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Sapiens Vs Neanderthal

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view post Posted on 14/9/2006, 19:25
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CITAZIONE
Un nuovo studio dimostra che i due gruppi hanno coesistito almeno fino a 28-24 mila anni fa a Gibilterra, nel sud dell'Europa.

Neanderthal e homo sapiens, una convivenza di 4000 anni
Lo scienziato autore della ricerca: "Sembra un periodo di tempo molto piccolo
ma se lo proiettiamo alle generazioni umane è dai tempi di Cristo ad oggi e viceversa"

ROMA - L'uomo di Neanderthal e l'homo sapiens hanno 'coabitato' in Europa per oltre 4000 anni. Finora si riteneva che l'arrivo dell'uomo moderno, circa 30 mila anni fa, avesse soppiantato l'altra specie. Ma le cose potrebbero essere andate diversamente. Nuove scoperte del professor Clive Finlayson del museo di Gibilterra, riportate on line da 'Nature', hanno dimostrato che i due gruppi hanno coesistito nel sud Europa almeno fino a 28 mila, forse 24 mila, anni fa, molto più a lungo di quanto si pensasse: "Sembra un periodo molto piccolo - dice il professor Finlayson - ma se lo proiettiamo alle generazioni umane, 4000 anni è dai tempi di Cristo ad oggi e viceversa"

L'uomo di Neanderthal fu il predecessore dell'uomo moderno che abitò l'Europa e parte dell'Asia centrale e occidentale. Il primo ritrovamento fossile risale all'agosto del 1856, Charles Darwin pubblicherà 'L'origine delle specie' solo tre anni più tardi, quando dei tagliapietre trovarono ossa in una cava della valle del Neander, in Germania.

Nonostante la loro immagine di selvaggi pelosi con la clava, la nuova ricerca suggerisce che i Neanderthal erano esperti nel fabbricare utensili, usavano pelli di animali per tenersi caldi e si prendevano cura uno dell'altro. Durante uno degli ultimi scavi nella grotta di Gorham, una ricca fonte di manufatti preistorici a Gibilterra, Finlayson ha trovato un fuoco da accampamento fatto dall'uomo di Neanderthal e parti di utensili, armi di pietra e animali fossili. "Abbiamo resti non solo di mammiferi che mangiavano ma anche di uccelli e crostacei, elementi che indicano come la loro dieta non fosse strettamente carnivora", ha osservato lo scienziato.

Il carbon fossile trovato nel sito non consente agli studiosi di formulare una datazione. Essi però sono in grado di ricostruire l'ambiente in cui gli ultimi uomini di Neanderthal vissero, scoprendo che comprendeva una grande varietà di piante. "Ciò indica che nonostante avanzasse la glaciazione in Europa, questo era un posto dove il clima era ancora sufficientemente mite perché l'uomo di Neanderthal sopravvivesse più a lungo", ha aggiunto Finlayson. Gli scienziati stanno scavando ancora nella grotta dove arnesi di pietra furono scoperti più di 50 anni fa, alla ricerca anche di siti funerari nelle parti più profonde.

E mentre dal Max Planck Institute di Leipzig si attende l'esito degli studi che dovrebbero consegnarci il sequenziamento completo del Dna di Neanderthal, continuano ad arrivare notizie sul nostro antico 'coinquilino'. Una giunge proprio da Svante Paabo, direttore del Max Planck: "Secondo i risultati iniziali della nostra ricerca, la prima e più rilevante deduzione è che il cromosoma Y degli uomini di Neanderthal è molto diverso ad quello dei sapiens e anche da quello degli scimpanzè. Questo sembra in qualche modo escludere che ci siano stati fenomeni di mescolamento interrazziale tra le due specie di Homo", ha detto il biologo che ha aggiunto: "I dati biomolecolari ottenuti dal nostro team sembrano confermare che gli uomini di Neanderthal si sono staccati dalla linea evolutiva che ha portato alla comparsa dell'Homo sapiens circa 315.000 anni fa. Un dato, quest'ultimo - ha concluso -, in linea con quanto fino ad oggi ipotizzato".

Insomma a causa della loro cresta cigliata e della loro grande cavità nasale, quella dei Neanderthal - secondo Svante Paabo - sarebbe una specie anomala all'interno della linea evolutiva. Ma un altro studio rivela che la vera specie strana sarebbe in realtà la nostra. Secondo una ricerca condotta da Erik Trinkaus, docente di antropologia alla Washington University di St. Louis,
pubblicata recentemente sulla rivista scientifica Current Anthropology, i Neanderthal rappresentano la continuità della storia evolutiva molto più del sapiens e dei suoi discendenti. Solo nella nostra specie, infatti, è assente la cresta ciliare e la faccia è schiacciata. Le nostre cavità nasali interne sono molto ridotte e le ossa delle nostre articolazione possiedono caratteristiche che non si riscontrano in nessuna altra specie. "La vera questione non è perché i Neanderthal erano così divergenti - dice l'antropologo - ma perché la nostra specie ha portato così tante caratteristiche nuove".

