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La metropoli degli Dei

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NSAx9000
view post Posted on 23/2/2007, 17:35




03/02/2007: Teotihuacan, la città degli Dei

Nessuno conosce quale fosse l'antico nome della più grande città dell'America preispanica. Quando gli aztechi, e ancora prima di essi i Toltechi la trovarono, era già abbandonata e in rovina da migliaia di anni. Furono gli aztechi a chiamarla Teotihuacan - la città degli Dei - o "il luogo dove gli uomini divennero Dei". Sebbene si ritenga che la maggior parte degli edifici risalgano agli albori dell'era cristiana, tra il I secolo a.C. ed il II secolo d.C. , è curiosa l'assoluta mancanza di ogni riferimento agli originali costruttori e abitatori della città. I toltechi, che pure, stando alle datazioni attualmente accettate, dovettero essere contemporanei all'ascesa di Teotihuacan, già si interrogavano sull'identità dei suoi misteriosi costruttori, stupefatti dall'immensità degli edifici e dei palazzi.
Furono probabilmente i Toltechi a dare vita a quella che oggi è impropriamente detta cultura di Teotihuacan, in realtà di molto posteriore alla città stessa, e che solo si limitò a reinsediarsi in un sito ben più antico.
Gli aztechi ereditarono dai Toltechi una serie di leggende sui primi abitanti e fondatori di Teotihuacan. Essa sarebbe già esistita prima che il sole illuminasse la terra. Lì gli Dei si sarebbero riuniti in consiglio all'inizio dei tempi, e lì si sarebbero immolati sulla pira per fare sorgere il quinto sole, al termine di un'era di oscurità che era seguita al grande diluvio che aveva cancellato la terra del quarto sole.
Sempre agli aztechi dobbiamo i nomi attuali dei principali edifici della città. Furono loro a chiamare con i nomi di piramide del sole, della luna e del serpente piumato le tre grandi piramidi che ancora si innalzano sulla città, così come pure il Miccaotli, quello che gli spagnoli avrebbero chiamato "la calzada de los muertos" - il viale dei morti - principale arteria della città.
Sempre gli aztechi parlavano - evidentemente rifacendosi ai più antichi racconti dei Toltechi - di come a Teotihuacan vivessero dei grandi "signori del tuono", semidei che conoscevano ogni cosa e il cui potere non aveva limiti. Essi stessi ne spiegavano il declino con la partenza da Teotihuacan dei signori del tuono, che portarono con se ogni tipo di codici, amuleti e oggetti misteriosi, lasciando solo dodici di essi a guardia della città.

La fine di Teotihuacan fu rapida e improvvisa. Le piramidi furono deliberatamente abbattute e smantellate, i grandi palazzi dati alle fiamme e le statue fatte a pezzi. Il cosiddetto palazzo di Quetzalcoatl o "palazzo delle farfalle" venne deliberatamente abbattuto e ricoperto di terra. Tutto lascia presupporre che una rivolta interna abbia posto fine alla città. Forse una guerra civile, che ne decapitò i vertici politici e religiosi, ed il cui odio feroce si scatenò contro i simboli dell'oppressore, le sue piramidi, i templi e i grandiosi palazzi.

Nell'arco di meno di un secolo quella che fu certamente per quasi un millennio la più grande città dell'emisfero occidentale, con una popolazione forse superiore ai trecentomila abitanti era ridotta ad un villaggio sepolto sotto una coltre di fango.

Gli aztechi finirono con l'attribuire la costruzione della città e delle piramidi ai Toltechi. E' chiaro tuttavia come questi Toltechi, termine che nella lingua nahuatl significa "gli artefici" o "i costruttori" non fossero affatto l'omonima popolazione centro-americana, ben diversa dai bianchi "signori del tuono" del mito.
Gli stessi aztechi si proclamarono nella loro ascesa eredi di questi Toltechi e di Teotihuacan, assumendo appunto il nome di Aztechi con cui sono oggi noti. Prima della data dell'occupazione della valle del Messico, gli aztechi chiamavano se stessi Mexica o Tenocha (da cui Tenochtitlan, la città degli aztechi). Solamente l'elite di discendeza tolteca poteva fregiarsi del titolo di "Aztlantecas", poi reso dai conquistadores spagnoli in "aztecas". I Tenocha chimavano se stessi atlantidei - Aztlantecas, da Aztlan -Atlantis-, la loro patria leggendaria, la "terra delle sette caverne".

