XmX

Significato del perdono

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 5/3/2009, 11:35
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


Perdonare forse non è facile, o forse spesso è un'azione dimenticata. Non ci si pensa.

Eppure è uno dei temi più vecchi e su cui si pone più attenzione in discipline anche molto diverse, con finalità che tendono comunque alla guarigione, alla liberazione, alla costruzione di cose positive.

Ma cosa significa perdonare?
Perdonando si vive pure meglio.

Di seguito, incollo una parte di un testo scritto dalla associazione di Pranic Healing italiana. Testo tratto dagli insegnamenti del fondatore di questa scuola M. Choa kok Sui.

CITAZIONE
Perdonare ed essere perdonati


Master Choa ha sottolineato a più riprese ed in più testi e corsi l'importanza del perdono per la guarigione interiore, per la salute fisica, per il buon karma e per la crescita spirituale.

Un meraviglioso capitolo sul perdono si trova nel Sutra del Loto d'Oro "Sperimentare l'Essere". E' difficile estrarre delle parti del capitolo per questa newsletter perchè sono tutte essenziali... ecco comunque una piccola selezione:

"Il perdono interiore è terapeutico. Se non perdonate, non potete guarire interiormente. Perdonare guarisce l'anima.

Il motivo per cui le persone giovani hanno un bell'aspetto è che non mostrano ancora le cicatrici della vita.

Dovete imparare a perdonare o diventerete aridi come pezzi di legno secco.

Il vostro sviluppo spirituale dipende della vostra capacità di perdonare gli altri [...]

Rabbia e odio incatenano le persone! Quando odiate qualcuno, si crea un legame energetico con la persona. Venite incatenati a quella persona e le vostre anime rimangono come impigliate l'una all'altra. Se volete essere liberi, dovete perdonare il prossimo."

Master Choa parla anche della differenza tra perdono esteriore e perdono interiore; il perdono interiore va sempre fatto, mentre serve un'azione per riportare giustizia e ordine nel caso di errori o reati gravi.

E' perdonando che saremo perdonati; perdonare serve a far diminuire il nostro karma negativo.
Master Choa ha anche parlato di diversi livelli di perdono:

1. mai; 2. alla fine della vita; 3. dopo decenni; 4. dopo anni; 5. dopo mesi; 6. dopo settimane; 7. dopo giorni; 8. lo stesso giorni; 9. entro un'ora; 10. entro pochi minuti, massimo dieci.

Master Choa raccomanda di praticare il punto dieci o nove, per avere una vita felice. Secondo quanto riferito dal Maestro, i santi perdonano immediatamente, che è il nostro obiettivo ultimo.

Nel frattempo facciamo del nostro meglio e... buona guarigione interiore e benessere fisico attraverso il perdono!

 
Top
lxdevil
view post Posted on 5/3/2009, 17:59




la mia domanda è: il perdono implica uno sforzo coscente?

io nn ci sono mai riuscito sforzandomi.

x me il perdono è una cosa spontanea, quando siamo pronti a perdonare, perdoniamo. è inutile decidere di perdonare, nn serve e nn funziona.
 
Top
view post Posted on 5/3/2009, 23:31

Senior Member

Group:
Member
Posts:
16,421

Status:


Quando se ne avverte una necessità. Si può evidenziare, ad un dato momento, interiormente una necessità di riuscire ad attuare il perdono anche se nel momento attuale non si è ancora in grado, allora uno sforzo cosciente può essere sostenuto dalla forza interiore, spirituale, che conduce al compimento.

A mio parere.
 
Top
view post Posted on 5/3/2009, 23:51
Avatar

Orso Mannaro

Group:
Administrator
Posts:
7,437

Status:


A mio avviso capire cosa sia il perdono non è cosa facile.
Tutto parte dal comprendere la natura dell'inferno che è in ognuno di noi, solo allora saremo in grado di perdonare realmente ma non per noi stessi bensì per gli altri.
Non condivido affatto il pensiero del perdono come scopo fine a noi stessi.
Ovvero io non perdono per stare meglio, perdono per aiutare gli altri.
 
