guarigione e Spirito

Ci risiamo

oggi per la prima volta leggo un autore che ho varie volte incontrato in altri scritti: Edgar Cayce, e anche lui basa la guarigione fisica sull'essere in sintonia col proprio Spirito. benissimo. ma in teoria ma come si può soprattutto da malati riconnettersi a cosa vuole e desidera il nostro spirito? con la preghiera? con la meditazione? tutti ne parlano ma nessuno poi si spinge oltre...ossia...come ci può parlare il nostro spirito per indicarci la strada?


www.edgarcayce.it/media/guarigione.htm

http://www.fiorigialli.it/dossier/view/3_l...te-e-guarigione

per esperienza personale posso dirti che lo spirito ci parla continuamente, tramite tutto, tramite tutti, sempre e ovunque

p.es. la scritta su un camion, una canzone alla radio, una frase detta da qualcuno, un sogno (di un certo genere) ..., le persone che incontriamo (per caso????)...

ma occorre chiedere, e quando chiedi, fai come se ti rivolgessi a te stessa, e non continuare ad aspettare le risposte, l'aspettativa blocca tutto...non é ne facile ne difficile, occorre una certa indipendenza dai risultati...

la mia esperienza invece è diversa...dal contatto con l'esterno...con le altre persone...il mio spirito si perde e non parla...è nei momenti di solitudine che sento maggiore contatto...ma dura poco e poi si perde...

no guarda, lo spirito l'informazione la invia, continuamente...ma la capacitá di captare queste informazioni non é altrettanto scontata, quindi puó anche sembrarti
che LUI non ti caghi, in realtá sei tu che non caghi LUI, ma non perché sei cattiva, solo perché sei troppo presa

in certi periodi di difficoltá (tipo addesso) anche io penso che mi abbia abbandonato, ma non é cosí, ho solo perso la leggerezza neccessaria ad afferrare le informazioni, che (ripeto) arrivano a prescindere dalla nostra capacitá di decifrarli

completamente d'accordo:-)

anche per il chiedere,che fran chiama preghiera

sia chiaro che non é un'opinione la mia. io parlo per esperienza personale, lavorando con le piante ho imparato questo e molto altro. e ogni cosa é strumento dello spirito, pure il burattino inconsapevole (e so giá che salterá fuori qualcuno a dire che non é cosí )

anche su questo mi trovi completamente d'accordo lx
infatti non è,per me,opinabile:-)
ci tengo solo a sottolineare che ogni "cosa",compreso il burattino,è in potenza strumento dello Spirito,poichè Esso è una scelta
altrimenti è semplicemente "cosa del burattinaio"
tuttocompreso niente escluso

basta che non ringrazi il dolore,perchè quello non è Il Padre che lo offre:-)
per il resto,se davvero tendi a voler fare la Sua Volontà,non può che derivarti del bene
ciao a te fran

stradaccordissimo

io ritengo dipenda dal tipo di dolore.

c'è qualcuno in passato, che ha
volontariamente bevuto, così si dice,
"l'amaro calice" che il Padre aveva offerto

infatti sam
così si dice

personalmente non accetto questa contraddizione addossata al Padre,chiunque me lo dica..foss'anche legata a una figura d'uomo di cui uso molto il nome:-)
l'Amore non è dolore,di nessun tipo
se si parla di dolore,anche quello sublimato,è sempre l'ego che lo fa vivere
rientra nella sua distorsione
perchè quando si ritorna in Cristo (simbolicamente e temporalmente prima di ritornare al Principio) si capisce perfettamente,essendo Uno con Esso,che il Principio,E' completamente Estraneo ad ogni sacrificio,perdita,dolore,rinuncia,martirio e se ve ne vengono altre aggiungete pure,tanto ce ne sono

infatti


"E' stato detto che la preghiera e la meditazione non supportano la propria crescita se diventano una forma di dipendenza. Diverso è il pregare la propria Anima o il pregare Dio (inteso come chiedere aiuto e ringraziare per questo). In questi casi non vi è dipendenza, in quanto aspetti superiori di sé stessi. La dipendenza si ha quando si prega qualcuno che non è parte di noi, ad esempio Santi della Chiesa o santoni orientali di vario tipo. In questi casi non è garantito un vero supporto, e spesso può anzi essere dannoso in quanto si creano attaccamenti che causano il prelievo di energia indispensabile per la propria evoluzione personale.

La stessa cosa vale per la meditazione. Se le vibrazioni a cui ci si connette non sono altro che una parte di Sé Superiore, a partire dalla propria Anima per arrivare su fino a Dio, allora tale meditazione è di aiuto. Se si medita invece su vibrazioni che sono state create da altri uomini o che comunque sono state canalizzate da questi, allora il supporto non è garantito. Anzi, spesso può essere dannoso in quanto viene prelevata energia personale. "

e allora (forse però siamo OT) perchè si è sacrificato volontariamenteper l'umanità?

tornando IT, sono come sai in disaccordo. La sofferenza è innegabilmente
una parte dell'esperienza umana, e come per tutte le cose, può avere
una sua utilità, spesso per imparare importanti lezioni (e in questo caso può
rientrare, ritengo, nella volontà del Padre) o per effettuare un profondo Cambiamento
in se stessi

che poi esista sofferenza che proviene dall'ego, completamente inutile, gratuita e virtuale...
possiamo essere d'accordo