| v.cristallo quello che hai scritto mi ha fatto venire in mente un discorso che credo ti riguardi. E' una mia concezione delle vie che l'uomo segue per evolversi, prendilo come un discorso che non ha fondamento e che va verificato se si vuole prestare attenzione ad esso. Ho riscontrato che l'uomo per evolversi segue tre vie, quelle che io definisco del guerriero, del mago, e del prete. Non intendere quei nomi alla lettera, e non faccio riferimenti ad altre correnti di pensiero in cui quei stessi nomi sono usati per indicare altre tipologie di persone. La via del guerriero è la via delle conoscenza di tipo materiale, della scienza, di tutti quegli strumenti che si occupano di analizzare il materiale, il visibile, il manifesto. Il guerriero analizza, distrugge per comprendere, separa e divide per capire come sono fatte le cose. Se ben ci pensi, il paradigma scientifico odierno è basato sull'analisi di un fenomeno attraverso varie prove ed esperimenti, dove l'oggetto esaminato viene separato nei suoi componenti fino a quando non si capisce come funziona. La via del mago è la via della conoscenza di tipo immateriale, di ciò che non è manifesto, del non visibile. Il mago sintetizza, unisce varie idee per crearne di nuove, riesce a capire il "come" delle cose senza analizzare ma semplicemente risuona e diviene parte delle cose stesse unendosi a loro. Infine vi è la via del prete che è quella della creatività attraverso la fede, questa via è poco praticata a mio avviso ma è quella attraverso cui avviene il passaggio da immateriale a materiale. Tu che sicuramente sei in parte artista sai che quando modelli un oggetto, anzi più che sapere lo intuisci, esso prende vita attraverso te ma non da te. Tu sei un mezzo attraverso cui passa forza creatrice, e la fede non è altro che la capacità di farsi attraversare da questa forza nel modo più limpido possibile. Spesso poi questa via è stata anche usata in ambito ecclesiastico o religioso ( se ben ci pensi tutte le forme d'arte sono inizialmente legate ad un culto, e solo successivamente si sono separate, ma ogni artista ha un culto, ha una fede in qualcosa ). Queste sono le tre vie che l'uomo persegue per evolversi, e queste vie le percorre nel corso di innumerevoli vite e tutte e tre devono essere percorse affinchè un uomo si possa dire completo e procedere oltre. Eppure mi sono reso conto che esiste una quarta via, una via che è sempre esistita ma per qualche strano motivo molte persone ai giorni nostri si ritrovano affini. E' la via dello sciamano, che comprende tutte e tre le vie contemporaneamente. Uno sciamano è un guerriero, un mago ed un prete. Conosce l'invisibile, conosce il visibile ed ha fede nella sua visione attraverso la quale riesce a connettere due mondi dicotomici, manifesto e non manifesto. Tu ti sei interessata alla stregoneria in passato, seguendo la via del mago poi hai mutato interesse passando gradualmente dal mago al guerriero, con gli studi universitari, ora sei a mio avviso nella fase del prete, in cui vuoi trovare un anello di congiunzione tra quello che percepisci a livello sottile, come idea, come progetto, come cosa non manifesta a quello che vuoi realizzare di concreto nella vita attraverso anche il sacrificio e la lotta. Questo passaggio lo farai a mio avviso attraverso conoscenze che vorranno l'utilizzo della fede, e non intenderla come fede in un Dio bensi come quella sensazione unica ed ineffabile che hai, o hai avuto, quando esprimi l'artista dentro di te. E credo che questa confusione e sensazione di follia, che hai dentro sia dovuta proprio a questo fenomeno in quanto al momento non sei limpida, non hai fede, non ne hai ancora la piena coscienza. Sei come dire pressata tra due mondi, sei una porta ma ancora non sei in grado di aprirti senza essere distrutta e questa differenza di pressione tra i due lati ti fa soffrire. Questa condizione ti potrebbe condurre alla via che io definisco dello sciamano, dove per evitare di soccombere alla pressione la persona deve prendere in esame tutto ciò che ha appreso e farlo lavorare in sinergia. Cosi lo sciamano si rende conto di essere la porta, e di avere il controllo del modo in cui i due mondi, che sono sia esterni che interni all'uomo, comunicano. Dopo tutto questo discorso lungamente inutile, il mio consiglio finale è quello di prendere in considerazione il fattore sciamanesimo. Come vuoi affrontare questa conoscenza, se da guerriero mago o prete credo dipenda essenzialmente da te. Voglio chiudere con un pensiero che credo comprenderai, hai mai osservato una goccia di rugiada, o un granello di sabbia ed avere la consapevolezza muta ed ineffabile che tutto è contenuto in quella goccia o granello? Quella è l'origine della tua sofferenza ma anche la cura.
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