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provare non costa niente!

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psicopao
view post Posted on 15/7/2005, 19:20




Riprendo la discussione sul pro e sul contro dell' urino terapia...
Alla fine credo che sia tutto frutto di unna scelta personale e del percorso di consapevolezza di ognuno di noi.
Personalmente credo che ci hanno insegnato fin da piccoli che tutto quello che riguarda il nostro corpo è negativo, frutto di secoli di culltura cattolica repressiva, e noi ci crediamo ciecamente, con tutte le conseguenze che ne derivano.
Se poi pensiamo agli enormi interessi economici che hanno le aziende farmaceutiche, che non ci diranno MAI che una cosa come l' urina, che non costa niente e quindi che non gli fa guadagnare niente, fa meglio di una pillola e dei suoi effetti collaterali.
Logicamente bisogna unire uno stile di vita il più salutare possibile e non spaventarsi per le prime reazioni di " pulizia " ( eritemi cutanei, foruncolosi, ecc... ).
Poi, come dice un vecchio saggio, " chi ha voglia, prova "
Un abbraccio fraterno
 
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ilsanta
view post Posted on 18/7/2005, 09:52




Di certo le scelte personali non si discutono, non è intenzione mia mettermi a predicare su cosa ogni individuo dovrebbe o meno fare, tuttavia il forum riguarda "l'urino terapia" ossia l'uso dell'urina per combattare malattie o disfunzioni, quindi si deve andare oltre la semplice sperimentazione per il gusto di provare, bisognerebbe capire se e come questa pratica può aiutare a guarire.
Di certo non ha molto senso provare qualcosa solo perchè "pensiamo" che sia utile o positiva, lo trovo un atteggiamento da bambini, mettere in bocca tutto per esplorare il mondo è un comportamento tipico dei primi anni di vita; applicare il principio al mondo che ci circonda è piuttosto pericoloso (pensate cosa succederebbe se ci mettessimo a mangiare funghi senza premunirci di sapere quali sono commestibili e quali velenosi).
Se invece vogliamo sempre attrubuire la diffidenza verso l'urinoterapia (o pratiche alternative) agli interessi delle case farmaceutiche si cade nel più banale dei luoghi comuni; a tal punto la medicina ci dice che il cianuro è tossico (lo fanno perchè in realtà serve a curare il cancro e non ce lo vogliono dire?) ci dicono anche che il benzene è cancerogeno (non è che invece curi le allergie?). Insomma per poter affermare che dietro ci sono degli interessi bisognerebbe prima dimostrare l'efficacia di una terapia su cui eventualmente lucrare o da cui difendersi. Spesso infatti le medicine alternative non riescono a dimostrare scientificamente di essere efficaci e allora ... e allora si ricorre al complotto, alla arretratezza dei ricercatori o a effetti di "energie" misteriose, naturalmente non misurabili.
Come dicevo in apertura tuttavia, ognuno è libero di fare ciò che vuole nella vita, pertanto ... prosit!
Ciao
 
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draqula
view post Posted on 20/7/2005, 01:48




ma si infatti...quello che dico io..provare non costa niente

evviva la sincerita' user posted image
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Moscovita
view post Posted on 21/7/2005, 23:21




Mi vien difficile evitare di intervenire, principalmente per rispondere a ilsanta, che sembra avere un approccio alla vita completamente opposto al mio (non intendo con ciò dire che il mio sia migliore).
L’atteggiamento da bambini é quello che fa progredire il mondo; provare e sperimentare, con sana curiosità a 360°, senza voler credere per forza che quanto ci é stato detto finora sia tutto e sia vero al 100%, senza arrendersi agli inevitabili insuccessi iniziali di ogni nuova prova. Questo é l’animo che muove ricercatori, inventori, scienziati, ecc., l’animo dei bambini, appunto.
Chi si ferma per diventare subito adulto (direi “vecchio”), chi perde l’interesse di sapere e scoprire, preferendo basarsi su ciò che hanno detto e fatto gli altri... ecco, quello non vivrà 90 anni, ma vivrà un anno per 90 volte.
Più riusciamo ad avere un atteggiamento da bambini in ogni campo della vita e più a lungo ci manteniamo giovani e attivi, vivendo una vita che vale la pena di essere vissuta. E questo non significa avere comportamenti infantili e/o irresponsabili.