(14 settembre 2006)

Con questo 3d non vorrei discutere la questione dell'evoluzione darwiniana o se deriviamo o meno dalle scimmie. Prendiamo invece in considerazione i presunti 4000 anni o quel che sono in cui i Sapiens ed i Neanderthal avrebbero convissuto. Da qui smetto di usare il condizionale e mi immergo nell'idea.

Siamo intorno al 24000ac. Ci divide da questa data un intero giro precessionale e più. Siamo ad un era mitologicamente antecedente la fine di Atlantide (noi in effetti sappiamo la data della fine di A., non dell'epoca d'oro, ma di quella corrotta che mosse guerra al "resto del mondo"), l'inizio dei tempi. L'età dell'oro?
Possiamo rintracciare qualcosa nei miti che assomigli all'incontro, convivenza o guerra che sia, fra due specie umane? Possiamo rintracciare l'estinzione di una di queste?
 
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Giovanni C2
view post Posted on 15/9/2006, 19:30




CITAZIONE
Possiamo rintracciare qualcosa nei miti che assomigli all'incontro,convivenza o guerra che sia, fra due specie umane?

Mmmm ... difficile dirlo.

www.clio.unige.it/utopia2/3et%E0_aurea.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Et%C3%A0_dell'oro

Le famose quattro razze di Esiodo (VIII-VII secolo a.C.): www.miti3000.it/mito/biblio/esiodo/opere.htm#razze

Riporto questo brano di Diodoro Siculo (90-27 a.C. circa):"Dicono poi che gli uomini di quelle primitive generazioni, conducendo una vita senza leggi e come quella delle fiere, uscivano alla pastura sparsi chi di qua chi di là, procacciandosi quell'erba che era più gradevole di sapore ed i frutti che gli alberi producevano spontaneamente. Erano continuamente aggrediti dalle fiere, e l'utilità apprese loro ad aiutarsi a vicenda; e, riunitisi in società sotto la spinta del timore, cominciarono a poco a poco a riconoscersi all'aspetto. E mentre prima emettevano voci prive di significato e inarticolate, gradatamente cominciarono ad articolar le parole; e, stabilendo tra di loro espressioni convenzionali per designare ciascun oggetto, vennero a creare un modo noto a tutti loro, per significare tutte le cose. Ma poichè simili raggruppamenti di uomini si formarono in tutte le regioni abitate della terra, non ci potè essere una lingua di egual suono per tutti, poichè ciascuno di quei gruppi combinava i vocaboli come capitava; ecco perchè svariatissimi sono i caratteri delle lingue e perchè quei primi gruppi furono la prima origine di tutte le varie nazioni. Quei primi uomini, dunque, vivevano in mezzo ai disagi, perchè nulla si era ancora trovato di quanto è utile alla vita: erano ignudi di ogni vestimento, non abituati ad avere un'abitazione e ad usare il fuoco, del tutto ignari di un vitto non selvaggio. Giacchè, non avendo idea che si potesse conservare il loro vitto agreste, non facevano punto provviste di frutti per l'eventualità del bisogno: per cui, durante l'inverno, molti di essi morivano, e per il freddo e per mancanza di vitto. Ma non tardò molto che essi, ammaestrati dall'esperienza, si rifugiarono d'inverno nelle spelonche e riposero quei frutti ch'erano atti ad esser conservati. Conosciuto poi il fuoco e le altre cose utili alla vita, poco dopo si trovarono anche le arti e tutti gli altri mezzi che possono recar giovamento alla vita in società. Così, in generale, maestro di ogni cosa agli uomini fu l'uso stesso, rendendo familiare l'apprendimento di ciascuna abilità e questo a questo essere ben dotato e che ha come cooperatrici per ogni occorrenza le mani e la ragione e la versatilità della mente"..

Edited by Giovanni C2 - 16/7/2012, 22:35
 
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view post Posted on 15/9/2006, 20:54
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Questo pezzo di Platone non lo conoscevo. Lo riporto per non perderlo .
CITAZIONE
Platone, Il politico, 271d e ss.

