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una misteriosa donna

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Roberto Melis
view post Posted on 10/6/2016, 13:48 by: Roberto Melis
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Ayni, credi davvero che io sappia cosa siano le proiezioni? Sto ancora cercando di capirlo. Mi riferisco comunque ad entità, ma da un periodo ho intuito che in realtà tutto è proiezione, anche la luce stessa. In questo periodo sto affrontando delle mie ossessioni, la notte mi ritrovo consapevole di sognare, forse è proprio la mia ossessione per la luce che mi fa sognare lucido.

Non molto tempo fa sognai un'arcata in cemento antico, come se fosse una struttura del medioevo. Era notte, pioveva e nell'arcata c'era una lampadina collegata ad un interruttore sottostante. Premetti il pulsante, ma niente, la luce non si accendeva. << Come mai non si accende?>> dissi a me stesso. Tentai invano più volte, ma niente da fare, fin quando dall'altra faccia dell'arco sbuca un'entità molto bizzarra. Era un misto tra giraffa (non molto alta) con la faccia da lupo, le orecchie da cane e le zampe da rettile. Mi disse << Se vuoi l'accendo io per te>> Premette il pulsante e con mio magico stupore osserva una luce abbagliare.

Perché? Perché lui si e io no? E' conseguenza di qualche motivazione psicologica o sotto c'è qualcosa di più? Successivamente la proiezione mi dice che non devo indagare e mi sveglia con un forte colpo in testa. Anche questo volendo l'ho preso come insegnamento, capendo che il punto debole della proiezione è proprio la testa, mentre il resto del corpo può resistere a colpi del genere. Comunque sia quell'entità è riuscita ad accendere la luce, mentre io non ci riesco. Leggendo in rete capisco che è un problema di tutti. La luce si può manipolare ma non generare, almeno così si dice e in questi giorni sto facendo delle verifiche per constatare se è vero che nel sogno non si possa generare luce.

Mesi addietro ricordo che mi trovai conscio nel sogno, completamente al buio, dentro la mia camera. Come al solito tentai di generare luce dal mio corpo stesso, niente da fare. Allora afferrai il cellulare e usai il flash. Con mia inaspettata sorpresa scoprii che il led del cellulare aveva fatto una fiochissima luce, ma comunque c'era. Quindi le proiezioni, di tipo materiale o entità, riescono a generare luce, anzi loro stesse sono fatte di luce, ma l'intensità dipende dal livello d'informazioni, ovvero: se una proiezioni ha un livello d'informazioni molto elevato, allora la proiezione risultare essere luminosa, altrimenti no. Quando mi trovo in un ambiente buio, significa che la struttura sulla quale cammino è essente di informazioni, vuoto, privo di luce. Infatti il cellulare riuscivo a vederlo, perché era una proiezione, ossia un contenuto onirico che racchiude delle informazioni che viaggiano attraverso la luce, racchiusa in una struttura con un proprio nucleo.

Dunque l'entità è riuscita ad accendere la luce proprio perché fa parte del processi automatici. Mi spiego meglio. Secondo le mie teorie, se tutte le proiezioni sono fatte di luce, tecnicamente anche un comodino dovrebbe accendersi, ma se tasto un pulsante, probabilmente esso non lo farà, ma potrebbe farlo, dipende dai processi automatici, alla fine il sogno è gestito dal nostro inconscio. Quella notte la luce non si è accesa perché le proiezioni sono autonome, indipendenti e spesso e volentieri non obbediscono alla nostra volontà. E' davvero tutto molto confuso, sicuramente la mia fantasia viaggia, ma sono quasi certo che le informazioni viaggiano attraverso la luce e questa viene elaborata sotto la forma di un qualcosa di materiale, come un palazzo, persona, animali, erba, cielo, solo, tutto. Se non c'è luce, come del resto vuole la logica, tutto è buio. Se non c'è luce, non ci sono informazioni.

In questo sogno, la frase della donna <<doppio tocco dal colore giallo, vetro sottile e pelato>> credo che sia molto significativa anche perché il contesto del sogno si è svolto proprio quando io ero lucido e forse credo di averlo capito.

Tempo fa studiai la struttura del sogno, scoprendo che esistono zone invalicabili, ma se paradossalmente riusciamo ad oltrepassarle, finiamo in un'altra dimensione del sogno. Dico questo perché ci sono muri che non si possono abbattere, neanche attraversare, una sorta di limite. Dunque penso che quando sogniamo ci troviamo dentro una dimensione con un determinato spazio e limite con i suoi muri o zone insormontabili, il cui attraversamento implica un piccolo risveglio. Ci vuole proprio un piccolissimo risveglio per generare una dimensione alternativa, molto più elaborata e completa. In questo sogno tentai di oltrepassare la zona limite, poiché il vetro non voleva rompersi ed è molto ma molto difficile oltrepassare il limite di una dimensione senza compromettere il sogno... Chi meglio della proiezione stessa potesse sapere questo segreto? Doppio tocco dal colore giallo, vetro sottile e pelato.

Questa proiezione mi ha dato un'idea. Più volte queste entità misteriose mi hanno dato idee. Ricordo una volta che una proiezione mi attaccava con la punta delle dita, come mai? Capii che le proiezioni si possono bucare, infatti il modo migliore per distruggere e dissolvere le informazioni al suo interno, è proprio bucarle con le dita. Il doppio tocco invece, o magari tocchi aggiuntivi, potrebbe in qualche modo rendere accessibile la dimensione successiva, rendendola "pelata", nel senso priva di una struttura che ne determina la robustezza. La resistenza non so da cosa deriva, forse dall'accumulo d'informazioni ambientali emarginate in quei punti? Non saprei, ma ci sono zone inaccessibili (anche se non proprio inaccessibili). Il colore giallo potrebbe essere proprio la luce. Dando un doppio colpo, la luce potrebbe reagire con la proiezione, rendendola pelata e sottile , ovvero oltrepassabile.

Ancora non ho potuto confutarlo, anche perché ho scoperto ciò proprio qualche giorno fa. Credo di essere molto vicino nel capire come funziona il sogno e non ho intenzione di arrestarmi. Certo, ovvio che possono sembrare pazzo. D'altronde è una materia molto difficile e gli psicologi tendono a credere che il mondo dei sogni sia soltanto illusione, ma cosa significa ciò? Il sogno è reale, costituito da materia molto sottile, così piccola che appare grande, come le cose grandi che viste da lontano sembrano piccole. La prospettiva gioca un ruolo fondamentale nel sogno, ma l'occhio non è l'artefice di tutto, è la mente il computer.

Spero che qualcuno riesce a capire ciò che dico, anche perché sto creando un altro saggio dove parlo di sogni lucidi.
 
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10 replies since 6/6/2016, 17:17   181 views
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