CITAZIONE (Filod'Arianna @ 27/6/2013, 11:13)
dai:-) anche io li leggo,se così si può dire
come mai hai smesso?
Ciao filuzzu beddu
Il primo mazzo di tarocchi che mi avevano regalato, era dentro ad un giubbotto che mi hanno fregato dall'auto. E vabbè. (non gli ha portato granché fortuna perchè il ladro l'hanno preso dopo un po'...)
Poi me ne hanno regalato un altro, diverso, che mi sono rimesso a studiare e l'ho usato per un po' ma la cosa è andata via via scemando. Ce l'ho ancora ma non lo uso.
E' mia opinione che sia la sensibilità di chi usa le carte che riesce a collegare le immagini con il proprio sentire e con le altre immagini che sorgono nella mente.
Quello che non mi spiegavo a volte era che la mia fantasia era un po' troppo "sognante" e se non stavo attento mi facevo distrarre e prendere la mano.
La verità dell'interpretazione rimaneva, ma poi a seconda di come mi ponevo io, influenzavo la lettura.
Ad un certo punto sono andato nel pallone.
A proposito di quello che diceva fran, credo anche io come filod'arianna, che la persona che li fa possa evitare di venir coinvolta.
Anzi forse con una preparazione preventiva come si fa di solito in altri ambiti, certi problemi teorizzati, secondo me si risolvono.
Non si fa mai, ma restare in raccoglimento quei pochi istanti per richiamare la luce e sentimenti positivi, aiuterebbe molto imho.
La schermatura dovrebbe funzionare allo stesso modo.
In pratica se è come entrare in contatto con la sfera emotiva e tutto il bailamme dell'ambiente della persona che chiede la lettura, cercare di essere impermeabili o asetticamente non influenzabili penso sia possibile.