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una misteriosa donna

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view post Posted on 6/6/2016, 17:17
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Salve, finalmente un altro sogno lucido epico. L'esperienza della donna che incontrai nel tempio e il piccolo ometto lunare, quella fu l'ultima esperienza epica, ma proprio oggi ho avuto un sogno lucido incredibile e vorrei raccontarvelo. Premetto che è durato molto e che quindi scriverò ogni particolare, quindi sarà moooolto lungo x)

Era notte. Viaggiavo con la macchina verso strade di campagna, così senza motivo. Poi vedo un terreno molto grande, forse all'incirca potevano essere un due ettari. Mi accorgo che vedo centinaia di migliaia di melanzane buttate nel terreno (qualche giorno fa vidi un azienda che buttò gli ortaggi nel terreno per protesta). Pensai che dovevo fermarmi e portarmene un po dietro, non si sa mai. Dunque mi fermai, aprii il bagagliaio e cominciai a prendere le melanzane. Dopo qualche minuto mi accorgo di un signore in lontananza che stava arrivando. Entro subito in macchina, ma una volta entrato, lui, senza chiedere il permesso, apre lo sportello ed entra con tracotanza. Quel vecchietto era mio nonno (ormai defunto), anche se inizialmente non me ne ero accorto. Mi disse <<che diavolo ci fai qui?? Che stai combinando?>> gli rispondo << Niente, stavo scattando delle foto per giornalismo, ho sentito che ci sono state delle proteste in Sicilia>> Mio nonno mi guarda circospetto, poi osserva lo sportello <<hai della muffa qui, perché?>> << Sono problemi miei, adesso per favore, devo andare>> Mio nonno scende, senza dire una parola, così me ne andai in strada. Però qualcosa non andava nel verso giusto. Mi domandai << Chi è quella persona?>> un fulmine al ciel sereno. << MIO NONNO!!>> Mi resi conto di trovarmi in un sogno. Era da tempo che volevo parlare con mio nonno, anche si trattasse solamente di una proiezione. Frenai di scatto, la macchina sbandò leggermente ed andai a tutto spiano nuovamente nel terreno. Percorsi una strada che portava ad un palazzo bello alto. Notai la presenza di diverse proiezioni che non gradivano particolarmente la mia presenza. << Dov'è mio nonno?? Devo parargli>> << fai bene ad andartene, non è posto che fa per te>> disse un tipo. Mi arrabbiai, afferrai la macchina e la scaraventai con violenza sopra il palazzo, causando un esplosione così forte che delle fiamme cominciarono a lambire il palazzo e pavimento. Le proiezioni si allarmarono, chiamarono mio nonno << Sono qui!! >> disse, lo guardai ma non era lui. << Maledetto, non sei tu!>> urlai, infastidito di non poter più incontrare mio nonno. << La situazione sta sfuggendo di mano, svegliamolo>> disse una proiezione con un vestito bianco e lungo, tanto somigliante ad un cardinale. Si fiondò su di me, cercandomi di colpire con le punta delle dita, ma io fui veloce. Riuscii ad afferragli in tempo le mani, se mi avesse toccato probabilmente mi sarei svegliato bruscamente. Capii di non potercela fare. Avevo a che fare con proiezioni diverse. Loro erano intelligenti, non proiezioni comuni. Parlavano fra loro, si organizzavano e io non ebbi modo di combatterle tutte insieme. Allora decisi di scappare.