A Teotihuacan troviamo tutti i tratti caratteristici di una grande capitale neo-atlantidea, evidentemente costruita sulle rovine di un tempio ben più antico. Le tre grandi piramidi risultano più antiche di qualunque altro edificio della città, e precedono dunque la città stessa. Di queste, la piramide del Sole presenta la stessa base della grande piramide di Ghiza, e la metà dell'altezza. Mentre dunque a Ghiza il rapporto aureo incorporato nella grande piramide è pari a due volte pi greco, lo stesso rapporto si trova a Teotihuacan come quattro volte pi greco.
E' evidente come le piramidi di Teotihuacan siano diverse da qualunque altra struttura analoga si trovi sul continente americano. Non solo per le dimensioni veramente eccezionali, ma anche e soprattutto perchè si tratta delle uniche vere piramidi esistenti nelle Americhe, essendo le altre più simili a Ziggurat o colline terrazzate. A Teotihuacan si trovano invece gli stessi lati lisci delle piramidi egizie, e nessuna traccia di templi sulla sommità, che doveva dunque terminare in un pyramidion purtroppo perduto già in antico.
Sono evidenti tuttavia le notevoli differenza nella tecnica costruttiva. Nessuna delle piramidi di Teotihuacan è costruita in pietra da taglio, ma in grossi ciottoli di pietra basaltica, inframezzati a costoloni in muratura di migliore qualità.
La tecnica costruttiva prevedeva ampie murature radiali di contenimento, al cui interno era gettato materiale incoerente e di più bassa qualità. Le facciate esterne erano l'unica porzione realizzata in pietra da taglio calcarea, per uno spessore di circa sei metri. Di questo rivestimento, asportato già in antico, restano oggi solamente delle tracce e pochi frammenti scolpiti, per lo più al museo di Città del Messico. Al di sopra di questo rivestimento in pietra erano poi collocate sottili lamine di mica dorata, il cui scopo resta uno degli enigmi più inquietanti offerti dal sito. L'uso della mica come materiale da costruzione è pressochè sconosciuto nel mondo antico, ed è tanto più soprendente se si considera la difficoltà con cui questa avrebbe potuto essere tagliata in lastre quadrate di oltre due metri e settanta centimetri di lato, lastre che sembra provenissero da cave situate in Brasile, a migliaia di kilometri di distanza.
Gli scavi condotti da Leopoldo Bartres agli inizi del '900 portarono alla luce decine di tonnellate di questo materiale sull'esterno delle piramidi principali, rinvenimento del quale non restano oggi che isolati frammenti, a seguito della vendita ad appaltatori privati di quasi tutta la mica rinvenuta sul sito.
I restauri condotti da Bartres ebbero anche la conseguenza di rivoluzionare radicalmente la fisionomia delle piramidi maggiori, che vennero consolidate ricoprendone le facciate esterne con calcestruzzo e cemento. La ricostruzione aggiunse alle piramidi, sempre con il fine di prevenirne il crollo a seguito dell'asportazione del rivestimento esterno, una serie di gradoni che dovevano essere in origine assenti, come ben testimoniano le residue tracce delle murature originali, lisce.
In epoca azteca, quando Teotihuacan già era divenuta meta di pellegrinaggi, alle piramidi maggiori furono aggiunte rampe e scalinate, la cui struttura a piattaforme sovrapposte contrasta chiaramente con l'aspetto esteriore delle piramidi principali.

La piramide del Sole presenta un lungo tunnel che corre al di sotto di essa fino al centro geometrico della piramide. Il tunnel è attualmente inaccessibile per via del rischio di crolli, ed è stato in più punti rinforzato con contrafforti in cemento armato che rendono difficile ricostruirne l'aspetto originario. Il tunnel conduce ad una caverna naturale, posta esattamente sotto il centro della piramide e costituita da quatto camere più piccole di forma semicircolare, in cui vennero rinvenute altre lastre di mica e una quantità di specchi più piccoli.

