che generano nuovi cancri in posti differenti.
L'origine del cancro qual'è? Perchè le cellule del nostro corpo decidono di organizzarsi per creare un ordine che noi chiamiamo disordine?
Per me, sarò che sono un orso mezzo filosofo e mezzo barbone, la risposta è davanti ai nostri occhi evidente ma celata e soltanto chi vive ai margini riesce a coglierla in parte.
Si dice che quello che è nel piccolo è nel grande e viceversa, ed allora diamo un occhiata al grande.
L'uomo è la cellula di quella che noi chiamiamo società, la società è un organismo di cui l'uomo nella sua presunzione non riconosce l'individualità e l'esistenza, cosi come probabilmente una qualsiasi nostra cellula non riconosce la nostra individualità ed esistenza.
La società in cui vive l'uomo adesso è malata di cancro, diverse organizzazioni, come la mafia, il crimine organizzato, il governo italiano, l'iraq, la corea del nord, la sacra trinità bin bush e obama e la sacra corona unita si organizzano contro l'ordine che vuole che la vita prosegui. Chiamiamola criminalità organizzata, politica corrotta, inquinamento dell'etica o come vi pare, ma ogni persona sa di cosa si sta parlando, eppure nessuno fa nulla, si sente impotente e schiacciata di fronte a questo enorme cancro e o muore o diventa ella stessa un parte di quel cancro laddove questo è forte e cresciuto.
E cosi come nella società, ciò accade nell'uomo.
Se un uomo si arrende, anche inconsciamente, al cancro nella società, le sue cellule sono migliori di lui? Non credo, si arrenderanno pure loro e partorirà un cancro.
Le cause "esterne" del cancro, i fattori cangerogeni, l'inquinamento non è tutto dovuto a quella organizzazione malavitosa che come primo valore occulto ha il voler uccidere il prossimo?
Le origini occulte del cancro nell'uomo, si fanno risalire alla repressione dele proprie emozioni che creano dei blocchi nei chakra principali e secondari fino al punto che tali blocchi diventino autorganizzanti.
E' come dire "Ciao sono l'emozione rosa a pallini, mi ignori per tutta la vita? Sai che ti dico mi sono rotto le palle di seguire il tuo ordine in cui io non esisto e mi sfogo creando un mio ordine, una mia realtà in cui posso esistere" e cosi nasce il cancro, manifestazione fisica di un blocco emozionale autoorganizzatosi.
A questo punto hai voglia a dire al blocco "sciogliti, integrati, ritorna in me" , quello come minimo inizia a figliare solo per sfregio dando metastasi e dicendo "sei tu ora che devi integrarti in me morendo".
E cosi come nell'uomo accade nella società, certe culture, certe espressioni emozionali della società, essendo ignorate si sono rotte di non esistere e sono divenute manifeste creando la mafia ad esempio, ed anche in quel caso integrare significa riempire la società nuovamente di cancro. Per ogni boss mafioso che prendono, due nuovi politici entrano in parlamento, come l'idra sconfitta da Ercole dove per ogni testa mozzata ne nascevano due.
Vogliamo risolvere il problema del cancro dell'uomo?
Dobbiamo risolvere il problema del cancro nella società.
Ed è vero che vale anche il contrario, per risolvere il cancro della società bisogna anche risolvere quello dell'uomo.
Purtroppo non ho risposte, so solo che bisogna combattere magari come don chisciotte contro i mulini a vento sperando che il riso di un Dio benevolo, spettatore delle nostre imprese, ci faccia comprendere la vera essenza del perdono.
E con questo chiudo il discorso dell'orso barbone.
 