Top
view post Posted on 6/3/2009, 00:02

Senior Member

Group:
Member
Posts:
16,421

Status:


Il concetto di "perdono" esiste però solo nella sovrastruttura che qualcuno chiama o definisce "ego" e fà parte di un concetto che prevede anche dolo e colpa, a livello umano. Può essere che che in quel che non è umano non vi sia necessità alcuna di perdonare perchè non vi è necessità di assegnare colpe.

Per cui, il perdono a livello umano potrebbe non divenire una condizione di aiuto per sè o per altri ma più semplicemente un liberarsi di una parte della sovrastruttura che risulta essere un gravame denso.

Il che, in realtà, è comunque un bell'aiuto, sia per sè che per gli altri.
 
Top
view post Posted on 6/3/2009, 00:04
Avatar

Orso Mannaro

Group:
Administrator
Posts:
7,437

Status:


Il perdono fa parte di un anello di una collana ai cui estremi vi sta il divino, è possibile considerarlo solo un anello e ritenerlo strettamente legato alla sfera umana ma fa sempre parte di una concatenazione di significati che trascendono l'uomo. Per capirne il reale scopo bisogna considerare la collana non l'anello, soprattutto se si vuole che questa collana adorni la nostra testa invece che essere un ceppo per le nostre gambe.
 
Top
view post Posted on 6/3/2009, 00:15

Senior Member

Group:
Member
Posts:
16,421

Status:


Sia.

Ad un dato momento, il perdono è necessità.
 
Top
bymax
view post Posted on 6/3/2009, 08:42




CITAZIONE (beorn @ 5/3/2009, 23:51)
Tutto parte dal comprendere la natura dell'inferno che è in ognuno di noi

Quando l'avremo compresa davvero non servirà più perdonare
 
Top
KaiserJulio
view post Posted on 6/3/2009, 15:12




Credo nel perdono. Prescrivo. Credo che ci sia bisogno di uno sforzo cosciente nel momento esatto in cui capiamo che da quella decisione discenderanno una serie d'eventi.
Quando il perdono è sincero, "divino" per come lo intendo io, esso non provoca il rilascio di quel "peso" da cui ci si sente liberi attraverso lo sforzo cosciente del perdono.
Al contrario quando ci viene richiesto di perdonare per liberare noi stessi e un altra persona, dal supplizio di una colpa, questo Sforzo Cosciente è interiore(cioe spirituale) e anche fisico di fatti molte persone dopo un perdono si rendono conto d'aver non solo concesso una nuova possibilita ad un altro, ma anche una nuova possibilità a se stessi.
Ho analizzato un vecchio ricordo per l'occasione, quindi credo che ciò che ho scritto e parziale e incompleto, ma credo non sia sbagliato se visto nell'angolazione del Perdono, inteso come Volontà di Perdonare. :B):
 
Top
view post Posted on 6/3/2009, 17:45
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


Comunque probabilmente c'è fino ad un certo livello, la necessità di uno sforzo, a mio avviso.
Non per l'azione di perdonare in sè, che come gesto è spontaneo, in realtà e se non è sincero, non è perdono; più che altro forse lo sforzo è necessario fino a che si stà ancora combattendo con una certa parte di noi stessi, per porsi sulla strada del perdono. Ovvero della comprensione.

Per come lo vedo io, il perdono è una specie di stato dell'essere, che và conquistato.

Per spiegarmi meglio, parlo della situazione di non-perdono. Ecco, secondo me è sempre una specie di mina innescata e pronta ad esplodere. Una miccia accesa, per quanto sopita. Qualcosa che rode.
L'azione è quella di disinnescare la miccia, una liberazione da un vincolo.

Certo che tra il dire e il fare............

Perciò a questo stato dell'essere ci si arriva per livelli e il testo riportato non è altro che un insieme di spunti che possiamo condividere.
In questa ottica vedrei anche il riferimento a migliorarsi, a vivere meglio, a crescere. Quindi non come motivazione, ma come constatazione che può servire per destrutturare determinati schemi, come tante altre cose, porsi domande e provare a vedere le cose in altro modo.
 
