CITAZIONE
Fonte: Cogli l’attimo - di Osho
Editore: Edizioni URRA
Come gestire le emozioni negative?
Hai consigliato una tecnica per non proiettare sull’altro i nostri stati d’ animo. Tuttavia, quando sperimento questa tecnica con la mia rabbia, l’odio e le altre emozioni negative, sento che sto reprimendo le mie emozioni e questo provoca tensioni.
Per favore, puoi chiarire in che modo è possibile liberarsi da queste tensioni, frutto della repressione, sempre utilizzando la tecnica che hai consigliato?
Espressione e repressione sono due facce della stessa medaglia. Sembrano contraddittorie, ma fondamentalmente non sono diverse: sia nell’espressione sia nella repressione il centro è l'altro.
Sono arrabbiato: reprimo la rabbia. Ero sul punto di esprimerti la mia rabbia, stavo riversandola su di te; adesso la reprimo, ma sempre rispetto a te: in ogni caso, la rabbia continua a essere proiettata su di te, che sia espressa o no. Questa tecnica non serve a reprimere, modifica il fondamento stesso sia dell’espressione sia della repressione. Questa tecnica consiglia di non proiettare gli stati d’animo sull’altro: tu ne sei la fonte. L’accento non è né sull’espressione né sulla repressione: è sul mettere a fuoco da dove sorge questa rabbia. Devi muoverti verso il centro, la fonte da cui sorgono la rabbia, l’odio e l’amore. Quando reprimi, non ti stai muovendo verso il centro, stai lottando con l’espressione. In me è sorta rabbia. In genere posso fare due cose: esprimerla su qualcuno oppure reprimerla, ma in entrambi i casi mi preoccupo dell’altro e dell’energia della rabbia che è affiorata. Non della sua fonte. Questa tecnica consiglia di dimenticarsi completamente l’altro. Limitati a osservare l’energia che affiora in te e scendi dentro di te, quanto più possibile, per trovarne la fonte. Scopri da dove proviene. E non appena ne hai trovata la fonte, rimani centrato in essa.
Non fare nulla rispetto alla rabbia, ricordalo! Esprimendola, fai qualcosa, reprimendola, fai qualcosa. In questo caso non fare nulla: non toccarla. Usala semplicemente come un sentiero. Penetra profondamente in essa, solo per arrivare a comprendere da dove è fuoriuscita. E non appena ne hai trovata la fonte, sarà molto facile essere centrato in quel punto. E puoi utilizzare qualunque emozione. Se la reprimi, non ne troverai mai la fonte: ti limiterai a lottare con l’energia affiorata; e che vuole essere espressa. La puoi reprimere, ma prima o poi tornerà a esprimersi, perché è impossibile vincere contro quell’energia: deve venire espressa.
Pertanto puoi non esprimerla su A, ma a quel punto la esprimerai su B o su C. Nel momento in cui troverai qualcuno più debole di te, ecco che darai sfogo a quell’energia. E se non la esprimerai, ti sentirai oppresso, teso, pesante e a disagio.
In ogni caso, alla fine verrà espressa.:. non la puoi reprimere per sempre. Da qualche parte esploderà, se non si manifesta, ne sarai continuamente tormentato. Dunque, la repressione, di fatto, è solo un rimandare, si ritarderà semplicemente l’espressione.
Sei furioso con il tuo capo, non puoi scaricare su di lui la tua rabbia: non è economico! Devi ingoiarla, per cui aspetterai di poterla esprimere su tua moglie o su tuo figlio o da qualche altra parte, su un tuo servitore. Non appena tornerai a casa, esploderai, ovviamente trovando un buon motivo per farlo, visto che l’uomo è un animale in grado di razionalizzare.
Razionalizzerai, troverai una ragione, qualcosa di molto banale. Ma a quel punto quel motivo sciocco diventerà qualcosa di fondamentale, solo perché hai qualcosa che deve essere espresso.
La repressione non è altro che un rimandare. Puoi rimandare per mesi, per anni. I saggi dicono che si può rimandare anche per intere vite, ma tutto dovrà essere espresso. Questa tecnica utilizza il tuo stato d’animo, la tua energia, come un sentiero che puoi percorrere per penetrare in profondità dentro di te.
Questo è uno dei metodi di meditazione più efficaci: non devi neppure provocare uno stato d’animo. L’intera giornata ne è piena! E per applicare questa tecnica puoi usarne uno qualsiasi: quando affiora, dimenticati completamente l’altro, e non reprimere nulla. Usa semplicemente questa energia per scendere verso la fonte dentro di te da cui scaturisce. Qualsiasi energia proviene da questa fonte; dunque, in questo istante il sentiero è caldo e tu puoi percorrerlo per tornare al tuo centro. E non appena lo raggiungerai, l’energia verrà inghiottita dalla fonte stessa. Non si.tratta di repressione: l’energia è tornata alla fonte da cui era scaturita.
Nel momento in cui acquisisci la capacità di riportare la tua energia alla tua fonte originaria, e di riunirla con essa, diventi padrone del tuo corpo, della tua mente, della tua energia. Ora sei il padrone, il Maestro di te stesso. Adesso non dissiperai più la tua energia.
