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Consigli per risparmiare...

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view post Posted on 25/4/2014, 11:16
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Come dice il titolo, vorrei aprire una discussione riguardo tutte le possibili soluzioni che si possono adottare per risparmiare tempo, soldi ed energia nelle attività quotidiane. Vorrei dare inoltre questa occasione a tutti, in modo che chiunque abbia consigli, trucchi, metodiche precise o anche semplici osservazioni che possano risultare utili possano immortalarle qui, in questo modo anche altri interessati alla questione potranno usufruire di queste piccole conoscenze.
Naturalmente vorrei precisare che sono ammesse soltanto esperienze personali, cose che si sono osservate DIRETTAMENTE e il cui risultato è quindi SICURO, sono quindi bandite teorie, ipotesi, speculazioni e fantasie personali, perchè andrebbero direttamente contro proprio a quelle cose che il thread si propone invece di risparmiare, cioè tempo, soldi ed energia.
Inizio io questa che, sono sicuro, diventerà una delle più consultate discussioni del forum ;)


LA LAVASTOVIGLIE.

Il primo consiglio riguarda una delle necessità da sempre meno gradevoli, ovvero lavare i piatti. Il progresso fortunatamente ci ha regalato un elettrodomestico che ci ha alleggerito di questa incombenza, almeno nei casi in cui non si ha a disposizione molto tempo (o voglia!) per adempiere a questa faccenda manualmente. Tuttavia naturalmente questa comodità necessita di energia, tempo e soldi per essere utilizzata e, nonostante tutti i notevoli miglioramenti della tecnica atti a far risparmiare tempo ed energia (con le relative spese), non sempre sappiamo fare tesoro di questi vantaggi, anzi, spesso per capriccio o ignoranza sull'argomento tendiamo ad annullare questi pregi, spendendo, o meglio, dilapidando i soldi che questi gioielli della tecnica ci fanno risparmiare per comprare prodotti che oltretutto annullano anche i benefìci relativi al minore impatto ambientale. Avete notato o calcolato quanto costano tutte quelle simpatiche e colorate pastigliette, gel, polveri varie, brillantanti, deodoranti, ecc., che si comprano al supermercato? Ogni marca di detersivi ed altri prodotti dedicati a questo elettrodomestico, per quanto economici possano essere, sono sempre almeno un poco più dispendiosi del dovuto (e non solo per far guadagnare i produttori).
Immerso in queste considerazioni, quindi, un giorno ho cercato di mettere insieme una mia certa qual conoscenza dei componenti chimici necessari a produrre un buon detersivo, componenti quasi sempre presenti in tutti i prodotti per lavastoviglie deputati al lavaggio vero e proprio, nonchè di quelli necessari ad evitare che l'asciugatura lasci quella tipica patina biancastra dovuta al calcare presente nell'acqua, che tende ad accumularsi sulla superficie delle stoviglie restituendo un aspetto sgradevolmente opaco e lattiginoso soprattutto ai bicchieri e alle posate.
Così, dopo un certo ragionamento ho messo insieme tutto quanto e sono arrivato a un'idea, l'ho messa in pratica e ho sostituito i prodotti dedicati con altri analoghi anche se meno "su misura", diciamo così. Ho sistemato tutto e ho fatto partire il lavaggio e al termine ho controllato il risultato. Devo essere sincero, non nutrivo molte speranze riguardo l'esito del mio piccolo esperimento, consideravo che non è facile trovare valide sostituzioni che possano almeno avvicinarsi abbastanza al risultato fornito dai prodotti delle grandi aziende e che chissà quale sequela di prove ed errori avrei dovuto affrontare.
Ebbene, avrò anche una fortuna sfacciata, ma quando ho aperto lo sportello e controllato il grado di pulizia delle stoviglie... sono rimasto di stucco!!!
Le pentole, le posate, le padelle, erano perfettamente pulite, sgrassate, lucide a specchio! :o:
I bicchieri poi sembravano di cristallo appena uscito dalla fabbrica! Perfettamente puliti e limpidi come non mai! :o:
Infine benchè non avessi usato alcun tipo di deodorante non c'era alcun odore, insomma, era tutto assolutamente perfetto!
Non avrei potuto sperare di meglio, non solo ho risparmiato un mucchietto di eurini, ma oltretutto il risultato era davvero spettacolare!!! ^_^

Eccomi qui dunque a condividere con voi il metodo per ottenere i miei stessi risultati, sicuro che anche voi ne sarete soddisfatti!
Innanzitutto una necessaria spiegazione sullo scopo dei singoli elementi che si usano di solito nella lavastoviglie:

- Il detersivo. Per questo non sono necessarie spiegazioni, serve a decomporre e solubilizzare lo sporco depositato sulle stoviglie, in modo da facilitarne il distacco e l'eliminazione attraverso lo scarico dell'apparecchio.

