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Articolo 21

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view post Posted on 24/4/2020, 16:08
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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I meno giovani ricorderanno un film di fantascienza girato negli anni '90 con protagonista Keanu Reeves dal titolo "Johnny Mnemonic". Nel film il protagonista è un "corriere mnemonico" ovvero una persona che contrabbanda illegalmente dati e informazioni installandole direttamente nel proprio cervello sotto forma digitale. Ad un certo punto nel film viene avvicinato da una ragazza che ha degli impianti bionici nel corpo i quali aumentano la sua forza, questa ragazza si propone come sua guardia del corpo e lo aiuta nella sua missione ma ad un certo punto il protagonista scopre che è ammalata di NAS, una malattia del sistema nervoso centrale che sembra essere endemica e senza una cura risolutiva.
Nel film la ragazza subisce una violenta crisi e viene portata nell'ambulatorio di un suo amico medico, che ferma la crisi e spiega a Johnny che la colpa del NAS è della tecnologia a radioonde che trasmette i dati alle reti telematiche.
Una storia che sembra essere profetica da questo punto di vista e che ci mette in guardia dall'uso scriteriato delle radioonde.
Le polemiche attuali sull'attivazione e implementazione del famoso "5G" sembrano essere la realizzazione di quel timore avanzato dal film, dobbiamo quindi aspettarci che il 5G davvero provochi la sindrome descritta nel film?

Una piccola curiosità, la storia è ambientata in un futuro a noi molto prossimo: il 2021!

Se siete curiosi potete scaricarlo da QUI

Edited by yareol - 1/9/2021, 21:37
 
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view post Posted on 26/4/2020, 11:24
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Questo ragazzo sostiene di essere stato censurato varie volte a causa dei suoi video e di quello che veniva dichiarato a proposito delle trame segrete dei famigerati "poteri forti", i quali non gradiscono che certe verità vengano a galla.
A prescindere che questo sia vero o meno l'articolo 21 è comunque chiaro sulla questione, ovvero tutti hanno diritto di esprimere liberamente la loro opinione con qualunque mezzo di diffusione.

In questo video descrive cosa sarebbe uscito da un attacco informatico scagliato contro la Gates Foundation, l'associazione filantropica detenuta da Bill Gates, contro l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e altri enti, da questo attacco sarebbe stata rubata della documentazione che dimostrerebbe (il condizionale è sempre d'obbligo) le collusioni tra questi enti e la creazione in laboratorio del COVID-19, un virus che, anche secondo quanto sostiene il premio Nobel Luc Montagnier, sarebbe stato letteralmente costruito aggiungendo geni del virus HIV a un ceppo imparentato con quello della SARS. Secondo quanto sostiene nel video il virus sarebbe stato modificato geneticamente in un laboratorio americano e, in seguito alla moratoria contro la creazione di armi biologiche in America, sarebbe stato trasferito in segreto nel laboratorio cinese di Wuhuan per essere studiato, sempre in segreto; laboratorio dal quale sarebbe in qualche modo uscito per infettare il mondo.



Video scaricabile anche da QUI

Edited by yareol - 5/5/2020, 01:37
 
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view post Posted on 26/4/2020, 13:02
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Incredibile come in un solo discorso, specialmente se proclamato con coraggio e convinzione, si possa riassumere efficacemente il pensiero di un intero popolo, soprattutto quello ancora dotato della facoltà dell'intelletto...






Video scaricabile anche da QUI
 
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view post Posted on 29/4/2020, 13:35
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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C’è un disegno; e chi non sa vederlo è già schiavo
di
Francesco Lamendola



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Incredibile a dirsi, c’è ancora parecchia gente che non vede nulla di strano nella linea adottata dal governo Conte Bis di fronte alla presunta pandemia da Covid-19, anzi, gli è grata delle misure sanitarie adottate, e ritiene che esse siano assolutamente giuste e necessarie, semmai andrebbero rafforzate ed inasprite, considerata l’entità del pericolo che ci minaccia. Si tratta di persone che gli hanno già perdonato il suo triplo peccato originale: di non aver ricevuto un voto da alcun cittadino; di aver fatto con la massima disinvoltura una svolta a “U” rispetto al governo precedente, che lui stesso aveva presieduto; d’aver portato al potere quelle forze che erano uscite sonoramente sconfitte e di gran lunga minoritarie dalle ultime elezioni politiche nelle quali il popolo italiano ha avuto la possibilità di far sapere come la pensa. Si tratta di persone, inoltre, che subiscono passivamente il bombardamento quotidiano dei telegiornali e della pubblicità televisiva, e alle quali la stampa di regime rifila i numeri taroccati della cosiddetta pandemia: 25.000 morti e passa, anche se la verità è che le cifre dei decessi sono perfettamente nella media degli anni scorsi e non indicano le morti per Coronavirus, ma tutte le morti possibili, dal cancro alla leucemia, che però vengono messe sul conto del Covid-19, scommettendo sul fatto che la maggioranza della gente non andrà a controllare e non s’informerà circa i dati reali, che sono quelli forniti dall’ISTAT e dall’Istituto Superiore della Sanità.

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Infine si tratta di persone che non hanno amici all’estero, che non leggono la stampa estera, che non conoscono le lingue straniere e non frequentano i siti internet inglesi, francesi, tedeschi: perché, se lo facessero, si accorgerebbe che c’è qualcosa che non quadra nella narrazione dei fatti che il governo Conte Bis propina all’opinione pubblica italiana, grazie alla compiacenza dei mass-media, spinta fino al servilismo più abietto. Si accorgerebbero, per esempio, che in Svizzera, cioè a due passi da Milano, l’emergenza sanitaria è arrivata più tardi che in Italia ed è già terminata; che non c’è mai stata una crisi ospedaliera; che la gente non è mai stata segregata in casa, né impedita a portare i bambini ai giardinetti, né multata se marito e moglie vanno a fare la spesa insieme, o insieme fanno una passeggiata per sgranchirsi le gambe e rinfrancare lo spirito. E lo stesso dicasi per tutti gli altri Paesi d’Europa, non solo del Nord, notoriamente più spartani e meno emotivi, ma anche quelli del Sud. Insomma, si accorgerebbero che nessun governo di nessuno Stato al mondo, neppure la Cina, neppure l’Iran, ha vissuto o sta vivendo la crisi da Covid-19 nella maniera traumatica, irrazionale e distruttiva per l’economia, in cui la stiamo vivendo noi italiani: con migliaia di piccole aziende e di piccoli commercianti che non potranno più riaprire le loro attività e i loro esercizi, per il semplice fatto che due o tre mesi di blocco totale e di mancati guadagni li hanno letteralmente mandati sul lastrico.


