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| | Il caso di Fortunato Zanfretta. CITAZIONE Pier Fortunato Zanfretta (nato a Nova Milanese, 28 dicembre 1952) deve la sua notorietà al fatto di sostenere di aver vissuto,tra il 1978 e il 1981,undici episodi di incontro ravvicinato del terzo e del quarto tipo (IR3/4) con esseri alieni. Zanfretta descrive questi alieni come di pelle grigia e increspata, alti quasi tre metri, grandi punte sulla testa e occhi triangolari gialli; egli dichiara che proverrebbero dalla "Terza Galassia". All'epoca Zanfretta era guardia giurata presso la cooperativa Istituto Val Bisagno di Genova, e i presunti incontri ravvicinati sarebbero avvenuti proprio durante i pattugliamenti che egli svolgeva per lavoro in Genova e provincia.
La storia di Zanfretta, come quella di altri contattisti, risulta a tutt'oggi non verificabile [...] Alcuni testimoni, tra cui diversi colleghi di Zanfretta, nonchè numerosi residenti dei comuni di Torriglia e Propata (GE), teatro di alcuni deghli eventi, dichiararono di aver assistito a strani episodi (ad esempio, avvistamenti di "oggetti volanti molto grossi e luminosi") correlati ai presunti rapimenti e ne infiormarono i carabinieri. Il brigadiere Antonio Nucchi raccolse 52 di queste testimonianze; egli stesso sarà testimone di un avvistamento UFO. Il maresciallo Carlo Toccalino, che la notte tra il 6 e il 7 dicembre era di turno al centralino della cooperativa di guardianaggio, disse in un'intervista che poco prima del presunto incontro, avvenuto intorno alle 24, Zanfrretta aveva chiesto aiuto ai suoi colleghi via radio: "Mamma mia quanto è brutto! Non sono uomini, non sono uomini". Proprio in quelle ore, alcuni abitanti della vicina Torriglia avrebbero visto un forte bagliore in direzione del luogo ove si trovava Zanfretta. Allarmati dall'interruzione del contatto radio, i colleghi Walter Lauria e Raimondo Mascia si misero alla ricerca di Zanfretta: lo trovarono all'una: affermarono che il suo corpo era molto caldo nonostante il freddo di quella notte.
Zanfretta era in stato confusionale e febbricitante. Quando si riprese, disse che era stato terrorizzato da "degli extraterrestri dalle sembianze mostruose". Le guardie giurate informarono il comando dei carabinieri, il quale, poi, inoltrò al Ministero dell'Interno verbali nei quali veniva definito "buono" il grado di attendibilità delle testimonianze. Durante il sopralluogo effettuato sul posto all'indomani, si sarebbero rilevate sul terreno due impronte a ferro di cavallo, aventi un diametro di circa tre metri. Lo spessore era di circa 15 cm e pareva suggerire che qualcosa si fosse posato sul prato. In seguito fu compilato il "Rapporto informnativo circa l'avvistamento di oggetti volanti non idetinficati (OVNI) ed umanoidi da parte di Zanfretta Fortunato", esso sarà inviato alla Pretura di Genova dal brigadiere Nucchi il 3 gennaio 1979, ed il giudice Russo ne disporrà l'archiviazione l'11 gennaio 1980 per "mancanza di estremi di reato". Sotto ipnosi, Zanfretta racconterà che, prima di essere ritrovato, avrebbe subito esami clinici invasivi a bordo di un UFO. Riferirtà, inoltre, che i presunti alieni avrebbero manifestato il proposito di trasferirsi sulla Terra in futuro. Un altro strano episodio si sarebbe verificato nella notte tra il 2 ed il 3 dicembre 1979, quando Zanfretta scomparve nuovamente. La sua auto fu rinvenuta, senza di lui, di nuovo vicino a Torriglia. Questa volta fu però osservata una nuvola nel cui interno si sarebbero accesi due fari; il tenente Cassiba affermò di aver sparato alcuni colpi contro tale nuvola, al che sarebbe sparita. Poco dopo, Zanfretta fu trovato nei pressi della macchina.
Infine, in coincidenza del quarto presunto incontro ravvicinato, avvenuto in Corso Europa, a Genova, i residenti segnalarono un black-out circoscritto. Zanfretta afferma di aver ricevuto dai presunti esseri una sfera (inizialmente destinata a Josef Allen Hynek) trasparente contenente un tetraedro dorato che ruoterebbe in sospensione. L'esistenza della sfera non è mai stata provata. Zanfretta afferma di averla nascosta in un luogo noto solamente a lui, ed eventuali altri individui che si avvicinassero, sostiene il metronottre, verrebbero fulminati dalla sfera stessa, sorte che sarebbe capitata ad una lepre avvicinatasi casualmente. Zanfretta racconta di sentirsi psichicamente forzato a recarvisi almeno due volte al mese, pur ignorando il motivo di tali visite. Egli afferma di aver provato a fotografare la sfera, ottenendo, dopo lo sviluppo, solo l'immagine di cinque punti luminosi [...]
