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Informazione?

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view post Posted on 30/7/2009, 09:38
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Riporto il seguente articolo da Il Corriere online.

E' la storia di una madre avvocato di successo inglese che si è suicidata.
Una storia triste.

Occhio alle date. L'articolo è datato 29 luglio 2009, ma il fatto è successo nei primi giorni di gennaio di quest'anno.
Riferimenti, motivi per cui venga ripescato ora non ce ne sono, eppure il corriere riempie anche di queste storie le sue pagine.
Ma perchè pubblicarlo? E' una storia commovente che nutre la curiosità dei lettori, ma in questo caso la possiamo chiamare informazione o disinformazione?

CITAZIONE
LONDRA - Avvocato di successo della City e super-mamma, con l'ansia di non riuscire a coniugare la maternità e gli alti standard professionali e afflitta forse da una forma di depressione post-natale. È il ritratto di Catherine Bailey, 41enne di origini sudafricane, morta suicida il 10 gennaio scorso, come spiega ora, a quasi sette mesi di distanza, il coroner di West London. La Bailey si è uccisa lanciandosi nel Tamigi vicino al Richmond Bridge.

«MI SPIACE TANTO» - La sua storia ha sconvolto il Regno Unito. Al marito Neil Ashman, nefrologo di fama, Catherine ha scritto un sms mezz’ora prima di togliersi la vita: «Richmond. Mi spiace così tanto. BK (big kiss). Tutto il mio amore a te e alle bambine. Stringile forte». La donna era tornata al lavoro appena prima di Natale, sei mesi dopo la nascita della terza figlia. Le altre due bimbe, Inez e Ruby, hanno 5 e 4 anni. «È probabile che soffrisse di una forma di depressione postnatale» ha spiegato al tribunale il pubblico ufficiale incaricato dell’inchiesta, Alison Thompson. «La signora Bailey era una donna molto capace e la mamma adorata di tre bambine: trovava difficile riuscire ad affrontare le complesse esigenze della maternità mantenendo gli standard a cui si era abituata», ha aggiunto il coroner.

L'ALLARME E POI IL RITROVAMENTO DEL CORPO - Venerdì 9 gennaio alle 18, il marito della donna, il dottor Ashman, lanciò l'allarme: la moglie era scomparsa. Dalle ricevute bancarie, risulta che Bailey quel giorno avesse prenotato in un hotel del centro, ma i dipendenti non ricordano di averla mai vista. Attraverso il segnale del telefonino, la polizia riuscì a rintracciare Catherine sabato mattina: la Bailey aveva preso un treno alla stazione Blackfriars per dirigersi a ovest. Il marito, pensando che fosse andata ai Kew Gardens, nel sudovest di Londra, avvertì gli amici che si unirono a quel punto alle forze dell’ordine nelle ricerche della donna. Il ritrovamento del corpo alle 17.50 di sabato.

«UMORISMO CONTAGIOSO» - Interpellato dalla corte, il dottor Ashman si è detto sconvolto da un gesto che non poteva essere previsto «in nessun modo». Bailey e il marito erano entrambi di Johannesburg, in Sudafrica, e avevano studiato all’università di Cape Town. Si erano trasferiti a Londra nel 1995, quattro anni si erano sposati. La donna era diventata una partner nello studio SJ Berwin nel 2003. Si occupava di questioni bancarie e finanziarie, comprese le indagini dell’autorità di vigilanza Fsa (Financial Services Authority). La mole di lavoro era aumentata a dismisura con la crisi finanziaria. Secondo i colleghi, le sue competenze erano particolarmente richieste e la sua settimana di lavoro poteva arrivare a 60 ore, comprese le serate e i fine settimana. Al funerale in gennaio, in una chiesetta vicino alla casa di famiglia di Islington, nel nord di Londra, l’hanno ricordata così: «Una donna di straordinaria forza, vivace e passionale nella difesa dei suoi valori. Amava profondamente, con grande lealtà. Era onesta e diretta, meravigliosa e dall'un umorismo contagioso». Gli esami hanno confermato il decesso per annegamento, mentre dai test tossicologici risultavano solo quantità trascurabili di alcol, paracetamolo e caffeina.


29 luglio 2009

 
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