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Curarsi mangiando., Come sfruttare i benefìci delle piante in modo appetitoso!

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icon1  view post Posted on 2/9/2014, 14:38
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Questa discussione serve come spunto per incentivare alla raccolta e condivisione di informazioni riguardo alimenti vegetali non solo utili alla salute ma anche come invitante ingrediente in cucina, così da unire l'utile al dilettevole e sposare egregiamente la buona forma fisica al piacere della tavola.

Mi sono piacevolmente imbattuto in un sito dove vengono descritte le proprietà di alcune radici e piante saporite che sembrano essere un vero toccasana per l'organismo, oltre che validissimi complementi all'alimentazione, così ho deciso trascrivere queste informazioni qui di seguito, sono certo che le troverete... di vostro gusto! :lol:

Le prime info in questo post le ho tratte dal sito "Vitamineproteine", reperibile all'indirizzo www.vitamineproteine.com



La radice di loto
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La radice del fiore di loto: La famosa è delicata radice di loto è una radice commestibile che nasce sott’acqua derivante dalla pianta di loto. Da secoli, questa radice è stata utilizzata nelle regioni orientali, soprattutto nelle culture cinesi e giapponesi. Quasi tutte le parti della pianta tra cui radici, steli di fiori e semi sono utilizzati nella cucina. Botanicamente parlando si tratta di una pianta acquatica erbacea perenne appartenente alla famiglia Nelumbonaceae, nome scientifico: Nelumbo nucifera.
La Radice di loto è coltivata come tubero annuale in stagni artificiali. Può crescere direttamente dai semi, ma preferibilmente si usano sempre le radici già pronte perchè si impiega meno tempo per la riproduzione. Si può notare la maturazione completa quando si vede la comparsa di grandi foglie galleggianti circa 5-6 mesi dopo.
Le radici crescono sott’acqua nel fango. Ha la forma tipica di una salsiccia, il suo colore è grigio-bianco e misura circa 10-20 cm di lunghezza. Internamente, la radice bianca e croccante ma anche lievemente dolce.
La radice di loto offre numerosi benefici per la nostra salute che andremo a conoscere qui di seguito. 100 g di radice forniscono circa 74 calorie. Tuttavia, è ricca di preziosi fitonutrienti, minerali e vitamine essenziali. 100 g di polpa fresca forniscono una buona percentuale di fibra. La fibra, riduce il colesterolo nel sangue ed è molto efficace in caso di costipazione (stitichezza).
Qui sopra possiamo dare uno sguardo alla tabella nutrizionale della radice di loto relativa a 100 grammi di prodotto. La vitamina più importante che si contraddistingue subito è la vitamina C presente in una percentuale molto alta. La vitamina C è una potente vitamina idrosolubile antiossidante. È richiesta per la sintesi del collagene nel nostro organismo. Il collagene è la proteina strutturale principale nel nostro corpo necessaria per mantenere l’integrità dei vasi sanguigni, della pelle, degli organi e delle ossa. Il consumo regolare di cibi ricchi di vitamina C aiuta il corpo a proteggersi dal temuto scorbuto, inoltre aiuta a sviluppare una resistenza contro le infezioni virali, aumentando l’aggressività dei nostri globuli bianchi, accelera la guarigione delle ferite e combatte in modo ottimale i radicali liberi. Buona anche la presenza di vitamine del gruppo B essenziali per il nostro metabolismo. Possiamo trovare l’acido folico, la niacina, la vitamina B6, la riboflavina, l’acido pantotenico, e la tiamina. Tra i minerali invece, si trova in buona percentuale rame, ferro, zinco, magnesio, manganese. La radice di loto può trovare posto a tavola in un ottima insalata mista molto ricca e abbondante di preziosi nutrienti. E voi la avete mai assaggiata?