0-EUROCONTE



Cosa che era ampiamente prevedibile, e che il signor Conte, quindi, non poteva non sapere; così come non potevano non saperla, per quanto inetti, fanfaroni e ignoranti siano, i suoi ministri e gli uomini dei partiti che sostengono la sua maggioranza. E dunque, scartata l’ipotesi che si tratti di pura e semplice inconsapevolezza, cosa resta per spiegare il modo di agire di quei signori, se non la deliberata volontà di portare l’Italia al disastro, costringendola ad invocare l’intervento del MES e così facendola commissariare dalla Troika eurocratica e, al tempo stesso, distruggendo quel che resta della sua economia, così da metterla in vendita al miglior offerente straniero, ma senza scordarsi la fetta dovuta a papà Gates, il quale ci venderà i presunti vaccini che il governo, a sua volta, s’incaricherà d’imporre per legge alla popolazione stremata e terrorizzata? O siamo in presenza di una imbecillità totale, dunque, oppure della chiara intenzione di tradire l’Italia e consegnarla, mani e piedi legati, alle forze nemiche che la vogliono smembrare e dissanguare, e che da anni spiavamo l’occasione favorevole per liberarsi di una concorrente pericolosa: tertium non datur. E ora, se qualcuno vuol credere che Conte, Renzi, Grillo & Zingaretti siano degli idioti totali, è libero di pensarlo; da parte nostra, non solo non li crediamo stupidi, ma anzi molto furbi. Il che non significa che li riteniamo anche intelligenti, la furbizia essendo la variante meschina e opportunista della vera intelligenza; ma è un fatto che nel mondo della politica, specialmente oggi e in queste condizioni, dove non ci sono quasi più autentici statisti, ma solo arrampicatori del potere e dilettanti allo sbaraglio, gonfi di presunzione quanto digiuni di capacità e conoscenze, fanno strada i furbi e non gl’intelligenti. Infatti questi ultimi vedono le cose a trecentosessanta gradi e non solo dall’angolo visuale della loro personale convenienza e perciò, se appena hanno uno straccio di coscienza morale, sono portati a tener conto del bene di tutti, senza di che non si dà neanche un vero bene individuale. Ma per capirlo bisogna essere intelligenti, appunto, e non solamente furbi: perché l’intelligenza viene premiata dai fatti sul lungo periodo, mentre la furbizia è una forma mentale che vuol vedere subito i frutti del proprio agire e raccogliere il massimo pur avendo seminato il minimo, o niente addirittura.

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Dunque: tutti a casa per due mesi, per tre mesi, o forse anche di più, ma solo in Italia. Multati se si esce col bambino, lasciati in pace se si esce col cane; multati, denunciati e molestati durante la sacra funzione se si va alla santa Messa, ma lasciati tranquilli se si va a comprare il gelato o le sigarette; multati se si va in due a far la spesa o se si va fuori del proprio comune di residenza anche solo di cento metri (molti supermercati sorgono sulle strade provinciali o statali, all’incrocio di due o tre territori comunali), ma non se si è stranieri e si spaccia droga per la strada; multati se si va al funerale dei propri cari e li si vuole accompagnare fin dentro il cimitero, ma tollerati e perfino incoraggiati e approvati se si va a cantare Bella ciao e a sventolare bandiere rosse e gagliardetti dell’A.N.P.I. alla festa della cosiddetta Liberazione, anche formando una vera folla. E soprattutto, zitti, buoni e chiusi in casa, abbandonati al bombardamento incessante di una televisione che ha deciso di propinarci il peggio, ma proprio il peggio, di cui è capace; e di utilizzare ogni spazio pubblicitario, anche creandone di nuovi e moltiplicandoli oltre ogni limite del sopportabile, per ribadire gli ordini – perché di ordini si tratta, nonché di minacce, intimidazioni e ricatti, non di raccomandazioni – del governo dittatoriale sanitario: Resta a casa; Non uscire; Se esci metti in pericolo te stesso e gli altri, sei un cattivo cittadino, un incosciente, un criminale, un individuo asociale e irresponsabile, e conduttori televisivi, gente di spettacolo, cantanti, soubrette a ripeterci, sorridenti e felici (perché loro abitano in ville col giardino e la piscina, mica in miniappartamenti nei casermoni delle periferie industriali; e si fanno venire a casa il parrucchiere, la manicure e la pedicure, il trainer, il coacher o l’instructor privato): La sai una cosa? È proprio bello stare a casa! Il tutto senza alcuna discriminazione di persona, di tempo e di luogo, neppure sulla base del più elementare buon senso.

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Perché mai proibire l’accesso nei parchi ai bambini, quando è noto che nessun bambino si è ammalato e assolutamente nessuno è morto in questo periodo, in circostanze anche solo vagamente sospette? E perché una famigliola che abita vicino al mare non potrebbe andare in spiaggia, stando a debita distanza dagli altri, visto che già in casa quelle persone sono a stretto contatto tutto il santo giorno, e dunque non fanno niente di diverso se si concedono qualche ora di salutare distrazione, né mettono minimamente in pericolo il prossimo? Perché scatenare la caccia con i droni, gli elicotteri e le motovedette contro persone che sono uscite di casa, sì, ma se ne stanno isolate, o corrono in luoghi aperti e solitari? A chi giova, a quale scopo un simile dispiegamento di mezzi, un tale terrorismo psicologico, se non per portare la popolazione al limite estremo della claustrofobia, del senso d’impotenza e della frustrazione, esasperando l’aggressività repressa e il senso di colpa? Perché in tali circostanze anche solo fare una passeggiata di cinque minuti provoca sensi di colpa, ed è sovente accompagnata da occhiate malevole e gestacci da parte degli altri, dei reclusi, i quali spingono la loro antipatia sino agli insulti, sino alle percosse, quando non telefonano addirittura ai carabinieri per denunciare il vicino che è sceso nell’orto sotto casa senza indossare la mascherina, o che ha oltrepassato di cinquanta metri i duecento concessi dal decreto e quindi rappresenta un vero e proprio pericolo pubblico, oltre che un pessimo esempio di disobbedienza, menefreghismo e superficialità?

