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Il Testo di Paraibo, popoli mediterranei nelle Americhe prima di Colombo

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RAGNOUOMO
view post Posted on 4/3/2010, 17:04 by: RAGNOUOMO




CITAZIONE
Ornio (a) sostiene che i Fenici fecero più fiate il viaggio dall'Africa, e dalla Spagna fino all'America: mostrando con Strabone, che quei Popoli solcarono con lunghi viaggi l'Oceano Atlantico; e osserva con l'istesso Scrittore, che Eudosso nel navigare che fece dal Golfo Arabo nell'Etiopia , e nell'Indie, vedde nell'Oceano Etiopico la prora d'un naviglio Fenicio, ch'eravi naufragato, distinguendolo dalla testa d'un cavallo; e i Mercadanti di Cadice lo riconobbero qual'una delle lor piccole barche, che valevansi per la pesca.
Gli antichi Scrittori dicono, che i Fenici corsero tutti i Mari con la lor flotta; e si pretende, che il giro dell'Africa fatto da Annone Cartaginese fosse più malagevole, che non il viaggio dall'Africa nell'America.
Difende Acosta, che può farsi il viaggio dall'Isole Fortunate all'America in quindici giorni col favor d'un buon vento.
Certa cosa è, che i Fenici frequentarono l'Isole Fortunate: E chi impedivagli d'innoltrarsi fino all'America, o sia a caso pensato, ovvero a fortuna?
Laezio (b) fa presso a poco l'istesse osservazioni.
I Fenici passarono dall'Africa alle Canarie, dalle Canarie all'Isole Acore, e di là nell'America: anzi Ornio pretende, che il nome di Canarie sia formato da quello di Cananei, come già sopra si disse.

http://books.google.it/books?id=dcg27mQ6R5UC&dq=

- www.treccani.it/enciclopedia/cananei/

- www.treccani.it/enciclopedia/canarie/

CITAZIONE
L'ossatura di un bastimento di cedro, trovato non ha guari, alla punta dell'Affrica, cioè al capo di Buona Speranza, somministra forti congetture, essere colà approdati questi audaci navigatori.
Diodoro Siculo dice, che i Fenici, avendo passato lo stretto di Gibilterra e vogando lungo l'Affrica, furon respinti dai venti in mezzo all'oceano, e che dopo una tempesta, che durò molti giorni, essi furon gettati in un'isola considerabilissima, fertilissima e popolatissima, che i Toscani vollero inviarvi delle colonie, ma che i Cartaginesi li impedirono, temendo che la bellezza di quel paese non facesse spopolare il loro.
Pausania racconta un fatto simile, aggiungendovi la descrizione degli abitanti.
Il poco che gli antichi autori ci dicono relativamente ai viaggi di lungo tratto dei Fenicj, e dei Cartaginesi, che traggono dai Fenicj l'origine, non ci permette di dubitare, dice M. Carlier, che essi non avessero delle relazioni cogli abitanti delle coste di America, relazioni che secondo la sua opinione cessarono nel primo secolo dell'era cristiana.
Un monumento scolpito dai Fenicj in America in tempi remotissimi,ci fa apprendere in um modo il più evidente essere stati colà questi arditi marinaj.