Le tre piramidi riflettono la posizione delle stelle nella cintura di Orione, e presentano complessi orientamenti astronomici rispetto alla levata delle Pleiadi, ai solstizi e agli equinozi, sebbene molte di queste correlazioni possano oggi essere solo difficilmente colte a causa dei restauri distruttivi degli inizi del novecento.
A Teotihuacan si contano poi oltre un centinaio di piramidi minori, tutte disposte simmetricamente ai lati del viale dei morti.
Il viale dei morti, lungo oltre quattro kilometri e largo mediamente sessanta metri venne così chiamato perchè gli aztechi, e gli spagnoli dopo di essi, credevano a torto che le decine di piramidi ai suoi lati fossero le tombe degli antichi signori della città, fatto questo che ne favorì la spoliazione ed il saccheggio sistematico.
Gli scavi più recenti hanno rivelato come non si trattasse affatto di un viale, quanto piuttosto di una immensa via d'acqua. Ancora oggi sono ben visibili in più punti gli antichi sistemi di chiuse e vasce sovrapposte, che declinano via via che ci si avvicina alla cittadella, posta all'estremità opposta del viale rispetto alla piramide della luna.

Dobbiamo dunque immaginarci una città con piramidi ricoperte di lastre dorate che si riflettevano nell'acqua di gigantesche vasche e canali, il tutto disposto secondo una pianta rigidamente matematica e geometrica.
Vista dall'alto della piramide della luna l'intera città sembra matematicamente pianificata secondo un unico progetto unitario.
Possiamo invece solo avere una pallida idea delle grandiose cerimonie che vi si svolgessero.
Ai lati del viale dei morti e nella grande piazza della luna avrebbero potuto essere accolte folle immense, nell'ordine di centinaia di migliaia, o anche milioni di persone. La sola cittadella poteva raccogliere nella sua piazza almeno centomila uomini.

Le decorazioni superstiti, che paiono comunque ben posteriori alla costruzione delle piramidi e alla fondazione del sito, sono di una ricchezza che non ha eguali in tutta l'america precolombiana. Motivi a stelle e altri ancora geometrici si susseguono a grandi teste di serpenti e figure mostruose.
La vista forse più grandiosa la offre il grande palazzo di Quetzalcoatl, o palazzo delle farfalle.
E' evidente dal tipo di decorazione che ci si trovi di fronte ad un palazzo neo-atlantideo, seppure evidentemente più volte ricostruito. Le colonne sono decorate con geni alati, simboli di sapienza, del tutto analoghi a quelli che si trovano sui palazzi babilonesi, mentre sulle antefisse in pietra compaiono delle stelle a quattro punte.
Il motivo più ricorrente e forse il più tipicamente neo-atlantideo è rappresentato da una serie di occhi - l'occhio onniveggente - con pupille di ossidiana, sovrastati da geni alati, a simboleggiare la sapienza che tutto vede.
Fu contro questo palazzo in particolare che dovette scatenarsi la furia della rivolta, ed è proprio ad essa che ne dobbiamo il grado di conservazione quasi miracoloso. Le colonne furono infatti abbattute nel cortile centrale e l'intero palazzo ricoperto di terra in modo deliberato, quasi a cancellarne ogni traccia, ma preservandolo in realtà e contro le loro intenzioni dall'azione del tempo.


Teotihuacan: alcune foto (riproduzione non autorizzata - tutti i diritti sono riservati)

Nota: le immagini sono state per ovvie ragioni ridimensionate. Se desideraste gli originali in alta definizione, fatemelo gentilmente sapere tramite messaggio personale.

piramide del sole - sostruzioni
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Piramide del sole
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tunnel - ingresso -
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Viale dei morti
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Piramide della luna
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Palazzo di Quetzalcoatl
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Il Tunnel sotto la piramide del sole
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Scalinata monumentale della piramide del serpente piumato
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vasche per l'acqua
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lastre di mica (frammenti)
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glifo alato
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occhio onniveggente
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RAGNOUOMO
view post Posted on 2/12/2007, 15:57




