Salve a tutti, era da tempo che non aprivo una discussione qui. Posterò un sogno molto strano, come al solito.
La vicenda inizia dentro un appartamento di un grandissimo grattacielo. Stavamo facendo un combattimento all'ultimo sangue, stavamo perché ero in compagnia di un'uomo che mi aiutava a combattere entità di cui non ricordo nemmeno l'aspetto. D'un tratto viene una donna che mi da suo figlio neonato dicendomi di portarlo al riparo. Avendo il piccolo in braccio non potevo combattere e la situazione si stava facendo troppo critica. Decido dunque di buttarmi dalla finestra e, rompendo il vetro con un frastuono echeggiante, mi ritrovo nel vuoto con un bambino in braccio. Stavo precipitando velocemente. Una forte sensazione di nausea mi colpì all'improvviso e mentre il cuore batte furiosamente arriva quel colpo di fulmine "sto sognando". Mi fermo a mezz'aria di scatto. Fluttuando, prendo il bambino per un piede, l'osservo e noto che ha cambiato aspetto, non sembrava più nemmeno un bambino. Lo butto via senza pensarci due volte. Osservo in alto l'appartamento e noto che i combattimenti continuavano. Ovviamente, essendo lucido capiscono che non avrebbe nessun senso combattere con proiezioni, insensato davvero. Ricordo che qualche giorno prima mi ero prefissato un obiettivo, ossia quello di parlare con qualche entità e dirgli se è possibili sbloccare la mente e diventare super intelligenti. Flutto verso un palazzo e mi poso lassù. Osservai il tramonto: un bellissimo sole morente che riverberava i suoi flebili raggi sulle scaglie del mare, mentre una tinta di colori violacei e arancioni sfumavano in incredibili lontananze. Davvero un bel paesaggio. Non mi sto a dilungare molto, anche perché il sogno è durato parecchio, per cui vado al sodo. Incontro una proiezione molto strana. Di primo impatto non ci faccio alcun caso perché nei sogni vedo sempre cose strane, ma pensandoci da sveglio non ho mai visto una proiezione del genere. Un'entità dal corpo umano ma dalla testa a forma di luna, cammina schiva sopra un palazzo. Io scatto fluttuando e lo raggiungo subito. Sovrastavo sopra di lui e la mia ombra lo ricopriva per intero. Aveva un volto timido, sentivo che percepiva paura.
Gli dissi: "si può usare il sogno per diventare più intelligenti?"
mi rispose "no"
Io replicai dicendogli "come no?" Riformulai la domanda, praticamente la stessa e mi disse di nuovo "no", sempre timidamente.
Mi agitai, diventai nervoso e gli risposi: "faccio sogni lucidi da una vita, è possibile che nei sogni non esiste nulla di reale?" imprecai e la proiezione sembrava spaventata. Gli dissi: "esiste qualcosa di reale?" La guardai intensamente negli occhietti neri e questa strana entità mi fece cenno di guardarmi alle spalle, proprio verso il sole. Mi giro e vedo un tempio in lontananza, sopra il mare, nero perché era abbagliato dal tramonto. Gli dissi " questo è reale?" Lei non rispose ma con lo sguardo sembrava che mi avesse detto "si". Non attesi nessuna risposta e mi dissi che tanto non avevo niente da perdere. Spiccai il volo, ero molto veloce. Non andai direttamente al tempio perché avevo paura di non vederlo più chiaramente. Ho preferito atterrare e farmi la strada a piedi. Il tempio era collegato con un lungo pontile, però prima del pontile c'era una scalinata e una piazzetta in marmo dove una grossa arcata dallo stile greco torreggiava su di me. Qui avvenne davvero l'incredibile. Ricordo che mesi fa mi lamentavo perché non avevo sognato creature mitologiche. Lungo la mia vita ho sognato cani, gatti, orsi, ragni, vampiri, lupi, volpi, conigli, gufi, mai però una creatura mitologica mi si era apprestata con così tanta meraviglia. Passando l'arcata vidi un minotauro gigantesco, possente e con una grossa ascia in mano. Le sue spalle muscolose e quelle corna incredibilmente grosse, insomma aveva davvero un aspetto minaccioso. Venne verso di me gridando "questo non è il tuo posto, vai via!" Io accennai un piccolo sorriso, ero troppo emozionato per avere paura. Lo spostai semplicemente con la forza del pensiero, ero troppo lucido e quando sono così lucido divento praticamente invincibile. Nonostante la mia forza, il minotauro incredibilmente riuscì a tenermi testa e mi abbraccio con l'intento di buttarmi via. Io gli dissi con calma" per favore, lasciami passare perché è davvero importante per me" Il minotauro si calmò. Mi disse "va bene, ti guido io allora". Andammo verso il pontile che cambiò. L'esterno del pontile era costituito da grandi pilastri e con un tetto che lasciava trapelare spiragli di luce. Il pavimento di fronte a me era un quadrato vuoto. Per camminare dovevo alzare delle piastrelle con il pensiero e camminarci sopra, ricordo che alzavo anche le piastrelle per il minotauro altrimenti non sarebbe venuto con me. Arrivati alla fine lui mi disse "adesso vai da solo". Alzo le piastrelle che uscivano dal buio del quadrato e mi incamminai verso il tempio. Finalmente lo raggiunsi, era così bello. Tutto antico e il paesaggio davvero mozzafiato.
