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estrazione gel di aloe

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Moona
view post Posted on 23/3/2006, 17:43




Salve a tutti!
Da pochissimo mi sto interessando a questa pianta e alle sue molteplici virtù.

Mi sembra di aver capito che i prodotti in commercio sono meno efficaci del succo appena estratto, per cui è consigliata la coltivazione diretta dell'aloe per un uso personale.
Ancora non mi è chiaro come raccogliere il gel e tantomeno come conservarlo, perchè ho letto che le foglie devono essere recise con particolari accortezze, e quello che se ne ricava è fotosensibile e tende a ossidare rapidamente.

Qualcuno è informato sull'argomento?

buona serata

Moona
 
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view post Posted on 23/3/2006, 17:57
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Sono ignorante, come al solito. Però qualcosina, forse, la spiega il seguente testo:
"
La droga sono le foglie che elaborano due tipi diversi di essudati.

Il primo è un succo giallastro che cola dalle cellule pericicliche delle foglie e dal quale mediante evaporazione si ottiene l'estratto secco riportato in F.U. (1985).

I l secondo essudato è costituito dalla mucillaggine o gel prodotto dalle cellule tubulari a parete sottile contenute nella zona più interna delle foglie (Fig. 3).

Le foglie devono essere prelevate da piante di 3 o 4 anni (Proserpio, 1984).

A seconda di procedimenti di estrazione del primo essudato la droga si presenta sotto forma di frammenti solidi, bruni con riflessi verdastri (Aloe del Capo), rosso rubino (Aloe d i Socotra).

Commercialmente si conoscono:

l'Aloe lucido a frattura vetrosa, lucida e brillante e l'Aloe epatico a frattura ceroide.

L'Aloe epatico si ottiene per concentrazione al sole e a bassa temperatura del succo delle foglie. Si ha la solidificazione in masse opache, granulose, brune, simili al tessuto epatico. Questo aspetto è dovuto alla presenza di cristalli di aloina frammisti ad una sostanza resinosa bruno­gialla, all'interno della massa solidificata.

L'Aloe lucido si ottiene per concentrazione rapida a temperatura elevata da cui si ha un prodotto vetroso, scuro, con riflessi verdastri nel quale l'aloina è allo stato amorfo (Taddei e Giachetti, 1980).

Aloe vera. Si presenta come una massa di colore marrone scuro, vagamente rilucente, non trasparente, a frattura concoide. La polvere è marrone ed è solubile a caldo in etanolo, parzialmente solubile in acqua bollente, praticamente insolubile in etere e cloroformio. Per alcalinizzazione l'estratto acquoso si colora in rosso.

Ha odore forte caratteristico e sapore amaro, sgradevole (Della Loggia, 1993) e si conserva in recipienti chiusi (F.U., 1985).

Aloe ferox. Si presenta come una massa di colore marrone scuro con riflessi verdognoli a frattura concoide, lucente. La polvere è di colore marrone-verdognolo, è solubile a caldo in etanolo, parzialmente solubile in acqua bollente, praticamente insolubile in etere e cloroformio. Per alcalinizzazione l'estratto acquoso si colora in rosso.

Ha odore forte caratteristico e sapore amaro sgradevole.

L'estrazione della droga può avvenire:

- Per semplice scolamento: le foglie tagliate nel periodo delle piogge, si pongono verticalmente su recipienti di raccolta e si lascia scolare il succo che successsivamente si rapprende al sole. L'Aloe così ottenuto è della migliore qualità.

- Per pressione: le foglie ridotte in frammenti grossolani, sono contuse e spremute: il succo si lascia sedimentare, si decanta ed infine si concentra. Il prodotto è di qualità poco pregiata.

- Per macerazione: le foglie tagliate si fanno prima macerare in acqua: si allontana il liquido, si aggiunge di nuovo acqua e si fa bollire. I due liquidi si mescolano e si concentrano.

- Per decozione: si immergono le foglie tagliate in caldaie contenenti acqua bollente e si fa bollire (Taddei e Giachetti, 1980).

Il Gel di aloe (Fig. 5) é un liquido gelatinoso opalescente che si ottiene dallo strato più profondo e centrale della foglia (al di sotto dell'epidermide e del complesso delle cellule parenchimatiche pericicliche) che rappresenta la parte più abbondante (3/5 del tutto) ed è costituita da larghe cellule parenchimatose contenenti mucillagini.

Il gel di Aloe vera si prepara rimuovendo la cuticola ed il sottostante strato di cellule pericicliche e parenchimatiche con vari metodi, alcuni protetti da brevetto.