"Allora il dio [Cronos] guidava innanzitutto la stessa rotazione, prendendosene totalmente cura, e - cosa che avviene allo stesso modo anche adesso in alcuni luoghi - tutte le parti del cosmo venivano ripartite dagli dèi che le governavano: e dei demoni divini come fossero pastori avevano ripartito anche gli animali viventi secondo i generi e i gruppi, e ciascuno bastava in tutto a ciascun gruppo essendo esso stesso pastore, sicché non vi era nessun essere selvatico e nessuno procurava cibo all'altro, e non esisteva affatto guerra né rivolta. Ma vi sarebbe molto altro da dire riguardo a quel che segue a tale assetto dell'universo. Quanto si dice degli uomini e della loro vita in cui tutto si generava spontaneamente, si è detto per questo motivo. Il dio li guidava ed era loro capo, come adesso gli uomini, che sono animali più vicini alla natura divina, portano al pascolo le altre specie a loro inferiori: quando il dio li portava al pascolo non vi erano forme di governo, né acquisti di donne e di figli. Tutti ritornavano in vita dalla terra, e non vi era alcun ricordo della situazione precedente: questi beni allora mancavano, però avevano abbondanza di frutti dagli alberi e da molta altra vegetazione, senza esser generati mediante l'agricoltura, ma offerti spontaneamente dalla terra. Nudi e senza coperte vivevano trascorrendo la maggior parte del tempo all'aria aperta: le stagioni erano temperate perché non provassero dolore, e avevano confortevoli letti costituiti dall'erba abbondante che cresceva di continuo dalla terra. La vita di cui stai ascoltando il racconto, Socrate, è quella di coloro che vissero al tempo di Cronos: questa di adesso, invece, che il discorso indica come del tempo di Zeus, tu stesso la stai sperimentando di persona [...].
Privati della cura di quel dio che ci possedeva e che ci guidava al pascolo, tutti gli altri numerosi animali che avevano natura feroce diventarono selvatici, mentre gli uomini stessi, deboli e senza protezione, venivano sbranati da quelli, e in quei tempi primitivi erano ancora senza mezzi né risorse, poiché era mancata l'alimentazione spontanea, e non sapevano procurarsela, per il fatto che in precedenza non erano stati costretti da necessità alcuna. Per tutti questi motivi erano venuti a trovarsi in difficoltà enormi. Di qui provengono i doni, come anticamente si narra, donati a noi dagli dèi insieme al necessario insegnamento ed educazione: il fuoco da Prometeo, e le arti da Efesto e dalla sua compagna d'arte, i semi e le piante da altri. E tutto quanto è servito a stabilire la vita umana è provenuto da questi doni, dal momento che, come si è appena finito di dire, gli dèi smisero di occuparsi degli uomini, e questi dovevano da soli guidare se stessi e aver cura di sé, come tutto il cosmo, a imitazione del quale e nella cui compagnia viviamo e siamo per tutto il tempo generati, ora in questo modo, un tempo in quell'altro. Abbia così termine il mito, e noi lo useremo per vedere quanto abbiamo sbagliato mostrando nel discorso precedente l'uomo regale e quello politico".

 
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view post Posted on 18/9/2006, 20:20
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"[...] Ora, infatti, è la stirpe di ferro: né mai di giorno cesseranno di distruggersi per la fatica e per la pena, né mai di notte: e gli dei daranno pensieri luttuosi, tuttavia anche per essi i beni saranno mescolati ai malanni, e Zeus distruggerà anche questa stirpe di umani caduchi, quando ai nati biancheggeranno le tempie. Il padre non sarà simile ai figli, né a lui i figli; né l'ospite all'ospite o il compagno al compagno né fratello sarà caro così come prima lo era. Non verranno onorati i genitori appena invecchiati, che saranno, al contrario, rimproverati con dure parole. Sciagurati! che degli dei non hanno timore. Questa stirpe non vorrà ricambiare gli alimenti ai vecchi genitori; il diritto per loro sarà nella forza ed essi si distruggeranno a vicenda le città. Non onoreranno più il giusto, l'uomo leale e neppure il buono, ma daranno maggior onore all'apportatore di mali e al violento; la giustizia risiederà nella forza delle mani; non vi sarà più pudore: il malvagio, con perfidi detti, danneggerà l'uomo migliore e v'aggiungerà il giuramento. La Gelosia malvagia, maledica e dallo sguardo sinistro, s'accompagnerà con tutti i miseri umani. [...]"

Non vi è familiare con quello che sta succedendo in questi anni?
 