Una donna scorge improvvisamente da un pilastro, l'avevo già vista assorta nei suoi pensieri. Io la guardo e gli dico " questo posto è reale?" Lei mi guarda un po intontita, come se avesse detto "ma che sta dicendo?" Mi fissa e mi dice "tu sei giuseppe?" Gli dico di no e che mi chiamo Roberto. Comincia di nuovo con quello sguardo assorto, come se non gli importasse nulla della mia presenza. Poi mi fissa di nuovo e mi dice " allora tu sei giuseppe? Quello che ha fatto il poema?" Io la guardo un attimo e penso "ma quanto è deficiente?" Gli dissi: " Ripeto che non sono Giuseppe, mi chiamo Roberto e non ho fatto poemi, ho fatto un romanzo e un saggio sui sogni". Lei poi mi guarda con attenzione e mi dice "E' impossibile, come hai fatto ad arrivare qui?" Gli dissi sorridendo che un'entità a forma di luna mi fece arrivare fino al tempio. Lei mi guardo sbigottita, incredula alle mie parole. Rimane affascinata e mi dedico più attenzioni. Gli dissi che faccio molti sogni e che sto cercando qualcosa che sia reale, lei mi diceva che il posto dove mi trovavo era realissimo e che lei stava cercando un'altra persona. La guardai e pensai a quanto incredibile fosse reale quel maledetto sogno. Era davvero tutto così reale. Mi toccavo, mi guardavo le mani e dicevo che era impossibile un sogno così vivido. La sua voce mi arrivava alle orecchie. Nessun appannamento visivo, tutto chiaro, solo che c'era un senso in più ( terzo occhio o come cavolo volete chiamarlo). All'improvviso il minotauro stava arrivando. Lo vedevo fra i pilastri. Io lo puntai con le mani, cercando di spazzarlo via con il pensiero. Quella vista di lui che arrivava correndo mi aveva messo un po di paura. Non datemi una colpa ma cavolo, era davvero grosso e minaccioso. La donna mi abbassò le mani e mi disse "NO! Non è pericoloso, tranquillo". Io la fissai, volevo fargli un mare di domande. Lo sapevo che questo sogno sarebbe durato almeno qualche altra mezz'ora, purtroppo mia nonna mi svegliò. Alle 7 del mattino, sentii la porta del bagno sbattere.
Lei diceva che cercava Giuseppe, un tizio antico, molto potente, più di me.
Non so che pensare, non so come interpretarlo. Chi erano questi personaggi? Come può un sogno essere così dannatamente reale? Ricordo ogni dettaglio. La sua veste bianca, leggiadra e delicata, ma non eccezionalmente bella. Era una donna, aveva il suo fascino e non voleva ostentarlo. Inizialmente ho creduto fosse un'entità stupida, però poi mi ha dato dimostrazione della sua intelligenza. Mentre il minotauro era incredibile, davvero molto bello e sorprendentemente forte.
Commenti?
Ps: spero non ci siano errori, considerata l'ora e la mia mancata voglia di rileggere, credo ce ne siano un bel pò. NOtte