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rubinia
view post Posted on 19/8/2009, 08:24




io in realtà ci speravo in una risposta di questo tipo...
mi hai fatto tornare in mente questo (di cui ayni secondo me sa dirti di più):
CITAZIONE
Il cancro e le forme cancerogene sono proliferazioni cellulari anarchiche che fanno la loro comparsa e si sviluppano in una determinata zona dell'organismo. Se vengono avvistate in tempo, la malattia può essere circoscritta sin dal principio; in caso contrario vi è l'espansione. L'organismo viene aggredito, colonizzato dalle cellule cancerogene che viaggiano attraverso il sistema sanguigno.
Data la gravità di questa malattia, ricordiamo le caratteristiche principali del suo processo:
disordine sotterraneo, inconscio e indolore all'inizio
sviluppo anarchico per perdita dei punti di riferimento cellulari
invasione dell'organismo mediante colonizzazione
colonizzazione mediante "effrazione" delle zone interessate
contaminazione dell'organismo attraverso il circuito sanguigno o linfatico
conclusione mortale per autodistruzione, se non si interviene.
Qui sopra c'è tutta la descrizione di tutto il processo psicologico che precede e prepara il terreno alla malattia. Un giorno l'individuo vive un trauma (o un accumulo) emozionale o affettivo importante e lo serba nell'intimo. Per forza, volontà, educazione convinzione o fuga, egli non si permette di esprimere realmente o riconoscere la propria sofferenza e, in modo particolare, la perdita dei punti di riferimento, la distruzione profonda della convinzione o l'illusione che essa rappresenta. Il trauma viene percepito come un'intrusione nelle proprie strutture interiori e la sua ondata di choc comincia poco a poco a colonizzare tutta la costruzione psicologica della persona. La crescita interiore dell'individuo perde mano a mano tutti i suoi punti di riferimento e diviene caotica e "suicida" per la struttura dell'essere. Questo processo ha la meglio e comincia a contaminare la gioia di vivere e le emozioni che poco a poco vengono impregnate dal ricordo del trauma e fanno progressivamente posto a sentimenti ed emozioni che a loro volta contribuiscono a "minare il terreno". Tutto ciò è inconscio e sotterraneo e indolore fino al giorno in cui tutto "esplode" e si dichiara alla luce del sole.
Il cancro rappresenta quindi la distruzione della nostra programmazione interiore di equilibrio e si esprime in particolar modo attraverso la prima zona interessata. Manifesta spesso rimorsi, ferite che non si possono o non si vogliono rimarginare e che sono spesso associate ad un senso di colpa. Si tratta di una sorta di autopunizione che vuole essere definitiva, una constatazione inconscia di fallimento rispetto alla propria vita o alle proprie scelte di vita. In cosa ho fallito, per cosa mi punisco, cosa mi rimprovero così profondamente?

in effetti, pensandoci un attimo da un punto di vista diverso, un po' più distaccato, il tumore è effettivamente una malattia del nostro tempo, sia a livello individuale che collettivo.
seppure di parla coscientemente di tumore dagli anni 30, mai come in questo momento riesco a vedere "il momento giusto" per questa malattia.
questo senso di disorientamento, di chiusura verso il tutto e di mutazione interne... potrebbe essere un discorso filosofico, psicologico o medico, e probabilmente queste sfere si intersecano al meglio tra di loro.
se la malattia è un'interruzione, una parentesi di uno stato di benessere, cosa dobbiamo fare per non ammalarci?

sai questa cosa che dici:
CITAZIONE
repressione dele proprie emozioni che creano dei blocchi nei chakra principali e secondari fino al punto che tali blocchi diventino autorganizzanti.

alcuni tumori sono favoriti dalle "repressioni fisiche", un buon esempio sono i tumori alla prostata favoriti da indumeti troppo attillati e quello al seno, favorito (sembra) dai reggiseni troppo stretti. questo perchè i condotti del corpo vengono schiacciati e alla fine si chiudono...e il corpo reagisce (perchè non è un infame :lol: )..e pensa uno dei migliori metodi per prevenire è avere figli!!! perchè sti condotti vengono addirittura utilizzati...
alla fine si direbbe che qualsiasi tipo di repressione, limitazione, provochi uno stress dannoso a qualche livello. forse il problema che si crea nel limitare è che si interrompono dei flussi, insomma chiudere una porta a livello fisico o mentale implica impedire un passaggio in entrata e in uscita. dividere. escludere.

certe volte ho il sospetto (guarda come sono politically correct) che se vivessimo in modo naturale, saremmo molto più sani
 
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rubinia
view post Posted on 24/8/2009, 08:24




ps. ecco l'articolo di cui parlavo rispetto al cancro al seno e al reggiseno
CITAZIONE
http://willthomasonline.net/willthomasonli..._Of_Cancer.html
If you didn't burn yours in the 'Sixties, you might want to put it away now. "Bras cause breast cancer. It's open and shut," says medical researcher Syd Singer.