Questi metodi sostanzialmente implicano la pressatura e l'estrazione con solventi spesso associate a trattamenti chimici o fisici abbastanza drastici: i prodotti gelatinosi ottenuti variano molto fra di loro.

Fig. 5 - Foglia di Aloe: è evidente abbondante gel nella parte centrale.

Il gel viene estratto con etanolo a 95° in tappe successive finché non si viene ad avere un precipitato di tipo fibroso che rappresenta la mucillagine grezza.

Il materiale mucillaginoso ha un alto contenuto in ceneri (12%) e azoto (1.4%) e viene purificato ulteriormente per dialisi sciogliendo in HCI 0.01 N e dializzandolo per 48 ore con acqua distillata.

Alla fine di queste operazioni la mucillagine di Aloe s i presenta come una polvere bianca amorfa che si scioglie lentamente in acqua calda per dare una soluzione altamente viscosa.

E' insolubile nei comuni solventi organici ed ha un punto di fusione di 271-276°C.

L'analisi elementare porta i seguenti dati: C = 44.54% H = 6.17% ceneri = 0.11 %.

La determinazione analitica qualitativa e quantitativa sui componenti del gel avviene per idrolisi e successiva identificazione dei componenti.

I risultati indicano la presenza di D-glucosio e D-mannosio in parti quasi equimolecolari e piccole quantità di acidi uronici.

Data la presenza nel gel fresco di diversi chinoni e antrachinoni, con l'esposizione all'aria si può avere una variazione da incolore a rosa o da un marrone rossiccio (colore originale) a marrone.

Fattori fisici come il calore provocano variazioni cromatiche, per cui il gel viene conservato in locali freschi ed al buio.

Il gel naturale contiene enzimi e l'estratto mucillaginoso che all'inizio si presenta molto viscoso, con il tempo diventa liquido probabilmente per azione degli enzimi contenuti (Proserpio, 1984).

Il gel di Aloe vera è stato approvato dall' FDA (Food and Drug Administration) Americano per essere utilizzato come alimento Il prodotto è reperibile in commercio sia come gel puro (1/1) che come concentrato fino a 40:1.

II gel puro e il concentrato sono del tipo "senza polpa" cioé un gel a cui è stata tolta la fibra di lignina-cellulosa in quanto irritante per l'intestino.

Alcuni produttori utilizzano carragenano o gomma per donare consistenza al prodotto e simulare la presenza della polpa nel prodotto stabilizzato a cui questa di solito è tolta.

Possono essere utilizzati conservanti per esempio metilparaben e/o propilparaben i quali sono accettabili per uso esterno ma non per uso interno (Baudo, 1992).

Il gel di Aloe è molto difficile da stabilizzare senza conservanti, ma l'uso di moderne tecniche di produzione ha portato all'ottenimento di gel di Aloe stabili che possono essere conservati anche per periodi lunghi.

Il gel fresco si stabilizza industrialmente mediante particolari processi in cui si opera a basse temperature che

oltre a garantire la conservabilità nel tempo mantengono le caratteristiche dei succo fresco (Proserpio, 1984).

Le varie forme del gel di Aloe vera sono:

1) Aloe vera gel grezzo: è il prodotto così come esiste in natura, non trattato, non diluito, costituito dal tessuto parenchimale ricavato dalle foglie decorticate dell'Aloe vera. Contenuto solido variabile dal 0.75% fino al 1.5% e di conseguenza acqua dal 98.5% al 99.25%.

2) Aloe vera gel 100% = Aloe vera gel stabilizzato: liquido trattato e conservabile nel tempo ottenuto dal tessuto parenchimale di foglie decorticate di Aloe vera e contenente non più di 50 ppm di aloina.

3) Aloe vera gel integrale: gel stabilizzato che contiene un minimo di 50% della fibra lignino-cellulosica contenuta nel gel grezzo. Questa fibra è di solito micronizzata.

4) Polpa di Aloe vera: il residuo solido del tessuto parenchimatico, costituito essenzialmente da fibre cellulosiche e lignina.

5) Aloe vera concentrato 100% a cui è stata tolta parte dell'acqua con mezzi fisici (evaporazione a bassa temperatura

sotto vuoto) che contiene un minimo di 75 ppm di aloina. Il grado di concentrazione può arrivare fino a 40:1 od oltre.

6) Aloe vera gel ricostituito concentrato oppure essiccato a spruzzo oppure liofilizzato, a cui è stata restituita l'acqua nella quantità esatta in cui era contenuta nell'Aloe vera gel 100% originale.

