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il perdono

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Filod'Arianna
view post Posted on 7/11/2014, 08:24




Il perdono non è bontà,ne buonismo..anche se,a seconda dei casi,può rispecchiare entrambe le dinamiche

Il perdono è tecnica
 
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lxdevil
view post Posted on 7/11/2014, 11:13




il perdono é amor proprio
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 7/11/2014, 13:33




oi lx bentrovato:-D

cosa intendi? non ho capito:-)
 
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lxdevil
view post Posted on 7/11/2014, 14:29




ciao bella, in fondo nemmeno io ho compreso bene cosa intendi tu, ma mi sembrava carino farci un brainstorming

intendo esattamente che "non perdonare é masochismo"/"perdonare é amor proprio" o se vogliamo esagerare diciamo pure
che perdonare é egoistico, ma di quel genere di egoismo sano

il rancore porta male solo al rancoroso

;)
 
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view post Posted on 7/11/2014, 18:57
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... e non ho capito neanch'io in che senso il perdono è tecnica.
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 7/11/2014, 19:03




CITAZIONE (lxdevil @ 7/11/2014, 14:29) 
se vogliamo esagerare diciamo pure
che perdonare é egoistico, ma di quel genere di egoismo sano

il rancore porta male solo al rancoroso

;)

haha mi hai letto nella mente lx,avevo in mente di farne cenno di quanto il perdono sia in realtà di assoluto buon egoismo:-D

ayni..a te è mai capitato di ricevere un torto,oppure un'offesa,insomma..qualcosa che avrebbe potuto farti bellamente girare i collllioni ma che invece non ha avuto la minima rilevanza?
nel senso..per te è come non t'avesse fatto niente?
oppure lo stesso effetto l'hai ottenuto magari dopo un po'..cioè in principio ti son pure girati i collllllioni ma in un lasso di tempo e consapevolezze ragionevoli hai capito che in fondo non ti aveva fatto niente e,dentro di te,la cosa semplicemente non aveva più risonanza,ma non che l'hai messa in un cantuccio e fai finta di niente ma sapendo che ancora senti l'offesa,o qualunque cosa ti abbia fatto girare i balons
cioè..praticamente se te ne parlano te ne sei pure dimenticato,non c'è..non c'è niente
non che al posto dell'offesa,o del rancore,o di che altro..ci debba essere l'amore eh,dico il niente..il vuoto
l'hai mai vissuta una cosa del genere?

Edited by Filod'Arianna - 7/11/2014, 19:20
 
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view post Posted on 1/12/2014, 23:26
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Mi ero scordato di questa discussione... imperdonabile... :P
CITAZIONE (Filod'Arianna @ 7/11/2014, 19:03) 
ayni..a te è mai capitato di ricevere un torto,oppure un'offesa,insomma..qualcosa che avrebbe potuto farti bellamente girare i collllioni ma che invece non ha avuto la minima rilevanza?
nel senso..per te è come non t'avesse fatto niente?

si... qualche volta me ne sono anche reso conto.
nOn che sia uno specialista, infatti di solito mi girano e basta, ... maaa le situazioni quando questo accade non sono sempre uguali.
Esiste o si può immaginare uno stato in cui nessuna offesa, nessun torto può arrivare.
Non so se ti riferisci a quello.
Delle offese non te ne può fregar niente, ma non è affatto menefreghismo.
Solo che per essere in quello stato bisogna allontanarsi almeno temporaneamente dai problemi.
Quando li ritrovi, più tardi, i problemi non sono più gli stessi e liaffronti in modo diverso, almeno per un po'.

