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L'Eden in Turchia?

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onussen
view post Posted on 24/9/2006, 03:31




CITAZIONE
1 In principio Dio creò il cielo e la terra. 2 La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. 3 Dio disse:"Sia la luce!". E la luce fu. 4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre 5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno. 6 Dio disse:"Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque". 7 Dio fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. 8 Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Dio disse:"Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto". E così avvenne. 10 Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. 11 E Dio disse:"La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie". E così avvenne: 12 la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. 13 E fu sera e fu mattina: terzo giorno. 14 Dio disse:"Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni 15 e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra". E così avvenne: 16 Dio fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. 17 Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra 18 e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che era cosa buona. 19 E fu sera e fu mattina: quarto giorno. 20 Dio disse:"Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo". 21 Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 22 Dio li benedisse:"Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra". 23 E fu sera e fu mattina: quinto giorno. 24 Dio disse:"La terra produca esseri viventi secondo la loro specie; bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie". E così avvenne. 25 Dio fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. E Dio vide che era cosa buona. 26 E Dio disse:"Facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra". 27 Dio creò l'uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. 28 Dio li benedisse e disse loro:"Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra; soggiogate e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente, che striscia sulla terra". 29 Poi Dio disse:"Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. 30 A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde". E così avvenne. 31 Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno.

1 Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. 2 Allora Dio, nel settimo giorno portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perchè in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto. 4 Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati. Quando il Signore Dio fece la terra e il cielo, 5 nessun cespuglio campestre era sulla terra, nessuna erba campestre era spuntata - perchè il Signore Dio non aveva fatto piovere sulla terra e nessuno lavorava il suolo 6 e faceva salire dalla terra l'acqua dei canali per irrigare tutto il suolo - ; 7 allora il Signore Dio plasmò l'uomo con polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita e l'uomo divenne un essere vivente. 8 Poi il Signore Dio PIANTO' UN GIARDINO IN EDEN, A ORIENTE, E VI COLLOCO' L'UOMO CHE AVEVA PLASMATO. 9 Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.

10 UN FIUME USCIVA DA EDEN PER IRRIGARE IL GIARDINO, POI DI LI' SI DIVIDEVA E FORMAVA QUATTRO CORSI.
11 IL PRIMO FIUME SI CHIAMA PISON: ESSO SCORRE INTORNO A TUTTO IL PAESE DI AVILA, DOVE C'E' L'ORO
12 E L'ORO DI QUELLA TERRA E' FINE; QUI C'E' ANCHE LA RESINA ODOROSA E LA PIETRA D'ONICE.
13 IL SECONDO FIUME SI CHIAMA GHICON: ESSO SCORRE INTORNO A TUTTO IL PAESE D'ETIOPIA.
14 IL TERZO FIUME SI CHIAMA TIGRI: ESSO SCORRE AD ORIENTE DI ASSUR.
IL QUARTO FIUME E' L'EUFRATE.

15 Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perchè lo coltivasse e lo custodisse. 16 Il Signore Dio diede questo comando all'uomo:"Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, 17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perchè, quando tu ne mangiassi, certamente moriresti". 18 Poi il Signore Dio disse:"Non è bene che l'uomo sia solo; gli voglio fare un aiuto che gli sia simile". 19 Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di bestie selvatiche e tutti gli uccelli del cielo e li condusse dall'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati [...] 21 Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. 22 Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo [...]

Tratto da www.laparola.net/bibbia/libro.php

CITAZIONE
Il Giardino dell'Eden, in ebraico Gan Eden, è un luogo citato nella Bibbia ebraica e presente anche nella mitologia sumera. Nel libro della Genesi nella Bibbia è il luogo in cui Dio creò tutti gli esseri viventi, tra cui Adamo ed Eva, la prima coppia umana. Esso si trovava ad oriente (della Palestina), e dal giardino usciva un fiume che si divideva in quattro rami fluviali: il Tigri, l'Eufrate, il Pison che circondava la terra di Avila, e il Ghihon che circondava la terra di Etiopia. Inoltre Eden potrebbe essere una parola sumera che significa "parco/giardino in pianura", mentre in ebraico il Paradiso (sia quello terrestre primigenio che l'Aldilà) viene indicato con la locuzione Gan 'Eden [...], traducibile con "Giardino delle delizie" (Genesi 2,8-14). Secondo queste indicazioni l'Eden si collocherebbe nell'attuale regione della Mesopotamia meridionale, nella pianura attraversata dal fiume Shatt al-'Arab, sepolto sotto decine di metri di sedimenti. Nello Shatt al-'Arab oggi confluiscono due dei fiumi citati nella Genesi: il Tigri e l'Eufrate. Un'altra ipotesi sulla localizzazione dell'Eden si trova nel saggio Omero nel Baltico di Felice Vinci, dove l'autore, nell'ambito della totale localizzazione geografica dei poemi omerici in Scandinavia, teorizza diversi collegamenti con le mitologie di molti altri popoli, tra cui quello ebraico. E una volta identificata l'Etiopia con la penisola di Varanger, in Norvegia:"Esaminiamo [...] uno dei fiumi che la bagnano, il Tana (che pertanto potrebbe corrispondere al Gihon biblico): esso nasce in una zona della Lapponia finlandese [...] da cui effettivamente si dipartono altri corsi d'acqua. Uno è l'Ivalo, che i Lapponi chiamano Avvil. L'assonanza con Avila [...] da sola potrebbe essere casuale, ma proprio questo territorio è ricco d'oro" (Felice Vinci, Omero nel Baltico, pagg. 647-648). Il passo citato prosegue con l'identificazione di Tigri ed Eufrate con i loro corrispettivi scandinavi, il complesso di questi fiumi delinea, secondo Vinci, "una sorta di Mesopotamia finnica, straordinariamente assomigliante a quella asiatica" [...] Il paradiso di Sumeri si chiamava Dilmun e può essere identificato con il golfo Persico, cioè nelle terre a sud sommerse. In questo luogo dove non esistevano malattie e morte, il dio Enki usava accoppiarsi sessualmente con le dee sue figlie. Dopo aver mangiato i frutti degli alberi creati dalla dea Ninhursag venne da questa maledetto e condannato ad atroci sofferenze. Per far guarire la costola di Enki, Ninhursag creò quindi una dea dal nome Ninti che significa colei che fa vivere, e il significato del nome traslato in ebraico avrebbe originato il nome Eva. In un altro mito sumero, il contadino Shukallituda, non riuscendo a coltivare la sua terra troppo arida, chiese aiuto alla dea Inanna: questa gli consigliò di piantare degli alberi per fare ombra, facendo così nascere la prima oasi, con una tecnica di coltivazione comune nei deserti intorno al golfo Persico. Il mito si conclude con una trasgressione sessuale in cui il contadino stupra la dea addormentata: come punizione per l'affronto Shukallituda è costretto ad abbandonare il suo giardino. Infine nel mito di Gilgamesh l'eroe cerca l'ultimo uomo sopravvissuto al diluvio, Utnapishtim, il quale conosce la pianta dell'immortalità che cresceva in paradiso. Utnapishtim rivela a Gilgamesh che il paradiso è sprofondato nel mare [...] E' quindi probabile che i compilatori dei testi biblici abbiano adottato e modificato il racconto mitologico sumero sull'Edin (come veniva chiamato dai Sumeri) [...] L'idea di uno stato felice perduto e non più ritornato è presente anche nella civiltà classica greca e romana. Lo attestano ad esempio lo scrittore greco Esiodo (Opere e giorni, 109-119) e il poeta latino Publio Ovidio Nasone (Metamorfosi, I, 89-112). Lo studioso Arturo Graf espone ampiamente i risultati dei suoi studi sul mito del Paradiso Terrestre nella prima parte del suo saggio Miti, leggende e superstizioni del Medio Evo. Egli scrive che "i libri sacri dell'India e il Mahabharata celebrano l'aureo Monte Meru da cui sgorgano quattro fiumi, che si spandono poi verso le quattro plaghe del cielo, e sulle cui giogaie eccelse olezza e risplende, incomparabile paradiso, l'Uttara-Kuru, dimora degli dei, prima patria degli uomini, sacra ai seguaci di Buddha non meno che agli antichi adoratori di Brahma. Gli Egizi, a cui forse appartenne in origine la immaginazione degli Orti delle Esperidi, serbavano lungo ricordo di una età felicissima, vissuta dagli uomini sotto la mite dominazione di Ra, l'antichissimo dio solare. L'Airyana vaegiah, che sorgeva sull'Hara-berezaiti degli iranici, fu un vero Paradiso terrestre, innanzi che il fallo dei primi parenti e la malvagità d'Angro-Mainyus l'avessero trasformato in un buio e gelido deserto; e nell'Iran, nell'India, come in Egitto, durava il ricordo di una prima età felicissima. I Cinesi coronarono il Kunlun di un Paradiso, ove sono parecchi alberi meravigliosi e d'onde sgorgano parecchi fiumi. Nelle tradizioni religiose degli Assiri e dei Caldei il mito appare con sembianze che non si possono non riconoscere come simili affatto a quelle del mito biblico. Greci e Latini favoleggiavano dell'età dell'oro, dei regni felici di Crono e Saturno, e di più terre beate". I quattro fiumi che scaturivano dall'Eden biblico (Genesi 2, 10-17) lasciano congetturare che esso fosse un monte, così come lo erano il Meru indiano, l'Alburz iranico, l'Asgard norrena, il Kaf arabico nonchè l'Eden citato dal profeta Ezechiele nel Vecchio Testamento. Inoltre Graf ricorda i miti delle Isole Fortunate nel mondo greco, rappresentazioni del Paradiso terrestre. Esse sono l'isola dei Feaci e di Ogigia in Omero (Odissea), l'isola di Pancaia descritta da Diodoro Siculo, l'Atlantide di Platone, la Merope di Teopompo. Gli Arabi credevano nell'isola beata di Vacvac, oltre il monte Kaf, ricordata nei viaggi di Sindbad nelle "Mille e una notte". Di un'isola "dalle poma d'oro" narravano i Celti. Questa fu la credenza dei Padri della Chiesa e dei Dottori della Chiesa ripresa da Dante [...] Dante Alighieri pone l'Eden nell'opposto emisfero terrestre, proprio secondo le indicazioni dei Padri della Chiesa e dei Dottori della Chiesa [...] Nella Divina Commedia di Dante Alighieri, il Paradiso terrestre è posto sulla sommità del monte Purgatorio, situato agli antipodi del mondo allora conosciuto, e rappresenta l'ultima tappa del percorso di purificazione che compiono le anime per poter accedere al Paradiso. E' rappresentato come una foresta lussureggiante percorsa dal fiume Letè, che toglie la memoria del male commesso, ed il fiume Eunoè, che rinnova la memoria del bene compiuto.

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_dellEden

CITAZIONE
La storia del Bahrain risale alle origini della civiltà umana. Si ritiene che l'isola principale si sia staccata dall'Arabia continentale intorno al 6000 a.C.; quasi certamente era abitata dall'uomo fin dall'epoca preistorica. L'arcipelago fece il suo ingresso nella storia del mondo nel III millennio a.C. come sede dell'impero commerciale Dilmun. L'impero Dilmun, con la sua cultura dell'Età del bronzo che sopravvisse per circa 2.000 anni, trasse vantaggio dalla posizione strategica delle isole, situate lungo le rotte commerciali che collegavano la Mesopotamia con la valle dell'Indo. In una regione che stava gradualmente diventando sempre più arida, Dilmun, con la sua vegetazione lussureggiante, divenne nella mitologia sumera, l'antica civiltà che prosperò nell'attuale Iraq meridionale, un'isola sacra. Dilmun era considerata allo stesso modo anche dai Babilonesi: la loro epopea di Gilgamesh descrive l'isola come un paradiso in cui gli eroi possono godere della vita eterna. Alcuni studiosi hanno formulato l'ipotesi che il Bahrain potesse essere il luogo dove sorgeva il biblico Giardino dell'Eden. Dopo molti secoli, l'impero Dilmun attraversò una fase di declino e venne assorbito dagli imperi degli assiri e dei babilonesi.

