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rubinia
view post Posted on 14/5/2009, 07:55




vorrei regalarvi 6 minuti di un video,
questo è un trailer di un documentario che fa parte di una trilogia che si chiama "città invisibili"... i più strutti ci vedranno una citazione, e tanto per dire...non è casuale...

il regista è un caro amico, i documentari se li fa a spese sue, senza garanzia di vendita, e tanto rispetto gli è dovuto solo per questo.

in particolare in questo doc ambientato a nairobi si parla degli slum, ma senza puntare sul pietismo. pur raccontando le condizioni di vita all'interno di queste città (lo slum più grande di nairobi conta quasi 6 milioni di abitanti... è permesso dire stocà) ne analizza i motivi della nascita e della sua fondamentale esistenza..

http://vimeo.com/4615223


image
giampaolo sul campo...





 
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Fuoco e fiamme
view post Posted on 14/5/2009, 14:04




sembrerebbe molto interessante...peccato che non capisco molto l'inglese...
 
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KaiserJulio
view post Posted on 14/5/2009, 19:25




Beh, io non sono un divoratore d'inglese, ma l'ho seguito, spero per te che tu riesca a vederlo con qualkn che te lo possa tradurre, perche ha un significato profondo.


@ Ruby.

Ho infranto qualche copyright publicizzandolo un po?
 
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Fuoco e fiamme
view post Posted on 14/5/2009, 20:20




anche se non lo capisco molto qualcosina l'ho capita cmq...un vero peccato che ci siano poche persone che documentano certe situazioni....
 
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rubinia
view post Posted on 15/5/2009, 07:20




@kais, nessuno e grazie piuttosto.. :lol:
passo al regista i commenti, ne sarà felice, dopo un anno di lavoro..
appena avrò un promo sottotitolato ita e la possibilità di linkarlo lo farò, fuoco

il piccolo intoppo è il doc può darsi che in pochi riescano a vederlo, meno ancora in italia.. ma è la solita storia, per quello si fanno prima le versioni inglesi..
 
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view post Posted on 18/5/2009, 15:44
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Bello bello.
Complimenti al regista.

@ff E' il triste ripetersi degli effetti dello sfruttamento di un paese sottosviluppato, da parte dei paesi ricchi.
Il caffè era una risorsa finchè valeva qualcosa, poi il prezzo è crollato perciò anche chi aveva un piccolo sostentamento è stato costretto a cercarselo altrove.
Viene pagato pochi cents il kg, immaginando i troppi intermediari ci sono tra produttori e acquirenti finali; quindi pian piano si sono formati questi agglomerati tipo favelas attorno a Nairobi, dove la gente si rifugia.
Non c'è acqua né cose + fantasmagoriche tipo servzi igienici.
Si deve pagare anche un affitto, minimo of course, il cibo, l'acqua... ma mancando i soldi, non sempre ci riescono perciò vanno a credito e si aiutano l'un l'altro in una condizione di sopravvivenza.
Tutti rovistano l'immondizia per trovare qualcosa e c'è competizione e accanimento anche per quello, perchè uno sviluppo c'è stato dal '74 quando non c'erano neanche fabbriche lì.
Ora ci sono, però non hanno portato ricchezza perchè è il tipo di sviluppo che ha seguito un modello vizioso per la gente che rimangono arenati in povertà ai margini dell'abitato.

Ecco un aspetto si cerca di porre rimedio con "le botteghe nel mondo", "Il commercio Equo e solidale" e tutti quelli che operano per creare un migliore livello di vita lì. Con le loro stesse risorse, creando scuole e tutto quel che serve con la loro stessa forza, semplicemente pagando al produttore il giusto prezzo per i beni di consumo esportati nell'occidente.
 
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rubinia
view post Posted on 19/5/2009, 08:17




non solo ayni, giampaolo (e la ragazza, per stare un po' assieme lei lo raggiunge quando può), sono stati 4 mesi nel corso dell'ultimo anno a kibera (uno degli slum di nairobi per info wikipedia), condividendo in parte le condizioni (riuscivano ad avere un bagno dai missionari)..
alcune cose sono sconcertanti... tanto per dirne una i bagni, quei pochi che ci sono, sono a pagamento (senza scarico, acqua, una fogna, 4 pareti di lamiera), ma chiaramente pochissimi riescono a pagare per questo, quindi i bambini e la maggior parte delle persone fanno tutto ciò che devono in queste canale di scolo, che per inciso, dopo una parte del percorso fungono anch da lavatoio.
gli affitti delle case negli slum sono illegali, eppure i proprietari (così come accade a città del messico) che in genere è lo stato, o qualche ente, ne affida la gestione a dei banditi, una mezza via tra un latifondista e un amministratore di condominio. queste quote pagate dalle persone ai latifondisti li assicurano del fatto che nessuno li deruberà o ucciderà all'interno dello slum (più o meno) per il mese pagato...
come si vede nelle immagini al mattino ci si alza presto per andare di corsa al lavoro... le persone si fermano davanti ai cancelli delle grosse multinazionali (quasi tutte nell'arco di un'oretta a piedi) e aspettano che o'mast apra e ne faccia entrare qualcuno.. se non si rientra nel toto-lavoro niente da fare si torna a casa senza soldi, e magari si da una mano ai bambini a grufolare nelle immondizie, magari qualcosa da mangiare si trova. tanto per chiarire lo stipendio medio di un lavoratore di kibera potrebbe essere usato per comprare, nel supermercato di kibera tre confezioni di caffè.
senza parlare dei probemi degli uomini che non lavorano, delle guardie armate che uccidono e stuprano e di tutti i problemi connessi..
spesso i babini vengono abbandonati dai genitori, ma molto più spesso scappano in età che noi definiremmo dell'infanzia (3 anni, siore e siori 3!!!), si uniscono in bande, o gruppi, dove le attività di sopravvivenza comprendono la prostituzione, il furto, l'omicidio, tutto farcito di colla.. gli streetchildren raggiungono l'adolescenza in pochi..
qualcuno a volte esce dal giro, ma la maggioranza ci muore dentro..
in kenia, nelle scuole (o almeno in quelle di kibera) non viene insegnata la storia, e parlando con le persone giampaolo mi riferisce stupito una sorta di non comprensione della situazione che vivono, considerando normale quello stile di vita, ed in fondo piuttosto comune (cosa che, immagino, se contassimo il numero di persone che vivono in condizioni simili a quelle di kibera, ci accorgeremmo che superano di gran lunga i fortunati che possono tirare lo sciacquone)..
 
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6 replies since 14/5/2009, 07:55   140 views
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