- Il sale. Questo è già più difficile da capire, ma non tantissimo in fondo. Non si tratta di sale comune, ma di colururo di sodio puro, cioè senza le sostanze che tipicamente si trovano nel sale da cucina, come iodio e altro. Serve ad addolcire l'acqua, cioè sostanzialmente a ostacolare la deposizione del calcare durante la fase di asciugatura.

- Il brillantante. Come dice la parola serve a rendere più brillante la superficie delle stoviglie e per riuscirci fa in modo che l'acqua scivoli via immediatamente dalla superficie, impedendo che vi rimanga sotto forma di goccioline.

- Il deodorante. Anche questo non ha bisogno di spiegazioni, serve a fare in modo che le stoviglie stesse non emanino residui odorosi relativi ai cibi lavati via dal detersivo e che il detersivo stesso non sempre riesce ad eliminare completamente.

Se quindi volete ovviare alle spese di gestione dell'apparecchio ho la soluzione adatta, sicura per tutti i modelli
esistenti sul mercato.

Procuratevi una scatola di carbonato di sodio puro (soda). Nello spoiler troverete quella che ho usato io e che è, credo, la più famosa e diffusa sul mercato.

Ora passiamo al secondo componente, un bel barattolo o scatola (dipende dai formati, meglio la scatola comunque, perchè costa meno) di bicarbonato di sodio. Anche qui metto in spoiler la marca che ho usato io, anche in questo caso la più famosa e diffusa.

Infine, ultimo componente, un barattolo di acido citrico puro. Questo componente, purtroppo, non gode della stessa facile reperibilità degli altri due, si tratta di un prodotto particolare che, almeno per ora, non è ancora venduto nei supermercati allo stesso modo del bicarbonato e della soda, deve essere infatti ordinato in farmacia poichè viene sintetizzato e confezionato da laboratori specializzati. Non è comunque troppo difficile trovarlo, è sufficiente entrare in una farmacia abbastanza fornita e ordinarlo. Basta dire chiaramente che si ha bisogno di ACIDO CITRICO MONOIDRATO. A questo scopo è meglio ordinare quantitativi abbastanza grossi poichè alla fine sono più convenienti e durano di più. Un barattolo da 1Kg è perfetto allo scopo. Inoltre si dispone in questo modo di un prodotto relativamente economico e con una purezza di livello farmaceutico, che è la migliore in assoluto, tanto puro da poter essere usato anche per altri scopi, come la produzione di formaggio di soia al gusto di limone, decalcificare ferri da stiro e macchine per espresso, ecc.
Ogni farmacia ha il suo produttore di fiducia, uno dei migliori è la Carlo Erba, ma alla fine è solo uno dei tanti. Quello che uso io ad esempio è il seguente.

Di cui il seguente è il prodotto che uso io:


Queste sono le dosi e il procedimento che ho usato io, ma voi potete sperimentare a vostra volta le dosi più adatte al vostro apparecchio, mentre invece il procedimento va eseguito esattamente nello stesso modo, soprattutto va rispettata la separazione tra vano di lavaggio e vaschetta, altrimenti è tutto inutile.
Innanzitutto riempite come fate di solito la vostra lavastoviglie, assicurandovi che tutto venga raggiunto agevolmente dai vari getti d'acqua e che i bracci ruotino senza trovare ostacoli, questo è molto importante.
Quando tutto è pronto e tutto posizionato in modo ottimale nei relativi cestelli, prendete la soda e versatene due cucchiai da tavola abbondanti nel vano di lavaggio, ovvero dove si trovano già i piatti e le pentole, stando però lontani dal buco di scarico dell'acqua, altrimenti tutta la soda verà scaricata fuori prima ancora di iniziare il ciclo di lavaggio.
Ora prendete il bicarbonato e versatene anche di esso due cucchiai da tavola abbondanti, esattamente nello stesso punto dove già si trova anche la soda.
A questo punto prendete il vostro barattolo di acido citrico, aprite la vaschetta dove di solito si mette il detersivo in pastiglie o in polvere, prendete un cucchiaINO da tè e versatene esattamente due cucchiaini nella vaschetta. Richiudete per bene lo sportellino della vaschetta e fate partire un lavaggio normale, adatto per il carico e il tipo di sporco che avete sulle stoviglie.
ATTENZIONE!
Non invertite la disposizione dei tre componenti poichè è pensata per essere prelevata correttamente nelle diverse fasi di lavaggio, soprattutto NON MISCHIATE MAI l'acido citrico con la soda o il bicarbonato, questa regola è fondamentale e va rispettata alla lettera, perchè in caso contrario reagirebbero direttamente tra loro immediatamente al primo lavaggio, rendendo tutto completamente inutile!
Queste sono le dosi da usare la prima volta, sono abbastanza abbondanti perchè bisogna constatare se questo metodo funziona davvero anche per voi. Poi col tempo e i tentativi potrete stabilire le dosi esatte per la vostra lavastoviglie, ma per adesso provate con quelle che vi ho detto.

Naturalmente sono molto curioso di conoscere i vostri risultati, se provate fatemelo sapere.
A presto! ^_^

Edited by yareol - 11/5/2014, 22:21
 
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view post Posted on 25/4/2014, 13:47
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Alcuni doverosi chiarimenti si rendono necessari, in modo da non commettere errori.

Il carbonato di sodio (la soda) e il BIcarbonato di sodio NON sono la stessa cosa. Sono due sostanze completamente diverse, dove ad esempio il bicarbonato è innocuo e può essere anche disciolto e bevuto come antiacido, facendovi fare tutt'alpiù un semplice ruttino, il carbonato se lo ingeriste non solo vi avvelenerebbe ma oltretutto vi corroderebbe lo stomaco! Quindi occhio a non confonderli, la soda va riposta nell'armadietto dei detersivi, il bicarbonato invece va nella dispensa ;) Ok?
E' inoltre più sicuro maneggiare la soda senza toccarla con le mani in quanto e una sostanza piuttosto aggressiva e può essere irritante per la pelle, consiglio a tal proposito di usare guanti di gomma.

Ora invece una spiegazione sul modo di agire dei tre componenti che ho scelto per il lavaggio.

- La soda. E' un forte detergente, attacca lo sporco, ammorbidisce le incrostazioni e sgrassa per bene.

- Il bicarbonato. Esattamente per lo stesso scopo per cui viene usato durante la bollitura delle verdure, in questo caso serve a sfibrare le sostanze organiche dello sporco e, come per la soda, ad ottenere un ulteriore effetto sgrassante.

- L'acido citrico. L'effetto di questa sostanza è duplice, la prima metà della quantità totale va a neutralizzare tutti i residui di soda e bicarbonato rimasti sulle stoviglie e nel vano della lavastoviglie. La seconda metà invece reagisce col calcare presente nell'acqua e gli impedisce di depositarsi sulle stoviglie durante la fase di asciugatura, fungendo così da brillantante.

In realtà i primi due componenti entrano in azione durante quella che dovrebbe essere solo la fase di ammollo, cioè quella fase che serve ad ammorbidire lo sporco in modo da renderlo meno tenace, tuttavia l'azione del muscuglio soda/bicarbonato è così energica che effettua un'operazione di pulizia completa già in quella fase.

In tutto il ciclo completo di lavaggio tipico in cui è programmata una lavastoviglie si compone di tre fasi totali, ovvero:

1 - L'ammollo, operazione già descritta in precedenza.
2 - Il lavaggio vero e proprio, cosa che avviene quando si utilizza la pastiglia comune.
3- Il risciaquo, che avviene dopo lo scarico del lavaggio precedente e che lava via tutti i residui di detersivo.

A questo programma tipico potrebbero aggiungersi più o meno fasi, a seconda del modello di lavastoviglie usato e del programma scelto per il lavaggio, compresa la fase di asciugatura, che ormai è presente in tutti i modelli più moderni.
 
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view post Posted on 29/4/2014, 10:11
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LA COTTURA A VAPORE.