Tratto da www.lonelyplanetitalia.it/destinazi...bahrain/storia/

http://en.wikipedia.org/wiki/Bahrain
www.treccani.it/enciclopedia/bahrain/
www.treccani.it/enciclopedia/tag/paradiso-terrestre/
www.treccani.it/enciclopedia/paradi...edia-Dantesca)/
www.edicolaweb.net/arca029b.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Golfo_Persico
http://it.wikipedia.org/wiki/Bahrain
www.treccani.it/enciclopedia/dilmun_(Dizionario_di_Storia)/
www.treccani.it/enciclopedia/tag/failaka
http://it.wikipedia.org/wiki/Shatt_al-'Arab
www.treccani.it/enciclopedia/shatt-al-arab
http://en.wikipedia.org/wiki/Shatt_al-Arab
http://it.wikipedia.org/wiki/Dilmun
http://it.wikipedia.org/wiki/Cultura_Dilmun
http://en.wikipedia.org/wiki/Dilmun
http://ancienthistory.about.com/od/southasia/g/Dilmun.htm
www.crystalinks.com/dilmun.html
www.ufopedia.it/Cultura_dilmun.html
www.arabian-archaeology.com/myths1dilmun.htm
www.nytimes.com/1984/11/18/travel/e...of-bahrain.html
www.google.it/search?site=imghp&tbm...&q=dilmun&btnG=

CITAZIONE
Secondo le antichissime fonti sumeriche il Golfo si chiama "Mare Amaro" o "Mare Basso", non in riferimento alla profondità delle acque, ma alla posizione che esso occupa rispetto al territorio dei Sumeri. Questi nomi ricorrono spesso in testi religiosi, leggende e poemi eroici a dimostrare l'importanza che il Golfo ricopriva a quel tempo come via di comunicazione tra le città di Mohenjo Daro e Harappa, nella Valle dll'Indo, e il territorio dei Sumeri. E' sempre dalle fonti sumeriche che conosciamo una civiltà del Golfo, quella di Dilmun, che aveva il suo centro nell'isola di Bahrain, e la cui influenza si fece sentire a Failaka, nell'Arabia Saudita e più a Sud fino ad Abu Dabi. Nel poema epico sumerico di Gilgamesh, in diversi punti si parla di Dilmun come della "terra sacra", pura, priva di malattie, dove per ordine di Enki sgorgavano sorgenti di acqua dolce. Durand trovò nell'isola di Bahrain un cuneo di pietra che recava incisa in caratteri cuneiformi un'iscrizione che dice: "palace of Rimum / servant of the God Inzak, / man (of the tribe of) Agarum" il che dimostra che Inzak era il dio di Dilmun. Di Dilmun parlano testi religiosi e commerciali del III millennio, citandolo accanto ad altre civiltà come Magan e Meluhha. Successivamente anche gli Assiri parlarono di Dilmun, detta anche Tilmun. Gli studi compiuti dimostrano che questa civiltà, nata nel III millennio a.C., si conservò fino al 1000 a.C., data che, invece, secondo varie fonti mesopotamiche, si dovrebbe abbassare al 538 a.C. vale a dire fino al periodo neo-Babilonese. Negli scavi compiuti a Ur nel 1926, Woolley trovò una tavoletta di argilla, sulla quale è incisa una lista di merci che dovevano essere portate da Dilmun a Ur, e specificatamente nel tempio di Nin Gal; si tratta (fra l'altro) di legno, pietrame rifinito, rame, datteri e "occhi di pesce" (perle) provenienti certamente dall'isola di Bahrain.

Tratto da http://books.google.it/books?id=E0jht347WvsC&dq=

CITAZIONE
I regni dell'oltretomba così come sono stati rappreseentati da Dante nella Commedia riflettono la visione geocentrica dell'universo illustrata dall'astronomo egiziano Claudio Tolomeo (II sec. d.C.). Il sistema tolemaico fu accolto da S. Tommaso e dalla filosofia scolastica e quindi rappresentò la visione cosmologica dominante nel Medioevo. Secondo tale sistema, la Terra è una sfera sospesa immobile al centro dell'universo e divisa in due emisferi: l'emisfero boreale o settentrionale, l'unico abitato, e l'emisfero australe o meridionale occupato solo dall'acqua. Al centro dell'emisfero borale, Dant colloca Gerusalemme, equidistante dai confini estremi, rappresentati da una parte dal fiume Gange e dall'altra dalle Colonne d'Ercole. Agli antipodi di Gerusalemme, nell'oceano dell'emisfero australe non abitato, sorge la montagna del Purgatorio alla cui sommità si trova il Paradiso terrestre. L'origine della montagna del Purgatorio è legata a quella della voragine dell'Inferno che fu causata dal ritirarsi della terra per la caduta di Lucifero, precipitato dal Paradiso e conficcato al centro del globo. La terra che ha lasciato lo spazio alla voragine dell'Inferno è ri-uscita dall'emisfero australe, dando origine quindi alla montagna del Purgatorio. La terra è circondata da nove sfere concentriche rotanti una all'interno dell'altra e tutte contenute in una decima, che è invece immobile: il cielo Empireo, dimora di Dio, degli angeli e dei beati. I nove cieli sono nell'ordine: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Cielo delle stelle fisse, Cielo cristallino o Primo Mobile. I primi sette contengono ognuno il pianeta omonimo (anche il sole era considerato un pianeta), l'ottavo contiene le stelle fisse con le costellazioni. Il nono è detto Cristallino perchè è trasparente ed è chiamato anche Primo Mobile perchè col suo movimento trasmette la rotazione ai cieli sottostanti.

Tratto da http://xoomer.virgilio.it/gaqsa/la_visione_del_mondo.htm

A Gobekli Tepe,in Turchia,gli archeologi hanno riportato alla luce un complesso architettonico preistorico che,secondo alcuni,potrebbe aver ispirato la narrazione biblica ed essere all'origine della leggenda del Giardino dell'Eden.

CITAZIONE
A Gobekli Tepe,in Turchia,i ricercatori hanno riportato alla luce un complesso che potrebbe aver ispirato la narrazione biblica:una fertile collina che già nell'Età della Pietra era un monumentale centro sacro dedicato al culto del serpente.Vicino alla grotta della nascita di Abramo.

Gli scavi ritrovano l'Eden?

di Aristide Malnati

L'archeologia biblica si arricchisce di antichissime e importanti vestigia,testimonianza concreta di una realtà storica,che avrebbe costituito il sostrato ispiratore del racconto biblico della Genesi.In particolare,sono emerse le evidenze archeologiche di un nucleo sociale capace 9.000 anni prima di Cristo,in pieno Neolitico,di dar vita a forme architettoniche indicative di una religiosità viva e di istanze sociali raffinate e complesse.

Cacciatori seminomadi hanno eretto santuari di notevoli dimensioni dedicate a divinità anche zoomorfe,in particolare a un dio serpentiforme che tanto ricorda il rettile edenico e che dunque potrebbe aver costituito un termine di raffronto per il narratore biblico nel corso della stesura del celebre episodio del Paradiso Terrestre.

Simili resti si trovano nell'attuale Turchia orientale,sull'altura di Gobekli Tepe,non distanti dalla pianura in cui sorgeva Harran,altro centro menzionato nel libro dei Patriarchi;e non sono nemmeno lontani dalla regione dei monti Tauro e Zagros,che 10.000 anni fa,al termine dell'ultima glaciazione,diventarono alture verdeggianti,ai cui piedi si estendevano fertili pianure.

Propio sotto l'impulso di una mitigazione climatica si generò quasi spontaneamente l'attività agricola e fu dall'osservazione di una generazione spontanea che la società di cacciatori e raccoglitori imparò a praticare forme di coltivazione e a dar vita ad ampie pianure agricole,vere e proprie distese,che possono aver formato l'immagine del Giardino dell'Eden.

E tale immagine si sarebbe depositata nella memoria culturale di una società ormai sedentaria (presto sarebbero nati i primi centri urbani nella vicina Mezzaluna fertile) e sarebbe giunta a fornire un esempio concreto agli israeliti e al narratore biblico.

Per Klaus Schmidt,direttore degli scavi del complesso templare sul Gobekli Tepe - le operazioni archeologiche riprenderanno il prossimo mese di settembre per la consueta campagna annuale - non ci sono dubbi:"Questo enorme complesso sacro è un esemplare unico nel suo genere e può essere paragonabile a Stonehenge,di cui però è ben più antico e più imponente:presenta colonne addirittura di 50 tonnellate.Questo tra l'altro pone il problema,ancora irrisolto,di come simili blocchi possano essere stati trasportati e collocati nella posizione definitiva".

Insomma il popolo dei cacciatori-raccoglitori di Gobekli Tepe mostra caratteristiche di sviluppato sentimento religioso e si pone antropologicamente alla base di quel lungo processo di evoluzione spirituale che è sfociato,sotto l'influenza anche di altri elementi eterogenei,nella realizzazione del racconto di Adamo ed Eva.

All'obiezione da parte dei colleghi veterotestamentari,per cui il racconto biblico della Genesi presupporrebbe come tessuto di riferimento una società con agricoltura già sviluppata e quindi storicamente più recente (in Genesi 2,15 è detto che Adamo ricevette l'incarico di coltivare e conservare l'Eden),Schmidt risponde facendo rilevare il grado di raffinato sviluppo della popolazione di Gobekli Tepe e soprattutto la sua pratica di un'agricoltura in nuce,capace di dar vita a verdeggianti distese coltivate,già possibile modello del giardino edenico:alberi e piante fruttifere erano note e sfruttate e iniziava in quei secoli la coltivazione di cereali.

A questo proposito i biologi dell'Istituto Max Plank di Colonia (Germania) hanno ricostruito,tramite la comparazione genetica di 68 tipi di sementi,il cereale,che per primo fu sistematicamente piantato in quelle regioni e "che potrebbe,nella fantasia del racconto biblico,aver costituito il cibo del Paradiso terrestre",osserva Schmidt.

Nè osta l'origine persiana e quindi ben più recente del termine Paradiso (pairidaez,in persiano):quando a metà del I millennio,durante la Cattività babilonese,sarebbe avvenuta la stesura di gran parte dell'Antico Testamento,il narratore avrebbe compiuto un processo di normalizzazione,utilizzando un termine a lui contemporaneo per indicare una realtà geografica ancestrale e stratificata da millenni nella memoria collettiva.

Inoltre a supporto di una simile identificazione del modello biblico concorrono numerosi elementi:la zona individuata pullula di corsi d'acqua,proprio come l'Eden dell'Antico Testamento;inoltre (Ezechiele 28,14) il giardino di Adamo ed Eva era ubicato su una collina sacra,del tutto simile a Gobleki Tepe;e infine da ricordare la grotta della nascita di Abramo,mitologicamente identificata con un'apertura in una roccia nella città di Urfa ad appena due chilometri dal monte con il complesso templare:"La zona costituì un centro religioso con gran peso mitologico nei millenni",conclude Schmidt.

Ma non è tutto:"Dio modellò l'uomo con l'argilla e insuffò nelle sue narici il soffio vitale",è detto nel racconto della Creazione.Ebbene questo processo creativo presenta forti analogie con le figurine d'argilla recentemente rinvenute a Nevali Cori,a soli 50 chilometri dal monte Gobleki Tepe,ad indicare una somma di elementi,che poi convergono in un'unica narrazione;e a questo forniscono sostanza storica con la concretezza di tradizioni ancestrali,la cui eco rimane anche con l'arricchimento conferito dalla patina teologica.

Tratto da www.lavocedifiore.org/SPIP/article....?id_article=841

http://it.wikipedia.org/wiki/Anatolia
http://it.wikipedia.org/wiki/Mesopotamia
http://en.wikipedia.org/wiki/Anatolia
http://en.wikipedia.org/wiki/Mesopotamia
www.dainst.org/index_642_de.html
http://en.wikipedia.org/wiki/G%C3%B6bekli_Tepe
www.urgeschichte.org/DieBeweise/Gob...gobeklitepe.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Book_of_Genesis
http://terraeantiqvae.blogia.com/2006/0612...-adan-y-eva.php
www.treccani.it/enciclopedia/anatol...rio-di-Storia)/
www.treccani.it/enciclopedia/mesopotamia/
www.treccani.it/enciclopedia/eden/
www.megalithic.co.uk/modules.php?op...61&ordeby=dateD
http://it.wikipedia.org/wiki/Genesi

CITAZIONE
Professor Schmidt,chi ha costruito i templi di Gobekli Tepe?

"I cacciatori alla fine dell'ultima era glaciale - 10.000 anni a.C. - percorrevano l'Eurasia.Autentici cosmopoliti,la cui casa era l'intero continente,da un oceano all'altro.Uomini straordinari,con una tecnica di caccia molto sviluppata,sennò non avrebbero potuto uccidere animali molto più grandi e forti di loro,come i mammuth e i cavalli selvaggi.Quegli uomini rappresentano un picco di civiltà che per lungo tempo non è più stato raggiunto".

Ma come hanno potuto dei nomadi costruire edifici così complessi?

"Li hanno costruiti proprio perchè erano nomadi e la loro struttura sociale prevedeva appuntamenti periodici per motivi rituali,dove si ritrovavano in centinaia.E' chiaro che,per finire l'opera,divennero parzialmente stanziali.Un passo che mi rifiuto di considerare un salto culturale:la nascita della cultura contadina non costituisce un progresso.Anzi,inizialmente fu un passo indietro:uomini che prima vivevano come orizzonte l'Eurasia ora vivevano chiusi in una valle a fissare il proprio orto.Diventare contadini è stato inizialmente un impoverimento".

Lei sostiene la superiorità del nomade sullo stanziale?

"Dico che 10.000 anni fa,alla fine dell'era glaciale,vivevano uomini tutt'altro che primitivi:l'uomo dell'età della pietra,post-Neanderthal,era un homo sapiens con capacità intellettuali molto elevate,paragonabili a quelle di oggi.Non aveva ancora molte conoscenze,era all'inizio dello sviluppo,ma non era affatto più primitivo o stupido delle attuali generazioni".

Era più felice?Viveva in un Eden da cui poi sarebbe stato cacciato?

"Non saprei dirlo.Gli uomini che hanno costruito Gobekli Tepe dovevano avere un'esperienza della Natura forte e diretta.E un rapporto elementare con la vita e la morte,sennò non avrebbero costruito un luogo simile.Poi non erano appesantiti da tutto quello che la nostra civiltà ci impone.Non si ammalavano delle malattie di cui ci ammaliamo noi,infezioni,gotte,reumatismi.Anzi,praticamente non conoscevano le malattie,che sono un prodotto della civiltà.E dunque non conoscevano la nostra paura della malattia.Morivano di morte naturale quand'era arrivata la loro ora.Io penso che forse non farebbero il cambio con noi".