Entrai nel palazzo, salendo le scale, con il cardinale che mi inseguiva. << Lo sai che non riuscirai ad uscire da qui, ti prenderemo>> << Staremo a vedere>> gli dissi, mentre salivo le scale con lui che mi veniva appresso. Allora velocizzai, salii le scale volando, sempre più veloce, fino a perderlo completamente di vista. Mi domandai << Ma quand'è che finiscono ste scale?>> sembrarono infinite, ma finalmente raggiunsi la vetta. Ero sopra il palazzo, decisi di volare e, senza indugiare oltre, mi sollevai verso il cielo. Osservai un paesaggio illuminato di lampioni, piccole città campagnole che riflettevano la loro fioca luce. Cercai un posto per atterrare, ma non fui contento perché trovavo solamente piccole campagne illuminate, mentre io volevo inabissarmi in qualche città. Allora pensai che il mio campo visivo dovesse estendersi. Salii ancora più in alto, ma la sotto vidi soltanto piccoli quartieri rurali, sempre la stessa bucolica solfa. Credetti di trovarmi in una dimensione non molto grande, che includesse solamente un ambiente fatto di natura e poca civiltà, fin quando, sospeso in aria, osservai l'orizzonte. Vidi in lontananza migliaia e migliaia di luci abbaglianti. << Fantastico, finalmente la città>> mi dissi. Spiccai il volo, velocissimo. Arrivando vidi un parco giochi dalle dimensioni titaniche. Mi trovai nel mondo dei giganti. Vidi le montagne russe, ma ogni vagoncino era grande quanto una casa. Osservai una bambina che mangiava il gelato, la osservai e lei rideva. Ricambiai il sorriso, poi cambiai aria. Adesso sto velocizzando, altrimenti non finisco più, ma rimasi un bel po in questo parco dei divertimenti, così colorato e colossale. Quando decisi di andarmene, volai verso l'orizzonte. Notai che la notte stava andando, per lasciar posto al sole che sbucò dalle montagne. << Finalmente le montagne, conosco questo posto, ci sono stato tante volte, qui dovrebbe esserci un varco>> Queste montagne le sognai tante volte. Due vette costituita da una linea orizzontale, curvando poi verso il basso, mentre le due vette si alzavano alte verso il cielo. Erano ricoperte da un manto bianco, puntellate da pietre frastagliate che si protendevano verso l'esterno. Superai la montagna << Adesso se prendo a sinistra c'è una città in lontananza>> dissi, ricordandomi del posto, ma prima di svoltare a sinistra, diedi un'occhiata a destra. Osservai delle grosse nuvole a forma di drago sputare fuoco, per poi scomparire nel cielo blu.

Questa parte del sogno inizia con la presenza della mia ragazza. Solitamente, in base alle mie esperienze, non mi porto mai proiezioni dietro, ma ci sono delle volte in cui possiamo incontrare proiezioni amiche, cioè delle entità che ci aiutano nel nostro viaggio interiore. In questo caso la proiezione della mia ragazza mi aiutò. Gli dissi che cercavo una proiezione interessante con il quale potessi iniziare una conversazione proficua. Lei non ebbe il tempo di rispondere che in lontananza osservai una donna gigante, grigia perché mi resi conto che era una statua in movimento. Gli andai per parlare << Ciao, come stai?>> << Va tutto male>> <<perché sei in ansia? Sei la parte ansiosa di me?>> Non mi rispose e non disse mai nulla di sensato, per cui la lasciai perdere. Tuttavia in basso, finalmente notai un qualcosa di strano. una sorta di villaggio tribale, dove le proiezioni meditavano. Scesi con eleganza, poggiando lentamente i piedi sul terreno rosso. << Sto cercando una proiezione interessante>> gli dissi << Ce ne sono tante e a volte troppo poche>> mi disse. Era una donna, pitturata nel volto con qualche sostanza bianca e aveva degli strani disegni rossi sul viso, come una lunga linea rossa che gli disegnava la fronte fino alla bocca, insieme a tanti simboli sconosciuti. << Quindi?>> << Entrai in quella tenda, magari li trovi quello che cerchi>> La osservai, stava ridendo. Pensai che era proprio lei la proiezione interessante, ma fui curioso di sapere dove mi portasse, dato che in passato una proiezione mi portò in un mondo fantastico. Mi disse di entrare in quella tenda. Andai li e vidi una donna seduta vicino al fuoco, stava meditando. Sinceramente non ricordo cosa mi disse, parlava della donna statua, quella perennemente in ansia, ma non mi interesso. Quindi, essendo poco interessato, decisi di ritornare da quella misteriosa donna. Uscendo dalla tenda, mi ritrovai in un palazzo. La mia ragazza vicino, le vetrate che facevano intravedere una città sottostante e la stanza era un grosso ufficio senza sportelli, forse qualche scartoffia poggia qua e là. La donna di prima, quella con gli strani simboli in volto, era adesso sulla sedia a rotelle. Andai verso le vetrate, gli diedi un pugno, tanto per vedere se potevo cambiare ambiente. Con mia sorpresa, scoprii che non potevo passarci di traverso. << Me ne sto andando>> disse la donna. << Un momento, devo dirti una cosa importante!!>> gli dissi, avvicinandomi. Intanto la donna statua era entrata dalla porta, questa volta in miniatura, sempre in ansia, ma senza alcuna ragione la trovai divertente. << Perché non riesco a rompere il vetro?>> La donna scoppiò a ridere << Non posso dirtelo>> << oh... perché non vuoi?>> << Perché sei con una proiezione, vieni con me e te lo dico>> La proiezione accanto a me sbuffò. Andai vicino alle vetrate e lei mi disse << Doppio tocco dal colore giallo, vetro sottile e pelato>>

