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Impacchi di ghiaccio, possiamo approfondirli?

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Amadeus Mozart
view post Posted on 25/3/2005, 18:48




Si parla spesso in questo forum di questi impacchi ma

1) Come vanno realizzati, con che strumenti, in che modo (sulla nuca, fronte, collo ecc)

2) Quale meccanismo si instaura per cui dovrebbero avere un effetto terapeutico sull'ansia?
 
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oro
view post Posted on 26/3/2005, 20:01




Dunque, spendiamo un poco di tempo per descrivere gli effetti eventuali dell'impacco di ghiaccio utilizzato come forma terapeutica. Il discorso sarebbe molto lungo, occorre un libro intero e robusto, ma vediamo di semplificare, sicuramente l'analisi è superficiale ma può rendere l'idea.
Innanzitutto chiariamo che l'idea dell'impacco di ghiaccio proviene dal Dr. Hamer, consigliato per aiutare a risolvere l'infiammazione del focolaio che si determina nella struttura cerebrale quando si attua un trauma psichico notevole che può condurre a patologia oncologica. Per approfondire questo percorso occorre leggere qualcosa di Hamer. Comunque. La risposta di adattamento ad un qualsiasi tipo di stress (chimico, fisico, psichico ecc...), determina nell'organismo i medesimi meccanismi reattivi che conducono all'instaurarsi di un processo infiammatorio. Questo processo, quando contenuto e sorretto da un organismo realmente sano ed equilibrato, serve a richiamare ed attivare una serie di mediatori in grado di eliminare tossine, parassiti, riparare tessuti e ricostruirne di nuovi. Quando l'organismo, nel suo complesso, non sia in grado di affrontare adeguatamente il processo, in caso esso sia troppo acuto, troppo forte o quando divenga cronico, insorge il problema. Il sistema nervoso centrale, in questi casi, deve attivare una serie di meccanismi ulteriori per cercare di risolvere la situazione. Lo stimolo a livello centrale attiva la risposta del sistema nervoso ortosimpatico che, oltre a produrre catecolamine come segnale d'allarme attiva la produzione ipotalamica del CRH il quale presenta complemetarità genetica con molecole pro-infiammatorie (Es.: IL-1, IL-6 e TNF-a) e provvede a modulare la produzione di ACTH che a sua volta stimola le ghiandole surrenali. Entrano in gioco poi sostanze endorfiniche e mediatori delle mastzellen che vengono degranulate e rilasciano, ad esempio, glucosaminglicani, istamina, proteasi e una varietà di fattori chemiotattici. La degranulazione delle mastezellen provoca anche la cosiddetta cascata dell'acido arachidonico tramite attivazione della fosfolipasi A2, favorendo al formazione di eicosanoidi ad azione pro-infiammatoria. Qui si rientra in un'altra classe dei mediatori dell'infiammazione chiamati nella loro generalità citochine, definite come messaggere (neurotrasmettitori, in pratica) del sistema immunitario. La condizione infiammatoria non superata permane e conduce a danni notevoli e anche gravissimi, squilibrando a sua volta l'attività centrale e danneggiando i tessuti. In questo senso l'impacco di ghiaccio sul capo, usato come terapia vera e propria, può essere un utilissimo supporto alle terapie tradizionali o alternative che siano. Ciò perchè diviene una terapia fisica che riesce ad intervenire in tutto il quadro chimico generale, andando a "raffreddare" la zona, il focolaio appunto, venutosi a stabilire a livello di struttura cerebrale.
Ora, la zona e il punto non sono difficili da stabilire, è sufficiente una semplice TAC cerebrale senza liquido di contrasto e il focolaio può essere visto. Quando non si conoscano il punto o i punti esatti l'impacco viene effettuato su tutta la testa, spostandolo ogni tanto, diciamo 5 minuti, da una zona all'altra.
L'impacco deve essere ripetuto almeno 3 volte al giorno. Al di là del cancro, per cui il ghiaccio è un supporto ma non è certo nulla di risolutivo, questa pratica è molto utile nelle patologie in cui la componente infiammatoria è cronica, quindi disturbo d'ansia, disturbi del sonno, stress, nervosismo, tensione, artrite, artrosi e via dicendo. Ovviamnete vanno associate le giuste sostanze biologiche di riequilibro.
L'impacco può essere fatto con cubetti avvolti in un panno oppure con il sacchetto che mi sembra si chiami Dual-Pack, acquistabile in farmacia, o simili. Tra l'altro, hanno già realizzato il "casco" per gli impacchi, se non vado errato, con cui non vi è necessità di manovrare e spostare. La durata dell'impacco è variabile, ma direi almeno 15 minuti, meglio se 30. Non lo ritengo utile, ad esempio, nei casi in cui la componente di depressione sia prevalente ripetto a quella ansiosa, o quando la depressione sia severa, probabilmente in questo caso andrebbe anche meglio un impacco caldo, ma non vi sono sperimentazioni in merito perciò non mi sento di consigliarlo.
 