Eppure,a un certo punto,quegli uomini hanno coperto di terra i venti templi di Gobekli Tepe e se ne sono andati.Che cosa può essere successo?

"Secondo il mio modello,nelle cave di pietra e nei cantieri dei templi c'erano almeno 500 scalpellini.Gente che andava sfamata con le famiglie.E' evidente che esaurirono presto la selvaggina che potevano cacciare entro una distanza ragionevole e dovettero inventarsi qualcos'altro per non morire di fame.Per un pò di tempo vissero in una condizione intermedia,tra frutti colti e frutti coltivati,bestiame cacciato e bestiame allevato.Poi coltivarono la terra,ma esaurirono anche quella".

Dunque,prima il Paradiso terrestre,poi la cacciata?

"Secondo la Bibbia l'Eden stava sul "monte sacro",come Gobekli Tepe.E quando la zona fu abbandonata,le venne data una sepoltura ordinata,come un addio per sempre che però conserva la memoria.Credo che l'uomo non avrebbe mai lasciato volutamente la vita nomade.Ci fu costretto dalle conseguenze del suo comportamento".

Tratto da www.archeomedia.net/antropologia/34868.html

www.dainst.org/en/users/klausschmidt-0?ft=8
http://en.wikipedia.org/wiki/Garden_of_Eden
www.dainst.org/en/project/gobeklitepe?ft=8
www.liberliber.it/libri/b/bibbia/index.htm

Edited by onussen - 10/11/2013, 00:16
 
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copincollo lo spunto accennato nella discussione "mediterraneo prediluviano":

CITAZIONE
bororo
CITAZIONE
[10]Un
fiume usciva da Eden per irrigare il giardino, poi di lì si
divideva e formava quattro corsi. [11]Il primo fiume si chiama
Pison: esso scorre intorno a tutto il paese di Avìla, dove c'Ë
l'oro [12]e l'oro di quella terra Ë fine; qui c'è anche la
resina odorosa e la pietra d'ònice. [13]Il secondo fiume si
chiama Ghicon: esso scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia.
[14]Il terzo fiume si chiama Tigri: esso scorre ad oriente di
Assur. Il quarto fiume è l'Eufrate.

a parte il riferimento all'Etiopia, sarei molto tentato a porre l'Eden in Anatolia. Tigri, Eufrate, il fiume ricco d'oro (hai ricordato il Pattolo, e ce ne sono altri famosi e che resero ricco il famoso Mida. Fu in queste zone che coniarono le prime monete, se non erro.).
CITAZIONE
Scacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiamma della spada folgorante, per custodire la via all'albero della vita.

Chi sono i cherubini e la fiamma della spada? Ricorda la lama incandescente del ferro lavorato, no? Comunque li cacciò verso occidente. Non per niente, da Caino, cacciato a sua volta, sorgeranno popoli molto affini a quelli di cui stiamo parlando:
CITAZIONE
Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio. [18]A Enoch nacque Irad; Irad genero Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò Lamech. [19]Lamech si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Zilla. [20]Ada partorì Iabal: egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame. [21]Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di cetra e di flauto. [22]Zilla a sua volta partorì Tubalkàin, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro. La sorella di Tubalkàin fu Naama.

Ecco il passo della genesi che hai citato. Da non dimenticare che poi, a seguito del diluvio, ci ritroviamo sempre qui in Anatolia, sull'Ararat. Da qui in poi i figli di noè si allontanano.

Davvero parlava dell'Etiopia africana, la genesi? E non del Nilo (a meno che non sia il Ghicon)? Strano...

CITAZIONE
Giovanni C2
Molto interessante.Ho letto varie ipotesi al riguardo:l'Eden in Armenia,l'Eden in Mesopotamia,l'Eden nel Mar Morto.......Ecco quattro link:

http://it.wikipedia.org/wiki/Giardino_dell'Eden
...
http://www.edicolaweb.net/arti089s.htm
http://www.ldolphin.org/eden/

Resta il fatto che Tigri ed Eufrate nascono,entrambi,in Turchia:
...
E la Genesi dice chiaramente:
...
(Poi il Signore pianto' un giardino in Eden,a oriente,e vi colloco' l'uomo che aveva plasmato.Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare,tra cui l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male.
Un fiume usciva da Eden per irrigare il Giardino,poi di li' si divideva e formava quattro corsi.Il primo fiume si chiama Pison...il secondo fiume si chiama Ghicon....il terzo fiume si chiama Tigri....il quarto fiume e' l'Eufrate...)
Dall'Eden uscivano,quindi, il Tigri e l'Eufrate,le cui sorgenti si trovano a nord-est, rispetto alla Palestina.Il Pison,come hai detto,potrebbe essere uno dei fiumi ricchi d'oro(per lo meno a quei tempi) dell'Anatolia.
Dal Caucaso e dalle zone limitrofe,abbondanti un tempo del prezioso metallo,scaturisce la leggenda del Vello d'Oro (http://it.wikipedia.org/wiki/Vello_d'oro).
L'unico dubbio rimane su quel Ghicon,fiume che "...scorre intorno a tutto il paese d'Etiopia".Se l'Eden stava in Turchia,evidentemente il termine "Etiopia" non si riferiva all'Africa... <_<
CITAZIONE
Tuttavia,appare evidente che sulle coste del Mar Nero vivevano popoli che mostrano forti analogie culturali con gli abitanti ANTIDILUVIANI di Catal Huyuk:abili nel lavorare i metalli,praticavano il culto della Grande Madre e del Toro....anche se alcune comunita' sembrano aver avuto dei re,nella maggior parte dei casi queste societa' risultano esser state matriarcali.

Non a caso, la loro divinita' principale era la Grande Madre...Le popolazioni di cui parli sono quelle che gli archeologi chiamano,genericamente,con il nome di PRE-ITTITI o HATTI.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ittiti
CITAZIONE
L'arrivo degli HITTITI in Anatolia,presumibilmente da ovest attraverso i Balcani,e' di difficile datazione,posta la problematicita' dei collegamenti di movimenti migratori con mutamenti della cultura materiale attestati archeologicamente(collegamento abituale,ma semplicistico).Del resto, dovette trattarsi di un fenomeno di notevole durata,che porto' in Anatolia varie ondate di popolazione INDOEUROPEA,ondate alle quali possono risalire le differenze linguistiche tra vari gruppi(pure assai affini tra loro):oltre agli Hittiti(al centro),vi erano i LUVITI(a sud) e i PALAITI(a nord-ovest).
Tutti questi nuovi arrivati(Indoeuropei) si sovrapposero all'antica popolazione NON-INDOEUROPEA,che viene chiamata convenzionalmente HATTI(o PRE-ITTITA);anticamente, la lingua dei Pre-Ittiti era detta HATTILI("della terra di Hatti"),mentre la lingua di quelli che chiamiamo HITTITI era detta NESILI("della citta' di Nesa").
La situazione etnico-linguistica dell'area hittita e' ulteriormente complicata da infiltrazioni HURRITE nel sud-est(KIZZUWATNA).
Tale quadro e' gia' sostanzialmente costituito,quando i testi paleo-assiri (sec. XIX-XVIII a.c.) rinvenuti a Kultepe(antica Kanis) e in altre localita' della Cappadocia offrono per la prima volta ricco materiale onomastico anatolico.
Gli Hittiti(e le altre genti imparentate) erano,allora,gia' giunti in Anatolia,forse da non molto tempo(forse alla fine del III millennio avanti Cristo) e stavano organizzandosi in staterelli di raggio cittadino.

 
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Martin Mistero
view post Posted on 28/10/2006, 02:23




cranach

L1

E' un luogo davvero misterioso!
CITAZIONE
L'Eden sarebbe in una zona tra Anatolia e Mesopotamia settentrionale,nei pressi del lago di Van,dove gia' A PARTIRE DA 11.000 ANNI FA,all'inizio di quest'era,poco prima del disgelo,alcuni centri cerimoniali altamente sviluppati emersero in modo repentino [....]

Il direttore degli scavi,il tedesco Klaus Schmidt,qualifica questo complesso come un "esemplare unico con l'energia architettonica di una Stonehenge".Ma perche' Gobekli Tepe e' considerata l'Eden?Secondo Schmidt i motivi sono diversi:

-La remota antichita' del sito e il suo avanzamento culturale quale centro di nascita della civilta' fanno di Gobekli Tepe un'ottima candidata.
-Nel Paradiso si descrivono diverse fonti d'acqua:nella cordigliera del Tauro,dove sorge questo sito,nascono piu' di una dozzina di fiumi.
-Secondo Ezechiele 28:14,il Giardino dell'Eden era situato su un monte sacro,come Gobekli Tepe.
-Gobekli Tepe come l'Eden era un vero e proprio Paradiso verde ,prima che l'agricoltura ne trasformasse l'aspetto.
-La grotta della nascita di Abramo si troverebbe nella citta' dui Urfa,a soli 2 Km da Gobekli Tepe.

Sempre maggiori indizi suggeriscono che il paesaggio intorno a Urfa fosse un centro religioso con grande peso mitologico fin dall'antichita',un epicentro nello sviluppo della civiltà.

Nella Bibbia e' scritto che il Signore modello' l'Uomo dall'argilla e questo processo presenta analogie con il lavoro dell'argilla che a Nevali Cori,a soli 50 Km da Gobekli Tepe,era gia' florido nell'8500 A.C.

L'antichità del sito è SORPRENDENTE.

Una cultura così sofisticata, sul finire dell'ultima era glaciale, quando il mondo era popolato da comunità di cacciatori e raccoglitori ...

Gli archeologi definiscono questa gente "popolazioni neolitiche preceramiche". L2a.

Altro importante luogo di culto è stato rinvenuto non molto lontano, a Nevali Cori.
Alcuni pensano ad un'elite sciamanico-sacerdotale, molto astuta e potente, che, arrivata in quelle zone e venuta in contatto con una società semplice di cacciatori e raccoglitori, l'avrebbe spinta a una transizione in comunità di agricoltori stanziali.
Un'altra ipotesi vede nell'interazione tra questa fantomatica elite sacerdotale-sciamanica e le popolazioni dell'Alta Mesopotamia, la base della storia narrata nel Libro di Enoch, dove i Vigilanti/serpenti si recarono fra i mortali per donare loro le arti e le scienze proibite del cielo.
Nell'Eden Adamo ed Eva sono tentati da un serpente.
Tra le forme scolpite negli altorilievi sui pilastri di pietra di Gobekli Tepe si possono scorgere figure antropomorfe, felini, uccelli rapaci, serpenti, aracnidi,insetti, volpi, orsi e struzzi.

CITAZIONE
Gobekli Tepe è il più antico tempio di pietra del mondo,e credo che sia la chiave per comprendere il simbolismo della storia del Giardino dell'Eden.E' strano che il serpente appaia come importante simbolo nella storia di Adamo ed Eva del Libro della Genesi.A me sembra una metafora per la maniera in cui la nuova elite dominante dell'Alta Mesopotamia,probabilmente i Vigilanti-serpenti del Libro di Enoch,diede ai mortali la conoscenza proibita,che cambiò per sempre il loro modo di vedere la vita.Tuttavia,si trattava di troppa conoscenza e rivelata troppo presto per loro,quindi Adamo ed Eva vennero cacciati dall'Eden,che noi crediamo essere stato un regno reale,concentrato sul Lago Van,un grande mare interno della Turchia orientale.Da qui,l'Eufrate e il Tigri,due fiumi del Paradiso,iniziano il loro corso prima di riversarsi nella Mezzaluna Fertile dell'Iraq.

Da questa zona sarebbe partita la cosidetta rivoluzione o esplosione neolitica. L2b.
Sono teorie, non sappiamo nulla di sicuro.
Le vanghe degli archeologi hanno dissepolto due centri cerimoniali, a Nevali Cori e a Gobekli Tepe, tutti e due in zone collinari.
Ve ne sono degli altri? L3,

Secondo lo scrittore americano ANDREW COLLINS, nella zona era diffuso il culto degli uomini-uccello.
Incisioni e pitture che li ritraggono,dice Collins, insieme ad avvoltoi sono state trovate a Gobekli Tepe e in altri siti neolitici "preceramici" della Turchia sudorientale oltrechè nella Siria del nord.
Dagli uomini-uccello sarebbe derivato il modo di rappresentare gli angeli nella religione cristiana.

CITAZIONE
Ho iniziato a rendermi conto che i primi centri del culto neoltico,i prototipi dei cerchi di pietre e tumuli preistorici che si trovano ovunque,erano direzionati approssimativamente sull'asse nord-sud [...]Il centro dell'attenzione in luoghi come Karahan Tepe e Gobekli Tepe era il movimento delle stelle circumpolari intorno al Polo Nord celeste,in quanto non vi era una stella polare tra il 9500 a.c. e il 9000 a.c.Ho studiato attentamente il programma astronomico Skyglobe per queste date,e mi sono accorto che solamente una costellazione poteva essere oggetto del loro sguardo,il Cigno [...] vi sono prove chiare che nell'antica Mesopotamia la costellazione del Cigno veniva vista come un uccello rapace,mentre nel mito classico veniva vista a volte come un avvoltoio,il simbolo della trasmigrazione delle anime nel culto neolitico dei morti.Quando poi ho scoperto che i Sabei di Harran-una razza conosciuta anche come Caldei,,che occupava l'Alta Mesopotamia molti anni dopo la scomparsa delle genti neolitiche preceramiche-veneravano il Nord come Causa Prima e anche come la direzione del Paradiso,mi sono reso conto che avevo scoperto qualcosa [....]l'antica scienza di un'elite sciamanico-sacerdotale di epoca prediluviana inizia a farsi riconoscere come la grande impronta che ha lasciato il suo segno in tutti i culti e le genti che sono venute successivamente.