Queste furono le ultime parole. Poi mi svegliai, lentamente, dicendo a me stesso << Cosa diamine è successo?>>
 
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view post Posted on 6/6/2016, 21:04
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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"Doppio tocco" mi fa venire in mente solo il doppio click del mouse. Ma non so su quale icona o link. "Dal colore giallo" quel dal può voler dire sia che ha un colore giallo sia che parte da quel colore, nel senso della distanza.
"Vetro sottile e pelato" non ho proprio idea a cosa possa riferirsi...

Comunque ciao Roberto, felice di rivederti! :D
 
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view post Posted on 6/6/2016, 22:40
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Ciao Yareol, un piacere anche per me.

Non credo che con il doppio tocco si riferisse al mouse, anche perché io neanche lo uso. Penso che sia una cosa più tecnica. Ricordo tantissimi anni fa postai proprio in questo forum un sogno lucido di una proiezione che mi insegnò una tecnica per uscire fuori dal corpo. Nel sogno questo qua sopra, credo che il vetro si potesse rompere proprio grazie a due tocchi, almeno non ne sono sicuro ma devo provarci. Nel sogno incontro spesso muri invalicabili, in quel sogno era il vetro ad essere indistruttibile, nonostante la lucidità. Doppio tocco, magari devo toccare diverse volte in un punto in modo da rompere la parete e passare in un altra dimensione del sogno, non saprei.

Riguardo le altre parole, buio totale. Ci sono rimasto infatti malissimo, non immaginavo che una proiezione intelligente se ne uscisse con una frase così stupida. Penso siano dette a caso, che senso avrebbe un vetro pelato? Forse il doppio colpo lo rende privo di qualche struttura (pelato), libero cioè da campi energetici o qualcosa che va a contrastare la mia proiezione? E poi perché il colore giallo? Non saprei.

Quello che so è che questo sogno lucido è stato il più lungo in assoluto. Non ho descritto nei minimi dettagli cosa avevo fatto nei parco giochi. Per esempio quando ero entrato nell'area delle montagne russe, notai una leva rossa che spiccava nella sua forma gigante, posizionata esternamente nel binario principale. Pensai "cosa succede se la tocco?" Non lo feci per paura di guastare il sogno. Dopodiché andai dalla bambina, era gigante e io mi sentivo un'amichevole farfalla. Mangiava il gelato, aveva gli occhi azzurri e lunghi capelli castani, vestitino lungo e giallo. Ci credo che la bambina abbia qualche relazione con la frase della tipa? Poi me ne andai ad esplorare il parco. Migliaia di luci caleidoscopici, un gioco luminoso davvero affascinante e ne rimasi incantato nel vedere i giganti che andavano nelle giostre. Tuttavia presi il volto e andai in alto. Detto così sembra che ci sono stato pochi secondi, ma il viaggio è stato davvero lungo. Volai in alto, sempre più in alto fino a vedere le montagne. Montagne amichevoli, vecchie cime innevate che sogno spesso.

Sogno spesso case in stile londinese, coi tetti a punta (sono loro no?) e campi arati dai colori autunnali. Quelle zone le conoscevo proprio perché le sogno spesso. Il drago mi ha sorpreso, un puntino luminoso lontano, dapprima di colore rosso, poi le nuvole si trasformarono in un drago portentoso. Pochi secondi di meraviglia.

