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Sogno futile o invenzione reale?

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view post Posted on 25/8/2018, 15:31
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Cari ragatti, questa volta ho davvero bisogno di un aiuto per decifrare questo sogno, perchè da un po' di tempo mi sta letteralmente facendo diventare matto.

Prima però vorrei premettere che si tratta di un sogno fatto moltissimi anni fa, quando ero ancora poco più che adolescente e avevo appena iniziato il liceo scientifico e le relative lezioni di fisica e chimica.

Passo ora a descrivere il sogno.

Ero sul balcone di casa mia, precisamente quello della camera da letto. Nonostante siano passati approssimativamente 25 anni da allora ricordo ancora perfettamente le fasi principali di quello che ho fatto nel sogno. Ero davanti alla ringhiera del balcone e avevo fissato al corrimano un piccolo giocattolo di plastica a forma di missile, una cosa molto banale, una cineseria, praticamente un missilotto di plastica morbida completamente cavo all'interno, simile a una provetta a forma, appunto, di missile.
Stavo per fare un esperimento chimico e avevo preparato vicino a me alcuni materiali e sostanze, incredibilmente ricordo ancora quali erano, ovvero:

1- fosforo rosso, ricavato da alcune capocchie di fiammiferi
2- pezzetti di carta, grandi circa 5 o 7 mm di lato probabilmente strappati dalla pagina di una rivista
3- alcool etilico denaturato
4- acqua borica (acido borico in soluzione)
5- acqua ossigenata (perossido di idrogeno)

A quel punto metto tutti questi ingredienti nel missilotto di plastica, poi prendo uno spillo e lo conficco per tutta la lunghezza nella punta del missile, in modo che resti fuori soltanto la capocchia, lo fisso al corrimano e lo punto verso l'alto in diagonale, come se fosse davvero un missile sulla rampa di lancio pronto a partire (oppure un razzetto, di quelli che si lanciano a capodanno).
Sempre appoggiato alla ringhiera avevo messo un telecomando di una automobile radiocomandata che avevo. Lo prendo e premo il pulsante, come se il missilotto fosse in qualche modo collegato e dovesse reagire in qualche modo al comando.
Ora, forse voi penserete che abbia in questo modo creato una specie di strano propellente e che non appena avessi premuto il pulsante del radiocomando sarebbe partito a gran velocità verso il cielo, magari lasciandosi dietro una densa scia di fumo... ebbene nulla del genere!
Appena premuto il pulsante, dalla punta del missile, quella dov'era conficcato lo spillo, viene proiettato un raggio laser, molto luminoso e di colore blu. Il raggio però non raggiunge il cielo ma finisce contro l'angolo del muro della casa e si spegne.
A quel punto il sogno finisce e mi sveglio.

Il motivo per cui questo sogno mi sta facendo ammattire è perchè sono convinto di aver inventato qualche nuova sostanza, ricavata da una reazione chimica tra le diverse componenti, che potrebbe forse essermi utile in qualche modo, forse anche molto più utile di quel che credo.
Altrimenti perchè dovrei ricordarmi con così grande precisione non solo la serie di ingredienti, ma anche l'esatta successione degli eventi e persino il colore del raggio laser che nel sogno fuoriusciva dalla punta?

Ho cercato e ricercato in lungo e in largo la Rete per capire quale potesse essere il prodotto della reazione, ho cercato io stesso di immaginare calcolare la formula basandomi sulle mie seppur limitate conoscenze di chimica, ho passato due mesi lambiccandomi il cervello per capire cosa caspita potesse voler dire quel sogno.
Nulla, non riesco a venirne a capo, tranne che per alcuni dettagli che solo ora, dopo tanto tempo SEMBRA possano avere qualche senso.