I brani citati sono tratti da un'intervista ad Andrew Collins, noto ricercatore alternativo, che si dedica a indagare i misteri della storia e dell'archeologia: L4,L5,L6.

Il sito di Nevali Cori: L7,L8,L9.

Edited by Martin Mistero - 7/3/2013, 02:08
 
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onussen
view post Posted on 28/10/2006, 12:58




Attendo con molta curiosità il risultato degli scavi e l'esame dei reperti.

"Gobekli Tepe è un sito archeologico presso la città di Sanliurfa nell'odierna Turchia, presso il confine con la Siria, risalente all'inizio del Neolitico (Neolitico preceramico A) o alla fine del Mesolitico. Vi è stato rinvenuto il più antico esempio di tempio in pietra (11500-8000 a.C. circa), la cui erezione dovette interessare centinaia di uomini nell'arco di tre o cinque secoli. Il sito si trova su una collina artificiale alta circa 15 m e con un diametro di circa 300 m, situata sul punto più alto di un'elevazione di forma allungata, che domina la regione circostante, tra la catena del Tauro e il Karaca Dag e la valle dove si trova la città di Harran.

Il sito utilizzato dall'uomo avrebbe avuto un'estensione da 300 a 500 metri quadrati.

Il sito archeologico fu riconosciuto nel 1963 da un gruppo di ricerca turco-statunitense,che notò diversi consistenti cumuli di frammenti di selce, segno di attività umana nell'Età della Pietra. Il sito fu nuovamente riscoperto trent'anni dopo da un pastore locale, che notò alcune pietre di strana forma che spuntavano dal terreno. La notizia arrivò al responsabile del museo della città di Sanliurfa, che contattò il Ministero, il quale a sua volta si mise in contatto con la sede di Istanbul dell'Istituto archeologico americano. Gli scavi furono iniziati nel 1995 da una missione congiunta del Museo di Sanliurfa e dell'Istituto archeologico germanico sotto la direzione di Klaus Schmidt. Nel 2006 gli scavi passarono alle università tedesche di Heidelberg e di Karlsruhe.

Gli scavi rimisero in luce un santuario monumentale megalitico, costituito da una collina artificiale delimitata da muri in pietra grezza a secco. Sono inoltre stati rinvenuti quattro recinti circolari,delimitati da enormi pilastri in calcare pesanti oltre 10 tonnellate ciascuno, probabilmente cavati con l'utilizzo di strumenti in pietra. Secondo il direttore dello scavo le pietre, drizzate in piedi e disposte in circolo, simboleggerebbero assemblee di uomini. Sono state riportate in luce 40 pietre a forma di T, che raggiungono i 3 metri di altezza. Per la maggior parte sono incise e visono raffigurati diversi animali (serpenti, anatre, gru, tori, volpi, leoni, cinghiali, vacche, scorpioni, formiche). Alcune incisioni vennero volontariamente cancellate, forse per preparare la pietra a riceverne di nuove. Sono inoltre presenti elementi decorativi, come insiemi di punti e motivi geometrici. Indagini geomagnetiche hanno indicato la presenza di altre 250 pietre ancora sepolte nel terreno. Un'altra pietra a forma di T, estratta solo a metà dalla cava, è stata rinvenuta a circa 1 Km dal sito. Aveva una lunghezza di circa 9 m ed era probabilmente destinata al santuario, ma una rottura costrinse ad abbandonare il lavoro.

Oltre alle pietre sono presenti sculture isolate, in argilla, molto rovinate dal tempo, che rappresentano probabilmente un cinghiale o una volpe.

Confronti possono essere fatti con statue del medesimo tipo rinvenute nei siti di Nevali Cori e di Nahal Hemar. Gli scultori dovevano svolgere la loro opera direttamente sull'altopiano del santuario, dove sono state rinvenute anche pietre non terminate e delle cavità a forma di scodella nella roccia argillosa, secondo una tecnica già utilizzata durante l'Epipaleolitico per ottenere argilla per le sculture o per il legante argilloso utilizzato nelle murature. Nella roccia sono anche presenti raffigurazioni di forme falliche, che forse risalgono ad epoche successive, trovando confronti nelle culture sumere e mesopotamiche (siti di Byblos,Nemrik,Helwan e Asward). Le raffigurazioni di animali hanno permesso di ipotizzare un culto di tipo sciamanico, non distante da quelli presenti nelle culture sumera e mesopotamiche. Lo studio degli strati di detriti accumulati sul fondo del Lago di Van in Anatolia ha prodotto importanti informazioni sui cambiamenti climatici del periodo, individuando una consistente crescita delle temperature intorno al 9500 a.C. I resti di pollini presenti nei sedimenti hanno permesso di ricostruire una flora composta di querce, ginepri e mandorli. Fu forse il cambiamento climatico a determinare una progressiva sedentarizzazione delle genti che costruirono il sito.

All'inizio degli anni Novanta, lo studioso di Preistoria Jacques Cauvin ha ipotizzato che lo sviluppo delle concezioni religiose avrebbe costituito una spinta alla sedentarizzazione, spingendo gli uomini a raggrupparsi per celebrare riti comunitari.

La presenza di una struttura monumentale dimostra che anche precedentemente dello sviluppo dell'agricoltura e nell'ambito di un'economia di caccia e raccolta, gli uomini possedevano mezzi sufficienti per erigere strutture monumentali. Secondo il direttore dello scavo fu proprio l'organizzazione sociale necessaria alla creazione di questa struttura a favorire uno sfruttamento pianificato delle risorse alimentari e lo sviluppo delle prime pratiche agricole. Il sito si trova infatti nella regione della Mezzaluna fertile, dove era presente il grano selvatico. Nessuna traccia di piante o animali domestici è stata tuttavia rinvenuta negli scavi, e mancano inoltre resti di abitazioni. A circa 4 m di profondità, ossia ad un livello corrispondente a quello della costruzione del santuario, sono state rinvenute tracce di strumenti in pietra (raschiatoi e punte per frecce,insieme ad ossa di animali selvatici (gazzelle e lepri),semi di piante selvatiche e legno carbonizzato,che testimoniano la presenza in questo periodo di un insediamento stabile. Intorno all'8000 a.C. il sito venne deliberatamente abbandonato e volontariamente seppellito con terra portata dall'uomo".

Tratto da http://it.wikipedia.org/wiki/G%C3%B6bekli_Tepe

www.eurasianet.org/departments/insi...av041708a.shtml
http://en.wikipedia.org/wiki/G%C3%B6bekli_Tepe
www.lswn.it/en/archaeology/news/gobekli_tepe

Edited by onussen - 3/12/2011, 15:13
 
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Martin Mistero
view post Posted on 28/10/2006, 13:58




Ieri sera mi sono dimenticato di aggiungere alcuni particolari, tradotti in italiano, dell'intervista di Andrew Collins:
CITAZIONE
Domanda:Com'è possibile che una società di cacciatori e raccoglitori si trasformi improvvisamente al punto di essere in grado di costruire un tale magnifico sito megalitico che non ha eguali al mondo?

Andrew Collins:Sospetto fortemente che la transizione sia stata effettuata da un'elite sacerdotale-sciamanica molto potente e astuta,che sapeva come manipolare e motivare facilmente la popolazione locale. Doveva richiedere una forza-lavoro considerevole di centinaia di persone per costruire siti come Gobekli Tepe,ed essa doveva essere controllata con un'immensa forza di persuasione. Rimane comunque la domanda da dove provenisse questa elite e se si possono trovare prove indipendenti della sua esistenza altrove. Le maggiori indicazioni in questo senso potrebbero venire da siti di sperimentazione proto-agricola,che predatano i siti neolitici "preceramici" dell'Alta Mesopotamia (Siria settentrionale,Iraq nordorientale e Turchia sudorientale),di circa 11.500-11.000 anni fa. Credo che il luogo di provenienza di questa elite sciamanica fosse FOSSE L'ALTO NILO IN EGITTO E IL SUDAN,dove alcuni indizi di proto-agricoltura sono stati rinvenuti nei siti appartenenti alle genti ISNAN E QUADAN di 15.000-11.500 anni fa. Tuttavia,oggi,questi indizi sono stati seriamente messi in dubbio,rendendo più difficile stabilire una rotta di migrazione per queste genti. Io credo ancora che i responsabili dell'accaduto a Gobekli Tepe venissero dall'Africa e migrarono nell'Alta Mesopotamia passando attraverso le colline e le montagne del Nord d'Israele e del Sud del Libano. Tuttavia potrebbe esserci un nesso con gli artisti rupestri Cro-Magnon dell'Europa occidentale,o persino con genti provenienti dalla Cina o dal Sud-est asiatico. In questo momento dobbiamo tenere la mente aperta ad ogni possibilità,in quanto indizi di protoagricoltura sempre più antica stanno emergendo in tutto il mondo.


Questi sacerdoti-sciamani non sarebbero altro, a parere dello scrittore americano, che i Vigilanti del libro di Enoch.

L1, L2

CITAZIONE
Popolazioni primitive,vivevano di caccia e di pesca e raccolta di frutti spontanei;erano nomadi:dovevano seguire la cacciagione. Mangiavano quello che giornalmente riuscivano a procurarsi. Le regole di questi primi gruppi sociali sono poche e istintive:il più abile e forte guida i cacciatori,gli uomini più vigorosi dominano la tribù. Queste regole si affermano spontaneamente perchè sono indispensabili per la sopravvivenza di tutto il gruppo. Intorno al 10.000 a.C. c'è l' "invenzione" dell'agricoltura. La popolazione diviene stanziale,perchè è legata alla terra,e diviene più numerosa,perchè lo stesso territorio è in grado di alimentare un maggior numero di persone. La coltivazione permette accumulo di cibo, per cui una parte del tempo di lavoro può essere impiegato per migliorare le modalità della coltivazione stessa,così da aumentarne la produttività (e,in seguito,per realizzare le grandi costruzioni che caratterizzano le città dominanti). L'aumento della produttività permette l'affermarsi della specializzazione,la specializzazione rende necessario lo scambio. Sorgono i primi centri abitati,come luogo di vita e di scambio,poi le città come luoghi di mercato. Si diversifica l'organizzazione sociale e si crea una gerarchia sociale,che diviene sempre più complessa ed ampia man mano che dalla città-stato si passa all'impero.

L3

Grotte di Altamira (18.000-14.000 anni fa):

L4, L5

Edited by Martin Mistero - 11/4/2013, 19:50
 
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Giovanni C2
view post Posted on 28/10/2006, 23:30




CITAZIONE
Credo che il luogo di provenienza di questa elite sciamanica FOSSE L'ALTO NILO IN EGITTO E IL SUDAN,dove alcuni indizi di proto-agricoltura sono stati rinvenuti nei siti appartenenti alle genti ISNAN E QUADAN di 15.000-11.500 anni fa.

:woot: Ehi, ma ne avevo già parlato qui (nono post a partire dall'inizio):

https://xmx.forumcommunity.net/?t=4141057

Molto interessante ...

http://translate.google.com/translate?hl=i...6lr%3D%26sa%3DG
http://translate.google.com/translate?hl=i...6lr%3D%26sa%3DG
www.s8int.com/sophis27.html
www.freerepublic.com/focus/f-news/1720793/posts

Edited by Giovanni C2 - 22/10/2012, 17:02
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 17/11/2006, 23:01




Molto interessante!
CITAZIONE
Ankara-Una squadra di archeologi che lavora al tumulo di Gobeklitepe,nella citta' sud orientale di Saliurfa,si e' imbattuto in figure umane senza testa cosi' come incisioni di scorpioni,serpenti e uccelli selvatici sugli obelischi che appartengono al periodo neoltico.Nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla citta' antica,il direttore della squadra di scavi,dell'Istituto archeologico tedesco Klaus Schmidt a Berlino,ha dichiarato che,Gobeklitepe,era un luogo di culto di 11.000 anni fa,creato dal popolo di cacciatori-raccoglitori del tempo.
"Durante gli scavi,abbiamo trovato figure umane senza testa,ed e' la prima volta che troviamo una figura umana.Cio' indica uno sviluppo notevole.I resti ci offrono indizi importanti per quanto riguarda il futuro degli scavi",ha dichiarato Schmidt.Gli scavi a Gobeklitepe hanno messo in luce l'architettura monumentale ed il mondo simbolico avanzato dei gruppi di cacciatori esistiti prima del periodo di transizione alla produzione agricola.Schmidt ha dichiarato inoltre di avere scoperto i resti di quasi 20 strutture tonde o ellittiche di 30 metri di diametro nella zona.Secondo Schmidt,le figure animali sugli obelischi dissotterrati quest'anno a Gobeklitepe hanno caratteristiche differenti."Le figure animali disegnate dai popoli dell'era neolitica possono rappresentare "i guardiani del periodo"-ha detto Schmidt,aggiungendo che le figure umane simili erano state incontrate in precedenza negli antichi tumuli di Catal Huyuk,che sono di 2000 anni piu' giovani di Gobeklitepe.