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Non può essere un caso che proprio quando la Rai, che è un’azienda di Stato e quindi pagata dai cittadini (e pagata tre volte: con le tasse, con il canone obbligatorio e con la pubblicità), potrebbe e dovrebbe intrattenerli con dei programmi di una certa qualità, e in generale dando un indirizzo rasserenante ai palinsesti, tutto al contrario non ci ha mai propinato dei programmi così scadenti, così stupidi, così insulsi, vera e propria immondizia, perfino al di sotto dello standard cui ci eravamo rassegnati negli ultimi tre o quattro anni, che già era infimo; e che non solo non fa nulla per rasserenarci, ma fa proprio di tutto per angosciarci, spaventarci, terrorizzarci, parlando sempre e solo della pandemia, dei morti, del pericolo incombente da ogni parte, peraltro senza mai dare le cifre vere, senza mai parlare in modo oggettivo, anzi arrivando perfino a gabellarci per buone delle immagini fasulle, la colonna dei camion militari carichi di bare che si muove di notte e che non si riferisce, come ha voluto farci credere, alle vittime del Covid-19 decedute nell’ospedale di Bergamo ma ai clandestini annegati nell’affondamento di un barcone a Lampedusa, nel 2013 e cioè sette anni fa. Ci hanno detto perfino che in alcuni ospedali non c’erano abbastanza camere mortuarie per ospitare tutte le salme in attesa di sepoltura (o, meglio, di cremazione: perché si è fatto un ricorso selvaggio alla cremazione, in questi ultimi mesi, così poi nessuno potrà fare l’autopsia e verificare le vere cause di quei decessi), e ciò per evocare in noi immagini agghiaccianti di cataste di cadaveri che potrebbero andare in putrefazione e per darci a intendere che è in atto una moria semplicemente spaventosa, che le persone stanno morendo come le mosche e che domani probabilmente toccherà a noi, sì, proprio a noi. Anche se a stento si sono trovati una dozzina di casi nei quali sembra, e sottolineiamo sembra, che la causa unica di morte sia il Covid-19, e praticamente nessuna di persone giovani; e anche in quei rarissimi casi potrebbe trattarsi di difetti congeniti dei quali quelle persone erano ignare, come il ragazzino delle scuole medie che muore d’infarto durante la corsetta nell’ora di educazione fisica o al primo allenamento nella squadretta di calcio parrocchiale, perché non sapeva di avere una malformazione cardiaca. E intanto la Rai prosegue nella sua politica di terrorismo psicologico, e Mediaset e La Sette le fanno concorrenza: ad ogni ora, di giorno e di notte, meschine tavole rotonde ove i soliti personaggi, i soliti pseudo intellettuali, i soliti giornalisti asserviti al potere e i nuovi narcisi della tv, ad esempio i governatori di regione che hanno scoperto la loro vera vocazione finora nascosta, metà di sceriffi del Far West e metà di primedonne smaniose di avere per sé le luci della ribalta, per parlare sempre e solo del Coronavirus, per pontificare, discettare, sproloquiare sul nulla, ripetendo senza fine gli stessi mantra, le stesse banalità, le stesse menzogne, al preciso scopo d’instupidirci, ipnotizzarci, ossessionarci, sollecitando sempre la nostra emotività, la nostra paura viscerale, e mai facendo appello ad argomenti razionali, tutt’al più a sofismi da quattro soldi.

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C’è un disegno, e chi non sa o non vuol vederlo è già schiavo, e si merita di esserlo, anche se non lo immagina neppure; mentre gli altri sono schiavi anch’essi, ma almeno lo sanno, lo hanno capito, e quindi possono regolarsi di conseguenza. Perché la vera libertà non è la libertà assoluta di fare, sempre e in ogni caso, quel che si vuole o si ritiene giusto, ma capire la realtà e dare il proprio assenso, oppure no, alle cose e alle situazioni che coinvolgono noi o il nostro prossimo. Oggi il potere finanziario globalista ha compiuto un ulteriore passo avanti nella strategia di conquista e di dominio del mondo intero: i suoi tentacoli non si stendono più “soltanto” sui territori e sui sistemi economici, cioè sulle nostre città e i nostri conti in banca, ma sono giunti fino alle nostre menti, ai nostri riflessi condizionati, alle nostre anime. Mai ci siamo trovati esposti a un pericolo di tale gravità: minacciati di vederci strappare l’anima e di venir ridotti a degli esseri post-umani, instupiditi, abbrutiti, lobotomizzati, pronti a fare qualsiasi cosa, anche gettarci carponi a quattro zampe, scodinzolare o abbaiare a comando, se così piacerà ai nostri invisibili padroni.

000-SCHIAVO_CARCERATO



Per intanto, stiamo sperimentando l’addestramento a diffidare e odiare il nostro prossimo, chiunque egli sia: a vedere in ogni persona che incrociamo per la strada o che fa la fila vicino a noi al supermercato, un possibile, anzi un probabile untore, un malvagio o un incosciente che potrebbe contagiarci e provocare la nostra morte, e che quindi va tenuto a debita distanza, con le buone o le cattive. Ciascuno deve starsene quieto e obbediente nel suo box, nella sua cuccia. Non andiamo più a trovare i vecchi, perché potremmo contagiarli; e non portiamo fuori i bambini, perché potrebbero esser contagiati. E in entrambi i casi, se si ammalano i nonni o i figli, sarà stata colpa nostra: della nostra irresponsabilità, della nostra storditaggine. Dimostriamo di essere un grande popolo, recitano gli spot governativi: stiamo a casa! Ma è questo che fa grande un popolo, restarsene chiuso in casa?

Fonte: AccademiaNuovaItalia.it
Collegamento diretto alla pagina: www.accademianuovaitalia.it/index.p...ggi-ti-denuncio


Edited by yareol - 29/4/2020, 14:59
 
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view post Posted on 30/4/2020, 16:53
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C'è un altro YouTuber che in questi anni ha fatto molto parlare di sè e il cui impegno, nonostante fosse ancora solo uno studente, ha lasciato un segno indelebile nella storia del giornalismo. QUI il suo canale, per chi volesse saperne di più.
Molti conosceranno questo ragazzo, ma per chi non lo conoscesse posso dire che è stato IL PRIMO in Italia a denunciare ma soprattutto a provare, dati alla mano, la truffa delle ONG. Nel suo video del 2017 infatti, basandosi sulle tracce raccolte dai trasponder della guardia costiera e su un software a pagamento che disegna i tragitti delle navi che fanno uso di questo sistema, ha scoperto senza possibilità di errore, che le imbarcazioni che trasportavano i "migranti" (immigrati clandestini) seguivano rotte completamente differenti da quelle dichiarate, svelando l'enorme inganno che la Sinistra al Governo stava propinando agli italiani.
Il suo nome è Luca Donadel, studente di Scienze della Comunicazione e laureando in giornalismo.

Oggi ha pubblicato un video che illustra in modo emblematico quanto sia radicata e invereconda "l'arte" di alcuni pseudo-giornalisti di screditare chiunque tenti di uscire dal coro del cosiddetto "mainstream" per manifestare una voce contraria.