La radice del rafano
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La radice di rafano: Il famoso Rafano è una lunga radice usata come condimento in cucina. La radice ha un sapore forte e piccante. Botanicamente parlando, questa gustosa radice pungente appartiene al genere: Armoracia, famiglia delle Brassicaceae (mostarde). Nome scientifico: Armoracia rusticana. Il Rafano è originario delle regioni orientali e mediterranee dell’Europa da dove si diffuse in America durante il periodo coloniale. La pianta è perenne, ma può essere coltivata tutto l’anno in quasi tutto il mondo grazie alle sue radici spesse, carnose e profonde. La pianta si presenta con larghe foglie, increspate. Cresce meglio in climi freddi e in buone condizioni di luce solare. Le radici di rafano vengono piantate in primavera e raccolte entro la fine dell’autunno. Le radici sono lunghe all’incirca 12 centimetri.
Esistono diverse varietà di rafano tra cui la famosa radice Wasabi (Wasabia japonica) praticamente è una variante giapponese del rafano, ma a differenza dell’Armoracia rusticana ha un sapore forte e delicato di mela. Il Rafano ha un basso contenuto di calorie e grassi, ma contiene una buona quantità di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti. Alcuni principi attivi in ​​esso risultano essere fortemente antiinfiammatori, diuretici (aumenta la produzione di urina), ed ha effetti calmanti sul sistema nervoso diminuendo lo stress, l’ansia e il nervosismo.
La radice contiene molti fito-composti chimici volatili, che gli donano il suo forte sapore pungente. Alcuni dei maggiori composti della radice sono: allile, butenile isotiocianato, sinigrina, pentile isotiocianato, e isotiocianato feniletile. Questi composti a forte azione antiossidante hanno potenti funzioni di disintossicazione dell’intero organismo.
Il Rafano è un potente stimolante gastrico, aumenta l’appetito e aiuta la digestione. I fito-composti chimici presenti nella radice e citati qualche riga qui sopra, stimolano le ghiandole salivari, le ghiandole gastriche e intestinali aumentando la secrezione degli enzimi digestivi, facilitando così l’intero processo digestivo.
Qui sopra possiamo dare uno sguardo alla tabella nutrizionale relativa a 100 grammi di rafano. Ha una buona quantità di vitamina C, che è un potente vitamina solubile in acqua anti-ossidante. 100 g di radice fresca forniscono il 41% del valore RDA consigliato. La vitamina C aiuta a contrastare le infezioni virali stimolando il sistema immunitario capace di diventare molto aggressivo contro i nemici esterni. Inoltre, aiuta a rimuovere i radicali liberi nocivi dal corpo e aiuta in modo molto efficace nella prevenzione del cancro, delle infiammazioni e delle comuni infezioni. La radice di rafano è spesso usata come spezia. La presenza di minerali non è elevata ma tutto sommato non mancano.
La radice presenta piccole quantità di vitamine essenziali, come acido folico, piridossina, riboflavina, niacina e acido pantotenico.
Da non confondersi con il Rafano nero o Ravanello nero (Raphanus Sativus var nigra).