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hayduke
view post Posted on 18/9/2006, 21:04




a me ricordano i racconti di popolamento della terra da parte di esseri alieni "i giardinieri dello spazio".
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 12/8/2009, 16:12




Sui Monti Zagros,in Iraq,emergono tracce della guerra fra Homo sapiens e Neanderthal:
CITAZIONE
L'Iraq è stata la zona del primo omicidio della storia,avvenuto nell'Età della Pietra.Autore del delitto,tra 50mila e 75mila anni fa sui Monti Zagros,fu un Homo Sapiens che uccise un Neanderthal con una freccia.L'assassino lasciò traccia dell'arma:la punta infatti quel giorno si conficcò nel torace della vittima.Di tutto ciò si dice convinto un antropologo americano,Steven Churchill,professore della Duke University,in North Carolina.I resti di Shanidar-3 - il nome della vittima - sono stati ritrovati in una caverna del nord-est iracheno.Le analisi degli studiosi dimostrano che il Neanderthal era un tipo sui 40-50 anni.L'uomo,forse un capo o forse solo l'anziano della tribù,fu soccorso dai compagni che lo portarono nella caverna dove cercò di sopravvivere prima di spegnersi dopo una lunga agonia,probabilmente con un polmone perforato e un'infezione che lo divorava.

http://www.trtitalian.com/international/ne...8b-c9b177b550b7
http://www.archeomedia.net/articolo.asp?st...at=Antropologia
http://www.msnbc.msn.com/id/32042037
http://www.sciencedaily.com/releases/2009/...90720163729.htm

Edited by RAGNOUOMO - 12/8/2009, 17:27
 
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Barbanera3
view post Posted on 22/9/2009, 13:01




http://www.archeomedia.net/articolo.asp?st...%20e%20Ricerche

Sapiens e Neanderthal in Padania.

"Circa 34.000 anni fa le condizioni molto favorevoli dei monti veneti,ricche di grotte,ripari,valli e animali da cacciare, che hanno permesso ai Neanderthaliani di rifugiarsi in quella zona per molti anni, hanno fatto gola anche ai "nuovi arrivati", gli Homo Sapiens, tecnologicamente più sofisticati,affidabili e moderni.

La scoperta, che si deve al Museo di Storia naturale di Verona e all'Università di Siena,sarà presentata al convegno dell'Associazione Europea di Archeologia in programma in Trentino Alto Adige, a Riva del Garda.

Spiega la coordinatrice della ricerca Laura Longo, conservatrice di Preistoria del Museo di Storia Naturale di Verona e organizzatrice del convegno, che con l'espansione dell'Homo Sapiens,i Neanderthaliani si sono trovati a dover restringere progressivamente il loro territorio.

"Sono sopravvissuti sui Monti Lessini, in particolare al Riparo Mezzena,sopra Avesa,fino a circa 33.000 anni fa,quando nel territorio veronese già facevano le loro scorribande gli uomini anatomicamente moderni", osserva Longo.

"Questo - prosegue la ricercatrice - ha causato probabilmente una contrazione nell'efficacia della loro strategia di caccia e di conseguenza sono stati sottoposti a stress alimentari". Questi ultimi, insieme al basso tasso di riproduzione, possono avere causato l'estinzione dell'Uomo di Neanderthal.

Lo studio si basa sulle nuove analisi di datazione compiute nell'ambito del progetto sui fossili umani veronesi da Istituto Weizmann di Gerusalemme, Università di Firenze, Istituto Max Plank di Liepzig e Consiglio francese per le ricerche (Cnrs) di Marsiglia.

Lo studio sulla fauna locale è dell'Università di Ferrara, mentre la stretta collaborazione fra archeologia tradizionale e nuove tecniche scientifiche (come la biochimica, l'estrazione del carbonio 14 dagli ominidi e l'elaborazione degli isotopi sulle ossa umane) ha permesso di stabilire che Uomo di Neanderthal e Homo Sapiens hanno popolato gli stessi territori, anche se forse non si sono mai incontrati.

Il test del DNA condotto sui Neanderthaliani vissuti in Italia quasi 34.000 anni fa ha infatti mostrato l'assenza di incroci genetici tra Uomo di Neanderthal e Homo Sapiens".

Edited by Barbanera3 - 22/9/2009, 14:24
 
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CO2
view post Posted on 17/2/2011, 17:45




Chi ha sparato
all'Uomo di Neanderthal?

http://cerchinelgrano.info/oopart.htm

Museo di Storia Naturale
di Londra,
un cranio di 38.000 anni fa.
Su un lato...
il foro di un proiettile?
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 17/2/2011, 19:04




CITAZIONE (CO2 @ 17/2/2011, 17:45) 
Chi ha sparato
all'Uomo di Neanderthal?

http://cerchinelgrano.info/oopart.htm

Museo di Storia Naturale
di Londra,
un cranio di 38.000 anni fa.
Su un lato...
il foro di un proiettile?