The Singers became breast cancer sleuths in 1991. On the day Soma discovered a lump in her breast, the husband-wife team was studying the effects of Western medicine on Fijians. In the shower, Syd noticed that Soma's shoulders and breasts were outlined by dark red grooves. He remembered a puzzled Fijian woman asking his wife about her brassiere: "Doesn't it feel tight?"

"You get used to it," Soma had replied.

Could bras be constricting breast tissue, Syd wondered, hampering lymph drainage and causing degeneration?

Soma decided to stop wearing hers. But when Syd searched the medical literature he found no known causes of breast cancer, which rarely appears before a woman's mid- thirties, most often after 40. The highest death rates from breast cancer are in North America and northern Europe, with the developing world catching up fast.

The World Health Organization calls chemical toxins the primary cause of cancer. But poisons accumulating in breast tissue are normally flushed by clear lymph fluid into large clusters of lymph nodes nestling in the armpits and upper chest. The Singers found that "because lymphatic vessels are very thin, they are extremely sensitive to pressure and are easily compressed." Chronic minimal pressure on the breasts can cause lymph valves and vessels to close.

"Less oxygen and fewer nutrients are delivered to the cells, while waste products are not flushed away," the Singers noted. After 15 or 20 years of bra-constricted lymph drainage, cancer can result.

Looking at other cultures, Soma and Syd were struck by the low incidence of breast cancer in poorer nations awash in pesticides dumped by northern nations. They didn't find peasant women wearing push-up bras. Instead, they discovered that the Maoris of New Zealand integrated into white culture have the same rate of breast cancer, while Australia's marginalized aboriginals have virtually no breast cancer. The same trend held for "Westernized" Japanese, Fijians and other bra-converted cultures.

in Dressed To Kill: The Link Between Breast Cancer and Bras, the researchers also observed that just before a woman begins her period, estrogen floods her system, causing her breasts to swell. If she continues wearing the same bra size, life-saving lymphatics will be even more tightly squished. Had they found the "estrogen link" to breast cancer?

Childless women never fully develop their breast-cleansing lymphatic system. Nor do women who have never breast-fed. Working women who wear bras everyday and postpone having children could be at higher risk, the Singers warn.

Even worse, a young woman's coming of age is often "marked" by her first bra. Like the ancient Chinese practice of foot-binding, "breast-binding" at puberty can eventually lead to severe medical complications.

Reprinted from Alt Health by William Thomas
Could bras be the "missing link" in a growing epidemic of breast cancer? Beginning in May, 1991, Soma and Syd Singer's 30-month Bra and Breast Cancer study interviewed some 4,000 women in five major U.S. cities. All were Caucasian of mostly "medium income" ranging in age from 30 to 79. Half had been diagnosed with breast cancer.

Almost all of the women interviewed were unhappy with the size or shape of their breasts. Women who chose a bra for appearance, ignoring soreness and swelling, had twice the rate of breast cancer of those who did not.

But the most startling statistic was how many women who wore their daytime bras to sleep contracted breast cancer. So did one out seven women strapped into a bra more than 12 hours a day. Bra-free women have just a one in 168 chance of being diagnosed with breast cancer, says Singer. The same as bra-free men.

"Don't sleep in your bra!" Syd Singer pleads. "Women who want to avoid breast cancer should wear a bra for the shortest period of time possible - certainly for less than 12 hours daily."

Syd also submits that some 80% of bra-wearers who experience lumps, cysts and tenderness will see those symptoms vanish, "within a month of getting rid of the bra."

Not everyone is ready to hang up her halter. As one woman told the team, "My tits will sag all the way to my navel without a bra." But Surgeon Christine Haycock at the New Jersey College of Medicine says that inherited traits - not ligaments or breast size - are the reason some breasts give in to gravity. Bouncing bosoms help clear the lymphatics.

