Sono ignorante, come al solito. Però qualcosina, forse, la spiega il seguente testo:
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La droga sono le foglie che elaborano due tipi diversi di essudati.
Il primo è un succo giallastro che cola dalle cellule pericicliche delle foglie e dal quale mediante evaporazione si ottiene l'estratto secco riportato in F.U. (1985).
I l secondo essudato è costituito dalla mucillaggine o gel prodotto dalle cellule tubulari a parete sottile contenute nella zona più interna delle foglie (Fig. 3).
Le foglie devono essere prelevate da piante di 3 o 4 anni (Proserpio, 1984).
A seconda di procedimenti di estrazione del primo essudato la droga si presenta sotto forma di frammenti solidi, bruni con riflessi verdastri (Aloe del Capo), rosso rubino (Aloe d i Socotra).
Commercialmente si conoscono:
l'Aloe lucido a frattura vetrosa, lucida e brillante e l'Aloe epatico a frattura ceroide.
L'Aloe epatico si ottiene per concentrazione al sole e a bassa temperatura del succo delle foglie. Si ha la solidificazione in masse opache, granulose, brune, simili al tessuto epatico. Questo aspetto è dovuto alla presenza di cristalli di aloina frammisti ad una sostanza resinosa brunogialla, all'interno della massa solidificata.
L'Aloe lucido si ottiene per concentrazione rapida a temperatura elevata da cui si ha un prodotto vetroso, scuro, con riflessi verdastri nel quale l'aloina è allo stato amorfo (Taddei e Giachetti, 1980).
Aloe vera. Si presenta come una massa di colore marrone scuro, vagamente rilucente, non trasparente, a frattura concoide. La polvere è marrone ed è solubile a caldo in etanolo, parzialmente solubile in acqua bollente, praticamente insolubile in etere e cloroformio. Per alcalinizzazione l'estratto acquoso si colora in rosso.
Ha odore forte caratteristico e sapore amaro, sgradevole (Della Loggia, 1993) e si conserva in recipienti chiusi (F.U., 1985).
Aloe ferox. Si presenta come una massa di colore marrone scuro con riflessi verdognoli a frattura concoide, lucente. La polvere è di colore marrone-verdognolo, è solubile a caldo in etanolo, parzialmente solubile in acqua bollente, praticamente insolubile in etere e cloroformio. Per alcalinizzazione l'estratto acquoso si colora in rosso.
Ha odore forte caratteristico e sapore amaro sgradevole.
L'estrazione della droga può avvenire:
- Per semplice scolamento: le foglie tagliate nel periodo delle piogge, si pongono verticalmente su recipienti di raccolta e si lascia scolare il succo che successsivamente si rapprende al sole. L'Aloe così ottenuto è della migliore qualità.
- Per pressione: le foglie ridotte in frammenti grossolani, sono contuse e spremute: il succo si lascia sedimentare, si decanta ed infine si concentra. Il prodotto è di qualità poco pregiata.
- Per macerazione: le foglie tagliate si fanno prima macerare in acqua: si allontana il liquido, si aggiunge di nuovo acqua e si fa bollire. I due liquidi si mescolano e si concentrano.
- Per decozione: si immergono le foglie tagliate in caldaie contenenti acqua bollente e si fa bollire (Taddei e Giachetti, 1980).
Il Gel di aloe (Fig. 5) é un liquido gelatinoso opalescente che si ottiene dallo strato più profondo e centrale della foglia (al di sotto dell'epidermide e del complesso delle cellule parenchimatiche pericicliche) che rappresenta la parte più abbondante (3/5 del tutto) ed è costituita da larghe cellule parenchimatose contenenti mucillagini.
Il gel di Aloe vera si prepara rimuovendo la cuticola ed il sottostante strato di cellule pericicliche e parenchimatiche con vari metodi, alcuni protetti da brevetto.
Questi metodi sostanzialmente implicano la pressatura e l'estrazione con solventi spesso associate a trattamenti chimici o fisici abbastanza drastici: i prodotti gelatinosi ottenuti variano molto fra di loro.
Fig. 5 - Foglia di Aloe: è evidente abbondante gel nella parte centrale.
Il gel viene estratto con etanolo a 95° in tappe successive finché non si viene ad avere un precipitato di tipo fibroso che rappresenta la mucillagine grezza.
Il materiale mucillaginoso ha un alto contenuto in ceneri (12%) e azoto (1.4%) e viene purificato ulteriormente per dialisi sciogliendo in HCI 0.01 N e dializzandolo per 48 ore con acqua distillata.
Alla fine di queste operazioni la mucillagine di Aloe s i presenta come una polvere bianca amorfa che si scioglie lentamente in acqua calda per dare una soluzione altamente viscosa.
E' insolubile nei comuni solventi organici ed ha un punto di fusione di 271-276°C.