Allorché riesci a comprendere in che modo l’energia si ritira, accompagnandosi a te fino al tuo centro, non sarà più necessaria ...alcuna repressione.
In questo momento non sei arrabbiato. Io dico qualcosa e tu vai in collera... da dove proviene questa energia? Un istante prima non eri arrabbiato, ma quell’energia era in te. Se questa energia potesse tornare alla sua fonte, tu non saresti più lo stesso di poco fa!
Ricorda: l’energia non è rabbia, né amore, né odio. L’energia è semplicemente energia, è neutra. Quella stessa energia diventa rabbia, diventa sesso, diventa amore, diventa odio. Sei tu a darle la forma, è la tua mente: l’energia si limita ad assumerla!
Di conseguenza, ricorda: se ami profondamente, non ti resterà molta energia per andare in collera. Se non ami, avrai una quantità enorme di energia per arrabbiarti e continuerai a trovare occasioni per farlo.
Se la tua energia viene espressa attraverso il sesso, sarai meno violento; se non lo è, lo sarai di più. Ecco perché una società fiorente viene calpestata e sconfitta da società barbariche: una civiltà sviluppata si prenderà cura dei bisogni di ciascun individuo, sesso incluso. E quando i bisogni sessuali sono appagati, non avete più l’energia per combattere, potete farlo solo se i vostri appetiti sessuali non sono appagati. Pertanto, se si vuole avere un mondo fondato sulla pace, sarà necessaria una maggior libertà sessuale. Se volete un mondo di guerre e di violenza, dovete rinnegare il sesso, lo dovete reprimere. Si devono creare attitudini antisessuali.
E la cosa paradossale è questa: i presunti santi, i cosiddetti sant’uomini continuano a parlare di pace, ma insistono a parlare contro il sesso. Non fanno che perpetuare una crociata antisessuale, eppure insistono nel dire che nel mondo è necessaria la pace.
L’energia ha due possibilità: se la esprimi, ti senti sollevato. Come mai? Perché un’energia che resta sospesa è opprimente. La tua mente ne è offuscata, devi scaricarla... oppure, devi permetterle di tornare alla sua fonte originaria. Se ritorna alla sua fonte, diventa senza forma. Prendiamo per esempio l’elettricità: è senza forma. Se finisce in un ventilatore, assume una forma specifica, se finisce in una lampadina, assume una forma diversa: la si può usare in mille modi. Per l’energia vale la stessa cosa: la forma è data dal meccanismo attraverso cui si esprime la tua energia.
La rabbia, il sesso, l’amore, l’odio sono meccanismi. Quando l’energia si riversa nel canale dell’odio, diventa odio. E se la stessa energia finisce nell’amore, diventa amore.
Viceversa, quando ritorna alla sua fonte originaria, è senza forma: è pura energia. In quel caso è innocente, poiché l’assenza di forma è pura innocenza. Ecco perché il Buddha è tanto innocente, è del tutto simile a un bambino: l’energia è ritornata alla sua fonte.
Puoi usare qualsiasi stato d’animo per meditare: quel calore rende il sentiero evidente, tangibile. Puoi seguire quel flusso, il risultato sarà miracoloso. E quando avrai trovato la chiave che ti indica in che modo riversare l’energia nella sua fonte, la tua persononalità acquisterà una qualità del tutto diversa, in quel caso non dissiperai più la tua forza vitale. Ti sembrerà stupido farlo!
Il Buddha dice che, quando sei in collera con qualcuno, ti stai punendo per l’azione compiuta dall’altro, arrabbiandoti: stai dissipando la tua energia. È stupido. D’altra parte, ascoltando ciò che dicono il Buddha, Mahavira o Gesù, noi iniziano a reprimerci, ma anche questo non va bene. In questo caso vivremo seduti su un vulcano che esploderà da un momento all’altro.
Non si fa altro che accumulare: la rabbia dell’intera giornata viene accumulata, la rabbia di mesi, di anni, di vite intere si accumula. È presente... può esplodere da un momento all’altro! A un certo punto si ha perfino paura di vivere, perché qualsiasi cosa può diventare l’elemento scatenante. Vivete in un perenne conflitto interiore... se esprimete, fate del male all’altro, oltre che a voi stessi; reprimendo, fate del male a voi stessi, e un giorno o l’altro farete del male a qualcuno. Occorre risalire fino alla fonte, in questo modo l’energia si ritira in essa e diventa senza forma. In quel caso proverai la sensazione di essere molto potente, senza però esplodere di rabbia. A quel punto percepirai l’energia, l’energia vitale e sarai vivo come non mai. Avrai una vita molto intensa, priva di forma. E chiunque rimarrà toccato, anche solo dalla tua presenza. Non avrai bisogno di dominare: è sufficiente la tua presenza, e tutti percepiranno la presenza di una fonte ignota estremamente tangibile.
Accade perché, quando l’energia si ritrae nella fonte originaria, tu diventi un centro magnetico. Questa tecnica serve a creare in te questo centro magnetico.