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Preparazioni galeniche, Ricerca di documentazione

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orione71
view post Posted on 9/6/2003, 18:24




Ciao a tutti, sono alla disperata ricerca di informazioni, libri o links a documenti in forma elettronica che trattino i seguenti argomenti:

- Metodologie per estrarre un principio attivo vegetale da soluzioni idroalcoliche
- Metodologie per purificare un principio attivo vegetale


Sono interessato a questi argomenti perché vorrei avere informazioni sulle tecniche, industriali e non, utilizzabili per l'estrazione di principi attivi dalle foglie di vegetali commestibili e sulle metodologie per separare tali principi dalla clorofilla o altre sostanze indesiderate che ne alterano le proprietà organolettiche.
La pianta in questione chiaramente è la "Stevia Rebaudiana Bertonii".

Grazie,
Bruno.
 
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tsubo
view post Posted on 10/6/2003, 20:39




Scusa la mia curiosità, ma che c'entra il subject del post?

 
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orione71
view post Posted on 11/6/2003, 11:47




Ciao, è la stringa che ho utilizzato sui motori di ricerca per trovare alcune informazioni sulle tecniche per isolare un principio attivo da un estratto naturale.
Fa parte delle preparazioni galeniche il trattamento dei succhi vegetali per la preparazione di estratti liquidi, secchi, ecc; l'utilizzo di solventi come l'acqua o l'alcol per l'estrazione di principi attivi.
Comunque hai ragione, probabilmente sarebbe stato meglio scrivere: "Ricerca di informazioni".



Ciao,
Bruno.
 
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tsubo
view post Posted on 12/6/2003, 15:22




Dato che hai acceso la mia curiosità, ho fatto un piccolo tentativo che ora ti illustrerò. Se non sarò chiaro fammelo presente che tenterò di rimediare


Dunque ho preso una decina di foglie fresche di stevia (di più non potevo dato che la mia piantina sta giusto ora vegetando e non mi sembrava giusto toglierle "il pane di bocca") e le ho fatte sobbollire in acqua per una ventina di minuti. Ho utilizzato acqua minerale naturale in quanto qui a Milano non è il caso di far bollire per più di 5 minuti l'acqua, se non vuoi ritrovarti un bel precipitato di carbonato di calcio e magnesio.

Diciamo che ho utilizzato una cinquantina di mL di acqua, corrispondenti circa a un bicchierino da liquore. Ho poi fatto ritirare il liquido in modo da avere un estratto il più concentrato possibile, ottenendo così un bel liquido verde scuro.

In seguito ho filtrato a caldo e ho lasciato raffreddare in frigorifero per un'oretta. Quando ho visto che il bicchierino era bello freddo, ho aggiunto una pari quantità di etanolo (quello per dolci e liquori) e ho mescolato bene.

Ho messo in congelatore per un'ora circa (ho provocato un relativamente brusco raffreddamento) e, tirato fuori ho osservato che qualcosa di verde flocculava sul fondo del bicchierino, lasciando un surnatante piuttosto chiaro: non trasparente ma molto chiaro.

Quello che ho tentato di eseguire è stata una cristallizzazione per aggiunta di un cosolvente più affine al primo solvente che alla molecola che ho tentato di cristallizzare.

Quello che ho ottenuto è FORSE la flocculazione delle impurità presenti nell'estratto idroalcolico.

L'ideale sarebbe stato separare il surnatante per decantazione (ho paura che per filtrazione passerebbe tutto il precipitato) ed eliminare gran parte dell'etanolo mediante bollitura, ma non ho potuto farlo poiché il liquido in mio possesso era davvero poco. Inoltre in casa non ho contagocce e, provando a travasare, ho mescolato precipitato e surnatante.