Il teschio esiste: http://en.wikipedia.org/wiki/File:Rhodesian_Man.jpg ( http://en.wikipedia.org/wiki/Kabwe_skull).
Tuttavia, non appartiene ad un Neanderthal e la sua età viene stimata, oggi, tra i 125.000 e i 300.000 anni, contrariamente alle prime datazioni (38.000-70.000 anni)."...Presenta sulla tempia sinistra un foro perfetto ... come se gli avessero sparato con una pistola od un fucile. Il foro può essere spiegato più prosaicamente con una ferita dovuta al canino di un grosso predatore, o a una foratura artificiale del cranio, pratica rituale usata per scacciare gli spiriti maligni - Wikipedia.it-".

http://humanorigins.si.edu/evidence/human-...fossils/kabwe-1

www.badarchaeology.net/data/ooparts/neanderthal.php

www.google.it/images?hl=it&source=i...f&aqi=&aql=&oq=
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 23/5/2011, 14:17




"La mia sensazione",sostiene il paleoantropologo dell'Università di Oxford (Regno Unito) Thomas Higham,"è che probabilmente gli ultimi Neanderthal e i più antichi uomini moderni possano aver convissuto per un periodo ma non per molto" in Europa.Secondo Ron Pinhasi,archeologo dell'University College Cork (Irlanda),"le analisi del Dna mostrano che probabilmente c'è stata una commistione tra i nostri antenati che,però,si è verificata molto prima che gli umani arrivassero in Europa".

"ANSA-Roma,12 mag - Una "cassetta d'attrezzi" con circa 300 utensili di pietra,risalente a 33.000 anni fa e scoperta in Russia potrebbe essere testimonianza di uno degli ultimi rifugi degli uomini di Neanderthal e dimostrerebbe inoltre che questi uomini si sarebbero spinti molto più a nord di quanto ritenuto finora".

CITAZIONE
Un team condotto dagli archeologi Thomas F.G. Higham (Università di Oxford) e Ron Pinhasi (University College Cork) ha usato le ultime tecnologie per datare al radiocarbonio le ossa del cranio di un Neandertal di 1-2 anni trovato nella grotta Mezmaiskaya nella regione settentrionale del Caucaso,in Russia.L'individuo morì tra i 42.300 e i 45.600 anni fa,mentre una valutazione dei livelli archeologici del sito suggerisce che nessun Neandertal sopravvisse nella caverna dopo i 39.000 anni fa.Queste datazioni correggono le precedenti,secondo le quali uomini di Neandertal vissero nel sito fino a 30.000 anni fa.La datazione è il risultato di un nuovo metodo sviluppato da Higham per rimuovere la contaminazione.Ulteriori analisi statistiche di altri siti neandertal in Europa effettuate dal team suggeriscono che i Neandertal e gli esseri umani ebbero contatti solo per un breve periodo di tempo.Dice Pinhasi:"Allo stadio attuale della ricerca,i risultati non supportano alcuna sovrapposizione importante tra Neandertal e uomini moderni dopo i 40.000 anni fa,quando i Neandertal si erano probabilmente già estinti.

Molte delle datazioni molto recenti,per esempio quelle di Gibilterra (le cui datazioni non sono basate direttamente sui fossili) sono,probabilmente,semplicemente sbagliate" a causa di contaminazione,mescolamento di strati archeologici e altri fattori.La datazione al radiocarbonio si basa sull'isotopo radioattivo del carbonio-14,la cui radioattività diminuisce nel tempo in modo prevedibile,consentendo agli archeologi di calcolare l'età di antichi siti usando il carbone prodotto dai fuochi o le stesse ossa degli uomini preistorici.Il problema è che il carbonio può facilmente contaminarsi con materiale organico più recente,facendo apparire i siti preistorici molto più recenti di quanto non siano realmente.Higham e i suoi colleghi di Oxford hanno quindi sviluppato diverse tecniche per rimuovere il carbonio più recente.I risultati stanno correggendo le datazioni di tutta l'Europa preistorica (qui c'è l'esempio di un sito francese).

Science,Pnas.