7) Aloe vera gel essiccato a spruzzo: gel 100% totalmente disidratato, mediante essiccazione istantanea a spruzzo su adeguato supporto inerte.

8) Aloe vera gel liofilizzato: gel 100% totalmente disidratato, mediante essiccazione allo stato di solido congelato, con o senza supporto inerte.

9) Aloe vera succo: un prodotto diluito al 50%.

10) Aloe vera bibita: un prodotto diluito al 10%.

11) Aloe vera estratto: un prodotto diluito al 5%.

Si usa come integratore alimentare. Negli USA come bibita adattogena e immunostimolante. Esistono varie versioni con aromatizzazioni all'arancia, alla frutta esotica e quasi tutte fanno riferimento alle proprietà immunostimolanti.

Un altro prodotto estratto dalle foglie di Aloe vera è l'olio di Aloe vera, ottenuto per estrazione con solventi vari.

E' un prodotto con uso prevalentemente, se non esclusivamente, cosmetico: emolliente per la pelle, veicolante per pigmenti e solubilizzante per cere e resine in preparazioni cosmetiche .

"

Tratto da: http://www.camerino.sinp.net/quintoelement...id_articolo=246

Di più ninzò smile.gif
 
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Moona
view post Posted on 23/3/2006, 18:11




Di più ninzo'??? ohmy.gif

Mi ha annichilita con tutto questo sapere!! blink.gif

Michy, ho letto tutto: però mi piacerebbe capire come estrarre e conservare il gel a casa, dalla mia bella piantina.
Per ora non apro ancora la fabbrichetta laugh.gif

Grazie topino

Moona
 
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view post Posted on 23/3/2006, 19:04
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CITAZIONE (Moona @ 23/3/2006, 18:11)
Di più ninzo'??? ohmy.gif

Mi ha annichilita con tutto questo sapere!! blink.gif

Ehm, veramente il zapere espresso pocanzi è tutto merito di gugol, affatto mio smile.gif

Da quanto ho capito, brevemente, il metodo usato per l'estrazione è questo:
- Per semplice scolamento: le foglie tagliate nel periodo delle piogge, si pongono verticalmente su recipienti di raccolta e si lascia scolare il succo che successsivamente si rapprende al sole. L'Aloe così ottenuto è della migliore qualità.

- Per pressione: le foglie ridotte in frammenti grossolani, sono contuse e spremute: il succo si lascia sedimentare, si decanta ed infine si concentra. Il prodotto è di qualità poco pregiata.

- Per macerazione: le foglie tagliate si fanno prima macerare in acqua: si allontana il liquido, si aggiunge di nuovo acqua e si fa bollire. I due liquidi si mescolano e si concentrano.

- Per decozione: si immergono le foglie tagliate in caldaie contenenti acqua bollente e si fa bollire (Taddei e Giachetti, 1980).

Per la conservazione, invece, penso possa mantenersi in recipienti chiusi, al riparo dalla luce.

Altre info:
"Viene a volte conservato anche con succhi di frutta e/o estratti vegetali."

Tratto da: http://www.erboristeriadulcamara.com/aloe.htm

Stavolta, mi sono spremuto di più. Sarà sufficiente? smile.gif

In attesa di risposta, mi chiudo nel barattolo per conservarmi al meglio

tongue.gif
 
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kkrbme
view post Posted on 23/3/2006, 20:47




Veramente il metodo originale è:

2)Il preparato dev'essere costituito da foglie intere di Aloe, e non dal solo gel, poiché la morfologia della foglia consta di tre ben diversi tessuti, tutti farmacologicamente utili: la cuticola esterna, di colore verde appuntita sui bordi laterali, formata da fibre di cellulosa, lo strato intermedio periciclico, sede della linfa giallastra e amara (da cui derivano gli Antrachinoni Aloina A e B e la stessa Emodina, anch'essa un Antrachinone), e infine il tessuto spugnoso interno costituito dal vero e proprio gel (da cui derivano i polisaccaridi, fra cui l'Aloe-mannano).


3). Le foglie devono essere tolte da piante di almeno 3-4 anni di vita, escludendo accuratamente le foglie centrali, cioè quelle formate con maculature chiare, e anche le foglie più vecchie se troppo ingiallite, rinsecchite o guaste. Non devono essere utilizzate quindi piante giovani con foglie con maculature chiare.


4). Le foglie devono essere tagliate alla base, eliminando la punta, la stessa base e le spine laterali, compreso il bordo longitudinale di 4-5 millimetri. Ogni foglia così preparata dev'essere tagliata trasversalmente in fette di 2 centimetri.