Ecco a voi invece un suggerimento su come cuocere la verdura usando un quarto (se non meno ancora) di acqua: La cottura a vapore.
Molti pensano che per cuocere a vapore siano necessarie macchine apposite o forni specifici, ma questo non è affatto vero, bastano una pentola e uno scolapasta in metallo, meglio se quelle con scolapasta incorporato, tipo queste:



Se invece non avete voglia di comprare pentole di questo tipo potete sempre ovviare usando una pentola normale, dentro la quale porre un colino da brodo in metallo provvisto di ganci di supporto, tipo questo:

colino_da_brodo

o qualcosa di simile, l'importante è che abbia questi requisiti:

- che sia dello stesso diametro della pentola, oppure leggermente inferiore. MAI superiore, altrimenti il vapore fuoriesce dalle maglie della retina rendendo tutto inutile.
- che sia DI METALLO, evitare quindi quelli in materiale plastico, che col calore potrebbero deformarsi o proprio sciogliersi.
- che abbia una forma tondeggiante, precisamente a mezza sfera, per poter contenere la maggior quantità possibile di cibi.
- che sia molto profondo, per lo stesso motivo.
- che non abbia sporgenze che tengano sollevato il coperchio una volta coperta la pentola, altrimenti tutto il vapore fuoriesce immediatamente dalla fessura lasciata aperta e la verdura o non cuoce o ci mette troppo tempo.
- che resti sospeso ad almeno 3 cm dal fondo della pentola e comunque a 1 cm al di sopra dell'acqua che andremo a versare sul fondo.


Il tutto dev'essere disposto come da schema:

schema_pentola_colino


Per il resto procedere come segue:

- Inserire lo scolapasta o il colino (a seconda dei casi) nella pentola.
- Versare l'acqua all'interno della pentola fino a quando il livello raggiunto sarà sufficiente, in ogni caso non deve toccare lo scolapasta o la reticella del colino. Al massimo mantenerla 1 cm al di sotto.
- Porre le verdure o le uova o comunque il tipo di cibo che avete intenzione di cuocere in questo modo dentro lo scolapasta o il colino. Preferibilmente fino ad occupare tutto lo spazio disponibile, in questo modo i vantaggi di questo sistema di cottura vengono sfruttati al massimo. Accertarsi comunque che una volta chiuso il coperchio rimanga perfettamente aderente al bordo della pentola.
- Coprire la pentola con un coperchio adatto senza lasciare nemmeno una fessura aperta.
- Accendere il fornello lasciando la fiamma al minimo.

Una volta che l'acqua avrà raggiunto la temperatura di ebollizione lasciar cuocere il cibo sempre con la fiamma al minimo fino al termine della cottura, questo è molto importante. Inoltre è fondamentale anche aprire la pentola solo il tempo strettamente necessario per controllare il grado di cottura del cibo, altrimenti tutto il calore accumulato andrà a disperdersi nell'ambiente.

Questo tipo di cottura, se effettuato correttamente e rispettando tutte le regole prescritte, dimezzerà il consumo di gas e ridurrà a un quarto quello di acqua. Inoltre ha altri interessanti vantaggi, non ultimo quello di eliminare le impurità e i residui dalla superficie delle verdure e di far spurgare, per diffusione, tutte le sostanze nocive eventualmente presenti nel cibo. Le verdure ad esempio possono essere state trattate con pesticidi, fertilizzanti chimici, o, se sono vegetali a foglia, essere stati esposti a ricadute di smog e simili attraverso la pioggia, il lavaggio non sempre riesce a togliere questi residui dalla superficie e dai pori delle verdure. Il vapore invece, con la sua azione lenta ma progressiva riesce ad eliminare la gran parte di queste sostanze, facendole raccogliere dentro l'acqua sul fondo della pentola, lontano dal cibo in cottura, il che diventa una specie di trappola di sicurezza per tutte le impurità, inoltre l'assenza di un'ebollizione troppo vivace impedisce a queste stesse sostanze di rientrare di nuovo a contatto col cibo. La cottura a vapore mantiene inalterate le caratteristiche di sapore e consistenza dei cibi, eliminando nel contempo molta della percentuale di grassi presenti, ottenendo così un cibo più sano.
Nella cottura a vapore la fiamma viene mantenuta al minimo perchè non è necessaria un'ebollizione vera e propria dell'acqua, la cosa fondamentale invece è che la temperatura all'interno della pentola si mantenga a 100°C, con questo sistema l'acqua stessa evapora molto più lentamente e il consumo di gas (o elettricità, a seconda del tipo di fornelli che usate) viene ridotto al minimo in quanto il calore prodotto viene assorbito in maggior parte dalla pentola, anzichè scivolare via quasi tutto nell'ambiente.