CITAZIONE
Nessuno conosce quale fosse l'antico nome della più grande città dell'America preispanica. Quando gli aztechi, e ancor prima di essi i Toltechi la trovarono, era già abbandonata e in rovina da migliaia di anni. Furono gli aztechi a chiamarla Teotihuacan - la città degli Dei - o "il luogo dove gli uomini divennero Dei". Sebbene si ritenga che la maggior parte degli edifici risalgano agli albori dell'era cristiana, tra il I secolo a.C. ed il II secolo d.C., è curiosa l'assoluta mancanza di ogni riferimento agli originali costruttori e abitatori della città. I toltechi, che pure, stando alle datazioni attualmente accettate, dovettero essere contemporanei all'ascesa di Teotihuacan, già si interrogavano sull'identità dei suoi misteriosi costruttori, stupefatti dall'immensità degli edifici e dei palazzi. Furono probabilmente i Toltechi a dare vita a quella che oggi è impropriamente detta cultura di Teotihuacan, in realtà di molto posteriore alla città stessa, e che solo si limitò a reinsediarsi in un sito ben più antico. Gli aztechi ereditarono dai Toltechi una serie di leggende sui primi abitanti e fondatori di Teotihuacan. Essa sarebbe già esistita prima che il sole illuminasse la terra. Lì gli dei si sarebbero riuniti in consiglio all'inizio dei tempi, e lì si sarebbero immolati sulla pira per far sorgere il quinto sole, al termine di un'età di oscurità che era seguita al grande diluvio che aveva cancellato la terra del quarto sole. Sempre agli aztechi dobbiamo i nomi attuali dei principali edifici della città.

Come a Tiwanaku, sulle Ande, la datazione è controversa e suscita dubbi.

CITAZIONE
Una cinquantina di chilometri a nord-est dell'attuale Città del Messico giace Teotihuacan, nota agli Aztechi come "Luogo degli dei" e senza dubbio alcuno una delle località più sacre delle antiche Americhe. Secondo le leggende azteche fu in questa località, sulle alture centrali del Messico, che il Sole e la Luna ebbero origine e che il tempo ebbe inizio. Queste leggende si ripropongono nei due templi principali di Teotihuacan, le Piramidi del Sole e della Luna, che dominano la località svettando rispettivamente a 65 e a 43 m. La gran parte dei libri ci spiega che Teotihuacan risale al 200 a.C., ma in realtà in quell'anno si era già estesa per quasi 12 kmq, e dunque le origini della città debbono risalire a parecchio tempo prima. Si ritiene che questa vasta metropoli abbia funzionato da calamita per le culture circostanti, ma sebbene abbiano individuato presenze eterogenee gli archeologi non hanno ancora ben chiaro chi fossero gli abitanti originari di Teotihuacan. Purtroppo, concentrano le loro ricerche intorno alla data del 200 a.C. Possono essere stati i Maya a costruire Teotihuacan? Sebbene nel 200 a.C. la loro fosse una civiltà progredita, erano insediati parecchio più a sud, nello Yucatan, in Guatemala e in Honduras. C'erano indubbiamente evidenti legami culturali tra i Maya e Teotihuacan, ma si riferiscono a tempi successivi. Nessuno ritiene di poter seriamente attribuire a questa città una origine maya. Chi altri nell'America centrale poteva costruire Teotihuacan? Forse gli Zapotechi, un popolo misterioso che si identifica con la città di Monte Alban dove secondo i libri di storia emersero verso il 500 a.C.? Un aggiornamento del "National Geographic" su Teotihuacan ammette la presenza degli Zapotechi ma li descrive come "ultimi arrivati", forestieri che si insediarono ai margini della città forse per scopi commerciali. Era forse una città dei Toltechi? Quest'altro popolo di cui sappiamo assai poco viene legato alla città di Tula (nota anche come Tollan), vicina geograficamente a Teotihuacan ma che risale a un periodo a noi assai più vicino (c. 500-700 d.C.). In ogni caso una cultura non compare da un giorno all'altro e c'è da scommettere che quella tolteca abbia avuto origine a Teotihuacan. Ma questo non significa chwe siano stati i Toltechi a costruirla. Sinora gli scavi hanno riguardato solo piccole aree dei 21 kmq di templi, palazzi e abitazioni. Altri indizi sulle sue origini possono trovarsi ancora sepolti. In assenza di qualsiasi forma di scrittura gli archeologi tirano a indovinare. Karl Taube, un archeologo della University of California, riassume così lo stato attuale delle cose: "Non conosciamo ancora quale fosse l'idioma dei Teotihuacanechi, da dove provenissero o cosa sia poi loro successo". E quel che invece sappiamo non fa che rendere ancora più profondo il mistero [...] lo schema urbanistico di Teotihuacan era stato attentamente progettato sin dall'inizio. Né dobbiamo dimenticare le molte inesplicabili caratteristiche di quella città. Che richiamano alla mente località olmeche quali La Venta, anch'essa dotata di gallerie e sistemi idrici sotterranei. E dobbiamo tenere in mente che a Teotihuacan sono stati rinvenuti abbondanti esempi di arte olmeca [...] Abbiamo potuto capire che TIAHUANACO è una località costruita per una qualche sconosciuta funzione, priva totalmente di iscrizioni e dunque di documentazioni sulla sua storia. PRESENTA DUNQUE UN QUADRO ASSAI SIMILE A QUELLA della messicana TEOTIHUACAN. Anzi, una squadra di scienziati ha riscontrato incredibili somiglianze tra l'Akapana di Tiahuanaco e la Piramide della Luna di Teotihuacan

