Napoleone non è l'unico ad aver tentato una cosa del genere. Negli anni Trenta del secolo scorso, il viaggiatore e filosofo inglese Paul Brunton (1898-1981) ottenne a fatica dal Cairo, rischiando persino di essere scambiato per un attentatore, il permesso di trascorrere un'intera notte nella Camera reale della Piramide di Cheope, facendosi chiudere dentro. Si dice che quando il mattino dopo lo andarono a riprendere, Brunton fu trovato in uno stato di apatia totale, come sotto l'effetto di qualche droga. Tempo dopo fece un dettagliato resoconto dell'esperienza vissuta: a suo dire era stato qualcosa d'incredibile e nello stesso tempo pauroso.
"I minuti passano lentamente, mentre "sento" che la camera del Re possiede un'atmosfera particolare che chiamerei psichica", scrisse nel suo diario,
" [...] Nessun suono o bisbiglio emergeva dall'oscurità. Il passare del tempo aumentava la coscienza dell'incommensurabile antichità che mi circondava. Una sensazione vaga di non essere più solo cominciò a impadronirsi insidiosamente di me. Sentivo che dietro l'oscurità assoluta qualcosa di animato cominciava a pulsare e ad esistere [...] Presto mi accorsi che la sensazione di una vita invisibile intorno a me diventava una certezza, anche se continuavo a non vedere niente. L'oscurità assoluta cominciò a premermi sulle tempie come un cerchio di ferro. Una paura inattesa mi invase [...]". Brunton raccontò di meravigliose, incredibili apparizioni e di aver sperimentato anche un viaggio fuori del corpo: gli sembrò di volteggiare lungo il soffitto e di vedere sè stesso immobile, seduto sul pavimento.
www.mysteriouspeople.com/Egyptian_Mystery.htmwww.paulbrunton.orghttp://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Brunton"
Una notte con la Sfinge[di Paul Brunton]
L'ultimo affamato turista se ne era andato; l'ultima guida, vestita di nero, aveva ripetuto, per la millesima volta, le sue superficiali cognizioni a profitto dei visitatori stranieri della sua antica terra; e un gruppo di asini affaticati e di cammelli brontoloni ed esauriti si affrettava verso il ritorno con gli ultimi cavalieri della giornata.
La discesa del crepuscolo sullo scenario egiziano è un evento indimenticabile; un evento di bellezza ultraterrena. Ogni cosa è trasformata in colore, ed i più vividi contrasti sono sospesi fra terra e cielo. Sedevo solo, sulla cedevole sabbia gialla, di fronte alla maestosa e regale figura della Sfinge rannicchiata, osservando con occhi affascinati il meraviglioso giuoco degli eterei colori che appaiono velocemente e velocemente passano, quando il sole morente non copre più l'Egitto con la sua gloria dorata. Chi può ricevere il sacro messaggio offertogli dalla misteriosa fiamma di un tramonto africano senza essere trasportato in un momentaneo paradiso?
Fin tanto che gli uomini non saranno materialmente e spiritualmente morti, essi continueranno ad amare il padre della vita - il sole - grazie al quale sono possibili queste sensazioni inspiegabili a parole. Non erano stolti quegli antichi, che adoravano Ra, la grande luce, e la custodivano nei loro cuori a immagine del dio. Dapprima il chiarore era rimasto basso nel cielo, magnificamente infiammando gli spazi di un rosso bagliore: un rosso simile in tutto a quello di tizzoni accesi. Poi, la luce diminuì di tono, ed un soffice rosa corallo si diffuse all'orizzonte. Ancor più soffice diventò, simile ad un arcobaleno, cangiante in tinte diverse, dal rosato al verde e oro. Infine, passò ad una perlacea opalescenza, quando il crepuscolo scese rapidamente sulla scena. Le tinte spiranti, tutte, svanirono insieme alla grande luce morente intorno.
E contro questo sfondo di opale, vidi la Sfinge assumere il colore della notte, non appena gli ultimi raggi rossi splendettero vivamente sul suo viso corroso. Emergeva fuori dalle sabbie onnipresenti questa faccia gigante dal corpo accovacciato, che ispira ai superstiziosi beduini una tal paura, che essi la chiamano "Il Padre del Terrore"; ed ai viaggiatori scettici tale meraviglia, che in ogni età la sua colossale figura ha suscitato problemi sulle labbra di coloro che, sbadigliando, la scorgevano per la prima volta. Il mistero di questa combinazione innaturale -questo leone dalla testa umana - ha richiamato una secolare ed ininterrotta processione di visitatori. E' un enigma per gli Egiziani stessi; è una perplessità per il mondo intero".
www.gianobifronte.it/2_ARGOMENTI/2q...tto_segreto.htmDel resto, esistono diverse testimonianze in cui si descrivono strane sensazioni percepite all'interno della Grande Piramide. Fantasia? Suggestione? Non lo so. La maggioranza dei visitatori, archeologi e turisti, riferisce che non ha rilevato alcunchè di anomalo.
Edited by Italico 80 - 15/1/2017, 15:57