Edited by yareol - 11/5/2014, 22:21
 
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skorpinia
view post Posted on 29/4/2014, 10:35




CITAZIONE (yareol @ 25/4/2014, 14:47) 
Alcuni doverosi chiarimenti si rendono necessari, in modo da non commettere errori.


Ora invece una spiegazione sul modo di agire dei tre componenti che ho scelto per il lavaggio.

- La soda. E' un forte detergente, attacca lo sporco, ammorbidisce le incrostazioni e sgrassa per bene.

- Il bicarbonato. Esattamente per lo stesso scopo per cui viene usato durante la bollitura delle verdure, in questo caso serve a sfibrare le sostanze organiche dello sporco e, come per la soda, ad ottenere un ulteriore effetto sgrassante.

In realtà i primi due componenti entrano in azione durante quella che dovrebbe essere solo la fase di ammollo, cioè quella fase che serve ad ammorbidire lo sporco in modo da renderlo meno tenace, tuttavia l'azione del muscuglio soda/bicarbonato è così energica che effettua un'operazione di pulizia completa già in quella fase.

Interessante...
L'hai già provata questa miscela in azione?
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skorpinia
view post Posted on 29/4/2014, 15:55




CITAZIONE (yareol @ 29/4/2014, 11:11) 
Ecco a voi invece un suggerimento su come cuocere la verdura usando un quarto (se non meno ancora) di acqua: La cottura a vapore.


Se invece non avete voglia di comprare pentole di questo tipo potete sempre ovviare usando una pentola normale, dentro la quale porre un colino da brodo in metallo provvisto di ganci di supporto, tipo questo:

Ottimo suggerimento.
Se posso permettermi un piccolo suggerimento faccio notare che vendono a pochi euro una specie di fondello in inox bucherellato adattabile a qualsiasi pentola costruito come una margherita apribile a ventaglio per cui non importa il diametro della pentola. E' munito di piedini distanziatori fatto apposto alla bisogna e molto più pratico di un colino. :B):
Skorpy
 
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view post Posted on 30/4/2014, 19:33
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Forse intendi questa qua:

Cestello-Per-Cottura-A-Vapore-Kitchen-Bazaar


Si l'ho comprata anch'io, è formata da tanti "petali" forati che si possono aprire e chiudere a margherita, adattandosi così a quasi tutte le pentole. Io l'ho pagato 5 euro. Effettivamente è pratico e semplice da usare anche se non si trova proprio dappertutto. Comunque la mia idea era di spendere solo per comprare una pentola grande a sufficienza per un certo quantitativo di cibo, mentre per le piccole cotture, come una scatola di legumi freschi o anche un paio di uova da fare sode sarebbe meglio usare qualcosa di più piccolo, proprio per evitare di consumare acqua e gas con pentole più grandi.
 
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skorpinia
view post Posted on 1/5/2014, 07:04




Sì quella. Molto pratica.
Skorpy
 
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view post Posted on 9/5/2014, 13:58
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LA STUFA PIROLITICA.

Ho trovato questo filmato su YouTube, parla di un tipo di stufa molto economica ed efficiente dal punto di vista energetico. Permette di ricavare il massimo possibile dell'energia da parte del combustibile sfruttando un principio termochimico che separa i gas leggeri dalla biomassa, bruciandoli senza però incenerire il carbonio contenuto nella biomassa stessa. In altre parole è un dispositivo totalmente autonomo di combustione, molto simile a una stufa normale, ma che al termine della combustione anzichè restituire solo cenere (come in una sfufa normale) restituisce carbone, che a sua volta può essere O bruciato, oppure utilizzato come fertilizzante biologico per terreni. Il tutto è spiegato perfettamente nel video seguente, estrapolato dalla trasmissione "Geo & Geo" nella rubrìca dedicata alle innovazioni scientifiche.
Vorrei precisare che nonostante questo non sia una constatazione diretta derivata dall'utilizzo personale di questa tecnologia, costituisce comunque una fonte affidaibile, curata dalla TV di Stato e proveniente da uno studio teorico e pratico del CNR. Anche il principio di funzionamento è abbastanza semplice da imparare e non abbisogna quindi di ulteriori verifiche per poterne confermare l'effettiva efficacia.
In ogni caso giudicate voi stessi.

