Questo thread è sempre attuale e meriterebbe di essere sempre presente. Ho avuto il padre con Alzheimer ma non aveva ne diabete ne altro ma aveva la flebite. Quando è mancato aveva 74 anni. Adesso dopo 15 anni, comincia mia mamma che ha 82 anni ad avere carenze di memoria.. quello che ha fatto ieri o i giorni della settimana o la strada per tornare a casa gli vengono difficili da ricordare. Mia mamma ha il diabete da 30 o 40 anni e ha una miastenia che per curare usa il mestinon che è un medicinale che impedisce la produzione di globuli bianchi. Di logica il cervello ha bisogno di ossigeno e poi di altre sostanze come lo zucchero ma, nella vita quotidiana ha bisogno sempre dello stimolo perchè se noi non scriviamo più ad esempio, il giorno che vogliamo scrivere una pagina con una penna ci si accorge che non ci si ricorda più alcune parole o la grammatica. Quindi è importante che si facciano le cose che si fà solitamente per stimolare la memoria e il cervello. Il problema però, stà nel fatto che ad una certa età vengono a mancare le forze e quindi si comincia ad adagiarsi e per comodità ci si dimentica di tante cose. Per esempio, in auto mia mamma mi chiede dove siamo ma, se non segue la strada come facciamo (e come faceva lei negli anni addietro) noi nel guidare non si tiene più presente dove ci si trova se non si riconosce il paesaggio. Penso che saremmo cosi anche noi giovani se ci succedesse di "fermarci", solo che noi abbiamo la forza di riprendere la nostra vita e quindi stimolare di continuo la nostra memoria. Insomma, anche dopo un'ischemia che pareva le fosse venuto l'alzhimer al 100%, dopo aver capito che erano le pastiglie per il cuore sbagliate e del catarro nei polmoni curato con aereosol (e questi li ho capiti io, non il dottore), lei era tornata magicamente quello che era ma, questo alzheimer saliva e scendeva ad ogni occasione di mancanza di ossigeno (catarro e cuore sofferente), altrimenti, è costretta ad una lenta ed inarrestabile perdita di memoria dovuta ad adagiamento per stanchezza per la vecchiaia. Io mi baso su osservazione e tecniche alternative per aiutare mia mamma e, ho dedotto che nella filosofia cinese, il cervello è collegato ai reni e la stanchezza anche. I reni sono paragonati a delle batterie del nostro corpo che ha una certa età si esauriscono e, in base ad eventi nella vita shoccanti o simili, questa energia viene persa e non più recuperabile. Se la forza, l'energia viene a mancare, ci si ferma e, il cervello, come un muscolo, se non si usa si atrofizza e, quindi, è importante che quest'ultimo venga stimolato e nutrito con i suoi elementi basilari. Ossigeno e alimenti energetici (come lo zucchero ma, è un energizzante temporaneo). Qui mi è apparso importante quando nei post sopra si parla di vitamina B che, nella vita quotidiana, serve infatti oltre a disintossicare, anche a dare energia fisica e mentale (lo dicono le pubblicità stesse). Quindi, ritengo veritiera e utile il cosiglio sopra citato a riguardo della vitamina B. Penso che rallentare l'alzheimer, sia solo una questione di stimoli (fisici e mentali) e cura degli organi preposti al buon funzionamento del cervello: polmoni e reni. In medicina cinese, anzi, in agopuntura, i reni sono collegati, paragonati assieme al cervello e, i polmoni sono gli organi che "nutrono" i reni e, il cuore controlla il loro funzionamento. Il fegato che è sottoposto ai reni ed è l'organo che stimola la volontà, se non funziona bene di riflesso ne risentono i reni...... voglio dire: le vitamine del gruppo B, come detto sopra, sembrano ottime per aiutare i reni a mantenere in buono stato il cervello tramite l'energia che procurano, la disintossicazione del fegato e di conseguenza la voglia di fare dell'anziano che contrasta cosi l'atrofizzarsi del cervello. Del resto poi, non si può pretendere che il fisico decada fino a morire e il cervello rimanga perfetto per sempre... si cerca di tenerlo in buono stato il più tempo possibile e questo dipende dall'energia del fisico. Credo che... sembra semplice come rimedio ma, alle volte, sono le cose più semplici quelle che poi risultano le più vere.
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