 
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view post Posted on 4/5/2020, 21:39
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Un po' lungo questo articolo, che oltretutto non parla di politica nè di libertà di informazione, parla infatti della secolarizzazione della Chiesa Cattolica e del suo progressivo degrado a distruzione. Ma sembra che anche nell'ambito del culto cristiano si soffra una condizione simile a quello dell'informazione e della censura liberticida, che nel presente frangente si manifesta invece nell'impossibilità di far sentire la propria voce nelle lte sfere del potere ecclesiastico perchè coperta dal buonismo antireligioso delle mode del momento, sposate dall'attuale papato e dai vescovi che lo attorniano.
Il grido di dolore dei fedeli del ventunesimo secolo non viene così quasi mai ascoltato, soprattutto se reclama il rispetto della sacra tradizione.

Una sorta di similitudine del tradimento dell'articolo 21 della Costituzione, anche se traslato nell'ambito religioso.

Come sempre, la lettura di Marco Cosmo allegerisce e rende facilmente comprensibile il testo.



E dietro la facciata, il nulla!
di
Francesco Lamendola



Il visitatore che, dallo stupendo duomo romanico-gotico di Gemona, sale lungo la via principale della città alta, sotto i portici degli antichi palazzi, dirigendosi verso il bivio fra la via generale Carlo Caneva e la via Gleseute (cioè della chiesetta), che s’arrampica ancor più verso l’alto, alle falde del Monte Cuarnan, a un certo punto, sulla destra, passa innanzi a un edificio a dir poco singolare. Si tratta di una chiesa di cui vi è soltanto la facciata in pietra grezza, che si affaccia su una maestosa gradinata con doppia balaustra, come una quinta di teatro, ma senza le pareti, senza il corpo centrale; anzi senza neppure l’intera facciata, ma solo quel tanto che basta per sostenere il portale d’ingresso, appena al di sopra del timpano: un portale vuoto, come l’occhio di un morto, oltre il quale s’intravede la facciata di un banale edificio moderno. È tutto ciò che resta di una graziosa chiesa rinascimentale, la Beata Vergine delle Grazie, del 1490, totalmente distrutta dal terremoto, o meglio dai due terremoti, del 6 maggio – 6,5 di magnitudo della scala Richter – e dell’11 e 15 settembre del 1976, che provocarono quasi mille morti in tutto il medio Friuli. Gemona è poi stata ricostruita così bene che il turista digiuno di storia recente potrebbe anche non accorgersi di nulla, benché quanti hanno conosciuto la città prima del sisma vedono bene la differenza: dovuta non all’imperizia degli architetti, ma all’impossibilità di restituire a un vecchio centro storico la stessa fisionomia, la stessa atmosfera che aveva prima, dopo un’opera di ricostruzione pressoché totale.


A parte il suggestivo castello medievale che svettava, con la sua torre, sul colle dominante il borgo superiore, e che non è stato possibile rimettere in piedi, il solo indizio esplicito della tragedia che si abbatté all’improvviso in una sera caldissima della tarda primavera di quarantaquattro anni fa è costituito, appunto, dalla facciata incompleta della chiesa della Madonna, che la gente chiamava Glesie dai Todesc (chiesa dei tedeschi), consacrata nel 1498 e annessa all’antico convento dei francescani. Gli amministratori e gli urbanisti dell’epoca decisero che l’edificio sacro non poteva essere riedificato perché mancavano i presupposti per un restauro filologico, cioè che fosse rispettoso dell’originale, con la tecnica dell’anastilosi, vale a dire del riutilizzo degli stessi materiali originari. In poche parole, della vecchia chiesa era rimasto veramente troppo poco: per ridarle nuova vita, sarebbe stato necessario ricorrere a materiali moderni, il che ne avrebbe stravolto il significato e, in buona sostanza, anche l’aspetto, se è vero, come è vero che gli edifici, come tutti i luoghi che sono frutto di un’evoluzione storica o naturale, hanno un’anima, ma che se la loro fisionomia viene stravolta e resa irriconoscibile quell’anima la perdono, irreparabilmente.



Queste riflessioni ci vengono alla mente, e ne stimolano di nuove, sempre più ampie, contemplando la vuota, irreale facciata della chiesa della Madonna delle Grazie, mentre l’Italia intera è bloccata da un’emergenza sanitaria inverosimile e irresponsabile, che sta uccidendo la sua economia e che ogni giorno che passa lascia vedere sempre più chiaramente la perfidia del progetto ad essa sottesa, con la cura dei malati pronta ed economica, già sperimentata sul campo, col plasma sanguigno ricavato dalle persone guarite dal Covid-19, ma che le autorità e i mezzi d’informazione non degnano di alcuna attenzione. Perché è in arrivo la vera “soluzione” del problema, quella stessa che, forse, l’aveva fatto scoppiare: il vaccino della premiata e filantropica ditta Gates & C, che il nostro governo si sta affrettando ad acquistare, per poi somministrarlo, volontariamente o forzatamente, all’intera popolazione, cominciando dai vecchi (e il buon Zingaretti si è già prenotato per la regione Lazio, della quale purtroppo è governatore). Il tempo ci dirà, magari fra dieci o cento anni, chi aveva ragione, e se il governo Conte Bis è, o non è, un governo di traditori, che hanno sfruttato l’allarme per una pandemia inesistente, truccando e gonfiando le cifre dei decessi e bombardando gli italiani con una pseudo informazione di tipo terroristico, nonché sequestrandoli in casa loro, sospendendo i diritti fondamentali della persona, facendo a brandelli la Costituzione e scavalcando sistematicamente il Parlamento: il tutto a colpi di decreto legge e con la più perfetta connivenza del Quirinale, che ancora una volta ha brillato per la sua totale assenza, giuridica e umana, persino in un momento di così alta drammaticità.



Di tutto ciò si occuperà la storia, forse; e diciamo forse perché tante, troppe cose del nostro passato, recente e meno recente, sono tuttora avvolte in una nebbia così fitta e al tempo stesso tradiscono tali e tante ambiguità, manovre occulte, trame segrete, che fare la storia del nostro Paese senza disporre di elementi certi e documentati si rivela pur sempre un’impresa difficilissima, che rischia oltretutto di risultare fuorviante, anche se condotta con il massimo scrupolo e la più trasparente buona fede. Ora come ora, prendiamo atto che la maggior parte del popolo italiano ha subito in silenzio questa serie di abusi intollerabili, si è lasciata minacciare, ricattare e spaventare a morte, si è lasciata perfino colpevolizzare, introiettando l’idea che ogni essere umano che si avvicina è un potenziale untore, e che ogni contatto fisico, ogni stretta di mano, ogni abbraccio fraterno, ogni bacio d’innamorati, sono un rischio mortale, oltre che una manifestazione d’irresponsabilità e di colpevole leggerezza, una prova manifesta e solenne di assenza di senso civico.