5). I pezzi di foglia devono essere frullati con Miele biologico e liquore (secco, distillato, non fermentato, di buona qualità, senza additivi, come ad esempio: Grappa, Acquavite, Cognac, Whishy) in apparecchio costituito di materiale adatto, privo di Alluminio o Ferro (poiché inattivano la vitamina E e altre sostanze contenute): il frullatore potrebbe essere costituito forse da Acciaio inox (studi attualmente in corso); dev'essere sterilizzato al calore, senza impiego di disinfettanti chimici o altro, fra cui ad esempio il Cloro (quest'ultimo disattiva, anche se presente in tracce, diversi composti attivi dell'Aloe).


6). Il rapporto in peso fra foglia e Miele dev'essere di 1:2 nel caso di Aloe arborescens; invece, il rapporto fra foglia e Miele dev'essere di 3:2 nel caso di Aloe vera, poiché quest'ultima è 3 volte meno ricca di principi attivi rispetto all'Aloe arborescens. Così, ad esempio, con 50-60 grammi di foglia di Aloe arborescens si aggiunge Miele puro (da 100-120 grammi circa, fino ad un massimo di 150-200 grammi circa).
Viceversa, con l'Aloe vera (di cui comunque se ne sconsiglia l'uso), bisognerà raccogliere almeno 150-180 grammi di foglie di Aloe prima di aggiungere Miele puro (da 100-120 grammi circa a 150-200 grammi circa).
In entrambi i casi, si aggiungerà quindi il liquore, pari a 50-60 cc, fino ad ottenere una crema omogenea.


7). Si ritiene corretto aggiungere alla mistura, già preparata in crema, Bis-carbossietile Germanio sesquiossido (Germanio organico) oppure aggiungere Germanio inorganico direttamente nel terreno sabbioso, essendo comunque noto che l'arricchimento con Germanio aumenta le capacità terapeutiche della pianta, dati i vantaggi riconosciuti di questo elemento (vedi cap.8).

Nota: il Germanio inorganico è tossico. Se assimilato dalla piante diventa organico (non più tossico).


8). Versare il prodotto in contenitore di vetro, tapparlo accuratamente, scrivere la data di preparazione e riporlo a circa 4 gradi centigradi (temperatura standard di un frigorifero), coperto dalla luce (i fattori attivi vengono disattivati rapidamente alla luce e alla temperatura normale).


9). Anche se tenuto al buio e al freddo, decade in poche settimane dei suoi principi attivi. Pertanto se ne consiglia il consumo entro 1-2 mesi al massimo dalla preparazione.


10). L'Aloe arborescens contiene i principi attivi in percentuale più elevata rispetto all'Aloe vera. Pertanto si consiglia la coltivazione dell'Aloe arborescens (fiore arancione), rispetto all'Aloe vera. Possibilmente su terreno mischiato con sabbia

Scusate andavo di fretta....
 
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Roby 64
view post Posted on 23/3/2006, 21:20




Topino!? Cosa c'è del tenero?
Scusa moona ma tu cosa te ne fai del succo conservato se hai la pianta in giardino da dove puoi prelevare la quantità necessaria ogni volta che vuoi? biggrin.gif sleep.gif
 
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view post Posted on 24/3/2006, 09:18
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CITAZIONE (kkrbme @ 23/3/2006, 20:47)
Veramente il metodo originale è:

Ma dov'eri quando avevo bisogno di te?

Ho fatto una fatica a "fingere" di saperne qualcosa, quando fino a pochi istanti prima, manco sapevo dell'esistenza di tale gel.

Uff laugh.gif laugh.gif laugh.gif


CITAZIONE (kkrbme @ 23/3/2006, 20:47)
Scusate andavo di fretta....

Ehm, la prossima volta ti blocchiamo in tempo allora tongue.gif

CITAZIONE (Roby 64 @ 23/3/2006, 21:20)
Topino!? Cosa c'è del tenero?

Tenero? Siiii....del tenero formaggio, di cui sono goloso. Nient'altro smile.gif



Però, ora, dovrò eliminarVi tutti. Nessuno sapeva ancora che i roditori amano internet ed hanno installato l'adsl nelle fogne.


Attenti, eh! Ho già allertato le pantegane terminanti


laugh.gif laugh.gif
 
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Moona
view post Posted on 24/3/2006, 12:33




CITAZIONE (Roby 64 @ 23/3/2006, 21:20)
Topino!? Cosa c'è del tenero?

Io lo chiamavo ratto, e lui mi chiamava....e meglio che non lo dica!
Siccome non gli piaceva neppure "coso", ho optato per topino.