http://books.google.it/books?id=JetVAAAAcAAJ&d=

CITAZIONE
"Le recenti acquisizioni archeologiche hanno consentito di rivalutare le conoscenze che gli antichi avevano in fatto di viaggi per mare e permettono di affermare che questi non si limitavano alla navigazione a vista e lungo costa,ma avevano navi e strumenti adatte alle lunghe traversate,anche oceaniche".
E' quanto ha affermato Claudio Moccheggiani Carpano,già responsabile del settore del centro storico della Soprintendenza archeologica di Roma e attualmente docente di archeologia subacquea all'Università di Napoli, alla presenza del libro "Quando i Romani andavano in America" di Elio Cadelo.
Mettendo insieme testimonianze di autori dell'epoca con quanto più di recente è stato scoperto sui viaggi per mare nell'antica Roma,Cadelo sostiene che i Romani potrebbero essere sbarcati anche sul continente americano.
D'altronde, ha sottolineato Luigi Fozzati, soprintendente ai Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, è assodato che "sia i Romani che i Fenici hanno circumnavigato l'Africa ed erano giunti fino in Cina".
E' quindi probabile che proprio in uno di questi viaggi, alcune navi fenicie incapparono nella corrente subequatoriale che dalle coste occidentali dell'Africa li portò fino alle coste del Brasile.
La prova potrebbe essere una epigrafe fenicia scoperta a Paratyba, poco considerata alla sua scoperta nel 1874, ma poi "rivalutata" sia dal filologo americano Cyrus Gordon che dal nostro Sabatino Moscati.
Tra le prove che possono suffragare le navigazioni transatlantiche dei Romani, ha proseguito Mocchegiani, il fatto che le loro navi avevano dimensioni e robustezza idonee a queste imprese: "Quelle rinvenute a Nemi, realizzate sotto Caligola nel primo secolo d.C., erano lunghe 70 metri e larghe 20, e realizzate con tecnologie costruttive all'avanguardia. D'altronde i Romani le avevano apprese dai Fenici che nel campo erano maestri: una loro nave del terzo secolo a.C. rinvenuta nello stagno di Marsala aveva i pezzi e gli incastri numerati, a prova di una costruzione quasi industriale".

www.antikitera.net/news.asp?ID=8563&TAG=Fenici&page=2

http://it.wikipedia.org/wiki/Navi_di_Nemi

http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_delle_navi_romane_di_Nemi

http://it.wikipedia.org/wiki/Nave_punica_di_Marsala

http://books.google.it/books?id=8oEqAQAAIAAJ&q=

www.storiainrete.com/2133/storia-an...tornarono-pure/

www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=328

www.veja.it/2010/01/04/romani-in-america/

http://en.wikipedia.org/wiki/Pre-Columbian...ontact_theories

www.geocities.ws/nephilimnot/ancient_america_romans.html

http://sites.google.com/site/americalascop...-sulla-scoperta

www.science-frontiers.com/sf090/sf090a02.htm

CITAZIONE
Il Brasile è pieno di testimonianze che confermano la presenza fenicia nel suo territorio e tutto indica che la loro occupazione si concentrava soprattutto nella regione di nordest.
Un pò lontano dalla confluenza dei fiumi Longà e Parnaiba,nello Stato di Piaui,vi è un lago dove sono stati scoperti cantieri navali fenici e un porto con un posto riservato per l'ancoraggio dei "Carpassios" (antiche navi per lunghi viaggi).
Con la navigazione del fiume Mearim verso nord,nello Stato di Maranhao,si arriva alla confluenza dei fiumi Pindaré e Grajau'.
Qui possiamo trovare il lago Pensiva,prima noto come Maracu.
Sulle sponde di questo lago si possono trovare cantieri navali di legno pietrificato contenente robusti chiodi e perni di bronzo.
Il ricercatore Raimundo Lopes,nato nello Stato di Maranhao,scavò in quel posto alla fine degli anni Venti e scoprì gli strumenti,di fattura tipicamente fenicia.Nello Stato del Rio Grande do Norte,dopo aver percorso un canale di 11 Km,le barche utilizzate dai Fenici potevano ancorarsi nel lago Extremoz.
Il professore austriaco Ludwig Schwennhagen dice che ha trovato iscrizioni fenicie in Amazzonia,in cui ci sarebbero riferimenti a molti re di Sidone e Tiro (887-856 a.C.).
Schwennhagen ritiene che i Fenici usassero il Brasile come base almeno per 800 anni,lasciando,oltre a testimonianze materiali,una notevole influenza linguistica tra gli indigeni.Nell'accedere dalle foci ai fiumi Camocin (stato di Ceara'),Parnaiba (Stato di Piaui) e Mearim (Stato di Maranhao),ci sono muri in pietra e blocchi di terra,costruiti dagli antichi Fenici.
Apollinaire Frot,un ricercatore francese,ha viaggiato per tutta la campagna brasiliana per raccogliere iscrizioni fenicie nelle montagne degli Stati di Minas Gerais,Goias,Mato Grosso e Bahia.
Le iscrizioni che ha messo insieme sono tante che "avrebbero potuto riempire innumerevoli volumi,se mai fossero state pubblicate",secondo le dichiarazioni di Frot.
La traduzione di queste iscrizioni riferisce di opere fenicie in Brasile,della loro attività commerciale praticata in quelle terre lontane.
La Fenicia sopravvisse alle egemonie degli Egizi,di Siriani ed a quella degli Assiri e persino alla dominazione persiana.
Infine,uno strano elemento razziale apparve,con gli invasori provenienti dall'Europa.
Così la Fenicia tremò,dapprima sotto l'invasione greca guidata da Alessandro Magno e poi sotto il potere delle legioni romane.
Con una tale guerra,le pratiche commerciali furono interrotte e le lontane colonie e gli insediamenti,ora abbandonati,cominciarono ad essere distrutti dalle popolazioni locali.