Davvero un sogno lunghissimo, non so quanto sia durato, ma scommetto che la soglia dei 60 minuti li abbia superati.
 
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view post Posted on 9/6/2016, 22:22
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CIao ragazzi.

Roberto. Cosa intendi tu esattamente per proiezioni?
Ne avevamo già accennato tra di noi, ma potrebbe essere che non abbia ancora capito bene.
CHiami proiezioni elementi che secondo me non lo sono.
Bella esperienza, comunque, variegata. C'è tanto materiale su cui lavorare.
ANche per me sei stao aiutato, comunque. Aiutato, nel senso che hai trovato qualcuno che ha in parte vissuto con te questa esperienza.
Probabilmente siccome non è toccata a me, la osservo in modo distaccato.
E' come se alcune di quelle cose che hai fatto durante la tua esperienza ti debbano servire.
Tu hai qualche idea?
 
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view post Posted on 10/6/2016, 13:48
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Ayni, credi davvero che io sappia cosa siano le proiezioni? Sto ancora cercando di capirlo. Mi riferisco comunque ad entità, ma da un periodo ho intuito che in realtà tutto è proiezione, anche la luce stessa. In questo periodo sto affrontando delle mie ossessioni, la notte mi ritrovo consapevole di sognare, forse è proprio la mia ossessione per la luce che mi fa sognare lucido.

Non molto tempo fa sognai un'arcata in cemento antico, come se fosse una struttura del medioevo. Era notte, pioveva e nell'arcata c'era una lampadina collegata ad un interruttore sottostante. Premetti il pulsante, ma niente, la luce non si accendeva. << Come mai non si accende?>> dissi a me stesso. Tentai invano più volte, ma niente da fare, fin quando dall'altra faccia dell'arco sbuca un'entità molto bizzarra. Era un misto tra giraffa (non molto alta) con la faccia da lupo, le orecchie da cane e le zampe da rettile. Mi disse << Se vuoi l'accendo io per te>> Premette il pulsante e con mio magico stupore osserva una luce abbagliare.

Perché? Perché lui si e io no? E' conseguenza di qualche motivazione psicologica o sotto c'è qualcosa di più? Successivamente la proiezione mi dice che non devo indagare e mi sveglia con un forte colpo in testa. Anche questo volendo l'ho preso come insegnamento, capendo che il punto debole della proiezione è proprio la testa, mentre il resto del corpo può resistere a colpi del genere. Comunque sia quell'entità è riuscita ad accendere la luce, mentre io non ci riesco. Leggendo in rete capisco che è un problema di tutti. La luce si può manipolare ma non generare, almeno così si dice e in questi giorni sto facendo delle verifiche per constatare se è vero che nel sogno non si possa generare luce.

Mesi addietro ricordo che mi trovai conscio nel sogno, completamente al buio, dentro la mia camera. Come al solito tentai di generare luce dal mio corpo stesso, niente da fare. Allora afferrai il cellulare e usai il flash. Con mia inaspettata sorpresa scoprii che il led del cellulare aveva fatto una fiochissima luce, ma comunque c'era. Quindi le proiezioni, di tipo materiale o entità, riescono a generare luce, anzi loro stesse sono fatte di luce, ma l'intensità dipende dal livello d'informazioni, ovvero: se una proiezioni ha un livello d'informazioni molto elevato, allora la proiezione risultare essere luminosa, altrimenti no. Quando mi trovo in un ambiente buio, significa che la struttura sulla quale cammino è essente di informazioni, vuoto, privo di luce. Infatti il cellulare riuscivo a vederlo, perché era una proiezione, ossia un contenuto onirico che racchiude delle informazioni che viaggiano attraverso la luce, racchiusa in una struttura con un proprio nucleo.