Quella chiesa che non esiste più, e della quale è rimasta in piedi solo una parte della facciata, col portale simile a un’orbita vuota o a una pupilla sbarrata, ci fa venire in mente la chiesa di oggi, non questo o quell’edificio, ma l’istituzione del cattolicesimo, che proprio l’emergenza sanitaria ha definitivamente messo a nudo nella sua miseria e inconsistenza. Quei vescovi conigli, che hanno nascosto la loro paura e la loro vigliaccheria dietro parole ed espressioni altisonanti, quali responsabilità e rispetto delle leggi (ma quali leggi?, qui non c’è stata alcuna legge: è tutto un gigantesco abuso di potere); quei teologi e quei preti narcisisti e chiacchieroni, sempre pronti a sventolare le bandiere (arcobaleno) in difesa di questa o quella minoranza di anormali, d’irregolari, di parassiti sociali, perfino quella dei transessuali bisognosi di sostegno economico perché, di questi tempi, non possono esercitare il loro vergognoso ed esecrabile mestiere, il che è stato uno schiaffo a decine di milioni d’italiani onesti e laboriosi che il mestiere l’hanno perso per davvero, e non era quello di fare sesso contro a pagamento, secondo natura o contro natura, non solo hanno consentito a subire tutte le proibizioni del governo, che oltretutto calpestavano clamorosamente il Concordato fra Stato e Chiesa, sospendendo la celebrazione pubblica della santa Messa e contingentando persino i funerali, e di fatto espropriando i parenti del diritto di rendere ai loro cari l’estremo saluto, ma addirittura in molti casi le hanno precedute. E il sedicente papa per primo ha dato il pessimo esempio di una “chiesa in uscita” che non sa più rientrare in se stessa, che non sa né vuole essere guida e faro nelle tenebre per i fedeli, che non ha nemmeno il coraggio di annunciare la Parola di Dio se non tenendosi a debita distanza dalle pecorelle il cui odore le era, a parole, tanto gradito, ma che al primo segnale di pericolo si è rivelata come una fonte di possibile contagio e quindi come un gregge da abbandonare a se stesso, come fanno i pastori mercenari dei quali parlava con così giusto disprezzo il nostro Signore Gesù Cristo.



Un clero indegno, disertore o forse peggio, imbevuto di relativismo e colluso con la massoneria, bramoso di riconoscimenti mondani e occupatissimo a cancellare la nozione del peccato, in tutto affaccendato tranne che nel confermare le anime nella fede e nel guidarle verso la Verità, sola fonte di salvezza. Un clero servilmente prostrato di fronte a un papa che non è papa, che non è cattolico, che odia la vera Chiesa, che non perde una sola occasione per vomitare bestemmie ed eresie; che chiama la Madonna una ragazza, una meticcia, una madre piena di dubbi, e lascia che il suo teologo preferito, Enzo Bianchi, definisca Gesù un semplice profeta che narrava Dio agli uomini; e dice a una mamma, al telefono, che forse si rivedranno all’inferno, e che da cento e cento altri gesti, cenni, parole e omissioni ha fatto capire, beninteso a chi voleva e poteva capirlo, che lui non è un vero papa, ma il servo dell’Anticristo, il nemico implacabile della fede autentica, eletto a quella carica al preciso scopo di distruggere tutto, smantellare tutto, inquinare tutto, confondere tutto, sovvertire tutto, e lasciare dietro a sé solo rovine fumanti, dolore e disperazione.



Così, anche gli ultimi veli sono caduti e abbiamo dovuto rassegnarci a una chiesa che è ormai solo un guscio vuoto, una parola priva di sostanza; e a trascorrere una Pasqua senza la santa Messa, senza la Comunione, senza l’incontro con Gesù Eucaristico, il tutto con l’assenso e la zelante approvazione di un episcopato abietto, meschino, il quale non sa far di meglio che sconfessare un anziano sacerdote per la terribile colpa di aver celebrato la Messa alla presenza di sei o sette fedeli, e che un carabiniere, con inaudita rozzezza e tracotanza, aveva interrotto più volte, apostrofandolo con parole villane e irridenti (non prendiamoci in giro!, gli ha detto fra l’altro, davanti all’altare). Lo stesso clero che non batte ciglio quando però lo Stato, appena una settimana dopo la mancata Messa pasquale, autorizza i partigiani e i militanti della sinistra a festeggiare in pubblico il 25 aprile e la cosiddetta liberazione, assembrandosi nelle vie e nelle piazze di tutta l’Italia, cantando Bella ciao e sventolando a più non posso le loro bandiere rosse. Rosse, idealmente come il sangue delle povere vittime scannate a migliaia nei giorni orrendi della “liberazione”, quando sono stati gettati quei semi di odio che poi, per settant’anni, sono stati tenuti vivi e che tuttora si vuol fare in modo che diano i loro frutti velenosi: il tutto in nome di un antifascismo senza fascismo, cioè di una forma di totalitarismo mascherato.