Sempre su Science,viene pubblicata un'altra ricerca che in sostanza va contro quanto appena detto.Un gruppo di archeologi coordinati da Ludovic Slimak (Università di Toulouse) sostiene che alcuni degli ultimi Neandertal potrebbero aver trovato rifugio,tra i 31.000 e i 34.000 anni fa,nella lontana caverna Byzovaya,sui monti Urali,in Russia,a una latitudine che per dare un'idea è quella dell'Islanda.Qui sono stati trovati utensili di pietra che gli archeologi sostengono essere tipici dei Neandertal.Se così fosse,l'area occupata da loro si estenderebbe di 1.000 Km verso nord e il sito diventerebbe uno di quelli abitati dai Neandertal più recenti.

Science,Science News

(Il Fatto Storico).

http://ilfattostorico.com/2011/05/17/neand...olo-ogni-tanto/

http://news.sciencemag.org/sciencenow/2011...uma.html?ref=hp

www.pnas.org/content/early/2011/05/02/1018938108

www.sciencemag.org/content/332/6031/778

www.sciencenews.org/view/generic/id...fles_scientists

www.nationalgeographic.it/scienza/...dertal-335026/

Edited by RAGNOUOMO - 28/5/2011, 13:33
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 4/9/2011, 08:55




CITAZIONE
La scomparsa piuttosto repentina dell'uomo di Neanderthal dal continente europeo,avvenuta 40.000 anni fa,potrebbe essere dovuta alla massiccia invasione di uomini 'moderni' dall'Africa:il loro numero sarebbe stato dieci volte superiore a quello degli abitanti del Vecchio Continente.
Lo rivela uno studio dell'università britannica di Cambridge pubblicato su Science.
La ragione della scomparsa dei Neanderthal dopo 300.000 anni di dominio inconrastato in Europa è sempre stata un'incognita.
Paul Mellars e Jennifer French,due ricercatori del dipartimento di archeologia di Cambridge,hanno provato a svelare il mistero facendo un'analisi statistica dei reperti archeologici ritrovati nell'area del Perigord,nel Sud-ovest della Francia,che ha la più grande concentrazione di siti di Neanderthal e uomini moderni di tutta Europa.
Hanno così scoperto che i nuovi arrivati dall'Africa sono penetrati nella regione in un numero almeno dieci volte superiore rispetto alle popolazioni locali di Neanderthal.
Questo si è tradotto in un forte aumento del numero dei siti occupati,in una maggiore densità delle tracce che segnalano la loro presenza (come gli strumenti di pietra e i resti di animali cacciati),e infine nella maggiore estensione delle aree occupate.
A seguito di questa enorme ondata migratoria,si sono verificati diversi scontri tra Neanderthal e uomini moderni,perennemente in competizione per il controllo del territorio e l'approvvigionamento di cibo.

http://mysterium.blogosfere.it/2011/08/luo...mo-moderno.html

I Neanderthal furono sopraffatti dal numero dei Sapiens?

http://ilfattostorico.com/2011/08/26/sapie...0-neandertal-1/
www.sciencemag.org/content/333/6042/623.abstract
http://ilfattostorico.com/2009/07/19/gli-u...al-erano-pochi/
www.sciencemag.org/content/325/5938/318.abstract
http://lescienze.espresso.repubblica.it/ar..._Europa/1339360
http://lescienze.espresso.repubblica.it/ar...rticolo/1348897

CITAZIONE
Nel 2006 Paul Mellars,paleoantropologo dell'Università di Cambridge,ha rettificato le datazioni al radiocarbonio mediante spettrometria di massa con acceleratore relative alla diffusione degli umani moderni in Europa.
I risultati suggeriscono che la coesistenza tra i Neanderthal e gli umani moderni sia stata di appena 6.000 anni,contro le precedenti stime che indicavano,invece,una durata doppia.
La sua calibrazione delle datazioni più antiche è stata messa in discussione da alcuni esperti di datazione,come Chris Turney e Richard Roberts,e da alcuni archeologi e paleoantropologi,come Alan Thorn.
Anche Wolpoff ha messo in dubbio i risultati di Mellars:durante un convegno tenutosi nel 2006 a Bonn,nell'ambito delle celebrazioni del centocinquantesimo anniversario,ha affermato che le datazioni al radiocarbonio più antiche di 30.000 anni significavano "semplicemente questo:più antiche di 30.000 anni".
L'affabile multiregionalista dall'aspetto imponente,che durante le conferenze parla come un predicatore,ha quindi criticato la disciplina da cui proviene - la fisica - mettendo in discussione la capacità della tecnica Ams di datare i campioni più antichi.
Tuttavia,Mellars continuava a sostenere i propri risultati.
In ogni caso,la documentazione archeologica è inequivocabile:30-35.000 anni fa,H. neanderthalensis era sparito da tutta l'Eurasia,tranne nell'area corrispondente all'attuale territorio britannico di Gibilterra.
Sembra che questi ultimi Neanderthal avessero modificato il loro stile di vita,abbandonando la dieta basata su grandi animali (come i rinoceronti lanosi) e adattandosi a un'alimentazione che comprendeva anche piccoli animali (come conigli e uccelli,fino a foche,delfini e molluschi).
I "moderni" non erano troppo lontani in quel periodo e,secondo alcuni studiosi,potrebbe esservi stata una coesistenza con i Neanderthal,in un mosaico di piccoli gruppi non molto numerosi;ma su tale ipotesi non vi è unanimità.