Fonte:www.laportadeltempo.com/Europa/eu_111006.htm

http://images.google.it/images?svnum=10&hl...GION&btnG=Cerca

Qui sotto:possibile posizione geografica dell'Eden in base al racconto della Genesi.
eden
Qui sotto:la posizione geografica di Gobekli Tepe.

C'è però un problema non trascurabile:il Tigri e l'Eufrate li conosciamo benissimo,ma gli altri due fiumi,il Ghicon (o Gihon) e il Pison,ammesso che esistano,dove sono finiti?Taluni biblisti e studiosi li hanno identificati con il Nilo,l'Indo o il Gange,anche se questi fiumi sono piuttosto distanti dal Tigri e dall'Eufrate.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tigri

http://it.wikipedia.org/wiki/Eufrate

http://it.wikipedia.org/wiki/Nilo

http://it.wikipedia.org/wiki/Indo

http://it.wikipedia.org/wiki/Gange

www.fmboschetto.it/religione/Genesi/Genesi_3.htm

http://en.wikipedia.org/wiki/Gihon

http://books.google.it/books?id=fW-bBzE7cKoC&dq=

CITAZIONE
Lo storico ebreo-romano Giuseppe Flavio [...] ha identificato il Pishon con il Gange.Il rabbino francese medievale Rashi lo identificava con il Nilo [...] potrebbe essere stato il Phasis [...] il Wadi Bisha,un canale asciutto che inizia nelle montagne Hijaz vicino a Medina [...] David Rohl ha identificato il Pishon con l'Uizhun,ponendo Avila a nord-est della Mesopotamia.L'Uizhun è conosciuto localmente come il fiume d'oro [...] si snoda tra antiche miniere d'oro e filoni di lapislazzuli prima di sfociare nel Mar Caspio.Tali risorse naturali corrispondono a quelle associate al paese di Avila nel Libro della Genesi

http://en.wikipedia.org/wiki/Pishon

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Sefidrivermap.png

http://en.wikipedia.org/wiki/Sefid_River

http://xoomer.virgilio.it/chiesadicristodipadova/eden.htm

Secondo quest'archeologo tedesco - Schmidt - Gobekli Tepe ha giocato una funzione-chiave nella transizione all'agricoltura.Non c'e' che dire,queste costruzioni megalitiche - considerando pure l'età - sono veramente sorprendenti :blink:.

CITAZIONE
Nuovi ritrovamenti venuti alla luce nel sito di Gobekli Tepe nelle regioni curde della Turchia rafforzano l'ipotesi che anticamente questa zona fosse considerata il "Giardino dell'Eden".L'antica leggenda,presente nella Bibbia e nella mitologia di molti popoli della regione potrebbe trovare un riscontro archeologico.Gli scavi nel sito sono iniziati nel 1994 a opera dell'archeologo tedesco Klaus Schmidt del Deutsches Archaologisches Institut,ma solo nel corso dell'ultima stagione sono venuti alla luce reperti che confermerebbero la teoria del Giardino dell'Eden."Ormai-ha spiegato Schmidt-sappiamo che il sito risale a circa 10.000 anni prima di Cristo ed e' uno dei piu' antichi siti religiosi mai scoperti finora".Le ultimissime scoperte sono delle steli scolpite che illustrano scene di caccia ad animali selvatici come il cinghiale e l'anatra e che descrivono anche uccelli acquatici,scorpioni e scene di vita lungo i fiumi."Probabilmente,il sito era occupato da cacciatori-raccoglitori-ha aggiunto l'archeologo tedesco-che a causa della popolazione in crescita passarono all'agricoltura".Circa 8000 anni fa pero' la zona si impoveri':le schiere di animali selvatici furono disperse e vennero tagliati gli alberi.Insomma,la pressione esercitata sull'ambiente trasformo' il Paradiso Terrestre in un deserto di polvere.In contemporanea il tempio di Gobekli Tepe venne sepolto sotto la terra."Forse-ha concluso Schmidt-si tratto' di un mondo da parte della popolazione locale per piangere la perdita dell'innocenza,dovuta al disastro ambientale".Gli archeologi hanno sempre pensato che la storia del Giardino sia un'allegoria che esemplifica il passaggio da una condizione di cacciatori-raccoglitori a una di agricoltori.E quindi il posto migliore dove cercare questo sito e' sempre stata la Mezzaluna fertile,cioe' le regioni dove per prime sembra essersi sviluppata l'agricoltura.Secondo gli esperti,infatti,i primi segni di allevamento dei maiali al mondo sono stati trovati a circa 100 Km da Gobekli Tepe e nella zona si e' sviluppato anche uno dei primi cereali coltivati,un tipo di grano primitivo.Ancora,secondo i musulmani,la vicina citta' di Sanliurfa sarebbe la biblica Ur e Harran(un altro centro nelle vicinanze)viene menzionato due volte nella Genesi!Anche le caratteristiche topografiche di Gobekli Tepe sembrano essere coerenti con quanto racconta la Bibbia.

Fonte:http://ulisse.sissa.it/scienzaEsperienza/n.../Uesp061020n003

www.abenteuer-archaeologie.de/artik...54782&_z=798890

http://cat.une.edu.au/page/gobekli%20tepe

www.eurasischesmagazin.de/artikel/?artikelID=20060404

www.fh-karlsruhe.de/servlet/PB/menu...3_l1/index.html

http://s8int.com/WordPress/?p=418

www.art.man.ac.uk/ARTHIST/ay2091/si...ekli%20Tepe.htm

www.google.it/search?hl=it&q=gobekl...urce=vgc&num=10

Secondo Alessandro Conti Puorger,invece,il Paradiso Terrestre si trovava dove ora c'è il Mar Morto:

www.bibbiaweb.net/arti089s.htm

www.bibbiaweb.net/

www.edicolaweb.net/arti089s.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Mar_Morto

www.bibbiaweb.net/arti089c.htm

www.bibbiaweb.net/arti090b.htm

Edited by RAGNOUOMO - 29/8/2015, 02:47
 
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onussen
view post Posted on 18/11/2006, 22:31




CITAZIONE
Leggendo i post e gli articoli,noto le coincidenze fra la Genesi e questa zona

www.bibbiaedu.it/bibbia/seed/GestBi...esi&Capitolo=11

Sfogliando la Bibbia, dopo l'episodio della Torre di Babele compare l'elenco degli antenati di Abramo:

"Sem (uno dei figli di Noè) generò Arpacsad (due anni dopo il Diluvio, a 100 anni).
Arpacsad generò Selach (oltre ad altri figli e figlie).
Selach generò Eber (oltre ad altri figli e figlie).
Eber generò Peleg (otre ad altri figli e figlie).
Peleg generò Reu (oltre ad altri figli e figlie).
Reu generò Serug (oltre ad altri figli e figlie).
Serug generò Nacor (oltre ad altri figli e figlie).
Nacor generò Terach (oltre ad altri figli e figlie).
Terach generò Abramo, Nacor e Aran.
Aran generò Lot.
Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, Ur dei Caldei".

Abramo e Nacor si presero delle mogli. La sposa di Abramo era Sarai e la moglie di Nacor Milca. Sarai era sterile e non aveva figli.

"Poi Terach prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono. L'età della vita di Terach fu di 205 ann; Terach morì in Carran".

Carran è identificata con Harran.

La terra di Canaan: http://it.wikipedia.org/wiki/Canaan
http://images.google.it/images?hl=it&q=can...F-8&sa=N&tab=wi

"Il Signore disse ad Abramo:"Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra".
Allora Abramo partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot.
Abramo aveva 75 anni quando lasciò Carran.
Abramo dunque prese la moglie Sarai, e Lot, figlio di suo fratello, e tutti beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso il paese di Canaan.
Arrivarono al paese di Canaan e Abramo attraversò il paese fino alla località di Sichem, presso la Quercia di More.
Nel paese si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abramo e gli disse:"Alla tua discendenza io darò questo paese".
Allora Abramo costruì in quel posto un altare al Signore che gli era apparso.
Poi Abramo levò la tenda per accamparsi nel Negheb".
Link:www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestB...esi&Capitolo=12

www.homolaicus.com/at/abramo/abramo.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Abramo_(patriarca)

La storia di Abramo si trova nel primo libro della Bibbia,la Genesi,dal capitolo 12 al capitolo 25. E' la storia della fedeltà di un uomo alla missione che gli è stata affidata, quella di abbandonare la sua terra e di compiere un viaggio verso una terra straniera. Ma è anche la storia delle popolazioni nomadi che vivevano tra la Mesopotamia, la Siria e la Palestina e che si muovevano alla continua ricerca di pascoli, scontrandosi con le popolazioni,nomadi o stanziali, che abitavano quei luoghi. Abramo era, secondo quanto dice la Genesi, figlio di Terach e fratello di Nacor e Aran, da cui nacque Lot. La famiglia di Terach era originaria di Ur dei Caldei ("Aran poi morì alla presenza di suo padre Terach nella sua terra natale, Ur dei Caldei", Genesi).

"Poi Terach prese Abramo, suo figlio, e Lot, figlio di Aran, figlio cioè del suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figlio, e uscì con loro da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan. Arrivarono fino a Carran e vi si stabilirono".

A Carran Terach morì. Il testo biblico indica una serie di luoghi che ci portano in Mesopotamia, la terra dei due fiumi .Terach, Abramo e Lot partirono da Ur Kasdim (Ur dei Caldei), arrivarono a Carran ed ebbero come traguardo la terra di Canaan.

www.genesisfiles.com/Images/Ur_HarranMap.jpg
http://images.google.it/images?hl=it&q=ur&...F-8&sa=N&tab=wi

L'identificazione precisa di Ur dei Caldei,pero',e' dibattuta:la tradizione e la letteratura divulgativa la identificano nella sumerica Ur,nella parte meridionale estrema della terra tra i due fiumi,al centro dell'antica Sumer.In realta',se cosi' fosse,bisognerebbe pensare ad uno spostamento molto ampio per giungere a Carran(Harran),che si trova nell'area nordoccidentale della Mesopotamia.Le popolazioni nomadi compivano certo spostamenti di ampio raggio ed e' possibile che gruppi di pastori nomadi attraversassero tutta la Mesopotamia.C'e' pero' un'altra possibile interpretazione.Nella Bibbia si parla di Ur dei Caldei solo in Genesi 11,28 e 15,17;il testo greco dei LXX,di contro al testo ebraico,legge non "da Ur('r) dei Caldei" ma "dalla terra ('rs) dei Caldei".Un qualche copista avrebbe trascurato una lettera portando ad un fraintendimento di quello che era stato il luogo di partenza del gruppo di Abramo:non l'antica terra dei Sumeri,ma piu' in generale la terra dei Caldei,cioe' l'ambiente babilonese.Di contro a questa tesi,che mette in discussione l'origine del gruppo di Abramo da Ur,si pone,come detto,la tradizione ripresa dalla Bibbia di Gerusalemme:Ur dei Caldei e' nella bassa Mesopotamia.Carran e' a nord ovest della Mesopotamia.La storicita' di questa prima migrazione e' discussa.Essa e' pero' attestata da tradizioni antiche (Genesi 11,28;15,7) redatte in un'epoca in cui Ur era caduta nell'oblio.Essa era invece un centro importante all'inizio del II millennio e aveva gia' legami religiosi e commerciali con Carran.Bisogna almeno riconoscere la possibilita' di questa prima migrazione:solo la menzione dei Caldei sarebbe una precisazione aggiunta in epoca neobabilonese.Terza ipotesi:l'Ur biblica era situata nel territorio dell'odierna Turchia,non molto distante da Harran (Carran).Oggi si chiama SANLIURFA (o semplicemente URFA).Passiamo così dalla Mesopotamia meridionale (Iraq) a quella settentrionale (divisa fra Iraq,Turchia e Siria):

www.oikos.org/campi/cartine/turchia.gif
www.genesisfiles.com/Images/Ur_HarranMap.jpg
www.adalet.gov.tr/harita/acmhrt/acmdos/sanliurfa.html

Conosciamo antiche tradizioni e leggende,molto radicate,che la indicano quale patria natale di Abramo.