Invece in un altro caso, mi capita che non possa fregarmene niente perchè capisco l'atteggiamento o l'episodio fino alle se radici, lo conosco perciò tutto quello che accade è semplicemente all'interno di un quadro in cui ogni leva si muove con un effetto domino. Le presunte offese o quello che potrebbe far in..zzare hanno una motivazione ma dalla parte di qua perdono di significato, di peso, di forza.
Rientrano anch'esse nel domino che continuerà a cadere ma ... forse andrà a vuoto senza cadere addosso a nessuno.

pfffff ... uè grazie del trip che mi hai fatto fare... maaaa.
Te invece che intendevi?
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 2/12/2014, 08:16




CITAZIONE (Ayni @ 1/12/2014, 23:26) 
Esiste o si può immaginare uno stato in cui nessuna offesa, nessun torto può arrivare.

più o meno intendo quello
tempo fa nel mio blogghino scrissi che è facile fare eremitaggio,anche solo interiore,presumendo di essersi "distaccati" dai casini di cui l'uomo vive,ma è in mezzo alla piazza (Ramtha docet) che ci si rende conto fin a che punto questa è diventata la verità:-)
mi viene in mente cosi parlò Zarathustra,forse lo rileggerò
 
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Samadhi
view post Posted on 2/12/2014, 13:32




CITAZIONE
Delle offese non te ne può fregar niente, ma non è affatto menefreghismo.
Solo che per essere in quello stato bisogna allontanarsi almeno temporaneamente dai problemi.
Quando li ritrovi, più tardi, i problemi non sono più gli stessi e liaffronti in modo diverso, almeno per un po'.

son più d'accordo con filo.

si può fare l'eremità per un pò e allontanarsi dalla propria vita,
(ovvero allontanarsi dal proprio karma) limitando quindi l'azione dell'ego (che
emerge solo se "pungolato" da eventi esteriori) per poco o lungo tempo...tornando
poi al mondo tali e quali a prima. da un certo punto di vista, fare l'eremita è troppo
facile, e non Libera, di per sè. questo non vuol dire che l'esperienza eremitica non
servi proprio a nulla...

Lx, neanche io t'agg' capit :lol:
 
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lxdevil
view post Posted on 2/12/2014, 15:59




pazienza Sam, anch'io delle volte non mi comprendo :D
 
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view post Posted on 2/12/2014, 22:34
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sono d'accordo sul comportamento da eremita sam.

Beh, quelle regioni dove lo spirito è più forte si possono comunque visitare, e qualcosa dello spirito potrebbe rimanere attaccato alla buccia durante la sua visita.
 
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view post Posted on 3/12/2014, 12:06
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oggi leggo questo mex che mi pare si inserisca in quanto si stava dicendo...

CITAZIONE
mercoledi 3 dicembre 2014

« Affinché la gioia non vi abbandoni più, sforzatevi di elevarvi più spesso che potete fino alle regioni dell'anima e dello spirito. Solo l'anima e lo spirito hanno il potere di farvi vivere nello spazio infinito e nell'eternità. A quel punto, anche se foste colpiti da un male, anche se doveste soffrire, provereste ancora gioia.
La sofferenza e la gioia... Direte che non è possibile vivere contemporaneamente due stati d'animo così contraddittori. Sì invece, è possibile. Perché? Perché noi siamo fatti di due nature: una natura puramente umana, che è debole, vulnerabile, e che percepisce sempre in modo doloroso la minima contrarietà, il minimo ostacolo, la minima perdita; e una natura superiore, che nessun male può raggiungere poiché vive in un'eterna luce, un'eterna felicità. Se tutto ciò che vi accade imparerete a osservarlo dal punto di vista della vostra natura superiore, finirete anche per scoprire che la tristezza e il dispiacere sono una specie di limo fertile di cui possono nutrirsi gli alberi e i fiori del vostro giardino interiore per svilupparsi. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov
 
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lxdevil
view post Posted on 3/12/2014, 12:16




CITAZIONE (Ayni @ 3/12/2014, 12:06) 
oggi leggo questo mex che mi pare si inserisca in quanto si stava dicendo...

