Se un oggetto di tali dimensioni si avvicasse alla terra, ci sarebbe ben poco da fare.
Se fosse una nana bruna comunque si vedrebbe... come quelle del sistema di alpha centauri che è a pochi anni luce da noi.
Ma se fosse più piccola e spenta? boh...
Eppoi le stelle si muovono: mica stanno immobili nello spazio, e neanche le distanze tra di loro sono fisse, neppure le direzioni apparenti sono uguali...
Sono d'accordo con yar, che è difficile immaginare la vita come la conosciamo noi sopra un bestione del genere.
Però la vita ha tante forme... anche non fisiche.
In definitiva, ammesso che ci sia un tale rtischio, non credo che questo oggetto debba avvicinarsi più di tanto per creare problemi. Basta che avvicini o incroci le orbite degli altri pianeti nel suo moto, perchè la sua forza di gravità porti scompiglio agli altri oggetti più piccoli (satelliti, asteroidi) strappandoli via dalla loro orbita attuale.
Le conseguenze sono imprevedibili: potrebbe anche spararli via, ma potrebbe anche trascinarli in rotta di collisione con la terra.
Tempo fa leggendo siti specializzati ma anche wikipedia ho scoperto l'esistenza di oggetti anche molto più piccoli "ibridi" che non si sa ancora bene come classificarli e perciò fanno gruppo a sè: sono stati battezzati "centauri".
Ce ne sono che hanno orbite anche vicine e qualcuno è ben conosciuto e fotografato visto che a volte la sua orbita inccrocia quella di saturno.
Almeno uno o due pianeti di saturno sono centauri strappati alla loro orbita originaria. Si vede dalla loro composizione.
I centauri "liberi" spesso hanno orbita caotica - irregolare - per via della forma e per il fatto che vengono berturbati nel loro moto dalle orbite di altri oggetti vicini.
La particolarità di questi ogetti è che sono un po' simili a comete e un po' a pianeti rocciosi.
Oltre nettuno comunque esiste un'infinità di oggetti che si stanno man mano scoprendo.
A volte hanno orbite così ellittiche e anche disassate ripetto al piano orbitale del sole su cui stanno quasi tutti i pianeti maggiori, che è praticamente impossibile beccarli. Specialmente fin che sono nel punto di orbita più lontano.
Comunque, la vita non finisce mica. In qualche modo è sempre sopravvissuta a tutte le estinzioni di massa arrivando ad un punto più evoluto di prima (almeno quelle degli ultimi cicli che possiamo conoscere con la scenza
).
Una delle cose che trovo interesanti tra le tante che dice Rabolù verso la fine è il "sistema" che lui suggerisce, il quale ricorda una speceie di accrescimento/riunificazione dello spirito individuale.
Parte dal mostrare e suggerire, anzi, di cercare l'esperienza astrale a tutti, e poi si capisce che è un percorso di crescita individuale.
Solo che... se questo è uno dei modi... allora si possono fare anche altre speculazioni sulle sue paole.