Sono un po' di fretta e spero di non aver fatto scritto grosse boiate. In ogni caso se vuoi potresti provare ad andare oltre... chissà

Ciao
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view post Posted on 12/6/2003, 18:18




Salve!
Lo so che probabilmente l'avete già letto, ma se fosse sfuggito... ecco il metodo domestico per ottenere un estratto liquido, così come riportato dal mio sito. Per l'estratto secco forse può bastare provocarne l'essiccazione e poi provvedere alla successiva macinazione, o no?
dalla pagina www.xmx.it/stevia.htm

Estratto liquido di Stevia

<< L'estratto liquido si prepara mettendo foglie fresche o secche di STEVIA in un litro di alcool a 95° (100 grammi di polvere o 350 grammi di foglie fresche) e lasciando macerare il tutto 12 giorni (polvere) o 15 giorni (foglie fresche); basta poi filtrare la soluzione e diluire l'alcool aggiungendo acqua nella proporzione di 1/2 litro d'acqua per litro d'alcool nel caso della polvere ed 1/3 di litro d'acqua nel caso delle foglie fresche. Per ridurre la quantità d'alcool basta poi riscaldare la soluzione a fuoco lento (senza portarla ad ebollizione) in modo che l'alcool possa evaporare (attenzione che non si infiammi!). Volendo, si può concentrare la soluzione a piacere facendola bollire; si può così arrivare fino alla consistenza dello sciroppo. Per ottenere un estratto con la capacità dolcificante pari a circa 70 volte quella dello zucchero si deve concentrare la soluzione descritta (partendo da 1 litro di alcool) fino a portarla al peso di 200 grammi, l'equivalente di circa 14 chili di zucchero. >>

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view post Posted on 12/6/2003, 18:31




P.S. al messaggio precedente:

Be', io ho risposto alle ingegnose alchimie domestiche di Tsubo (ciao! ), ma se il problema di Orione71 era più che altro proprio quello di eliminare la clorofilla e qualcos'altro, allora il metodo esposto chiaramente non va....

...oppure sì, perché la clorofilla (almeno quella!) - essendo moooolto solubile in alcool - può essere portata via in un secondo momento "lavando" rapidamente l'estratto ben secco e frantumato (ottenuto disseccando quello liquido di cui sopra) con pochissimo alcool a 95°?

XmX
 
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orione71
view post Posted on 12/6/2003, 19:01




Infatti il mio problema è proprio quello di riuscire a togliere, il più possibile, il gusto amaro e le impurità (clorofilla, ecc.).
Far conoscere la Stevia a tante persone può essere già un buon inizio, ma divulgare tecniche domestiche per ottenere autonomamente un dolcificante, accettabile come sapore, sarebbe l’inizio della fine per i dolcificanti artificiali e ci sarebbero tutte le condizioni per far conoscere la pianta anche alle persone che normalmente non si interessano di "prodotti naturali".
Non voglio che la pianta sia solo la "curiosità" da far conoscere una sera agli amici, voglio assolutamente che diventi un'alternativa ai veleni che oggi ci propinano!
Proverò senz'altro la tecnica di tsubo.
Grazie tsubo, grazie XmX.

Bruno Serra.

 
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orione71
view post Posted on 12/6/2003, 19:06




Ho letto solo ora l'aggiunta di XmX.
Quindi congelando l'estratto elimino le impurità ma non la clorofilla?
Vediamo che succede!

Ancora grazie.

Bruno.
 
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tsubo
view post Posted on 12/6/2003, 20:40




QUOTE (XmX @ 12/6/2003, 17:44)
P.S. al messaggio precedente:

Be', io ho risposto alle ingegnose alchimie domestiche di Tsubo (ciao! ), ma se il problema di Orione71 era più che altro proprio quello di eliminare la clorofilla e qualcos'altro, allora il metodo esposto chiaramente non va....

...oppure sì, perché la clorofilla (almeno quella!) - essendo moooolto solubile in alcool - può essere portata via in un secondo momento "lavando" rapidamente l'estratto ben secco e frantumato (ottenuto disseccando quello liquido di cui sopra) con pochissimo alcool a 95°?

XmX

Grazie per la risposta, ma quella dell'estratto idroalcolico la sapevo già. Purtroppo ne risulta uno sciroppo più o meno denso di colore verde scuro e, a parer mio, con un sapore troppo forte per poter essere utilizzato nelle bevande o nei dolci.

Ragazzi, qui bisogna ingegnarsi per tirar via l'odore di fieno (lo chiamo così) dalle foglie.