Top
KaiserJulio
view post Posted on 6/3/2009, 17:58




Ti do' ragione Ayni.
Credo che il perdono, seppur a volte ci costringere (parole tue) a combattere con una parte di noi stessi, a volte quella parte e fomentata dall'orgoglio. Spesso il perdono porta ad una crescita e molto spesso (per fortuna) anche ad una maggior apertura mentale, perche perdonare ci porta a cercare il motivo o la fonte delle azioni altrui, quindi a capirle, e vedere le cose in angolazioni diverse...(sempre riguardo a quel che hai detto tu, che credo sia giusto)
D'altra parte credo anche sia necessario(il perdono) per determinare una crescita, dato che chi non perdona rimane fisso e fermo nelle sue posizioni , stagnato in una condizione di insicurezza data dall'eterno rimordo del "se avessi perdonato".Questo a mio avviso (e a seconda delle situazioni prese in caso).
 
Top
view post Posted on 17/3/2009, 17:19
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


Beh, sicuramente ci sono molti aspetti e ognuno pone la sua attenzione sopra a qualcosa piuttosto che su qualcos'altro, in base alla propria sensibilità ed esperienza.

Comunque comprendere meglio le dinamiche che sono in campo e gli effetti sicuramente aiuta a liberarsi individuando meglio gli obiettivi su cui dirigere la propria volontà.
A volte basta capire fino in fondo le radici di un certo comportamento (ricevuto) per disinnescare il problema.
In mancanza avremo un'azione ostile nei nostri confronti, "astratta", su cui in automatico arriva una qualche reazione (trattenuta o no).
Nel libro "I quattro Accordi" di Don Miguel Ruiz ad esempio si danno 4 chiavi per liberarsi attraverso la destrutturazione di tutta una serie di consuetudini e convenzioni in cui rientra anche il discorso che stiamo facendo qui.

Sotto un altro punto di vista ancora, il perdono si potrebbe considerare anche come qualcosa di inevitabile.
La conclusione naturale di qualsiasi azione.
Il bello è che le cose più semplici spesso sono le più ignorate.
Perchè ad esempio non dovrei chiederlo se mi rendo conto di aver causato anche involontariamente un qualche tipo di sofferenza,specialmente alle persone che ho a cuore?
D'altra parte perchè non dovrei offrirlo se mi viene richiesto.

Il punto secondo me è comprendere che con il perdono non ci si priva di alcunché, ma anzi si rifiuta di accettare nel proprio sistema un elemento distruttivo come quello di un conflitto; ovvero, di mantenere vivo un qualche attrito. Una sorta di veleno attivo in entrambi i sensi.

Molto spesso i comportamenti ostili sono frutto di stress, o di qualche cosa che non ha niente a che vedere con la situazione in cui si manifestano, perciò è cosa comune il consigliare di chiedere il perdono o di spiegare quali sono le cose che non accettiamo o che ci hanno fatto soffrire, specialmente nei rapporti affettivi e con il partner.

Basta fare il primo passo e iniziare da qualche parte, senza fretta, poi i nodi vengono a galla da soli.

Volendo rafforzare o aiutarci in questo aspetto, in riferimento al messaggioa capothread, Master Choa ha lasciato alcune semplici pratiche che erano contenute nella circolare distribuita dall'Istituto di Pranic Healing Italia.
CITAZIONE
Le versioni utilizzate dal Mestro sono state leggermente diverse tra loro negli anni, ma ecco qui uno standard comune:

Per perdonare:

Immaginate la persona, rivolgete le mani verso di lei come nella meditazione sui Cuori Gemelli

"Namaste! Siamo tutti figli di Dio! Io saluto il Cristo in te, il Buddha in te, la Divinità in te! Siamo tutti su un percorso di Evoluzione, e l'evoluzione implica tempo e processi, e molti errori. Come io faccio errori, anche tu puoi fare errori. Io invoco per le benedizioni divine di perdono e di capacità di perdonare. Io ti perdono! Che la tua anima sia benedetta con pace, con felicità, con guarigione interiore e fisica, con luce e con amore, con guida, aiuto e protezione divina, con prosperità ed abbondanza, con buone cose nella vita. Tu sei perdonato, vai in pace!" Tagliate i legami negativi con la persona.