Eppure nonostante tutto, sentiamo che non sarebbe giusto, che non sarebbe onesto, scaricare ogni responsabilità sul clero, per quanto colpevole esso realmente sia. L’amara verità, che la presente situazione ha fatto emergere in tutta la sua impietosa evidenza, è che i cattolici hanno perso la fede. I decreti del governo proibivano la partecipazione alla santa Messa, non di entrare, con le consuete norme di prudenza, nelle chiese; ma il fatto è che non si sono visti. Le persone che si sono recate isolatamente a pregare nelle chiese rimaste aperte, sono state pochissime. La verità è che anche i cattolici, come tutti gli altri, hanno mostrato di preoccuparsi assai più della vita del corpo, che di quella dell’anima; hanno ritenuto di attendere la salvezza terrena dalla scienza, senza darsi un gran pensiero della salvezza eterna; e che hanno scandalizzato i piccoli, sconfessando, nella pratica dei fatti, le belle cose insegnate a parole circa il Vangelo e la necessità, la bellezza e lo splendore della vita di grazia. Lo si sapeva già, era il segreto di Pulcinella, ma adesso lo abbiamo potuto vedere e toccare con mano: l’Italia non è più cattolica; gli italiani non sono più cattolici; semmai sono anticattolici, perché, direttamente o indirettamente, condividono e approvano comportamenti e stili di vita che sono l’esatta negazione del Vangelo di Gesù Cristo e recano gravissima offesa al Signore Iddio. La pratica ormai considerata normale, e tacitamente accettata anche dai sedicenti cattolici; la pratica dell’eutanasia, intesa come autodeterminazione assolta della propria vita, come si visto specialmente al tempo del caso di Eluana Englaro; l’abbandono del matrimonio cristiano, sostituito da forme libere di convivenza; l’approvazione, implicita o esplicita, di manifestazioni oscene e immorali come i Gay Pride e viceversa le cosiddette veglie di preghiera contro l’omofobia, cioè contro le veglie di preghiera dei veri cattolici che pregano in riparazione di esse; il consenso de facto alle adozioni gay, alla fecondazione eterologa, e addirittura alla concessione di chiese e cattedrali affinché vi si allestiscano degli spettacoli immorali, turpi, anticristici, o perché i paladini del divorzio, dell’aborto e dell’eutanasia vi tengano le loro pessime conferenze e la loro aberrante propaganda: tutto questo, e altro ancora, indica chiaramente che il popolo cattolico si è sfarinato, si è dissolto, non esiste più. Al suo posto c’è una massa d’ipocriti che pretende di fregiarsi ancora del nome di cattolico, ma che si è fatta serva del principe di questo mondo di tenebre, e che verrà giudicata con la massima severità quando la storia sarà giunta al termine. Perché la storia un bel giorno finirà, ce l’eravamo scordati?; finiranno gli uomini, finiranno le loro aberrazioni e i loro peccati sempre più abominevoli, e il Giudice Giusto verrà a giudicare tutti, i vivi e i morti. Allora molti grideranno: Signore, Signore!, siamo tuoi seguaci; non ci riconosci?; ma lui li scaccerà sdegnosamente, dicendo loro (Mt 25,41): Via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!



Capito, arcivescovo Lorefice, che hai cambiato le parole della preghiera insegnata dalla Vergine Maria ai tre pastorelli di Fatima, preservaci dal fuoco dell’inferno, con l’esilio eterno, salvando la rima, da buon giocoliere, ma tradendone completamente il significato? Perché la Madonna ha mostrato l’inferno ai tre pastorelli e suor Lucia lo ha poi raccontato: l’inferno esiste, non è una metafora, cari vescovi e cattolici buonisti e progressisti! Anche se ai tempi di Gesù non c’erano i registratori, caro Sosa Abascal, il diavolo esiste ed esiste anche l’inferno, il suo regno tenebroso. Ma già qui, in questo mondo che Dio ha creato per noi, il regno dei diavolo sta allungando i suoi tentacoli. Questa è l’ora delle tenebre. Verremo pesati, e saremo trovati scarsi. Che faremo, allora? Dietro quali sofismi, quali furberie tenteremo di nascondere la nostra miseria, la nostra abiezione? Potremo fare una cosa sola: gettarci a terra e pregare: Domine, non sum dignus…


Fonte: AccademiaNuovaItalia.it
Collegamento diretto alla pagina: http://www.accademianuovaitalia.it/index.p...cciata-il-nulla


Edited by yareol - 5/5/2020, 01:31
 
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view post Posted on 9/5/2020, 18:08
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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In un solo appello la quadratura del cerchio si compie e la Chiesa, la vera Chiesa Cristiana Cattolica, rappresentata nel presente caso da Mons. Viganò (non quella fasulla montata ad arte da Bergoglio) riesce in poche righe ad unire nella fratellanza le esigenze dello Spirito con quelle del corpo, descrivendo le miserie morali e spirituali della situazione attuale, mai così infime da molte ere ad oggi, e dissolvendo così le nebbie e la confusione mentale non solo del Cattolicesimo ma anche della politica attuale, nebbie che hanno permesso a certi loschi individui, infiltratisi nelle maglie delle istituzioni mondiali, di perpetrare tali e tante ingiustizie come non se ne sono mai viste prima in tutta la storia umana, sia nella gravità che nella vastità. Le deviazioni a cui assistiamo ogni santo giorno in tutto il mondo devono insegnarci qual'è il confine tra il giusto e l'ingiusto, tra il lecito e l'inaccettabile, tra la ragione e la follìa, cosi che mai più per tutta l'eternità possano accadere.



Video scaricabile da QUI



L'APPELLO DI MONS. C.M. VIGANO'



Mons_Vigano


Invito all'adesione. Appello per la Chiesa e per il mondo ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà. L'appello di S.E.Mons.Carlo Maria Viganò di cui è firmatario il prof.Francesco Lamendola dell'Accademia Adriatica di Filosofia Nuova Italia



APPELLO

APPELLO PER LA CHIESA E PER IL MONDO
ai fedeli Cattolici e agli uomini di buona volontà



Veritas liberabit vos.
Gv 8:32



In un momento di gravissima crisi, noi Pastori della Chiesa Cattolica, in virtù del nostro mandato, riteniamo nostro sacro dovere rivolgere un Appello ai nostri Confratelli nell’Episcopato, al Clero, ai Religiosi, al Popolo santo di Dio e a tutti gli uomini di buona volontà. Questo Appello è sottoscritto anche da intellettuali, medici, avvocati, giornalisti e professionisti che ne condividono il contenuto, ed è aperto alla sottoscrizione di quanti lo vogliono fare proprio.

I fatti hanno dimostrato che, con il pretesto dell’epidemia del Covid-19, si è giunti in molti casi a ledere i diritti inalienabili dei cittadini, limitando in modo sproporzionato e ingiustificato le loro libertà fondamentali, tra cui l’esercizio della libertà di culto, di espressione e di movimento. La salute pubblica non deve e non può diventare un alibi per conculcare i diritti di milioni di persone in tutto il mondo, e tantomeno per sottrarre l’Autorità civile al proprio dovere di agire con saggezza per il bene comune; questo è tanto più vero, quanto più crescenti sono i dubbi da più parti avanzati circa la effettiva contagiosità, pericolosità e resistenza del virus: molte voci autorevoli del mondo della scienza e della medicina confermano che l’allarmismo sul Covid-19 da parte dei media non pare assolutamente giustificato.

Abbiamo ragione di credere, sulla base dei dati ufficiali relativi all’incidenza dell’epidemia sul numero di decessi, che vi siano poteri interessati a creare il panico tra la popolazione con il solo scopo di imporre permanentemente forme di inaccettabile limitazione delle libertà, di controllo delle persone, di tracciamento dei loro spostamenti. Queste modalità di imposizione illiberali preludono in modo inquietante alla realizzazione di un Governo Mondiale fuori da ogni controllo.