Scherzo, è che ho un'indole affettuosa happy.gif

Ricapitolando:
quella che mi indichi tu Kkrbme è la famosa ricetta di Padre Zago, e rende un preparato da assumere per via orale.
Mi chiedevo: se invece il gel si deve utilizzare per applicazioni cutanee esterne?
Per scottature, punture di insetto, dermatiti, ecc.
Prendere direttamente la foglia è logico, come dice Roby, ma se l'uso è costante dopo una settimana si è esaurita la pianta; non vorrei devastarla troppo, ecco perchè volevo sapere come conservare al meglio il succo.

Tra l'altro: c'è qualcuno che ne fa uso? In un modo o nell'altro?

 
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kkrbme
view post Posted on 24/3/2006, 13:04




Estrarre solo il gel è alquanto difficile se non impossibile per noi che non disponiamo delle apparecchieture adeguate.
Ti consiglio di attuare la stessa ricetta, magari eliminando il miele (la cosa più costosa daltonde) che serve solo per il suo potere energetico e dolcificante e quindi per l'uso orale. Prova ad assaggiare l'aloe pura: è disgustosa.

La grappa serve sopratutto perchè è alcolica e quindi ha potere conservante e rende più digeribile il prodotto.

Per quanto riguarda le frequenza delle applicazioni e di conseguenza l'esaurimento della pianta, non c'è un gran che da fare...

Considerà però che la pianta deve avere almeno 5 anni per possedere tutte le virtù descritte. Ed una pianta di 5 anni ha belle fogliozze!
Non credo ti servano quantita industriali!
Le proprietà della pianta sono contenute in tutte le sue parti e non solo nel gel. E poi se volessi utilizzare ed estrarre solo quello consumeresti ancora più foglie.
Comunque nell'arco di un paio di mesi si arriva alla situazione che dici tu.

Ricorda che il preparato va coservato e consumato nell'arco di una settimana. Dopo di che non funge e va a male.

Ricapitoliamo: stessa ricetta con grappa e senza miele per applicazioni esterne.

Bye! wink.gif

Edited by kkrbme - 24/3/2006, 13:06
 
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Roby 64
view post Posted on 24/3/2006, 13:40




Un ratto!? Che te de zena? De ratti a le pin chì ! Comunque siete una bella coppia!
Per la faccenda della conservazione, puoi anche tagliare una porzione di foglia e tappare la parte tagliata, che terrai al buoi in frigo, con un pò di plastica; non usare alluminio. Vedrai che durerà parecchio, mentre la parte tagliata di foglia che rimmarrà sulla pianta, si cicatrizzerà in poco tempo. Potrai quindi sucessivamente eseguire un altro taglio nella medesima foglia. wink.gif biggrin.gif
 
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Moona
view post Posted on 24/3/2006, 18:02




Gente vi ringrazio di cuore per le informazioni utili.
Seguirò i vostri consigli e vorrei anche ampliare le letture sull'argomento.

Sperimenterò, Sperimenterò

un abbraccio

Moona
 
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Andreea Cj
view post Posted on 27/4/2011, 11:38




Aiutooooooooo....vorrei sapere se a voi e gia successo? Tagliando le foglie del aloe arborescens il succo macchia lo straccio che diventa rosso viola.Anche il composto dopo averlo frullato con il miele diventa viola.Qualcuno sa perche?Grazie
 
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daniluna
icon1  view post Posted on 6/5/2011, 10:28




Ciao, io ho una piantina di aloe arborescens che coltivo in vaso in terrazza d'estate e sul pianerottolo d'inverno.
Proprio stamattina ho staccato una foglia alla base, la più vecchia, dovrebbe avere circa 4, 5 anni.
E' venuta via da sè senza bisogno di tagliare, quindi, probabilmente la pianta se ne disfa da sola dopo un pò.
Ho eliminato punta, base e spinette laterali,
ho tagliato via la parte verde con uno spelucchino (coltello) come quando si toglie la pelle e le squame da un pesce.
Ho estratto il gel che era assolutamente trasparente, viscido, mucillaginoso.
Ho usato il gel per mani viso punte dei capelli e ..... una parte l'ho... mangiato.... (sarò un orchessa?)
amaro, ma sopportabile.
Poi con il resto, parte verde e gel rimanente ho fatto un frullato che conservo al buio in frigo con limone, per circa una settimana.

Forse la tua foglia non era ben matura?
La tua pianta non è il tipo arborescens ma un' altra varietà?

Ciao, spero di esserti stata utile
Daniela
 
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15 replies since 23/3/2006, 17:43   17994 views
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