Certo, “provare” é pericoloso... Ecco che la paura interiore ci ferma dal fare le cose, ci impedisce di lasciare la vecchia strada per la nuova, come dicevano i vecchi (quelli vecchi dentro). Conosco giovani che hanno paura di provarci perfino con le ragazze, é pericoloso (schiaffi o boyfriends gelosi), meglio far da se’... Ma che razza di concetto sarebbe “non provarci perché é pericoloso”? Senza naturalmente cadere nelle assurdità di provare ad attraversare l’incrocio col rosso...

Riprendendo le frasi de ilsanta, la sperimentazione non fatta “per il semplice gusto di provarci” ma “fatta in modo da dimostrare scientificamente l’efficacia” può venir eseguita solo dai laboratori. Naturalmente qualcuno la deve pagare di tasca sua e qui casca il palco. Anche trovando qualcuno disposto a pagare bisogna poi trovare il laboratorio disposto a rischiare il nome, perché qualora l’efficacia venisse dimostrata ecco che questo contrasterebbe con gli interessi di qualcuno. Il tutto resta quindi fermo nella nebbia di tradizioni remote o pratiche stravaganti, perché non rende. Comunque di ricerche scientifiche in merito ce n’é moltissime, cosi’ come ci sono vari medici ufficiali che curano con l’UT o sperimentano l’UT abbinata ad altre terapie.
In un altra discussione ho portato l’esempio dell’utilizzo dell’urina per le mani screpolate: se qualcuno dovesse diffondere un’informazione scientifica che afferma che la propria pipi’ é meglio di qualunque crema... cosa farebbero quelli della Beiersdorf (crema Nivea) che hanno in mano il mercato delle creme idratanti?
Stessa cosa per la maggior parte dei cosmetici e buona parte dei farmaci.
Tutti i farmaci che sono stati ritirati dal commercio negli ultimi anni per aver causato migliaia di morti ciascuno, tutti questi erano testati sugli animali nei laboratori, testati sui volontari sotto stretto controllo medico, verificati dagli organismi di controllo “super partes” (!!!) e poi approvati dalle apposite commissioni statali. Nonostante tutto hanno fatto delle stragi... Tutti gli altri farmaci (circa 35.000 in Italia) hanno comunque effetti collaterali a iosa, non ce n’é uno senza, benché per la legge della casualità ce ne dovrebbe essere più di qualcuno... Tutti hanno in comune anche un’altra caratteristica: sono (o erano) brevettati, cioè rendevano bene al produttore, che era l’unico a poter mettere in commercio tale molecola di principio attivo.
Poi queste stesse persone ci vengono a insegnare che l’UT non é scientificamente dimostrata... magari attendono che venga cambiata la legge sui brevetti. Non vado oltre, perché ne ho viste troppe in campo medico, ma mi rattrista il fatto che il tutto venga considerato un "banale luogo comune".

Detto questo é evidente che concordo con psicopao relativamente alla disinformazione attuata dalle industrie farmaceutiche sull’UT (e su tante altre pratiche semplici, efficaci e gratuite). Concordo anche in merito a quanto dice sulla cultura che ci viene tutt’oggi imposta (principalmente dalla chiesa) con il fine di farci sentire sporchi dentro. Purtroppo, per la maggior parte di noi, il fatto di credere di esser nati con il peccato originale e di peccare di continuo ci segna a vita, riducendo al minimo i sentimenti di autostima e autoaccettazione...

Concludo con la mia solita teoria che, non essendo stata provata scientificamente neanche la dannosità dell’UT, ecco che si può comunque iniziare a sperimentare da sé, senza troppe pretese scientifiche, ma fidandoci di noi stessi, con entusiasmo e curiosità, credendoci, senza farci condizionare dalle paure e dai “pericoli”, senza prendere i primi insuccessi quali giustificazione per dire “ho tentato ma mi é andata male”...
Ragazzi, cambiamo prima i nostri pensieri, solo cosi’ potremo cambiare il mondo!
Ciao a tutti
Andrea
 
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ilsanta
view post Posted on 22/7/2005, 14:04