Dunque l'entità è riuscita ad accendere la luce proprio perché fa parte del processi automatici. Mi spiego meglio. Secondo le mie teorie, se tutte le proiezioni sono fatte di luce, tecnicamente anche un comodino dovrebbe accendersi, ma se tasto un pulsante, probabilmente esso non lo farà, ma potrebbe farlo, dipende dai processi automatici, alla fine il sogno è gestito dal nostro inconscio. Quella notte la luce non si è accesa perché le proiezioni sono autonome, indipendenti e spesso e volentieri non obbediscono alla nostra volontà. E' davvero tutto molto confuso, sicuramente la mia fantasia viaggia, ma sono quasi certo che le informazioni viaggiano attraverso la luce e questa viene elaborata sotto la forma di un qualcosa di materiale, come un palazzo, persona, animali, erba, cielo, solo, tutto. Se non c'è luce, come del resto vuole la logica, tutto è buio. Se non c'è luce, non ci sono informazioni.

In questo sogno, la frase della donna <<doppio tocco dal colore giallo, vetro sottile e pelato>> credo che sia molto significativa anche perché il contesto del sogno si è svolto proprio quando io ero lucido e forse credo di averlo capito.

Tempo fa studiai la struttura del sogno, scoprendo che esistono zone invalicabili, ma se paradossalmente riusciamo ad oltrepassarle, finiamo in un'altra dimensione del sogno. Dico questo perché ci sono muri che non si possono abbattere, neanche attraversare, una sorta di limite. Dunque penso che quando sogniamo ci troviamo dentro una dimensione con un determinato spazio e limite con i suoi muri o zone insormontabili, il cui attraversamento implica un piccolo risveglio. Ci vuole proprio un piccolissimo risveglio per generare una dimensione alternativa, molto più elaborata e completa. In questo sogno tentai di oltrepassare la zona limite, poiché il vetro non voleva rompersi ed è molto ma molto difficile oltrepassare il limite di una dimensione senza compromettere il sogno... Chi meglio della proiezione stessa potesse sapere questo segreto? Doppio tocco dal colore giallo, vetro sottile e pelato.

Questa proiezione mi ha dato un'idea. Più volte queste entità misteriose mi hanno dato idee. Ricordo una volta che una proiezione mi attaccava con la punta delle dita, come mai? Capii che le proiezioni si possono bucare, infatti il modo migliore per distruggere e dissolvere le informazioni al suo interno, è proprio bucarle con le dita. Il doppio tocco invece, o magari tocchi aggiuntivi, potrebbe in qualche modo rendere accessibile la dimensione successiva, rendendola "pelata", nel senso priva di una struttura che ne determina la robustezza. La resistenza non so da cosa deriva, forse dall'accumulo d'informazioni ambientali emarginate in quei punti? Non saprei, ma ci sono zone inaccessibili (anche se non proprio inaccessibili). Il colore giallo potrebbe essere proprio la luce. Dando un doppio colpo, la luce potrebbe reagire con la proiezione, rendendola pelata e sottile , ovvero oltrepassabile.

Ancora non ho potuto confutarlo, anche perché ho scoperto ciò proprio qualche giorno fa. Credo di essere molto vicino nel capire come funziona il sogno e non ho intenzione di arrestarmi. Certo, ovvio che possono sembrare pazzo. D'altronde è una materia molto difficile e gli psicologi tendono a credere che il mondo dei sogni sia soltanto illusione, ma cosa significa ciò? Il sogno è reale, costituito da materia molto sottile, così piccola che appare grande, come le cose grandi che viste da lontano sembrano piccole. La prospettiva gioca un ruolo fondamentale nel sogno, ma l'occhio non è l'artefice di tutto, è la mente il computer.

Spero che qualcuno riesce a capire ciò che dico, anche perché sto creando un altro saggio dove parlo di sogni lucidi.
 
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Mel k Art
view post Posted on 10/6/2016, 18:36




Roberto, posso farti una domanda un po' personale? Tu non sei calvo vero?
 