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ginog
view post Posted on 26/3/2005, 20:06




io uso la vecchia borsa del ghiaccio, che permette di coprire una zona di una quindicina di centimetri di diametro circa

da buon genovese.......risparmio

ginog
 
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oro
view post Posted on 26/3/2005, 20:41




Se fai coppia con uno scozzese arrivate forse a trenta centimetri di diametro .
 
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ginog
view post Posted on 26/3/2005, 20:47




ma io la riempio bene....

ginog
 
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oro
view post Posted on 27/3/2005, 22:42




Giusto, molto bene, ottima idea.
 
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ginog
view post Posted on 27/3/2005, 23:10




bravo Roby 64
ottima idea

ora ci manca davvero uno scozzese e vedrai che risolviamo anche i problemi energetici

ciao

ginog
 
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Amadeus Mozart
view post Posted on 28/3/2005, 14:36




Ma voi avete avuto risultati con gli impacchi?
 
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ginog
view post Posted on 28/3/2005, 16:48




sto provando.....

ginog
 
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ganeliot
view post Posted on 29/3/2005, 00:54




Ciao ragazzi
Io vorrei provare ma mi trattiene una cosa, in inverno quando fa molto freddo e giro senza un cappello e mi gela la testa mi si appanna la vista e mi sembra di perdere un po' di lucidita' quindi presumo che mettendo del ghiaccio sopra si dovrebbe ottenere un effetto ancora più pesante, ed inoltre faccio una considerazione: se io applico del ghiaccio presumo che la circolazione sanguinea nel capo, a causa dei vasi sanguigni che si restringono, ne risulta rallentata e questo non è che può favorire eventuali trombosi o cose del genere? ( io ho sentito medici consigliare vivamente di usare in inverno guanti e cappello proprio per evitare tali rischi ).
Voi cosa ne pensate?
 
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oro
view post Posted on 29/3/2005, 01:11




Vi sono certamente condizioni in cui l'impacco di ghiaccio è controindicato, ma da qui a provocare eventi cerebrali o di altra natura ne corre, occorre che siano già presenti problemi severi.
Nelle patologie con base infiammatoria, come l'ansia, normalmente ottiene un buon effetto. Si può applicarlo avvolgendolo in un panno non spesso, questo consente di graduare l'azione. Se vi è invece depressione consiglio di non usarlo, potenzialmente in questi casi è più utile un impacco caldo seguendo lo stesso schema.
Comunque l'affermazione che si possano evitare certi rischi usando guanti e cappello può essere ragionevole fino ad un certo punto, se l'organismo è in equilibrio non accade nulla di grave, magari un raffreddore è possibile.
 
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ginog
view post Posted on 29/3/2005, 21:17




ricordo una volta, saranno vent'anni, a bologna
in inverno rigidissimo passeggiavo una sera per la città
dopo poco il freddo alla testa divenne un a morsa insopportabile
quando dopo un'oretta potei entrare in albergo, la differenza di temperatura mi fece esplodere letterelmente la testa dal dolore
una cosa che mi ricorderò per molto

ma un impacco è localizzato ad una parte della testa e soprattutto non raggiunge zero gradi o addirittura meno

se metti un panno o simile probabilmente non scendi sotto 4-5 gradi sopra zero, dipende da quanto ghiaccio metti

c'è ovviamente differenza tra ghiaccio del frigorifero (zero gradi o giù di lì) e quello del congelatore (-18/20° circa)

ginog

Edited by ginog - 29/3/2005, 22:18
 
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ganeliot
view post Posted on 2/4/2005, 18:36




Ho fatto una prova l'altra sera, ho preso dal congelatore quel contenitore con il liquido che si usa per i frigoriferi da pic nic l'ho avvolto in un asciugamano e l'ho applicato alternando in vari punti del capo rimanendo su ogni punto 30 secondi un minuto al massimo il tutto per 4 o 5 minuti. Poi sono andato a dormire ed ho costatato 2 cose una buona e l'altra no . nella notte mi sono svegliato ed ho notato un formicolio in buona parte del cranio che mi ha abbastanza preoccupatp però il tutto è durato qualche minuto .Al mattino quando mi sono risvegliato no avevo per niente quel solito torpore delle altre mattine ma ero perfettamente da subito perfettamente sveglio. Che ne dici Oro, od anche gli altri.

P.S:Roby dice di non usare ghiaccio del congelatore se lo si usa si possono fare danni?
 
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oro
view post Posted on 2/4/2005, 19:05




Non si creano danni, ma è meglio usare il dualpack o i cubetti posti all'interno di un sacchetto. Il formicolio è dovuto alla variazione dell'assetto circolatorio, nulla di preoccupante.
 
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alec
view post Posted on 22/6/2005, 19:34




Si può usare la comune borsa del ghiaccio con cubetti provenienti dal congelatore o così è troppo fredda? Il dual pack va messo in frigorifero o in freezer?

Per Roby64: il pallone lo metti in frigo o nel congelatore?
Se il pallone è colorato, forse non va bene metterlo a contatto diretto per via dei coloranti usati.
 
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22 replies since 25/3/2005, 18:48   2178 views
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