La radice di topinambur
topinambur

Il Topinambur: Proprietà e benefici Topinambur: Sempre più spesso ci confrontiamo con ortaggi dai nomi veramente strani come il famoso topinambur. Botanicamente parlando è un membro della famiglia del girasole (come lo sono i carciofi) e originaria del Nord America. Nome scientifico: Helianthus tuberosus. Nel 1610 venne per la prima volta esportato in europa ma la sua fama fu presto eclissata quasi definitivamente dalla patata. Recentemente ha riacquistato una certa importanza. La pianta si presenta come un piccolo girasole con piccoli fiori. Nell’orto può diventare molto invasivo.
E’ un valido alimento alternativo per i diabetici. Perchè? Contiene grandi quantità di inulina. Non è facilmente digeribile è viene considerato un prebiotico. L’inulina è diversa dal insulina, ma forse tende ad imitare quest’ultima. L’inulina si è rivelata utile in casi di costipazione. Abbassa i livelli di glucosio nel sangue e migliora l’assorbimento del minerale calcio. E’ anche in grado di apportare una significativa riduzione dei trigliceridi e del colesterolo (cattivo) LDL.
Il Topinambur che a primo sguardo assomiglia ad una radice un po “strana” o più similmente a una (radice o tubero) di “zenzero” è ricca di prebiotici Frutto Oligo Saccaridi, che aiutano a costruire una buona flora intestinale e sono in grado di bilanciare i livelli di zucchero nel sangue.
Il topinambur è stato storicamente utilizzato come integratore alimentare per chi soffre di diabete e disturbi del pancreas e per ridurre i livelli di zucchero nel sangue riducendo al minimo la necessità di insulina.
La scienza odierna però non concede larghe prospettive al topinambur. Diete a base “solo” di questo alimento andrebbero evitate. L’elevata inulina contenuta potrebbe anche dare diversi problemi a livello gastrico. Sconsiglio di assumere integratori fai da te. E’ di vitale importanza discutere con il proprio medico curante se si ha intenzione di modificare la propria dieta.
Il topinambur è un affidabile fonte di fibre, FOS, inulina, tiamina, fosforo, potassio e ferro. E’ relativamente a basso contenuto di grassi saturi, colesterolo e sodio. Non sempre è disponibile in ogni negozio di frutta e verdura. Sinceramente l’ho visto pochissime volte. La gente non lo conosce bene e preferisce di gran lunga le famose patate. Quest’ultime hanno sicuramente rapito il palato dei consumatori.
Possiamo trovare il topinambur in molte ricette di cibi tedeschi (Vollwertkost).

Edited by yareol - 5/9/2014, 15:44
 
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skorpinia
view post Posted on 4/9/2014, 19:54




Molto interessante. Invece di studiare come sedare senza successo gli impulsi che vengono dai lombi sarebbe meglio studiare i cibi che favoriscono certi istinti. La vita è breve e come dice sempre l'ultimo dei terapisti corporei, mio amico, ogni lasciata è perduta....(riflessione scema)
Mai mangiato radici di loto..
ne parlano sempre nei film mitologici e mi sono sempre chiesto dove trovarle.
Io sono ghiotto di lampascioni che sono bulbi simili ali cipollotti.
Ho invece provato il rafano. Radice micidiale per il palato e per gli occhi, Grattugiandola e come strofinarsi gli occhi con la cipolla. Fa piangere a dirotto. Di gusto tremendo si usa in Veneto coi bolliti. Il Wasabi è simile ma impossibile distinguere se nipponico o veneto, altro che gusto delicato di mele o di altra frutta.
I topinambur sono quei margheritoni che fioriscono in autunno sulle rive di fiumi belli e gialli. Una pianta infestande che viene dal nord America Scavando si trovano i bulbi Ora si coltivano. I selvatici però sono molto più saporiti per quanto più piccoli.
Si mangiano crudi o cotti. Se crudi sanno di ravanelli se cotti di carciofo dolciastro. Fanno fare tanta aria e contengono grandi quantità di zucchero. Quindi per i diabetici è meglio evitarli.
Aggiungo la mia ultima scoperta:
SEMI DI CHIA....
rimando gli studiosi ad una semplice ricerca sui miracoli in essi contenuti. Sinceramente penso che il loro contenuto in benefici si trova in mille altri alimenti nostrani...ma...una utilissima proprietà ce l'hanno sicuramente.
Noterete nelle tabelle che leggerete, se farete la ricerca, che hanno la caratteristica da bagnati di gonfiarsi e produrre una gel altamente benefico per l'intestino.
Personalmente sono un maniaco della pulizia e disintossicazione dell'intestino quindi immediatamente letta questa caratteristica li ho acquistati e usati nella mia colazione: una variante perfezionata della "crema Budwig" contenente una grande varietà di semi oleosi e oli Omega3
Per farla breve funzionano alla grande. Assorbono ed inglobano quanto di cattivo potrebbe esserci e collabora allo svuotamento completo degli intestino.
E' un argomento che fa arricciare il naso , spiacevole a trattare. Ma è inutile nascondersi dietro falsi pudori e quindi lo affronto sempre volentieti.
Cmq. indagate. Io parlo solo delle cose che provo sulla mia pelle.
 