www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=309

http://phoenicia.org/brazil.html

http://books.google.it/books?id=uDTUF3wHlk...epage&q&f=false

http://pt.wikipedia.org/wiki/Teoria_da_pre...Dcios_no_Brasil

www.folcoquilici.com/Articoli/mess_07_03_2.htm

http://books.google.it/books?id=_mvyCwAAQBAJ&dq=

CITAZIONE
Diodoro Siculo narra, che una flotta di Fenici assaliti dalle tempeste sulla costa dell'Africa si trovò gettata sopra un'isola vastissima e lontanissima all'occidente, che al suo ritorno narrò prodigi sulla bellezza del paese, che i Tirreni d'invogliarono di mandarvi una colonia, ma che i Cartaginesi trovarono il mezzo d'impedirlo.
Cabral assalito come la flotta dei Fenici da una tempesta sulla costa dell'Africa si trovò nel 1500 sulla costa del Brasile.
Chi sa quante volte i Fenici ed i Cartaginesi non naufragarono così al Brasile?

http://books.google.it/books?id=FHc2Di7AQMwC&dq=

CITAZIONE
Nei mari dell'India i Fenici, che vi andavano per la via del golfo Persico ed anche (se Erodoto narra il vero) circumnavigando l'Africa, approdavano all'isola di Ceylon (Taprobane) prendendovi il cinnamomo, da noi appellato cannella.
Spinti forse da una procella o da un altro caso fortuito, simile a quello che venticinque secoli dopo condusse il portoghese Cabral sulle coste del Brasile, alcuni bastimenti fenici e cartaginesi scopersero quelle Isole Fortunate, in cui la mitologia pagana ripose gli orti delle Esperidi e che i moderni chiamano Canarie.
Tra le spedizioni dei Fenici merita peculiare ricordanza quella che, insieme agli Israeliti, intrapresero sotto il regno di Salomone lungo il Mar Rosso fino all'Oceano Indiano, in traccia della famosa terra d'Ofir, produttrice d'oro.