In effetti Moscovita, concordo con te quando dici che è proprio lo spirito e la curiostà tipica dei bambini a fare progredire anche la ricerca, tuttavia una cosa è lo spirito che dobbiamo conservare, altra cosa è la pratica quotidiana visto che nessun adulto di buon senso lascierebbe un bambino piccolo "sperimentare" i funghi in un bosco senza controllo. E' a questo punto che le capacità di giudizio degli adulti entra in gioco sviluppando, pur consevando tutta la curiosità fanciullesca, metodi alternativi per sperimentare il mondo senza lasciarci le penne.
Sullo stato della ricerca sull'UT poi non ho capito se le ricerche ci sono (e allora dove sono state pubblicate?), se invece non ci sono perchè costa portarle avanti sarà sufficiente che i medici che prescrivono l'UT (che non penso vivano d'aria ma si fanno pagare anche loro la parcella) paghino di tasca propria la ricerca, di certo la materia prima non costa molto ... o sbaglio?
Se poi si comincia (scusami ma non resisto) con la fiera dei luoghi comuni sui farmaci ... se un farmaco viene ritirato è perchè vengono controllati anche a lungo termine i suoi effetti, se tu hai alternative valide alla sperimentazione così come è condotta oggi fatti avanti, di certo sperimentare direttamente i farmaci sull'uomo a ma non pare una buona idea, non so cosa ne pensi tu.
Gli effetti collaterali dei farmaci sono un elenco completo di effetti che posssono (non debbono) insorgere a causa dell'assunzione del farmaco, molti di questi effetti sono blandi, rari e solo in casi estremi e ben descritti viene detto di sospendere la cura e rivolgersi al medico, inoltre gli effetti collaterali sono di norma molto meno gravi della patologia per la quale si prende il farmaco.
Prima di dire poi che un farmaco (non la crema Nivea che è un cosmetico) non funziona bisognerebbe parlare con i dati alla mano, molte medicine alternative promettono miracoli che non si avverano, fanno leva sulla scarsa conoscenza in campo scientifico del pubblico e si affidano comunque alla medicina ufficiale (quella cattiva e affarista) quando le patologie si fanno più gravi (a volte purtroppo non c'è nemmeno questa decenza).
A tutti piacerebbe usare dei prodotti che ci curino sempre, senza effetti negativi e che costino poco, molti farmaci moderni hanno raggiunto questo obiettivo ma la strada da compiere è ancora molta e la scienza medica umilmente lo sa, non promette miracoli. Si può dire altrettanto di alcune pratiche alternative?
Come tu hai detto in apertura del tuo messaggio gli approcci al mondo sono diversi (il bello è anche questo in fondo), io non riesco proprio a provare qualcosa solo perchè tanto non fa male; se devo provare una cura mi aspetto che mi faccia bene altrimenti a che pro?
Si lo so, sono andato fuori tema, mi scuso ma sono stato trascinato dall'impeto della scrittura, abbaite pietà di me :scusa:
Ciao
 
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rere
view post Posted on 22/7/2005, 14:17




CITAZIONE (ilsanta @ 22/7/2005, 15:04)

Gli effetti collaterali dei farmaci sono un elenco completo di effetti che posssono (non debbono) insorgere a causa dell'assunzione del farmaco, molti di questi effetti sono blandi, rari e solo in casi estremi e ben descritti viene detto di sospendere la cura e rivolgersi al medico, inoltre gli effetti collaterali sono di norma molto meno gravi della patologia per la quale si prende il farmaco.
Prima di dire poi che un farmaco (non la crema Nivea che è un cosmetico) non funziona bisognerebbe parlare con i dati alla mano, molte medicine alternative promettono miracoli che non si avverano, fanno leva sulla scarsa conoscenza in campo scientifico del pubblico e si affidano comunque alla medicina ufficiale (quella cattiva e affarista) quando le patologie si fanno più gravi (a volte purtroppo non c'è nemmeno questa decenza).
A tutti piacerebbe usare dei prodotti che ci curino sempre, senza effetti negativi e che costino poco, molti farmaci moderni hanno raggiunto questo obiettivo ma la strada da compiere è ancora molta e la scienza medica umilmente lo sa, non promette miracoli. Si può dire altrettanto di alcune pratiche alternative?



diciamo che hai una visione ottimistica della medicina ufficiale e pessimistica di quella alternativa ?

sto notando che le farmacie vendono omeopatico 'a tutto spiano' .
siccome i farmacisti sono di estrazione 'classica' , per così dire , ho chiesto a molti di loro :
ma voi ci credete all'omeopatia ?
quasi tutti invariabilmente dicono di no .
e allora perchè vendete i prodotti omeopatici?
be' , c'è una 'forte' richiesta...quelli che la usano dicono che funziona...


allora... o gli utenti 'alternativi' delle farmacie sono tutti 'prevenuti' e 'indottrinati' da chissà chi verso 'le pillole'...
oppure qualcosa c'è .