Fonte: http://books.google.it/books?id=8TtHAAAAQBAJ&dq=

CITAZIONE
Le tre piramidi riflettono la posizione delle stelle nella cintura di Orione

Sembra esserci un collegamento con le famose teorie di Robert Bauval riguardanti le piramidi di Giza, in Egitto, dall'altra parte dell'oceano.

http://robertbauval.co.uk/articles/articles/gizaorion.html

http://archaeology.la.asu.edu/teo/intro/citymp2.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Cintura_di_Orione

www.ufopedia.it/index.php?title=Cintura_di_Orione

www.google.it/images?hl=it&source=i...l=&oq=&gs_rfai=


teot
www.ancient-wisdom.co.uk/Images/orion3.jpg

Sopra: la Cintura di Orione, Giza e Teotihuacan.

www.philipcoppens.com/orionimage.html

www.ancient-wisdom.co.uk/pyramids.htm

http://maps.google.com/maps?ll=19.693701,-...21715&t=k&hl=en

www.satellite-sightseer.com/id/1982

www.satellite-sightseer.com/id/2160

http://mapcarta.com/Teotihuacan

http://virtualglobetrotting.com/map/plaza-...an/view/google/


Video:www.google.it/search?q=teotihuacan&...=vgc&hl=it&aq=f

Edited by RAGNOUOMO - 21/12/2014, 02:49
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 26/7/2009, 01:12




Alcuni archeologi messicani esploreranno un antico tunnel di Teotihuacan (luglio 2009):

www.jornada.unam.mx/2009/07/24/inde...rticle=a07n1cul

Sacrifici umani presso la Piramide della Luna (2 febbraio 2004):
CITAZIONE
La scoperta di una tomba piena di corpi decapitati suggerisce che la piramide messicana detta "della Luna" possa essere stata il sito di orribili riti di sacrificio umano,hanno dichiarato gli archeologi.La tomba a Teotihuacan,la prima grande città costruita nelle Americhe,le cui origini costituiscono uno dei grandi misteri della storia,conteneva anche carcasse d'aquile,cani ed altri animali."E' difficile credere che il rituale consistesse in azioni pulite e solo simboliche - è più probabile che la cerimonia creasse uno scempio di animali e persone a scopi sacrificali",ha dichiarato Saburo Sugiyama,uno degli scienziati che conducono gli scavi in corso.

"Sia che le vittime e gli animali fossero uccisi al sito,o in un luogo vicino,questo rituale deve essere stato uno degli atti più terrificanti,archeologicamente documentati,del Mesoamerica".Dei 12 corpi ritrovati,10 furono decapitati e quindi buttati,piuttosto che composti,su un lato del sito funerario.Due altri corpi erano riccamente ornati con perle ed una collana fatta ad imitazione di una mandibola umana.Gli Aztechi si imbatterono nelle torreggianti piramidi di Teotihuacan attorno al 1500 d.C.,secoli dopo che la città fu data alle fiamme e quindi abbandonata.

Non è dato sapere quale linguaggio usassero i locali,ma gli Aztechi la chiamarono:"Il luogo in cui gli uomini si fecero Dei",ritenendo appunto fosse un sito divino.Attualmente grande attrazione turistica,si trova a circa 56 Km a nord-est di Città del Messico.Dopo 200 anni di scavi,gli archeologi brancolano ancora nel buio circa le origini della città,che si ritiene avere ospitato circa 200.000 persone al suo culmine nel 500 d.C.,rivaleggiando la Londra di Shakespeare,ma un millennio più tardi.Sugiyama ha dichiarato che scavi quasi completi indicano che la Piramide della Luna fosse fondamentale per i suoi costruttori,come sito per la celebrazione del potere centrale mediante riti estremi e sacrifici umani.