"Nella grande piana dell'Alta Mesopotamia,Sanli Urfa,conosciuta nell'antichita' come Ur e piu' tardi Edessa,porta i segni di una storia molto antica e intensa,dovuta alla sua posizione nella fertile pianura della Mesopotamia e dei legami tra tutte le civilta' che hanno prosperato in questa regione.E' una citta' nella quale si respira un forte sentimento di religiosita'.L'attrazione principale della citta' e' del resto la grotta,circondata da numerose moschee,dove si crede sia nato il profeta Abramo,comune patriarca delle religioni monoteistiche.La grotta,che si trova nella parte della moschea Mevlid Halil Mosque riservata alle donne e quindi visitabile solo da loro,e' protetta da una grata di ferro.Secondo la leggenda,Abramo,infuriato,distrusse le divinita' pagane cosi' che l'allora re assiro Nemrud ,offeso da quel gesto,decise e ordino' che Abramo fosse bruciato vivo nella pubblica piazza.Dio pero' trasformo' il fuoco in acqua e i carboni in carpe.In seguito a questa leggenda,tutti veneravano le carpe e l'acqua divento' sacra a tutto il popolo.In citta' ci sono diverse moschee e case antichissime,il castello da cui si gode un meraviglioso panorama sulla citta',un museo e un giardino- parco della piazza principale con la grotta natale del profeta Abramo."
Link:www.ioviaggio.com/daily.php?iddaily=330

http://es.wikipedia.org/wiki/Abraham
http://images.google.it/images?hl=it&sa=N&...oe=UTF-8&tab=wi
www.expatmonkey.com/photos/bbbb/urfa/urfa30.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Urfa
www.allaboutturkey.com/urfa.htm
www.pbase.com/dosseman/abraham
www.vagabondjourney.com/209-0247-gr...fa-turkey.shtml
http://books.google.it/books?id=PafIc3jHhDsC&dq=
http://images.google.it/images?q=harran&nd...r=&start=0&sa=N
http://en.wikipedia.org/wiki/Harran
www.regionemediterranea.com/religion/re_h_a02.htm
www.anatolia.luwo.be/index.htm?Harran.htm&1

CITAZIONE
Harran
Ritenuta essere la città antica, il cui nome è menzionato nell'Antico Testamento, Harran (km 48 a sud di Sanliurfa) è nota per le sue abitazioni alveolari e perchè fu il luogo ove Abramo passò parecchi anni della sua vita. Le vestigia archeologiche icludono pure le rovine di una delle più grandi università islamiche, le mura della città costruite nel 744 e 750, quattro porte e la cittadella.

Link: www.turchia.net/siti_interessanti/m...tm#.UWZqyTdqBMg

CITAZIONE
Scavi nel distretto di Harran hanno riportato alla luce un sigillo che si data attorno al 4000-5000 a.C. Il capo Nurettin Yardimci della squadra di scavo di Harran ha dichiarato che gli scavi sono in corso dal 1983 e che recenti lavori nella zona hanno evidenziato i tumuli di Harran e Ulu Cami e l'insediamento neolitico di Tellidris. I primi abitanti di Harran vissero a Tellidris,databile attorno all'8000 a.C. "Abbiamo trovato alcuni sigilli con differenti figure e motivi,così come la figura di un toro datato al 6000 a.C. l'anno scorso". I risultati hanno indicato che la gente di Harran e di Tellidris convisse attorno a 9000-10.000 anni fa e che la gente di Tellidris abbandonò il sito e si mise in viaggio alla volta di Harran durante gli anni più tardi. Gli scavi di Tellidris hanno condotto questo anno alla scoperta di un sigillo che si data ad un periodo precedente,4000 o 5000 a.C. e nuovi elementi neolitici potrebbero ancora essere scoperti. Presso il tumulo di Harran sono state rinvenute inoltre rovine islamiche che offrono un'idea della vita sociale e della progettazione urbana ben sviluppata in Harran. E' stato scoperto inoltre un sistema di acque di scolo simile a quelli moderni e tra le rovine stanze ed un mulino.

Link:www.laportadeltempo.com/Europa/eu_161006(1).htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Carre
http://it.wikipedia.org/wiki/Harran
www.pbase.com/dosseman/harran
http://en.wikipedia.org/wiki/Harran
www.livius.org/ha-hd/harran/harran.html
www.bibliotecapleyades.net/sitchin/Adda_Guppi_Harran.htm
www.treccani.it/enciclopedia/harran/
www.hermetics.org/Sabians_of_Harran.html
http://www3.unisi.it/ricerca/prog/fil-med-.../htm/harran.htm
www.google.it/search?hl=it&site=img...19&q=harran&oq=

Edited by onussen - 11/4/2013, 10:06
 
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onussen
view post Posted on 19/11/2006, 06:19




Link:www.bibbiaedu.it/pls/bibbiaol/GestB...nesi&Capitolo=4
"Adamo si unì a Eva sua moglie, la quale concepì e partorì Caino e disse:"Ho acquistato un uomo dal Signore".
Poi partorì ancora suo fratello Abele.
Abele era pastore di greggi e Caino lavoratore del suolo.
Dopo un certo tempo, Caino offrì frutti del suolo in sacrificio al Signore; anche Abele offrì primogeniti del suo gregge e il loro grasso.
Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta.
Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto.
Il Signore disse allora a Caino:"Perchè sei irritato e perchè è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovrai forse tenerlo in alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è la sua bramosia, ma tu dominala".
Caino disse al fratello Abele:"Andiamo in campagna!".
Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise.
Allora il Signore disse a Caino:"Dov'è Abele, tuo fratello?".
Egli rispose:"Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?".
Riprese:"Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! Ora sii maledetto lungi da quel suolo che per opera della tua mano ha bevuto il sangue di tuo fratello. Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla Terra!".
Disse Caino al Signore:"Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono! Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e io mi dovrò nascondere lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi potrà uccidere!".
Ma il Signore gli disse:"Però chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!".
Il Signore impose a Caino un segno, perchè non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato.
Caino si allontanò dal Signore e abitò nel paese di Nod, ad oriente di Eden.
Ora Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio.

A Enoch nacque Irad; Irad generò Mecuiael e Mecuiael generò Metusael e Metusael generò Lamech.
Lamech si prese due mogli: una chiamata Ada e l'altra chiamata Zilla.
Ada partorì Iabel; egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame.
Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di cetra e di flauto.
Zilla a sua volta partorì Tubalkain, il fabbro, padre di quanti lavorano il rame e il ferro.
La sorella di Tubalkain fu Naama".

Link:http://it.wikipedia.org/wiki/Caino_(Bibbia)
"Caino è il primogenito di Adamo ed Eva. Il significato del nome ebraico Qajin è stato assai discusso (fabbro oppure lancia). La sua nascita, come narrano le Sacre Scritture, fu salutata da un grido di giubilo, mentre nulla del genere accadde per Abele, il secondogenito, il cui nome (in ebraico:hevel) significa "soffio", "vapore". La diversa accoglienza ricevuta dai due fratelli al momento del loro ingresso nel mondo, la diversa professione e la diversa cultura comportano anche una differenza nel loro culto; mentre Caino è contadino e offre a Dio i prodotti del lavoro della terra, Abele è pastore e offre i primogeniti del suo gregge. Ma il Signore sembra gradire più l'offerta di Abele e meno quella di Caino. Nel corso dei secoli, sia la tradizione ebraica sia quella cristiana si sono interrogate sui motivi che hanno orientato la preferenza di Dio verso il sacrificio di Abele; il problema di fondo è che il testo sacro non offre indicazioni sulle qualità morali dei due fratelli, anche se, fra le righe, sembra suggerire che la libera scelta divina cade sul secondogenito in quanto è il minore. Parte della tradizione rabbinica suggerisce un'altra idea, basandosi sulla lettura del v.4:"Abele offrì anche i primogeniti"; ovvero, "Abele offrì se stesso e i primogeniti". Ciò significa, secondo la tradizione rabbinica, che Caino offre i frutti della terra ma non il suo cuore a differenza di Abele, che offre per la fede il suo cuore e poi le vittime [...] Caino non accetta la libera scelta di Dio e, divorato dalla gelosia, non ascolta le sue parole, non si lascia interrogare, non accoglie l'invito a dominare l'istinto del male [...] ma la punizione di Caino da lì in poi sarà di vagabondare nel paese di Nod (in ebraico:"terra di vagabondaggio"), posta ad oriente rispetto all'Eden, in quanto l'omicidio l'ha condotto lontano da Dio [...] Secondo alcuni, il racconto di Caino e Abele è considerato una rappresentazione narrativa del contrasto tra la vita dei nomadi e quella degli stanziali. Il mondo della Bibbia vede generalmente di mal occhio la vita agricola, perchè sogna il ritorno all'esperienza di Abramo, che era pastore nomade [...] Al tempo dei re (sec X-VII a.C.) esisteva ancora in Israele un gruppo seminomade, i Recabiti, che continuava a rifiutare l'esperienza agricola urbana e vivere nelle tende, e che dal profeta Geremia verrà additato come esempio per tutto il popolo d'Israele per il suo fervente Jahvismo".

Caino si unì alla moglie che concepì e partorì Enoch, poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoch, dal nome del figlio.

http://it.wikipedia.org/wiki/Enoch
http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_di_Enoch
www.intratext.com/X/ITA0406.HTM
www.intratext.com/y/ITA0401.HTM
www.intratext.com/y/ITA0414.HTM

Un'antica leggenda racconta che la città di Balbeek, in Libano, fu costruita da Caino prima del Diluvio universale:

http://it.wikipedia.org/wiki/Baalbek

"Il nome Baalbek è destinato a diventare celebre,e non vi è dubbio che,tra qualche anno,man mano che quelle coste saranno più frequentate,e ancora più facili e seguite le comunicazioni,diventerà una meta per i forestieri [...] Secondo gli Arabi,Caino dopo avere ucciso Abele si sarebbe rifugiato dove poi sorse la città [...]" (tratto da "La Lettura",rivista mensile del Corriere della Sera,1914).

http://books.google.it/books?id=MgonAQAAIAAJ&dq=

"Nei testi dei musulmani,dei cristiani maroniti e dei cristiani ortodossi, quindi, non viene mai menzionata l'attribuzione ai Romani della costruzione del sito, ma raccontano che il primo insediamento di Balbeek fu costruito prima del Diluvio universale dallo stesso Caino, figlio di Adamo, che Yahwe bandì dalla "Terra di Nod" per aver ucciso il fratello Abele. Una versione confermata anche dal patriarca maronita Estfan Doweini, il quale riferisce che "la tradizione ci dice che la fortezza di Balbeek è la costruzione più antica del mondo. Caino la costruì nell'anno 133 dalla Creazione, durante una crisi di demenza feroce. Le diede il nome di suo figlio Enoch e la popolò con i giganti che erano stati puniti dal Diluvio per la loro iniquità'". Secondo le sacre scritture, la cittadella cadde in rovina al tempo del Diluvio e fu successivamente ricostruita dai giganti sotto il comando di Nimrod, il grande cacciatore, e re del paese di Sennar. Altre leggende narrano che Nimrod, ribellandosi al suo Dio, costruì la Torre di Babele".
Link:www.cormorano.it/moriente/libano/libano.html

www.bibliotecapleyades.net/esp_baalbek.htm

baalbek_7

Edited by onussen - 11/4/2013, 09:21
 
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HXH
view post Posted on 3/12/2006, 15:43




Mi intrometto in questo forum, per segnalare l'esistenza una teoria che vede il Paradiso Terrestre, o Eden, in Afganisthan.

La maggior parte degli studiosi dà per assodato che il Tigri e l'Eufrate citati nella Bibbia siano gli stessi fiumi che conosciamo con quei nomi; nelle vicinanze dovrebbero o avrebbero dovuto trovarsi il Pison e il Ghicon, ma nessuno dei due corsi d'acqua è stato ancora individuato con certezza.

Forse, dicono alcuni, l'Eufrate e il Tigri che scorrono in Mesopotamia hanno ricevuto il loro nome da un Tigri e da un Eufrate originari situati in altro luogo.

A tal proposito, cito alcuni esempi: la città di York in Inghilterra e quella di New York negli Usa, Syracuse in America e Siracusa in Italia, gli Appennini sulla Luna e gli Appennini in Italia, e via dicendo.

"Spedicato afferma che questa zona potrebbe essere rintracciata al confine dell'Eurasia,all'incrocio fra 4 montagne che formano un massiccio,che culmina con un monte.

Tutte queste montagne hanno forma piramidale e sono coperte di ghiaccio,bianche (gli Egizi ricoprirono le loro piramidi di lucente calcare bianco riflettente).

Tralascio i nomi in lingua originale,studio che è comunque necessario per comprendere appieno la relazione del professore,e mi limito a dire che la zona andrebbe collocata a ridosso dell'Afghanistan,ai confini col Tibet.

Qui esisterebbe la Montagna Blu,deposito di lapislazzuli e di asbesto (elemento rarissimo) e originano appunto 4 fiumi.

Spedicato fa un raffronto tra i nomi dei personaggi biblici e i siti geografici qui presenti (esempio Kabul associato ad Abele)".

Fonte: www.hwh22.it/

L'Eden riscoperto:geografia,questioni numeriche ed altre storie di Emilio Spedicato.

LINK
LINK
LINK

"L'Eden, il luogo dove furono creati Adamo ed Eva, è brevemente descritto nel Genesi, primo libro della Bibbia, e più ampiamente in più antiche fonti mesopotamiche. Qui consideriamo gli spunti geografici identificanti il Paradiso Terrestre presenti nel testo biblico. Mostreremo l'esistenza di un preciso luogo dell'Asia che soddisfa precisamente queste informazioni geografiche [...]

La Bibbia (con questo nome ci riferiamo a quello che i Cristiani chiamano "Vecchio Testamento"), libro sacro per Ebrei, Cristiani e Musulmani, contiene una vastità di informazioni storiche, geografiche e di natura non teologica. La Bibbia ha raggiunto i nostri tempi attraverso diversi canali di trasmissione, basati sul fatto che i testi sacri sono sopravvissuti presso comunità di Ebrei separate geograficamente in diverse parti del mondo [...]