http://books.google.it/books?id=CabArDlNbd...=gbs_navlinks_s
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 1/3/2012, 11:55




Neanderthal già verso l'estinzione all'arrivo dei Sapiens? (29-2-2012):
CITAZIONE
Le analisi del DNA fossile di alcuni soggetti neanderthaliani della Spagna settentrionale indicano infatti che 50.000 anni fa in Europa la maggior parte degli uomini di Neanderthal era già scomparsa.Successivamente,un piccolo gruppo di uomini di Neanderthal ricolonizzò l'Europa centrale e occidentale,dove sopravvisse per altri 10.000 anni prima che entrasse in scena l'uomo moderno.

http://blog.libero.it/saiens/11109971.html
www.heritagedaily.com/2012/02/europ...-modern-humans/
www.lescienze.it/news/2012/02/28/ne...moderno-874022/
http://mbe.oxfordjournals.org/content/earl...074.short?rss=1
www.dailymail.co.uk/sciencetech/art...scientists.html
www.nationalgeographic.it/scienza/2...sapiens-875300/
www.pasthorizonspr.com/index.php/ar...f-modern-humans
www.bbc.co.uk/news/science-environment-17179608
http://cordis.europa.eu/fetch?CALLER=IT_NE...SION=&RCN=34346
http://ilfattostorico.com/2012/03/21/i-nea...vo-dei-sapiens/
http://mbe.oxfordjournals.org/content/earl...074.short?rss=1

L'arte dei Neanderthal? (21-2-2012)
www.focus.it/curiosita/storia/i-dis...2_2232_C12.aspx
http://viaggi.repubblica.it/multimedia/spa...al/31467811/1/1
www.dailygalaxy.com/my_weblog/2012/...d-in-spain.html

CITAZIONE
In questi giorni una notizia sta scuotendo le accademie europee,dopo che il Prof. Josè Luis Sanchidrian,dell'Università di Cordoba,ha ammesso in un'intervista al periodico Efe che il progetto multidisciplinare nel quale sta lavorando presso la Cueva de Nerja (vicino Malaga,in Spagna)potrebbe aver rivelato una datazione al 42.000 BP dei dipinti presenti nella grotta.La datazione si basa su resti organici (carbone) ritrovati in una stratigrafia coeva ai dipinti,a soli dieci centimetri dalle pitture ed è stata effettuata nei laboratori di Miami (Usa) che li ha posizionati nella scala temporale tra i 43.500 e i 42.300 anni fa.Lo studioso spagnolo è anche riuscito a far datare un sottilissimo velo di carbone che ricopriva una delle pitture..Le sei raffigurazioni della grotta sarebbero attribuibili all'Homo Neanderthalensis che diverrebbe così l'autore della rappresentazione artistica più antica del mondo.Una visione che,se confermata,porterebbe a rivedere molte teorie sul Neanderthal al quale si inizia ad attribuire quel senso estetico che fino a poco fa era patrimonio riconosciuto solo ai Sapiens.Ricordiamo infatti che recentemente proprio in Italia (sui monti Lessini,nel veronese) sono state ritrovate tracce di "cosmetica" dei Neanderthal [...] che decorava il proprio corpo secondo canoni di bellezza simili ai nostri.

www.arkeomount.com/2012/02/17/ritro...ni-neanderthal/
www.archeostoria.it/tag/nerja/
www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=439
www.cuevadenerja.es/index.php?modulo=nac_rupestre
http://cultureodyssey.com/inspirations/sto...-in-nerja-caves
www.newscientist.com/article/dn2145...d-in-spain.html
www.dailymail.co.uk/sciencetech/art...anish-cave.html
www.lagranepoca.com/23051-descubren...no-homo-sapiens
http://es.wikipedia.org/wiki/Cueva_de_Nerja
http://en.wikipedia.org/wiki/Caves_of_Nerja
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Edited by RAGNOUOMO - 28/3/2012, 15:08
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 16/7/2012, 15:19




I primi artisti europei erano i Neanderthal? (15 giugno 2012):