 
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ilsanta
view post Posted on 22/7/2005, 15:05




CITAZIONE (rere @ 22/7/2005, 15:17)
diciamo che hai una visione ottimistica della medicina ufficiale e pessimistica di quella alternativa ?

sto notando che le farmacie vendono omeopatico 'a tutto spiano' .
siccome i farmacisti sono di estrazione 'classica' , per così dire , ho chiesto a molti di loro :
ma voi ci credete all'omeopatia ?
quasi tutti invariabilmente dicono di no .
e allora perchè vendete i prodotti omeopatici?
be' , c'è una 'forte' richiesta...quelli che la usano dicono che funziona...


allora... o gli utenti 'alternativi' delle farmacie sono tutti 'prevenuti' e 'indottrinati' da chissà chi verso 'le pillole'...
oppure qualcosa c'è .

Gli utenti spesso sono solo male o per nulla informati, molti pensano che omeopatia, fiori di bach e fitoterapia siano la stessa cosa o giù di li.
Dimentichi poi un piccolo particolare, le farmacie sono negozi, vendono e non si pongono, giustamente dal loro punto di vista, il problema di sapere se una cosa funziona o meno, tanto mal che vada vendono acqua che male non fa.
Se poi per il cliente funziona meglio ancora (anche se si tratta solo di placebo) si vende di più!
Credimi, più che pessimismo il mio è realismo.
Ovviamente sono sempre pronto a ricredermi purchè mi sia dia un motivo valido per farlo.
Ciao
 
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rere
view post Posted on 22/7/2005, 15:27





il problemino è che , oltre 'all'acqua che male non fa' vendono anche cosette
che un po' male fanno...non sempre , ovvio ...
quindi le farmacie sono negozi...
e se ne fregano di quello che vendono... l'hai detto tu .

e tu preferisci 'curarti' così...

de gustibus...

n.b.
non disdegno le cure mediche in toto , cerco solo di rimediare alle loro mancanze
(se ce ne sono...) , bilanciando oculatamente le mie scelte .

 
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ilsanta
view post Posted on 22/7/2005, 15:45




CITAZIONE (rere @ 22/7/2005, 16:27)
il problemino è che , oltre 'all'acqua che male non fa' vendono anche cosette
che un po' male fanno...non sempre , ovvio ...
quindi le farmacie sono negozi...
e se ne fregano di quello che vendono... l'hai detto tu .

e tu preferisci 'curarti' così...

de gustibus...

n.b.
non disdegno le cure mediche in toto , cerco solo di rimediare alle loro mancanze
(se ce ne sono...) , bilanciando oculatamente le mie scelte .

Certo che i farmaci possono fare male se presi a caso, ma le prescrizioni le fanno i medici non i farmacisti che vendono e consigliano ma non prescrivono ... come ho già detto.
Io non preferisco curarmi così o cosà, io preferisco curarmi, per le "illusioni" meglio ill cinema ....
Ciao
 
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oro
view post Posted on 22/7/2005, 15:47




Giustissima e santa questa ultima affermazione. Quindi ospedali e farmacie sono sale cinematografiche.
 
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Moscovita
view post Posted on 24/7/2005, 23:39




Stiamo uscendo dal tema della discussione - spero che l’amministratore non ce ne voglia - e probabilmente diciamo cose già scritte su questo forum da altre parti. Desidero comunque rispondere al messaggio de ilsanta Posted on 22/7/2005, 15:04.
Io credo in Dio (niente a che vedere con la religione) e son convinto che Questi abbia dotato ogni bambino della possibilità di capire quali funghi siano da mangiare e quali no. Il senso del gusto ce lo dice chiaro, l’istinto ci aiuta a riconoscere ciò che ci fa bene in quel preciso momento. Sono cose che noi persone “civilizzate” non abbiamo mai provato o non ricordiamo più... nessuna mamma africana o sudamericana ha paura che il proprio piccolo mangi funghi o bacche velenose, queste sono paure nostre. Non concordo quando elogi la capacita di giudizio degli adulti, ritengo che l’abbiamo persa; non ci basiamo più su esperienze dirette ma sul sentito dire, su quello che ci hanno insegnato e che abbiamo preso per oro colato. Lo dico perché negli ultimi anni sto scoprendo un mondo nuovo, finora invisibile, dove noi parliamo con noi stessi (e troviamo le soluzioni ai problemi), dove il nostro corpo ci dice chiaramente di cosa ha bisogno e in che quantità (poi il sapore cambia, quasi impercettibilmente) e cosa evitare di assumere... cosa che per i bambini viene naturale. L’UT, credimi, e stata una tappa fondamentale per questo mio cambiamento.