A parte le riportate considerazioni sulla corretta lettura del testo biblico, ci si deve quasi stupire che il testo del Genesi - usualmente attribuito a Mosè, quindi avente circa 3500 anni, e più probabilmente basato su tradizioni assai più arcaiche (di oltre 7500 anni fa, se, dando retta ai testi etiopi e samaritani, collochiamo Adamo circa nel 5500 A.C.) - contenga nomi geografici tuttora identificabili e in certi casi sopravvissuti con trascurabili cambiamenti fin quasi ai nostri tempi [...]

Qui diamo informnazioni sull'Eden in 4 diverse traduzioni [...]

Altri studiosi, comunque, per esempio Velikovsky [4] e Rohl [5, 11], hanno dato grande valore alla Bibbia come testo storico, affermando che molte difficoltà in apparenti incongruenze con altre storie derivano da un'errata cronologia adottata dagli storici dell'Egitto, ancorata ad un anno sotico fissato erroneamente [...]

In fonti sumere (tavoletta W-B/144,vedi Sitchin) si sostiene l'esistenza di una città, chiamata Bad Tibira, centro metallurgico, locata nell'Edin (E-DIN;"casa dei virtuosi" secondo Sichtin; secondo altri il termine significherebbe "terreno stopposo" oppure "giardino elevato"). E' molto verosimile che il sumerico Edin e l'Eden biblico siano le medesime regioni [...]

... Bad Tibira è inoltre menzionata nella lista dei re sumeri [...] come una delle cinque città prediluviane (le altre erano Eridu, Larsak, Sippar e Shuruppak), governate da otto re antidiluviani di longevità straordinaria (per 241.200 anni totali; tre re a Bad Tibira regnarono 108.000 anni) [...]

Qui facciamo semplicemente notare che i Sumeri affermavano di essere arrivati nel luogo che noi chiamiamo Sumer da una lontana terra ad est, chiamata DILMUM, dove avevano vissuto prima del Diluvio [...]

Da ciò sembrerebbe naturale collocare le cinque città antidiluviane da tutt'altra parte della Mesopotamia; quindi le città mesopotamiche identificate con tali nomi sarebbero città postdiluviane cui i nomi antichi furono riattribuiti [...]


Globalmente, la regione dell'Eden nell'identificazione di Rohl, dove sorgono i 4 fiumi, corrisponde con una parte dell'Armenia classica (ora, dopo l'eliminazione della maggior parte della popolazione armena da parte di turchi e curdi all'inizio del XX secolo, questa terra è in buona parte inglobata nel Kurdistan e nell'Azerbaijian) [...]

Come per l'identificazione di Salibi, anche la teoria di Rohl è corredata da validi argomenti, certamente indicanti che alcune caratteristiche geografiche locali furono nominate associandole all'Eden biblico. Ma ancora pensiamo che tali nomi furono dati da una popolazione che era emigrata e che intendeva conservare nomi della terra lasciata [...]

I Sumeri venivano da Dilmun, una terra ad est, e di conseguenza dovevano avere portato informazioni su città prediluviane collocate ad est e non nel Medio Oriente (Mesopotamia), dove le città furono ricostruite assegnandovi i nomi antichi di città più a est [...]

Questi elementi fanno pensare che Bad Tibira era probabilmente collocata nel Badakastan e che il suo nome sia entrato in parte del nome di tale regione.
L'Afghanistan del nord, inoltre, fu chiamato Bactria in tempi classici, nome le cui componenti consonantiche sono molto simili a quelle di Bad Tibira [...]

"Eden a Est" è il titolo di un libro recente di Oppenheimer, un medico con interessi in archeologia ed origine della civiltà. Il libro sottolinea l'importanza dell'Asia sudorientale circa le origini della nostra civiltà, una regione in buona parte inondata dopo l'innalzamento che seguì lo scioglimento dei ghiacci dell'ultima glaciazione, circa 9.500 A.C. (trascurando minori glaciazioni-deglaciazioni successive). Oppenheimer afferma che molti elementi delle antiche civiltà, che attualmente si pensa originari dall'Egitto o dal Medio Oriente, possano avere un'origine più remota, nel lontano Oriente.

Sebbene non andiamo così lontano come lui [...] noi collochiamo il Paradiso Terrestre definitivamente ad est, rispetto alle usuali collocazioni mediorientali.

Proponiamo un luogo ben preciso, vicino al cuore dell'Asia, dove <i>quattro fiumi importanti nascono dalla stessa montagna, dove tre imponenti catene di montagne s'incontrano, con strade naturali che si dirigono verso le altre parti del continente [...]


ASHUR essendo tradotto di solito con Assiria [...]

- Ash potrebbe essere la radice della parola Asia, usata in tempi classici per indicare la parte occidentale dell'Asia, ma che ha una interessante collocazione nell'Asia centrale Tibetana nel regno di A-zha [...]

- Ur potrebbe avere lo stesso significato che in sumerico, ovvero città.

Quindi il nome Ashur potrebbe riferirsi ad una città di Ur dell'Asia, qui intesa come "Asia Centrale", da mettere in opposizione con una Ur nello Shinar/Sumer (nel Medio Oriente si possono individuare molte Ur, per es. Ur Kasdim, in Anatolia, una fortezza chiamata Ur citata da Ammiano Marcellino nella regione di Edessa [...]).

Cosi',se era stata conservata la memoria di una precedente, antica Ur nel cuore dell'Asia, questo potrebbe spiegare perchè il Genesi specifichi che Abramo partì da Ur dei Caldei (e a quale UR del Medio Oriente si riferiva l'autore della Genesi?). Tentativamente suggeriamo come candidato per Ashur (Ash-Ur), l'antica e strategicamente collocata città di Tashkurgan, altezza 3200 metri, [...] si potrebbe ulteriormente arguire che Tashkurgan significa "porta pietrosa di accesso" (Tash), "ai monti" (Kur) del Giardino dell'Eden (Gan) [...]


La catena montuosa da cui i quattro fiumi del Genesi hanno origine nel nostro scenario è molto alta, con ampia copertura di ghiaccio. Probabilmente, in passato, i ghiacciai erano più imponenti. Pertanto affermiamo che la sorgente dei quattro fiumi fosse non un altro fiume, bensì un unico nevaio o ghiacciaio [...]

Ora c'è una forte evidenza che l'Homo Sapiens si sia sviluppato oltre 200.000 anni fa in Africa; tale evidenza, per quanto non definitiva, è basata in larga parte su analisi del gene Y e del Dna mitocondriale unita all'analisi di proteine e di altri elementi del sangue umano.

Pertanto un Adamo da datarsi verso il 5500 A.C., sulle basi dell'intera cronologia biblica, non potrebbe essere stato il primo Homo Sapiens [...] Così mentre non possiamo certamente datare l'Homo Sapiens ad un periodo compatibile con la cronologia interna della Bibbia, l'idea che un salto finale nelle qualità umane accadde a quel tempo [...] è certamente degna di considerazione"
.


Edited by HXH - 24/4/2013, 01:01
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 10/12/2006, 02:31




CITAZIONE
Baalbek

Tocchi un bel tema, Onussen. Secondo certe teorie non ortodosse, le mura megalitiche di Gerusalemme, di Baalbek e di altri siti del Medio Oriente furono costruite da una civiltà misteriosa.

http://it.wikipedia.org/wiki/Muro_occidentale

http://www.dopotopa.com/lang1/megalithic_b..._jerusalem.html

http://en.wikipedia.org/wiki/Western_Stone

http://en.wikipedia.org/wiki/Western_Wall_Tunnel

http://en.wikipedia.org/wiki/Western_Wall

www.ancient-wisdom.co.uk/top50stones.htm

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_large...hs_in_the_world

CITAZIONE
Su una collina del sud della Turchia,alcuni uomini lavorano per riportare alla luce la scultura di una sorta di rettile.E' delicato ed emozionante,ed e' parte del piu' antico tempio del mondo.L'archeologo incaricato dello scavo sostiene possa avere a che fare con la storia biblica dell'Eden.

L'archeologo e' Klaus Schmidt;il sito si chiama Gobekli Tepe.Nei circoli accademici,la sorprendente scoperta di Gobekli Tepe e' stata a lungo motivo di discussioni.Da quando sono iniziati gli scavi,nel 1994,molti esperti hanno viaggiato fino alla Turchia curda per meravigliarsi innanzi a queste 40 pietre erette e alle loro incisioni neolitiche.Ma quel che c'e' di nuovo,e che rende questa stagione di scavo tanto importante,e' la qualita' delle ultime scoperte,e la nuova consistenza della prospettiva che davvero qualcosa la colleghi al Giardino dell'Eden.

Questa e' la tesi.Gli storici si sono a lungo domandati se la storia dell'Eden fosse un racconto popolare,un'allegoria della transizione dalla fase di cacciatori-raccoglitori all'agricoltura.In questo modo,la storia dell'Eden descriverebbe il passaggio da una vita di relativo riposo-cogliendo letteralmente i frutti dagli alberi-ad un'esistenza piu' sofferta,fatta di lavoro,semina e raccolti.Dove avrebbe avuto luogo questo passaggio?

I biologi ritengono che avvenne proprio nella Turchia curda.La farina di Triticum monococcum,un precursore degli attuali cereali che noi consumiamo,risulta essere geneticamente collegato a quel luogo.Similmente,sembra ora che i maiali selvatici fossero addomesticati per la prima volta a Canyonu,a sole 60 miglia da Gobekli.La regione ha anche collegamenti biblici,se vogliamo riferirci alla narrazione della Genesi.I musulmani ritengono che Sanliurfa,una citta' vicina,sia nient'altro che la Ur del testo biblico.

Harran,una citta' lungo la strada,e' menzionata per due volte nella Bibbia.Perfino la topografia di Gobekli Tepe e' corretta.La Bibbia descrive fiumi che scendevano dal Paradiso.Gobekli Tepe giace nella Mezzaluna Fertile tra il Tigri e l'Eufrate.La Bibbia cita anche montagne che circondavano l'Eden.Dalla cima delle colline di Gobekli si puo' vedere la catena del Taurus.Cosa possiamo dire pero' dei collegamenti piu' strettamente archeologici?

Klaus Schmidt ha dichiarato:"Gobekli Tepe e' sorprendentemente antica.Si data al 10.000 a.C.,prima della ceramica e della ruota.Per paragone,pensiamo che Stonehenge si data "solo" al 2000 a.C.Il nostro scavo mostra inoltre che non si tratta di un sito solo civile,bensi' religioso,il pu' antico tempio della storia.Questo sito ci indica che i cacciatori-raccoglitori erano capaci di arte complessa e religione particolare,qualcosa che non era mai stato immaginato prima".

Quanto all'esatto scopo del tempio,Schmidt indica una nuova scoperta:l'incisione di un verro,e due anatre che volano nelle reti."Credo che Gobekli Tepe celebri la cattura,lo stile di vita dei cacciatori-raccoglitori.E perche' non dovrebbe?Era una vita ricca e comoda,e offriva loro abbastanza tempo libero per dedicarsi alla scultura".

Ma come mai i cacciatori di Gobekli decisero di lasciare un'esistenza simile?Schmidt indica le sommita' brunastre e aride delle colline."Riunirsi a scopi religiosi significa che avevano necessita' di nutrire piu' persone.Cosi' cominciarono a coltivare le erbe selvatiche".Ma questa spinta agricola,altero' l'ecosistema del territorio;furono abbattuti alberi,e i branchi delle prede dei cacciatori furono dispersi.Quel che una volta fu una terra paradisiaca,divenne presto una landa desolata.Schmidt spiega che cio' avvenne attorno all'8000 a.C.Per coincidenza,il tempio di Gobekli Tepe,proprio in quel periodo,fu ricoperto di terra.Non sapremo mai perche' i cacciatori raccoglitori decisero di seppellire il loro tempio dell'Eden.Quel che e' indiscutibile e' che le scoperte effettuate al sito,nelle ultime settimane,sono tra le piu' interessanti dell'ultimo mezzo secolo.Le sue meravigliose incisioni di scorpioni,uccelli acquatici,e vita lungo il fiume sono tornate alla luce dopo 10.000 anni di storia.

www.laportadeltempo.com

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CITAZIONE
Per coincidenza,il tempio di Gobekli Tepe,proprio in quel periodo,fu ricoperto di terra.Non sapremo mai perchè i cacciatori raccoglitori decisero di seppellire il loro tempio dell'Eden

Se a un certo punto,come sostiene Schmidt,abbandonarono quel sito,dove si trasferirono?
Dove finì la sorprendente cultura di Gobekli Tepe?
Il sito in questione è soltanto la punta dell'iceberg?

Sono interrogativi che per adesso rimangono senza risposta :-/.