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view post Posted on 5/9/2014, 05:27
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Ti diró, caro Skorpinia (a prop. felice di rivederti sano e arzillo, oramai ti avevamo dato per disperso!), a me personalmente il rafano piace molto, ha lo stesso sapore del ravanello, io addirittura lo mangio crudo tagliato a rondelle con un po' di sano olio di oliva extravergine.
Grazie per le altre info che ci hai dato!
 
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skorpinia
view post Posted on 5/9/2014, 10:34




Grazie,
felice di ritrovare gli amici.. ^_^
Aggiungiamo all'elenco un altro paio di erbe e rizomi facili a trovare e di immensi benefici:
la CURCUMA che tra gli altri benefici è indicata ai maschietti per la prostata oltre che per lo stomaco...
basta usarla come condimento per un pò tutto..
Lo ZENZERO per lo stomaco e nelle diete dimagranti. Scioglie i grassi ed è utile per mille cose.
Facilissimo da trovare, si grattugia su tutto lasciando un aroma piccante-aromatico...
Ne mangio un mucchio.
Skorpy
 
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lxdevil
view post Posted on 5/9/2014, 10:39




da noi in alto adige si fa il Kren, che sarebbe rafano gratuggiato + mela grattugiata + panna, cioé una crema/salsa al rafano che si abbina al carré di maiale o al lesso. é una goduria quando ti sale fino al cervello.
 
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skorpinia
view post Posted on 5/9/2014, 13:58




Normalmente discende, però, considerato chi scrive, è più che normale che il maiale vada al cervello. :lol:
Skorpy
 
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view post Posted on 5/9/2014, 14:12
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Se non sbaglio, riguardo alla curcuma, c'era una ricerca medica in corso. Lo scopo della ricerca era verificare alcuni effetti davvero sorprendenti che erano stati osservati su alcuni pazienti che avevano subito incidenti e traumi alla colonna vertebrale, nei quali in teoria avrebbero dovuto osservare un danno irreparabile al midollo spinale, con conseguente paralisi agli arti. Invece in quei pazienti era stato riscontrata una guarigione senza conseguenze a lungo termine e senza alcuna paralisi. Dalla ricerca era risultato che nella dieta di quelle persone era abbondante l'uso di spezie, in particolare la curcuma, le cui proprietà erano già note alla medicina antica e moderna in quanto possiede un potente antiinfiammatorio e antiossidante, la curcumina, che a differenza degli altri antiinfiammatori prodotti dalla aziende non danneggia la mucosa gastrica e non causa alcun tipo di effetti collaterali, almeno verso chi non possiede allergie a questa spezia.
La ricerca era orientata all'associazione della curcuma e un tipo particolare di omega3, il DHA, così hanno provato ad alimentare alcuni ratti affetti da mielopatia grave (una malattia altamente invalidante che causa la compressione progressiva del canale spinale, con conseguente progressiva paralisi degli arti) integrando queste due sostanze nella loro dieta. I ratti che avevano assunto questi complementi sono migliorati, a differenza di quelli che erano stati alimentati con una dieta ricca di grassi saturi e zuccheri (cioè le schifezze che ci hanno abituato a mangiare a noi occidentali), che invece sono peggiorati.
Da questa ricerca risulta che la curcumina, contenuta nella curcuma (spezia pura) e nel curry (miscela di spezie che a sua volta contiene curcuma), sono un mezzo miracolo per l'organismo, anche perchè da altre ricerche differenti risulta che gli effetti benefici possono estendersi anche ad altre malattie, come il cancro, e questo è tutto dire!
articolo-curcuma
Fonte: MedMagazine.it
Collegamento diretto alla pagina: www.medimagazine.it/curry-e-omega3-...idollo-spinale/
 
