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Il Testo di Paraibo, popoli mediterranei nelle Americhe prima di Colombo

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Bororo
view post Posted on 11/1/2007, 19:07 by: Bororo
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CITAZIONE
LONDRA - Il volto contratto in una smorfia di terrore, le mani a coprire gli occhi. La paura di morire le è rimasta fissata addosso e, dopo 600 anni, è arrivata fino a noi. Insieme al suo corpo mummificato, perfettamente conservato, scoperto per caso in Amazzonia. Questa donna pietrificata dal panico apparteneva alla tribù dei Chachapoyas, i "guerrieri delle nuvole" come li chiamavano i vicini e rivali Incas, e si è conservata in perfette condizioni grazie alle arti imbalsamatorie del suo popolo.

La mummia è stata ritrovata in una caverna per la sepoltura, destinata anche al culto, scoperta nella foresta pluviale peruviana. E' stato un agricoltore ad avvertire gli scienziati dopo averla trovata per caso mentre era al lavoro in quella zona. Dalla volta nascosta sono emersi preziosi manufatti, ceramiche, tessuti, pitture, oltre al corpo della donna e alla mummia di un bambino, che riposavano insieme. Sulle circostanze della loro morte rimane il mistero.

Come del resto ben poco si sa della loro tribù, i Chachapoyas: biondi, alti, di pelle chiara, erano probabilmente originari dell'Europa. La loro era una delle civiltà più progredite di quell'area. Dall'800 al 1500 furono alla guida di un regno che si estendeva su tutte le Ande. Perfino il loro nome originale è ignoto. Quello che è arrivato a noi è il soprannome dato loro dagli Incas, che li conquistarono: "gente delle nuvole", per le regioni elevate che i Chachapoyas abitavano nella foresta.

La scoperta del sito è considerata di grande importanza dagli archeologi che lo hanno portato alla luce, e le fotografie delle due mummie hanno affascinato il popolo della Rete. Che ha subito iniziato a fare congetture su quelle smorfie di dolore. Non è possibile, dicono alcuni, che il viso sia rimasto fissato in quell'espressione durante l'imbalsamatura: è più probabile che sia stato mummificato per cause naturali. Ma qualcun'altro obietta, commentando un articolo che riporta la scoperta, sul sito dell'Evening Standard, che può essere semplicemente opera del tempo. Le gengive si sarebbero ritirate col passare degli anni consegnando all'eternità quest'immagine angosciata, da cui è così difficile distogliere lo sguardo.

Prendo spunto da questa scoperta per riaprire il discorso sul possibile arrivo nelle americhe dei popoli europei e/o mediterranei prima di Colombo.
CITAZIONE
Spostandoci verso nord troviamo invece una regione inaccessibile che gli storici designano come un territorio dei Chachapoyas del Rio Utcumbamba. Grazie soprattutto a Cieza de Leon un cronista dell'epoca, sappiamo che essi erano <<.. gli indios più bianchi di tutte le indie e le loro donne di grande bellezza…>>, e che la loro civiltà fiorì dal 100 a.C. fino al XVI secolo con "l'entrada dei conquistadores", punto fermo dell'annientamento di tutte le città panamericane.
Le cronache contemporanee riferiscono che i Chachapoyas offrirono ospitalità a Marco Capac II, ultimo re inca, ribelle agli spagnoli, nella loro fortezza di Cuélap, la costruzione più spettacolare del perù. Questo baluardo di difesa e santuario, situato a 3000 metri di altitudine e costituito da mura ciclopiche alte fino a 15 metri e lunghe 700, risale al 700 d.C. e fu il centro cerimoniale e politico del grande misterioso impero dei Chachapoyas, almeno sei secoli prima che sorgesse la confederazione incaica. Ma ciò che particolarmente affascina e interessa è la loro devozione per i defunti, per i loro purumachu, gli antenati, che collocavano nei ripari a strapiombo sui precipizi. Queste statue, in genere alte più di due metri, sono impossibili da trasportare in quanto costruite in loco con terracotta e paglia di agave. All'interno sta la mummia completa, in posizione rannicchiata, avvolta da pelli di animali e con un corredo di pochi semplici vasi

La datazione potrebbe essere coerente con le vicende dei fenici naufragati. Qualche secolo per definire una loro discendenza, trovare un territorio "libero" e sicuro per loro, diversi, forse mai integratisi.
Conoscenze e uso della mummificazione potrebbero derivargli dall'egitto. Ovviamente sono solo congetture.
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15 replies since 25/12/2006, 10:26   5692 views
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