Well aware that their findings were "explosive," the Singers sent their survey results to the heads of America's most prestigious cancer organizations and institutes. None responded. Like the cancer business, the bra business is huge. Multiply how many worldwide women buy several $25 bras every year and you end up with a multiple of the $6 billion-a-year U.S. bra business.

Syd Singer says that establishment censorship of the bra-breast cancer connection is killing women. Pointing to the biggest commonality among breast cancer patients, he's emphatic that it's bra-squeezed lymphatics.

Going bra-less for all occasions, Soma began dressing to de-emphasize her breasts. She also began regular breast massage and bicycle riding, vitamin and herbal supplementation, and drinking only purified water.

Two months later, her lump disappeared.

At the first frightening sign of a lump, an angry Syd Singer says, "women should take their bras off before they take their breasts off." Why wait, when you can liberate your lymphatics now?
IF YOU MUST WEAR A BRA
Push-up and sports bras are out. Choose loose-fitting cotton bras. Make sure you can slip two fingers under the shoulder-straps and side- panels. The higher the side-panels, the more severe the restriction of major lymph nodes. Don't wear this disastrous device to sleep. Take it off at home. Massage your breasts every time you remove your bra. Sing your lymphatics into health - or at least breathe deeply.

 
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aggiustatutto
view post Posted on 5/9/2009, 02:04




Cura?Carbonati
 
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linusnik
view post Posted on 23/9/2009, 21:44




salve ho urgente bisogno di notizie sulla graviola in quanto due parenti stretti sono clopiti da cancro al polmone .... vorrei sapere dove poterlo aquistare in sardegna ed eventualmente i dosag consigliati. grazie a tutti coloro possono darmi una mano
 
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odisseo
view post Posted on 25/9/2009, 01:49




ti consigio di parlarne prima con l'oncologo
Molti preparati erboristici interferiscono con i farmaci utilizzati nelle cure oncologiche

Odisseo
 
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sixtyfour
view post Posted on 12/10/2009, 14:35




CITAZIONE (odisseo @ 25/9/2009, 02:49)
ti consigio di parlarne prima con l'oncologo
Molti preparati erboristici interferiscono con i farmaci utilizzati nelle cure oncologiche

Odisseo

"Oncologo"?

Ah... quel tale che legge le tabelle e ti dice secondo la statistica quanto ti rimane da vivere?

Sì, sì, parlane con l'"oncologo"...

... poi un giorno qualcuno me lo spiegherà a che minchia servono gli oncologi.








 
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view post Posted on 28/10/2009, 19:12

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pauk
view post Posted on 28/10/2009, 23:58




Gli oncologi servono, eccome!
Chi prescriverebbe i famigerati medicinali citostatici ed ormonali che vanno da un minimo di 500-600 euro addirittura a 14000-15000 euro?
 
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view post Posted on 29/10/2009, 00:17

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"Molti preparati erboristici interferiscono con i farmaci utilizzati nelle cure oncologiche".

Questo però è vero, indi prestate attenzione, non tutto ciò che è pubblicizzato è utile e spesso è perfino nocivo, dannoso, in caso di cancro, oppure del tutto inutile.

La cosa più ragionevole da farsi in questi casi è valutare attentamente la terapia proposta e la casistica attinente alla percentuale di guarigione prevista nel caso specifico.


Nel cancro l'unica "alternativa" di un certo valore scientifico l'ho trovata solo nel Metodo Di Bella e anch'esso ha purtroppo i suoi limiti di intervento e di riuscita.

Altre terapie realmente efficaci o valide tra quelle valutate direi che non ce ne sono, per quelle che non conosco non posso esprimermi.

Dove può intervenire la chirurgia spesso risolve se attuata precocemente.

Certamente l'intero contesto induce preoccupazione e tristezza perchè una soluzione che si avvicini ad un esito definitivo della questione "cancro" finora non c'è.


Però, di base, alcuni concetti possono aiutare.

Ho trovato chi nei casi di cancro per "sostenere" l'organismo prescriveva aminoacidi in robuste quantità, così altro non facendo se non aggravando la malattia; altri che prescrivono alghe marine o stimolanti simili (per l'astenia) che altro non fanno che peggiorare la situazione anche se in apparenza il paziente recupera vigore, altri ancora che piazzano complessi di vitamine e minerali senza neppure conoscerne funzioni e attività, ecc... .