L'analisi elementare porta i seguenti dati: C = 44.54% H = 6.17% ceneri = 0.11 %.
La determinazione analitica qualitativa e quantitativa sui componenti del gel avviene per idrolisi e successiva identificazione dei componenti.
I risultati indicano la presenza di D-glucosio e D-mannosio in parti quasi equimolecolari e piccole quantità di acidi uronici.
Data la presenza nel gel fresco di diversi chinoni e antrachinoni, con l'esposizione all'aria si può avere una variazione da incolore a rosa o da un marrone rossiccio (colore originale) a marrone.
Fattori fisici come il calore provocano variazioni cromatiche, per cui il gel viene conservato in locali freschi ed al buio.
Il gel naturale contiene enzimi e l'estratto mucillaginoso che all'inizio si presenta molto viscoso, con il tempo diventa liquido probabilmente per azione degli enzimi contenuti (Proserpio, 1984).
Il gel di Aloe vera è stato approvato dall' FDA (Food and Drug Administration) Americano per essere utilizzato come alimento Il prodotto è reperibile in commercio sia come gel puro (1/1) che come concentrato fino a 40:1.
II gel puro e il concentrato sono del tipo "senza polpa" cioé un gel a cui è stata tolta la fibra di lignina-cellulosa in quanto irritante per l'intestino.
Alcuni produttori utilizzano carragenano o gomma per donare consistenza al prodotto e simulare la presenza della polpa nel prodotto stabilizzato a cui questa di solito è tolta.
Possono essere utilizzati conservanti per esempio metilparaben e/o propilparaben i quali sono accettabili per uso esterno ma non per uso interno (Baudo, 1992).
Il gel di Aloe è molto difficile da stabilizzare senza conservanti, ma l'uso di moderne tecniche di produzione ha portato all'ottenimento di gel di Aloe stabili che possono essere conservati anche per periodi lunghi.
Il gel fresco si stabilizza industrialmente mediante particolari processi in cui si opera a basse temperature che
oltre a garantire la conservabilità nel tempo mantengono le caratteristiche dei succo fresco (Proserpio, 1984).
Le varie forme del gel di Aloe vera sono:
1) Aloe vera gel grezzo: è il prodotto così come esiste in natura, non trattato, non diluito, costituito dal tessuto parenchimale ricavato dalle foglie decorticate dell'Aloe vera. Contenuto solido variabile dal 0.75% fino al 1.5% e di conseguenza acqua dal 98.5% al 99.25%.
2) Aloe vera gel 100% = Aloe vera gel stabilizzato: liquido trattato e conservabile nel tempo ottenuto dal tessuto parenchimale di foglie decorticate di Aloe vera e contenente non più di 50 ppm di aloina.
3) Aloe vera gel integrale: gel stabilizzato che contiene un minimo di 50% della fibra lignino-cellulosica contenuta nel gel grezzo. Questa fibra è di solito micronizzata.
4) Polpa di Aloe vera: il residuo solido del tessuto parenchimatico, costituito essenzialmente da fibre cellulosiche e lignina.
5) Aloe vera concentrato 100% a cui è stata tolta parte dell'acqua con mezzi fisici (evaporazione a bassa temperatura
sotto vuoto) che contiene un minimo di 75 ppm di aloina. Il grado di concentrazione può arrivare fino a 40:1 od oltre.
6) Aloe vera gel ricostituito concentrato oppure essiccato a spruzzo oppure liofilizzato, a cui è stata restituita l'acqua nella quantità esatta in cui era contenuta nell'Aloe vera gel 100% originale.
7) Aloe vera gel essiccato a spruzzo: gel 100% totalmente disidratato, mediante essiccazione istantanea a spruzzo su adeguato supporto inerte.
8) Aloe vera gel liofilizzato: gel 100% totalmente disidratato, mediante essiccazione allo stato di solido congelato, con o senza supporto inerte.
9) Aloe vera succo: un prodotto diluito al 50%.
10) Aloe vera bibita: un prodotto diluito al 10%.
11) Aloe vera estratto: un prodotto diluito al 5%.
Si usa come integratore alimentare. Negli USA come bibita adattogena e immunostimolante. Esistono varie versioni con aromatizzazioni all'arancia, alla frutta esotica e quasi tutte fanno riferimento alle proprietà immunostimolanti.
Un altro prodotto estratto dalle foglie di Aloe vera è l'olio di Aloe vera, ottenuto per estrazione con solventi vari.
E' un prodotto con uso prevalentemente, se non esclusivamente, cosmetico: emolliente per la pelle, veicolante per pigmenti e solubilizzante per cere e resine in preparazioni cosmetiche .
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Tratto da:
http://www.camerino.sinp.net/quintoelement...id_articolo=246Di più ninzò