Per essere perdonati:

Immaginate la persona come prima. "Namaste! Siamo tutti figli di Dio! Io saluto il Cristo in te, il Buddha in te, la Divinità in te! Siamo tutti su un percorso di Evoluzione, e l'evoluzione implica tempo e processi, e molti errori. Io riconosco il mio errore nei tuoi confronti e mi dispiace di averti ferito. Ti chiedo perdono ed umilmente invoco e ringrazio per le benedizioni divine di perdono. Che la tua anima sia benedetta con pace, con felicità, con guarigione interiore e fisica, con luce e con amore, con guida, aiuto e protezione divina, con prosperità ed abbondanza, con buone cose nella vita. Ringrazio del perdono! Namaste!" Tagliate i legami negativi con la persona.

Potete, come suggerito da Master Choa durante gli ultimi anni, anche perdonare voi stessi di tanto in tanto.

 
Top
view post Posted on 17/3/2009, 17:35
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


PS: scordavo di dire che se si entra nell'ordine di idee di chiedere perdono esplicitamente al proprio partner/o dire ciò che ci ferisce e il perchè, si risolvono problemi inimmaginabili.
 
Top
rubinia
view post Posted on 16/5/2009, 10:30




CITAZIONE (lxdevil @ 5/3/2009, 18:59)
la mia domanda è: il perdono implica uno sforzo coscente?

io nn ci sono mai riuscito sforzandomi.

x me il perdono è una cosa spontanea, quando siamo pronti a perdonare, perdoniamo. è inutile decidere di perdonare, nn serve e nn funziona.

in qualche modo mi trovo d'accordo con questa affermazione, non so se ne condividiamo le premesse :D
penso che il perdono sia solo la manifestazione di un lavoro, di una ricerca e di una spiritualità ricercata nel tempo
impossibile senza queste premesse, un'effetto più che una causa, uno degli effetti "visibili"
sicuramente alcuni di noi sono più portati al perdono, altri meno

per questo anche la frase di ayni "La conclusione naturale di qualsiasi azione." mi sembra perfetta

il perdono è un atto delicato e forte, delicato perchè presuppone compassione, autocritica... e forte perchè..ammettere di aver sbagliato, o di rinunciare ad ascoltare il proprio ego, non solo con noi stessi ma con gli altri, è uno degli atti di maggior coraggio che conosca

è bello pensare che prima o poi si arrivi a questo
CITAZIONE
Il concetto di "perdono" esiste però solo nella sovrastruttura che qualcuno chiama o definisce "ego" e fà parte di un concetto che prevede anche dolo e colpa, a livello umano. Può essere che che in quel che non è umano non vi sia necessità alcuna di perdonare perchè non vi è necessità di assegnare colpe.

 
Top
view post Posted on 16/5/2009, 10:45

Senior Member

Group:
Member
Posts:
16,421

Status:


La vita dell'uomo in senso spirituale prevede tappe, ora senza polemiche che mi sembrano futili vorrei ricordare che: c'è un tempo per ogni cosa sotto sotto il cielo....., nel significato esoterico rimanda proprio a passi, passaggi, tappe umane e spirituali.

Per quanto possa sembrare disdicevole o inverosimile, ma non lo è affatto, fino ad un certo punto della via evolutiva è stato utile l'odio, l'ira, la guerra, la malattia e la morte, fino ad un certo punto si è ritenuto che la legge giusta sia occhio per occhio... . Normalmente, prima di giungere ad una presenza spirituale così forte da lasciar passare le qualità spirituali vere occorre superare diverse vite in ambiente materiale umano.

Recita il Bhagavad Gita: finchè la mente non è sotto il controllo dello spirito ma resta dominante (sovrastruttura), lo spirito si comporta verso il corpo, verso la persona, come un nemico.

Credo arrivi un momento in cui il perdono nasce come percezione, possibilità, come pensiero che via via diviene una istanza interiore profonda e radicata, poi potrà attuarsi.


Oltre questo stadio, non c'è più necessità di perdonare.
 
Top
18 replies since 5/3/2009, 11:35   640 views
  Share