Video

Se per qualche motivo il video dovesse non essere più disponibile potete scaricarne una copia da QUI

Edited by yareol - 11/5/2014, 22:19
 
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skorpinia
view post Posted on 11/5/2014, 19:14




Le cose semplici e che costano poco non passeranno mai.. :angry:
Questa stufa mi ricorda un progetto che risale agli anni '50. Lo lessi in una rivista di antiquariato: SISTEMA A.
Consisteva in un tubo simile a quello del filmato tranne che per la parte finale che pare sia molto importante, per il resto era identico specie nel sistema di aerazione della base.
L'alimentazione consisteva in segatura pressata (allora il pellet non era stato ancora inventato) , od altro materiale infiammabile sempre pressato, es: giornali fatti macerare in acqua e poi pressati e fatti asciugare, c'era ache un piccolo apparecchio sempre di facile fabbricazione casalinga che fungeva alla bisogna
L'accorgimento principale era che nel cilindro pressarto si praticava un foro verticale al centro, quindi si accendeva dal di sotto. La combustione avveniva in modo lentissimo e si aveva un rendimento altissimo....
Questo a detta dell'inventore.
Secondo te Yareol c'è somiglianza? E' la stessa pirolisi?
Skorpy
 
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view post Posted on 11/5/2014, 20:56
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No, la pirolisi è il rilascio dei gas leggeri combustibili ad opera del calore, al termine della quale rimane solo carbone, cioè un prodotto che, come dicevo sopra e come viene affermato nel filmato stesso, può essere di nuovo combusto per produrre calore oppure usato come fertilizzante. Quello che descrivi tu invece molto probabilmente è combustione comune, che anche se lentissima restituisce solo cenere.

Puoi osservare tu stesso in pratica la differenza tra i due meccanismi con questo esempio: prendi due batuffoli uguali di cotone idrofilo, quello per disinfettare le ferite per intenderci. Prendine uno e imbevilo completamente di alcool denaturato, mettilo su un piattino o su una pietra piatta e accendilo con un fiammifero. Ecco questa è fondamentalmente la rappresentazione visuale del fenomeno della pirolisi, per effetto del calore generato dalla combustione dell'alcool, l'alcool stesso contenuto nel battuffolo evapora andando ad alimentare la fiamma, la quale genera calore facendo evaporare altro alcool, che a sua volta alimenta la fiamma, e così via fino ad esaurimento di tutto l'alcool. L'etanolo di cui era imbevuto il cotone rappresenta i gas leggeri che vengono liberati dal calore nella stufa pirolitica, mentre il cotone simboleggia la parte carboniosa che rimane al termine della pirolisi. Ora prendi il secondo batuffolo di cotone e dagli fuoco direttamente senza prima imbibirlo di alcool, lo vedrai bruciare velocemente sino a ridursi in cenere, ecco questa è la combustione comune, dove il risultato finale è un residuo incombustibile, la cenere appunto.

Edited by yareol - 11/5/2014, 22:16
 
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skorpinia
view post Posted on 11/5/2014, 21:23




Capito.
Ho visto dal vivo come fanno il carbone. In pratica è la pirolisi.
...credo... :huh:
Skorpy
 
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view post Posted on 12/3/2023, 15:50
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Piccolo e breve consiglio per risparmiare sul gas: quando dovete cuocere la pasta o altri cibi da far cuocere in acqua bollente invece di riempire la pentola con acqua fredda usate l'acqua calda. La caldaia è più efficiente nello scaldare l'acqua, usa meno gas per arrivare alla stessa temperatura e inoltre l'acqua stessa bollirà prima. In questo modo risparmierete tempo e gas.
 
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view post Posted on 20/3/2023, 14:40
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Ottimo consiglio,approvo,faccio sempre cosi!
ibb.co/8NC9mHj7

Edited by Queen Zone - 24/3/2023, 20:14
 
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