http://books.google.it/books?id=xGo8AAAAcAAJ&dq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Pedro_%C3%81lvares_Cabral

http://it.wikipedia.org/wiki/Hy_Brazil

http://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Fortunate

http://books.google.it/books?id=w0jiNaEkK2QC&dq=

http://en.wikipedia.org/wiki/Pedro_%C3%81lvares_Cabral

CITAZIONE
In tredici giorni i Portoghesi giunsero alle isole del Capo-Verde, e due giorni dopo Cabral si avvide della mancanza di una delle sue navi.
La aspettò per altri due giorni; ma finalmente dovette credere che vi fosse perita: ed il fatto non se ne intese mai più veruna notizia.
Cabral per evitare le calme, alle quali sarebbe stato esposto navigando lungo le coste dell'Africa, si scostò talmente da esse, che, entrando in alto mare, alli 24 aprile scoprì all'occidente un'ignota terra.
Le si approssimò, e giunse ad un luogo che egli chiamò Porto Seguro.
Diede al paese il nome di Santa-Croce; ma quello di Bresile, o Brasile, che i nativi solevano ad esso dare, venne in appresso più generalmente adottato.
L'ammiraglio portoghese si era a prima giunta immaginato che questa fosse un'isola dell'oceano Atlantico rimasta fino a que' tempi sconosciuta; ma procedendo lungo la costa per alcuni giorni fu di grado in grado indotto acredere che una regione sì vasta formasse una parte di qualche gran continente.
Quest'ultima idea si trovò conforme al vero: alcuni Portoghesi spediti ad esplorare il paese gli riferirono che esso appariva fertilissimo, inaffiato da grandi fiumi, coperto d'alberi carichi di frutta e popolato da uomini e da animali.
Cabral allora deliberò di farvi discendere i suoi abbattuti dai disagi del mare, e di pigliarne possesso in nome del suo sovrano.

http://books.google.it/books?id=A8JBAAAAcAAJ&dq=

CITAZIONE
E' opinione sempre più diffusa tra gli studiosi che mercanti fenici in diversi momenti tra il II e il I millennio a.C. siano arrivati lungo le coste del Nord-est del Brasile e siano penetrati nel territorio amazzonico,utilizzando i corsi d'acqua per spostarsi: in particolare un'equipe di archeologi austriaci,guidati da Ludwig Schwennhagen,ha trovato nello stato di Piaul iscrizioni in lingua fenicia menzionanti sovrani di Sidone e Tiro del IX secolo a.C.;e lo stesso team ha riportato alla luce resti di arsenali,cantieri navali e fasciame di imbarcazioni di fattura fenicia (i famosi "Karpàssioi"). Simili risultati si combinano con iscrizioni fenicie che parlano di viaggi oltre le colonne d'Ercole ("dove il mare penetra nella terra");e completano studi del secolo scorso,che hanno mostrato la presenza nell'onomastica degli indios di sostantivi e toponimi di radice semita.

www.archeomedia.net/brasile-fenici-nel-nord-est-del-brasile/

CITAZIONE
Un altro viaggio de' Fenicii nell'America è quello delle flotte di di Salomone, o ch'esse partissero dal Mediterraneo, come alcuni credettero, o dal mar Rosso, come comunemente si pensa; certa cosa è che poterono fare in tre anni il tragitto dell'America: e la somma Sapienza onde Salomone era fornito non permette di dubitare ch'ei non sapesse la situazione d'una parte del mondo così considerabile e ricolma di maraviglie qual è l'America.
E' noto che molti versati interpreti pretesero che la flotta di Salomone andasse in quel paese.
Colombo vi trovò delle miniere e caverne profondissime, donde dicesi che veniva l'oro della flotta di quel principe.

http://books.google.it/books?id=LbE48MrEgrYC&dq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Ofir

www.google.it/webhp?hl=it#q=ludwig+...e58c4040109ea3c

www.holloworbs.com/Ubajara.htm

www.bibliotecapleyades.net/arqueolo...gold_gods05.htm

http://books.google.it/books?id=exmtOsvSKj...epage&q&f=false

http://pt.wikipedia.org/wiki/Parque_Nacional_de_Sete_Cidades

http://wikimapia.org/6029010/Parque-Nacion...au%C3%AD-Brasil

www.google.it/images?q=sete+cidades...start=0&ndsp=20

Edited by RAGNOUOMO - 31/1/2017, 23:54
 
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