Relativamente alle medicine alternative, personalmente non ne sono un “fan” – soprattutto osteggio l’omeopatia tanto di moda; mi limito a pratiche naturali e gratuite, che si possano imparare facilmente da se’ e che possano dare segnali riconoscibili di “positivo” o “negativo”, in modo da formare l’esperienza diretta di cui parlavo all’inizio. L’UT rientra fra queste e ti assicuro che, principalmente a livello mentale ed emotivo, assicura dei cambiamenti che poi si ripercuotono sul piano fisico. Il difficile e iniziare a prenderla in considerazione, per i motivi che diceva psicopao: io la pratico da oltre quattro anni, ma ho iniziato effettivamente a berla solo da pochi mesi.

Le ricerche sull’UT ci sono, spesso pagate di tasca dagli stessi medici che ci credono fino in fondo, e qualcuno si e preso la briga di pubblicarle. Per i media vale lo stesso concetto che accennavo per i laboratori, cioè preferiscono evitare di “sputtanarsi” con cose del genere. Questo atteggiamento lo vediamo in moltissimi campi, non dirmi che non te ne sei mai accorto... Anche qualora un giornalista volesse riportare una notizia del genere sarebbe comunque “ripreso” dal caporedattore; se anche questo la facesse passare interverrebbe il direttore responsabile a dare una lavata di capo ai due che si sono permessi di uscire dal seminato... Infine c’è sempre la direzione generale e/o la proprietà ad agire dall’alto – e si sa che oltre il 90% mass media sono in mano a poche persone – per evitare la perdita di introiti dei loro inserzionisti. O pensi che i produttori di farmaci e cosmetici – acquirenti degli spazi pubblicitari dei media – non dicano niente nel caso venisse pubblicata una notizia del genere? Pensi che questi paghino fior di miliardi di pubblicità per poi leggere nella pagina seguente che la propria pipi’ e meglio?
Facile capire che notizie del genere le devi scovare su pubblicazioni non diffuse, stampate da case editrici molto piccole.

Tornando ai farmaci e ai luoghi comuni... tu parli di effetti collaterali quasi inevitabili, comunque di entità meno grave rispetto alla patologia per la quale si assume il farmaco. Certo, è quello che ci dicono le notizie ufficiali, a cui noi, in genere, crediamo senza porci troppe domande. Io mi riferisco alla morte di migliaia di persone, che non mi pare proprio possa considerarsi un blando effetto collaterale, ne’ meno grave di molte patologie... Su centinaia di esempi cito solo il Vioxx, uno stupidissimo antiinfiammatorio, ritirato da poco dal mercato per la morte di 28.000-139.000 persone negli USA (a seconda delle stime, 28.000 basterebbero) che avevano qualche dolorino. Per un’esposizione più esauriente dai un’occhiata a http://www.farmalert.it/ e http://www.disinformazione.it/farmaci.htm.
Poi, per lo stesso meccanismo che ho indicato prima, le notizie relative non vengono riportate dai media; quando le dicono lo fanno in modo da far sembrare la cosa un’evenienza inevitabile, gettando le colpe su terzi... magari su di noi consumatori stessi, gentaglia che si imbottisce di farmaci senza nemmeno leggere il foglietto illustrativo.
Per lavoro entro nelle aziende farmaceutiche, discuto con i direttori generali e tecnici, poi ci parlo assieme del più e del meno... per quel che ho capito loro sanno perfettamente che un farmaco può avere effetti devastanti, ma devono metterlo comunque in produzione e avere utili a costo della vita dei “clienti finali”; questo gli viene imposto dal mercato e dai proprietari, i quali poi penseranno a sistemare le cose se qualcosa dovesse andar storto. Quello che e il feedback degli effetti collaterali serve più che altro a confrontare i dati delle loro ricerche iniziali e poter raddrizzare il tiro nelle ricerche successive. Raddrizzare il tiro non significa eliminare gli effetti collaterali, tutt’altro: significa capire il punto in cui i casini aumentano ad insidiare il buon nome dell’azienda, significa fare in modo che gli effetti collaterali siano meno collegabili all’assunzione del farmaco, oppure che cronicizzino la malattia per avere clienti “a vita”, oppure – rizza le orecchie - che provochino patologie curabili da altri farmaci prodotti da loro stessi o da aziende del loro gruppo. Sei naturalmente libero di non credermi, prove non posso dartene...
Non posso pertanto concordare con te quando parli di farmaci che curano senza effetti negativi e, soprattutto, quando accenni ad una scienza medica “umile” e che non promette miracoli. Non vedo umiltà, vedo molta avidità, molte promesse, molto cinema.

