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Italiano scopre cura per sclerosi multipla

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oro
view post Posted on 2/4/2010, 21:25 by: oro

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Comunque, il Dr. Zamboni specifica bene: "Questi fatti limitatamente ai pazienti con forma RR, che è la forma più frequente. Vorrei anche chiarire che in questo caso non abbiamo osservato guarigioni miracolose. I pazienti con forme ormai gravi ed inveterate di disabilità soprattutto non devono credere che il trattamento endovascolare della CCSVI possa determinare miglioramenti impensati."

La colpa è della stampa e di chi riporta le notizie in modo falsato, esaltandone un contenuto che non esiste.
Indubbiamente un danno vascolare può esistere e indubbiamente esso è un effetto che a sua volta diviene causa di reazioni e alterazioni del tessuto neurocerebrale, osservabili.
Se, come pare verosimile in alcuni casi, si verifica un eccesso di ferro con conseguente attivazione dei ROS, in determinate circostanze e condizioni come nella forma RR, intervenire su questo problema può certamente condurre ad ottenere buoni risultati.

Il Dr. Fiore ha riscontrato (questo posso confermalo personalmente avendo incontrato e parlato più volte con questo medico) tramite analisi di laboratorio (Ospedale di Pesaro, Diangosi Indiretta), una tossinfezione in atto da B.P, di vario grado, in un numero elevato di casi, praticamente tutti quelli che gli sono capitati ma non è che li ha guariti tutti, sia chiaro perchè chi legge spesso non conosce la differenza tra: curare, fermare, guarire; la terapia antibiotica è efficace solo se interviene in situazione precoce e non rimedia ai danni esistenti.
Tant'è che, come ho riportato poco sopra inserendo gli articoli del Dr. Fiore, egli stesso afferma categoricamente, ad esempio: "Dalle ricerche del Dr. Domenico Fiore risulta che, nella Fibromialgia (aggiungo: come in ogni altra malattia autoimmune da Lui trattata), il trattamento antibiotico specifico precoce previene l'instaurarsi di disabilità; in tutti i casi, la terapia antibiotica specifica arresta la progressione della malattia".

Valutando il fatto che il Dr. Fiore consigliava nei casi di SLA una plamaferesi senza la quale la terapia antibiotica avrebbe ucciso il paziente per l'eccessivo carico di tossine non smaltibili (reazione Jarisch-Erxheimer) e valutando il fatto, incrociando alcune conoscenze, che la plasmaferesi offre tra le altre cose un certo "lavaggio" del sangue migliorando anche la circolazione cerebrovascolare, allora può essere che nella SM di ogni forma e grado l'associazione delle due tipologie di intervento terapeutico possa condurre a migliori risultati rispetto alle due terapie singolarmente effettuate.

Ricordando infine che, come già il Dr. Fiore aveva intuito fin dall'inizio, se nel contesto si rende utile anche una terapia antistaminica, reazioni infiammatorie trovano anche in ciò conferma.

Questo per dire che la ricerca e "scoperta" del Dr. Zamboni non è, in effetti, trascurabile ma anzi molto utile.
 
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18 replies since 1/12/2009, 01:33   10035 views
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