Nel sogno appena premevo il pulsante del radiocomando usciva dal missile un raggio di energia, questo elemento poteva forse essere collegato al tipo di reazione che avveniva al suo interno.
Dopo tanto cercare ho trovato un possibile collegamento.
Ho cercato ad esempio di capire cosa c'entrasse la carta, in effetti è l'unico materiale che non è una sostanza chimica, non nel senso stretto del termine almeno, però la componente fondamentale della carta, quella che si trova in tutte le carte ricavate dal legno degli alberi, è la cellulosa. La cellulosa è una specie di polimero, una lunga catena i cui elementi singoli sono molecole di glucosio, si, proprio lo zucchero che tutti conosciamo!
Queste molecole di glucosio in fase di polimerizzazione perdono un gruppo ossidrile e un atomo di idrogeno, restando legate tra loro solo con un atomo di ossigeno.
A questo punto mi sono chiesto cosa c'entrasse il fosforo e l'unico modo in cui potesse legarsi alla carta o reagire in qualche modo con essa è attraverso la sua trasformazione in acido fosforico, dovuta forse a sua volta alla reazione con l'acqua ossigenata. Se questo è vero allora l'unico composto reale e sensato, l'unico che può ricollegarsi al raggio di energia che appariva nel sogno è l'Glucosio-6-fosfato che appunto si forma attaccando una molecola di acido fosforico a quella di glucosio. Questo composto viene utilizzato nell'organismo in diversi modi, ma quello più importante, da cui si ricava più energia, anzi, la fonte primaria stessa di energia che sostiene la vita è l'ATP (adenosina trifosfato).
Questa potrebbe anche essere una possibile spiegazione del sogno, forse l'energia che scaturiva dalla punta del missile era sviluppata davvero dalla reazione tra fosforo, sotto forma di acido fosforico, e il glucosio della carta.
Questo però non spiega la presenza dell'acido borico, a che serve? E l'alcool, come si giustifica all'interno della reazione?

Insomma, aiutatemi, sto davvero ammattendo per capire quale possa essere la vera soluzione di questo enigma!

Edited by yareol - 29/8/2018, 12:39
 
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view post Posted on 29/8/2018, 11:21
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Ah però.

Ciao Yar.
E' un bel sogno che riflette la tua passione innata per lo studio dei fenomeni, la scienza e la tecnica.
IL desiderio di creare qualcosa di nuovo esiste sempre.
Il punto che prende la mia attenzione è quel mix di elementi e alla loro funzione.
Nel subconscio rimangono molte cose e a volte è proprio grazie ai sogni che si riesce a bypassare lo schermo della coscienza comune ed attingere al subconscio per elaborare le informazioni che ci sono contenute.
Però questa è una cosa molto delicata ed influenzabile. Dipende dal livello di oggettività che riesci a mantenere.
Nel subconscio si mescolano infatti, i ricordi labili e passeggeri, le emozioni o quel che ha attirato l'attenzione o qualsiasi cosa che la mente associa ad un'immagine, una sensazione vissuta o ritrovata in quel momento,
E' qui che può sbagliare di molto e mostrare qualcosa che non ha niente a che fare con l'oggetto principale, ma magari si avvicinano solo per assonanza o chissà che altro.

Uno dei lavori principali è proprio questo. Io non so nulla dell'argomento, ma mi sembra che in prima analisi bisogna pensare a questo. Non scartare nulla ma tenerlo in sospeso fino a verifica e vedere come si sviluppa anche con aggiunte o altro. UN obiettivo deve essere chiaro ed il fenomeno che deve riprodurre deve trovare una attinenza con le caratteristiche dei componenti.
Mi viene in mente una frase diventata famosa, che è stata attribuita a Leonardo Da Vinci, il quale colto nel sonno da un'altra persona fin che era sul posto di "lavoro", mentre doveva essere invece intento all'opera che stava facendo, rispose al disappunto del suo interlocutore, qualcosa tipo: "Mio caro amico, tu non sai che io, fin che dormo, lavoro molto di più e molto più di quando sono sveglio".
Frase che oggi si presta anche a sketch spiritosi, ma che invece ha un fondo solido di verità. Ed è quella che interessa.
Leonardo deve aver avuto una mente ferrea, chiara, limpida e allenata a perscrutare tutte le apparenze fino a porre in relazione i pensieri con la sua esperienza e l'utilità finale, per la riuscita dei proprie invenzioni. Ecco la grande qualità del genio.
uno strumento meraviglioso, la mente.
La cosa non meraviglia e mi ritornano in mente delle parole di Leadbeater, in quale afferma che qualsiasi opera ha a monte un progetto, abbozzato e indefinito all'inizio, ma poi raffinato fino alla sua realizzazione. Ed è proprio quel progetto che vive nell'opera e vivrà ancora come spunto ed esempio, moltissimo tempo dopo della stessa opera materiala.

Io non saprei da che parte cominciare, in questo ambito, ma anche Diesel, nelle prime sperimentazioni, mi sembra che avesse provato a realizzare il suo motore con l'ausilio di ammoniaca ed altre sostanze non adatte.
Nonostante tutto, grazie alla flessibilità e al genio, alla fine è arrivato a realizzare qualcosa che ha vissuto nei secoli e vivrà ancora.
Chissà che tu trovi il bandolo di questa matassa.
Uè in bocca al lupo Yar!
 
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