I sacrifici venivano portati avanti durante l'ampliamento di uno dei maggiori monumenti della città, suggerendo che il governo intendesse simboleggiare il crescere del potere politico sacro. "Contrariamente a quanto ritenuto in passato, il militarismo sembra essere stato centrale alla cultura della città", ha spiegato in una dichiarazione il team di scavo. La città-stato crollò attorno al 700 d.C., un evento avvolto nel mistero, così come la sua fondazione. In tempi più recenti il sito è stato oggetto di una controversia moderna, quando i locali hanno combattuto e perso una battaglia per impedire che il gigante del Commercio, la Wal Mart Inc., aprisse uno dei suoi centri a circa 800 metri dal sito.

Fonte:www.antikitera.net/news.asp?ID=6685&TAG=Aztechi&page=2

www.galileonet.it/news/5732/orrore-tra-le-rovine
www.sciencedaily.com/releases/2004/...41203084345.htm

CITAZIONE
Nela Valle del Messico, su uno sterminato altopiano a un'altezza di 2300 metri, mani ignote fondarono, un giorno lontano, una città a cui gli Aztechi, i quali ne scoprirono le rovine dopo un oblio durato circa settecento anni, diedero il nome di Teotihuacan che, nel loro linguaggio, significava la città dove nascono gli Dei.

Se non sappiamo chi costruì questo sito, anche la datazione di origine ha indicazioni incerte oscillanti tra il 500 a.C. e il 200 a.C., probabilmente attorno al 300 a.C. Confessiamo l'emozione fortissima che sorge nell'anima quando si osservano le vedute aeree che è possibile ammirare di questa incredibile realtà creata su uno spazio sconfinato che accolse, chissà da chi e chissà quando, opere architettoniche gigantesche secondo uno schema complessivo di tutto l'insediamento improntato a un ordine e ad una armonia dai quali scaturisce un profondo senso di pace interiore.

Stranamente avverti, mentre contempli le vedute e il cervello mulina nell'inseguimento di mille domande e mille sensazioni, che non poteva esservi nome più adatto di quello che gli Aztechi attribuirono a quel complesso di rovine dimenticate. Quella sottile magia che fa parte del nostro essere fa rivivere le immagini della quotidianità di un popolo senza nome e senza volto e che, pure, per quasi un millennio abitò quei luoghi prima di scomparire improvvisamente senza un perchè se non quello delle pure ipotesi archeologiche. Scrive Brian Fagan:"Tra il 300 e il 100 a.C. Teotihuacan crebbe fino a divenire la forza dominante nella Valle del Messico e presto diffuse la sua influenza su un'area molto più vasta,comprendendo anche zone montane [...] Nel suo pieno rigoglio, era uno dei più vasti insediamenti umani al mondo. Teotihuacan è semplicemente immensa: le sue piazze, piramidi e strade sopraffanno il visitatore con le loro enormi dimensioni".

Ma se gli occhi della fantasia permettono di evocare i fantasmi degli uomini e delle donne che vissero nella magnificenza di quei luoghi e che seppero realizzare opere di tanta grandiosa bellezza, non è purtroppo altrettanto possibile rispondere alle domande che riguardano il tipo di civiltà che abitò in quella parte della Terra. Qualcosa, tuttavia, sappiamo che mette in luce quella che appare essere la profonda contraddizione che sta alla base delle civiltà americane e che, forse, va più correttamente interpretata come il dualismo scaturente dalla presenza, in seno ai popoli, di classi sacerdotali che sapevano mantenere il proprio potere per mezzo di pratiche che, da una parte, esaltavano la vita e, dall'altra parte, la vita uccidevano nei sacrifici religiosi.

Si legga così quanto scrive F. Jimènez del Oso: "Conosciamo ben poco delle credenze e conoscenze di coloro che edificarono Teotihuacan. Nonostante per più di un secolo siano stati compiuti lavori archeologici nelle rovine, solo una minima parte della città è stata scavata scientificamente. Ciò significa che, pur saccheggiata da cercatori di tesori e smantellata in parte per utilizzarne le pietre per costruire case e chiese, Teotihuacan conserva ancora molti dei suoi segreti".