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view post Posted on 10/6/2016, 18:51
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CITAZIONE (Mel k Art @ 10/6/2016, 19:36) 
Roberto, posso farti una domanda un po' personale? Tu non sei calvo vero?

ho 24 anni, fortunatamente no :lol:
 
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Mel k Art
view post Posted on 10/6/2016, 19:37




Lo immaginavo. Però a me "Vetro pelato" e "Doppio tocco di colore giallo" fanno pensare all'uscire dall'ambiente del cranio, ed il doppio tocco al modo in cui si può uscire dal cranio e quindi dalla parte più protetta e riservata dei nostri sogni (che è quella in cui andiamo abitualmente)
Comunque anche io ho 25 anni, mi fa piacere che delle persone giovani come noi si interessino ancora con passione ai sogni ed a ciò che c'è "oltre"
 
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view post Posted on 10/6/2016, 22:14
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Infatti, Asteroide, queste forme di pensiero non rappresentano un complesso di informazioni? Le proiezioni sono proprio questo, almeno secondo me, ossia un complesso sistema informatico che proietta nella mente un'elaborata esperienza della vita reale, plasmata dalla influenze e dalle esperienze della realtà fisica. Non mi faccio più domande "questo è reale?" anche se, ovviamente, stando in un sogno lucido mi capita spesso di dirlo.

Secondo me non basta solamente dire "sono forme di pensiero", siamo sicuri che queste entità siano solamente "forme di pensiero"? Nel sogno hanno una forma e costituzione, da che cosa è costituito il loro corpo? Luce? Questa è la tematica che volevo porre, niente di più. Il mio sogno comunque è aperto a vaste interpretazioni, ovviamente potrebbe aver ragione Mel, non saprei.

Comunque si Mel, fortuna che ci sono pazzi come noi che si appassionano a questo mondo, sopratutto io che con la fantasia viaggio molto! :D
 
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view post Posted on 16/6/2016, 15:25
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CITAZIONE (Roberto Melis @ 10/6/2016, 23:14) 
Secondo me non basta solamente dire "sono forme di pensiero", siamo sicuri che queste entità siano solamente "forme di pensiero"? Nel sogno hanno una forma e costituzione, da che cosa è costituito il loro corpo? Luce? Questa è la tematica che volevo porre, niente di più. Il mio sogno comunque è aperto a vaste interpretazioni, ovviamente potrebbe aver ragione Mel, non saprei.

ciao

Da che cosa sono costituite.... sarebbe semplice dire: sono costituite della materia edl mondo in cui vivono e in cui le vediamo. Non sono solo forme pensiero, in quanto c'è anche altro, le forme sono costituite da quel che le forme pensiero "creano" in quella dimensione (astrale).
L'idea più sovversiva è che Anche il corpo fisico è così perchè un pensiero lo ha concepito e pian piano modellato.

Viviamo (anche) nel mondo fisico e tutti abbiamo gli occhi "aperti" nel mondo fisico, quindi vediamo la materia fisica.
C'è chi dice che sarà il prossimo traguardo dell'umanità, quello di vivere coscientemente sia nel mondo fisico che negli altri mondi sottili. Per ora dobbiamo chiudere gli occhi "di qua" del velo per riaprirli "di là"; non solo... quasi mai si riesce a trasportare di qua i ricordi delle esperienze che si fanno di là. E quando si è di là non è che si sia poi tanto svegli.

Comunque l'idea di asteroide, che ha paragonato il mondo astrale ad una specie di rete interattiva, non è male.
Sembra contrastare con l'altra osservazione che è costituito solo dalle "nostre" forme pensiero, mentre è una rete interattiva condivisa invece ed allora evidentemente ospita anche le forme pensiero degli altri.
In fondo secondo me c'è un po' di verità in entrambe le osservazioni, da un lato "vediamo" quello che esce da noi, e da un altro punto di vista, vediamo anche cose che non arrivano da noi, ma esistono già lì, perchè le ha create qualcuno.

E' anche vero che spesso una cosa esterna a te, non la vedi in modo oggettivo, cioè per come realmente è, ma è come ognuno ci dipinga addosso una "facciata in base alla percezione che ne ha di lei.
Per esempio qua vediamo un colore rosso, un altro giallo, un altro verde e i colori sono effettivamente così, ovvero la luce ha quella tale frequenza, mentre in astrale non avendo i sensi ancora pienamente sviluppati o non sapendo usarli, la forma che vediamo assume per prima il riflesso di quel che noi si percepisce. Potrebbe essere la forma corretta, ma potrebbe anche essere solo una delle sue caratteristiche. Come se gli si dipingesse addosso un vestito che non ha.
Difatti spesso si parla di mondo astrale come mondo di "illusioni", proprio perchè non sempre si vedono le cose per ciò che in effetti sono, ma per come si presentano.