CITAZIONE
mercoledi 3 dicembre 2014

« Affinché la gioia non vi abbandoni più, sforzatevi di elevarvi più spesso che potete fino alle regioni dell'anima e dello spirito. Solo l'anima e lo spirito hanno il potere di farvi vivere nello spazio infinito e nell'eternità. A quel punto, anche se foste colpiti da un male, anche se doveste soffrire, provereste ancora gioia.
La sofferenza e la gioia... Direte che non è possibile vivere contemporaneamente due stati d'animo così contraddittori. Sì invece, è possibile. Perché? Perché noi siamo fatti di due nature: una natura puramente umana, che è debole, vulnerabile, e che percepisce sempre in modo doloroso la minima contrarietà, il minimo ostacolo, la minima perdita; e una natura superiore, che nessun male può raggiungere poiché vive in un'eterna luce, un'eterna felicità. Se tutto ciò che vi accade imparerete a osservarlo dal punto di vista della vostra natura superiore, finirete anche per scoprire che la tristezza e il dispiacere sono una specie di limo fertile di cui possono nutrirsi gli alberi e i fiori del vostro giardino interiore per svilupparsi. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

é curioso #entry400456477

CITAZIONE (Samadhi @ 31/10/2014, 13:00) 
Per contrastare la paura ci vuole la Presenza (solito discorso, da aumentare sempre di più con il Lavoro interiore). Ovviamente è impossibile Amare, e allo stesso tempo, farsela addosso :D

ma che centra col perdono????? :o:
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 3/12/2014, 13:05




CITAZIONE (Ayni @ 3/12/2014, 12:06) 
oggi leggo questo mex che mi pare si inserisca in quanto si stava dicendo...

CITAZIONE
mercoledi 3 dicembre 2014

« Affinché la gioia non vi abbandoni più, sforzatevi di elevarvi più spesso che potete fino alle regioni dell'anima e dello spirito. Solo l'anima e lo spirito hanno il potere di farvi vivere nello spazio infinito e nell'eternità. A quel punto, anche se foste colpiti da un male, anche se doveste soffrire, provereste ancora gioia.
La sofferenza e la gioia... Direte che non è possibile vivere contemporaneamente due stati d'animo così contraddittori. Sì invece, è possibile. Perché? Perché noi siamo fatti di due nature: una natura puramente umana, che è debole, vulnerabile, e che percepisce sempre in modo doloroso la minima contrarietà, il minimo ostacolo, la minima perdita; e una natura superiore, che nessun male può raggiungere poiché vive in un'eterna luce, un'eterna felicità. Se tutto ciò che vi accade imparerete a osservarlo dal punto di vista della vostra natura superiore, finirete anche per scoprire che la tristezza e il dispiacere sono una specie di limo fertile di cui possono nutrirsi gli alberi e i fiori del vostro giardino interiore per svilupparsi. »

Omraam Mikhaël Aïvanhov

non riconosci il conflitto che Aivanhov porta avanti sempre ayni?
non è possibile essere due nature,o si è una cosa o si è l'altra
implicitamente affermare di essere entrambe porta ad accettare incoerenze e confusioni di portata assoluta
la gioia non ha bisogno della tristezza per confermare a se stessa di esserci,è come dire che dio ha bisogno dell'ego per splendere incontrastato,o dire che l'assoluto ha bisogno del relativo per autoriconoscersi; e queste sono tutte idee ben accette eh
e non UNA che provochi contrarietà in chi le incontra :huh:

la tristezza serve a se stessa e la gioia apparente non è che un suo simulacro fino a che non si passa alla condizione mentale idonea al fine di poter riconoscere cosa è gioia e cosa dolore in quanto significati primigeni e che bastano sempre e solo a se stessi,non si toccano mai..non si conoscono perchè non sono la stessa cosa e non possono comprendersi
 
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lxdevil
view post Posted on 3/12/2014, 14:34




CITAZIONE
non è possibile essere due nature,o si è una cosa o si è l'altra

dillo ai fotoni :D

cmq basta riformulare il tutto per eliminare il conflitto, che é secondo me una questione tua puramente intellettuale

per non andare troppo OT faccio uso delle parole perdono/rancore:

il rancore non esiste, esiste l'assenza di perdono ...
 
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112 replies since 7/11/2014, 08:24   1116 views
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