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lxdevil
view post Posted on 5/9/2014, 14:19




CITAZIONE (skorpinia @ 5/9/2014, 14:58) 
Normalmente discende

sale sale, fidati
 
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view post Posted on 5/9/2014, 15:01
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Visto che questa parte del topic è stata dedicata alle radici vorrei includerne alcune conosciutissime dagli anziani, ma che i giovani d'oggi ancora non hanno imparato ad apprezzare, ed è un peccato perchè le chiamano "elisir di lunga vita", una qualifica assolutamente meritata.
Mi riferisco alle radici amare di Mairano, una lunga radice di aspetto simile a quello della carota, si cucina lessa e si mangia condita con olio, almeno nella sua preparazione base, che è quella che garantisce la maggiore presenza possibile di princìpi benèfici.

radici-amare-crude

Le potrete trovare nei mercati e supermercati tra un mesetto, è infatti in ottobre che vengono raccolte e sarete quindi sicuri della loro freschezza. Per capire se sono fresche dovete osservarne il colore, se sono di un bianco leggermente rosato allora sono freschissime, se invece è totalmente bianco hanno già una settimana circa, ma questo comunque non inficia i loro pricipi nutritivi, che sono ancora ottimi.
Per cucinarle vanno innanzitutto lavate con acqua e bicarbonato per togliere ogni eventuale traccia di terra o sabbia, poi vanno pelate con un pela-patate per togliere i peli radicali che le ricoprono. Una volta pronte per la cottura io prima le taglio a rondelle, poi le faccio bollire in abbondante acqua salata e limone, che ha anche un effetto sbiancante, ma se volete essere sicuri che al termine della cottura siano tenere, al posto del limone metteteci un pizzico di bicarbonato. Non mettete però mai limone e bicarbonato insieme nell'acqua o reagiranno immediatamente tra loro, neutralizzandosi a vicenda.
 
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lxdevil
view post Posted on 5/9/2014, 15:39




schwarzwurzel

scomax

la scorzonera invece la conoscete?

é una radice nera appunto, viene lessata e mangiata nell'insalata, é molto amara e utile per i diabetici e per chi ha problemi di peso essendo termogenica.
l'ho mangiata solo una volta, ma il sapore intenso non l'ho dimenticato.
 
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skorpinia
view post Posted on 5/9/2014, 19:12




Conosco le radici di cui parla Yar. Da noi si chiamano col nome di un altro paese ma sono identiche.
Poi c'è il radicchio (Nome improprio) di Chiavari che è un'altra varietà sempre amara di radice con un'altra forma, la scorzobianca di Genova che è dolce e finalmente la scorzonera di lx. Tutte radici benefiche.
Qui si fa largo uso di tutte.
Non sapevo quel particolare della Curcuma ed ho evitato anche di dire che è anticancerogena.
L'interessante che unita ai benefici è anche una spezia ottima da mangiare.
Ah! ultimo e non ultimo è anche afrodisiaca..dicono...usato molto in Alto Adige...dicono.... :B):
Il curry poi è una miscela di spezie tutte medicamentose e buone da mangiare, quindi...diamoci dentro... :lol:
Skorpy
 
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lxdevil
view post Posted on 6/9/2014, 18:42




CITAZIONE (skorpinia @ 5/9/2014, 20:12) 
Ah! ultimo e non ultimo è anche afrodisiaca..dicono...usato molto in Alto Adige...dicono.... :B):

no no, quello é il fieno greco, usato per fare aromatizzare il pane di segale tipico della Val Venosta ...con qualche effetto ...ehm...stimolante :wub:

questo pane é aromatizzato con il cumino, i semi di finocchio e il fieno greco ed é buono come sembra ;)