Insomma, è un campo molto delicato e pieno di insidie.
 
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nibiru
view post Posted on 2/11/2009, 05:16




CITAZIONE (oro @ 29/10/2009, 00:17)
Nel cancro l'unica "alternativa" di un certo valore scientifico l'ho trovata solo nel Metodo Di Bella e anch'esso ha purtroppo i suoi limiti di intervento e di riuscita.

Affinchè si possa aver chiara la situazione sul metodo Di Bella, potresti definire quali sono questi limiti di intervento e di riuscita ?

Se ne sente parlare ma nessuno specifica: insomma, quando è efficace e quando non lo è ?

In merito sono piuttosto confuso perchè mi è capitato di leggere e di sentire di persone guarite o sensibilmente migliorate in ogni condizione (dallo stadio iniziale fino al terminale) e per ogni forma.

Se è così, perchè su alcuni funziona e su altri no ? perchè su alcuni tumori è più efficace ?


 
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view post Posted on 2/11/2009, 12:03
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Una risposta può anche essere che la perizia, la competenza di chi la offre,ma anche l'osservanza di chi mette in atto una cura, giocano un ruolo sicuramente decisivo.
Però anche secondo me c'è qualcosa che ancora sfugge.

mah... non siamo dottori Né siamo qua per dispensare consigli a chichessia, ma penso si possa ragionarci su.

Rileggendo i primi post di Rubi e Beorn, una deduzione logica sembra suggerire che la risposta stà nel fatto che non sempre si riesce ad agire veramente alle radici profonde del cancro - qualunque sia tipo di risposta che si usa - ovvero della causa che lo ha generato.
E sulla quale probabilmente sappiamo ancora poco.

In una scala come quella di un termometro, se la causa stà sotto nel serbatoio del mercurio, può essere che noi si intervenga nel punto in cui il livello di allarme segna 10, 15, 20 o 30 gradi.
La cura è relativamente efficace e fa quel che deve fare, ma può darsi che serva anche qualche altro genere di intervento.

Su questa logica si potrebbe dire che a volte, inconsapevolmente o no, si agisce anche su leve che hanno causato la degenerazione, a volte invece non si toccano oppure non a sufficienza.
Quindi il sintomo che è stato eliminato, dopo un po' ritorna perchè sotto-sotto la causa è sempre in moto.
 
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view post Posted on 2/11/2009, 14:44

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Il cancro ha, come causa predominante, fattori alimentari, poi vengono fattori esogeni come l'inquinamento eccc..., d'altra parte, quando si parla di inquinamento ambientale si intende anche l'inquinamento degli alimenti.

In realtà, pur adoperando magistralmente le vitamine e le sostanze nutritive proposte nel MDB, la dieta, lo stile alimentare, non viene quasi mai calcolato lasciando il paziente ad alimentarsi come sempre ha fatto. Questo è un grosso errore di fondo perchè proprio nell'alimentazione troveremo molte sostanze nocive, tossiche e molte che, pur essendo fisiologiche, sono in grado di antagonizzare i principi terapeutici utilizzati.


http://www.metododibella.org

http://www.metododibella.org/cms-web/upl/d...0Di%20Bella.pdf

http://www.metododibella.org/cms-web/upl/doc/20063712218.pdf



"Le origini occulte del cancro nell'uomo, si fanno risalire alla repressione dele proprie emozioni che creano dei blocchi nei chakra principali e secondari fino al punto che tali blocchi diventino autorganizzanti.
E' come dire "Ciao sono l'emozione rosa a pallini, mi ignori per tutta la vita? Sai che ti dico mi sono rotto le palle di seguire il tuo ordine in cui io non esisto e mi sfogo creando un mio ordine, una mia realtà in cui posso esistere" e cosi nasce il cancro, manifestazione fisica di un blocco emozionale autoorganizzatosi."

Non sono d'accordo.


Esistono peraltro condizioni in cui il paziente ha superato ogni soglia di possibilità di sopravvivenza e non ci sarà mai alcuna cura atta a risanare ciò che non può essere risanato.
 
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