Ciao a tutti
Andrea
 
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ilsanta
view post Posted on 25/7/2005, 09:00




Scusa Moscovita per la sinteticità della risposta, sono di fretta ma ci tengo a risponderti comunque.
Io credo in Dio ma non penso che questo influisca molto sulle nostre percezioni, l'uomo, al contrario degli animali basa le sue conoscenze prevalentemente (direi quasi esclusivamente) sulla cultura e sulla trasmissione della stessa. L'idea che il bimbo che c'è in noi ci salvi dai mali del mondo è (per me) poco realistica, le popolazioni che vivono nelle foreste amazzoniche non vivono più a lungo di noi anzi, e la mortalità infantile è elevata, non mi sembra un esempio da perseguire. Certamente un milanese (mettici la città che vuoi ) che va a spasso per la foresta amazzonica, dura poco, ma non perchè abbia perso delle capacità innate, ma perchè non ha cultura adatta per poter sopravvivere (analoga cosa succederebbe al boscimano in una metropoli).
La capacità di giudizio dell'adulto non è certo infallibile questo è certo, è influenzata da molti fattori interni ed esterni, ecco perchè quando si cerca di capire se una pratica funziona o meno è necessario "spersonalizzare" la situazione, per evitare (per quanto possibile) l'interferenza della psiche nell'interpretazione dei fatti.
Corretta nella sostanza (e ci mancherebbe altro!) la polemica/scandalo sul VIOXX, fuorvianti invece le conclusioni tratte. Dire: "Avete visto che ci hanno fregato con quel farmaco? Vuol dire che tutti gli altri farmaci possono essere pericolosi, meglio non fidarsi ..." è ingannevole.
Quanti di voi sarebbero disposti a dire che tutti i prodotti naturali sono pericolosi visto che l'amianto e le polveri di legno vergine, prodotti presenti in natura, sono cancerogene?
Mi pare ovvio che tutte le generalizzazioni sono deleterie, chi produce farmaci lo fa per venderli, che siano farmaci classici, omeopatici, ecc. ed è certo un danno per una ditta commercializzare un prodotto che può essere dannoso, non mi pare poi che del VIOXX non se ne sia parlato, una cosa è dire che la notizia sia passata sotto silenzio (non è così, verificalo pure tu con una breve ricerca su google), altra cosa è dire che i pazienti, e in generale la popolazione, se ne freghino della notizia.
Mi fa piacere comunque vedere che tu, pur convinto dell'efficacia dell'UT, non ti butti a capofitto su ogni prodotto "alternativo", forse è un pregiudizio mio pensare che in genere succeda il contrario, spero di venir contraddetto.
Ciao e scusa la fretta!
 
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Moscovita
view post Posted on 25/7/2005, 23:27