Crediamo anche che in alcune situazioni le misure di contenimento adottate, ivi compresa la chiusura delle attività commerciali, abbiano determinato una crisi che ha prostrato interi settori dell’economia, favorendo interferenze di poteri esteri, con gravi ripercussioni sociali e politiche. Queste forme di ingegneria sociale devono esser impedite da chi ha responsabilità di governo, adottando le misure volte alla tutela dei propri cittadini, di cui essi sono rappresentanti e nel cui interesse hanno il grave obbligo di operare. Si aiuti parimenti la famiglia, cellula della società, evitando di penalizzare irragionevolmente le persone deboli e gli anziani, costringendoli a dolorose separazioni dai propri cari. La criminalizzazione dei rapporti personali e sociali deve essere inoltre giudicata come inaccettabile parte del progetto di chi promuove l’isolamento dei singoli per poterli meglio manipolare e controllare.

Chiediamo alla comunità scientifica di vigilare, affinché le cure per il Covid-19 siano promosse con onestà per il bene comune, evitando scrupolosamente che interessi iniqui influenzino le scelte dei governanti e degli organismi internazionali. Non è ragionevole penalizzare rimedi rivelatisi efficaci, spesso poco costosi, solo perché si vogliono privilegiare cure o vaccini non altrettanto validi ma che garantiscono alle case farmaceutiche guadagni ben maggiori, aggravando le spese della sanità pubblica. Ricordiamo parimenti, come Pastori, che per i Cattolici è moralmente inaccettabile farsi inoculare vaccini nei quali sia impiegato materiale proveniente da feti abortiti.

Chiediamo parimenti ai Governanti di vigilare perché siano evitate nella maniera più rigorosa forme di controllo delle persone, sia attraverso sistemi di tracciamento sia con qualsiasi altra forma di localizzazione: la lotta al Covid-19, per quanto grave, non deve essere il pretesto per assecondare intenti poco chiari di entità sovranazionali che hanno fortissimi interessi commerciali e politici in questo progetto. In particolare, deve essere data la possibilità ai cittadini di rifiutare queste limitazioni della libertà personale, senza imporre alcuna forma di penalizzazione per chi non intende avvalersi dei vaccini, dei metodi di tracciamento e di qualsiasi altro strumento analogo. Si consideri anche la palese contraddizione in cui si trova chi persegue politiche di riduzione drastica della popolazione e allo stesso tempo si presenta come salvatore dell’umanità senza avere alcuna legittimazione né politica né sociale. Infine, la responsabilità politica di chi rappresenta il popolo non può assolutamente esser demandata a tecnici che addirittura rivendicano per se stessi forme di immunità penale a dir poco inquietanti.

Richiamiamo con forza i mezzi di comunicazione ad impegnarsi attivamente per una corretta informazione che non penalizzi il dissenso ricorrendo a forme di censura, come sta ampiamente avvenendo sui social, sulla stampa e in televisione. La correttezza dell’informazione impone che si dia spazio alle voci non allineate al pensiero unico, consentendo ai cittadini di valutare consapevolmente la realtà, senza esser pesantemente influenzati da interventi di parte. Un confronto democratico e onesto è il migliore antidoto al rischio di imporre subdole forme di dittatura, presumibilmente peggiori di quelle che la nostra società ha visto nascere e morire nel recente passato.

Ricordiamo infine, come Pastori cui incombe la responsabilità del Gregge di Cristo, che la Chiesa rivendica fermamente la propria autonomia nel governo, nel culto, nella predicazione. Questa autonomia e libertà è un diritto nativo che il Signore Gesù Cristo le ha dato per il perseguimento delle finalità che le sono proprie. Per questo motivo, come Pastori rivendichiamo con fermezza il diritto di decidere autonomamente in merito alla celebrazione della Messa e dei Sacramenti, così come pretendiamo assoluta autonomia nelle materie che ricadono nella nostra immediata giurisdizione, come ad esempio le norme liturgiche e le modalità di amministrazione della Comunione e dei Sacramenti. Lo Stato non ha alcun diritto di interferire, per nessun motivo, nella sovranità della Chiesa. La collaborazione dell’Autorità Ecclesiastica, che mai è stata negata, non può implicare da parte dell’Autorità Civile forme di divieto o di limitazione del culto pubblico o del ministero sacerdotale. I diritti di Dio e dei fedeli sono suprema legge della Chiesa cui essa non intende, né può, abdicare. Chiediamo che siano tolte le limitazioni alla celebrazione delle funzioni pubbliche.

Invitiamo le persone di buona volontà a non sottrarsi al loro dovere di cooperare al bene comune, ciascuno secondo il proprio stato e le proprie possibilità e in spirito di fraterna Carità. Questa cooperazione, auspicata dalla Chiesa, non può però prescindere né dal rispetto della Legge naturale, né dalla garanzia delle libertà dei singoli. I doveri civili cui i cittadini sono tenuti implicano il riconoscimento da parte dello Stato dei loro diritti.

Siamo tutti chiamati ad una valutazione dei fatti presenti coerente con l’insegnamento del Vangelo. Questo comporta una scelta di campo: o con Cristo o contro Cristo. Non lasciamoci intimidire né spaventare da chi ci fa credere che siamo una minoranza: il Bene è molto più diffuso e potente di quello che il mondo vuole farci credere. Ci troviamo a combattere contro un nemico invisibile, che separa tra di loro i cittadini, i figli dai genitori, i nipoti dai nonni, i fedeli dai loro pastori, gli allievi dagli insegnanti, i clienti dai venditori. Non permettiamo che con il pretesto di un virus si cancellino secoli di civiltà cristiana, instaurando una odiosa tirannide tecnologica in cui persone senza nome e senza volto possono decidere le sorti del mondo confinandoci ad una realtà virtuale. Se questo è il progetto cui intendono piegarci i potenti della terra, sappiano che Gesù Cristo, Re e Signore della Storia, ha promesso che «le porte degli Inferi non prevarranno» (Mt 16:18).

Affidiamo i Governanti e quanti reggono le sorti delle Nazioni a Dio Onnipotente, affinché li illumini e li guidi in questi momenti di grande crisi. Si ricordino che, come il Signore giudicherà noi Pastori per il gregge che Egli ci ha affidato, così giudicherà anche i Governanti per i popoli che essi hanno il dovere di difendere e governare.

Preghiamo con fede il Signore perché protegga la Chiesa e il mondo. La Vergine Santissima, Aiuto dei Cristiani, possa schiacciare il capo dell’antico Serpente e sconfiggere i piani dei figli delle tenebre.