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lxdevil
view post Posted on 6/9/2014, 19:06




il tarassaco, detto anche dente di cane o dente di leone, ci si fanno delle ottime insalate e si trova su tutti i prati in montagna
CITAZIONE
Se volete disintossicarvi, ridurre gli indici infiammatori e gli acidi urici e aumentare le difese immunitarie, per tutto il mese di marzo puntate sul tarassaco, noto anche come cicorione o cicoria dei prati. È una pianta utilizzata sin dall’antichità per le sue proprietà curative, di cui oggi sono state scoperte nuove ed efficacissime virtù: per prima cosa il tarassaco ha mostrato, in un recente studio americano, una particolare capacità di stimolare la risposta immunitaria, ottima quindi per aumentare le difese del nostro organismo. Un’altra ricerca, eseguita in Corea del Sud, ha evidenziato l’attività rigenerante che questa pianta svolge sul sistema nervoso centrale. Quindi, oltre alle già note proprietà diuretiche, lassative, di stimolo su fegato e cistifellea e di attivazione del processo digestivo favorendo le secrezioni di tutte le ghiandole dell’apparato gastroenterico ), al tarassaco oggi va attribuita anche la capacità di potenziare le nostre difese immunitarie e di proteggere il cervello.

Con le sue foglie fai il pieno di salute
Se ne avremo la possibilità (ma oggigiorno la si trova in erboristeria e presso molti ortolani), sarà piacevole a marzo raccogliere questa pianta nei prati: è spuntata da poco e la riconosciamo dai fiori gialli che, poco dopo essere sbocciati, lasciano presto il posto a globi soffi ci e piumosi chiamati soffioni. Una volta raccolto in abbondanza, prepariamo con le sue foglie una bella insalata e mangiamola tutti i giorni, insaporendola (a piacere) con un po’ d’aglio, qualche dadino di lardo ( senza esagerare) e mezzo avocado a dadini, che nutre i neuroni. Le foglie del tarassaco hanno un gusto piacevolmente amarognolo e sono proprio le sostanze amare (tarassicina e inulina) che presentano varie proprietà terapeutiche.
La sua amarezza è “la prova” che ci fa bene
L’intensità del suo gusto amaro ci dà la misura dell’attività che svolgono all’interno del nostro organismo: grazie alla loro azione l’effetto depurante, disintossicante e disinfiammante è garantito, anche a livello cerebrale. Se in alternativa all’insalata preferite il decotto, bollite per un paio di minuti un cucchiaino di radice essiccata di tarassaco (si trova in erboristeria) in 250 ml d’acqua. Quindi lasciate riposare per cinque minuti e consumatene 2 tazze al giorno, a digiuno, per almeno 10-20 giorni. Per tutta la primavera godrete della protezione di questa generosa erba dei prati.
I suoi fiori, un elisir anti esaurimento
Se già all’inizio di marzo sei vittima del tipico esaurimento di primavera, il tarassaco è davvero la pianta che fa per te: oltre alle foglie, mangia in insalata anche i suoi fiori, ricchi di ormoni ricostituenti, scegliendo quelli più piccoli e teneri; condisci con un filo d’olio d’oliva e succo di limone e gusta l’insalata come antipasto. Ricordati però che il tarassaco interagisce con i farmaci antidolorifici, diuretici e ipoglicemizzanti. Evita di assumerlo se già prendi questi medicinali.

tarassaco

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view post Posted on 6/9/2014, 22:03
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Ho trovato casualmente al supermercato i semi di Chia, così sotto tuo consiglio li ho comprati e ne ho mangiato un cucchiaino dentro lo yogurt, dolcificato con xilitolo. Dopo pochi minuti effettivamente hanno iniziato a secernere il gel di cui parlavi, speriamo che mi faccia bene.
 
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view post Posted on 7/9/2014, 07:48
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Lx ... dalle mie parti sul kren ci mettono l'aceto... roba da masochisti (credo: non l'ho mai neanche sfiorato)... :)
 
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