Gli psicanalisti Mauro Moretti e Cesare Musatti,che sottoposero Zanfretta a sedute di ipnosi regressiva,affermarono che le dichiarazioni circa tali eventi paranormali,rese durante lo stato ipnotico,sarebbero fatte in buona fede. Tuttavia,il loro collega Marco Marchesan precisò che queste dichiarazioni potrebbero comunque non corrispondere alla realtà. Inoltre,Roberto Pinotti ed Enrico Baccarini del Centro Ufologico Nazionale (CUN),pur ritenendo importante il caso Zanfretta,scrissero su "Ufo notiziario" che l'ipnosi sarebbe stata inquinata irrimediabilmente dall'intrusione di un inquirente (Luciano Boccone). Inoltre,l'ipnosi regressiva è considerata in genere un metodo assai inaffidabile,dato che è facile per lo sperimentatore "imbeccare" il paziente e instillargli finti ricordi. Questo tipo di tecnica,infatti,oggi non è più ammessa nei tribunali. Durante una trasmissione su un'emittente locale,un esponente del Centro Italiano Studi Ufologici ha dichiarato che il caso Zanfretta sarebbe un falso acclarato,in quanto i primi disegni degli alieni fatti dal metronotte,disegni dei quali sarebbe in possesso,sarebbero diversi da quelli attuali. Moretti e Musatti affermarono però che i disegni in stato di veglia sarebbero molto meno precisi di quelli effettuati sotto ipnosi". www.ufopedia.it/CITAZIONE Il caso Zanfretta. Era il 6 dicembre 1978. Ore 22,30. L'allora ventiseienne metronotte Fortunato Zanfretta stava facendo il solito sopralluogo notturno delle villette di Marzano di Torriglia (GE). Avvicinandosi alla villa "Casa Nostra" si accorse di quattro luci in lontananza all'interno della proprietà;cosi' si fece coraggio ed entrò. Seguì le lontane luci girare l'angolo della casa,poi qualcosa lo urtò facendolo cadere a terra. Quando si voltò,rimase senza parole. Di fronte a lui vi era un essere alto circa 3 metri,"da far accapponare la pelle",come lui stesso affermò. Aveva la pelle scura e squamosa,apparentemente senza indumenti,senza capelli e con due grandi occhi triangolari giallognoli. Aveva degli aculei aguzzi ai lati del capo e delle vene sporgenti che trasparivano sulla sommità,entro cui si vedeva scorrere il loro sangue. Al posto della bocca una rete e otto dita terminanti con delle ventose per ogni mano. Ai piedi,delle dita acuminate. In preda al terrore-panico,Zanfretta si rialzò e,preso da un sano istinto,iniziò a correre verso il cancello della villa,dove aveva lasciato la sua auto. Mentre correva, si voltò un istante,giusto il tempo di vedere un oggetto luminoso di forma triangolare schizzare su nel cielo ad una velocità inverosimile. Dall'altra parte,i suoi colleghi della centrale di Genova sentirono la sua voce tremante, alla radio,ripetere solamente:"Non sono uomini,non sono uomini...". Dopo circa un'ora giunsero sul posto e trovarono Zanfretta riverso a terra,a circa 80 m dalla sua auto,in stato di shock. Ripeteva:"Li ho visti ... li ho visti". Quella notte,vennero segnalati alcuni avvistamenti UFO in quella stessa zona [...] In tutto Zanfretta subi' ben 11 incontri con questi esseri,l'ultimo dei quali l'8 agosto 1981 [...] questi esseri iniziarono a comunicare telepaticamente con lui,gli dissero di essere i Dargos e di provenire da Titania,nella Terza Galassia. Giorgio Pastore. www.croponline.org/fortunatozanfretta.htmwww.rinodistefano.com/it/libri/casozanfretta.htmwww.pagine70.com/vmnews/wmview.php?ArtID=446www.merlino.org/ufo-zanf.htmwww.merlino.org/ufo-abd1.htmhttp://web.tiscalinet.it/lareteufo/za1.htmwww.italianresearch.it/Articoli%20e...a_DiStefano.aspwww.edicolaweb.net/abdu08g.htmwww.google.it/maps/place/16029+Marzano+GE/@Edited by Batman23 - 17/10/2015, 09:28
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