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Mondo di ghiaccio

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view post Posted on 24/12/2015, 18:55
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Eccomi con un altro sogno, questo però l'ho fatto almeno due anni fa.

Non so come, mi ritrovai in un mondo ghiacciato. Di fronte a me c'era una immensa distesa di ghiaccio solidissima mentre all'orizzonte sfumavano le montagne. Il cielo era nuvoloso e una nebbia leggera fluttuava nell'aria. Ricordo che mi sorpresi molto perché mi ritrovai in un posto completamente fatto di ghiaccio, nonostante ciò non sentivo molto freddo. Mi abbassai leggermente per guardare la lastra di ghiaccio sottostante, scostai un po la neve con la mano ,percependo quella sensazione congelante alle mani, e notai che delle leggerissime crepe disegnate nel ghiaccio. Mi meraviglia di nuovo perché riuscivo a vedere qualunque dettaglio. In genere per vedere dettagli così chiaramente significa che sto facendo un sogno molto lucido, forse più di un normale sogno lucido. Non avendo nulla da fare, cominciai a camminare. Notai con mio improvviso stupore che ero vestito come un ninja, con una katana appesa al mio fianco. Non ebbi neanche il tempo di osservarmi meglio perché in lontananza vidi un capannone: mille domande balenarono nella mia mente " cosa ci fa una casetta in questo deserto di ghiaccio? Cosa potrà significare?" Specifico che questa era tipo un trullo pugliese. Arrivato vicino alla casetta/capanna notai che c'erano due tizi, uno vestito con un cappello cinese che gli copriva il viso, l'altro era un ragazzo che stava a braccia conserte. Il ragazzo disse " Finalmente, ci hai fatto aspettare! Muoviti novellino" Era un ragazzo presuntuoso. L'altro tizio, un anziano misterioso, disse che dovevamo fare delle prove, perché lo scorso anno non le avevo terminate.

Io ridetti, credevo che erano solo proiezioni che sparavano cavolate a caso. Poi il maestro (chiamiamolo così) venne da me e mi disse che se voglio continuare a sognare, devo fare queste prove. Io diventai serio. Gli dissi " non mi faccio comandare da nessuno, figuriamoci da una proiezione creata dalla mia mente" Lui si avvicinò, con quel buio nel viso, allungò la mano e disse " allora ti sveglio" Io di colpo gli dissi "ok, farò queste stupide prove, solo per vedere cosa succede". In passato mi era già capitato che delle proiezioni così intelligenti mi svegliarono con un tocco di mano, non volevo svegliarmi e decisi di stare al gioco.

La prima prova consisteva nel tagliare un cartellone autostradale, verde e bello grosso. Il ragazzo iniziò e tagliò in due quel lungo e grosso cartellone, subito dopo vidi che il cartellone rimarginò la ferita e diventò esattamente come prima. Adesso toccava a me. Sguainai la spada, era lunga e lucente, sferrai un colpo con tutta la mia forza, non riuscii a fargli un graffio. Il ragazzo rise, mi scherniva ogni volta ne aveva occasione. Il maestro mi osservò, poi disse "rilassati, fai come se la spada non avesse peso". Questa volta guardai il cartellone, afferrai la spada, mi rilassai e sferrai un colpo così potente da distruggere in due il cartellone. Il maestro disse "benissimo, adesso iniziamo con la seconda prova". Andammo correndo vicino un lago. Dovevamo stare tutti e due in equilibrio, sopra dei tronconi che emergevano dal lago. Non dovevamo assolutamente cadere in acqua. Era una prova difficile, perché ai tempi non sapevo gestire bene il volo. Quando mi sollevavo c'era una strana forza che mi faceva barcollare. Il maestro disse che questo dipendeva da me. Dovevo sentirmi leggero, senza troppi pensieri. Miracolosamente superai la prova. Sono successe molte cose in questa prova, non mi va di dilungarmi troppo.

terza prova. Non appena finita la seconda prova, il paesaggio all'orizzonte cade. Vedemmo le montagne aprirsi. Ricordo benissimo che dei giganteschi pezzi di ghiaccio caddevano al rallentatore dalle montagne e giganteschi flussi d'acqua scendevano a fiotti violenti. Andammo nelle montagne, volando. Non ci siamo stati poi tanto ad arrivare. Avevo ancora difficoltà a volare, ricordo che mentre andavo in basso c'era il ragazzo che parlava con il maestro e diceva cose del tipo " è impossibile, lui non dovrebbe stare neanche qua". Mi rilassai e riuscii a sollevarmi. Il maestro disse che l'ultima prova è competitiva e che dovevamo cercare delle pietre nelle montagne. Il ragazzo partì subito, mentre io ancora dovevo capire che pietre raccogliere. Cominciai a volare, questa volta ero più veloce, molto più veloce. Non sapevo cosa cercare, mentre il ragazzo lo sapeva benissimo. Poi mi venne un colpo di fulmine. Tutto questo, questo mondo in cui mi trovavo, l'avevo già sognato da piccolo. Io ero già stato in queste montagne. Improvvisamente capii cosa dovevo cercare e sapevo dove le avrei trovate. Salii in alto, poi andai verso destra e notai una protuberanza che già conoscevo. All'interno c'erano delle pietre di color oro, luminose. Dovevo raccogliere queste. Le presi alla svelta, andai volando verso il maestro ma il ragazzo fu più veloce di me. Il ragazzo disse che vinse lui e che doveva essere lui a fare una certa cosa. Il maestro mi guardò e mi disse che la prossima volta dovrò fare meglio. Poi si avvicinò e con il solito movimento della mano mi fece svegliare.

Fine.


Scusate se ci sono errori, non ho tempo di rivedere. Buon natali a tutti
 
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