8 Maggio 2020
Madonna del Rosario di Pompei


Fonte: AccademiaNuovaItalia.it
Collegamento diretto alla pagina: www.accademianuovaitalia.it/index.p...mons-c-m-vigano


Edited by yareol - 9/5/2020, 21:20
 
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view post Posted on 1/6/2020, 23:14
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Non potevo ovviamente escludere un appello del genere. Non so in quanti leggeranno questo thread e quanti guarderanno i video, ma spero vivamente che lo vedano le persone giuste.




Video scaricabile da QUI
 
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view post Posted on 18/6/2020, 21:33
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Come prevedibile il video è sparito, gente come i maintainer di YouTube, che nemmeno sta in Italia, non ha nel loro DNA il rispetto per la Costituzione italiana, men che meno per l'articolo 21 sulla libertà di espressione e di parola.
Pazienza, meno male che per ogni video postato ne salvo prima una copia nel mio server, quindi se volete rivederli basta cliccare sull'apposito link.
Io non mi arrabbio nemmeno più, non ho più bisogno di dimostrare a me stesso se davvero credo nei miei princìpi, o dove stia la ragione, quale strada io debba seguire non è nemmeno argomento di discussione. La libertà e i diritti civili in questo Paese non sono mai stati così in pericolo come in questo anno disgraziato. Mai come quest'anno siamo stati messi di fronte alla reale portata della corruzione sia materiale che morale presente in Italia, mai come quest'anno la pazzìa, l'analfabetismo culturale, l'ignavia, l'ignoranza e la stupidità, il servilismo di istituzioni italiane ed estere, l'assoluta, totale mancanza di qualsivoglia principio laico o religioso, nonchè la spudorata volontà di vessare e perseguitare l'onestà e la verità si sono mostrate in tutto il loro vero aspetto e dimensione, quasi che la certezza di vincere e rimanere impuniti dei nostri oppressori sia tanto gande da aver fatto perdere loro completamente di vista la realtà, tanto da oltrepassare gioiosamente qualsiasi confine ed equilibrio. Ma noi sappiamo in fondo qual'è la fine che fa chi vuole fare il passo più lungo della gamba, sappiamo molto bene che la presunzione è uno dei difetti che più severamente viene punito dal destino e che tanta è la mole di forze messe in campo per raggiungere i loro deliranti propositi di vittoria e tanta sarà la sofferenza e la distruzione che subiranno alla fine. Perchè la volontà inferiore e i bassi istinti non possono né mai potranno avere la meglio. Al massimo potranno fare un po' di caos per qualche tempo, ma alla fine di quel tempo la sconfitta di quelle forze oscure e di quei patti scellerati, che tanta arroganza e strafottenza hanno dimostrato, è sempre talmente ingloriosa e orribile che per sempre si pentono di aver sfidato apertamente le fondamenta del pensiero superiore e della giustizia.

In ogni caso, se la sconfitta del Male è certa, c'è sempre una variabile sulla quale possiamo mettere le mani, ovvero il tempo. Quanto tempo dovremo ancora sopportare questa situazione? Quanto grande è la pazienza delle persone? Ma è davvero necessario dover sempre toccare il fondo per capire che è arrivato il momento di risalire?
Quella variabile è nelle nostre mani, siamo noi a manovrarla, il pulsante di STOP è lì davanti a noi, dobbiamo solo allungare la mano della nostra coscienza e premerlo una volta per tutte e scrivere finalmente la parola FINE a questa brutta storia.




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view post Posted on 3/7/2020, 17:19
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Un bel riassuntino sulla situazione attuale non fa mai male, ripetita iuvant, per dirla alla maniera latina. Così succede che uno dei YouTuber più seguiti intervista il capo di un partito nascente, che promette di essere la voce fuori dal coro mainstream della politica nazionale, la prima con cui ho aperto questo proprio questa discussione.
Doveva succedere prima o poi, Morris San intervista l'ing. Carlo Negri, novello promotore del movimento "Motore Italia".



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view post Posted on 22/7/2020, 21:07
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Non andartene docile in quella buona notte,
i vecchi dovrebbero bruciare e delirare al serrarsi del giorno;
infuria, infuria, contro il morire della luce.

Benché i saggi conoscano alla fine che la tenebra è giusta
perché dalle loro parole non diramarono fulmini
non se ne vanno docili in quella buona notte.

I probi, con l'ultima onda, gridando quanto splendide
le loro deboli gesta danzerebbero in una verde baia,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

Gli impulsivi che il sole presero al volo e cantarono,
troppo tardi imparando d'averne afflitto il cammino,
non se ne vanno docili in quella buona notte.

Gli austeri, prossimi alla morte, con cieca vista accorgendosi
che occhi spenti potevano brillare come meteore e gioire,
s'infuriano, s'infuriano contro il morire della luce.

E tu, padre mio, là sulla triste altura maledicimi,
benedicimi, ora, con le tue lacrime furiose, te ne prego.
Non andartene docile in quella buona notte.
Infuriati, infuriati contro il morire della luce.


- Dylan Thomas -
 
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view post Posted on 1/8/2020, 23:44
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Ricordate quel ragazzo che dalla sua stanzetta trasmetteva i suoi video su Youtube? Per la precisione questo.
Ecco, ne ha fatta di strada da allora, adesso siccome molti suoi video sono stati cancellati da YouTube in quanto, a suo dire, scomodi ai potentati di turno, ha deciso di fondare una sua piattaforma indipendente e non censurabile in uno studio di Londra. A ben vedere appare proprio come una redazione molto simile a un incrocio tra uno studio televisivo e una redazione giornalistica, un tentativo con tutte le carte in regola, a quanto pare.



Video scaricabile da QUI

"Qui Radio Londra..." (cit.)
 
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view post Posted on 14/8/2020, 18:50

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21 milioni di contagiati nel mondo, 760.000 morti e il picco deve ancora arrivare.
In italia oggi quasi 600 casi...

che dice costui?
 
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view post Posted on 14/8/2020, 20:34
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Scusa ma di chi stai parlando?
 
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view post Posted on 17/9/2020, 21:04
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Grandissimo Enrico Montesano!

Sapevo che il suo pensiero non era esattamente allineato a personaggi come Banfi e Fiorello (chi ha orecchie per intendere intenda) anche per i personaggi satirici e critici che ha messo in campo soprattutto ai tempi della quarantena e anche dopo, ovviamente. Ma questi video dovrebbe essere mandato in onda a reti unificate.



Video scaricabile da QUI

Libro suggerito da Montesano:

Marco Pizzuti:
Titolo: Evoluzione non autorizzata
Casa editrice: Il punto d'incontro



Video scaricabile da QUI


Libro suggerito da Montesano:

Autore: Michel Onfray
Titolo: Teoria della dittatura
 
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