Fonte:http://books.google.it/books?id=rek9Bubqz8...=gbs_navlinks_s

CITAZIONE
Teotihuacan non aveva eguali nel suo mondo: nessuna città della Mesoamerica era così grande, così popolata e così importante anche al di là dei suoi confini (Millon 1988). Essa costituiva una grande attrazione per gli stranieri, sia che fossero legati alle reti di commerci, sia che fossero rappresentanti di altre potenze contemporanee, sia ancora che fossero attirati dai grandi eventi cerimoniali e dal carattere sacro della città.

Anche i suoi monumenti erano senza precedenti. La Piramide del Sole, quando fu ultimata, era alta 64 metri, mentre la sua base misurava 210 metri quadrati e possedeva quattro terrazze.

Gli antichi sacerdoti vi sarebbero saliti da un'ampia scala,posta sul lato sinistro,per raggiungere un tempio che,molto probabilmente,si trovava sulla sommità della piramide.Sul lato occidentale della Piramide del Sole,c'è l'ingresso di una grotta naturale,in cui sembra che si celebrassero antichi riti.René Millon,uno degli archeologi che ha più studiato la città e,insieme a George Cowgill,ha diretto la rassegna completa e la mappatura di tutta la sua struttura architettonica,avanza con cautela alcune ipotesi.Teotihuacan si considerava il centro dell'Universo [...]

Fonte:http://books.google.it/books?id=n7gftUj1Lx...=gbs_navlinks_s

http://books.google.it/books?id=gKgvx7URUk...ihuacan&f=false

CITAZIONE
Furono gli Aztechi, che la conobbero già in rovina, a chiamarla Teotihuacan, che in lingua nahuatl vuol dire "luogo degli dei", e a dedicare al Sole e alla Luna le due principali piramidi. La leggenda dice che gli dei si riunirono a Teotihuacan, dove regnavano le tenebre a causa di un enorme cataclisma (qualcosa che ricorda molto da vicino il Diluvio universale della nostra tradizione), per scegliere chi di loro si sarebbe sacrificato assumendo le sembianze del Sole e della Luna al fine di ricreare le precedenti condizioni atte alla vita.

Fonte:http://books.google.it/books?id=Gjt5q5YnbK...=gbs_navlinks_s

Edited by RAGNOUOMO - 7/6/2018, 15:59
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 11/1/2011, 16:55




Un tunnel inesplorato sotto il Tempio di Quetzalcoatl (7 agosto 2010):
CITAZIONE
12 metri sotto il Tempio di Quetzalcoatl (Teotihuacan,Messico), gli archeologi hanno scoperto un antico tunnel che porta a un sistema di gallerie.

La speranza è che queste gallerie siano le tombe dei sovrani di Teotihuacan."A lungo gli archeologi locali e stranieri hanno cercato di localizzare le tombe dei sovrani dell'antica città, ma la ricerca è stata infruttuosa", dice il direttore del progetto Sergio Chaves Gomez. "Ecco perchè ogni giorno aumentano le nostre speranze,in quanto ci sono molte probabilità che essi si trovino all'interno di una grande tomba".

Al tunnel vi si accede tramite un condotto verticale largo quasi 5x5 metri e profondo 14. Al termine di questo si entra in un corridoio orizzontale lungo circa 100 metri che si estende verso il tempio e porta a una serie di gallerie tagliate nella roccia - forse, delle tombe.

Attualmente mancano ancora due metri da scavare prima di raggiungere il pavimento del tunnel. L'ingresso in quel corridoio potrebbe avvenire fra due mesi, quando il condotto verticale sarà completamente scavato. Inoltre, finora sono quasi 60.000 i frammenti di manufatti ad essere stati recuperati.

Per la verità l'esistenza del tunnel era già stata intuita nel 2003 da Sergio Gomez e Julie Gazzolla, ma ci sono voluti anni per pianificare l'esplorazione e raccogliere i fondi, prima che lo scorso anno potessero cominciare finalmente i lavori. Nel frattempo, i rilevamenti con il georadar e coi laser a scansione (o laser scanner) avevano generato immagini 3D che delineavano la lunghezza del tunnel e anche la presenza delle camere tagliate nella roccia.