Andando sulle tracce dell'Eden,finiamo nel tempio di Salomone,a Gerusalemme:

CITAZIONE
Il tempio di Salomone [...], anche conosciuto come Primo Tempio, fu, secondo il Tanach, il primo tempio di Gerusalemme ebraico [...] Secondo fonti rabbiniche della Torah orale si iniziò a costruire il Tempio nell'833 a.C., terminato nell'826 a.C. e distrutto 410 anni dopo. Dopo l'esilio babilonese i Giudei ricostruirono il tempio di Gerusalemme: questa ricostruzione prese il nome di Secondo Tempio [...] Prima della morte, il re Davide, padre di Salomone, aveva accumulato materiali in gran copia per la costruzione del Tempio sul Monte Moriah (Cronache I 22:14; 29:4; Cronache II 3:1), sul quale aveva acquistato il terreno da Arauna il Gebuseo (Samuele II 24:21 segg.), sul quale offrì sacrifici. La Bibbia narra che, all'inizio del proprio regno Salomone, re dell'allora unico Regno di Israele, si adoperò per dare corpo alle idee del padre, e preparò altri materiali per la costruzione. Dalle cave della stessa Gerusalemme fece estrarre grandi blocchi di pietra destinati alle fondazioni ed ai muri di contenimento del Tempio. Queste pietre furono preparate in loco con la supervisione degli esperti costruttori di Tiro [...] Secondo la tradizione i preparativi durarono tre anni; e infine la costruzione ebbe inizio, con gli esperti fenici come direttori dei lavori e costruttori, nel corso del 4° anno del regno di Salomone [...] Il testo biblico afferma chiaramente che Salomone ricevette aiuto da Hiram, re di Tiro, nella costruzione dei vari edifici. Questo aiuto non venne dato solo in forma di materiali (come il legno di cedro), ma anche in termini di direzione dei lavori e inviando artigiani esperti. Tra questi vi era il ramaio Hiram ( figlio di padre di Tiro e madre israelita, comunque da non confondere con l'omonimo re). La tripartizione del Tempio ricorda quella dei templi del XIII secolo a.C. di Alalakh (Siria) e Hazor in Galilea; un tempio del IX secolo a.C. a Tell Tayinat segue lo stesso schema. I templi fenici differiscono in forma, ma mantengono lo schema dell'edificio circondato da corti. Tra i particolari ispirati da Tiro vi erano le due colonne Jachin e Boaz. Erodoto (ii, 44) narra che il tempio di Tiro ne conteneva due, una di smeraldo e una d'oro. Analogamente, la decorazione a forma di palma e cherubini provenivano probabilmente da Tiro, in quanto in Ezechiele (28:13,14) [...] descrive il re di Tiro - che era anche sommo sacerdote - come residente nel giardino di Dio. Probabilmente, sia a Gerusalemme che a Tiro i cherubini e le palme erano residui di una concezione preesistente che identificava la residenza divina con il Giardino dell'Eden. I tiranni vollero quindi riprodurre nel loro tempio questa immagine, e Salomone prese a prestito queste decorazioni.

http://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Salomone

CITAZIONE
E' sul monte Moria a Gerusalemme, una pendice del monte Sion, che Salomone costruì il tempio del Signore. Da Moria scendevano quattro ruscelli sacri che si riteneva uscissero, per comunicazione sotterranea, dalla fonte d'acqua viva sgorgante sotto il tempio. Uno di essi, che si muoveva verso Nord, si chiamava GIHON, che è il nome di uno dei quattro fiumi dell'Eden. Ritroviamo così sul monte Sion LA CONFIGURAZIONE DELLA MONTAGNA PRIMORDIALE che regge il Paradiso e i suoi quattro fiumi. Per i cristiani di oggi, il monte Sion rimane una montagna sacra e la figura del paradiso che deve venire:"Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà eretto sulla cima dei monti e sarà più alto dei colli; ad esso affluiranno tutte le genti" (Is 2,2).

http://books.google.it/books?id=rRnjIe7_ntcC&dq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_del_Tempio

www.edicolaweb.net/am03f33g.htm

"Ghion", riporta il sito Laparola.net," [...] 1. Uno dei quattro fiumi che irrigavano il giardino di Eden [...] Molti hanno cercato di identificare questo fiume con uno moderno, ma l'identificazione non è certa. 2. Una sorgente a est di Gerusalemme, dove Salomone fu unto come re [...] Ezechia la turò per portare l'acqua nella città [...] Manasse costruì un muro verso Ghion nella valle [...]".

La sorgente sotterranea di Ghion (Gihon):

www.edicolaweb.net/am03f44g.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Sorgente_di_Gihon

http://en.wikipedia.org/wiki/Gihon_Spring

Quali misteri si celano sotto la spianata del tempio di Gerusalemme?

www.google.it/search?q=eden&btnG=Ce...bks&tbo=1&hl=it

www.google.it/search?q=giardino+ede...bks&tbo=1&hl=it

Ezechiele,profeta biblico,pone l'Eden sopra una montagna:

CITAZIONE
E la parola dell'Eterno mi fu rivolta, in questi termini:"Figliuol d'uomo,dì al principe di Tiro: Così parla il Signore,l'Eterno: Il tuo cuore s'è fatto altero,e tu dici: Io sono un dio! Io sto assiso sopra un trono di Dio nel cuore de' mari! mentre sei un uomo e non un Dio [...] eri in Eden il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t'avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco.

http://lasacrabibbiaelaconcordanza.lanuova...eze/eze-28.html

Edited by RAGNOUOMO - 27/5/2013, 00:16
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 21/3/2010, 02:31




Gobekli Tepe continua a stupire.

CITAZIONE
L'esistenza di un grande santuario,con centinaia di stele antropomorfe alte fino a 5 metri,straordinariamente istoriate con animali totemici e racconti geroglifici,datato quasi 12.000 anni fa,sarebbe da ritenersi impossibile se non fosse il risultato di 15 anni di scavi condotti in grande stile dall'Istituto Archeologico Germanico a Gobekli Tepe,un "tell" ubicato 20 Km a nord di Urfa,la città mitica di Abramo nella Turchia sudorientale.

E' quasi incredibile che 7.000 anni prima delle piramidi una società preagricola sia stata capace di costruire un simile monumento,che richiede la capacità di organizzare l'attività di centinaia di artigiani,dotati soltanto di attrezzi di pietra e di legno,coniugati - evidentemente - con molta abilità e grande motivazione.

Finora si riteneva che le società preagricole fossero costituite di piccoli gruppi nomadi,tendenzialmente ugualitari,inadatti a mobilitare grandi risorse per uno scopo trascendente.

Gobekli Tepe dimostra il contrario e getta una nuova luce sulla ideologia dei paleolitici,obbligando a ripensare la storia della complessità sociale,dell'arte e della religione (Istituto italiano di Preistoria e Protostoria).

Fonte:www.iipp.it/p?=2108

http://ilfattostorico.com/2010/03/17/il-mi...i-gobekli-tepe/

http://heritage-key.com/blogs/helen-atkins...mple-or-playpit

www.newsweek.com/id/233844

www.smithsonianmag.com/history-archaeology/gobekli-tepe.html

www.hurriyetdailynews.com/n.php?n=t...rran-2010-03-16

www.atlantidea.org/?q=node/216

http://mysterium.blogosfere.it/2009/06/que...no-il-sito.html

www.altrogiornale.org/_/tagcloud/tagcloud.php?gobekli_tepe

CITAZIONE
Ogni tanto accade.Accade che una scoperta archeologica possa mettere in crisi la linea temporale dell'evoluzione della civiltà nella storia antica.Sta accadendo ora,in Turchia,su alcune colline chiamate Gobekli Tepe vicino alla pianura di Harran,nei pressi del confine siriano.La scoperta riguarda un complesso di templi che risalirebbe addirittura a migliaia di anni prima della Grande Piramide,intorno a 11.500 anni fa,6.000 anni prima che Stonehenge prendesse forma.E,sorprendentemente,tra i 3.000 ed i 1.500 anni prima di Catalhoyuk,considerato uno degli insediamenti più antichi della storia.Gobekli Tepe è un sito particolare,come particolare è la dedizione che l'archeologo tedesco Klaus Schmidt ha posto nel suo lavoro negli ultimi 12 anni.L'antica civiltà che ha costruito le rovine di Gobekli Tepe è stata definita "la Roma dell'Era Glaciale",un complesso urbano popolato da cacciatori-raccoglitori dotati di una raffinata cultura religiosa,architettonica e sociale.Il sito fu inizialmente esaminato dall'Università di Chicago e dall'Università di Istanbul negli anni '60.Dopo la visita del sito,che fu soltanto un "mordi e fuggi" su quello che agli antropologi sembrò un cimitero abbandonato risalente al Medioevo,nel 1994 arrivò Schmidt,convinto che in quel luogo ci fosse più che un vecchio cimitero."Solo l'uomo può aver creato una collina come questa",sostenne Schmidt."E' chiaro che questo è un sito enorme risalente all'Età della Pietra".Si possono trovare terrazze,cerchi di pietra,pilastri alti 6 metri a forma di T e monoliti.E,come se non bastasse,i rilevamenti radar hanno mostrato come sotto il terreno si celino almeno altre 15 rovine monumentali.Fino ad ora sono stati portati alla luce alcuni dei 50 pilastri del complesso,uno dei quali,secondo le datazioni,rappresenterebbe l'opera d'arte monumentale più antica del mondo.Su uno dei pilastri è possibile ammirare dei simboli astratti,anche se in realtà l'intero sito è ricoperto da bassorilievi e sculture di animali e piante.Cinghiali selvatici,manzi,leoni,volpi,leopardi,si può trovare di tutto a Gobekli Tepe.Ci sono raffigurazioni di esseri umani,sculture semi-umanoidi prive di volti.

Fonte:www.enricobaccarini.com/?p=2046

www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=217

http://ildemocratico.com/2011/06/24/il-mis...oi-costruttori/

www.archeomolise.it/archeologia/102...-religione.html

www.italiaparallela.it/index.php?op...logia&Itemid=66

www.gobeklitepe.info/

ngm.nationalgeographic.com/2011/06/gobekli-tepe/mann-text

www.lswn.it/archeologia/articoli/gobekli_tepe

http://virtualglobetrotting.com/map/stone-...view/?service=0

http://virtualglobetrotting.com/map/stone-...f-g-bekli-tepe/

www.panoramio.com/photo/36626665

www.panoramio.com/photo/60902033

www.panoramio.com/photo/44868724

www.panoramio.com/photo/60775036

www.panoramio.com/photo/32541137

www.panoramio.com/photo/7259652

www.panoramio.com/photo/57568566

www.panoramio.com/photo/27979497

Edited by RAGNOUOMO - 3/12/2011, 14:58
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 1/12/2011, 11:19




L'archeologo Ted Banning sostiene che gli edifici trovati a Gobekli Tepe potrebbero essere state delle abitazioni e non dei templi.

CITAZIONE
Le strutture antiche scoperte in Turchia e ritenute i più antichi templi del mondo potrebbero non essere state edifici strettamente religiosi,dopo tutto,secondo un articolo apparso nel numero di ottobre di Current Anthropology.L'archeologo Ted Banning dell'Università di Toronto sostiene che gli edifici trovati a Gobekli Tepe potrebbero essere stati case per per le persone,non gli dei.

Gli edifici a Gobekli,una collina appena fuori della città turca di Urfa,sono stati trovati nel 1995 da Klaus Schmidt dell'Istituto archeologico tedesco e colleghi (...) sono immensi edifici con pilastri in pietra di grandi dimensioni,molte delle quali dispongono di sculture di serpenti,scorpioni,volpi e altri animali.

La presenza dell'arte negli edifici,lo sforzo notevole che deve essere stato coinvolto nella produzione e montaggio,e una mancanza di prove per ogni insediamento permanente nella zona,ha portato Schmitt e altri a concludere che Gobekli deve essere stato un luogo sacro (...) proprio come le rovine greche di Delfi e Olimpia.

Tuttavia,Banning offre un'interpretazione alternativa (...)

Fonte:www.antikitera.net/news.asp?ID=10897&strCerca=GOBEKLI_TEPE

http://www.archeomolise.it/archeologia/104...39;umanita.html

CITAZIONE
E' stato a lungo considerato il tempio più antico del mondo e per alcuni studiosi addirittura il sito dove collocare il mitico Giardino dell'Eden.

Per altri invece la questione è un'altra.Ora Ted Banning,professore all'Università di Toronto,sostiene che le pietre di Gobekli Tepe in Turchia siano parte di un edificio enorme costruito nel 9000 a.C. ben 6.500 anni prima di Stonehenge.Potrebbe trattarsi di una gigantesca casa o una città-casa costruita per gli uomini,non certamente per gli dei.

Ted Banning è convinto di questa sua teoria perchè nell'area archeologica circostante ha trovato praticamente di tutto,segno inequivocabile che era finito dentro una discarica preistorica.Infatti ha recuperato mucchi di ossa di animali,attrezzi,legno,pezzetti di carbone ecc.Tutte cose più adatte più agli uomini di questo mondo che non a un luogo di culto.

Fonte:www.heos.it/Cultura_11/0600120_Nuov...000-anni-fa.htm

www.eurekalert.org/pub_releases/2011-10/uocp-aaw100611.php

www.pasthorizonspr.com/index.php/ar...-of-men-or-gods

www.jstor.org/pss/10.1086/661207

http://www.scribd.com/doc/67961270/Gobekli...ed-Banning-2011

Quali altre sorprese ci riserverà questo sito archeologico?

Edited by RAGNOUOMO - 11/4/2013, 00:49
 
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RANDAL
view post Posted on 30/5/2016, 18:23




Archeologia e Misteri alla ricerca della Verita sulle origini e la natura dell'Uomo e dell'Universo attraverso storia, miti, leggende e misteri.
 
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