Secondo me ritenere che Dio ci abbia fatti “dipendenti” da una cultura acquisita e dalla trasmissione della stessa, cosi’ come necessitanti di una qualsiasi forma di conoscenza “tecnica” da dover formare nei vari campi... questo credo equivalga ad una bestemmia. Voglio credere che l’uomo sia stato fatto come alta espressione della creatività divina, con tutte le informazioni necessarie alla Vita nella massima dignità possibile, già dotato della memoria storica di tutta l’esperienza di tutte le forme di Vita dalla loro comparsa sulla Terra.
Poi sta a noi viverla cosi’ o scegliere diversamente, Dio ci lascia il libero arbitrio; pero’ dire che ci ha fatti incompleti, bisognosi e che ci ha messi su questo pianeta per stare a guardare come ce la caviamo, magari giudicando il nostro operato e punendoci gli sbagli... mi pare che cosi’ si finisce di credere in un Dio più simile a quello propagandato per convenienza.
Non credo che abbia messo in Natura polveri velenose e sostanze cancerogene; se poi esistessero veramente non credo che lo abbia fatto cosi’, tanto per divertirsi a vedere chi di noi ci resta secco. Ad esempio in molta frutta e in molta verdura ci sono delle sostanze velenose: sono pero’ presenti anche i relativi antidoti, nella misura necessaria. Dove non ci fossero (es. funghi velenosi) il senso del gusto, principalmente l’amaro, ci avverte subito che ciò non fa per noi, è cibo per altri. Hai mai visto un cane o un gatto mangiare funghi velenosi? Eppure, avrai notato che benché nati in cattività e separati subito dai genitori, riescono a sapere di che erbe hanno bisogno in ogni momento: perché non voler credere che Dio abbia dato anche a noi tali facoltà? Io credo piuttosto che l’abbiamo persa, con la nostra civilizzazione; sto cercando di recuperare tutto il possibile e per far questo bisogna sperimentare molte novità, lasciandosi portare dall’istinto, senza restare ancorati a ciò che si ha imparato, senza farsi bloccare dalle paure dei “pericoli”. Dio non ha creato un mondo pericoloso.

Un piccolo appunto vorrei farlo per dirti che le popolazioni non civilizzate non vivono meno di noi, ma molto di più. Dove non è arrivato l’uomo bianco a cercar risorse e a devastare lo stile di vita originario la gente vive benissimo e a lungo, senza malattie.
Dove invece abbiamo portato la civilizzazione ecco che la mortalità infantile aumenta e, per statistica, la vita media si abbassa. Lo vedo bene qui in Russia, 56 anni di aspettativa di vita, eppure ci sono miliardi di vecchi nonostante tutte le guerre che hanno avuto. Poi ognuno è libero di credere alle fonti ufficiali senza ragionare un po’ su quello che vede coi propri occhi...

Per quanto riguarda i farmaci, con la strage che ha fatto il Vioxx c’era ovviamente ben poco da nascondere; troppe altre cose passano in sordina e non vengono dette, grazie ai meccanismi che ho esposto e ad altri che si possono solo immaginare. Riconosci tu stesso che chi produce i farmaci lo fa per venderli: sostieni pero’ che io stia generalizzando un problema senza porti la domanda che il tuo medico ti prescriva un farmaco perché spinto a venderlo, appunto, anziché per il fatto che tu ne abbia bisogno veramente. Ecco che un po’ di cultura e di conoscenza “non ortodossa” ti mette quantomeno al riparo da una parte di questi rischi. Certo, bisogna ricominciare da capo, tirar fuori la curiosità infantile e rischiare sulla propria pelle senza farsi bloccare dalle paure.
Lasciare le cose come stanno e continuare per la vecchia strada è più facile; Dio ci lascia il libero arbitrio.

Comunque siamo troppo fuori tema, forse sarebbe il caso di tornare a parlare di UT... il boss qui è un bannatore folle
Ciao
Andrea
 
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ilsanta
view post Posted on 26/7/2005, 11:28




Hai ragione, stò andando fuori strada.
Se ti interessa ti posto una risposta su "varie ma serie" così libero questo spazio.
Ciao
PS: cercherò di rispondere prima possibile.
 
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AleC$22
view post Posted on 26/7/2005, 22:28




CITAZIONE (rere @ 22/7/2005, 16:27)
il problemino è che , oltre 'all'acqua che male non fa' vendono anche cosette
che un po' male fanno...non sempre , ovvio ...
quindi le farmacie sono negozi...
e se ne fregano di quello che vendono... l'hai detto tu .

e tu preferisci 'curarti' così...

de gustibus...


Secondo me generalizzate troppo.
Io parlo per esperienza personale.
Mio padre e' un farmacista e sinceramente dal punto di vista oggettivo non e' uno di quelli che "se ne fregano" .Anzi ci tiene a far bene il proprio lavoro e aiutare la gente.E non disgusta per nulla la medicina omeopatica vende fiori di bach e fa diversi corsi in tal campo.
Quindi prima di generalizzare bisogna pensarci su un po' di volte.
 
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19 replies since 15/7/2005, 19:20   3210 views
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