Certo che l'ideale sarebbe possedere una colonna cromatografica e un adatto eluente non tossico e facilmente eliminabile in condizioni di ridotta pressione e non troppo elevate temperature. Ricordatevi infatti che i glicosidi sono stabili fino a determinate temperature che non sono infinite

Per quanto riguarda l'estratto secco, ebbene non intendevo le foglie essiccate e triturate, ma lo stevioside cristallizzato più o meno puro, dato il processo casalingo.

 
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tsubo
view post Posted on 12/6/2003, 20:43




QUOTE (orione71 @ 12/6/2003, 18:19)
Ho letto solo ora l'aggiunta di XmX.
Quindi congelando l'estratto elimino le impurità ma non la clorofilla?
Vediamo che succede!

Ancora grazie.

Bruno.

NO, non devi congelare! Quando dico di mettere nel congelatore per un oretta intendo dare una sorta di shock termico alla soluzione, con la speranza che qualcosa cristallizzi. L'ideale sarebbe prendere il contenitore e metterlo in un bagno di ghiaccio e mescolare il contenuto del contenitore.

Ciao
 
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XmX
view post Posted on 12/6/2003, 20:53




Tsubo e Bruno, scusatemi, mi viene un dubbio...
...a proposito del sapore/odore d'erba da togliere.

Le foglie adulte quel gusto d'erba non ce l'hanno proprio (ma il
retrogusto di liquerizia quello sì), o ne hanno pochissimo.


Domanda: non starete mica usando le foglie più piccole di 6-7 centimetri, VERO????

XmX
 
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tsubo
view post Posted on 12/6/2003, 22:36




QUOTE (XmX @ 12/6/2003, 20:06)
Le foglie adulte quel gusto d'erba non ce l'hanno proprio (ma il
retrogusto di liquerizia quello sì), o ne hanno pochissimo.


Domanda: non starete mica usando le foglie più piccole di 6-7 centimetri, VERO????  

XmX

Ho preso quelle più grandi, ma non arrivavano a 5-6 cm

Toglimi una curiosità: ma tu utilizzi la polvere delle foglie secche triturate per le bevande o per i dolci? E non hai nemmeno un po' di retrogusto?

A proposito, visto come beve in questi giorni di calura estrema la nostra amichetta? Io devo annaffiarla sia il mattino che la sera

Ciao
 
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tsubo
view post Posted on 12/6/2003, 23:00




A proposito, ho letto nei vari siti che l'estratto (polvere bianca) viene fatto con acqua. Mi pare un po' vago come concetto. Che vorrà mai dire?

Saluti a tutti

 
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XmX
view post Posted on 13/6/2003, 15:56




QUOTE

Toglimi una curiosità: ma tu utilizzi la polvere delle foglie secche triturate per le bevande o per i dolci? E non hai nemmeno un po' di retrogusto?  


Purtroppo no perché di foglie ne ho pochissime in un barattolo, sto addirittura centellinando le ultime secche, me le "ciuccio" al naturale!
Avevo fatto un po' di foglie triturate per il caffè, ma in quel caso credo sia indispensabile l'estratto secco o fluido (pochissimo, sennò dolcifica troppo e fa schifo).

L'ultima pianta è "stirata" per mia disattenzione un mese fa... ...sob... ...e sono già due volte che mi succede, la volta precedente mi erano morte l'inverno 2001 a Roma, per il freddo...
Ora ho comprato 6 bustine su Worldwiseseeds e sto aspettando la consegna, stavolta parto da zero! ...o almeno ci provo.

Sì, certo che le foglie hanno il retrogusto di liquerizia, e a me piace moltissimo!
Quelle giovani sanno un po' anche di fieno, è vero, a me non disturba neanche quello, ma capisco che ad altri puo' non piacere. E allora, SOLO FOGLIE ADULTE (larghe e scure, le migliori; le verde chiaro e strette sanno d'erba)

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tsubo
view post Posted on 13/6/2003, 19:39




QUOTE (XmX @ 13/6/2003, 15:09)
E allora, SOLO FOGLIE ADULTE (larghe e scure, le migliori; le verde chiaro e strette sanno d'erba)

Sarà fatto, grazie per la precisazione.

Ciao

 
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16 replies since 9/6/2003, 18:24   1292 views
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