CITAZIONE
ma potrà capire che per funzionare tramite lo stesso meccanismo un analogia energetica ci sarà
Questa frase mi pare riassume un po' il topic.
Però non sono convinto che sia la discriminante che può qualificare un data disciplina rispetto ad un'altra.
Voglio dire: finchè parliamo di strumenti simili, magari una certa somiglianza sembra trasparire, però se si parla di energia, credo che sia vero solo fino ad un certo punto.
Questo perchè i centri energetici coinvolti secondo me sono più o meno sempre gli stessi; certo le miscele possono essere infinite e magari le "dosi" contribuiscono in modo determinante a creare il tipo di risultato.
Es. se ci metto + cuore che intelletto, saranno più importanti alcuni fattori piuttosto che altri.
I più elevati maestri, non è che abbiano un chakra di base meno sviluppato, anzi! Può essere molto ma mooolto più grande di quello di un uomo comune, ma quel dato centro energetico è perfettamente bilanciato con gli altri, e la qualità delle loro azioni è determinata dal fatto che quelle energie sono guidate da altri centri altrettanto forti.
Con la radionica si opera servendosi di leggi immutabili che venivano usate fin dall'antichità anche per altri scopi.
L'energia è come chiodi, tavole, mattoni, calce e sabbia che possono essere impiegati per costruire un grattacielo, una casa bellissima o un tugurio.
La differenza, dal punto di vista "sottile, è che stiamo costruendo "quell'habitat" attorno a noi stessi ...
Ce ne accorgiamo quando vediamo che della costruzione materiale magari ci possiamo anche dimenticare, può anche venire cancellata, crollare etc. ma quel che l'ha generata a livello sottile - il nostro intento - ci ha caratterizzato per sempre.
(Successivamente si può anche riprendere in mano e rielaborare per modificare o correggere quel che abbiamo creato, ma questo è un altro discorso.)
Quell'intento è la molla che ha generato il pensiero o azione dell'uomo, poichè ha formato a livello mentale un "modello" che possiamo chiamare progetto o scopo, in seguito al suo desiderio di modificare la realtà in un determinato modo o come reazione ad un input dall'esterno.
Tutto quel che avviene successivamente è una conseguenza, e lo è anche il tipo di emozione che si sviluppa e riveste l'azione.
Noi lavoreremo anche nella pratica seguendo per filo e per segno il progetto iniziale, salvo adattarlo o decidere di modificarlo o cancellarlo strada facendo.
Mi pare quindi che si torni sempre al punto di partenza: meglio utilizzare i nostri mattoni per qualcosa di costruttivo o di distruttivo?