Ci sono elementi nel sogno di Roberto che sono senz'altro estranei a lui, cioè non gli appartengono o vengono da fuori, può trattarsi di altri esseri che lui ha incontrato, compresa la donna statua ad esempio. Tutti quelli che hanno qualcosa da insegnargli, quelli che lo fanno uscire daol sogno e svegliarsi, e in generale tutti quelli che hanno una coscienza superiore alla sua.

PS: Roberto, secondo me non riesci ad arrvare a capire la formula che ha dettato il tizio se ci provi intellettualmente.
 
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view post Posted on 22/6/2016, 16:19
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Vilayanur S. Ramachandran dice (e credo che Asteroide Pagliaccio lo conosce) che la mente è costituita da neuroni specchio, ovvero una capacità mentale che consente di imitare i comportamenti o semplicemente la realtà che ci circonda. In base a questo presupposto, noi umani, come credo il resto del mondo dei mammiferi, siamo capaci di assorbire il carattere e il comportamento di altre persone. Che la mente sia interattiva credo di si, perché alla fine nella nostra mente esistono tratti caratteriali che non possono essere i nostri, ma nei sogni troviamo dati ed informazioni di qualunque genere. Anche inconsciamente riusciamo ad assorbire il carattere di una persona, oppure riusciamo anche ad intuire con i gesti cosa lo turba o cosa stia pensando. La mente è un complesso sistema informatico di dati, questo lo sappiamo tutti. Siamo una sorta di computer che assimila, elabora e trasforma.

Quello che voglio capire è di che cosa sono fatti. Quando faccio uscire le ragnatele dalla mia mano (tipo spiderman), cosa esce realmente dalla mia mano? Che rapporto ha la luce nel mondo dei sogni? La gravità ha una sua influenza? Ovvio che l'entità nel sogno siano esseri comunque molto particolari, ricchi di dati e informazioni dalle quali possiamo attingere, ritenendoli anche dei maestri in certe circostanze, ma costoro, nonostante l'agglomerato d'informazioni di cui sono ampiamente costituiti, dovrebbero comunque celare una sorta di aspetto materiale, qualche atomo che magari riesce a comporlo. Il mondo sottile del sogno è davvero affascinante


ecco un sogno fatto proprio oggi

In genere di pomeriggio non dormo mai, ma poco fa mi ero addormentato una mezz'oretta. Ricordo che ogni volta che dormivo di pomeriggio avevo sogni lucidi, difatti ho avuto un sogno lucido.
Praticamente sono apparso in camera mia. Tempo fa avevo scritto un post dove parlavo del perché non si possa generare luce, questa volta, stranamente ci sono riuscito. Ero apparso in camera mia, tutto buio ma la mia stessa proiezione emetteva luce, luce abbagliante e potevo decidere se accrescere la luminosità o scemarla. Poi riuscii concentrare tutta la luce del mio corpo in un'unica pallina luminosa che potevo spostare a mio piacimento, illuminando tutta la stanza. Dissi a me stesso << Cavoli, davvero interessante>> Tuttavia tempo fa avevo in mente un esperimento, ossia spezzare una parte del mio corpo affinché potessi creare luce, dato che non riuscivo a generarla. Allora mi afferrai un dito, lo strinsi per spezzarlo ma niente da fare. Il risultato fu che il mio dito si allungò, ma non si spezzò. Ipotizzai che se rompo la proiezione potrei svegliarmi, allora decisi di non infierire, anche se comunque devo verificare. Andai nel salone, usando la luce come una sorta di torcia, spostandola con la forza del pensiero. Giocai con essa, riuscendo ad assorbirla nuovamente nel corpo, diventando una sorta di torcia umana. Notai che c'era l'albero di natale con migliaia di luci che brillavano. Allora toccai con un dito la luce della lampadina, riuscendo a farla gocciolare nel mio dito. Sembrava davvero una stilla, piccola e luminosa. Tuttavia non ho potuto continuare il sogno poiché un mio amico era sotto casa. Avrei potuto fare un bel sogno lucido

Edited by Roberto Melis - 22/6/2016, 17:36
 
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