CITAZIONE
I writers nel Vecchio Continente cominciarono a decorare pareti piuttosto precocemente,più o meno 40mila anni fa.Ovvero 10mila anni prima di quanto creduto fino a oggi.Lo suggeriscono le datazioni all'uranio di una cinquantina di graffiti impressi in undici cave nel Nord della Spagna,tra cui le famose Grotte di Altamira,El Castillo e Tito Bustillo.Una scoperta che,oltre a resettare la cronologia dell'arte preistorica - scalzando di fatto dal podio dei dipinti più antichi quelli di Abri Castanet,nella Francia meridionale,portati alla luce nel 2007 e datati 37mila anni fa - mette in discussione anche la paternità delle opere stesse.

Già,perchè secondo i ricercatori guidati da Alistair Pike della University of Bristol,a capo dello studio pubblicato su Science,non è escluso che dietro quelle opere si celi la mano di un Neanderthal e non di un Homo Sapiens.

Per determinare l'età delle pitture rupestri,gli scienziati non hanno potuto ricorrere al comune metodo del carbonio-14,vista l'assenza di pigmenti organici.Così,per aggirare l'ostacolo,i ricercatori hanno utilizzato la tecnica della datazione all'uranio-torio,un metodo,a detta degli esperti,meno distruttivo della classica datazione al radiocarbonio,visto che sono sufficienti 10 milligrammio di materiale per effettuare le analisi.

Pike e colleghi hanno quindi applicato la tecnica a piccoli campioni di calcite,un minerale a base di carbonato di calcio che cresce,nel corso del tempo,a formare una sorta di stalattiti sopra le pitture.Queste,giocoforza,non possono essere più vecchie delle pitture stesse,e forniscono quindi l'età minima possibile.Al contrario,se il campione minerale analizzato proviene da un deposito sottostante il dipinto,fornirà l'età massima.In questo modo si stabiliscono i due estremi del range entro cui si colloca la vera età del dipinto.

Applicando questo metodo,gli scienziati hanno così scoperto che i dipinti raffigurati sulle pareti di El Castillo risalgono addirittura a 40.800 anni fa:sono così antichi da rendere il sito l'esempio più precoce di arte rupestre europea.

Ad Altamira,invece,l'età di una delle figure della famosa sala dei policromi è stata datata 35.600 anni fa.Sembra quindi che qui le attività dei primi writers cominciarono circa 10mila anni prima rispetto a quanto creduto finora,e che si protrassero a lungo,per circa 20mila anni.Il risvolto più affascinante di questi numeri lo ha spiegato Pike:

"Le prove della presenza dell'uomo moderno nella Spagna settentrionale risalgono a 41.500 anni fa,prima c'erano i Neanderthal.Le nostre datazioni aprono a diverse possibilità:gli esseri umani moderni possedevano le abilità pittoriche quando arrivarono qui,oppure queste si svilupparono subito dopo,in risposta alla competizione con i Neanderthal.O,forse,in ultima analisi siamo di fronte all'arte degli stessi Neanderthal".

In ogni caso si tratta di una scoperta non da poco,considerando il peso che si ritiene abbia avuto l'arte nell'evoluzione umana,forse legata anche al lin guaggio stesso.

http://daily.wired.it/news/scienza/2012/06...mira-34787.html
www.dailygreen.it/scienza-e-ricerca...preistoria.html
www.giornalettismo.com/archives/365...-di-neanderthal
www.geologi.info/le-pitture-rupestr...nti_x_2783.html
http://www.nationalgeographic.it/scienza/2..._mondo-1093340/
www.arkeomount.com/2012/06/15/retro...-alistair-pike/
http://ilfattostorico.com/2012/06/21/la-pi...ttura-rupestre/
www.nature.com/news/spain-claims-to...ave-art-1.10838
www.scienzainrete.it/contenuto/news...ate-con-luranio
http://en.wikipedia.org/wiki/Cave_of_El_Castillo
http://es.wikipedia.org/wiki/Cueva_de_El_Castillo
http://grupos.unican.es/arte/prehist/paleo/k/Default.htm
www.google.it/search?num=10&hl=it&s...+castillo&gs_l=
www.bbc.co.uk/news/science-environment-18449711
www.livescience.com/20967-neanderthals-europe-cave-art.html
http://news.nationalgeographic.com/news/20...n-science-pike/
www.sciencemag.org/content/336/6087...1a-442eb5207ecf
http://it.wikipedia.org/wiki/Datazione_rad...ne_Uranio-Torio

Edited by RAGNOUOMO - 16/7/2012, 17:25
 
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