| Mosso da una curiosità masochistica, a distanza di un paio d'anni dalla lettura del Codice da Vinci di Daniele Marrone, non contento ho pensato: 'magari il primo libro è migliore, questo Angeli e Demoni dalla trama così avvincente mi farà ricredere sulle capacità narrative e 'gnostiche' del buon Daniele, nuovo profeta della deliriomachia. Come non detto. La parte positiva del libro è che, nonostante le cinquecento pagine, si legge in mezza giornata, perchè è scritto da un bambino delle elementari. Le parti negative non si contano; dalla scarsa profondità psicologica con cui affronta i suoi personaggi, alla scarsa profondità con cui affronta la tematica scienza/fede, qualunquistica e vuota. Scrive di storia, e fa un sacco di errori, scrive di Roma, e fa un sacco di errori, in lingua originale fa parlare gli italiani in un italiano che neanche un analfabeta utilizzerebbe (es. 'basta di parlare!'), colloca male le opere e modifica a suo piacimento gli indizi scultorei per far sì che il disegno torni perfetto. Finale ai limiti della sopportazione umana, con scene final countdown in mondovisione..tutto il mondo incollato al teleschermo a vedere se all'ultimo minuto il Vaticano durante un conclave salta in aria oppure no mentre il Camerlengo davanti alle telecamere della BBC con il petto ustionato in ginocchio in piena piazza S.Pietro ha visioni mistiche. Insomma, Hollywood Docet, Imperat e 'Cagas' (spagnolo dovuto)
Mi sono semplicemente chiesto: siccome in fondo al libro utilizza una pagina fitta di nomi da ringraziare, in tutti questi nomi non poteva trovare qualcuno che gli desse informazioni valide? E meno male che è un Professore Universitario, e meno male che sarebbe un esperto di simbologia ed esoterismo.
Quindi, se volete farvi quattro risate, non buttate soldi, cercatelo in edizione economica.
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