Non si sa quando e perchè il tunnel sia stato chiuso, tuttavia "diverse indicazioni suggeriscono che l'accesso al passaggio sotterraneo venne chiuso tra il 200 e il 250 d.C., probabilmente dopo avervi depositato qualcosa dentro", dice Gomez. La città di Teotihuacan si estendeva per oltre 83 Km2 e al suo apice, verso l'inizio del primo millennio d.C., ospitava quasi 250.000 persone. Contiene anche alcune delle più grandi piramidi pre-colombiane del Nuovo Mondo.

Fonte: http://ilfattostorico.com/2010/08/07/un-tu...di-quetzalcoatl

http://heritage-key.com/blogs/ann/teotihua...athered-serpent
http://archive.cyark.org/new-discovery-wit...etzalcoatl-blog
httP://www.enricobaccarini.com/?p=1384
http://en.wikipedia.org/wiki/Temple_of_the...nt,_Teotihuacan
http://latinamericanstudies.org/teotihuaca...uetzalcoatl.pdf
www.academia.edu/217758/The_Feather...re_Perspectvies
http://yurileveratto.com/it/articolo.php?Id=42

Edited by RAGNOUOMO - 2/11/2014, 16:34
 
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Barbanera3
view post Posted on 1/4/2015, 15:38




CITAZIONE (RAGNOUOMO @ 11/1/2011, 17:55) 
Un tunnel inesplorato sotto il Tempio di Quetzalcoatl (7 agosto 2010):

Gli scavi proseguono:

http://ilfattostorico.com/2013/04/28/scope...e-a-teotihuacan

http://ilfattostorico.com/2013/05/06/centi...-a-teotihuacan/

http://ilfattostorico.com/2014/11/24/nuovi...di-teotihuacan/

Gli archeologi suppongono che il sito contenga una camera funebre, ancora sepolta sotto il suolo.

Molte domande rimangono senza risposte.
 
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Barbanera3
view post Posted on 2/5/2015, 16:10




CITAZIONE (Barbanera3 @ 1/4/2015, 16:38) 
CITAZIONE (RAGNOUOMO @ 11/1/2011, 17:55) 
Un tunnel inesplorato sotto il Tempio di Quetzalcoatl (7 agosto 2010):

Gli scavi proseguono

Un fiume di mercurio intorno alla tomba del re? www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=577, www.dailymail.co.uk/news/article-30...rial-twist.html, www.focus.it/cultura/storia/mercuri...-di-teotihuacan, www.altrogiornale.org/mercurio-liqu...mide-messicana/, www.theguardian.com/world/2015/apr/...mid-teotihuacan, www.disclose.tv/liquid-mercury-foun...-gravity-315612, http://ultraculture.org/blog/2015/05/05/te...liquid-mercury/, www.ancient-origins.net/news-histor...yal-tomb-002952, http://www.archaeology.org/issues/200-1601...ihuacan-mercury, http://blogs.berkeley.edu/2015/04/25/liqui...exican-pyramid/

"Il ritrovamento di grandi quantità di mercurio liquido al di sotto delle rovine di Teotihuacan, secondo i ricercatori che vi operano, potrebbe portare presto alla scoperta del luogo di sepoltura dei misteriosi sovrani della città. Il mercurio è stato scoperto dall'archeologo Sergio Gomez alla fine di un tunnel sotto la piramide del Serpente Piumato, la terza più grande piramide di Teotihuacan. Già nel novembre 2014 lo stesso Gomez aveva annunciato il ritrovamento di tre ambienti alla fine del tunnel. Vicino all'ingresso di questi ambienti è stato ritrovato un inaspettato tesoro: statue di giada, una scatola piena di conchiglie intagliate e sfere di gomma. L'archeologo ha proseguito nel suo scavo malgrado la forte umidità e la presenza di mercurio, che ha richiesto, a quanti erano impegnati nei lavori, di dotarsi di appositi indumenti protettivi".

Tratto da http://oltre-la-notte.blogspot.it/2015/04/...eotihuacan.html

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www.smithsonianmag.com/history/disc...acan-180959070/

Edited by Barbanera3 - 7/6/2018, 16:30
 
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